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L’attenzione a non ferire è la più bella forma di rispetto
Mar 14 2025
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Il filosofo e professore americano Noam Chomsky, all’età di 95 anni, perde la capacità di parlare e scrivere, ed è costretto a rinunciare al trono delle parole, lo strumento stesso attraverso cui ha esposto la verità sui sistemi globali.
Nel corso della sua vita, ha lasciato dietro di sé potenti riflessioni, tra cui:
“Non ci sono paesi poveri, solo sistemi falliti di gestione delle risorse”.
“Nessuno metterà la verità nella tua mente; è qualcosa che devi scoprire da solo”.
“Se vuoi controllare un popolo, crea un nemico immaginario che appaia più pericoloso di te, quindi presentati come il loro salvatore”.
“Una delle lezioni più chiare della storia: i diritti non vengono concessi; vengono presi con la forza”.
“C’è uno scopo dietro la distorsione della storia per far sembrare che solo i grandi uomini ottengano cose significative. Insegna alle persone a credere di essere impotenti e di dover aspettare che un grande uomo agisca”.
“Il mondo è un posto misterioso e confuso. Se non sei disposto a essere confuso, diventi una mera replica della mente di qualcun altro.”
“Per controllare le persone, fargli credere di essere responsabili della propria miseria e presentarti come il loro salvatore.”
“Un giorno l’Occidente si pentirà delle sue idee superficiali che alienano le persone dalla loro vera natura. Bisogna cercare la religione giusta e la giusta convinzione.”
Mar 11 2025
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Il termine resilienza è stato diffuso per poetizzare la parola coglione.
Un resiliente non resiste, non protesta, sta zitto non rompe le palle.
In pratica un ebete che fa comodo al sistema.
Mar 01 2025
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Scrive Rudolf Steiner nella sua prima opera (Gli scritti scientifici di Goethe, O.O. 1) :
“L’essere umano non appartiene solo a se stesso ma appartiene a due complessi superiori. Innanzitutto, è membro del suo popolo al quale è unito da usi e costumi, cultura, linguaggio e modi di vedere comuni. Inoltre l’uomo è anche cittadino della storia, singolo membro del grande processo storico dell’evoluzione umana. Attraverso questa sua duplice appartenenza a un tutto, il suo libero agire sembra essere limitato.
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Ciò che egli fa non sembra essere soltanto un’ emanazione del suo proprio io individuale; egli appare condizionato dai fattori che ha in comune con il suo popolo; la sua individualità sembra essere annullata dal carattere etnico. Sono io proprio libero se le mie azioni possono essere spiegate non solo mediante la mia propria natura ma in misura considerevole anche mediante la natura del mio popolo? Non agisco io, di conseguenza, in una determinata maniera perché la natura mi ha reso membro di questa particolare comunità etnica?
Continua a leggere”RUDOLF STEINER. OPERARE COSCIENTEMENTE IN ACCORDO CON IL PROPRIO POPOLO!”
Feb 10 2025
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Non ti vorranno nemmeno i cani.” Era la frase che sua madre ripeteva ogni volta che i figli si comportavano male. Prima il pizzicotto, poi quelle parole taglienti. Se le avessero chiesto, avrebbe detto di averli educati con amore…
“Chi vuole un altro panino?” chiese Carlo al compleanno della figlia. Lei festeggiava i suoi 19 anni e lui si era offerto di fare il barbecue. “Tu no, amore, sei già abbastanza grassa.” Tutti risero. Lei no. Si alzò in silenzio e si chiuse in camera fino all’alba. Il padre morì senza capire cosa avesse fatto di sbagliato quella sera.
Feb 08 2025
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Ci sono principi che, se compresi e applicati, possono trasformare il modo in cui affrontiamo la vita, le difficoltà e le opportunità. Alcune di queste “leggi universali” derivano dalla filosofia, dalla psicologia e dalla saggezza popolare, ma tutte hanno un impatto profondo sul nostro modo di pensare e di agire.
Ecco 10 leggi che possono fare la differenza:
Legge di Kidlins – Un problema messo per iscritto è un problema dimezzato.
Scrivere aiuta a chiarire i pensieri e a dare forma alle soluzioni. La mente spesso amplifica le difficoltà, ma metterle su carta le rende più affrontabili.
Legge di Murphy – Più hai paura di qualcosa, più è probabile che accada.
La paura condiziona le nostre azioni, spesso portandoci proprio nella direzione che volevamo evitare. La chiave? Affrontare le paure senza lasciarsi paralizzare da esse.
Legge di Jung – Non puoi cambiare nulla finché non lo accetti.
Resistere alla realtà genera sofferenza. L’accettazione non significa rassegnarsi, ma prendere coscienza di ciò che è per poter agire con lucidità.
Legge del Talmud – Non vedi le cose per come sono, le vedi per come sei.
Ogni esperienza è filtrata dalla nostra mente, dalle nostre emozioni e dal nostro passato. Cambiare prospettiva cambia la realtà che percepiamo.
Gen 26 2025
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È sempre necessario sapere quando finisce una fase della vita.
Se insisti a rimanere in essa oltre il tempo necessario, perdi la gioia e il senso del resto.
Chiudere cerchi, o chiudere porte, o chiudere capitoli, come preferisci chiamarlo.
L’importante è riuscire a chiuderli e lasciare andare i momenti della vita che si sono conclusi.
Non possiamo vivere il presente rimpiangendo il passato, né tantomeno domandandoci il perché.
Quello che è successo, è successo, e bisogna lasciarlo andare, bisogna staccarsene.
Non possiamo essere eternamente bambini, né adolescenti tardivi, né dipendenti di aziende inesistenti, né avere legami con chi non vuole essere legato a noi.
I fatti accadono, e bisogna lasciarli andare!
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– Paulo Coelho
Gen 14 2025
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1- Non chiamare qualcuno più di due volte di seguito. Se non risponde, probabilmente ha qualcosa di importante da fare.
2- Restituisci i soldi che hai preso in prestito prima ancora che la persona se ne ricordi o li richieda. Questo dimostra integrità e rispetto. Lo stesso vale per ombrelli, penne e contenitori per il pranzo.
3- Non ordinare mai il piatto più costoso quando qualcuno ti offre un pranzo o una cena.
4- Non fare domande imbarazzanti come “Non sei ancora sposato?” o “Non hai figli?” o “Perché non hai comprato una casa?” o “Perché non hai una macchina?” Non sono affari tuoi.
5- Apri sempre la porta a chi arriva dietro di te, indipendentemente dal fatto che sia un uomo o una donna, più grande o più giovane. Trattare bene gli altri in pubblico non ti sminuisce.
6- Se prendi un taxi con un amico e lui paga questa volta, cerca di pagare tu la prossima.
7- Rispetta le opinioni diverse dalle tue. Ricorda che ciò che per te è un 6, per qualcun altro può sembrare un 9. E un secondo punto di vista è sempre utile.
8- Non interrompere mai chi sta parlando. Ascolta fino alla fine, poi esprimi il tuo pensiero.
9- Se scherzi con qualcuno e lui/lei non sembra divertirsi, smetti e non rifarlo. Questo dimostra rispetto e sensibilità.
10- Di’ sempre “grazie” quando qualcuno ti aiuta.
11- Fai complimenti in pubblico, critica in privato.
12- Non c’è quasi mai motivo di commentare il peso di qualcuno. Limìtati a dire: “Stai benissimo”. Se vogliono parlare di perdere peso, lo faranno loro.
13- Quando qualcuno ti mostra una foto sul telefono, non scorrere a destra o a sinistra. Non sai mai cosa potrebbe esserci dopo.
14- Se un collega ti dice che ha un appuntamento dal medico, non chiedere il motivo. Di’ semplicemente: “Spero vada tutto bene”. Non metterlo nella posizione scomoda di dover spiegare la sua salute personale.
15- Tratta chi fa le pulizie con lo stesso rispetto che riservi a un amministratore delegato. Nessuno sarà colpito dalla tua maleducazione verso chi ha un ruolo inferiore, ma tutti noteranno se li tratti con rispetto.
16- Se qualcuno ti parla, guardare il telefono è segno di maleducazione.
17- Non dare mai consigli non richiesti.
18- Quando rivedi qualcuno dopo tanto tempo, evita di chiedere l’età o quanto guadagna, a meno che non sia lui a parlarne.
19- Fatti gli affari tuoi, a meno che la questione non ti riguardi direttamente. Resta fuori dalle situazioni che non ti competono.
20- Togliti gli occhiali da sole quando parli con qualcuno per strada. È un segno di rispetto e il contatto visivo è importante quanto le parole.
21- Non parlare delle tue ricchezze in presenza di chi ha poco. Allo stesso modo, non parlare dei tuoi figli davanti a chi non può averne.
22- Grazie per aver ascoltato
23- Grazie per questo messaggio L’apprezzamento è il modo più semplice per ottenere ciò che non hai ancora.
Gen 10 2025
Dipinto di Paul Seignac
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“Sii umile, perché sei fatto di terra…
Sii nobile, perché sei fatto di stelle.”
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(Antico proverbio serbo)
Dic 24 2024
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Ci sono cinque cose vecchie che sono buone:
Persone sagge e anziane.
I vecchi amici per parlare.
La vecchia legna per riscaldarsi.
I vini invecchiati da bere.
I libri antichi da leggere.
(Émile A. Faguet)
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La vecchiaia non è altro che un patto onorevole con la solitudine.
(Gabriel García Márquez)
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Invecchiare è come scalare una grande montagna: man mano che si sale, le forze diminuiscono, ma lo sguardo diventa più libero, la visione più ampia e più serena.
(Ingmar Bergman)
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I primi quarant’anni di vita ci danno il testo; i successivi trenta, il commento.
(Arthur Schopenhauer)
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I vecchi non si fidano dei giovani perché anche loro sono stati giovani.
(William Shakespeare)
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I giovani conoscono le regole, ma i vecchi conoscono le eccezioni.
(Oliver Wendell Holmes)
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Nella nostra gioventù impariamo; nella vecchiaia capiamo.
(Marie von Ebner-Eschenbach)
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La maturità di un uomo si misura nel ritrovare la serenità che provava giocando da bambino.
(Friedrich Nietzsche)
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Un anziano non può fare ciò che fa un giovane, ma può farlo meglio.
(Cicerone)
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Ci vogliono due anni per imparare a parlare e sessanta per imparare a tacere.
(Ernest Hemingway)
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Gli alberi più antichi danno i frutti più dolci.
(Proverbio tedesco)
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Se nella tua famiglia non hai un anziano, adottane uno.
(Proverbio cinese)
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La vecchiaia toglie ciò che crediamo e ci dona ciò che meritiamo.
(Proverbio cinese)
Dic 22 2024
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– Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.
Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.
E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia.
Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi.
Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.
Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri. Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.
Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia, chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa.
Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie.
Chi non pensa che la povertà sia una fatalità.
Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza.
Chi crede che solo nel noi, l’io possa trovare una realizzazione.
Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.
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Don Luigi Ciotti
Dic 21 2024
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La chiave per guarire il mondo è la gentilezza.
Non dobbiamo mai danneggiare nessuno, in nessuna circostanza.
Le guerre, anche quelle combattute per la “libertà o la verità”, sono un totale completo assoluto fallimento.
Rompono i destini delle persone e lasciano cicatrici profonde in chi sopravvive .
Dobbiamo imparare a risolvere i conflitti con la pace, perché solo così possiamo garantire un futuro dell’umanità.
N.T.
Dic 01 2024
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Vi siete mai chiesti cosa significa Abracadabra?
Da bambini avrete certamente sentito questa parola. Non tutti sanno sanno però che deriva dall’aramaico Avrah KaDabra: «io creo quello che dico». Che cosa significa? Che le parole creano la realtà. Non c’è pensiero senza parole. E senza pensieri non esistono pensieri critici. Pensate che cinquant’anni fa un ginnasiale usava in media 1600 parole; oggi non ne usa più di 500. È una cosa grave, si domanderanno alcuni?
Ecco, ricordate le sirene del mito Ulisse? Con il loro canto seducono i marinai e li spingono a gettarsi in mare. Perché ci riescono? Perché le loro parole sono così persuasive che riescono ad ingannare gli uomini.
Ott 25 2024
Primi anni 70, l’inverno dalla finestra della mia camera… allora molto lontano
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Non so chi l’abbia scritto, ma immagino che sia stato un anziano!!! Ho iniziato a leggere velocemente fino a quando ho raggiunto la terza frase. Mi sono fermato e ho ricominciato a leggere più lentamente e pensando ad ogni parola. Questo è molto stimolante. Ti fa fermare e riflettere.
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E POI È INVERNO
Sai… il tempo ha un modo di muoversi velocemente e di coglierti di sorpresa con il passare degli anni.
Sembra solo ieri che ero giovane, appena sposato e avviandomi verso una nuova vita con il mio partner. Eppure, in un certo senso, sembra che sia passato un secolo, e mi chiedo dove siano finiti tutti quegli anni. So di averli vissuti tutti. Ho frammenti di come era allora e di tutti i miei sogni e speranze. Ma eccolo qui… l’inverno della mia vita, e mi coglie di sorpresa… Come ci sono arrivato così in fretta? Dove sono andati gli anni e dove è andata la mia giovinezza?
Ricordo bene di aver visto persone anziane nel corso degli anni e di aver pensato che quelle persone anziane erano lontane anni luce da me e che l’inverno fosse così lontano che non riuscivo a immaginarlo o a comprenderlo completamente. Ma eccolo qui… i miei amici sono in pensione e stanno diventando grigi… si muovono più lentamente e ora vedo una persona anziana. Alcuni sono in condizioni migliori e altri peggiori di me… ma vedo il grande cambiamento… Non come quelli che ricordo giovani e pieni di vita… ma, come me, la loro età inizia a mostrarsi e ora siamo quelle persone anziane che vedevamo e che non pensavamo saremmo mai stati.
Ott 14 2024
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“State tranquilli, tutto questo è solo sonno arretrato...” di Sammy Basso
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“Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa Iettera perché se c’è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l’ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso… E perciò, ecco che ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell’ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l’essenziale senza cose superflue o altro.