Giu 06 2015

STORIA VENETA – 41: 1291 – 1292 – ALLA CORTE DEL GRAN KAN TARTARO. LA GRANDE AVVENTURA DEI FRATELLI POLO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Venuto quindi il momento della partenza, il Gran Can chiamò a sè i tre Polo, e loro diede due tavole d’oro con le quali potevano liberamente transitar pel suo regno immuni da spese; gl’incaricò di ambasciate al Pontefice, ai re di Francia, d’Inghilterra e di Spagna, e agli altri re cristiani. Diede loro eziandio quattordici navi ben munite e vettovagliate per due anni, e in fine gli accomiatò, non senza aver ottenuta da loro promessa che ritornerebbero a lui. Questo è il punto che tolse a rappresentare l’artista nella tavola unita … ”

 

ANNO 1291 – 1292

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Che vita quella dei fratelli Polo! E che fatica riuscire a convincere il Gran Kan per potere tornare a Venezia! Ma alla fine i nostri veneziani ci riescono e trovano ovviamente tutto cambiato. Quanti anni passati al servizio del Kan, e quanti cambiamenti a Venezia e in Europa …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri i Polo ricevono due tavole d’oro da Kubilay Khan per poter liberamente viaggiare nel regno)

 

LA SCHEDA STORICA – 41

 
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Giu 04 2015

STORIA VENETA – 40: 1291 – LA MOROSINI SUL TRONO DI UNGHERIA. PER AVER SPOSATO IL RE STEFANO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:14

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Vogliono alcuni storici che intorno a questo tempo siasi Andrea portato a Venezia, ed abbia privatamente dimorato parecchi giorni nella casa materna. Certo è però che nel 1291 mandò a prender la madre, e con real pompa venire la fece per la Dalmazia nell’Ungheria. L’accompagnarono nel viaggio il fratello Albertino e Giovanni Cornaro di lei zio materno, che ottenne licenza dal Maggior Consiglio di seguirla e di dimorar seco lei per sei mesi. Giunta quindi Tommasina ad Alba Reale, fu dal figliuolo incoronata regina, e assunta seco al governo del regno. Anche Albertino fu in grande estimazione presso il nipote … ”

 

ANNO 1291

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Anche e soprattutto un matrimonio, quello fra la nobildonna veneziana Tommasina Morosini e Stefano d’Ungheria, può portare frutti alla politica di potenza di Venezia, protesa verso il Mediterraneo orientale ma non meno attenta alle sue coste dalmate e all’importanza dei nuovi regni, quale quello d’Ungheria …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri, Tommasina Morosini viene incoronata dal figliolo Andrea III regina d’Ungheria)

 

40 – LA SCHEDA STORICA

 

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Giu 03 2015

STORIA VENETA – 39: 1261- L’IMPERO LATINO SCOMPARE. L’EFFIMERA CREATURA SCONFITTA DAI GRECI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:46

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

Svegliato Baldovino da coteste grida e dal tumulto che più sempre appressavasi al proprio palazzo, affrettassi ad abbandonare la città che non era più sua. Ebbe per somma ventura, che la flotta veneziana, in sull’albeggiare di quel giorno funesto, ritornasse indietro dalla spedizione di Dafrusa, sicchè potè salire a bordo di una galera e salvarsi. Colle stesse navi furono posti in salvo anche tutti gli altri latini che erano rimasti fuggiaschi sulle sponde del Bosforo; ma spettacolo veramente desolante presentavano coloro che incalzati da necessità prepotente, quel dì fatale correvano quali forsennati al mare co’ loro pargoli in collo …

  

ANNO 1261

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Tenuto in piedi dalla caparbietà militare e dai calcoli politici di Venezia l’Impero Latino, creatura posticcia dell’europa cristiana e cattolica in terra bizantina crolla improvvisamente. Ai veneziani l’arduo compito di salvare i fuggiaschi che si rifugiano nel panico sulle navi …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri le tragiche scene di disperazione dei Latini che abitavano a Costantinopoli salvati a stento dai marinai veneziani)

 

LA SCHEDA STORICA – 39

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Giu 02 2015

STORIA VENETA – 38: 1260 – L’ATROCE FINE DEGLI EZZELINI. ALBERICO E FAMIGLIA STERMINATI A S. ZENONE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:22

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

Furono condotti intorno all’esercito, come in trionfo; poscia si diede incominciamento a quell’orrida tragedia. Su gli occhi di quell’infelicissimo padre gl’innocenti fanciulli furono ad uno ad uno decapitati. Si venne poi alle donzelle e alla moglie, giovane ancora e bella. Fu acceso il fuoco, e furono miseramente vive abbruciate. Finalmente colla morte di Alberico fu dato fine all’orribile fatto. Egli fu posto alla coda di un cavallo e trascinato per tutto l’esercito, lasciando il terreno intriso del suo sangue, e ad ogni sasso, ad ogni sterpo o spina qualche pezzo delle sue carni”.

 

ANNO 1260

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Il declino degli Ezzelini ha due tappe: la morte del Tiranno, Ezzelino III, e la lenta agonia politica e militare del fratello, Alberico, per più di un anno rinchiuso nel suo castello di San Zenone, dove infine troverà la morte assieme alla sua famiglia in un’orrenda carneficina …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri il signore del castello di San Zenone, Alberico degli Ezzelini, chiede pietà ai suoi aguzzini)

  

38 – LA SCHEDA STORICA

 

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Giu 01 2015

STORIA VENETA – 37: 1256 – LA VITTORIA SU GENOVA AD ACRI. PER IL PREDOMINIO SUL COMMERCIO NEI MARI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:07

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Sbarcati i Veneziani, corsero subitamente a dare l’assalto al ben munito monastero di S. Saba, il quale fra il fuoco appiccatovi ed i colpi d’espugnazione dovette aprire le porte e crollare in brevi ore. Lo spavento che invase i Genovesi e tutti gli altri abitanti d’Acri non die’ loro modo a difendersi. Come fosser colpiti da fulmine, cercaron riparo, altri nascondendosi, altri, durante la notte, fuggendo in ver Tiro, seco recando l’aver loro prezioso; ed allorquando il nuovo giorno sorse ad illuminar le ruine accadute nella notte già scorsa, uscirono di nuovo i Veneziani ad invadere e saccheggiare il quartiere abitato dai Liguri … ”

 

ANNO 1256

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La schiacciante vittoria della flotta veneziana ad Acri, davanti alle coste della Siria, priva Genova dei mercati mediorientali e la confina al rango di potenza di second’ordine. Ma la situazione aggrava ancor più che risolvere l’annoso conflitto e Venezia si troverà sempre Genova davanti …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri i marinai veneziani asportano dal monastero di San Saba una colonna di marmo bianco che poi sarà collocata con altre due colonne simili nella Basilica di San Marco a Venezia) 

  

37 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 31 2015

STORIA VENETA – 36: 1238 – LA VITTORIA DI GIOVANNI MICHIELI. DOPO AVER BATTUTO I PERICOLOSI BULGARI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:37

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

” … Giovanni Micheli podestà di Costantinopoli, per la Repubblica Veneziana, e piombato subitamente sul nemico, tale ne fece orrida strage, che la più parte de’ legni bulgari e greci vennero traforati, spezzati, colati a fondo, e li due principi costretti a prendere ignominiosissima fuga. Alcuni storici dicono che l’esempio del Michieli trasse a seguirlo i Genovesi ed i Pisani con quanti navigli aveano essi in quel porto; ma la gloria fu principalmente del Michieli il quale predò dieci navi nemiche, siccome racconta il cronacista Martino da Canale. Il quale aggiunge che con grandissima festa ritornava il Michieli a Costantinopoli … ”  

 

ANNO 1238

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La superiorità navale dei veneziani ha la meglio sul tentativo militare dei bulgari e dei bizantini e dallo scontro Venezia emerge sempre trionfante ponendosi come garante dell’esistenza stessa dell’Impero Latino, una costruzione per’altro effimera e provvisoria …

(Nella illustrazione di Giuseppe Gatteri il podestà di Costantinopoli, il veneziano Giovanni Michieli, dopo la vittoria sui Bulgari e sui Bizantini di Nicea viene accolto dalla popolazione latina festante)

 

36 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 29 2015

STORIA VENETA – 35: 1214 – L’INCIDENTE D’AMORE DEL CASTELLO. UNA PICCOLA GUERRA PER FUTILI MOTIVI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:43

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Gli assalitori del castello erano giovani delle vicine città e della stessa Trivigi (… ) Le armi scambievoli con cui combattevano gli assalitori e le difenditrici erano fiori, aranci, poma, confetture e acque odorose ( … ). Gli assalitori erano divisi in tre schiere: Padovani, Trivigiani e Veneziani, e ognuna aveva per segnale il vessillo delle proprie città ( … ) quando tutto ad un tratto accadde un tale disordine, avvegnachè mentre i giovani Veneziani da un lato valorosamente combattendo, presa una porta, erano per piantare in breve nel castello il loro stendardo … ( … ) i Padovani fecero insulto all’alfiere veneziano … “

  

ANNO 1214

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Anche un gioco, quale quello svoltosi in piazza a Treviso, fra dame e cavalieri, si può risolvere in battaglia quando sullo sfondo ci stanno vecchi risentimenti. Così il castello d’amore si rivelò un segnale per la guerra anche se la cosa poi si risolse in una mezza burla …

 

35 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 28 2015

STORIA VENETA – 34: 1207 – DANDOLO OFFRE DENARO ALLA PATRIA. PER MANTENERE LE GUARNIGIONI DI CRETA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:11

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

” … e siccome prevalea l’opinione di smantellare le mura (. .. ) Rainieri Dandolo con tutta la forza di sua maschia eloquenza si oppose (. .. ). Queste ragioni parvero suadere il Senato. Se non che vedendo il Dandolo tentennare le opinioni a motivo che grave ostacolo era la economia ristretta dell’erario; sorse ad un tratto, e spinto dall’amor di patria, magnanimamente s’offerse di mantenere coll’oro suo proprio i castelli e le piazze; munir queste di guarnigioni e ripararne le mura. Fu laudata, non accettata l’offerta; chè non volle saggiamente il Senato … ”

 

 

ANNO 1207

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Per permettere il pagamento del soldo alle guarnigioni dell’isola di Creta e i lavori di restauro delle mura e delle fortificazioni Ranieri Dandolo giunge ad offrire il suo denaro allo Stato veneziano affinchè possa garantire la difesa dell’importante baluardo …

 

34 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 27 2015

STORIA VENETA – 33: 1024 – UN’ORA BUIA PER Il MONDO. LO SCEMPIO DI COSTANTINOPOLI FU VERGOGNOSO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:25

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Rammenta egli adunque, come allorquando i Latini irruppero nella città di Costantinopoli, e che ogni cosa ponevano a sacco, o ruinavano, ed ogni vita spegnevano; egli, il Niceta, e la sua famiglia, erano in grave pericolo. La pietà di un Mercatante Veneziano; del quale tacque il nome la storia, si destò a favore di lui; di lui, che nella fuga di Alessio, avea salvata la vita dello stesso Mercatante. La gratitudine accendendo la pietà nel cuore del Veneziano, che in quella guerra avea assunto le assise e il carico di soldato, fe’ sì che accorresse sollecito in aiuto … ”

 

ANNO 1024

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Assediata e sconfitta dalla coalizione crociata, grazie anche all’apporto dei Veneziani la capitale dell’Impero d’Oriente viene saccheggiata. Ma succede anche l’incredibile: un soldato veneziano salva la vita allo storico Niceta ostacolando i suoi compagni di saccheggio e permettendogli la fuga dalla città in fiamme …

  

33 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 26 2015

STORIA VENETA – 32: 1204 – COSTANTINOPOLI CHIEDE PIETA’ AI CROCIATI. LA SECONDA CONQUISTA DELLA CAPITALE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:20

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Al romper dell’alba fu uno spettacolo commoventissimo quello di vedere il Greco popolo uscire dalla città in processione col clero, colle croci e colle immagini sante, ad implorar la clemenza dei vincitori. Questo fu il segnale della lor sommessione. E cotale soggetto fu effigiato nella tavola unita per varietà di composizione, volendosi qui ricordare questa seconda conquista di Costantinopoli, come quella che recò fama immortale alla Repubblica Veneziana … ” (testo di Francesco Zanotto – immagini di Giuseppe Gatteri)

 

ANNO 1204

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La guerra civile che fu la prima causa della rovina di Costantinopoli nonostante la caduta della città non accenna a placarsi. Perciò l’armata crociata, rivelatisi nulli gli accordi stabiliti con il nuovo imperatore, riprende le ostilità contro i Greci e la città subisce un nuovo assedio ed una nuova espugnazione. Ma il popolo stanco di tanto sangue esce dalle mura e chiede pietà …

 

32 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 25 2015

STORIA VENETA – 31: 1203 – DANDOLO CONQUISTA COSTANTINOPOLI. DOPO ZARA ANCHE L’IMPERO D’ORIENTE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:19

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Nel fervor della pugna il doge venerando, armato di tutto punto stava sul ponte della sua galea, con in pugno il vessillo di San Marco, e da colà eccitava i suoi alla vittoria, ed or pregava ed or minacciava i remiganti, volendo che il portassero a terra. Ed essi se lo presero in collo recandolo in sulla spiaggia. In quel punto tutte le navi, come fossero una sola, si avvicinano al lido, gettano i loro ponti sui ripari della città; i combattenti si contendono l’aria, più che il terreno, petto a petto, colle lancie e colle spade … ”

 

ANNO 1203

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Per Venezia la Quarta Crociata si rivela una vera manna: dopo la riconquista della città dalmata è la volta della capitale di quello che resta di un grande impero. Il Doge Dandolo segue con efficacia gli attacchi delle truppe di terra alleate e di quelle montate sui navigli della repubblica. Naturalmente l’esito è scontato, troppo impari il rapporto di forze …

 

LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 30: 1201 – DANDOLO ASSUME IL COMANDO. PER LA IV CROCIATA BANDITA DAL PAPA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“… Il Dandolo in San Marco ascese improvvisamente la tribuna, e con maschia voce ed animo risoluto all’adunata moltitudine diceva: Supplicare la Repubblica di acconsentire che prendesse egli la Croce, essere suo desiderio capitanare in persona la patria milizia, dopo la espugnazione di Zara ribelle, sentirsi da tanto per seguire la generosa oste crociata, affine o di divider con essa la gloria nella liberazione del sepolcro di Cristo, ovveramente morire con essa in quella santa impresa … ”

 

ANNO 1201

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

Ai Veneziani, l’impegno politico e militare stuzzica l’appetito in quanto il trasporto delle truppe può diventare un affare. I principi cristiani ed il papa si accordano infatti con Venezia per una cifra consistente e raccolgono le truppe. Ma al momento dell’imbarco se ne presentano la metà. Il doge allora propone agli imbarazzati debitori di espugnare Zara per conto di Venezia… ‘

 

30 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 29: 1127 – PACE FATTA TRA Il PAPA E FEDERICO I. CONCLUSA IN VENEZIA GRAZIE AL DOGE ZIANI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Stava ad attenderlo in sulla porta della Basilica Marciana Alessandro III, assiso sopra magnifico trono, e adorno delle vesti pontificali, circondato da’ cardinali e da’ prelati, in mezzo al gremito popolo spettatore. Tosto che Federico si fu accostato al pontefice, depose il manto imperiale ed ogni altro ornamento di sua maestà, ed inoltrato si sino al soglio del Vicario di Cristo, si prostese umiliato a baciargli i piedi. Il papa tosto lo alzò di terra, e gli die’ in sulla fronte il bacio di pace … ”

  

ANNO 1127

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri. 

 

Una importante iniziativa diplomatica veneziana porta i due più importanti principi della cristianità ad incontrarsi per suggellare la pace. Il Papa Alessandro III accoglie il Barbarossa con grande pompa sulla porta della basilica Marciana e lo invita poi all’interno per celebrare la messa in segno di riconciliazione …

 

29 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 28: 1162 – SCONFITTO IL PATRIARCA DI AQUILEIA. ULRICO AVEVA TENTATO DI OCCUPARE GRADO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:27

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“L’ingresso quindi che fece il Doge in Venezia, fu splendido quanto la conseguita vittoria; e dopo di averlo tenuto per lungo tempo avvilito, svergognato ed incerto del suo destino, finalmente fu resa la libertà a quel Patriarca, a condizione di pagare ogni anno alla repubblica il tributo di un toro o di dodici porci, i quali dovevano essere spediti a Venezia pel giorno del Giovedì grasso, anniversario dell’ottenuta vittoria … ”

 

ANNO 1162

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il Doge Vitale Michieli II è costretto ad accettare la sfida lanciata dal potente patriarca di Aquileia che unitosi ad altri feudatari friulani cerca di togliere Grado a Venezia. Immediata la reazione dei Veneziani che, sconfitto il Patriarca, celebrano il trionfo con una festa che presto diventa tradizione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’ingresso del toro e dei maiali a Venezia)

 

28 – LA SCHEDA STORICA

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Mag 21 2015

STORIA VENETA – 27: 1124 – MICHIEL All’ ASSEDIO DI TIRO. UN NOBILE GESTO DEL DOGE VENEZIANO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:08

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Non appena seppe il Doge Michieli queste tumultuanti ed ingiuriose proteste, chiamossene offeso, arse di sdegno; e siccome uomo ch’era franco, leale, generoso, impuntabile nella data fede, incapace della viltà la più lieve, deliberò, con atto magnanimo, di far tacere la maldicenza di quel venturieri. Pertanto ordinò a’ suoi che spogliassero di tutti gli attrezzi le navi, e quindi li adducessero in sul lido. Caricateli poscia sugli omeri de’ marinai, con essi si avviò al campo de’ crociati … ”  

 

ANNO 1124

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri 

 

Offeso per i sospetti che nel campo crociato si avevano sul conto della flotta veneta il Doge in persona ordina ai suoi marinai di disarmare le navi e di trasportare tutto il materiale davanti ai principi crociati come atto di suprema dignità e buona fede provocando stupore e grande ammirazione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’episodio leggendario dello stupore dei capi crociati davanti alla decisione del doge di togliere dalle navi timoni e remi per dimostrare la buona fede di Venezia)

 

27 – LA SCHEDA STORICA

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