Giu 22 2014

WIKILEAKS: ECCO L’ACCORDO SEGRETO DI LOBBY E GOVERNI PER IL LIBERISMO SELVAGGIO

wikileaks

 

 

Si chiama Tisa (Trade in services agreement) il documento che l’Espresso è in grado di rivelare grazie all’organizzazione di Assange. Un trattato internazionale di lobby e governi per liberalizzare i servizi: dalla finanza ai dati personali, dalla sanità alle assicurazioni. Sarebbe la vittoria definitiva della finanza sulla politica

 

19 giugno – Un trattato internazionale che potrebbe avere enormi conseguenze per lavoratori e cittadini italiani e, in generale, per miliardi di persone nel mondo, privatizzando ancora di più servizi fondamentali, come banche, sanità, trasporti, istruzione, su pressione di grandi lobby e multinazionali. Un accordo che viene negoziato nel segreto assoluto e che, secondo le disposizioni, non può essere rivelato per cinque anni anche dopo la sua approvazione.

L’Espresso è in grado di rivelare parte dei contenuti del trattato grazie a WikiLeaks, l’organizzazione di Julian Assange, che lo pubblica in esclusiva con il nostro giornale e con un team di media internazionali, tra cui il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”.

Una pubblicazione che avviene proprio in occasione dell’anniversario dei due anni che Julian Assange ha finora trascorso da recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, come ricorda l’organizzazione .

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Giu 18 2014

IL SEGRETO DEL SUCCESSO DELLA SVIZZERA

SVIZZERA

 

 

DI GUGLIELMO PIOMBINI

 

In questo periodo sto studiando, con sempre maggior ammirazione, il sistema politico ed economico svizzero. Per unire l’utile al dilettevole ho deciso di trascorrere un paio di giorni (il 1° e il 2 giugno) a Lugano con la mia famiglia. Qui ho parlato con un bravo economista ed esperto fiscale ticinese, l’amico Paolo Pamini. Ho trovato inoltre un libro ricco di utili informazioni: “Conoscere la Svizzera. Il segreto del suo successo” dello storico François Garçon, recentemente pubblicato dall’editore Armando Dadò di Locarno. Vorrei quindi presentare una serie di dati e di considerazioni sui sorprendenti risultati ottenuti da questo paese unico nel suo genere.

 

La Svizzera, un drago dell’economia

 

La Svizzera sta vivendo un periodo di grande prosperità economica, soprattutto se confrontata con i paesi vicini. La disoccupazione, anche tra i giovani, è praticamente inesistente. Gli stipendi nel Canton Ticino sono mediamente il doppio di quelli italiani, mentre nella Svizzera tedesca sono il triplo. In particolare Zurigo vanta il primo posto al mondo per i salari più alti, davanti a New York, Tokio, Londra, Stoccolma e Parigi (a Zurigo si guadagna il doppio rispetto alla capitale francese). Gli svizzeri hanno di recente respinto con un referendum il salario minimo legale, ma di fatto non esistono impieghi pagati meno di 2000 franchi svizzeri al mese (1850 euro); il 96,3 per cento degli svizzeri, infatti, guadagna più di questa cifra. La tassazione è molto più bassa rispetto all’Italia e agli altri paesi europei, però il costo della vita è più alto del 30-40 per cento, e inoltre vi sono alcune spese obbligatorie abbastanza rilevanti, a partire dall’assicurazione sanitaria privata. Ad ogni modo, secondo l’Ufficio Federale di Statistica nel 2011 il reddito disponibile medio per famiglia, una volta dedotte tutte le imposte e le assicurazioni obbligatorie, è stato di 6750 franchi al mese, ossia 5500 euro. Rispetto al 2006 il reddito medio mensile di ogni famiglia svizzera è cresciuto di 650 franchi (533 euro).

 

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Giu 12 2014

LO SFOGO DI UN ARTIGIANO: ECCO COME MI MASSACRANO! NON NE POSSO PIU’!

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un imprenditore.

 

“Sono un artigiano di 65 anni.
Ho lavorato quarant’anni nella ditta di mio suocero, poi divenuta mia perché lui a 45 anni ha avuto un infarto con necrosi della parte sinistra del cuore e ha dovuto smettere di lavorare, anche se non gli è mai stata riconosciuta la pensione di invalidità. Senza che ci fosse uno straccio di motivo veramente sensato per negargliela.
Quando ho preso in mano la ditta ho cercato di portarla avanti al meglio, avvalendomi di otto operai specializzati. Il lavoro si è sempre concentrato sulla pitturazione industriale, privata e pubblica, spaziando in ogni settore affine tanto che, negli ultimi anni, avevamo imparato anche lavorazioni innovative di pitturazione della tappezzeria e del legno.
Ho sempre voluto essere, esattamente come mio suocero, sempre al passo con tutti i permessi e leggi; la ditta ha avuto, e ha tutt’ora, tutti i requisiti in regola, perché ogni legge è stata scrupolosamente seguita ed eseguita.
Siamo anche in possesso del Certificato ANCE, che ci ha permesso un appalto diretto da 350 milioni di lire nel 1990.

 

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Giu 07 2014

COS’È L’EURO-REGIME L’HAN CAPITO TUTTI, TRANNE LA SINISTRA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:13

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La sinistra? Dovrebbe lottare per recuperare la sovranità nazionale. Lo fa invece quella che viene ancora definita “destra”, cioè il Front National di Marine Le Pen, organizzazione che si batte apertamente contro l’Unione Europea per difendere i lavoratori francesi dal regime Ue-euro, che produce «povertà e sottomissione alle misure autoritarie calate dall’alto della tecnocrazia di Bruxelles».

Sinistra sovranista? Macché. «Il problema – osserva Enrico Grazzini – è che il socialismo europeo è ormai profondamente compromesso con questa Europa liberista e della finanza». Grazzini parla di «ritardo culturale e politico nei confronti dell’Europa reale» anche da parte della “sinistra radicale”, ovvero «la sinistra aristocratica italiana», che «sottovaluta i guasti dell’Europa reale e dell’euro e sogna la democrazia dell’Europa federata e di uno Stato federale: rischia così di rimanere elitaria, isolata e senza troppo popolo (e voti)», e lascia il bottino elettorale a quello che sempre Grazzini definisce «il populismo né di destra né di sinistra di Grillo».

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Giu 06 2014

IL SEGRETO DI APPLE STA NEI TEAM PICCOLI E NEGLI INGEGNERI COL CUORE DI DESIGNER

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Un ex senior designer di Apple, Mark Kawano, racconta come funziona il processo di creazione dei prodotti a Cupertino. Svela un paio di segreti e ridimensiona pure qualche mito.

 

In una intervista a Fast Company, Mark Kawano, uno dei senior designer cui si deve lo sviluppo di Aperture e iPhone, ha sfatato alcuni dei miti che aleggiano su Cupertino. Si scopre così che il segreto dei prodotti con la mela non sta solo nella qualità delle persone, ma anche e soprattutto nel modo in cui è organizzato il lavoro.

Leggi: Jony Ive si sfoga, “gli altri non copiano solo il design di Apple, ma anche anni di lavoro”

Di solito la gente crede che Apple possa contare sui migliori designer e sui migliori processi di design al mondo. In realtà, spiega Kawano, “è la cultura ingegneristica, e il modo in cui l’organizzazione è strutturata, che premia e supporta il design; tutti lì pensano all’esperienza utente e al design, non solo i designer. E questo è ciò che rende ogni aspetto del prodotto molto migliore… migliore di quel che si otterrebbe con un designer solo o con un intero team.”

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Giu 04 2014

FINE PROGRAMMATA DELLA DEMOCRAZIA: L’HA DECISO L’ÉLITE

 

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I veri padroni del mondo non sono più i governi, ma i dirigenti di gruppi multinazionali finanziari o industriali, e di istituzioni internazionali opache (Fmi, Banca Mondiale, Ocse, Wto, banche centrali). Purtroppo, questi dirigenti non sono stati eletti, malgrado l’impatto delle loro decisioni sulle popolazioni. Il potere di queste organizzazioni viene esercitato su una dimensione planetaria, mentre il potere di uno Stato è ridotto ad una dimensione nazionale. Tra l’altro, il peso delle multinazionali nei flussi finanziari ha da tempo superato quello degli Stati. Di dimensione internazionale, più ricche degli Stati, ma anche principale fonte finanziaria dei partiti politici di ogni tendenza nella maggior parte dei paesi, queste organizzazioni si trovano quindi al di sopra delle leggi e del potere politico, al di sopra della democrazia. La democrazia ha già cessato di essere una realtà.

 

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Giu 02 2014

2 GIUGNO FESTA DELLA REPUBBLICA MA “L’ITALIA SPROFONDA SEMPRE DI PIÙ E NESSUNO PARLA DELLE VERE CAUSE E DELLE VERE SOLUZIONI”

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A cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

 

A Palermo un gruppo di famiglie in emergenza abitativa ha dovuto occupare un ufficio comunale per avere udienza! (vedi http://bit.ly/1hjU5ly)

 

PENSATE CHE NEL TRIENNIO 2009-2012 BEN 426.000 FAMIGLIE HANNO VISTO LA LORO ABITAZIONE FINIRE ALL’ASTA… !!! (vedi: http://bit.ly/1iAC5Ow) ad oggi il numero ha superato sicuramente le 600.000 unità. Non sono disponibili (guarda caso…) dati ufficiali, ma se consideriamo i numeri del triennio precedente (426mila) qualcuno ritiene che nel 2012-2014, con la crisi che si è acuita sempre di più, non abbiamo perso la casa ALMENO altre 150-200.000 famiglie?!?!? UNA SITUAZIONE DRAMMATICA, e se buona parte di queste famiglie hanno ricevuto ospitalità dai familiari, c’è chi si è ritrovato a dormire in auto, o peggio. STANNO RENDENDO LA VITA UN INCUBO A MILIONI DI PERSONE…

 

L’EMERGENZA ABITATIVA è SEMPRE PIU’ GRAVE: da una parte le oltre 500.000 famiglie italiane che hanno PERSO la casa grazie a equitalia o alle banche; in molti casi famiglie che hanno perduto lavoro e casa. Per i giovani andare a vivere da soli o anche sposarsi/convivere è sempre più difficile (e devono anche sentirsi dare dei “bamboccioni” da qualche figlio di papà raccomandato di turno…) MA LA COSA PIU’ SCHIFOSA è CHE POTREBBERO FACILMENTE RISOLVERE L’EMERGENZA… SE CE NE FOSSE LA VOLONTA’!!! Ma questo intaccherebbe gli affari dei palazzinari e di molti politici….. L’AVIDITA’ E LA DISUMANITA’ DI QUESTA CLASSE POLITICA è QUALCOSA DI ASSURDO

 

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Giu 01 2014

OK, È UFFICIALE: L’ITALIA È NELLA MELMA. PER NON DIR DI PEGGIO.

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Da dove cominciamo? Dal fatto che l’ufficialità della cosa è arrivata dall’Istat oppure dalla vittoria di Renzi che ha sancito il sacrificio dell’Italia sull’altare dell’Europa? Interessante la coincidenza che adesso tutte le società di rating voteranno felici per il ritorno dell’Italia tra le grandi opportunità di acquisto. In accordo con il plauso dell’Europa, ovvio. Proprio mentre si ammette il fatto che il debito pubblico di molti periferici potrebbe diventare una realtà “ingestibile in caso di bassa crescita e di stallo di riforme economiche”. Parola, come sempre, della Bce. Potere non eletto (come quello dell’Europa in fondo) decretato in un’elezione farsa che ha chiamato i rappresentanti di un Parlamento il quale, di fatto, non ha poteri. E allora vadano tutti pure al Parlamento europeo, tanto il massimo che potranno fare sarà decidere la misura standard delle banane d’importazione. Se siamo fortunati. Si perchè ovviamente a prendere le decisioni più importanti, quelle serie non sono certo gli eletti, ma i componenti delle Commissioni. Ma in fondo perchè lamentarsi, non stiamo forse bene lo stesso? In fondo la recessione è finita. Ufficialmente. E altrettanto ufficialmente è iniziata la stasi. O il blocco se preferite. Già, perchè l’Italia non cade più, ma nello stesso tempo non cresce, in niente, e da troppo tempo.

 

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Mag 25 2014

LA BANK OF ENGLAND AMMETTE CHE IL SISTEMA BANCARIO ATTUALE È UNA TRUFFA

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Di David Graeber

http://www.theguardian.com/

Quella dose di onestà della Banca d’Inghilterra che butta dalla finestra le basi teoriche dell’austerità

 

Sembra che Henry Ford, negli anni 30, avesse osservato come fosse una buona cosa il fatto che la maggior parte degli americani ignorassero come funzioni davvero il mondo bancario, perché altrimenti “avrebbero dato inizio ad una rivoluzione prima di domani mattina”.

 

La scorsa settimana è successo qualcosa di notevole. La Banca d’Inghilterra ha vuotato il sacco. In un documento intitolato “La creazione della moneta nell’economia moderna”, redatto da tre economisti del dipartimento di Analisi Monetaria della banca, hanno dichiarato in maniera inequivocabile che le convinzioni generali riguardanti le modalità con cui lavorano le banche sono sbagliate, e che invece le posizioni del tipo più eterodosso e populista, più comunemente associate a gruppi come ad esempio Occupy Wall Street, sono corrette. In questo modo, hanno di fatto gettato dalla finestra l’intera teoria alla base dell’austerità.

Per rendersi conto di quanto siano radicali le nuove posizioni della Banca d’Inghilterra, considerate il punto di vista convenzionalmente accettato, che continua ad essere alla base di tutti i rispettabili dibattiti della politica.

 

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Mag 24 2014

MONTI IL PROFESSORE GENIO È COSTATO COME UNA GUERRA PERDUTA

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Non vorrei che la notizia passasse in cavalleria: il genio ha fatto fuori il 47% delle ricchezza nazionale. Cioè con il suo governo ha distrutto quali la metà della ricchezza nazionale. Come in una guerra!

 

I TECNICI HANNO DISTRUTTO IL PAESE. Poche cifre su pressione fiscale e spesa pubblica mostrano quanto i fatti non coincidono con annunci e promesse. Leggere per credere Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.

A leggere le cifre, ormai ufficiali, qualche dubbio viene circa il fatto che i governi tecnici o emergenziali facciano davvero bene all’economia. Da quando è iniziatala crisi, nell’ultimo trimestre del 2008, l’Italia ha perso il 9,1% del suo Pil prodotto nei decenni precedenti.

Ma ben il 47% della ricchezza nazionale è stata distrutta nell’ultimo biennio, quello del 2012/13 quasi tutto all’insegna dell’atipico governo Monti, visto che in soli 24 mesi è andato in fumo il 4,3% del Pil di fine 2011.

 

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Mag 21 2014

LA FINE DELL’ITALIA: ENTRO 4 ANNI SAREMO PAESE DA TERZO MONDO, ECCO LE PROVE

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– a cura di nocensura.com

 

Con l’entrata in vigore del Fiscal Compact e dell’ERF, è in arrivo la batosta finale sul nostro paese; ci toglieranno anche le mutande, ci relegheranno a tutti gli effetti ad essere una COLONIA: le nostre principali aziende, le ‘eccellenze italiane‘ in mano ai privati se le sono già acquistate e le stanno acquistando; ora tocca ai beni pubblici, ad iniziare dalle principali aziende, le più importanti…

 

Chi ci segue da tempo sa bene a cosa ci stiamo riferendo: ne abbiamo parlato a partire dal 2011.

 

Oggi parliamo di crisi, oggi ‘siamo’ in crisi, ma ahimè, la crisi vera, deve ancora arrivare! Questo è niente rispetto allo scenario che si prospetta in questo paese, al di la delle ‘confortanti’ parole pronunciate ogni anno dai nostri politici, che prima “non vedevano la crisi” e oggi vedono “la fine della crisi“, con la ripresa che puntualmente avrà inizio l’anno successivo… e poi quello successivo ancora, e ancora ancora e ancora! Un teatrino di infimo livello di cui sempre più italiani si stanno rendendo conto.

 

Questione di poco dovremo affrontare il CRACK dell’INPS: e saranno DOLORI. Nessuno ne parla, ma numeri alla mano, è INEVITABILE.

 

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Mag 14 2014

LE CONFESSIONI DI UN FUNZIONARIO DI EQUITALIA: “OBIETTIVO INCASSARE”

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Sono stati picchiati più volte. Aggrediti e sequestrati. I dipendenti Equitalia sono gli ultimi della catena riscossoria e come tale i primi a prenderle dai contribuenti infuriati. È logico che si sentano tra l’incudine e il martello. Non hanno tutti i torti dal momento che le decisioni vengono prese più in alto. Da un lato dalla politica romana e dall’altro dai vertici della stessa Equitalia. «Inoltre», commenta a Libero un dipendente che chiede di rimanere anonimo, «sembra che la nostra posizione faccia comodo alla politica. Quando si tratta di fare il capro espiatorio nessuno ci difende. E ci tocca pure sentire Grillo urlare contro di noi e contro le cartelle verdi che a suo dire  sarebbero di Equitalia. Le nostre sono di altro colore, ma tanto meglio fare confusione».

In effetti Equitalia per come è organizzata sembra proprio prestarsi a fare da parafulmine. La società di riscossione ha chiuso il bilancio in passivo.

Sono stati tagliati i costi del personale, ma la cifra di rosso ha superato gli 80 milioni per via dello stop della riscossione Ici. La perdita complessiva supera gli 800, se si considera i pregressi portati in dote dalle varie consorelle (Sud e Centro) dopo la fusione.

 

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Mag 11 2014

QUANDO SI DICE “IL GOVERNO DELLE BANCHE E DELLE LOBBIES

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A cura di nocensura.com

 

                  La lobby bancaria e quella dell’alta finanza. (Alla quale hanno confezionato una miriade di provvedimenti favorevoli: così tanti da rendere impossibili elencarli tutti, citiamo l’ultimo da 7,5 miliardi con annessa riserva aurea) 

 

                  La lobby delle slot machine. (alle quali hanno condonato i famosi 98 miliardi evasi e hanno dispensato regali su regali: e forse – visto quanto hanno scoperto Le Iene – non è finita…) 

 

                  La lobby della salute, le “big pharma”: sono la prima industria mondiale,libere di lucrare sulla salute pubblica. Ce ne sarebbero di cose da dire… 

 

                  La lobby delle armi: i cui affari vanno a gonfie vele. Negli ultimi anni il “record di spesa” è stato ritoccato al rialzo diverse volte, tutte le nazioni si stanno armando fino ai denti.

 

                  La lobby del tabacco: forse è una delle lobby meno “evidenti” nel quotidiano, ma certo non è meno potente di altre. Il governo è immediatamente intervenuto per stroncare la minaccia delle sigarette elettroniche, mandando in rovina migliaia di imprenditori che avevano investito nel settore, e che hanno perso o stanno perdendo il lavoro.

 

                  La lobby delle assicurazioni, alla quale Monti prima di lasciare la poltrona di premier ha fatto un bel regalo. Ovviamente non è l’unico regalo dispensato da Monti alle lobby e ai poteri forti.

 

                  La lobby della “grande distribuzione” e dei supermercati: alla quale i governi che si sono susseguiti negli anni, hanno concesso di impadronirsi del commercio in tutti i settori, costringendo alla chiusura i piccoli negozianti.

 

                  La lobby delle grandi aziende, libere di delocalizzare e importare i propri prodotti, mandando fuori mercato le piccole imprese che sono rimaste in Italia, oberate, oltretutto, da una pressione fiscale insostenibile.

 

TROVATE UN SINGOLO CASO IN CUI UN GOVERNO, TRA QUELLI CHE SI SONO SUSSEGUITI NEGLI ULTIMI DECENNI, ABBIA OSTEGGIATO GLI INTERESSI DI UNA “LOBBY” O DI QUALCHE POTENTATO PER DIFENDERE GLI INTERESSI DEI CITTADINI O QUELLI “NAZIONALI”…

 

Fonte: visto su MOCENSUARA del 7 aprile 2014

Link: http://www.nocensura.com/2014/04/quando-si-dice-il-governo-delle-banche.html

 

 


Mag 01 2014

DIETRO LE GUERRE CI SONO I BANCHIERI OVVERO TUTTE LE GUERRE SONO GUERRE DI BANCHE

HSBC

 

 

FONTE: WASHINGTONBLOG.COM

 

TUTTE LE GUERRE SONO GUERRE DI BANCHE

 

L’ex amministratore delegato di Goldman Sachs – e capo del gruppo di analisti internazionali presso la Bear Stearns a Londra (Nomi Prins) – sostiene che:

“Per tutto il secolo che ho esaminato, che ha avuto inizio con il Panico del 1907 … quello che ho rilevato, accedendo agli archivi di ogni presidenza, è che nel corso di numerosi eventi e periodi particolari i banchieri sono sempre stati in costante comunicazione con la Casa Bianca – e non solo riguardo a temi finanziari e di politica economica, e quindi di politica commerciale, ma anche riguardo ad argomenti strettamente legati alla I Guerra Mondiale, alla II Guerra Mondiale e poi alla Guerra Fredda, in termini di piani di espansione politica dell’America come superpotenza del mondo, alimentata dalla sua espansione finanziaria attraverso lo sviluppo della sua comunità bancaria.”

 

All’inizio della I Guerra Mondiale, Woodrow Wilson aveva adottato una politica di neutralità.

Ma quelli della Banca Morgan, la più potente banca del tempo, che durante la I Guerra Mondiale aveva raccolto oltre il 75% dei finanziamenti per le forze alleate, indussero Wilson fuori dalla sua posizione di neutralità prima di quanto avesse voluto fare,  dato il loro forte desiderio di essere in qualche modo coinvolti nella guerra. Ora, dall’altro lato di quella guerra, c’era, ad esempio, la National City Bank, che, anche se lavorava a fianco della Morgan nel finanziamento ai francesi e agli inglesi, non si faceva problemi a lavorare anche per finanziare alcune cose sul fronte tedesco, come anche fece la Chase

 

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Apr 28 2014

CONFESSIONI DI UN FINANZIERE: 
 “INCASSO TANGENTI PER LO STATO”

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Memorie di un finanziere della polizia tributaria. Si potrebbe intitolare così il sorprendente documento esclusivo che state per leggere. Si tratta della trascrizione, fedele alla lettera, del disarmante sfogo di un disincantato, onesto e preparato maresciallo della Guardia di Finanza, impegnato da diversi lustri nei temutissimi controlli alle imprese. L’uomo, di cui evitiamo di indicare dati anagrafici e curriculum per non renderlo riconoscibile, ha apparecchiato per Libero uno zibaldone di pensieri, suddiviso in capitoletti, sul suo lavoro di tutti i giorni. Che per lui è diventato un tran tran asfissiante, capace di condurlo quasi al rigetto. Il risultato è questa spietata radiografia che stupisce e, in un certo senso, preoccupa di un mestiere che tanto trambusto porta nelle vite degli italiani. Infatti in questo sfogo il militare dipinge le ispezioni delle Fiamme gialle come un ineluttabile meccanismo stritola-imprenditori il cui obiettivo non sarebbe una vera e sana lotta alle frodi fiscali, ma una fantasiosa e famelica caccia al tesoro indispensabile a lanciare le carriere di molti professionisti dell’Antievasione. «Nel nostro lavoro ci sono forzature evidenti, a volte imbarazzanti», ammette con Libero il maresciallo. Che qui di seguito svela retroscena e segreti dei controlli che intralciano ogni giorno il lavoro di centinaia di imprenditori. Una lettura che potrebbe agitare qualcuno e far alzare il sopracciglio ad altri. Ma a tutti deve essere chiaro che non di fiction si tratta e che domani il nostro maresciallo e la sua pattuglia potrebbero bussare alla vostra porta. Preparatevi a leggere il testo di questo finanziere raccolto in esclusiva da Libero.

 

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 “INCASSO TANGENTI PER LO STATO””


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