Apr 02 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA : (4) DA TRAIANO A FILITTO L’ARABO – I PADRI APOSTOLICI

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:01

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Clemente Romano, vescovo di Roma dal 92 al 101

 

 

EXCURSUS: I PADRI APOSTOLICI

 

Arrivati a questo punto, mi sembra doveroso operare una digressione di approfondimento relativa ai padri apostolici.

 

Con l’espressione “padri apostolici” (coniata dal patrologo laico J. B. Cotelier nel 1672 quando pubblicò il Sanctorum Patrum qui temporibus apostolicis floruerunt … opera edita e non edita), in senso stretto, si suole indicare gli scrittori dell’antichità cristiana, che hanno conosciuto gli Apostoli.

 

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Apr 01 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (3) Il CRISTIANESIMO A ROMA

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:11

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Via Appia

 

 

«Dio preparò i popoli e fece in modo che l’Imperatore romano dominasse il mondo intero … perché l’esistenza di molti regni sarebbe stata di ostacolo alla propagazione della dottrina di Dio sulla terra». (1) (2: Origene, Contra Celsum, II, 30 )

 

Su chi sia stato il fondatore della Chiesa di Roma, niente sappiamo (come, d’altronde, non siamo in grado di dire chi fossero i fondatori di molte delle comunità del bacino mediterraneo). Essa è una fondazione pre-paolina.

Dagli Atti 18,2 risulta che i cristiani Aquila e Priscilla giungono, come transfughi, a Corinto nell’anno 41 o 48/49. Questo significa che già all’inizio degli anni 40 i cristiani erano a Roma in seguito all’azione missionaria svolta dai giudeocristiani ellenisti. Quindi sembra che la predicazione del vangelo a Roma sia iniziata assai presto, forse poco dopo la morte di Gesù.

 

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Mar 31 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA: (2) IL CRISTIANESIMO DI FRONTE ALL’IMPERO

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:09

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In questo secondo compendioso capitolo del nostro corso, affronteremo le problematiche salienti che caratterizzarono la storia dei primi tre secoli della Chiesa. Soprattutto tratteremo subito qui del suo rapporto difficile con l’Impero romano fino a giungere alla sua legittimazione con Costantino (313) e la condanna dei culti pagani con Teodosio (391) e, pertanto, della religione cristiana come unica religione dell’Impero il quale, da questo momento, da pagano diventa cristiano.

 

LA CHIESA E IL MONDO PAGANO

 

Impossibile comprendere la diffusione della Chiesa nel contesto imperiale romano, se non si opera prima una premessa chiarificatrice intorno al contesto religioso dell’ambiente in cui la Chiesa crebbe. Innanzitutto è importante precisare alcune realtà fondamentali caratterizzanti detto ambiente: l’Imperatore romano, l’organizzazione politica dell’Impero e la religione pagana nell’Impero (I sec.)

 

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Mar 30 2016

STORIA DELLA CHIESA ANTICA : 1 – CONTESTO AMBIENTALE DELLA GIUDEA – LA CHIESA ORIGINE E DIFFUSIONE

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 00:01

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Primo ciclo filosofico – I° Anno ( 2009-2010 ): Appunti vari

 

Cercheremo ora di focalizzare la nostra attenzione sull’ambiente giudaico-palestinese al fine di comprendere il contesto ambientale più stretto in cui la Chiesa nacque

 

AMMINISTRAZIONE ROMANA DELLA GIUDEA AL TEMPO DI CRISTO

 

Sorvolo sull’ascesa di Erode I il Grande (37 a.C. – 4 d. C.), i suoi rapporti con Augusto e le sue traversie familiari. Sorvolo anche sulla divisione che il regno erodiano subì dopo la sua morte (la spartizione avvenne tra i figli Erode Filippo (4 a. C. – 34 d. C.), Erode Antipa (4 a. C. – 39 d. C.) e Archelao (4 a. C. – 6 d. C.).

Con la destituzione di Archelao da parte di Augusto (causa le proteste presentate a Roma dalle classi superiori della Giudea e della Samaria in seguito alla sua tirannide), la Giudea-Samaria diventa un’unica procura (= provincia minore) amministrata dal sommo sacerdote e sottoposta all’autorità di un prefetto (divenuto “procuratore” sotto l’imperatore Claudio).

Il prefetto della Giudea, che risiede a Cesarea, ha a sua disposizione solo milizie ausiliarie. Il legato di Siria può intervenire con le sue legioni, quando la situazione lo richieda.

 

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Mar 16 2016

SOTTO L’ISLAM LE CHIESE VENGONO BOMBARDATE, BRUCIATE E ORINATE…

 

Sotto l’Islam le chiese vengono bombardate, bruciate e orinate.

La persecuzione dei cristiani per mano dei musulmani, gennaio 2016

 

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Nella foto a sinistra, la chiesa assira delle Assemblee di Dio, a Teheran, in Iran. La chiesa è stata confiscata illegalmente due anni fa dal regime, che ora vuole convertirla in una moschea. Nella foto a destra, il 7 gennaio, ignoti vandali hanno saccheggiato, danneggiato e ricoperto di scritte jihadiste la chiesa della Luce, a Tizi-Ouzou, in Algeria.

 

 

– Subito dopo la distruzione del monastero, in un’intervista, il colonnello Steve Warren, portavoce della coalizione americana anti-Isis, interrogato sulla condizione dei cristiani in Iraq, ha così risposto: “Non abbiamo alcuna prova concreta che i cristiani siano diventati un bersaglio specifico”.

 

– Il legislatore kuwaitiano Ahmad Al-Azemi ha detto che lui e altri parlamentari si opporranno alla richiesta inizialmente approvata di autorizzare la costruzione di nuove chiese perché questo “contraddice la legge islamica della sharia”. Egli ha aggiunto che le autorità religiose islamiche sono unanimi nel vietare la costruzione di luoghi di culto non musulmani nella Penisola arabica.

 

– “Abbiamo poche speranze che ci possa essere un futuro per noi, cristiani siriaci, nella terra dei nostri avi.” – Padre Yusuf, capo dell’ultima famiglia cristiana costretta a fuggire da Diyarbakir, in Turchia.

 

– In Pakistan, l’ennesima ragazza cristiana è stata rapita da un gruppo di uomini musulmani, costretta a convertirsi all’Islam e, all’età di 15 anni, a sposare uno dei suoi rapitori.

 

ATTACCHI SFERRATI DAI MUSULMANI CONTRO LE CHIESE CRISTIANE

 

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Feb 09 2016

RETTORE BASILICA DI SAN NICOLA DI BARI: LE SPOGLIE DI SAN NICOLA NON SONO UN BENE CULTURALE MA RELIGIOSO

Category: Chiesa Cattolica,Storia e artegiorgio @ 00:03

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Bari, la Basilica di San Nicola dove sono custodite le spoglie del Santo

 

E’ la dichiarazione fatta da padre Damiano Bova, rettore della basilica, a proposito dell’intenzione espressa dal ministro della cultura della Turchia di chiedere la restituzione delle spoglie del santo di Myra, trafugate nel 1087 ad opera di 62 marinai baresi

 

Le reliquie di San Nicola non sono un bene culturale ma religioso, non qualcosa da visitare in un museo ma da venerare.

E’ difficile rispondere a qualsiasi domanda poiche’ la richiesta e’ stata fatta dalla Turchia all’Italia, cioe’ da uno Stato all’altro e non alla chiesa cattolica, quindi al Vaticano che e’ depositario di quelle reliquie”.

 

Lo dice all’ADNKRONOS il rettore della Basilica di San Nicola di Bari, padre Damiano Bova, a proposito dell’intenzione espressa in un’intervista dal ministro della cultura della Turchia di chiedere la restituzione delle spoglie del santo di Myra, trafugate nel 1087 ad opera di 62 marinai baresi, con l’obiettivo di custodirle in un museo dell’attuale Demre. ”Cosa intendono fare: trasferire la Basilica di San Nicola che fu costruita proprio per onorare il santo?”, aggiunge.

 

Fonte: Adnkronos del 02 gennaio 2010


Apr 24 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 12. CONCLUSIONE

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 00:16

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LA    MASSONERIA

 

Non se ne sa molto, ma abbastanza per attivare l’allarme. Ne parlano tutti con circospezione, quasi con timore, e quando succedono casi eclatanti ove risulta coinvolta la Massoneria, come potrebbe essere quello famoso della Loggia P2, si punta alle singole persone cadute malauguratamente sotto il tiro, ma si tiene il silenzio sulla Massoneria in quanto organizzazione segreta, sulla sua ideologia, sui velati fini, sull’assoluta potestà che esercita verso i sudditi, sull’enorme influenza che esercita sugli organismi internazionali. Non si vede, non si sente, eppure esiste e, anche se non ce ne accorgiamo, ci condiziona.

 

C’è chi sostiene che abbia le radici dai Templari (o addirittura dagli antichi egiziani) o più verosimilmente dagli artisti muratori del medioevo gotico, dai quali prende il nome: FRANC-MACONNERIE (francese), o FREE-MASONRY (inglese).

La Massoneria moderna nasce il 24 giugno 1717 a Londra e in breve tempo si diffonde in tutta l’Europa, in America e altrove. Ebbe grande parte nella rivoluzione francese e nelle ideologie totalitarie dei secoli XIX e XX (compreso il cosiddetto Risorgimento italiano i cui protagonisti illuminati erano affiliati alla Massoneria: Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, Cavour, Lemmi, ed altri).

 

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Apr 23 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 11. QUID VERBIS OPUS EST? (CHE BISOGNO C’È DI QUESTE PAROLE?)

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 01:39

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Un chierico progressista, compiacendosi, ha detto: Abbiamo cambiato tutto, nulla è rimasto come prima”. Una frase del genere sembrerebbe una spacconata,  ma…è la verità. Nulla si è salvato e nulla è rimasto come prima.

 

Una furia iconoclasta che ha messo in ginocchio la cattolicità, si è scatenata come un uragano. Poteva salvarsi la parola scritta? La traduzione in volgare della Bibbia ha riservato non poche sorprese. Se poi consideriamo la traduzione interconfessionale realizzata con l’ALLEANZA BIBLICA UNIVERSALE, benedetta dalla CEI e diffusa a tappeto nelle parrocchie, possiamo bene immaginare i vantaggi che ne trarrà la cultura cattolica.

Basterebbe accostare un testo antecedente al Concilio Vaticano II, con le più recenti traduzioni e ci si accorgerà del cambiamento non sempre ossequiente all’ortodossia cattolica. Confrontando certi versetti ci si domanda: ‘Ma vorrà significare la stessa cosa?’ E’ questo il punto! Perché a volte, cambiando una sola parola si cambia il significato del discorso.

 

L’esonero del latino con la traduzione in lingua corrente, estesa a tutta la liturgia, nonostante il Concilio Vaticano II la volesse limitare soltanto a casi particolari, è stato una potente leva in mano alla schiera di teologi e specialisti addetti, per rivisitare e modificare a loro discrezione alcune parole riuscendo talvolta a distorcerne il significato, non limitandosi cioè alla traduzione letterale, ma sconfinando nell’interpretazione, ciò che invece spetta solo alla Chiesa nella funzione del Suo Magistero. Hanno avuto gioco facile appoggiandosi al significato etimologico e originale della parola greca o latina (che volendo, e fuori dal contesto, può facilmente cambiare di significato) e/o appellandosi all’evoluzione verbale e agli usi dei primi secoli cristiani. Ciò che lascia storditi è che certe parole e certe frasi sono addirittura sostituite da altre che hanno significato opposto.

 

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Apr 21 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 9. VULNUS MISSAE

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 00:11

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LA CELEBRAZIONE “VERSUS POPULO” È STATA UNA INVERSIONE DI MARCIA NON SOLO IN SENSO METAFORICO.

 

A questo atteggiamento del celebrante è da connettere sia il prevalere dell’essenza della Messa come CENA, sia l’eclisse del Sacerdozio ministeriale. Ciò non è nemmeno tanto adombrato poiché esiste reticenza a chiamare altare ciò che in realtà nella maggior parte dei casi è una semplice tavola.

D’improvviso, vanga e piccone hanno demolito gli altari, si, quegli altari spesso monumentali che erano al centro del tempio, sui quali troneggiava il tabernacolo entro cui si sapeva esservi il Signore Gesù; quegli altari fatti di pietra riccamente decorati che in una piccola teca incastrata al centro del piano, contenevano le reliquie dei martiri per i cui meriti si invocava il perdono dei nostri peccati (Aufer a nobis), e sulle quali si celebravano i riti cristiani come al tempo delle catacombe (è straordinario questo legame con i primi cristiani: noi ancora come loro!); quegli altari consacrati così solennemente dal Vescovo, per renderli idonei a celebrarvi il sacrificio. Sono stati rimossi, trasformati o sostituiti con una “tavola”. L’accesso all’altare era soltanto frontale, ma ora si doveva poter girarvi attorno proprio come nelle nostre case ci si siede tutt’intorno alla tavola per il pranzo.

 

“E’ bene che l’altare maggiore sia staccato dalla parete per potervi facilmente girarvi intorno e celebrare rivolti verso il popolo. Nell’edificio sacro sia posto in luogo tale da risultare come il centro ideale a cui spontaneamente converga l’attenzione di tutta l’assemblea”.

(Concilio Vaticano II – Sacrosanctum Concilium, 91).

 

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Apr 20 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 8. LITURGIA, SPECCHIO DELLA CRISI

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 01:58

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Introduzione

 

Quando si tratta di liturgia si intende primariamente la S. Messa.

 

Ora, la Messa è sempre stata il centro e il vertice del culto Cristiano. Tutto ruota intorno ad essa perché necessariamente tutto ruota e deve ruotare intorno alla Persona di Gesù Cristo, il quale ha voluto che la sua opera di Redenzione fosse perpetuata, facendosi presente in forma mistica ma reale nell’Eucarestia per accompagnare gli uomini fino al consumarsi dei tempi. Non c’è niente al mondo di più sacro, di più alto, di più prezioso che la S. Messa, dove viene rinnovato, in modo incruento, l’unico  sacrificio della Croce; Gesù che diviene vittima ed offerente al Padre in riparazione dei nostri peccati per la salvezza nostra e del mondo intero. È Gesù stesso infine che si fa alimento per le nostre anime, quotidianamente; che si fa medico per guarire le nostre piaghe, che ci da forza per vincere le nostre battaglie spirituali. Nella Messa c’è tutto il nostro credo, la nostra fede, il nostro amore e la nostra speranza.

 

La Messa è tutto questo: un dono immenso davanti al quale dobbiamo inchinarci, o meglio inginocchiarci e adorare.

 

Per assicurare maggiormente al popolo cristiano l’abbondante tesoro di grazia che la sacra Liturgia racchiude, la Santa Madre Chiesa desidera fare un’accurata riforma generale della liturgia. Questa infatti consta di una parte immutabile, perché di istituzione divina, e di parti suscettibili di cambiamento, che nel corso dei tempi possono o anche devono variare, qualora in esse si fossero insinuati elementi meno rispondenti alla intima natura della stessa Liturgia, o si fossero resi meno opportuni. In tale riforma l’ordinamento dei testi e dei riti deve essere condotto in modo che le sante realtà da essi significate, siano espresse più chiaramente, il popolo cristiano possa capirne più facilmente il senso, e possa parteciparvi con una celebrazione piena, attiva, comunitaria”. (Concilio Vaticano II: Sacrosanctum Concilium, cap.I, III – 21).

 

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Apr 18 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 6. LA DIGNITATIS HUMANAE

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 00:14

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  1. H) LA DIGNITATIS HUMANAE

 

 

Parlare oggi di limitare la libertà di coscienza, si passa per matti. Eppure, alla luce di ciò che vi è scritto nei documenti del Magistero della Chiesa Cattolica, possiamo constatare quanto essi siano solidi e profetici in quanto al danno che ha portato non solo nella Chiesa, ma pure nella società civile, l’aver garantito a ciascuno un certo tipo di libertà. Non c’è voluto molto a rompere gli argini e dare piena cittadinanza ad ogni aberrazione. Siamo tutti testimoni che attualmente in nome della libertà di coscienza hanno introdotto il divorzio, legalizzato l’aborto; in nome della libertà di opinione la stampa e la televisione hanno praticamente campo libero di scrivere e dire e mostrare ciò che vogliono; a nome della libertà nell’arte si mercificano immondezze di ogni genere e perfino raffigurazioni blasfeme; si brucia incenso ai nuovi idoli, come calciatori, cantanti e attori; sempre in nome della libertà il sesso è diventato la nuova religione. Oggi sembra che tutto sia lecito e senza freno. E’ umiliante poi, e vergognoso che questo vento sia entrato anche nelle chiese e nelle Istituzioni ecclesiali: concerti mondani dentro i luoghi sacri, balli nelle feste parrocchiali; conventi e associazioni che di sacro hanno ormai poco essendosi presa quella libertà divenuta un tarlo che corrode tutto. Perfino nella Messa, ogni prete in libera coscienza si prende licenza di modellarla a suo piacimento.

 

Il “Sillabo” è un documento pontificio emanato da Pio IX nel 1864, nel quale vengono enunciate e condannate 80 proposizioni contrarie alla dottrina cattolica. Tra queste hanno una posizione importante quelle che riguardano l’indifferentismo; nella XV leggiamo: “Ogni uomo è libero di abbracciare e professare quella religione che, col lume della ragione, reputi vera”.

 

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Apr 17 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 5. IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 00:11

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  1. G) L’ECUMENISMO

 

Non c’è dubbio che, con la liturgia, un mutamento, una novità nata dal Concilio Vaticano II sia il nuovo ecumenismo. Non che l’ecumenismo in sé sia una novità, ma tale è se si considera la prassi rivoluzionaria che è stata messa in atto.

 

L’ecumenismo è la spinta a ricomporre l’unità di tutte le fedi cristiane, che nel tempo si è lacerata. La partenza è nel Vangelo e precisamente nella preghiera di Gesù al Padre durante l’ultima cena, in cui chiede al Padre  che i suoi seguaci Siano tutti una cosa sola”.

 

Il desiderio di Gesù è da prendere sul serio, ciononostante, fin dai tempi apostolici non sono mancati coloro che pur non avendone il titolo si sono permessi di fare opposizione alla Chiesa seminando teorie eretiche e costringendo i legittimi pastori ad intervenire per confutarle e chiarire la dottrina che Cristo ci ha consegnato. Purtroppo molti di costoro sospinti dall’orgoglio, nonostante gli inviti di Santa Madre Chiesa a recedere, sono rimasti arroccati alle loro distorte opinioni costringendo la Chiesa stessa a formularne la condanna e a comminare l’anatema ai ribelli e ai loro seguaci.

 

Tutti sanno che un Concilio (Tutti i vescovi riuniti insieme al Papa) quando sentenzia in materia di fede e di morale è garantito dall’infallibilità promessa da Gesù stesso. Quindi chi non accetta il Magistero infallibile della Chiesa, per ciò stesso si pone fuori della Chiesa e la scomunica non è altro che una sanzione che conferma tale posizione. La scomunica inoltre ha pure altri due scopi non secondari: mette l’eretico di fronte alla sua coscienza in modo che possa ritornare sui suoi passi; aiuta i fedeli cristiani a discernere il buon grano dal loglio.

 

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Apr 16 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 4. IL PATTO “SCELLERATO”

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 07:58

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  1. E) IL PATTO SCELLERATO

 

“Il patto scellerato tra il Vaticano e il Cremlino”. Così lo chiama il giornalista-scrittore Antonio Socci in un articolo-rivelazione pubblicato sul quotidiano “Libero” il 21 gennaio 2007. Le persone informate già sapevano, ma lui ha scovato ulteriori prove.

 

Così esordisce: “Ecco dunque la ‘pistola fumante’. La prova documentata, nero su bianco; sta in un appunto che Paolo VI in data 5 novembre 1965, fece pervenire a Mons. Felici, segretario generale del Concilio. In tale ‘annotatio’ Montini invita a rispettare ‘gli impegni del Concilio’ evitando condanne esplicite del comunismo (…). Paolo VI si riferiva agli impegni sottoscritti dal Vaticano con il Patriarcato ortodosso di Mosca, ossia con il Cremlino e il Kgb, per legare le mani al Concilio. I suddetti impegni si trovano elencati esplicitamente dal Papa stesso nel suo appunto: ‘di non entrare in temi politici, di non pronunciare anatemi, di non parlare di comunismo’.

 

   Di temi politici il Concilio parlò diffusamente: spaziò dal ruolo dei partiti al capitalismo, dal razzismo al colonialismo, dalla schiavitù alla censura, dallo sciopero all’analfabetismo, dalle ineguaglianze sociali al terzo mondo, dalla fame alla guerra, dalla povertà al commercio, dai diritti dell’uomo al disarmo, dal dispotismo all’economia, dall’emigrazione al latifondo, dal problema operaio al liberalismo. Solo del comunismo non si occupò, perché c’era il veto di Mosca accettato da Roncalli in cambio di (si noti bene!) due osservatori ortodossi al Concilio, ben selezionati dal Kgb. Nelle centinaia di pagine dei documenti conciliari non si trovano neanche i vocaboli ‘comunismo’ e ‘marxismo’ ( di cui si erano tanto occupati i Pontefici fino ad allora). Fu una svolta storica.

 

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Apr 16 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 3. IL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

Category: Chiesa Cattolica,Libri e fontigiorgio @ 00:16

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  1. A) COME DOVEVA ESSERE IL CONCILIO

 

“Scopo principale del Concilio stesso sarà di promuovere l’incremento della fede cattolica e un salutare rinnovamento dei costumi del popolo cristiano e di aggiornare la disciplina ecclesiastica secondo le necessità dei nostri tempi”.. .

 

“L’opera del nuovo Concilio Ecumenico è veramente tutta intesa a ridare splendore sul volto della Chiesa di Gesù, alle linee più semplici e più pure della Sua natività: ed a presentarla così come il divino fondatore la fece: senza macchie né rughe”.

 

Giovanni XXIII:  (Enciclica “Ad Petri cathedram”, cap. III)

 

 

“Il Concilio vuol essere, per divina grazia, punto di partenza di generale rinnovamento; nuova vigorosa irradiazione del santo Vangelo in tutto il mondo, con la santa Chiesa che lo diffonde, lo fa conoscere, ne spiega gli insegnamenti”.

 

Giovanni XXIII (Udienza generale, 27 luglio 1960)

 

 

“Ripresentare al mondo la Chiesa di Dio nel suo perenne vigore di vita e di verità e con la sua legislazione aggiornata alle presenti circostanze, sì da essere sempre più rispondente alla sua divina missione e preparata per le necessità di oggi e di domani”

 

Giovanni XXIII (Lettera autografa all’Episcopato tedesco, 11 gennaio 1961)

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Apr 14 2015

L’AUTODEMOLIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA: 2. ORIGINE DELLA CRISI

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:08

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  1. ORIGINE DELLA CRISI

 

E’ da tutti ormai percepito che la situazione in cui si trova oggi la Chiesa Cattolica abbia origine dal Concilio ‘Vaticano II.’ Tutti lo pensano, ma pochi lo dicono. Chi ha il coraggio di dirlo, è subito accusato con una parola fino a ieri sconosciuta e che ora ha assunto un valore di spregio: preconciliare. Che poi vuol dire tutto e nulla, perché in questo contenitore vi entra chiunque fa resistenza alla insensata modernizzazione della Chiesa.

 

Ci si domanda come e dove il Concilio abbia potuto recare danno,  concepito com’è stato, per rilanciare la Chiesa stessa. Chi non ha dimestichezza con il linguaggio ecclesiastico, leggendo i documenti conciliari, non trova apparentemente alcunché di strano. I messaggi martellanti del mondo ci hanno obnubilato la mente a tal punto che ci sfugge la pericolosità di certi concetti. Siccome la Chiesa, come si dice, ha aperto al mondo (frase sibillina, ad avallo della leggenda nera della Chiesa oppressiva dei secoli bui medioevali), l’operazione strana è stata quella di aver assunto dal mondo non tanto il linguaggio quanto piuttosto l’essenza di certi temi.

 

Ormai i documenti del Concilio sono stati letti e riletti, commentati, vagliati e interpretati più dei Vangeli, spesso non soltanto per cogliere ciò che lo Spirito Santo ha ispirato ai Padri, quanto per scoprire qualche crepa ove infilarci non del mastice ma  della dinamite. Non basta che il Concilio abbia illustrato la dottrina della Chiesa esprimendosi nella maniera comprensibile all’uomo moderno; (ma l’uomo moderno che si ritiene così intelligente e scaltro, non è in grado di capire ciò che capivano i vecchi contadini analfabeti di un tempo?) ma sembra che i documenti vadano ulteriormente interpretati, come se fossero dei messaggi cifrati:  non tutti sono d’accordo su quanto hanno voluto dire i Padri conciliari. Ma le interpretazioni  del Concilio, andranno ulteriormente interpretate?  Siamo di fronte ad una esegesi senza fine?

 

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