Mag 20 2015

STORIA VENETA – 26: 1116 – MORTE DI ORDELAFO FALIERO. DURANTE UNA BATTAGLIA NEI PRESSI DI ZARA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:29

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tre anni dopo però venuti nuovamente gli Ungheri con maggior nerbo di truppe, tornava il Doge medesimo in Zara a difenderla. Accampatosi egli fuor delle mura, ed affrontato il nemico, cosiffatta battaglia impegnossi, nella quale combattendo il Doge a guisa di semplice soldato, cadde vittima gloriosa sul campo, e la sua morte, unita a quella de’ più strenui guerrieri, fu cagione che i Veneziani, rotti da ogni parte, costretti fossero a cercare salute colla fuga sulle navi. Nella qual fuga non dimenticarono di recar seco la morta salma .. ”

  

ANNO 1116

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Alla guida di un forte contingente di soldati veneziani il Doge Faliero trova la morte sotto le mura di Zara nel tentativo di recuperare la città sottraendola al dominio degli Ungheri. Nonostante l’armata venga costretta alla ritirata la salma viene pietosamente trasportata fino alle navi e poi a Venezia per gli onori pubblici …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i soldati veneziani trasportano la salma del loro comandante verso le navi alla fonda)

  

26 – LA SCHEDA STORICA
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Mag 19 2015

STORIA VENETA – 25: 1085 – LA VITTORIA DI VENEZIA A BUTRINTO. CONTRO LA FLOTTA DI ROBERTO GUISCARDO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Laonde allestita in breve una flotta più delle prime poderosa, nella primavera del medesimo anno 1085 si mossero in cerca di quella del nemico Roberto. La incontrarono infatti tra Corfù e Butrintò, e tostamente assalitala, dopo lunga ed ostinata battaglia la sgominarono, la dispersero, la vinsero così, che poco mancò che la stessa moglie di Roberto, Singelgasta, donna di maschio coraggio, non cadesse cattiva. Moltissimi furono i prigionieri che e’ fecero, copioso il bottino … “

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Pochi mesi dopo l’orribile sconfitta sulle coste albanesi i Veneziani sono in grado di attaccare nuovamente la flotta normanna che viene sorpresa nei pressi di Butrinto. La stessa moglie di Guiscardo rischia di essere fatta prigioniera. Comunque la vittoria è totale e Venezia si risolleva dopo gli smacchi patiti …

 

25 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 18 2015

STORIA VENETA – 24: 1085 – Il RIFIUTO DEI PRIGIONIERI VENEZIANI. DOPO UNA GRAVE SCONFITTA SULLE COSTE ALBANESI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:04

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tremila de’ nostri perirono, altrettanti cadder prigioni. L’infame Guiscardo non contento della vittoria, esercitò sopra i miseri cattivi la crudeltà più esecranda. Cavar fece a molti gli occhi, ad altri troncar le mani o il naso od un piede; ed a coloro che ebbero ventura di uscir salvi, fe dire per un araldo, che se avessero voluto prender servigio nelle sue milizie, sarebbero rimasti soddisfi. Ma essi a rincontro fieramente risposero: volere piuttosto essere tagliati a pezzi, che militare contro la patria ed i Greci loro antichi alleati … ”

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

 Roberto il Guiscardo, re dei Normanni, riesce grazie al tradimento a sorprendere le navi veneziane di grosso tonnellaggio all’ancora sulla costa albanese. La sconfitta è terribile e le perdite sono molto alte. I superstiti posti di fronte all’invito a militare nell’esercito avversario rifiutano preferendo la morte …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i marinai veneziani rifiutano di prestare servizio presso i Normanni accettando di essere condannati a morte)  

 

24 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 17 2015

STORIA VENETTA – 23: 1047 – MARTIRIO DI SAN GHERARDO SAGREDO. IL 24 SETTEMBRE DEL 1047 NEI PRESSI DI PEST

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:13

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Avviavasi quindi il dì appresso il santo vescovo verso Pest sopra un carro, non potendo, grave d’anni ch’egli era ed estenuato dalla penitenza, procedere a piedi. Ma appena giunto co’ suoi al porto del Danubio, cinque infedeli guidati da Vata capitano, uno de’ più fanatici persecutori de’ cristiani, cominciarono a scagliar sassi contro Gherardo e de’ suoi compagni, e non riuscendo con questo ad ucciderlo, lo gittarono a terra, e mentre pregava in ginocchio, per li suoi stessi carnefici, essi lo presero e … lo gettarono .. giù … ”

 

ANNO 1047

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Vittima delle guerre civili che affliggono l’Ungheria nel periodo, Gherardo viene ucciso in una imboscata tesagli mentre si apprestava a recarsi a Pest, nonostante il potere fosse stato assunto dalla parte politica che propugnava l’estinzione del cristianesimo dal regno e il ritorno della vecchia religione …

 

23 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 16 2015

STORIA VENETA – 22: 1004 – ORSEOLO II SOCCORRE BARI ASSEDIATA. ACCOLTO CON GIOIA DALLA POPOLAZIONE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:59

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Quindi assunto il comando supremo da Pietro Orseolo, divise egli in due corpi le milizie tutte: uno per combattere sul mare, l’altro a presidio nei sobborghi della città, e tutto in un punto dato l’assalto sia per mar che per terra, sì orrida lotta incagliossi da durare tre giorni consecutivi; ne’ quali morte girava in mille modi a fare strage tremenda. Dopo il terzo giorno ebbero i nostri piena vittoria, e la città rimase libera per ogni lato. Ciò accadè il dì 18 ottobre del riferito anno 1004 … ”

 

ANNO 1004

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Invasa la Puglia i Saraceni, dominatori della Sicilia, stringono d’assedio Bari, guidata da un catapano (governatore) greco-bizantino. Richiesto dall’Impero d’Oriente di un intervento militare il Doge arriva con la flotta e rompe con decisione l’assedio. Il 18 ottobre del 1004 la vittoria completa arride alle armi veneziane …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il doge Pietro Orseolo II viene accolto dai maggiorenti della città di Bari e dal popolo in festa per il fallimento dell’assedio saraceno)

 

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Mag 15 2015

STORIA VENETA – 21: 997 – ORSEOLO II SOTTOMETTE LA DALMAZIA. VITALE PER GLI INTERESSI ECONOMICI DI VENEZIA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:15

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Alla vista della veneta flotta, impaurì Murcimiro re dei Croati, e cercò invano la pace; chè il Doge affrontava l’oste avversa per sì fatto modo che tutto il navile di lei cadeva in sue mani. Per la qual cosa spontanee si diedero a lui le isole di Lunga, di Coronata, di Levigrad, di Belgrado, ed altre molte di cui è sparso quel mare. In Traù venne ossequiato da Suringa, fratello del re Murcimiro, il quale implorò dall’Orseolo, assistenza e protezione contro il feroce parente, che espulso lo aveva dal regno … ”

 

ANNO 997

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il figlio di Orseolo I, finito in convento, si dimostra abile uomo di Stato e conquista a Venezia tutto il litorale dalmata ponendo fine nell’anno 997 alle incursioni dei Croati e assoggettando quelle terre dall’lstria fino a Ragusa, per questo motivo fu denominato Doge di Venezia e della Dalmazia …  

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri, Suringa, il fratello del re croato Murcimiro, che lo aveva espulso dal regno, chiede protezione al doge)

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Mag 14 2015

STORIA VENETA – 20: 978 – ORSEOLO I SCEGLIE IL CONVENTO. VOLUTO DA TUTTI QUALE DOGE DI PACE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:30

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Nell’alto adunque della notte 5 settembre dell’anno 978, partirono da Rialto sur un piccolo legno, travestiti in modo da non essere da alcun conosciuti ed approdarono al borgo di S. Ilario presso a Fusina. lvi stavano già preparati sei cavalli; e montato in sella ciascuno al suo, attraversarono le provincie Lombarde e le Piemontesi, valicarono le Alpi, e in brevi dì giunsero nel Rossiglione e finalmente a Cussano; ove l’Orseolo, il Morosini e il Gradenigo assunsero le desiderate lane monastiche … ”

 

ANNO 978

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Da sempre fortemente religioso, eletto dal popolo alla somma carica proprio per le sue virtù, dopo aver governato facendo molte buone opere sceglie di ritirarsi in convento per essere coerente con lo spirito di carità che aveva sempre informato la sua vita. Una scelta la sua che verrà poi celebrata da Papa Clemente XII quale segno di santità …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il momento della fuga da Venezia del doge Pietro I Orseolo)

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Mag 13 2015

STORIA VENETA – 19: 976 – L’ORRENDO ECCIDIO DI CANDIANO IV. DOGE VOLUTO DAI VENEZIANI FU POI TRUCIDATO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

” … Laonde il Doge in quella stretta cercò scampo da un uscio inosservato, che riescìa nell’atrio della Chiesa Marciana, anche questa però investita dal fuoco. Se non che gli tornò impossibile la fuga eziandio da quel lato, a cagione che i congiurati circondato

aveano anche quelluogo. Disperato il principe allora, girò lo sguardo infra quella arrabbiata moltitudine, e vedendo far parte di essa alquanti suoi congiunti, a quella vista commosso, gittossi a’ lor piedi, pregò supplichevole implorando la vita sotto sacramento di mutare costume … ”

 

ANNO 976

  

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il popolo dimentico di aver giurato di non valerlo come Doge lo richiama in patria dall’esilio di Ravenna. Ma poi il suo governo si dimostra tirannico e la smania di potere getta una macchia sul suo operato. Scatta allora la congiura e dopo l’assalto al palazzo ducale i rivoltosi infieriscono con inaudita ferocia sul Doge ormai inerme e disperato e anche sul figlio …

 

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Mag 12 2015

STORIA VENETA -18: 958 – CANDIANO III PREGA GRAZIA PER Il FIGLIO. PIETRO AVEVA TENTATO DI DEPORRE IL PADRE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:21

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Era Pietro di carattere torbido ed inquieto, e … non appena si vide salito a tal dignità, diedesi, sotto mano e coll’opera di alcuni suoi fidi, a commuovere il popolo a rivolta contro il genitore suo medesimo. Perlocchè, nuovo Assalone, adunato numeroso stuolo di tristi, mosse verso il palazzo ducale per assalirlo. Ma presa di subita ira la maggior parte del popolo, nè potendo sofferire la inguiria fatta alla stessa natura, accorse armato alla difesa del vecchio Doge; e venuto alle mani coi congiurati ben preso la vittoria spiegossi … ”

 

ANNO 958

 

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Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Un tentativo di assalire il palazzo ducale e di deporre il vecchio e amato doge Candiana III viene stroncato dalla reazione del popolo. Il figlio, Pietro Candiana, viene arrestato e condannato a morte. Ma la pietà del padre e il suo carisma gli concedono la vita e l’esilio perpetuo, una soluzione che però non risolse il problema visto che …

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Mag 11 2015

STORIA VENETA -17: 930 – IL RAPIMENTO DELLE SPOSE VENEZIANE. COMPIUTO SECONDO LA LEGGENDA DA PIRATI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:16

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“E già incomincia la messa pontificale, e mentre ciascuno tra quel sacro recinto se ne stava col pensiero occupato, ecco i pirati, i quali da prima con sembiante composto a falsa pietà, sparsi in varii punti del tempio, e poscia scoprendo le anni occultate, si

scagliano sulle donzelle e sulle doti loro, e ferendo e uccidendo gli attoniti cittadini, che nel tumulto ingombravano loro la via ad uscire colla preda avvinghiata, trasportano rapidamente alle barche le spose, de’ cui abbigliamenti piucchè d’altro aspiravano al possedimento … ”

  

ANNO 930

 

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Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

All’incirca nell’anno 930 un gruppo di pirati assale i convenuti ad una cerimonia tenuta nella chiesa di S. Pietro di Castello nell’isola di Olivolo. Obiettivo dei malviventi i ricchi vestiti e i gioielli che ornano la persona di alcune giovani spose. Le donne vengono rapite, vi sono morti e feriti, ma poi scatta la mobilitazione dei Veneziani che, armate molte imbarcazioni si gettano all’inseguimento …

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Mag 10 2015

STORIA VENETA – 16: 903 – LA DISFATTA DEGLI UNNI AD ALBIOLA. AFFRONTATI IN LAGUNA VENGONO DISPERSI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:49

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

” … Le flottiglie partirono da Rialto, ed a voga arrancata si diressero alla volta di Malamocco. Incontrarono gli Unni poco lungi dal porto di Albiola, e tostamente gli assalirono. Si diè inizio alla zuffa con uno scagliare di frecce continuo da una e dall’altra parte, e sì che parea grandine che dall’alto e da’ fianchi piovesse: ma ben tosto lo agitarsi delle acque per la moltitudine dei remi che le’ fendevano, fu ostacolo gravissimo a’ barbari, usi a combattere sul sodo terreno, le loro barchette leggerissime ondeggiano sull’agitato elemento … ”

 

ANNO 903

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

L’orda unna cala in Italia del Nord ma viene affrontata nei canali della laguna dalla flottiglia veneziana che ha buon gioco nell’assalto ai leggeri legni degli invasori. La sconfitta patita dagli Unni è grave ma dimostra anche la vulnerabilità della città lagunare a cui i canali non sono più sufficienti per una efficace difesa militare …

 

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Mag 09 2015

STORIA VENETA – 15. 887 – LA GRANDE RINUNCIA DEL DOGE. DOPO AVER VENDICATO IL FRATELLO BADOARIO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:20

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Se non che caduto Giovanni gravemente malato, nè avendo lusinga di riaversi, permise che il popolo acclamasse doge Pietro suo fratello; il quale continuò ad essergli compagno nella dignità anche dopo che fu ristabilito in salute. L’ebbe per altro collega per poco, mentrechè Pietro poco appresso passava a vita migliore. Volle allora Giovanni a lui sostituito l’altro suo fratello Orso, quantunque il sapesse inabile al governo di uno stato … E l’aiutò egli veramente obbedendo sempre a’ suoi comandi … ”

 

ANNO 887

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Amante della patria, dolce di carattere, il Doge Giovanni II Partecipazio compie un grande gesto di magnanimità e di lungimiranza politica: dopo una malattia si sente inabile al comando e prima si fa affiancare dal fratello poi cede lo scettro del potere ad un nuovo Doge dimostrando una grande sensibilità umana …  

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il doge Giovanni Partecipazio rinuncia alla carica) 

 

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Mag 08 2015

STORIA VENETA – 14: 881 – PARTECIPAZIO INCONTRA IL FRATELLO. RILASCIATO ORMAI MORENTE DAL CONTE MARINO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:29

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Adagiato fu quindi l’infelice sur un mobile letto, tratto quando da uomini, e quando da docili animali, e condotto era alle isole Realtine. Della quale venuta avvertito il Doge, accorre a tosto mestissimo ad incontrare il quasi morente fratello, con quella pietà degna del lagrimevole caso, e degna del pari di un amoroso e stretto parente. Il quale atto, che onora l’uomo, e più se capo di una nazione, venne dal pittore mostrato nella tavola unita per mettere sotto gli occhi dell’osservatore … il Principe al suo popolo esempio di pietà … ”

 

ANNO 881

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Inviato a Roma da Papa Giovanni VIII, il fratello del Doge, Badoario, cade in un agguato tesogli dal conte Marino feudatario della contea di Comacchio. Il motivo è da ricercarsi nel timore del conte che Badoario potesse ricevere l’investitura del feudo. Badoario ferito viene tenuto prigioniero fino a che, ritenuto ormai morente, viene rispedito a Venezia per evitare vendette …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri Badoario, fratello del doge Giovanni Partecipazio, viene trasportato ferito gravemente alla sede ducale)

 

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Mag 07 2015

STORIA VENETA – 13: 880 – TRIONFO A RIALTO DOPO LA VITTORIA. NELL’ANNO 880 VENEZIA E’ TUTTA IN FESTA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:07

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Immenso fu il bottino raccolto dai nostri, essendo cadute in lor mano le salmerie e gl’impedimenti de’ nemici e i tesori da essi rapinati nell’Istria. Orso usò generosamente dalla vittoria, rimettendo alle chiese dell’Istria quanto ad esse rubato avevano i barbari, e molti prigioni liberò con largo animo senza riscatto. Tornava quindi in patria con pompa trionfale, cinto da’ suoi guerrieri, preceduto dalle insegne conquistate e dai tesori raccolti, seguiti da prigioni, ed incontrato dal clero e dal popolo esultante … ”

 

ANNO 880

  

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Giuseppe Gatteri 

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il Doge Orso Partecipazio accolto dal popolo esultante per la vittoria sopra gli Slavi, i Croati ed i Dalmati. Ma neanche la ritrovata supremazia militare frena le guerre intestine che minano all’interno la solidità delle istituzioni dogali e provocano una continua emorragia di uomini …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il ritorno a Venezia del doge Orso Partecipazio dopo la campagna contro i pirati slavi)

  

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Mag 06 2015

STORIA VENETA – 12: 864 – LA MORTE DEL DOGE TRADONICO. CADUTO IN UN AGGUATO TESOGLI DALLE FAZIONI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:07

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Il  quale, o fosse il dì 13 settembre dell’864, come alcuni storici dicono, o sì veramente, secondo altri, fosse il dì solenne di Pasqua, nell’atto che usciva dal tempio di S. Zaccaria, ove erasi recato a compiere la visita annuale prescritta, fu all’improvviso assalito da alcuni iniqui, che nascosti si erano entro alcune barche cariche di sabbia, presso la riva bordeggiante la laguna, ora canal di S. Marco. Questi adunque scagliatisi sopra il Doge infelice, benchè in sulle prime respinti dalle milizie ducali, … il trucidarono al fine”. 

 

ANNO  864

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Le faide interne alla popolazione veneta delle isole provoca sempre più gravi lutti e danni gravi alla vita in comune e alla solidità dello stato. Venezia ne è minata in profondità e i dogi vengono quasi tutti eliminati fisicamente. Non fa eccezione Pietro Tradonico che cade in un agguato fuori dal tempio di S. Zaccaria  il 13 settembre dell’864 … 

 

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