Set 11 2013

IL PRIMO 11 SETTEMBRE FU QUELLO DI MARCO D’AVIANO: 1683

Category: Media e informazione,Storia e dintornigiorgio @ 21:33

11-settembre-1863

 

di REDAZIONE

 

Da oggi, verrà distribuito da Microcinema Distribuzione il DVD della pellicola 11 Settembre 1683, l’ultimo film prodotto dalla Martinelli Film Company International del regista e scrittore per il cinema e la televisione, Renzo Martinelli. La pellicola avvalendosi di un cast internazionale e della sceneggiatura e consulenza dell’archeologo, giornalista scientifico e scrittore Valerio Massimo Manfredi (autore di romanzi d’ambientazione storica e trasmissioni televisive come i programmi televisivi  Stargate linea di confineImpero e Metropoli) intende ricostruire le vicende riguardanti la fine dell’assedio alle porte di Vienna da parte delle truppe ottomane ad opera dell’intervento delle truppe cristiano-polacche avvenuto l’11 Settembre 1683.

 

L’11 settembre 1683 trecentomila guerrieri chiamati da ogni angolo dell’Impero Ottomano stanno cingendo Vienna sotto assedio. Comandati dal Gran Visir  Kara Mustafa, al quale il Sultano di Istanbul affidò il vessillo del Profeta (lo stendardo verde con la luna crescente dorata che la tradizione rivendica essere appartenuta al Profeta Maometto in persona), intendono issare quella bandiera su tutte le capitali d’Europa, tra le quali la culla della Cristianità, Roma.

 

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Set 08 2013

SIRIA: SMASCHERATO OBAMA! NESSUN CIVILE SA NULLA NELLA CITTA’ “VITTIMA” DELL’ATTACCO CHIMICO . NESSUNA TRACCIA DI MORTI E DI GAS. IL REPORTAGE DI UN GIORNALISTA ITALIANO GIUNTO A GHOUTA

vittime guerra siria

 

L’unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas, scrive di non aver trovato traccia dell’uso di gas né persone informate dei fatti…

di Gianandrea Gaiani.

 

Il gas sarin attribuito agli arsenali di Bashar Assad (che contano, a seconda delle stime, tra le mille e le 5 mila tonnellate armi chimiche) quante persone ha ucciso nei sobborghi di Damasco? Oltre 1.400 secondo l’intelligence statunitense e quanto riferito dal Segretario di Stato John Kerry, circa 350 secondo Medici senza frontiere che denunciano però 3.500 persone colpite, solo 280 secondo l’intelligence francese.

 

Gian Micalessin, reporter del Giornale e finora unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas a Ghouta, scrive oggi dal villaggio di Jobar di non aver trovato traccia dell’uso di gas  né persone informate dei fatti accaduti proprio in quella zona. 

Sui media di tutto il mondo quasi non si parla d’altro eppure pochi hanno diffuso una notizia che dovrebbe risultare invece di grande interesse per cercare di dipanare la matassa intorno all’impiego del gas nervino il 21 agosto nei sobborghi di Damasco.

 

Se il reportage di Micalessin è realizzato sul lato del fronte controllato dai lealisti il reportage firmato da Dale Gavlak (che da Amman collabora da anni con l’agenzia Associated Press) e Yahya Ababnehdel 29 agosto è stato effettuato dalla parte opposta, intervistando alcuni ribelli siriani appartenenti a gruppi islamisti attivi nel settore diGhouta che hanno ammesso le loro responsabilità nel massacro di civili del 21 agosto che Washington e parte della comunità internazionale attribuiscono ad Assad.

 

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Set 08 2013

LA CNN FABBRICA LE NOTIZIE SULLA SIRIA

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Anderson Cooper della CNN è stato scoperto fabbricare false notizie sulla Siria per giustificare l’intervento militare

 

JG Vibes,  Intellihub, 30 agosto 2013

 

Il principale “testimone” che i media mainstream usano come fonte sulla Siria è stato colto a fabbricare notizie false. I recenti video dimostrano che “Danny il siriano”, il presunto attivista che accattona l’intervento militare sulla CNN, è in realtà solo un attore e un bugiardo a pagamento.  Mentre Assad è sicuramente un capo di Stato tirannico, l’invasione statunitense del Paese è lo scenario peggiore per il suo popolo. Facendo notare che i media mainstream orchestrano la loro copertura di questi eventi, non neghiamo che ci siano stragi e violenze in Siria in questo momento. Tuttavia, dimostriamo che la versione corrente dei media principali sugli eventi, viene scritta e inscenata in modo propagandistico. Il video seguente mostra le contraddizioni durante la trasmissione, dove si chiede ai membri della troupe di “tenere pronti i suoni della sparatoria”, per la videoconferenza con Anderson Cooper, sulla CNN.

 

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Ago 27 2013

L´ARENA DI VERONA IN LUTTO. DOPO IL GRAVE INCIDENTE DEL 16 AGOSTO È MORTO «SPIKE» COSTANTINO FADDA,
UN PEZZO DI GIORNALISMO

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Costantino Fadda (1928-2013) con la sua inseparabile macchina fotografica

 

Lutto nel mondo del giornalismo. È morto a Verona dopo alcuni giorni di agonia Costantino Fadda, storico fotoreporter de L´Arena. Originario di Alghero, aveva 84 anni. Il 16 agosto era rimasto vittima di un infortunio mentre realizzava un servizio fotografico per il nostro giornale. Ricoverato a Borgo Trento in condizioni gravi, non aveva mai ripreso conoscenza.

 

 

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UN PEZZO DI GIORNALISMO”


Giu 13 2013

LUIGI MARRA: BOLDRINI ELOGIA LA LIBERTÀ IN RETE? SIGNIFICA CHE STANNO PER LIMITARLA..

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 10:07

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Mario Monti  Laura  Boldrini

 

C’è una cosa  che mi fa sospettare che Boldrini ama la rete meno di quel che dice: il fatto che la rete odia i criminali massoni deviati e bilderberghini che la circondano e ai quali non ha  mai rivolto una parola di censura.

Del resto Boldrini ha un intenso passato di persona che non si accorge della massoneria e del bilderberg nemmeno quando ci nuota dentro.

Altrimenti non avrebbe potuto non accorgersi di essi quando era all’ONU: struttura non solo massonica e bilderberghina dalle fondamenta, ma così zeppa di simbologie massonico esoteriche e persino sataniche che per non vederle bisogna essere davvero molti distratti.

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Giu 12 2013

I GIORNALISTI ONESTI CI SONO, SOLTANTO CHE COSTANO DI PIÙ

Category: Media e informazionegiorgio @ 00:24

libertà

 

di ENZO TRENTIN

 

Affermava Mark Twain: «Solo ai morti è permesso di dire la verità», aggiungendo dopo che diversi dei suoi scritti furono censurati o respinti dai suoi editori e caporedattori, sopportando le conseguenze dello scomodo privilegio di quella libertà di opinione a cui cercò sempre di dare espressione: «Un uomo non è indipendente, e non può permettersi di avere delle idee che potrebbero compromettere il modo in cui si guadagna il pane. Se vuole prosperare, deve seguire la maggioranza. Per questioni molto importanti, come la politica e la religione, deve pensare e sentire come la maggior parte dei suoi vicini, altrimenti subirà danni alla sua posizione sociale e ai guadagni negli affari». 

 

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Mar 27 2013

EL PAÍS CENSURA ARTICOLO CHE PARAGONA MERKEL A HITLER

MERKEL  HITLER

Il quotidiano spagnolo ha eliminato un editoriale, durissimo contro la gestione della crisi dell’Eurozona da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, accusata di aver “dichiarato guerra all’Europa al fine di difendere lo spazio vitale economico tedesco”.

ROMA (WSI) – Il quotidiano spagnolo El Pais ha censurato oggi un articolo, durissimo contro la gestione della crisi dell’Eurozona da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, che era stato pubblicato nella sua edizione regionale andalusa. Secondo molte segnalazioni apparse su Twitter, nell’articolo si paragonava Merkel a Hitler, per aver “dichiarato guerra all’Europa al fine di difendere lo spazio vitale economico tedesco”.

Al posto dell’articolo, nel sito online del Pais si trova ora una spiegazione della censura: “El Pais ha ritirato dal suo sito web l’articolo ‘La Germania contro l’Europa’, firmato da Juan Torres López e pubblicato nella sua edizione andalusa, perché conteneva affermazioni che questo quotidiano considera inappropriate”. La direzione del giornale esprime rammarico per il fatto che “un errore nel dispositivo di supervisione editoriale abbia consentito la pubblicazione del materiale citato”, e sottolinea che “le opinioni espresse da Torres López rappresentano solo l’autore. (TMNews)

 

Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1530529/crisi-sistemica/el-pa-s-censura-articolo-che-paragona-merkel-a-hitler.aspx

Fonte: visto su NOCENSUA. com, di domenica 24 marzo 2013-03-24

Link: http://www.nocensura.com/2013/03/el-pais-censura-articolo-che-paragona.html

 

L’ARTICOLO SULLA MERKEL CENSURATO DI ‘EL PAIS’

 

In merito all’articolo El País censura articolo che paragona Merkel a Hitler.

Pubblichiamo da un commento sulla nostra pagina di Gigi Pieri:

Ciao nocensura, non è per spammare, ma non so come comunicare privatamente con voi. Ho tradotto l’articolo censurato da El País perchè spero lo possiate far girare. Grazie!

 

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Mar 24 2013

COME GLI SPIN DOCTOR MANIPOLANO I GIORNALISTI USANDO IL “FRAME” – MARCELLO FOA

Category: Media e informazionegiorgio @ 16:57

 

Di  Marcello Foa

 

Sono Marcello Foa e sono un giornalista di scuola montanelliana. Oggi dirigo il gruppo editoriale del Corriere il Ticino, in Svizzera, insegno anche giornalismo e comunicazione sia all’USI di Lugano sia in Cattolica e ho incentrato le mie ricerche e la mia analisi, anche quotidiana, sul modo in cui i governi e le istituzioni riescono ad orientare i media, spesso all’insaputa sia dei giornalisti e sia dell’opinione pubblica. Sulla base di queste analisi, mi sono accorto di un’anomalia molto frequente, ovvero che i giornali e i media in generale ripetono tutti gli stessi errori, hanno la stessa visione della realtà, dei fatti. Senza mai differenziarsi, indipendentemente dal loro colore politico. Quando scoppia una grande crisi, quando c’è un grande evento, voi prendete il Corriere, il Giornale, la Repubblica, ma anche grandi giornali stranieri come la Neue Zürcher Zeitung, la Frankfurter Allgemeine, il New York Times, il Times, eccetera, e vi accorgerete come i fatti che vengono riportati siano quasi sempre gli stessi. Allora a metà degli anni 2000 mi sono chiesto: ma com’è possibile che i giornalisti, in democrazia, si comportino sempre tutti allo stesso modo? E ho trovato la risposta in una parola che negli ultimi tempi è diventata di moda, ma che fino a poco tempo fa non lo era affatto, ovvero negli spin doctor.

 

GLI SPIN DOCTOR

 

Gli spin doctor cosa sono, per la maggior parte del pubblico? Sono coloro che organizzano le campagne elettorali, e questo è tecnicamente giusto. Però c’è un passaggio che sfugge a quasi tutti i giornalisti e che è fondamentale: quando la campagna elettorale finisce, lo spin doctor in democrazia dovrebbe riconsegnare le chiavi dell’ufficio elettorale al suo leader e dirgli “ci vediamo tra quattro o cinque anni”. Questo non accade. Invece, lo spin doctor cosa fa? Entra nel palazzo con il politico. E questa è una sottigliezza. La maggior parte del pubblico dice “va beh, cosa cambia?”. Cambia tantissimo perché lo spin doctor è di fatto un manipolatore, colui che deve in una certa misura convincere l’elettore e il pubblico a votare per un candidato dandogli in pasto quel che il pubblico vuole sentirsi dire. Quando sei al governo però tu devi avere un approccio e un rispetto della verità istituzionale – la credibilità delle istituzioni di cui tanti si riempiono le bocche, spesso a sproposito – che lo spin doctor non rispetta. Lo spin doctor adotta dentro le istituzioni le stesse logiche della campagna elettorale. Ovvero è parziale, tende a manipolare, non rispetta l’oggettività dell’informazione e questo ha degli effetti devastanti, soprattutto se si considera un elemento che ancora una volta sfugge, quasi sempre, alla coscienza pubblica e anche dei giornalisti.

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Mar 19 2013

QUESTA È LA RAI. NIENTE PRIMA SERATA PER L’ULTIMA PAROLA: “TROPPI ATTACCHI A MONTI”, DICE IL DIRETTORE DELLA RAI GUBITOSI

Category: Media e informazione,Società e politicagiorgio @ 14:11

Gianluigi Paragone

 

Sul Fatto Quotidiano di oggi vengono riportate le opinioni del direttore generale della Rai, Gubitosi, sul programma della seconda rete “L’Ultima Parola”. Che resterà confinato alla seconda/terza serata del venerdì, nonostante gli ottimi risultati di ascolto suggeriscano la promozione in prima serata. Ma la RAI è una azienda tutta particolare. Se lavori bene e ottieni risultati non è detto che verrai premiato. Anzi. Perché magari dai fastidio, critichi troppo, e non sei amico dei potenti. Attaccare il governo Monti è stato il peccato mortale dell’UltimaParola. E così niente prima serata per Gianluigi Paragone: e non importa se Rai2 farà ascolti più bassi. La Rai è fatta così…

Ecco il testo del Fatto:

Nella partita in viale Mazzini c’è anche un fuori gioco. Quello di Gianluigi Paragone e della sua trasmissione “L’ultima parola” (su Rai2). Il conduttore avrebbe chiesto di passare dalla seconda alla prima serata dopo l’esperimento di venerdì 1° marzo superato con il 7,6 per cento di share.  Un successo a confronto della serie tv “Il commissario Rex”, (circa il 6,50 per cento), adesso in prima serata. L’ultima puntata del talk show ha fatto l’11,89 per cento degli ascolti. Ma Gubitosi sembra rifiutare qualsiasi trattativa. Il motivo risiederebbe nei ripetuti attacchi di Paragone al governo Monti e nel programma giudicato politicamente scorretto.

Fonte: visto su DAW del  19 marzo 2013

Link: http://www.daw-blog.com/2013/03/19/niente-prima-serata-per-lultima-parola-troppi-attacchi-a-monti-dice-il-direttore-della-rai-gubitosi/

Link: http://www.ilfattoquotidiano.it

 

 


Mar 18 2013

LA SATIRA DEVE ESSERE LIBERA: DIPENDE

Category: Media e informazione,Monade satira e rattatujegiorgio @ 16:59

la satira deve essere libera dipende

 

La satira deve essere libera e contro il potere. Ma se al potere c’è la sinistra e meglio non farla

La satira deve essere libera e contro il potere. Questo ripetono sempre quelli che usano la satira come arma politica. Libera sì, contro il potere anche, ma attenti, non prendete troppo alla lettera questa affermazione di principio sulla satira. Perché se al potere c’è la sinistra non è più valida.

Ho ripetuto spesso questa strana interpretazione della libertà di satira da parte dei nostri guru dell’umorismo unidirezionale. Ne parlavo anni fa in un post “Si può ridere dei musulmani?” in cui riferivo della conferma a quanto dicevo da anni, proprio da un mostro della satira, il Nobel Dario Fo, ospite nel salotto radical chic di Serena Dandini.

Diceva esattamente questo; è meglio non fare satira sulla sinistra, è difficile e pericoloso, perché la gente non la capisce. E se lo dice Fo bisogna credergli. Mi è tornato in mente perché oggi l’ANSA dedica un articolo a Giorgio Forattini. L’ho citato anch’io, proprio di recente, a proposito della pericolosità di fare satira su personaggi della sinistra, ricordando come Forattini sia stato querelato, per due vignette, da D’Alema e dal giudice Caselli. Entrambi hanno chiesto risarcimenti miliardari.

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Mar 02 2013

LA TELEVISIONE È LA DETENTRICE DELLA VERITÀ?

Category: Media e informazionegiorgio @ 00:04

televisione bugiarda

LA TELEVISIONE  DICE LA VERITÀ?

 

DI ROLANDO TAVOLIERI

 

In tanti anni di televisione, di programmi seguiti, di talk show, di approfondimenti ed altro, possiamo notare come tutto ciò che viene detto, commentato e scandito dai programmi televisivi viene accettato per vero, viene recepito come reale, senza però accertarci se questa o quella notizia sia vera.

In pratica da tanti anni ciò che ascoltiamo in televisione attraverso vari programmi televisivi, nei talk show, nei programmi di intrattenimento, nei telegiornali, nei programmi di informazione o di approfondimento, tutte le informazioni che ci vengono date, tutto ciò che viene detto o riferito, i dibattiti che ne seguono e le interpretazioni di ciò che accade da parte di presentatori, giornalisti, politici, persone coinvolte ed altri, viene accettato in modo passivo come reale, come vero.

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Feb 14 2013

LE TELEVISIONI DEL POTERE. – IL MINISTRO ANDREA RICCARDI: MA NON DOVEVO PARLARE DA SOLO? SE NO ME NE VADO!

Category: Media e informazione,Monolandiagiorgio @ 00:09

Andrea Riccardi

Il Ministro Andrea Riccardi

 

La maggioranza dei telespettatori davanti a PIAZZA PULITA l’avrà dimenticato pochi secondi dopo averlo sentito. Non noi. Noi, proprio no.

Il Ministro Andrea Riccardi, ospite di Corrado Formigli in occasione della prima parte della puntata, dove le dimissioni di Papa Ratzinger hanno rubato la scena al consueto focus su Grillo, stava esponendo il suo pensiero tecnico sul cosiddetto “fulmine a ciel sereno” caduto sul Vaticano oggi, addì 11 febbraio 2013 dalla nascita del Cristo redentore, quand’ecco il vile marrano Gianluigi Nuzzi, autore di scoop assai mordaci nei confronti del Vaticano e dei suoi abitanti, interromperlo osando – pensate – porre a Sua Tecnicalità una domanda filosofica sulla solitudine del Papa.

Chiunque avrebbe ascoltato. Forse sarebbe stato un po’ contrariato, eventualmente avrebbe perfino ignorato il suo interlocutore. Lui no. Il ministro Riccardi, uno dell’entourage di monsieur Monti, fredda lo studio e sibila un tagliente: “Ma non dovevo parlare da solo?“, aggiungendo seccamente un mimato “se no me ne vado!“.

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Dic 28 2012

SIRIA: LA “STRAGE DEL PANE A NATALE”:

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DI MARINELLA CORREGGIA

 

E’ troppo chiedere ai media di analizzare le denunce e i materiali video che ricevono, facendosi le classiche domande: chi, come, se, perché, cui prodest eccetera? Non lo hanno fatto, né in Italia né all’estero, di fronte alla cosiddetta “strage del pane” ad Halfaya, Siria, 23 dicembre 2012: “Mig di Assad uccidono trecento persone mentre in mille facevano la fila per il pane”. Gli oppositori dell’Osservatorio siriano per i diritti umani basato a Londra e dei Comitati di coordinamento locali hanno diffuso video che proverebbero un bombardamento dell’aviazione siriana (Mig russi) contro mille civili in coda per il pane ad Halfaya. Perché? Per ritorsione contro l’avanzata dell’opposizione armata, sostengono i media.

 

Mandare un aereo a massacrare per ritorsione persone inermi affamate e per di più intorno a Natale, sarebbe non solo un atto diabolico ma anche suicida. Quel che ci vuole per tirarsi addosso l’ira armata del mondo, alienandosi anche chi continua a sostenere il negoziato anziché interventi militari.

 

Tanto più che in Siria e dunque nel mondo infuria quel che l’emittente Russia Today ha definito guerra chimica delle parole (con governo e gruppi armati a reciprocamente accusarsi dell’uso di armi vietate; ma solo le accuse dei gruppi armati sono tenute per buone). E tanto più che nello stesso giorno arrivava a Damasco l’inviato dell’Onu Lakdar Brahimi per parlare con il presidente Assad.

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Dic 16 2012

GIANNI LANNES: L’ULTIMA INCHIESTA

Category: Media e informazione,Società e politicagiorgio @ 13:31

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Lettrici e lettori tutti che seguitate a chiedermi perché ho staccato la spina. Questo è l’ultimo pezzo che ho scritto per Il Corriere della Sera, il più importante quotidiano del Belpaese. Il tema è di cogente attualità: la giustizia che non ingrana. Non ho accettato l’imperante diktat (occuparsi di frivolezze e non toccare i gangli del potere) – già avanzato da un altro quotidiano La Stampa (di proprietà Fiat) – ed ho perso il lavoro. Pensate un pò: l’11 ottobre 2008, La Stampa pubblicò in primo piano (prima pagina) una mia inchiesta sull’amianto alla Barilla (stabilimento di San Nicola di Melfi in Basilicata, dove si producono le famose merendine). Reazione della multinazionale alimentare? Minacce  a mezzo dell’avvocato Mariconda con studio a Milano.  Esiste un documento scritto (un atto di transazione tra Barilla e Fiat, ne ho una copia in originale) in cui appunto la Barilla chiede ed ottiene la mia testa. E poi il presidente del Senato Schifani che fa visita alla redazione di Torino e mi invita alla festa del ventaglio a Roma per chiedermi lumi di questo mio interessamento ad “un’utile opera pubblica”,  già sponsor di una superstrada inutile e devastante in Sicilia nel bosco della Ficuzza (compresa un’area archeologica), già cittadino onorario di Corleone. Aveva ragione lo scrittore Leonardo Sciascia: troppi professionisti dell’antimafia sulla scena.

Il seguito? Un corollario di attentati ed intimidazioni mortali alla mia famiglia.

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Dic 09 2012

10 CONSIGLI PER DIFENDERCI DALL’INFORMAZIONE CHE IMBROGLIA

Category: Media e informazionegiorgio @ 00:32

Attenti alla strategia della distrazione: prende per mano il pubblico e lo porta dove vogliono i padroni del potere. Rimanda le decisioni impopolari nei giorni delle vacanze quando nessuno vuole sapere cosa fanno i politici. Chi vota viene trattato come un bambino: «adesso vi spieghiamo qual è la vera verità»

 

Noam Chomsky: 10 consigli per difenderci dall’informazione che imbroglia

 

1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle elites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

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