Nov 10 2024

SI INVENTA LA STAMPA E SI FALSIFICANO TESTI E FONTI 

L’opera di ross: “TACITUS AND BRACCIOLINI. THE ANNALS FORGED IN THE XVTH CENTURY BY JOHN WILSON ROSS”

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Nel 1878 John Wilson Ross (1818-1878) pubblicò il suo <<Tacitus and Bracciolini, the Annals Forged in the XVth Century>>. 

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All’inizio del secondo capitolo spiega come il XV secolo divenne un’epoca di INCREDIBILI “imposture letterarie” e di “credulità smodata”.

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Chi inventò la stampa, che sia stato Coster di Haarlem in Olanda, o Mentel, il nobile di Strasburgo, o Gutenberg, l’orafo di Magonza, tenne per sé ed il proprio “gruppo” il segreto, poiché nasceva l’opportunità di “vendere le stampe come se fossero manoscritti (realizzati attraverso mesi di lavoro manuale, quindi costosissimo). 

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I (falsi) manoscritti potevano essere venduti a un prezzo che era venti o trenta volte il costo della stampa (reale). 

Wilson Ross spiega come l’impostura fu scoperta solo quando il re di Francia e l’arcivescovado di Parigi confrontarono le bibbie che avevano acquistato da una libreria in Rue Saint Jacques a Parigi: queste due bibbie mostravano una conformità assoluta, quindi impossibile, di lettere su ogni riga e ogni pagina. 

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Ott 09 2024

ERA PERMESSO LEGGERE LA BIBBIA?

La più antica traduzione  volgare italiana della Bibbia:     La Bibbia   del monaco camaldolese   Nicolò Malerbi, uscita a Venezia nel 1471  (Biblioteca Braidense)

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E’ VERO CHE I PRETI PROIBIVANO LA LETTURA DELLA BIBBIA?

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Vi sono dei Cattolici coscienziosi, ed anche dei preti, i quali non possono persuadersi che la loro Chiesa proibiva la lettura della Bibbia. 

Un decreto che vietasse la lettura del libro di Dio, è che lo mettesse all’lndice; vicino alle opere di Casti, di Voltaire e di Volney; che stabilisse la scomunica e l’eterna dannazione per chi ardiva leggere il libro di Dio, sembra loro un decreto così empio, così diabolico, e inorridiscono nel sentire la loro Chiesa accusata di tale empietà, e negano recisamente una tale proibizione; e si fanno scrupolo di pensare che essa realmente è esista. 

Non esaminiamo se i loro scrupoli siano esagerati, e se la loro Chiesa facendo quel decreto avesse commesso una empietà, un sacrilegio; Lungi da noi le declamazioni, e ragioniamo sui fatti.

Abbiamo sotto gli occhi un libro raro di 352 pagine in 4°, stampato a Parigi nel 1661 per ordine del clero gallicano, nel quale sono riportati i sentimenti dei più celebri teologi e canonisti, ed i decreti dei papi, dei concili e della Sorbona che vietano la lettura della Bibbia in lingua volgare. 

Basterebbe questo libro per confondere coloro che negassero una tale proibizione. 

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Ott 03 2024

LE TRE GUERRE GIUDAICO-ROMANE

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LE TRE GUERRE GIUDAICO-ROMANE

Le tre guerre giudaico-romane: una guerra mondiale autodistruttiva ebraica inasprita durante l’Impero romano che portò alla distruzione della Giudea (4 a.C.-200 d.C.). Una lezione per il futuro…

Essendo la Giudea a quel tempo duramente repressa dall’Impero Romano, così come ora Israele sta duramente reprimendo ogni narrazione e politica occidentale politicamente corretta

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Prima guerra giudaico-romana 66-73:

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La grande rivolta

La Grande Rivolta non fu una ribellione contro la tirannia romana. Inizialmente i Giudei protestarono contro una decisione romana di ristrutturare la geopolitica della regione contro se stessi. Ciò si trasformò rapidamente in una ribellione.

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Alla fine della guerra, il Tempio era in rovina e le mura di Gerusalemme erano ridotte in macerie.

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IUDAEA CAPTA latino per GIUDAEA CONQUISTATA

Seconda guerra giudaico-romana 115-117:

La guerra di Kitos Nelle fonti ebraiche, questa è anche chiamata la “Guerra della Diaspora” o la “Guerra degli Esiliati”. In alcune fonti romane è conosciuta come il “Tumulto degli Ebrei”.

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La guerra di Kitos (: polmus shel Kitos) iniziò come una rivolta ebraica nella provincia della Giudea alla fine degli anni 110 e divenne presto una guerra mondiale dell’antichità.

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Set 19 2024

LA TORAH E LA BIBBIA COMPRENDONO 11 LIBRI CHE SONO UFFICIALMENTE CITATI MA CONSIDERATI PERDUTI 

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– Guerre di Yahweh (Numeri 21:14).

– Il Libro del Giusto (Giosuè 10:13, Samuele 1:18)

– Gli Atti di Salomone (Re 11:41)

– Il libro di Samuele il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)

– Il libro di Gad il chiaroveggente (1 Cronache 29:29)

– Il libro del chiaroveggente Nath (1 Cronache 29:29, 2 Cronache 9:29)

– La Profezia di Ayah (2 Cronache 9:29)

– Le visioni di Eidu il chiaroveggente (2 Cronache 2:29)

– Il libro di Semaia (2 Cronache 12:15)

– Il libro di Zhew (2 Cronache 20:34)

– Le storie dei chiaroveggenti (2 Cronache 33:19)

Tutti i testi della Bibbia sono stati copiati mille volte in diverse lingue e distribuiti in tutto il mondo. Come è possibile che non ne sia rimasta nemmeno una copia o un solo foglio degli 11 libri?


Mag 24 2024

L’IMPATTO DISASTROSO DI 12.000 ANNI FA

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Una gigantesca catastrofe ha cancellato molte civiltà circa 12.000 anni fa, e potrebbe accadere ancora. Questo è quanto hanno scoperto diversi ricercatori recentemente. Cerchiamo di capire di cosa parliamo. 

Abu Hureyra è uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Situato a Nord della Siria, è il sito archeologico dove si trovano le più antiche tracce di attività agricola da parte dell’uomo. Gli archeologi vi hanno trovato i resti di diversi tipi di cereali, inclusa la segale. Il sito è datato a circa 13.000 anni fa. Dai resti ritrovati, si nota che circa 1.300 anni dopo che era stata abitata, di colpo la popolazione di Abu Hureyra è andata via, o per qualche motivo, gran parte di essa non esisteva più.

Fino a poco tempo fa non si capiva cosa potesse aver causato tutto questo. Analizzando i resti di Abu Hureyra, recentemente i ricercatori hanno trovato delle microsfere di vetro fuso presenti praticamente su ogni cosa, sia nei resti biologici, sia nei resti in muratura, sia sul terreno. Hanno anche trovato nanodiamanti e tracce di suessite, un minerale raro sulla Terra, ma comune nei meteoriti. Sono state rinvenute tracce di minerali ricchi di cromo, ferro, nichel, solfuri, titanio, ferro, platino e iridio, minerali che tipicamente compongono gli asteroidi.

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Apr 25 2024

DA PLATONE A GESÙ, ATTRAVERSO LA FISICA DEL VUOTO SUPEFLUIDO: LA GNOSI CRISTIANA COME TEORIA DEL TUTTO

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Nessun filosofo e mai riuscito a superare le vette raggiunte da Platone.

Egli intuì’ la pre-esistenza delle idee alla creazione e anticipo’ di svariati secoli la teoria del vuoto Superfluido Neurale (vedi articolo in fondo) .

Come ho mostrato nel mio recente lavoro per la rivista australiana Journal of Multiscale Neuroscience, ma anche in alcuni articoli divulgativi per Altrogiornale e, ancora prima, nella ” Fisica di Dio”, il vuoto superfluido, o se si vuole l’Etere, spari’ nella relatività’ inizialmente e fu, poi, fatto rientrare dalla finestra con la follia dello spazio-tempo.

Recenti studi (2014) del SISSA di Trieste lo hanno riportato in vita, riconoscendo la natura fluidica (in particolare superfluidica) del vuoto, come mezzo sottostante e retrostante la fisica.

Ho fatto osservare come, se le sperimentazioni continueranno a mostrare la correttezza di questa tesi e proveranno anche la natura polare del vuoto, sara’ automatico giungere anche al suo comportamento “neurale” e quindi “pensante”, consentendoci di identificare fisicamente e scientificamente quello che possiamo definire come entità’ pensante e creatrice da cui tutto origina, ovvero Dio (dal vuoto, inteso come vuoto wuantomeccanico, infatti, si origina tutto quello che conosciamo nell’ Universo) .

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Apr 14 2024

L’ESODO EBRAICO SECONDO ROGER SABBAH

Category: Bibbia ed Egitto,Libri e fonti,Religioni e rasiegiorgio @ 13:01

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Gli ebrei discenderebbero direttamente dagli egiziani. Una affermazione che stravolge completamente la visione ufficiale dell’Esodo biblico. Ora, una saggio di imminente uscita, dimostra che fu questa la verità e che i Giudei, la tribù di Levy, erano in realtà i nobili sacerdoti di Aton fuoriusciti dall’Egitto.

di Adriano Forgione

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In seguito agli scavi condotti a Tell-El Amarna, l’antica Akhetaton, la città fatta costruire dal faraone eretico Akhenaton, una parte sino ad allora sconosciuta della storia egiziana venne alla luce. 

Una storia che i sacerdoti di Amon cancellarono perché considerata un abominio, in quanto contrassegnata da un faraone considerato un folle. Akhenaton trasformò il Paese d’Egitto in un regno monoteista. Le sue analogie con la figura di Mosé hanno portato Sigmund Freud, e altri ricercatori dopo di lui, ad identificarli come la medesima persona. “Se Mose fu egizio e se egli trasmise agli ebrei la propria religione, questa fu la religione di Akhenaton” scrisse in “L’uomo Mosé e la religione Monoteista”.  

In effetti Freud identificò in questo periodo della storia egizia il problema scottante delle origini del monoteismo. Ciò vuol dire che tra Bibbia ed egittologia esiste un nesso stretto in grado di apportare nuove risposte. Oggi si considerano gli ebrei come i discendenti degli hapiru o degli shasu, comunque popolazioni seminomadi che vivevano ai margini della società egizia. Ma si tratta di una ipotesi senza conferma. In realtà il popolo ebraico così come viene descritto non è mai esistito o meglio, la sua origine si è perduta nei meandri della storia. 

Roger e Messod Sabbah, linguisti e cabalisti francesi di origine ebraica, hanno fornito però una risposta: gli ebrei sono i discendenti degli egizi, gli abitanti di Akhetaton che intorno al 1344 a.C. furono costretti ad abbandonare la loro capitale. Costituiti da sacerdoti e manovalanza tennero comunque ben distinte le due caste, che nella nuova terra andarono a costituire due  nuclei differenti: i Giudei a Canaan mentre gli ebrei, la grande massa, nei territori di frontiera. 

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Apr 17 2023

ODIO LA RESILIENZA: E VOI?

Category: Dominio Potere e Violenza,Libri e fontigiorgio @ 13:44

Diego Fusaro

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Odio la resilienza. E voi?

La resilienza   e la qualità dello schiavo ideale,  opporta tutto senza mai ribellarsi. 

Che cade e si rialza sempre di nuovo,  senza mai mettere in discussione cio   che lo fa cadere a terra 


Ott 05 2022

CONTRATTO IN NOME DELL’UMANITÀ

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Nella notte tra il 20 e 21 aprile 1945 si svolge in gran segreto, a pochi chilometri da Berlino, il più stupefacente incontro della Seconda guerra mondiale.

Heinrich Himmler, il “burocrate dello sterminio”, l’onnipotente Capo delle SS e della Gestapo, ha di fronte a sé il rappresentante del Congresso ebraico mondiale, Norbert Masur. Assiste alla riunione, da lui patrocinata e organizzata, Felix Kersten, medico fisioterapista di Himmler, cittadino finlandese di origine estone, in quella notte riuscirà ad arrivare al famoso “Contratto in nome dell’Umanità”, in quella notte, circa 80.000 persone, di cui 63.000 ebrei, saranno così salvate!


Mag 31 2021

LE 10 STRATEGIE DELLA MANIPOLAZIONE ATTRAVERSO I MASS MEDIA.

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“È un falso. Non ne conosco l’origine. Alcune parti sono copiate, o sono simili, a cose che ho detto. Ma non è  un mio scritto”  (Noam Chomsky)

Ma vi è tutto il suo pensiero

Noam Chomsky, uno dei piu’ importanti intellettuali oggi in Vita,  “ha  elaborato” la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media. 

Vi dedico alcuni  minuti ….. non foss’altro per ampliare le mie conoscenze. 

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1-La strategia della distrazione 

L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. 

La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. 

Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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Feb 26 2021

VITA ETERNA

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Gli ebrei del tempo della Bibbia, credevano nell’al di là? 

In ebraico non esiste neppure questa espressione. (Il termine ‘olam non ha il senso dell’eternità, ma di “tempo lontanissimo” riferito sia al passato che al futuro. 

La morte per gli ebrei era la fine di tutto: non esiste l’al di là: tutti, buoni e cattivi, dopo morti si scende nello “Sheol“, cioè in quella che secondo la concezione mitologica della terra dell’epoca, era considerata una enorme caverna sotterranea, dove ridotti a larve, ad ombre, ci si nutre di polvere. 

Questo era tutto quel che si credeva in Israele al riguardo dell’al di là: tutti, buoni e cattivi, quando si muore si riceve la stessa sorte: nella caverna sotterranea come spettri a mangiare polvere: “i morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno” (Is 26,14). 

Quando l’influsso della filosofia greca iniziò a farsi sentire pure in Israele, e cominciarono a divulgarsi le dottrine sull’immortalità dell’anima, verso il 200 a.C. un “predicatore” (è questo il significato del termine ebraico Qoèlet [l’ecclesiaste] che dà il titolo al suo libro), scrisse per contestare vivacemente queste idee: 

“La sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c’è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell’uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto  e’ venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere.” (Qo 3,19-21); 

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Dic 19 2020

LETTERA DELL’IMPERATORE SETTINO SEVERIO ALLA CITTÀ DI NICOPOLIS

Lettera dell’imperatore  Settino Severio  alla città di  Nicopolis

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Una lettera imperiale dell’Imperatore  Settimio Severo alla città di Nicopolis ad Istrum nell’odierna Bulgariasettentrionale, è stata esposta al pubblico per la prima volta da secoli. 

È l’unica lettera intatta di un imperatore romano mai scoperta in Bulgaria. 

E’ sopravvissuta perché è stata scolpita su una lastra di calcare di 2 tonnellate alta 3 metri. 

L’iscrizione fu riscoperta nel 1923 spezzata. I pezzi sono stati conservati al Museo di Storia di Veliko Tarnovo sin dalla loro scoperta, ma sono stati assemblati solo di recente. 

Gli epigrafi hanno ora tradotto completamente le 37 righe dell’iscrizione e la stele è stata reinstallata nella sua posizione originaria presso il parco archeologico vicino a VelikoTarnovo.

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Ott 13 2019

QUELLE VETRINE CHE HANNO SEGNATO UN´EPOCA.

LA VERONA CHE NON C´È PIÙ. La storia commerciale di via Mazzini scandita dai negozi storici che ne hanno animato la vita e dettato la moda in città dai primi del ´900.

 

 

 

L´annunciata chiusura della libreria Ghelfi&Barbato è l´epilogo di una lenta agonia iniziata alla fine degli anni Ottanta.

 

La chiusura della libreria Ghelfi&Barbato è l´ultimo capitolo non solo della storia commerciale di Verona, attraverso la sua più importante strada del passeggio e delle vetrine, ma anche il triste epilogo di un´epoca. Quella della ricca borghesia cittadina che vestiva elegante, ma anche quella della città popolare che guardava le vetrine con gli ultimi arrivi e affidava all´estro e alle mani delle giovani donne, casalinghe e sartine in casa, con lo scampolo di stoffa a poche lire, la possibilità di un abito alla moda. Via Mazzini, la via principale di Verona, che i veronesi amavano chiamare con il vecchio toponimo di via Nuova.
CON LA CHIUSURA della libreria Ghelfi&Barbato, che, unico negozio di via Mazzini, ha mantenuto anche lo splendido rivestimento metallico, si volta pagina su un pezzo di storia. La libreria è citata in una guida di Verona del 1868 (libraio Munster, via Nuova alla Scala ed, un ventennio dopo, Remigio Cabianca), e poi in tutte le guide di fine Ottocento, in uno stabile che, in epoca asburgica, ospitava le stalle. 
La raffinata struttura in ferro venne eseguita dalla Premiata officina Marcello Carrara di via Torretta San Zeno: manca la data, ma è del secondo ottocento, in quanto Marcello Carrara è presente nell´elenco delle officine veronesi proprio in quel periodo. 
Nei primi decenni del novecento, i Barbato da Pontremoli, la patria delle bancarelle di libri, sono approdati a Verona: prima vendevano i libri in bancarelle poste al centro della strada, poi hanno rilevato la storica libreria. L´addio di Ghelfi&Barbato, in via Mazzini, segue di solo un anno la chiusura della sede storica della Bnl, la Banca nazionale del Lavoro, che ha lasciato il posto ai grandi magazzini Zara. Di negozi storici, sopravvive la Farmacia Due Campane, che la tradizione fa risalire addirittura al 1753 dallo speziale Giuseppe Faccioli in contrada Santi Apostoli, poi  trasferita in via Nuova dallo speziale Gaetano Lonardi nel 1789. E nell´alta via Mazzini, al numero 67, verso piazza Bra, dagli anni Venti, c´è la gioielleria Maria Passeroni

 

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Apr 16 2019

DEFINIZIONE DI INTELLIGENZA, GENIALITÀ E CRETINAGGINE TRATTE DA LA STORIA DI GIOVANNI E MARGHERITA.

Category: Cultura e dintorni,Libri e fontigiorgio @ 00:50

 

 

Incredibilmente l’umanità ancora non sa cos’è l’intelligenza (né la genialità e la cretinaggine), di cui riporto succintamente la definizione traendola da La storia di Giovanni e Margherita.

 

Scrive infatti quel compendio della ‘scienza’ di regime che è Wikipedia:

 

«Benché i ricercatori nel campo non ne abbiano ancora dato una definizione ufficiale (considerabile come universalmente condivisa dalla comunità scientifica), si può generalmente identificare l’intelligenza come la capacità di un agente di affrontare e risolvere con successo situazioni e problemi nuovi o sconosciuti … Tradizionalmente attribuita alle sole specie animali, oggi l’intelligenza viene da alcuni attribuita, in misura minore, anche alle piante..»

 

Tesi tutte grevemente errate anch’esse frutto del rifiuto di capire per non dover cambiare.

 

Perché l’intelligenza, come scrivo più estesamente nel libro, consiste in tutt’altra cosa che la capacità di elaborare concetti o strategie di successo – che hanno anche gli animali – e non può che essere propria esclusivamente dell’uomo per il semplice fatto che è una categoria morale (la massima).

 

Una categoria morale basata sull’altruismo e consistente nella capacità di svilupparsi passando attraverso lo sviluppo degli altri.

 

Ne deriva che la genialità, in quanto massima espressione dell’intelligenza, consiste nel saper comprendere nel proprio raggio di azione numeri elevati o elevatissimi di altri e richiede la positività, per cui non esistono geni del male o del nulla.

 

Di tal che il cane sarà intelligente quando, guardandoti negli occhi, saprà capire se hai fame e decidere se dividere con te la scodella, laddove, nel mentre, potrà essere abile quanto si vuole, ma solo per quello che serve o piace a lui; come del resto gran parte della stessa umanità.

 

Umanità che, scoperta, già dalla notte dei tempi, l’intelligenza, l’ha poi ridotta alle forme più perverse di furberia, cioè capacità di svilupparsi a scapito altrui, e si è così condannata alla cretinaggine, all’inciviltà e alla sofferenza.
Perché la cretinaggine non è un’inguaribile insufficienza o anomalia mentale, ma una guaribilissima, progressiva devianza esito dell’arroccarsi in non veritiere idee di sé, di altri o della realtà, e della difficoltà di difenderle.

  1. 4. 2017

Alfonso Luigi Marra

 

Fonte: facebook. signoraggio.it

 

 


Nov 06 2018

MARCO ACCETTI: «IO, RAPITORE DELLA ORLANDI»

Category: Cronaca e notizie,Libri e fontigiorgio @ 02:57

 

 

 

MARZO 2013, LE RIVELAZIONI ALLA PROCURA DI ROMA

 

Marco Accetti, nato a Tripoli nel 1955, figlio di un costruttore edile trasferitosi a Roma con la famiglia negli anni Sessanta, in tempi recenti è entrato in scena come supertestimone e reo confesso del caso Orlandi. Il 27 marzo 2013 il fotografo dai burrascosi trascorsi (in anni giovanili militò in formazioni estremiste e fu più volte denunciato o arrestato) si presentò in Procura per riferire di aver partecipato al sequestro della figlia del messo pontificio, per conto di un gruppo di laici ed ecclesiastici interessati a contrastare la politica fermamente anticomunista di papa Wojtyla.

 

Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, 

 

 

A raccogliere le rivelazioni fu l’allora procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolare assieme al pm Simona Maisto dell’inchiesta sulla «ragazza con la fascetta» riaperta nel 2008.

 

Poche settimane dopo (a fine aprile 2013) Accetti fu indagato per duplice sequestro di persona aggravato dalla morte degli ostaggi, con riferimento anche alla seconda vittima, Mirella Gregori, sparita 46 giorni prima di Emanuela Orlandi.

 

Nel marzo 2013 Accetti, oltre a consegnare in Procura un flautoche la famiglia a caldo riconobbe come quello di Emanuela, si è autoaccusato di aver contattato la ragazza per indurla ad allontanarsi da casa e di aver operato come telefonista per conto dei rapitori.

 

I riscontri effettuati dalla Procura di Roma, nella persona dell’aggiunto Giancarlo Capaldo, hanno consentito di verificare che l’allora giovanissimo fotografo dallo spirito anticlericale ebbe un ruolo, seppure marginale, nella scomparsa della ragazzina quindicenne: le indicazioni sui luoghi da cui partirono le chiamate in Vaticano sono risultate esatte e la voce delle telefonate registrate all’epoca corrisponde.

 

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