Ago 16 2014

ALESSANDRO GNOCCHI E MARIO PALMARO: LA NOSTRA EPURAZIONE DA RADIO MARIA

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 08:42

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Al direttore – Dopo l’articolo “Questo Papa non ci piace”, firmato mercoledì 9 ottobre sul Foglio, siamo stati esautorati dalla conduzione delle trasmissioni che abbiamo condotto per dieci anni su Radio Maria, “Incontri con la bioetica” (Palmaro) e “Uomini e letteratura: incontri alla luce del Vangelo” (Gnocchi).

Ci è stato comunicato con una garbatissima telefonata del direttore padre Livio Fanzaga, nei confronti del quale non muta la nostra amicizia. Ma questo non cambia la sostanza dei fatti.

Padre Livio ritiene che non si possa essere conduttori di Radio Maria e, contemporaneamente, esprimere critiche sul Papa.

Pur non condividendo questa linea editoriale, ne prendiamo atto rimarcando comunque che le nostre critiche a Papa Francesco non contengono una sola riga che non si attenga alla dottrina cattolica e non sono state espresse dai microfoni della Radio.

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Ago 16 2014

9 MARZO 2014, UN GRAVE LUTTO PER IL MONDO CATTOLICO. È MORTO MARIO PALMARO

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:22

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La sera del 9 marzo, nella sua casa di Monza, ha reso l’anima al Signore, dopo un lunga malattia, Mario Palmaro.

 

Mario Palmaro aveva 46 anni ed è stato uno dei migliori studiosi e difensori della fede cattolica nei tempi travagliati in cui viviamo. Fino all’ultimo istante della sua vita ha combattuto la buona battaglia con gli scritti, con le parole e soprattutto con l’esempio della sua vita cristiana. “Corrispondenza Romana” si onora di averlo avuto tra i suoi amici più fedeli e si associa al dolore e alle preghiere della famiglia e di tutti coloro che lo hanno stimato ed amato.

In attesa di ritornare sulla sua luminosa figura, lo ricordiamo oggi con le sue stesse parole, tratte da un’intervista a “Il Foglio”.

 

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Ago 01 2014

PERSECUZIONI RELIGIOSE: QUANDO GLI UOMINI PENSANO DI ESSERE DIO

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Dobbiamo riconoscere che tutti i culti hanno un unico fondamento. Tutti contemplano le stesse stelle, un solo cielo ci è comune, un solo universo ci circonda. Che importa se ognuno cerca la verità a suo modo? – domandò Simmaco – Non si può seguire una sola strada per raggiungere un mistero così grande.

(Quinto Aurelio Simmaco, Relatio de ara Victoriae  III,10)

 

Tacito scrisse di una persecuzione contro i Cristiani sotto Marco Aurelio, di una seconda con Decio e Valeriano e di una terza, detta la “grande persecuzione”, con Diocleziano. Finirono con l’editto di Nicomedia del 311 emanato dall’imperatore Galerio, confermato dall’editto di Milano del 313 promulgato da Costantino I.

 

I Cristiani avrebbero potuto evitare il martirio sacrificando agli Dei romani senza rinunciare alla propria fede, mentre ai pagani questo non fu concesso, essi dovevano cancellare la propria fede e convertirsi. Ai pagani non avrebbe dato fastidio un Dio in più, ce n’erano parecchie di divinità straniere a Roma, nelle caserme e nei circhi c’erano sacelli dove ognuno pregava al suo Dio, con una tolleranza che fece di Roma un faro di civiltà. Il martirio più grande fu quello riservato ai pagani e riguardò l’intero impero romano, d’occidente e d’oriente.

 

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Lug 29 2014

VANDEA, IL GENOCIDIO DIMENTICATO (SECHER)

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Maurizio BLONDET

 

Tratto da: Avvenire, 1.7.1992

 

Parla lo storico Reynald Sécher, perseguitato per aver rivelato i massacri della Rivoluzione francese. Le prove di brutalità raccapriccianti, le stesse dei lager nazisti. Lo sterminio di chi preferiva i preti agli insorti: 117 mila morti (su 800 mila), 10 mila casolari distrutti (su 50 mila). «Diffamato dopo gli studi, mi hanno vietato, l’università, ho perso il lavoro e non riuscivo più a trovarne uno».

 

Un giovane storico scopre un genocidio sconosciuto. Per questo, viene perseguitato dal potere. Diffamato, ridotto alla disoccupazione, impedito di diventare docente universitario. Non è accaduto nella Germania di Hitler, né nella Russia di Stalin: è accaduto nella Francia di Mitterrand nell’anno 1985.

L’incredibile storia la racconta lui stesso, il giovane storico: Reynald Sécher, oggi 37 anni, due lauree (una in storia e una in amministrazione d’impresa) e un ‘dottorato di ricerca’ post-laurea superato col massimo dei voti.

 

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Lug 11 2014

LA LEGGENDA DEL PAPA EBREO

Category: Chiesa Cattolica,Storia e dintornigiorgio @ 21:46

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Innocenzo VIII. Cybo

 

 

 

Innocenzo VIII. Genovese per nascita. Romano in morte. 213esimo Papa della Chiesa cattolica.

Figlio di un patrizio e senatore. Venuto alla luce mentre la Superba pativa il primo governo straniero, quello dei Visconti milanesi che reggeranno la città finché lui, Giovanni Battista Cybo, non avrà raggiunto i quattro anni di età. Per questo il padre decide che la sua istruzione avverrà altrove. Presso la corte napoletana, anzitutto, poi a Padova ed a Roma, infine. Giovanni Battista è svelto, e sa farsi tanti amici. Amici che contano, però. Tanto che presto trova il modo di incanalare questa sua naturale propensione nell’alveo della chiamata cui non ha saputo sottrarsi, quella del Signore. Sul trono di Pietro siede un veneziano nipote di un papa che, a sua volta, era nipote di un altro patriarca della Chiesa latina. Pietro Barbo, si chiama. Ma i devoti d’Occidente lo chiamano in un altro modo. Paolo II. Appartenente ad una famiglia di mercanti fatti e finiti, una volta eletto Papa lo zio si avvia alla carriera ecclesiastica. Ed anche lui è veloce nel bruciare le tappe. Paolo II riconosce lo stesso estro in quel genovese cresciuto un po’ ovunque.

 

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Lug 10 2014

LE PROFEZIE DELLA BEATA ANNA CATERINA EMMERICH

Category: Chiesa Cattolica,Religioni e rasiegiorgio @ 00:57

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Anna Caterina Emmerich

 

 

Anna Caterina Emmerich (Anna Katharina) nacque l’ 8 settembre 1774 a Flamsche, una località nei pressi di Dülmen in Vestfalia (Germania), in una famiglia molto povera di devoti contadini. Era la quinta di nove figli.

 

Di lei si dice che sapesse distinguere gli oggetti sacri da quelli profani, che potesse leggere nel pensiero delle persone e che avesse visioni di fatti che avvenivano nel mondo: vide per esempio dettagli della rivoluzione francese. Previde la caduta di Napoleone, dodici anni prima che avvenisse. Le sue esperienze mistiche erano spesso accompagnate da fenomeni di levitazione e bilocazione.

 

Anche nella sua infanzia i fenomeni soprannaturali di cui era protagonista erano per lei talmente normali che nella sua innocenza di bambina era convinta che anche tutti gli altri bambini godessero degli stessi suoi favori, per esempio pensava che anche loro potessero conversare familiarmente con il bambino Gesù, come lei faceva abitualmente. Fin dall’età di 9 anni le apparivano la Madonna con Gesù Bambino, l’angelo custode e diversi santi. Mostrava straordinari doni di conoscenza: quando gli ammalati si recavano da lei in cerca di aiuto era in grado di sapere le loro malattie e prescriveva loro rimedi che si rivelavano sempre efficaci.

 

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Lug 08 2014

PAPA BIANCO E NERO

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 14:11

La collegialità, mito progressista, va bene, ma Bergoglio poi decide da solo. Stile gesuita e governo

 

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Ben vengano la collegialità episcopale e la sinodalità, ma quando si tratta di assegnare prelati a qualche ufficio curiale di peso o di nominare vescovi in sedi rimaste vacanti, a decidere è il Papa.

Senza consultazioni né dossier. E’ stato così per Buenos Aires, dove Bergoglio ha mandato come suo successore Mario Aurelio Poli, il vescovo di Santa Rosa della Pampa che non compariva nella lista al vaglio della Congregazione che sovrintende all’episcopato mondiale. Copione che si è ripetuto identico qualche giorno fa, quando monsignor Battista Ricca (diplomatico e direttore della Casa di Santa Marta) è stato nominato nuovo prelato dello Ior. Una decisione presa dalla commissione cardinalizia di vigilanza dell’Istituto, ma che “è stata approvata” personalmente dal Papa. In entrambi i casi, Francesco ha scelto persone che conosceva e di cui si fidava. E anche quando si è trattato di selezionare i membri del gruppo che lo aiuterà a governare la chiesa universale e a riformare la curia, Bergoglio ha fatto di testa sua: otto cardinali, uno per area geografica, chiamati a rispondere soltanto a lui. Nessun presidente, ma solo un coordinatore, un primus inter pares scelto nella persona del fidatissimo cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, salesiano honduregno in prima fila nelle battaglie sociali.

 

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Lug 08 2014

LE PROFEZIE DELLA MISTICA EMMERICK E LA ROVINA DELLA CHIESA CON DUE PAPI

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 13:53

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Chissà se Giovanni Paolo II, nel 2004, avrebbe mai immaginato che un giorno neanche troppo lontano la monaca tedesca che si accingeva a beatificare sarebbe divenuta di grande attualità?

Sono passati solamente 9 anni da quel 3 ottobre del 2004 quando, il grande Papa polacco, il più grande “canonizzatore” della storia della chiesa, elevò agli onori degli altari Anna Katharina Emmerick, monaca agostiniana tedesca vissuta tra il 1774 e il 1824, proclamandola beata. La Emmerick, nata da una famiglia di origini contadine, viene venerata dalla chiesa universale per le sue doti mistiche e di veggente. Grazie alle sue visioni tramandateci è stata dissotterrata, vicino a Efeso, la casa che, secondo gli archeologi, avrebbe ospitato Maria e Giovanni in seguito alla morte di Gesù. I diari “La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo” rivelano alcuni particolari inediti relativi alla morte di Gesù.

 

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Lug 07 2014

EVOLUZIONE DEL CULTO E DEI RITI NELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA NEL CORSO DI 2000 ANNI (SECONDO LA CHIESA EVANGELICA)

Category: Chiesa Cattolica,Religioni e rasiegiorgio @ 00:54

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Chiesa Evangelica, Verona via Duomo

 

 

Osservando la graduale trasformazione nell’insegnamento diffuso dalla Chiesa Cattolica, molti rimangono confusi e chiedono: «Ma le dottrine non provengono dalla Bibbia che è la Parola di Dio?»

Molte di esse certamente sì, e queste non cambiano. Altre però si sono formate qua e là nella chiesa nel corso dei secoli, e ad un certo punto della storia sono state accettate.

Un cattolico ha l’obbligo di credere ad un insegnamento solo dopo che un Concilio lo ha ufficialmente adottato ed il Papa lo ha proclamato dogma.

È importante saper distinguere tra le dottrine elaborate dagli uomini e quelle postulate dalla Parola di Dio.

Gesù disse infatti: «conoscete la verità, e la verità vi renderà liberi» (Giovanni 8:32). Inoltre, b scritto: «Ogni scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona» (2 Timoteo 3:16-17).

Una conoscenza della storia aiuta a comprendere meglio anche i fenomeni del nostro tempo. Questo libretto getta anche uno sguardo rapido nella storia della chiesa.

 

 

INNOVAZIONI DEL CULTO IN ORDINE CRONOLOGICO

 

Compilata dal Rev. Evangelista Stefano Testa

 

Queste date in molti casi sono approssimative. Molte di questi culti furono praticati qua e là nella Chiesa molto tempo prima di essere adottate ufficialmente.

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Lug 06 2014

NERONE E I CRISTIANI: LA MILLENARIA FROTTOLA DELLA PERSECUZIONE

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In margine alla visita del Papa alle grotte di San Pietro per pregare sulla tomba che conterrebbe le ossa dell’apostolo è rispuntata fuori la millenaria fandonia di Nerone «primo persecutore dei cristiani». Nerone non perseguitò mai i cristiani in quanto tali, per la loro fede. In materia religiosa era, nel solco della migliore tradizione romana, estremamente tollerante. La questione è un’altra.

 

Tutto nasce dal devastante incendio che nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 64 colpi’ Roma e vi infurio’ per alcuni giorni. Non era certo il primo. Ce ne erano stati nel 6, nel 27, nel 36, nel 54. Ma quello del 64 fu il più disastroso. La Roma di allora era stretta fra vicoli tortuosi, dove il popolino faceva un uso disinvolto e spesso irresponsabile di bracieri, di fornelli, di torce fra catapecchie di legno che aspettavano solo di prender fuoco (e Nerone ricostruirà Roma in pietra ignifuga).

 

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Giu 29 2014

CRISTIANESIMO PRIMITIVO: SFATARE ALCUNI LUOGHI COMUNI SUL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI

Category: Chiesa Cattolica,Cristiani e Cristianesimogiorgio @ 12:39

 

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Chiesa di san Giovanni in Valle in Verona, sarcofago paleocristiano, IV secolo. (E’ in marmo pario di pregevole fattura, la sua lunghezza è di m. 2,20, la larghezza m. 0,85 ed è alto m. 1,10.)

 

Bisogna sfatare diversi luoghi comuni sulla presenza del Cristianesimo nei primi secoli. Luoghi comuni di cui, purtroppo, sono pieni tanti manuali di storia. Per motivi di spazio prendiamone in considerazione solo tre.

 

CONTRO L’IMPERO?

 

– Il primo afferma che il Cristianesimo primitivo avrebbe rifiutato ogni istituzione politica e quindi anche l’Impero. È falso. Sin da subito il Cristianesimo non manifestò alcun pregiudizio verso la politica, perché oggi, come allora, afferma che la realtà naturale è un valore; e, come valore, non solo è giusto ma anche doveroso governarla.

 

Lo scontro tra Cristianesimo e Impero Romano non fu di sostanza, il Cristianesimo non rifiutò mai l’Impero e l’Imperatore in quanto tali, ma solo la divinizzazione di quest’ultimo. Non a caso, Tertulliano (scrittore romano e apologeta cristiano, 155-220) afferma:«Cesare è più nostro che vostro» e san Paolo ai Romani è chiarissimo: «Ciascuno stia sottomesso alle autorità costituite; poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio» (Romani 13,1). Altrettanto chiaro è san Pietro: «State sottomessi ad ogni istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e premiare i buoni. Perché questa è la volontà di Dio: che, operando bene, voi chiudiate la bocca all’ignoranza degli stolti» (1 Pietro 2,13).

 

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Giu 29 2014

I CRISTIANI GIAPPONESI “RIEMERSI” DAL NULLA. STORIA DI UN POPOLO FEDELE SOPRAVVISSUTO A DUE SECOLI DI PERSECUZIONE.

Category: Chiesa Cattolicagiorgio @ 00:13

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22 Giugno 2014,  

 Emmanuele Michela

 

Nel 1500 erano in 300 mila.  A inizio Seicento ogni opera di evangelizzazione venne bloccata, i missionari espulsi, il culto cristiano dichiarato fuorilegge, alcune chiese demolite. Ma in migliaia restarono fedeli nel silenzio

 

Erano increduli i padri missionari francesi quando nel 1865 entrarono nel porto di Nagasaki, e per le celebrazioni del Venerdì Santo si trovarono circondati da migliaia di fedeli con gli occhi a mandorla. Era da almeno due secoli che il Giappone non conosceva preti, una dura repressione aveva decimato la comunità cattolica fiorita a partire dall’arrivo di Francesco Saverio, nel 1549. Eppure qualcosa si era conservato: i “Kakure Kirishitan”, i cristiani nascosti, avevano difeso la loro fede dalle persecuzioni, e quando il paese fu riaperto agli stranieri, i credenti presero coraggio e uscirono dalla clandestinità.

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Giu 28 2014

IL RITORNO DI RATZINGER: LA FEDE CRISTIANA E’ ALLA RADICE DELLA NASCITA DELL’EUROPA

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5 giu 2014 – ”E’ incontestabile il ruolo storico della fede cristiana nell’aver dato vita all’Europa. E’ grande merito del cristianesimo non soltanto la nascita dell’Europa dopo il tramonto del mondo greco-romano e il periodo delle invasioni barbariche”. Lo ricorda il papa emerito Joseph Ratzinger in un suo articolo pubblicato da L’Osservatore Romano e che trae spunto dai settant’anni dello sbarco delle forze alleate sulle spiagge della Normandia.

 

Il papa emerito nota che dopo la II Guerra mondiale, a differenza del primo conflitto in Europa, e’ ”maturata la consapevolezza che solo l’Europa unita puo’ avere voce nella storia e nel suo futuro. Si e’ compreso che le diverse ideologie nazionaliste che hanno lacerato il nostro continente – scrive – devono scomparire per lasciare spazio a una nuova solidarieta”’

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Giu 26 2014

FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, LA NOTTE MAGICA DEL 24 GIUGNO.

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Stanotte è magica: Se fate così San Giovanni vi protegge dal male tutto l’anno. E se vuoi un bambino…

 

La notte di S. Giovanni, il 24 giugno appunto, rientra nelle celebrazioni solstiziali; il nome associatogli deriva dalla religione cristiana, perché secondo il suo calendario liturgico vi si celebra San Giovanni Battista (come il 27 dicembre S. Giovanni Evangelista).

In questa festa, secondo un’antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falò e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare. Non a caso gli attributi di S. Giovanni sono il fuoco e l’acqua, con cui battezzava.

Nel corso del tempo c’è stato un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e ritualità cristiana, che dettero origine a credenze e riti in uso ancora oggi e ritrovabili perlopiù nelle aree rurali. I Fuochi di S. Giovanni – I falò accesi nei campi la notte di S. Giovanni erano considerati oltre che propiziatori anche purificatori e l’usanza di accenderli si riscontra in moltissime regioni europee e persino nell’africa del nord. I contadini si posizionavano principalmente su dossi o in cima alle colline, e accendevano grandi falò in onore del sole, per propiziarsene la benevolenza e rallentarne idealmente la discesa; spesso con le fiamme di questi falò venivano incendiate ruote di fascine, che venivano fatte precipitare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti.

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Mag 02 2014

IL PATRIARCA MORAGLIA FRA L’INCUDINE DELL’INDIPENDENZA E IL MARTELLO DELL’ITALIA

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di MILLO BOZZOLAN

Pubblichiamo questa lettera aperta dello studioso veneto Millo Bozzolan al Patriarca di Venezia

 

 

A Sua Eminenza  il Patriarca dei Veneti FRANCESCO MORAGLIA

 

Eminenza, ieri ho appreso che, in una dichiarazione pubblica, Ella disapprova la volontà, ormai maggioritaria, dei Veneti a tornare ad autogovernarsi, cosa che hanno fatto per tanti secoli e con ottimi risultati, memori anche dell’antica e particolare autonomia di cui essi godettero prima e fin dall’epoca romana. Fu un periodo quello dello Stato veneto, rimasto alla storia; anche nel secolo del suo cosiddetto tramonto, la civiltà veneta brillò di una luce propria e la Chiesa veneta seppe tenere il popolo attaccato ai valori cristiani della famiglia, del lavoro, della carità. Caratteristiche che, anche grazie ai parroci di tante parrocchie, non abbiamo perso del tutto e di questo i Veneti vi sono grati. Essi col loro lavoro e il loro sudore, han «tirato la carretta» fin che han potuto, ma ora è l’Italia che ha rotto ogni patto con la nostra Nazione, sperperando e rubando a man bassa, pretendendo ormai il nostro sangue, e credo di non esagerare se dico che il suo dominio è del tutto simile a quello del tanto odiato Napoleone, che mise fine alla nostra libertà.

 

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