Apr 30 2013

NEGLI USA L’ACQUA NON È PIÙ DI TUTTI MA… DI QUALCUN ALTRO… ORA È REATO RACCOGLIERE ACQUA PIOVANA

acqua.piovana

 

Ricordiamoci che la Mafia nacque storicamente col controllo dei pozzi in Sicilia e quando è un governo a farlo non è meno riprovevole o criminale.

Attenzione perché sta succedendo progressivamente anche da noi ad opera delle privatizzazioni.

 

LA TRASFORMAZIONE DELLA NAZIONE DA TERRA DI LIBERTÀ A TERRA DI SCHIAVITÙ

Molte delle libertà di cui godiamo qui negli Stati Uniti si stanno velocemente sgretolando, ma quello che voglio condividere con voi sferra un assalto alle nostre libertà a un livello completamente diverso. Molti stati occidentali, inclusi Utah, Washington e Colorado hanno vietato alle persone di raccogliere l’acqua piovana nelle loro stesse proprietà, perché ufficialmente “appartiene a qualcun altro”. Anche se questo sembra bizzarro le leggi che limitano i privati nel raccogliere l’acqua nelle loro case e terre sono state oggetto di discussione per molto tempo negli stati occidentali. Ma solo recentemente, a causa degli aumenti di siccità e interessi nei metodi di conservazione dell’acqua, le persone hanno incominciato a sbattere le proprie teste contro l’inasprimento delle leggi che riguardano la pratica della raccolta dell’acqua piovana per utilizzo personale. In Utah è illegale raccogliere l’acqua piovana senza una concessione valida e Mark Miller della Mark Miller Toyota lo ha imparato a sue spese: dopo aver costruito nella sua concessione un grande sistema per il collezionamento dell’acqua da utilizzare per lavare le macchine, Miller scoprì che il suo progetto era “un’illegale raccolta di acqua piovana”. Anche se collezionare acqua piovana ha un logico senso di conservazione, visto che nello Utah la pioggia è scarsa, questa viene considerata una violazione dei diritti sull’acqua che apparentemente sono esclusivi di enti governativi dello Utah.

 

Articolo tradotto da Ivan Ingrillì

fonte : http://www.laleva.org/

Redatto da Pjmanc, http:/ ilfattaccio

 

Fonte: visto su  Info  Archivio di venerdì 29 giugno 2012

Link: http://infoarchivio.blogspot.it/2012/06/negli-usa-lacqua-non-e-piu-di-tutti-ma.html

Fonte: visto su TERRA REAL TIME, del  30 aprile 2013

Link: http://terrarealtime.blogspot.it/2013/04/negli-usa-e-reato-raccogliere-acqua.html

 


Apr 02 2013

UNO TSUNAMI NEL MEDITERRANEO

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Nel 365 d.C. un violento terremoto colpì Creta generando un  maremoto (tzunami)  nel Mediterraneo, che mobilizzò una gran quantità di sedimenti marini. Grazie all’analisi proprio di quei sedimenti oggi, al largo delle coste siciliane, i ricercatori guidati da Alina Polonia dell’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) sono riusciti a ricostruire l’evento catastrofico che interessò il Mediterraneo secoli fa. I risultati delle loro analisi sono stati pubblicati su Scientific Report.

“Il deposito è noto con il nome di ‘Omogenite o megatorbidite Augias’ e occupa larga parte del Mediterraneo orientale”, racconta Alina Polonia illustrando la zona presa in considerazione dallo studio: “Per comprendere la sua origine erano state fatte varie ipotesi; tra queste, la più accreditata era l’esplosione del vulcano Thera (Santorini), avvenuta nel 1627-1600 a.C., che distrusse la civiltà minoica. Secondo gli studi del nostro team la causa di quest’enorme deposito sedimentario fu invece uno tsunami generato dal terribile terremoto che colpì Creta nel 365 d.C., con una magnitudo valutata tra 8 e 8,5 gradi della scala Richter”.

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Apr 01 2013

CAMBIAMENTI IN ATTO SULLA SUPERFICIE DEL SOLE SARANNO PORTATORI DEL PROSSIMO CAMBIAMENTO CLIMATICO: ARRIVA UNA NUOVA PICCOLA ERA GLACIALE?

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:41

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15 Gennaio 2008

Nella giornata di oggi, 13 Gennaio 2008, il Centro di Ricerca delle Scienze e dello Spazio, (SSRC – Space and Science Research Center), che si trova nella città di Orlando, in Florida ha annunciato di aver confermato il recente annuncio pubblicato sul web da parte dei fisici solari della NASA secondo il quale sono in atto notevoli cambiamenti sulla superficie del Sole. Lo SSRC ha compiuto ulteriori ricerche su questi cambiamenti e ha concluso che questi determineranno il prossimo cambiamento climatico dando vita ad una duratura era fredda.

Oggi, il direttore dello SSRC, John Casey ha riaffermato le ricerche iniziali da lui condotte in forma indipendente e che lo hanno portato a scoprire che i cambiamenti del Sole sono il risultato di una serie di cicli che determinano spostamenti climatici da un clima freddo ad uno caldo e quindi di nuovo ad uno freddo.

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Lug 13 2012

L’ITALIA CHE SCOMPARE: È IL CONSUMO DI SUOLO IL NEMICO NUMERO 1 DELL’AMBIENTE

Category: Architettura e urbanistica,Geografia e ambientegiorgio @ 15:44

Cementificazione di Milano 

Inquinamento, caccia e incendi dolosi sono mali minori. Senza interventi nei prossimi vent’anni si perderanno 75 ettari al giorno

L’ITALIA CHE SCOMPARE – A lanciare l’allarme su questo fenomeno sono i risultati del dossier Terra rubata–Viaggio nell’Italia che scompare: un progetto di ricerca svolto dall’Università degli studi dell’Aquila e promosso dal Fondo ambiente italiano (Fai) e dal Wwf e presentato martedì mattina, a Milano. «Il territorio è sottoposto a una minaccia spaventosa di cui pochi si rendono conto», ha detto il presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi, mentre Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario del Fai, ha sottolineato la necessità di «affrontare il domani e non solo l’emergenza, perché poi si paga se nell’emergenza si è agito nella maniera sbagliata. Mi auguro che il governo Monti, che pure ha dovuto affrontare emergenze che risalgono all’epoca dei nostri padri fondatori, consideri anche il domani che seguirà alle sue scelte».

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Giu 20 2012

TERREMOTI PADANIA NORD EST – MIRANDOLA FIN DAL 2007 ERA NELLA MAPPA “RISCHI”, MA ANCHE THIENE E BASSANO LO SONO.

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 16:50

Nella mappa a riscio anche Thiene e Bassano del Grappa

Un ricercatore del Cnr di Padova aveva pubblicato un articolo scientifico con la previsione poi avverata. «Siamo in uno schiaccianoci: non si può dire quando arriverà il sisma, ma l’area sì»

PADOVA. Mirandola è un rettangolino con i contorni bianchi stretto tra gli Appenini e le Alpi. Sotto al nome della città emiliana tristemente assurta alle cronache per il terremoto devastante del 20 e del 29 maggio scorsi c’è un numerino tra parentesi: 6.2. La cifra rappresenta «the maximum expected magnitude», cioè la massima magnitudo attesa.  Lo studio è del 2007, cinque anni prima del terremoto di 10 giorni fa che ha avuto il suo epicentro proprio Mirandola e ha sfiorato magnitudo 6.

Il dott. Dario Camuffo, classe 1941, dirigente di Ricerca del Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima a Padova ci aveva visto giusto. In quella mappa pubblicata nel febbraio 2007 in un suo articolo nel Global and Planetary Change, bibbia delle riviste scientifiche, Camuffo aveva indicato proprio a Mirandola – dove si è sbriciolata la chiesa di San Francesco, il centro è ancora zona rossa e ci sono stati 5 dei 26 morti – la possibilità di un terremoto di magnitudo 6.2 della scala Richter.

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Giu 10 2012

VERONA 9 GIUGNO 2012: TERREMOTO DI 4.5 GRADI TRA VENETO E FRIULI

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:56

Grafico del sismografo della Lessinia

 

 

La terra trema anche tra Veneto e Friuli. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 è stata registrata all’alba, alle 4,04 di questa mattina nelle prealpi venete tra Pordenone e Belluno. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa ha avuto come epicentro le località di Hies D’Alpago (Belluno), Pieve D’Alpago (Belluno), Tambre (Belluno), Cimolais (Pordenone), Claut (Pordenone), Erto e Casso (Pordenone).

La scossa di breve durata non ha provocato danni ma tanta paura tra la pololazione scesa in strada dopo il sisma. Diverse le chiamate a vigili del fuoco e Protezione civile che stanno continuando a fare controlli.

La me Verona poi ha continuato a “tremare” per tutta la giornata

 


Giu 09 2012

VERONA 8/9 GIUGNO 2012: LA LESSINIA HA IL PARKINSON

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:32

Sismografo Lessinia Est

Verona 8/9 giugno 2012: La Lessinia  ha il  parkinson, leggero, leggero, ma ce  la!

Sperem ben!


Giu 08 2012

TERREMOTO EMILIA DEL 29 MAGGIO 2012: LE FOTO DEI SATELLITI RIVELANO CHE IL SUOLO SI È ALZATO DI 12 CENTIMETRI

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 20:49

Le deformazioni più rilevanti sono state individuate nel Modenese. In altre aree c’è stato un abbassamento di 3 centimetri. Lo studio è condotto dall’Agenzia spaziale italiana

Roma. Il terremoto nel modenese del 29 maggio ha sollevato il suolo fino a 12 centimetri: lo dimostrano i dati dei satelliti radar Cosmo-SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), attivati dopo il sisma del 20 maggio su richiesta della Protezione Civile.  I dati sono stati utilizzati da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr).

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Giu 04 2012

SISMOGRAFO LESSINIA EST: VERONA “TREMA”

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 22:48

Verona 4 giugno 2012  ore  23,50

Guardando il  sismografo della Lessinia est, Verona sta da un paio di ore un po’ “tremando”.

Sperem  bem

http://www.crs.inogs.it/antelope/plot/MARN.jpg


Giu 03 2012

DOMENICA 3 GIUGNO 2012 TERREMOTO IN EMILIA: LA TERRA CONTINUA A TREMARE. 
NUOVA FORTE SCOSSA DI MAGNITUDO 5.1 ALLE ORE 19.20 (21.20 ORE LOCALI)

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 22:17

Il sisma avvertito in molte regioni del Nord, crolli a Finale e Novi. Non ci sarebbero feriti

L’epicentro è stato registrato vicino a Novi, tra i comuni di Concordia e San Possidonio, nel Modenese, a una profondità di 9.2 chilometri. Dopo la scossa sono stati registrati una sequenza di scosse minori di assestamento.


Giu 03 2012

TERREMOTI NORD ITALIA. C’È UNA “BOMBA” SISMICA SOTTO IL MONTELLO: FAGLIE 
ATTIVE, È LA ZONA A PIÙ ALTO RISCHIO SISMICO

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 12:05

Il Trevigiano è da sempre soggetto a questi fenomeni (usatoday.com)

L’allarme dei geologi: sulla pedemontana potrebbe verificarsi
un terremoto fino ai 7 gradi Richter, in pianura fino ai 5.1 gradi

TREVISO – E adesso? Ci saranno altre scosse? E l’epicentro potrà spostarsi anche verso il Veneto? Sono racchiuse in queste domande, senza risposte certe, le preoccupazioni dei trevigiani ingigantite dai terremoti che nelle ultime settimane hanno devastato l’Emilia.

In realtà la Marca a rischio sismico lo è da sempre. Lo sa bene Giovanni Toffolon, geologo di Motta che da anni lavora come consulente per la Protezione civile e per i Comuni impegnati nella pianificazione territoriale.

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ATTIVE, È LA ZONA A PIÙ ALTO RISCHIO SISMICO”


Mag 31 2012

TERREMOTO/ SALVATORE BARBA, SISMOLOGO INGV: “PLACCA ADRIATICA CONTRO LE ALPI, ALLARME NON ASCOLTATO”

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 06:56

Il  terremoto che verrà

“Almeno dal 2009 la Pianura Padana era stata indicata come una delle regioni più a rischio d’Italia. Servono prevenzione e corretta comunicazione”

“Sotto la Pianura Padana ci sono faglie note, che sono lì da centinaia di migliaia di anni e che si spostano. Le carte sismiche già indicavano il rischio, ma nessuno lo ha ascoltato finché non è successa la tragedia. Serve più attenzione sui rischi naturali”. Così Salvatore Barba, sismologo dell’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, spiega ad Affaritaliani.it le dinamiche del sisma infinito che ha colpito l’Emilia Romagna.

Che cosa sta succedendo sotto la Pianura Padana?

“Ci sono faglie note, che sono lì da centinaia di migliaia di anni, che si muovono verso nord. E’ l’Appennino che si sposta, creando faglie compressive sotto la pianura. Altre faglie si trovano anche al piede delle Alpi, e queste si spostano invece verso sud. Di faglie sotto i sedimenti padani ce ne sono diverse, centinaia di chilometri. Questi terremoti avvengono perché c’è sforzo nella crosta attorno ad esse”.

Come è posizionata la placca adriatica?

“C’è un lembo che parte dal Friuli, passa dal lago di Garda e prosegue sotto la Lombardia, scende sotto l’Appennino e sotto Liguria, continua lungo la dorsale ferrarese e arriva al mare ad Ancona. Infine scende verso la Puglia. Tutte le zone intorno a questa faglia sono sismiche, con terremoti possibili sia dal lato tirrenico che da quello adriatico. Questa placca spinge verso nord e va a collidere con le Alpi”.

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Mag 29 2012

TERREMOTO EMILIA: ESCALATION SISMICA SENZA PRECEDENTI!

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 21:15

Verona:  la pendola fermata dal sisma  alle ore 9.00

 

Verona 29 maggio 2012:  sveglia con il terremoto

Dalle ore  9.00, del 29 maggio  una violento terremoto di 5.8 scala Richter  con epicentro Mirandola, ha riaperto un violento sciame sismico in Emila.  Sembra che si sia attivato un nuove fronte di faglie instabili.

 La sequenza sismica

 

– Alle ore 09:00 circa terremoto magnitudo 5,8 Scala Richter

Epicento: Medolla – profondità: 10km circa

– Alle ore 12:56 terremoto magnitudo 5,4 S.Richter

Epicentro: S.Possidonio vicino Mirandola

– Alle ore 13:00 circa terremoto magnitudo 5,2 S.Richter

Epicentro: Tra Novi e S.Possidonio

– Alle ore 16:39 t. magnitudo 3,9-4,0 S.Richter

Epicentro: Nei pressi di Alberica – profondità: 20km circa

– Alle ore 17:31 t. magnitudo 4,7 Scala Richter

Epicentro: 2,5km da San Benedetto Po – Profondita’ 2 km.

La scossa avvertita distintamente in tutta la regione.


Mag 27 2012

IL SISMA EMILIANO ERA PREVEDIBILE. ATTENTI ALLE ANOMALIE AL SUD: PREVISTO TERREMOTO CATASTROFICO AL SUD ITALIA ? INTERVISTA AD ALESSANDRO MARTELLI

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 12:27

Il terremoto che ha colpito domenica 20 Maggio l’Emilia Romagna e ucciso 7 persone era prevedibile per una serie di anomalie analizzate. Lo rivela un‘intervista fatta al professore Alessandro Martelli, Direttore del Centro Enea di Bologna. L’ingegnere sismico, apprezzato esperto di fama nazionale e non solo, rivela un rischio ulteriore molto più grave che potrebbe adesso colpire il sud

 

Direttore, era prevedibile il terremoto in Emilia? Ci sono state analisi precedenti?

Si, era stato previsto. Ci sono dei “cosiddetti” strumenti di previsione che sono fatti in diversi Paesi, in Italia li fa l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e l’Università di Trieste. In base al verificarsi di possibili anomalie nelle tre zone italiane, nord, centro e sud vengono emessi degli allarmi. E’ un po’ come misurare la temperatura corporea e vedere se hai la febbre.

E sono stati emessi allarmi?

Si, in marzo è stato diramato un allarme per la zona nord perché era stato stimato un movimento del terreno di magnitudo maggiore del 5,4. C’erano notevoli probabilità che a nord sarebbe arrivato un terremoto. La regione allarmata era questa anche perché c’erano stati terremoti vicini, nel Garda, nel veronese, poi a Parma. L’algoritmo dell’analisi mostrava che era fortemente probabile.

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Mag 20 2012

TERREMOTO NORME DI COMPORTAMENTO: COSA FARE PRIMA, DURANTE, E DOPO L’EVENTO (PIANO DI EMERGENZA FAMILIARE)

Category: Geografia e ambientegiorgio @ 21:28

Assieme ai tuoi familiari discuti sulla possibilità che si verifichi un terremoto, soprattutto con i più piccoli.

Immagina che il terremoto si verifichi in una qualsiasi ora della giornata, prendi nota dei luoghi in cui si troverebbero i vari componenti della famiglia.

Scegli in ogni stanza punti sicuri in cui rifugiarsi. I posti migliori sono sotto gli architravi, sotto mobili robusti come il tavolo, il letto, ecc.; oppure in alternativa contro il muro in un angolo, lontano comunque da librerie, pensili, finestre, specchi ecc..

Prova a ripararti in ognuno di questi posti immaginando che tutto scuota per almeno 10 secondi. Insisti soprattutto con i bambini, che provino, giocando, tutte le posizioni sotto il tavolo, sotto il letto, ecc..

Elimina o sposta in basso gli oggetti pesanti (vasi, statue) posti su armadi o pensili. Fissa opportunamente alle pareti mobili alti e pesanti. Colloca in zona centrale dell’appartamento, una lampada di illuminazione di emergenza facilmente raggiungibile.

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