Dic 30 2014

LE NOTTI PIÙ LUNGHE DELL’ANNO. SATURNALIA

 

Alfredo Cattabiani – Scrittore e saggista

 

Nel periodo presolstiziale si celebravano nell’antica Roma i Saturnalia, la ricorrenza più festosa dell’anno. Gli schiavi erano temporaneamente liberi, venivano scambiati doni, si eleggeva una specie di re di burla. Tale festa in onore del dio Saturno, segnava la fase di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, tra il sole che muore ed nuovo che deve rinascere.

 

Combattimento tra Carnevale e Quaresima, di P. Bruegel il Vecchio

Combattimento simbolico fra il carnevale (metà sinistra del quadro) e la quaresima (metà destra), di P. Bruegel il Vecchio (1559).

 

 

Il tempo che precede il solstizio d’inverno e le feste ad esso collegate, dal Natale al Capodanno, è un periodo di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, tra il sole che sta morendo e il nuovo che deve “risorgere”. La Chiesa ha trasformato questo periodo con la liturgia dell’Avvento, che consta di quattro domeniche, simboli dei 4.000 anni mitici di attesa del Messia dopo la Caduta originale. Il carattere dell’Avvento è duplice: di penitenza, che si esprime con il carattere violaceo delle paramenta, la proibizione dei fiori sull’altare e del suono dell’organo, la soppressione del Gloria in excelsis e del Te Deum; e di un santo “entusiasmo”, di un intenso desiderio della venuta del Messia, espresso nei numerosi Alleluia. Ma la liturgia cristiana non è se non un velo sovrapposto a una sequenza di riti che ancor oggi riaffiorano, pur stravolti, nell’ambito delle feste natalizie e di fine anno.

 

Per orientarci meglio in questi meandri, dove convivono residui mitici e rituali di epoche diverse, occorre cominciare dal calendario.

 

Continua a leggere”LE NOTTI PIÙ LUNGHE DELL’ANNO. SATURNALIA”


Dic 29 2014

IL TREMENDO E GELIDO INVERNO 1709

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:01

 

Venezia_frozen_lagoon_1708

Dipinto di Gabriele Bella che raffigura la laguna di Venezia ghiacciata

 

 

Nel gennaio 1709 si verificò, secondo gli studiosi, l’inverno più rigido degli ultimi 500 anni in Europa e probabilmente quello in cui si raggiunsero i valori più bassi.

 

Nel dicembre 1708 il freddo si impadronì della Russia in modo pesante e violento, portando un gelo inusuale anche per tali regioni. Poi si “gonfiò” e si formò il cosiddetto anticiclone termico russo, fenomeno scarsamente presente negli ultimi anni.

 

Nella notte dell’Epifania, tra il 5 e il 6 gennaio, irruppe tenacemente anche in Europa. Ne conseguì un evento di portata eccezionale, che colpì in particolar modo l’Europa Centrale e Mediterranea, ma quasi nessuna area del Vecchio Continente venne risparmiata (probabilmente solo la Scandinavia, in un secondo momento, riuscì a rimanere isolata dall’onda gelida, poiché divenne sede dell’Anticiclone, probabilmente un ibrido): in poche ore si gelarono fontane, pozzi, rivi e anche piccoli laghi, vi furono abbassamenti repentini fino a 20°C, anche le regioni meridionali furono colpite duramente. Restarono probabilmente escluse da questa incredibile ondata di freddo anche l’Islanda e la Groenlandia all’estremo Nord-Ovest e la Turchia a Sud-Est.

 

In breve ghiacciarono tutti i fiumi europei, compresa la Senna, il Rodano e pure l’Ofanto; stessa sorte toccò a laghi e lagune: il lago di Garda venne attraversato da carri pesanti, unica volta nella storia, così come pure la Laguna Veneta; nemmeno il mare fu risparmiato e rimasero intrappolati nei ghiacci porti mediterranei come quelli di Genova e Marsiglia; gelò addirittura la foce del Tago a Lisbona: il record di freddo certificato del XX secolo per questa città è -1.1°C, con il quale si congela appena un bicchiere d’acqua.

 

Continua a leggere”IL TREMENDO E GELIDO INVERNO 1709″


Dic 28 2014

LE FESTE SOLSTIZIALI. I 12 GIORNI MAGICI, DA NATALE ALL’EPIFANIA

 

Alfredo Cattabiani – Scrittore e saggista

 

Il sole di Capodanno  

Le dodici notti che vanno dal Natale all’Epifania, oltre a rappresentare i dodici mesi dell’anno, sono intrise di simbolismi. Dall’antichità ad oggi, gli usi e i costumi dei popoli europei che celebrano in queste notti il rinnovamento del cosmo.

 

allegoria_solsizio_inverno.1jpg

Allegoria del solstizio invernale, da Nuova Iconologia del Cavalier Ripa Cesare Perugino (Padova 1611).

 

Le feste natalizie erano nella Roma imperiale feste del solstizio, del nuovo sole che rinasceva dopo la morte simbolica, risalendo verso il nord dopo aver toccato il punto più basso con l’entrata nella costellazione del Capricorno. Anche il nuovo anno legale cominciava in quei giorni, alla Kalendae Januarii nel periodo immediatamente posteriore al solstizio che, come si è accennato nell’articolo precedente, (vedi Abstracta n. 9) veniva convenzionalmente fissato al 25 dicembre per seguire la tradizione dei Romani più antichi che, poco esperti in astronomia, si erano fidati dei propri occhi.

 

Prima di cominciare l’anno – scriveva l’Imperatore Giuliano nel discorso su Elio Re – noi diamo in onore di Elio giochi magnifici, solennità consacrate a Elio Invincibile. … Ah! si degnino gli dèi sovrani di permettermi di celebrare sovente questi misteri, e che il sovrano stesso dell’universo, Elio il primo, mi accordi questo favore! Sorto da tutta l’eternità intorno all’essenza feconda del Bene, mediatore fra gli dèi intelligenti, essi stessi mediatori, Egli ne assicura pienamente la continuità, la bellezza senza limiti, l’inesauribile fecondità, l’intelligenza perfetta, e li dota abbondantemente di tutti i beni atemporali[X].

 

La festa del Sole era diventata il culto più importante in Roma verso la fine del III secolo per l’influenza delle tradizioni orientali.

 

Continua a leggere”LE FESTE SOLSTIZIALI. I 12 GIORNI MAGICI, DA NATALE ALL’EPIFANIA”


Set 30 2014

I VENTI DEL LAGO DI GARDA SONO 10, LI CONOSCETE?

lago-garda-panorama.1024

Lago di Garda, sullo sfondo la penisola di Sirmione

 

 

Il “nostro” Garda lo conosciamo tutti. La sua forma lascia intendere che esso sia nato grazie all’azione di un Ghiacciaio Paleolito che ha scavato la collina morenica che oggi lo “racchiude” tra le sue “sponde”.  Il Lago che è  quindi circondato nella parte più settentrionale (diciamo da Punta San Vigilio fino a Riva del Garda se consideriamo la sponda Veronese) da montagne, le maggiori delle quali appartengono al Gruppo del Baldo.

 

Il Clima è piuttosto mite anche in inverno anche se a volte regala insperate sorprese come la nevicata dello scorso febbraio che grazie ad un potente effetto lago ha portato 20 cm di neve in alcune zone della costa veronese. Oltre che ad una conosciuta meta turistica anche internazionale (soprattutto Tedeschi ed Austriaci), il Lago è una meta conosciuta in tutto il mondo dagli amanti della vela e del windsurf, infatti la particolare posizione geografica e le caratteristiche morfologiche delle Valli laterali, favoriscono l’inserimento di venti provenienti da diverse direzioni ed intensità a seconda delle condizioni atmosferiche, della stagione e dell’altezza del sole sull’orizzonte. Vediamo quali sono i venti principali quindi che ogni surfer conosce…e che magari a molti di noi sfuggono.

 

Continua a leggere”I VENTI DEL LAGO DI GARDA SONO 10, LI CONOSCETE?”


Set 20 2014

LA SPAZZATURA BUTTATA IN MARE RIDISEGNA LA MAPPA DEI CONFINI DEGLI OCEANI. ECCO DA DOVE VENGONO LE “ISOLE DI PLASTICA” PRESENTI OVUNQUE

Category: Geografia e ambientegiorgio @ 18:36

Spazzatura-Oceani-1-320x234

 

[4 settembre 2014]

 

Tre ricercatori dell’università australiana del New South Wales (Gary Froyland, Robyn M. Stuart e Erik van Sebille) potrebbero aver scoperto i colpevoli della creazione delle “isole di plastica”, quegli insiemi di rifiuti marini che si sono formati negli oceani: il problema è che i responsabili siamo praticamente noi tutti.

 

Nello studio “How well-connected is the surface of the global ocean” pubblicato su  Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science, il team australiano sottolinea che «le dinamiche oceaniche operano e influenzano il clima su scale temporali di mesi a millenni» e per capire come funzionino questi giganteschi e lunghi fenomeni planetari sulla superficie dell’oceano hanno cercato regioni oceaniche «nelle quali l’acqua, la biomassa e gli inquinanti restano intrappolati “per sempre” (quelle che  definiamo attracting regions), o per lunghi periodi di tempo prima di riuscire ad uscirne (che definiamo asalmost-invariant regions). Mentre le regioni che attraggono possono essere di dimensioni molto piccole  o di forma irregolare, se i loro bacini di attrazione sono grandi, possono comunque esercitare una grande influenza sulla dinamica globale della superficie dell’oceano.

 

Continua a leggere”LA SPAZZATURA BUTTATA IN MARE RIDISEGNA LA MAPPA DEI CONFINI DEGLI OCEANI. ECCO DA DOVE VENGONO LE “ISOLE DI PLASTICA” PRESENTI OVUNQUE”


Set 07 2014

COME PREVEDEVANO IL TEMPO I NOSTRI NONNI?

Category: Cultura e dintorni,Geografia e ambientegiorgio @ 00:00

barometro-a-corda.702

Barometro a corda

 

 

Come prevedevano il tempo i nostri nonni?

 

In questo articolo vi racconto i metodi che si usavano per le previsioni meteo anni fa e, in alcuni casi, ancora oggi.

Per utilizzarne alcuni è necessario avere molto spirito d’osservazione,solo cosi se ne possono trarre risultati soddisfacenti.

Alcuni sono inapplicabili in città ma molti, invece, si possono utilizzare ovunque.

Tutti o quasi sappiamo che quando le rondini volano basse è indice di maltempo. In realtà, non sono le rondini a sentire il cambiamento atmosferico, ma le miriadi di moscerini che si avvicinano al suolo sentendo l’avvicinarsi di un temporale. E le rondini li seguono.

Ma vediamo di descrivere questi segni ed il significato che la tradizione attribuisce loro.

 

 

Continua a leggere”COME PREVEDEVANO IL TEMPO I NOSTRI NONNI?”


Giu 19 2014

IL PACIFICO SI STA TRASFORMANDO IN UN CIMITERO…

testuggine-morta.900

 

 

Il 98% dei fondali della California è cosparso di creature marine morte.

I media non lo hanno ancora diffuso, ma quanto sta accadendo nell’oceano californiano è sconvolgente.

La notizia è stata lanciata da National Geographic: fino a Marzo 2012 solo l’1% dei fondali del suddetto oceano era composto da creature defunte. Da Luglio di quest’anno si parla invece del 98%. E’ come se l’intera area si fosse trasformata in una sorta di cimitero marino, brulicante di cadaveri in decomposizione.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences, non ha ancora dimostrato alcuna correlazione con Fukushima , ma non è difficile immaginare uno stretto legame tra i due avvenimenti, anche perchè negli ultimi 24anni non si era mai verificato nulla del genere.

La zona analizzata è la stazione M, che si trova a 145 miglia al largo tra le città californiane di Santa Barbara e Monterey.Sembra che i governi e i media vogliano che noi tutti dimentichiamo Fukushima ed il catastrofico danno ambientale che ha procurato al nostro pianeta.

Ma non potranno coprire la verità per sempre: la vita umana è strettamente legata alla salute degli oceanied in particolar modo all’ossigeno che la vita marina crea e rilascia nella nostra atmosfera. A San Francisco, 1000 persone hanno allineato i loro corpi per scrivere sulla spiaggia “ FUKUSHIMA IS HERE ” ed essere fotografati dal cielo.

 

 

Fonte: visto su La Discussione del 11 giugno del 2014

Link: http://ladiscussione.com/ambiente/item/13982-il-pacifico-si-sta-trasformando-in-un-cimitero.html

 


Giu 19 2014

MORIE ANIMALI: DATI ALLARMANTI! IL PIANETA TERRA STA MORENDO?

morie-animali-ecatombe

 

 

Il 2014 ha registrato un picco di morie animali senza precedenti. I dati sono allarmanti: pesci, mammiferi, uccelli e insetti continuano a morire in un ecatombe che non sembra avere fine. Cosa sta succedendo al pianeta Terra, e quali sono le conseguenze per l’umanità?

 

Nel 1979, lo scienziato inglese James Lovelock propose l’Ipotesi Gaia, un teoria secondo la quale il pianeta Terra sarebbe un unico grande organismo vivente.

In questa visione, la flora e la fauna planetaria sarebbero parte di questo organismo, un po’ come se fossero le cellule che ne permettono la vita, e noi, esseri umani, faremmo parte di questo organismo.

Se consideriamo plausibile questa teoria e prendiamo in considerazione gli allarmanti dati sulle morti di massa animali che si stanno verificando da qualche anno, allora dovremmo concludere che il pianeta Terra sta morendo!

 

Continua a leggere”MORIE ANIMALI: DATI ALLARMANTI! IL PIANETA TERRA STA MORENDO?”


Nov 26 2013

SARDEGNA IN GINOCCHIO PER LE ALLUVIONI, È UNA VECCHIA STORIA

Category: Cronaca e notizie,Geografia e ambientegiorgio @ 11:47

Alluvione-Sardegna-a

 

 

“La mancata realizzazione delle opere, che forse avrebbero potuto in larga misura evitare queste conseguenze così disastrose, è un fatto che si perpetua da anni, per non dire da secoli in riferimento al comportamento dei poteri centrali nei confronti della Sardegna”. Quelle riportate sono le dichiarazioni del Presidente della regione sarda Mario Mellis dopo il tragico nubifragio sulla Sardegna nell’ottobre del 1986; all’epoca la procura della Repubblica di Cagliari lavorava sull’ipotesi preliminare di reato di inondazione colposa e omicidio colposo plurimo.

 

Tutti sanno che gli egiziani quando esondava il Nilo facevano festa, da qualche decennio invece il rigonfiamento di un torrente crea angoscia, se non terrore. Non sarà che abbiamo costruito troppo vicino agli argini? Che la manutenzione è l’unica parte di bilancio dove, se si taglia, nessuna lobby fa le barricate? Che avendo resi abitabili i seminterrati, prima o poi, bisognerà fare i conti con l’acqua che sale? Che quando si cementificano i fiumi bisogna prevedere un’area di espansione che rimanga tale anche nei decenni successivi? Come mai un evento meteorologico estremo non ha mai comportato l’allagamento delle ville a Porto Cervo o dei Parioli a Roma? Nell’ultimo mezzo secolo i problemi sembrano sempre gli stessi, la differenza è che nel 1986 il colpevole era il governo centrale, ora sembra invece essere individuato nel riscaldamento globale.

 

Torniamo all’eccezionale nubifragio che in questi giorni ha colpito la Sardegna causando 16 morti: è davvero un evento meteorologico mai visto da millenni, come qualcuno ha affermato? Per rispondere basta tornare, ad esempio all’autunno del 1951, quando dobbiamo credere che la temperatura del mare e la concentrazione di anidride carbonica fosse molto minore dell’attuale.

 

Continua a leggere”SARDEGNA IN GINOCCHIO PER LE ALLUVIONI, È UNA VECCHIA STORIA”


Nov 25 2013

SOS AGRICOLTURA

Category: Geografia e ambiente,Società e politicagiorgio @ 15:05

agriccoltuta-su-terrazze-a-secco.1024

Terrazzamenti a secco abbandonati

 

ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.

Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose, per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,.

 

CHIEDIAMO CHE

 

Continua a leggere”SOS AGRICOLTURA”


Nov 04 2013

L’OCEANO PACIFICO È MORTO. IL RESOCONTO DI UNA TRAVERSATA FA IL GIRO DEL MONDO

Category: Geografia e ambientegiorgio @ 00:02

radiation-in-the-pacific-ocean.480

 

L’oceano Pacifico è morto, è svuotato di ogni vita. Ci sono solo rifiuti e barche per la pesca industriale intente a saccheggiare accuratamente quel poco che è ancora rimasto.

 

Ivan Macfadyen

 

Sta facendo il giro del mondo, sui media di lingua inglese, il racconto struggente, tragico e a suo modo poetico di un marinaio, Ivan Macfadyen (foto), che ha ripetuto la traversata del Pacifico effettuata dieci anni fa. Allora fra l’Australia e il Giappone bastava buttare la lenza per procurare pranzo e cena succulenti. Stavolta in tutto due sole prede. Dal Giappone alla California, poi, l’oceano è diventato un deserto assoluto formato da acqua e rottami.

 

Nessun animale. Non un solo richiamo di uccelli marini. Solo il rumore del vento, delle onde e dei grossi detriti che sbattono contro la chiglia.

 

Continua a leggere”L’OCEANO PACIFICO È MORTO. IL RESOCONTO DI UNA TRAVERSATA FA IL GIRO DEL MONDO”


Ott 04 2013

L’ITALIA È DESTINATA A PERDERE LO STIVALE. PAROLA DI KURT LAMBECK

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 16:31

 

italia_senza_stivale

 

 

Potrebbe accadere prima di ventimila anni. L’Italia perderà la sua forma classica. Il mare invaderà le terre del Nord mentre al Sud sarà proprio la crosta terrestre a emergere sulle acque. Lo sostiene, come riporta Articolotre.com il geologo Kurt Lambeck.

 

Le terre emerse continuano a cambiare forma di continuo. Non è un caso che in ere geologiche fa, i continenti erano tutti riuniti in un unico territorio. E’ stata la deriva dei continenti, insieme alle placche tettoniche che hanno cambiato la situazione. Lasciando che la forma attuale della crosta terrestre prendesse vita. E’ questo il motivo per cui tra milioni di anni si potrebbe non riconoscere la forma della crosta terrestre. L’attuale geografia potrebbe essere totalmente rivoluzionata.

Cosa avverrà all’Italia? Potrebbe perdere quella forma caratteristica che la rende simile a uno stivale. Il nome che spesso si usa per riconoscere proprio il Belpaese.

Ad ammetterlo è il geologo Kurt Lambeck che ha evidenziato come le maree e i movimento tettonici porteranno la linea di costa a modificarsi. E l’Italia a essere stravolta nella sua geografia. E così avviene che nel nord le acque conquisteranno territorio mentre al Sud sarà la terra ad avere la meglio sul mare. Non è un caso che diverse costruzioni di epoca romana, legate alla pesca, siano ora sott’acqua. Non è neanche un caso che ventimila anni fa la Calabria e la Sicilia erano collegate da un ponte di terra. Lo stesso che politicanti e imprenditori cercano di costruire dagli anni 60.

Lo scienziato invita però a non allarmarsi. I tempi in cui avverrà sono lunghi. E’ comunque assolutamente importante avere idea di quello che avviene intorno a noi. Anche i cambiamenti della crosta terrestre.

 

 

Fonte:  http://www.infiltrato.it dek 22 settembre 2013

Link: http://www.infiltrato.it/ambiente/l-italia-e-destinata-a-perdere-lo-stivale–parola-di-kurt-lambeck


Giu 11 2013

SAI QUANTA ACQUA CONSUMI?

Category: Geografia e ambiente,Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:06

mani-acqua.1024

 

Ecco alcuni esempi

 

Quante persone nel mondo non hanno ancora accesso a sorgenti di acqua pulita?

In base alle stime più recenti, un miliardo e 100 milioni di persone non ha tuttora accesso a fonti di acqua pulita. La necessità di sorgenti sicure (Clean Water for a Healthy World, “acqua pulita per un mondo sano”) è proprio il tema della Giornata mondiale dell’acqua 2010.

 

Quanta acqua consuma in media ogni giorno un italiano?

200 litri al giorno procapite. Questo valore comprende anche una piccola percentuale di perdite idriche registrate in alcune aree del territorio italiano.

 

Continua a leggere”SAI QUANTA ACQUA CONSUMI?”


Apr 30 2013

NEGLI USA L’ACQUA NON È PIÙ DI TUTTI MA… DI QUALCUN ALTRO… ORA È REATO RACCOGLIERE ACQUA PIOVANA

acqua.piovana

 

Ricordiamoci che la Mafia nacque storicamente col controllo dei pozzi in Sicilia e quando è un governo a farlo non è meno riprovevole o criminale.

Attenzione perché sta succedendo progressivamente anche da noi ad opera delle privatizzazioni.

 

LA TRASFORMAZIONE DELLA NAZIONE DA TERRA DI LIBERTÀ A TERRA DI SCHIAVITÙ

Molte delle libertà di cui godiamo qui negli Stati Uniti si stanno velocemente sgretolando, ma quello che voglio condividere con voi sferra un assalto alle nostre libertà a un livello completamente diverso. Molti stati occidentali, inclusi Utah, Washington e Colorado hanno vietato alle persone di raccogliere l’acqua piovana nelle loro stesse proprietà, perché ufficialmente “appartiene a qualcun altro”. Anche se questo sembra bizzarro le leggi che limitano i privati nel raccogliere l’acqua nelle loro case e terre sono state oggetto di discussione per molto tempo negli stati occidentali. Ma solo recentemente, a causa degli aumenti di siccità e interessi nei metodi di conservazione dell’acqua, le persone hanno incominciato a sbattere le proprie teste contro l’inasprimento delle leggi che riguardano la pratica della raccolta dell’acqua piovana per utilizzo personale. In Utah è illegale raccogliere l’acqua piovana senza una concessione valida e Mark Miller della Mark Miller Toyota lo ha imparato a sue spese: dopo aver costruito nella sua concessione un grande sistema per il collezionamento dell’acqua da utilizzare per lavare le macchine, Miller scoprì che il suo progetto era “un’illegale raccolta di acqua piovana”. Anche se collezionare acqua piovana ha un logico senso di conservazione, visto che nello Utah la pioggia è scarsa, questa viene considerata una violazione dei diritti sull’acqua che apparentemente sono esclusivi di enti governativi dello Utah.

 

Articolo tradotto da Ivan Ingrillì

fonte : http://www.laleva.org/

Redatto da Pjmanc, http:/ ilfattaccio

 

Fonte: visto su  Info  Archivio di venerdì 29 giugno 2012

Link: http://infoarchivio.blogspot.it/2012/06/negli-usa-lacqua-non-e-piu-di-tutti-ma.html

Fonte: visto su TERRA REAL TIME, del  30 aprile 2013

Link: http://terrarealtime.blogspot.it/2013/04/negli-usa-e-reato-raccogliere-acqua.html

 


Apr 02 2013

UNO TSUNAMI NEL MEDITERRANEO

detail-mediterraneo

 

Nel 365 d.C. un violento terremoto colpì Creta generando un  maremoto (tzunami)  nel Mediterraneo, che mobilizzò una gran quantità di sedimenti marini. Grazie all’analisi proprio di quei sedimenti oggi, al largo delle coste siciliane, i ricercatori guidati da Alina Polonia dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) sono riusciti a ricostruire l’evento catastrofico che interessò il Mediterraneo secoli fa. I risultati delle loro analisi sono stati pubblicati su Scientific Report.

“Il deposito è noto con il nome di ‘Omogenite o megatorbidite Augias’ e occupa larga parte del Mediterraneo orientale”, racconta Alina Polonia illustrando la zona presa in considerazione dallo studio: “Per comprendere la sua origine erano state fatte varie ipotesi; tra queste, la più accreditata era l’esplosione del vulcano Thera (Santorini), avvenuta nel 1627-1600 a.C., che distrusse la civiltà minoica. Secondo gli studi del nostro team la causa di quest’enorme deposito sedimentario fu invece uno tsunami generato dal terribile terremoto che colpì Creta nel 365 d.C., con una magnitudo valutata tra 8 e 8,5 gradi della scala Richter”.

Continua a leggere”UNO TSUNAMI NEL MEDITERRANEO”


« Pagina precedentePagina successiva »