Ott 26 2014

BARNARD: “HO LE PROVE, L’ITALIA HA TRASFERITO MIGLIAIA DI MILIARDI ALLA GERMANIA. MA NON ME LO HANNO FATTO DIRE”

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Ecco il comunicato dell’economista della Me-MMT:

 

“Sono 2 anni che porto la macroeconomia salva nazione e salva vite alle trasmissioni di Gianluigi Paragone.

 

Hey, GRATIS, anzi, pago io ogni volta che ci vado per cena e colazione. Sti pezzenti di La7, Cairo per primo, non sborsano un soldo. Ma lui, Paragone si compra la moto da un miliardo e ci racconta come la tiene in curva. Ehm…

 

Ok. Io faccio volontariato per La7, come sempre. Ma ieri sera è stato il massimo. Prima mi trasmettevano alle 22,30, e il secondo intervento era dopo mezzanotte. Ok. Poi sono diventate le 22,45, poi le 23. Poi….

 

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Ott 25 2014

IL PREMIER RENZI DA ILLUSIONISTA A BARO

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:32

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Come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, l’ultima versione del disegno di legge di Stabilità contiene una misura a dir poco vergognosa e che la dice lunga sulla effettiva cifra politica del governo Renzi: l’applicazione retroattiva di alcuni incrementi di imposta, tra cui il surrettizio ripristino a partire dal primo gennaio 2014 dell’aliquota Irap, “tagliata” di qualche decimale di punto in primavera tra le prime misure strombazzate dall’ex sindaco di Firenze, con tanto di slide stile presa per i fondelli.

Tant’è vero che per abbattere questa odiosa tassa sulla produzione di uno 0,4%, i signorini soddisfatti – tanto per usare una calzante definizione del grande filosofo José Ortega y Gasset – che occupano la stanza dei bottoni hanno inferto un colpo micidiale al risparmio degli italiani, portando il prelievo effettivo sui proventi degli investimenti mobiliari – tranne ovviamente quello sui titoli di Stato – intorno al 30%.

 

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Ott 23 2014

COME MAI I ROCKEFELLERS LASCIANO IL PETROLIO?

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“PERCHE’ LA FAMIGLIA ROCKFELLER STA RITIRANDO I PROPRI INVESTIMENTI DAL SETTORE CHE L’HA RESA RICCA ? ”

 

Innanzitutto premo reiterare che, come giustamente nota nel suo comment WLD:

” … e’ una pia illusione che alla fondazione Rockefeller stiano a cuore le sorti del pianeta“.

 

Sulla questione in particolare, ovvero come mai stiano abbandonato gli idrocarburi, non ho ancora alcuna informazione precisa, ma posso solo intuirne il perche’. Ripeto, questa e’ solo una mia supposizione e non trovo altra ragione plausibile a questa cosa che apparentemente sembra assurda. Quello che si puo’ dedurre dagli eventi come si svolgono, e’ che:

 

L’ America possiede ingenti riserve di petrolio, sia come fossile sia come scisto, ma ha scelto la politica della riserva, utilizzando al minimo le proprie riserve mentre sfruttava appieno quelle del resto del mondo. Questa e’ una politica che tendeva, in un ipotetico caso futuro di un esaurimento delle scorte, ad assicurare all America diversi anni di sopravvivenza, e soprattutto le assicurava scorte energetiche nel caso di una importante Guerra che avrebbe potuto causare difficolta nei rifornimenti dall’ estero.

 

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Ott 11 2014

LA TERZA GUERRA MONDIALE È GIÀ INIZIATA MA POCHI SE NE SONO ACCORTI

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di Luciano Lago

 

Mentre gli avvenimenti incalzano con la duplice guerra in Medio Oriente (Iraq e Siria) a cui si potrebbe aggiungere lo stato di caos e guerra civile in Libia ed il conflitto in Palestina (Gaza)

che in questo momento sembra oscurato dai media, l’opinione pubblica occidentale chiede a gran voce un intervento contro le barbarie dei tagliatori di teste del Califfato dello Stato Islamico (ISIS) ma pochi hanno compreso che la guerra in Medio Oriente contro l’ISIS è solo una parte di quello che appare come un conflitto ormai generalizzato che sta investendo, con modalità nuove e non convenzionali, un’area che va dal Medio Oriente all’Europa, all’Asia, al Sud America.

 

Molti analisti internazionali  (da Paul C. Roberts, a Thierry Meyssan, Alfredo Jalife, ed altri) definiscono ormai apertamente questo conflitto come la “terza guerra mondiale” già iniziata.

 

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Ott 09 2014

WIKILEAKS: ECCO “TISA” L’ACCORDO SEGRETO PER IL LIBERISMO SELVAGGIO

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Si chiama Tisa (Trade in Services Agreement) il documento che l’Espresso è in grado di rivelare grazie all’organizzazione di Assange. Un trattato internazionale di lobby e governi per liberalizzare i servizi: dai dati personali alla sanità passando per le assicurazioni. Sarebbe la vittoria definitiva della finanza sulla politica.

 

Un trattato internazionale che potrebbe avere enormi conseguenze per lavoratori e cittadini italiani e, in generale, per miliardi di persone nel mondo, privatizzando ancora di più servizi fondamentali, come banche, sanità, trasporti, istruzione, su pressione di grandi lobby e multinazionali.

Un accordo che viene negoziato nel segreto assoluto e che, secondo le disposizioni, non può essere rivelato per cinque anni anche dopo la sua approvazione.

 

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Ott 09 2014

L’ IMPERO MONDIALE DEI ROTHSCHILD

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NON SI MUOVE FOGLIA CHE DIO ROTHSCHILD NON VOGLIA

 

 

Non si può capire veramente cosa accade nel mondo se non si studia La Famiglia-Per-Eccellenza, ossia i Rothschild, veri comandanti del pianeta Terra.

 

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C’entrano anche con l’Italia? Eccome. Non c’è foglia che non si muova nel nostro paese, senza la loro espressa volontà. Nel resto del mondo la musica poi non cambia affatto.

 

PROPRIETARI DI BANCA D’ITALIA E DELLA BARCLAYS

 

Sono i maggiori proprietari della Banca d’Italia e possiedono pure la Barclays (tra le maggiori azioniste di Intesa SanPaolo) soprattutto tramite Markus Agius. Possiedono puree la JpMorgan (che controlla Monte dei Paschi di Siena) tramite la famiglia Rockefeller, Mediobanca (colei che controlla Unicredit) tramite Vincent Bolloré e Jean Azema della Groupama Holding S.A., Banca Carige (attraverso Francois Perol), con Ana Patricia Botin il Banco Santander Central Hispano (il quale controlla ABN AMRO, un altro pilastro di Unicredit).

 

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Ott 02 2014

LA RUSSIA DI PUTIN E’ LA NAZIONE IDEALE DOVE INVESTIRE E PRODURRE (DICE L’UNIVERSITA’ BOCCONI!) E’ BARICENTRO MONDIALE.

 

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La Russia vi aspetta……..vi aspettava

 

 

venerdì 8 novembre 2013

 

Mosca – Che il baricentro dell’economia mondiale si stesse spostando sempre più ad Est lo ha detto anche l’illustre economista statunitense Nial Ferguson, posizionando il centro del Pil globale “poco più a Nord del Kazakistan”, ovvero in territorio russo, ma con gli occhi ben puntati sull’Asia. Proprio sulla Russia e sulle opportunità che offre alle imprese italiane era centrato il convegno “III Forum Investire nella nuova Russia” organizzato ieri in Bocconi a Milano, alla presenza di autorità dell’ex Paese sovietico e di diversi capitani d’azienda italiani.

 

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Ago 22 2014

C’E’ UNA SPIEGAZIONE RAZIONALE PER I SACRIFICI UMANI

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C’è qualcosa che vi sembra meno sensato dei sacrifici umani rituali? Quando il filosofo del diciannovesimo secolo Søren Kierkegaard cercava una contraddizione nel pensiero razionale—un chiaro esempio di qualcosa che il solo interesse personale non potesse spiegare—raccontò la storia del Vecchio Testamento in cui Abramo porta Isacco sul monte per essere sacrificato. Diavolo, quale potrebbe mai essere il senso di sacrificare il proprio figlio?

 

Per Kierkegaard, la risposta è che il cristianesimo e la razionalità occupano due sfere separate. Per il tipico utente ateo di internet, la risposta è che la religione fa impazzire la gente. Per Peter Leeson, la risposta sta nel guardare al problema dal punto di vista economico.

Leeson ha indagato il più recente e storicamente confermato esempio di sacrificio umano ritualizzato, praticato da un gruppo etnico dell’India chiamato Kondh. Questi uomini, se mai il pubblico occidentale ne avesse mai sentito parlare, erano noti per essere “una razza feroce e bellicosa, che si dilettava con crudeltà e devastazioni. Di certo anche le loro divinità si deliziavano con le macellazioni, durante rituali insanguinati.”

 

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Ago 20 2014

LA MIA TRADUZIONE DELL’INTERVISTA DI PADOAN SULLA RIPRESA ITALIANA

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Le solite balle di Padoan sulla ripresa italiana

 

 

di FRANCESCO SIMONCELLI*

 

Dopo aver presentato la traduzione di un discorso della Yellen, mi sembrava opportuno fornire anche una traduzione delle parole che il nostro Ministro delle Finanze ha pronunciato di recente in seguito ai dati raccapriccianti fatti registrare dalla nostra economia.

 

L’Italia continua a viaggiare in un limbo, a cavallo di una recessione costante che sta esigendo dalla popolazione un prezzo alto da pagare. Per sua volontà? No di certo. Il deleveraging delle bolle degli anni passati è stato forzato interamente sul settore privato, ovvero, sui contribuenti, lasciando intatte quelle realtà che invece dovevano essere liquidate.

 

Banche commerciali, aziende privilegiate, amministrazioni pubbliche, tutti questi dovevano essere lasciati fallire a seguito del caos scoppiato nel 2010. Invece è stata iniettata vita artificiale nelle loro vene, consentendoli di rimanere in partita e consumando progressivamente risorse che invece (molto probabilmente) sarebbero andate a finanziare realtà sostitutive in grado di permettere una ripresa fisiologica dagli eccessi passati.

 

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Ago 12 2014

PILLOLE DI ECONOMIA: IL SANGUE DELL’ECONOMIA CAPIRE LA MONETA PER CAPIRE LA NOSTRA CRISI

Category: Economia e lavorogiorgio @ 00:07

Denario di Adriano per Sabina

Denario di Adriano per Sabina. Roma 128-136 d.C.: D/ SABINA AVGVSTA-HADRIANI AVG P P  Busto drappeggiato a d. (Moneta trovata a Soave di Verona, località Fittà)

 

 

 

di Ivan Invernizzi

 

Quando un sistema entra in crisi è bene meditare sulle basi di quel sistema.
Se un sistema economico entra in crisi di liquidità, se cioè mancano i soldi ad un’economia, appare essenziale riflettere sulla natura della moneta.

 

Purtroppo il pensiero comune riguardo a questo tema non potrebbe essere più fatalmente errato.
Il denaro non è un mezzo di pagamento evolutosi dal baratto e non è una convenzione sviluppatasi tra individui in un contesto di mercato. La moneta e’ nata prima del mercato e addirittura prima  della storia.

La scrittura, intesa come registrazione di linguaggi verbali, fu inventata intorno al 3200 a.C. in Mesopotamia proprio per la registrazione di rapporti debito-credito, ma registrazioni contabili di questi rapporti esistevano già in forma di “Tally stick” (bastoni di registrazione) da molte migliaia di anni.
Una visione d’insieme della natura e del funzionamento della moneta è uno strumento potentissimo al fine di riuscire a leggere i fenomeni che dominano la nostra realtà.

 

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Ago 03 2014

MISSIONE COMPIUTA, L’ITALIA MUORE: LA CATASTROFE IN CIFRE

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Fornero, Monti

 

Un paese in ginocchio, mutilato, raso al suolo dalla crisi inasprita dall’euro e dal regime di austerity imposto da Bruxelles per mantenere in vita la moneta unica. L’Italia sta letteralmente andando a pezzi: tutti se ne accorgono ogni giorno, mentre la disoccupazione dilaga, i consumi crollano, i negozi chiudono e le aziende licenziano. Ma il panorama si fa ancora più impressionante se si osservano, tutti insieme, i numeri della catastrofe. E’ quello che ha fatto il blog “ Sollevazione”, pescando tutte le cifre ufficiali degli indicatori-chiave. Un bollettino di guerra, voce per voce. Produzione e ricchezza, industria e redditi, debito e risparmi. L’Italia in rosso, che sta precipitando lontano dalla sua storia, senza neppure capire perché. Ognuno combatte, da solo, contro continui rovesci: non ci sono spiragli, non c’è alcuna “ripresa” nemmeno all’orizzonte. Ma nessuno racconta davvero l’assedio del panico, la paura sciorinata dai “crudi numeri”, che forse non fotografano «le dimensioni effettive del disastro economico e sociale che vive l’Italia», però «ci aiutano a comprenderlo».

 

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Lug 31 2014

TUTTO TORNA: SAI CHI HA INVENTATO L’EURO? NEL 1942 “QUALCUNO” PARLO’ DELLA NECESSITA’ DI UNA MONETA UNICA. INDOVINA CHI ERA

Category: Economia e lavoro,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:35

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1942. Terzo Reich. Il ministro dell’economia della Berlino nazista, Walter Funk, organizza una conferenza con economisti, politici e i vertici delle maggiori industrie. La questione sul tavolo è che uso fare dei territori conquistati e da conquistare. Albert Speer, l’allora ministro degli armamenti, suggerisce la necessità di coinvolgere le altre economie europee. Nasce un progetto dal nome inequivocabile: Europaische Wirtschaftgesellschaft. Che tradotto in italiano suona più o meno così: «Società economica europea». Un sistema di scambi commerciali, di trattati industriali basati sull’utilizzo di una sola moneta. Speer, durante gli interrogatori condotti dagli Alleati dopo la guerra, aveva dichiarato che per il nazismo il mero sfruttamento sarebbe stato insufficiente. «Meglio risollevare», aveva aggiunto, «singole economie e inserirle in un sistema tariffario unico per realizzare una produzione industriale su larga scala». Senza dazi, senza tariffe e con una sola valuta. Vi ricorda qualcosa? Tipo l’euro o la Cee?

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Lug 17 2014

EVASIONE FISCALE, LEGALITA’ OPPURE TOTALITARISMO?

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di MATTEO CORSINI

 

In occasione del 240 anniversario della istituzione della Guardia di Finanza, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha pronunciato le parole

“L’evasione fiscale ha effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse e interferisce con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato.”

Parole che suonano come un copia e incolla di quello che tutti i suoi predecessori hanno detto in occasioni simili.

 

La narrazione di quelli che credono (o vogliono far credere) che il problema dei problemi dell’Italia sia l’evasione fiscale si basa su alcuni punti fissi, uno dei quali è proprio la presunta distorsione sull’allocazione delle risorse e sulla concorrenza nel mercato.

 

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Lug 15 2014

THE ITALIAN DISASTER

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Perry Anderson

Europe is ill. How seriously, and why, are matters not always easy to judge. But among the symptoms three are conspicuous, and inter-related. The first, and most familiar, is the degenerative drift of democracy across the continent, of which the structure of the EU is at once cause and consequence. The oligarchic cast of its constitutional arrangements, once conceived as provisional scaffolding for a popular sovereignty of supranational scale to come, has over time steadily hardened. Referendums are regularly overturned, if they cross the will of rulers. Voters whose views are scorned by elites shun the assembly that nominally represents them, turnout falling with each successive election. Bureaucrats who have never been elected police the budgets of national parliaments dispossessed even of spending powers. But the Union is not an excrescence on member states that might otherwise be healthy enough. It reflects, as much as it deepens, long-term trends within them. At national level, virtually everywhere, executives domesticate or manipulate legislatures with greater ease; parties lose members; voters lose belief that they count, as political choices narrow and promises of difference on the hustings dwindle or vanish in office.

 

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Giu 29 2014

IL PD E’ PASSATO DA ”L’ARTICOLO 18 NON SI TOCCA!” (2002 CONTRO BERLUSCONI) A ”L’ARTICOLO 18 VA CANCELLATO” (OGGI RENZI)

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 13:13

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Lavoratori! Vi  abbiamo preso in giro!

 

 

domenica 29 giugno 2014

 

ROMA – ”Definire lo Statuto dei lavoratori come un documento datato mi pare un eufemismo. Il mondo cambia e non si commette peccato mortale se si sottopone a una manutenzione una legge del 1970. C’e’ bisogno di maggiore flessibilita’ in uscita e in entrata nel mondo del lavoro, ovviamente con tutte le necessarie garanzie. Ma non ritengo che oggi l’articolo 18 sia una questione strategica per le imprese come forse lo e’ stata dieci anni fa”.

 

Cosi’ Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, in un’intervista a Repubblica. Dopo le riforme gia’ avviate per sostenere la ripresa, ”nelle prossime settimane sara’ definito un piano per il Made in Italy.

 

L’obiettivo – spiega Guidi – e’ quello di supportare l’internazionalizzazione delle nostre imprese facendo leva anche su una diversa organizzazione della distribuzione dei nostri prodotti all’estero e sul sistema fieristico. C’e’ un grande interesse degli investitori verso l’Italia. Cio’ che chiedono e’ meno burocrazia, piu’ semplificazioni anche nell’avvio delle societa’. Sono riforme sostanzialmente a costo zero”. In merito alla riduzione del costo dell’energia, ”il beneficio andra’ a larghissima parte delle Pmi e degli esercizi commerciali”, afferma il ministro.

 

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