Nov 26 2014

PAPA FRANCESCO VUOLE DIALOGARE CON ISIS: LORO NO…

 

kafir

 

Di Magdi Cristiano Allam

 

Papa Francesco si è detto disponibile a “dialogare con i jihadisti dello Stato Islamico”. Proprio oggi si è appreso che i terroristi islamici dell’Isis hanno distrutto il convento delle suore del Sacro Cuore a Mosul.

 

Sull’aereo che lo ha riportato a Roma da Strasburgo il Papa ha detto: “Non so se si può dialogare con l’Isis, ma io non ho mai chiuso una porta. La mia porta è sempre aperta”.

 

Quasi in contemporanea i terroristi islamici dell’Isis hanno annunciato che ricompenseranno con 5mila dollari chiunque permetterà di arrestare i cristiani che operano come spie per gli stranieri.

L’Isis aveva diffuso una foto di Papa Francesco con sulla fronte la scritta “Kafir“, che significa miscredente. Nel Corano i miscredenti sono sanzionati con la condanna a morte.

 

La disponibilità del Papa ai terroristi islamici implica una loro legittimazione. Farà forse piacere al grillino Alessandro Di Battista che aveva caldeggiato il dialogo con l’Isis, ma certamente risulterà incomprensibile ai cristiani che in Iraq e Siria vengono sgozzati, decapitati, crocifissi, costretti a convertirsi o a fuggire dalle proprie case.

 

Fonte: Magdi Allam su Fb

 

Tratto da: http://www.nocensura.com/2014/11/papa-francesco-vuole-dialogare-con-isis.html

 


Nov 26 2014

LE RIVOLTE IN EGITTO E TUNISIA ORDITE DAI ROTHSCHILD

An employee of Bank Islam works at a branch in Putrajaya outside Kuala Lumpur

BANK ISLAM

 

 

Contesto: La Tunisia ha vissuto una progressiva liberalizzazione economica durante l’ultimo decennio. Nel Global Competitiveness Report del World Economic Forum 2010-2011, la Tunisia è stata catalogata come paese africano più competitivo, e a livello mondiale si trova al trentaduesimo posto tra i paesi più competitivi. L’enorme popolazione musulmana del Nord Africa è un’opportunità per gli affari delle banche islamiche e per altre imprese.

 

Contrariamente alla credenza popolare, le finanze mondiali sono controllate da “banche centrali” possedute da privati, mascherate da banche del governo federale in quasi tutti i paesi del mondo [La Corte d’Appello degli Stati Uniti d’America ha sentenziato che la Federal Reserve (Banca Centrale degli Stati Uniti) è privata, nel 680 F.2d 1239, LEWIS v. STATI UNITI D’AMERICA, n. 80-5905].

 

 

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Nov 25 2014

CON LE PROSSIME PRESIDENZIALI U.S.A. LA GUERRA SARA’ PIU’ VICINA

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DI PAUL CRAIG ROBERTS

 

informationclearinghouse.info

 

Glenn Greenwald ha rivelato che Hillary Clinton è il candidato presidenziale dei banksters e dei guerrafondai.  Pam e Russ Martens registrano che Elizabeth Warren è la sua concorrente populista. Dubito però che un politico che rappresenti il popolo possa raccogliere abbastanza fondi per poter competere in una campagna presidenziale. Se comunque la Warren dovesse diventare una minaccia, tutto l’ Establishment si muoverebbe per costruirle intorno una cornice nella quale la potrebbero dipingere in qualsiasi modo pur di farla fuori.

 

Hillary Clinton come presidente significherebbe guerra alla Russia. Con neocon-nazisti come Robert Kagan e Max Boot a gestire la politica militare e con una Hillary che fa confronti  tra il Presidente della Russia Putin e Adolf Hitler, la guerra dovrebbe essere una certezza. E, come hanno scritto Michel Chossudovsky e Noam Chomsky, la guerra, stavolta, sarebbe nucleare.

 

Se Hillary fosse eletta presidente, i gangsters finanziari e tutti quei criminali che traggono vantaggio dalle guerre riuscirebbero a completare il loro impossessamento del paese. E questo sarebbe per sempre o almeno fino all’arrivo del armageddon – alla resa dei conti finale.

 

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Nov 24 2014

LA FEDERAL RISERVE È UNA PROPRIETÀ PRIVATA: STORIA DEL GRANDE INGANNO.

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(di Thomas D. Schauf)

 

 

Riferimento originale: http://www.apfn.org/apfn/fed_reserve.htm

 

1992 Cari Americani

 

A seguito della vostra richiesta tenterò di far luce sulle vostre istanze relative alla Federal Riserve Bank (FED). Ho passato molto tempo a fare ricerche sulla FED e queste sono le scioccanti, eloquenti conclusioni.

 

LA FEDERAL RESERVE BANK E’ UNA PROPRIETA’ PRIVATA.

 

L’articolo 1, Sezione 8 della Costituzione stabilisce che il Congresso deve avere il potere di coniare moneta (creare) e di stabilirne il valore. Tuttavia, attualmente, la FED, che è una società privata, controlla e trae profitto dal produrre moneta attraverso il Tesoro, e controllandone il valore.

 

La FED ebbe inizio con circa 300 persone o banche, che diventarono proprietari (azionisti che hanno comprato il capitale azionario a $ 100 per azione – il capitale azionario non è commercializzato pubblicamente) del Sistema Bancario della Federal Riserve. Essi formarono un cartello bancario internazionale di ricchezza senza confronto (Riferimento 1, 14) Il sistema bancario della FED raccoglie miliardi di dollari (riferimento 8, 17) di interessi annui e distribuisce i profitti ai suoi azionisti. Illegalmente, il Congresso ha dato alla FED il diritto di stampare moneta (attraverso il Tesoro) senza alcun onere per la FED. La FED ha creato denaro dal nulla, e lo presta a noi attraverso le banche, e carica gli interessi sulla nostra moneta. La FED compra anche i debiti del Governo (ndr: obbligazioni) con il denaro stampato con una semplice pressa tipografica e carica gli interessi  sui contribuenti degli Stati Uniti.

 

Molti deputati e presidenti dicono che questa è una frode (riferimento 1,2,3,5,17)

 

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Nov 24 2014

IL BILDERBERG STA DISTRUGGENDO L’ UMANITA’

BILDERBERG

 

 

 

Mistificazione della realtà, distruzione e smantellamento del valore della famiglia, creazione di modelli falsi e sbagliati, sostituzione etnica ed infine svuotamento della sovranità monetaria e politica. Ecco le cinque mosse con cui questo gruppo di criminali, sta provvedendo alla distruzione del genere umano!

 

Il mondo nel quale ci troviamo non è per niente quello che ciascuno di noi, probabilmente,  sognava da piccolo. Una realtà fatta di ingiustizie, logiche criminali e perverse, valori che qualcuno si sta ostinando a distruggere, ed ipocrisia e falsità che scorrono a fiumi.

 

Un colpevole in tutto questo c’è ed e’ identificabile in chi appartiene a certe spregevoli lobby che tramano da dietro le quinte, alla stregua dei peggiori vigliacchi.

 

C’è chi la chiama “massoneria”, chi “illuminati” e chi ancora “Bilderberg’s Group” in onore di una riunione riservata, che si tiene annualmente in Svizzera, cui prendono parte i potenti del pianeta.

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Nov 23 2014

MAGALDI: «I MASSONI NON SI FIDANO DI RENZI»

gioele_magaldi

Il  Gran Maestro Gioele Magaldi 

 

 

La versione del Gran Maestro democratico: «Ma anche il fondatore degli scout aveva il grembiulino»

 

Alessandro Da Rold

 

Da anni il Gran Maestro Gioele Magaldi e «i suoi fraterni collaboratori» (così li definisce ndr) di Grande Oriente Democratico raccontano sul loro sito le relazioni invisibili della massoneria italiana e internazionale. Magaldi è massone dichiarato, non lo nasconde, e sottolinea le appartenenze massoniche di diversi esponenti del mondo economico e politico italiano. Per Chiarelettere è imminente l’uscita di diversi libri che rischiano di fare molto rumore. Il primo è «Massoni, società a responsabilità illimitata in uscita il 20 novembre».  «Li ho scritti in collaborazione con altri confratelli dell’establishment massonico progressista sovranazionale» spiega in un linguaggio tecnico sconosciuto alla maggioranza degli italiani «Prima verranno pubblicati i tre volumi di “Massoni S.r.ill. Società a responsabilità illimitata, poi i due volumi de Il Potere Globale e i suoi Venerabili Maestri».

 

Domanda. “Stantio odore di massoneria”, Magaldi, ma lei sul Corriere della Sera aveva mai letto un editoriale come quello di Ferruccio De Bortoli di mercoledì 24 settembre? Stiamo parlando del Corriere, dove negli anni ’70 governava Bruno Tassan Din…

Risposta. L’editoriale di De Bortoli è stato qualcosa di effettivamente inedito e inusuale. Nessuno, però, ha notato la coincidenza tra la sua pubblicazione e la contemporanea presenza di Matteo Renzi alla sede newyorkese del Council on Foreign Relations, solidissimo sodalizio paramassonico istituito nel 1921, mentre nel 1920 era stato fondato il suo omologo britannico, il Royal Institute of International Affairs o Chatham House. Entrambe queste associazioni paramassoniche furono create su iniziativa della Ur-Lodge (termine che indica una superloggia sovranazionale) “Leviathan”. Ed entrambe, sia il Cfr che il Riia, continuano ad essere controllate e gestite da massoni, con la presenza ancillare e subalterna di paramassoni servizievoli, ossia di membri “profani” del jet-set politico, economico-finanziario, mediatico, diplomatico, militare e culturale internazionale, i quali ancora non hanno avuto un’iniziazione massonica presso il circuito elitario ed ambitissmo delle Ur-Lodges, ma aspirano ad averla.

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Nov 23 2014

MAGALDI: SUPER-FRATELLI D’ITALIA, ÉLITE OCCULTA DEL VERO POTERE

Quirinale, giuramento del Governo Monti

Napolitano  Monti

 

 

Esistono i massoni e i supermassoni, le logge e le superlogge. Lo rivela Gioele Magaldi, quarantenne “libero muratore” di matrice progressista, nel libro “Massoni, società a responsabilità illimitata”, pubblicato da Chiarelettere, editrice che figura tra gli azionisti del “Fatto Quotidiano”.

 

Proprio sul “Fatto”, Gianni Barbacetto e Fabrizio D’Esposito presentano l’operazione editoriale, soffermandosi sul sottotitolo dell’opera di Magaldi, basata su documenti custoditi a Londra, Parigi e New York: “La scoperta delle Ur-Lodges”.

 

massoni

 

Magaldi, che anni fa ha fondato in Italia il Grande Oriente Democratico in polemica con il Goi (Grande Oriente d’Italia, la più grande obbedienza massonica del nostro paese), in 656 pagine apre ai profani un mondo segreto e invisibile: «Tutto quello che accade di importante e decisivo nel potere è da ricondurre a una cupola di superlogge sovranazionali, le Ur-Lodges, appunto, che vantano l’affiliazione di presidenti, banchieri, industriali.

Non sfugge nessuno a questi cenacoli. Le Ur-Lodges citate sono 36 e si dividono tra progressiste e conservatrici, e da loro dipendono le associazioni paramassoniche tipo la Trilateral Commission o il Bilderberg Group. Altra cosa infine sono le varie gran logge nazionali, ma queste nel racconto del libro occupano un ruolo marginalissimo. Tranne in un caso, quello della P2 del Venerabile Licio Gelli».

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Nov 22 2014

SENTI, POVERO DEFICIENTE (DRAGHI)…

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:41

draghi

 

 

Il sogno di uno come me sarebbe che Mario Draghi leggesse questo post e avesse il coraggio di rispondere punto su punto. E gli direi:

 

Senti razza di un deficiente, hai annunciato una serie di ‘gran misure’ per salvare la ormai completa distruzione dell’economia dell’euro, e ciascuna di queste è già stata dimostrata da anni essere fallimenti colossali, delle tragiche frittate spiccicate sul pavimento.

 

Le tue iniezioni di liquidità a tassi inesistenti (TLTRO-QE forse-acquisti di ABS) sono SOLO soldi facili alle banche che NON li prestano alle aziende o alle famiglie, ma speculano in Borsa come pazzi. Infatti dal 2012 al settembre 2014 mentre USA e Giappone facevano appunto queste demenziali iniezioni a tutto spiano, il PIL mondiale è crollato e le scommesse di Borsa sono schizzate alle stelle (vedere i grafici Bloomberg). Il tuo primo LTRO (soldi alle banche a tassi ridicoli) non solo ha portato al collasso finale dell’Europa in acclarata DEFLAZIONE oggi, ma è riuscito spettacolarmente a trascinare anche la Germania nel fango. Sei un genio! E insisti.

 

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Nov 19 2014

PAOLO BASAGLIA L’INGEGNERE CHE SMONTA TUTTE LE BUGIE DEI NO TAV

“Molti manifestanti lavorano per la A32, penalizzata dai treni ad alta velocità. Spesa faraonica? Ridicolo”

 

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Paolo Basaglia

 

 

Stefano Lorenzetto – Dom, 19/01/2014 – 08:56

 

C’è un solo modo per spiegare l’impresa nella quale Paolo Basaglia s’è lanciato: il cognome. «Mia nonna sosteneva che eravamo parenti alla lontana dello psichiatra passato alla storia per aver fatto chiudere i manicomi». Se gli va bene, ma v’è da dubitarne, lui resterà nella cronaca per essere riuscito a far aprire quello che in gergo tecnico viene chiamato tunnel di base del Moncenisio, primo step dell’opera pubblica più contestata di tutti i tempi: l’Alta velocità Torino-Lione.

 

Impresa indubbiamente da pazzi, la sua, perché significa fronteggiare un’agguerritissima tribù, come non se ne vedevano in azione dai moti di Reggio Calabria del 1970: i No Tav della Val di Susa, le cui proteste contro la nuova linea ferroviaria ad alta velocità di 235 chilometri fra Italia e Francia sono state accompagnate da un crescendo di attentati, intimidazioni, scontri con le forze dell’ordine, aggressioni, blocchi stradali, occupazioni e boicottaggi, bollati come segnali eversivi da Gian Carlo Caselli, fino a tre settimane fa capo della Procura di Torino.

Si chiama – ecco la coraggiosa follia – Comitato Sì Tav. Per ora è soltanto una pagina su Facebook, anche se in breve tempo ha già raccolto oltre 3.300 adesioni. Ad aprirla, insieme con Basaglia, è stato Ivan Possekel, tecnico informatico. Abitano a Torino. Iscritto al Partito democratico il primo, irriducibile di destra il secondo, «credo che simpatizzi per Francesco Storace», informa Basaglia, e anche questa è un’alchimia da matti, perché significa marciare divisi su tutto – «litighiamo in continuazione sul governo, sull’immigrazione, sui diritti civili degli omosessuali» – per colpire uniti sull’unico bersaglio che sta a cuore a entrambi: il treno ad alta velocità.

 

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Nov 19 2014

A VOI LA VERA STORIA ITALIANA: CIA, BR, MATTEI, CIAMPI, ANDREOTTI, BILDERBERG, BRIRRANIA,RENZI, TUTTE PAGINE DI STORIA NON SCRITTE SU COME È STATA SVENDUTA L’ITALIA

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Beniamino Andreatta

 

 

Riprendo questo bel post per  tutte quelle persone lobotomizzate dalle  ideologie politiche e che fanno della stupidità malgrado una elevata intelligenza la loro ragione di vita.

 

 

di Nino Galloni

Fonte: http://fuorisubito.blogspot.it/2014/11/cia-bilderberg-br-britannia-ecco-voi-la.html

 

 

Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia. E’ il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese.

Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per riconquistare l’Est i tedeschi accettano di rinunciare al marco e aderire all’euro, a patto che il nuovo assetto europeo elimini dalla scena il loro concorrente più pericoloso: noi, l’Italia.

 

A Roma non mancano complici: pur di togliere il potere sovrano dalle mani della “casta” corrotta della Prima Repubblica, c’è chi è pronto a sacrificare l’Italia all’Europa “tedesca”, naturalmente all’insaputa degli italiani.

 

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Nov 17 2014

ECCO SPIEGATO PERCHE’ MARX ERA PEGGIO DI STALIN

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di GUGLIELMO PIOMBINI*

 

Negli anni Novanta i liberali si aspettavano che il crollo dei regimi comunisti trascinasse definitivamente nella polvere le dottrine di Karl Marx, ma per uno strano e inspiegabile paradosso della storia è avvenuto il contrario: mai come in questi tempi si innalzano tante lodi alla sua opera.

 

Esattamente venticinque anni dopo la caduta del Muro di Berlino, gli intellettuali considerati più chic nel dibattito intellettuale sono quelli che ricordano quanto sia “attuale” il pensiero di Marx.

 

Il celebrato storico inglese Eric Hobsbawn, scomparso nel 2012, nel suo ultimo libro Come cambiare il mondo. Perché riscoprire l’eredità del marxismo, aveva sentenziato tra plausi di approvazione che «la crisi finanziaria rilancia la lezione di Marx, il quale aveva previsto con largo anticipo la crisi del capitalismo globalizzato».

 

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Nov 15 2014

INDIPENDENTISTI ARRESTATI PER AVER ESPOSTO LA BANDIERA DUOSICILIANA

In occasione della sfilata storica dei bersaglieri sulla collina di Pizzofalcone due indipendentisti che hanno seguito la manifestazione “armati” di una bandiera delle Due Sicilie sono stati arrestati dalla Digos. 

 

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Due indipendentisti, Ferdinando Ambrosio e Nicola Terlizzi, nella mattinata di ieri sono stati tratti in arresto dalla Digos e saranno processati per vilipendo alla bandiera italiana. La colpa dei due? Aver esposto una bandiera del Regno delle Due Sicilie in occasione della sfilata dei bersaglieri sulla collina di Pizzofalcone. Come hanno testimoniato le due persone arrestate non sono stati srotolati striscioni ne tantomeno sono stati intonati cori offensivi. Gli indipendentisti si sono limitati a seguire il corteo fino alla caserma Nino Bixio dove sono entrati al seguito di altri spettatori.

 

I due arrestati si difendono “non stavamo facendo niente di male, abbiamo solo esposto una bandiera”

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Nov 12 2014

GIUSTIZZIA ALL’ ITALIANA: LECCO, MULTATO IL SINDACO DI BELLANO PERCHE LA CASCATA DELL’ORRIDO È TROPPO RUMOROSA”

Mille euro di sanzione dopo il ricorso di un cittadino e le rilevazioni acustiche dell’Arpa. Il primo cittadino si dichiara sconcertato e chiede ai tecnici di ritirare il provvedimento contro il Comune

 

 

Orrido di Bellano

L’Orrido di Bellano 

 

 

Sindaco multato per una cascata troppo rumorosa. Una sanzione da circa mille euro è piovuta sulla scrivania di Roberto Santalucia, primo cittadino di Bellano, in provincia di Lecco, paese che ospita un orrido (una gola scoscesa attraversata da un fiume che tra balzi e cascate crea un complesso spettacolo naturale) tra i più famosi in Italia, meta di 30mila visitatori ogni anno. La vicenda parte dal reclamo di un cittadino che, evidentemente infastidito dal suono dell’acqua, ha chiamato l’Arpa perché effettuasse analisi acustiche.

 

Detto fatto: la cascata è risultata tanto rumorosa da superare i limiti concessi dalle norme. Così non solo la sanzione è arrivata in Comune ma, per aggiungere danno a beffa, ha innescato anche un incredibile cortocircuito burocratico. “Ho ricevuto la multa – spiega Santalucia – e una lettera dove Arpa mi dava due alternative: pagare oppure preparare degli scritti difensivi. Scritti che, però, avrei dovuto presentare a me stesso, poiché sono l’autorità competente in materia”.

 

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Nov 11 2014

BRUNO VESPA SMASCHERA I COMPAGNI SEGUACI DEL DUCE

Scrittori, giornalisti e artisti: erano molti quelli che volevano collaborare alla rivista fondata nel 1940 da Giuseppe Bottai, gerarca illuminato ma anche il più feroce sostenitore delle leggi razziali

 

 

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In quegli anni, Bottai poté contare sulla fervida collaborazione del meglio della cultura italiana: Giorgio Vecchietti (condirettore), Nicola Abbagnano, Mario Alicata, Corrado Alvaro, Cesare Angelini, Giulio Carlo Argan, Riccardo Bacchelli, Piero Bargellini, Arrigo Benedetti, Carlo Betocchi, Romano Bilenchi, Walter Binni, Alessandro Bonsanti, Vitaliano Brancati, Dino Buzzati, Enzo Carli, Emilio Cecchi, Luigi Chiarini, Giovanni Comisso, Gianfranco Contini, Galvano Della Volpe, Giuseppe Dessì, Enrico Emanuelli, Enrico Falqui, Francesco Flora, Carlo Emilio Gadda, Alfonso Gatto, Mario Luzi, Bruno Migliorini, Paolo Monelli, Eugenio Montale, Carlo Muscetta, Piermaria Pasinetti, Cesare Pavese, Giaime Pintor, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Vittorio G. Rossi, Luigi Russo, Luigi Salvatorelli, Sergio Solmi, Ugo Spirito, Bonaventura Tecchi, Giovanni Titta Rosa, Giuseppe Ungaretti, Nino Valeri, Manara Valgimigli, Giorgio Vigolo, Cesare Zavattini. Musicisti come Luigi Dallapiccola e Gianandrea Gavazzeni. Artisti come Amerigo Bartoli, Domenico Cantatore, Pericle Fazzini, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai, Camillo Pellizzi, Aligi Sassu, Orfeo Tamburi.

 

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Nov 10 2014

SINISTRA? NO, GRAZIE: HA FALLITO, E NON VEDE LA CATASTROFE

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La tradizione comunista e socialista, dopo la disfatta dell’esperimento sovietico, non è stata capace di produrre nulla di alternativo in grado di contrastare il pensiero unico, che infatti ha vinto. Gli epigoni di quell’esperienza sono ormai – come scriveva acutamente Alexadr Herzen, pur riferendosi alla generazione del 1848 – «stranieri del tempo loro» e non capiscono di essersi lasciati «sfuggire il presente e il futuro», mentre continuano a «lottare contro il loro stesso passato». Non è questione di “tradimenti”; questi ci sono stati, ma sono stati piuttosto l’effetto che la causa. Il fatto è c’era un buco nella teoria, anzi una voragine. Marx non poteva averla vista, perché quella voragine si aprì dopo di lui, sebbene qualche importante intuizione lui e Friedrich Engels la ebbero. I loro epigoni, invece, ci cascarono dentro.

 

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