Mar 25 2013

NON LASCIATE CHE IL RUMORE DELLE OPINIONI ALTRUI OFFUSCHI LA VOSTRA VOCE INTERIORE.

Steve Jobs

 

 

Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore.

Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun’altro.

Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone.

E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.

In qualche modo loro sanno cosa volete realmente diventare.

Tutto il resto è secondario.

Siate affamati.

Siate folli.

 

Steve Jobs


Mar 22 2013

IL NUMERO UNO DEGLI ESORCISTI: “MONTI (E NON SOLO) MASSONE”

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Padre Amonth con Massimo Emilio Gobbi

 

Padre Amorth: “Nel mondo comandano 7-8 persone. Hanno pestato i poveri e salvato i ricchi”. E sul nuovo pontefice: “Temo che faccia la fine di Papa Luciani”

 

Un giudizio senza appello sul capo dello Stato ormai a fine mandato e sul presidente del Consiglio in carica ancora per pochi giorni. Anzi, un anatema, considerato che a pronunciarlo è padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista del mondo, oltre 160.000 riti di liberazione compiuti su indemoniati.

Eccolo, trascritto alla lettera: «Chi comanda è chi ha i soldi. Il nostro mondo è gestito da 7-8 persone che hanno in mano i quattrini. Di Monti cosa vuole che dica? Non per niente è stato messo su da un massone! Perché Napolitano è massone. Non lo conosco personalmente (Monti, ndr), però per essere arrivato così, di colpo, al ruolo che ha… Solo con la potenza della massoneria poteva arrivarci».

È una videointervista che dura quasi due ore, raccolta l’11 marzo. Mi è stato concesso di visionarne un estratto di 24 minuti. Davanti alla telecamera l’anziano sacerdote della Società San Paolo denuncia come l’associazione segreta si sia infiltrata nel cuore stesso della Chiesa: «La massoneria ha i rami dappertutto. Anche in Vaticano, purtroppo. Esiste. Perché è basata sul denaro, sulla carriera. Si aiutano reciprocamente».

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Mar 21 2013

ADDIO PIETRO MENNEA, LA «FRECCIA DEL SUD»

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Pietro Mennea

Era ricoverato da tempo. L’ex velocista di Barletta detenne il primato sui 200 metri dal 1979 al 1996. Tra gli altri primati anche quelli dei 100 e della staffetta 4×200. Nella vita fu anche avvocato e politico.

ROMA. È morto stamattina in una clinica a Roma, all’età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Mennea è stato primatista del mondo dei 200 metri dal 1979 al 1996. 
Oro olimpico nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 ed ex primatista del mondo con il tempo di 19″72 a Città del Messico nel 1979, un record che è durato fino ai Giochi di Atlanta del 1996 quando fu aggiornato da Michael Johnson.

Mennea, nato a Barletta il 28 giugno 1952, da tempo lottava contro una gravissima malattia. E’ stato uno dei simboli dello sport italiano: detiene i primati nei 100, 200 metri e nella staffetta 4×200. Al di fuori dello sport è stato un avvocato e politico.

Appresa la notizia della morte del campione Pietro Mennea, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è rientrato precipitosamente da Milano, dove si trovava per impegni di lavoro. Il numero 1 dello sport italiano ha disposto l’allestimento della camera ardente per oggi pomeriggio, nella sede del Coni, a Roma.

 

Fonte: visto su L’Arena di Verona del 21 marzo 2013

Link: http://www.larena.it/stories/dalla_home/486634_addio_a_pietro_menneala_freccia_del_sud/

 


Mar 06 2013

VENEZUELA, ADDIO PRESIDENTE HUGO CHAVEZ

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L’annuncio della morte dato alla popolazione in diretta tv dal suo vice, Nicolas Maduro

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“Non voglio morire…”: con queste parole, sussurate a mezza voce, il presidente venezuelano, Hugo Chavez, si e’ congedato dal mondo, martedi’ 5 marzo sera, nell’ospedale militare di Caracas.

Il presidente venezuelano Hugo Chavez è morto.

Lo ha reso noto parlando in diretta tv al Paese il vicepresidente e delfino di Chavez, Nicolas Maduro. Lo stesso Maduro, nelle scorse ore, aveva invitato la popolazione a pregare per il leader bolivariano dopo l’aggravarsi delle sue condizioni. Chavez, che aveva 58 anni e nei mesi scorsi era stato operato di cancro, si è spento alle 16.25 ora locale.

“E’ un momento di profondo dolore”, ha detto Maduro parlando alla Nazione visibilmente commosso. “Chi muore per la vita non può essere considerato morto”, ha sottolineato insieme ai membri del suo governo. “Nelle prossime ore – ha aggiunto – renderemo noti tutti i programmi per rendere omaggio al nostro comandante”.

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Feb 02 2013

ZEFFERINO CASTELLETTI OGGI COMPIE 101 ANNI E RICORDA I BOMBARDAMENTI DEL 1944 IN VAL D´ADIGE

Category: Persone e personaggi,Verona storia e dintornigiorgio @ 00:51

Zefferino Castelletti

Zefferino Castelletti: oggi compie 101 anni  (FOTO PECORA)

 

DOLCÈ.  Zefferino Castelletti, la memoria di Ossenigo. Ritrovò i corpi straziati dei genitori con quelli dei soldati tedeschi «Non voglio dimenticare»

Incursioni aeree in tutta la Val d´Adige. Bombe su case, chiese e civili mentre erano in casa, a lavorare o pregare. Abitazioni e stalle distrutte insieme agli affetti più cari.  È tutto nella memoria di Zefferino Castelletti, di Ossenigo, che oggi (martedì 29 gennaio 2013)  compie 101 anni attorniato dall´affetto di quattro figli, 10 nipoti e 11 pronipoti.  Zefferino gode di buona salute e fino a qualche anno fa andava in campagna tra le amate viti.

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Nov 20 2012

PAZIENTE ONCOLOGICO TERMINALE: GUGLIELMO SINIGAGLIA IL TESTIMONE SCOMODO DI USTICA ADESSO È DAVVERO INANE

Pubblicata da Guglielmo Ludovico Sinigaglia il giorno Giovedì 15 novembre 2012 alle ore 10.42

 

Cari amici, di Face con molta fatica scrivo questa che presumo sia la mia ultima nota.

Da circa un mese in base agli ultimi esami ed analisi sono stato classificato “Paziente oncologico terminale”. Pertanto con il mio consenso sono stati sospesi tutte le terapie che sarebbero comunque stati degli accanimenti terapeutici. Pertanto come terapia farmacologica mi sono restate solo quelle antidolorifiche: ” Morfina e Codeina”, uniti a pochi altri farmaci.

Sono a casa visto che deputo inutile occupare un posto in ospedale che potrebbe essere più utile a degli esseri che coltivano ancora qualche speranza di sopravvivenza.  Constatando che la sanità nazionale non si fa scrupoli di nessuno, pertanto effettua tagli di tutti e su tutti senza nemmeno rispettare il dolore, spingendo i medici ad andare persino contro al loro giuramento di “IPPOCRATE”.

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Nov 08 2012

AMOS SPIAZZI, MORTO IL GENERALE DEI SEGRETI

Il generale Amos Spiazzi avrebbe compiuto 79 anni tra un mese  (Trieste, 4 dicembre 1933 – Verona 4 novembre 2012)

 

MORTO AMOS SPIAZZI,  IL GENERALE DEI SEGRETI

 

STORIE D´ITALIA. All´età di 79 anni, nella sua casa alla Biondella, il generale d´artiglieria, al centro di molti misteri di Stato, si è spento dopo alcuni mesi di malattia. Dalla Rosa dei Venti negli anni Settanta in poi, è stato coinvolto in mille indagini e processi. Dai quali è sempre uscito assolto

 

Il brigadiere generale Amos Spiazzi di Corte Regia è morto. Ieri mattina tra le braccia di Giulio, uno dei suoi figli. L´ha ucciso un tumore a un polmone, diagnosticato un mese fa, dopo un infarto. E la situazione già compromessa per il primo malore non gli ha dato possibilità di scampo.
È morto il 4 novembre, avrebbe compiuto 79 anni.

Non poteva avere un giorno diverso, il generale, per lasciare questa terra. È morto il giorno in cui l´Italia festeggia le Forze Armate. Lui che questo Paese ha amato tanto.

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Ott 31 2012

GIAZZA TRA STORIA E MEMORIA: VITTORIO AVESANI E L’ECCIDIO DEI PARTIGIANI A GIAZZA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE.

 

Vittorio Avesani e l’eccidio dei partigiani a Giazza durante la Seconda Guerra Mondiale. Una storia che forse molti conoscono, ma che grazie alle testimonianze e ai documenti raccolti da Pantheon, torna ancora protagonista di un dramma senza tempo.

 

Indagini rimaste incompiute, domande, dubbi. «Chi ha ucciso chi?». Forse bisogna anzitutto domandarsi perché. Perché  la guerra? Perché questo bisogno di atrocità?  Al di là del mistero che cela spesso gli avvenimenti passati, c’è una realtà: la morte di tre giovani, spinti da un sentimento coscienzioso di ribellione verso chi la Patria l’aveva rovinata.

 

Era il 22 giugno 1944 e Vittorio Avesani, tenente degli Alpini, fu una delle giovani vittime. Si trovava a Giazza. Insieme a lui Gino Consolaro e Pietro Bauce. «Quella mattina le mie zie sentirono partire una camionetta dall’accampamento delle SS», ci racconta Maria Pia, nipote di Vittorio. Dopo l’8 settembre del 1943, infatti, i tedeschi avevano occupato una casa di fronte a quella della famiglia Avesani, nei pressi del Saval a Verona.

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Set 24 2012

E’ MORTO MARIO PINCHERLE, LO STUDIOSO DEI MISTERI DELLA PIRAMIDE DI CHEOPE

L’archeologo e poeta, nato a Bologna nel 1919, fu partigiano sulle montagne delle Marche e visse fino al 1992 ad Ancona. Affascinante quanto controversa la sua teoria sulla piramide.

Ancona, 24 settembre 2012 – L’archeologo e poeta Mario Pincherle, autore di un’affascinante quanto controversa ipotesi sulla piramide di Cheope, è morto ieri all’età di 93 anni a Bientina (Pisa), dove viveva dal 1992.

Nato a Bologna il 9 luglio 1919 da un’importante famiglia di origine ebrea, perseguitata durante il fascismo, Mario Pincherle fu partigiano tra le montagne delle Marche. Dopo aver vissuto a lungo a Bologna e per un breve periodo a Vignola (Modena), trasferì ad Ancona dove rimase fino al 1992 per poi spostarsi definitivamente in Toscana.

La carriera di ricercatore di Pincherle subì una svolta nel 1965, quando teorizzò l’esistenza di una torre, detta poi Zed, all’interno della piramide di Cheope. La sua scoperta fu annunciata nel 1969 con uno studio pubblicato dall’Accademia dei Lincei, dove sostiene che la piramide di Cheope non e’ la tomba del faraone, bensì un momento costruito proprio a protezione dello Zed con funzioni di calendario cosmico, osservatorio astronomico e bussola. La scoperta dette impulso ad un nuovo progetto di ricerca volto alla ricostruzione delle tecniche di edificazione impiegate nell’antico Egitto.

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Set 15 2012

LA STORIA DI SHARBAT GULA, LA RAGAZZA AFGANA DAGLI OCCHI VERDE GHIACCIO

Category: Fotografie e immagini,Mondo,Persone e personaggigiorgio @ 00:01

Sharbat Gula,  12 anni  – 1985

 

LA RAGAZZA AFGHANA FOTOFRAFATA DA MCCURRY..

 

Quella di Sharbat Gula è forse la foto più riconosciuta e riconoscibile della storia del National Geographic. Grazie a questa fotografia, la storia della ragazza qui ritratta sembra incredibile, ma non è probabilmente così inusuale per i tempi in cui è stata scattata. Dopo un attacco che uccise i suoi genitori, Sharbat Gula, di etnia Pashtun, fu costretta a scalare le montagne fino ad arrivare al campo rifugiati di Nasir Bagh, nel vicino Pakistan, con i fratelli e la nonna. Fu lì che il fotografo Steve McCurry scattò questa ora famosissima fotografia.

Il suo volto divenne il simbolo del conflitto afgano degli anni ottanta, e della situazione dei rifugiati in tutto il mondo.

Quando questa immagine comparve per la prima volta nella rivista, il suo nome era sconosciuto e venne soprannominata semplicemente “ragazza afgana”.

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Lug 16 2012

FOTOGRAFIA: INTERVISTA A MAURO FIORESE

Mauro Fiorese

Mauro Fiorese (Verona, 1970) vive e lavora tra Veneto e Lombardia. E’ fotografo, docente e consulente, attivo nell’ambito della ricerca fotografica. Insegna Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e, dal 2003, è docente di Linguaggio Fotografico alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università scaligera. Autore di diverse pubblicazioni, ha esposto in Italia e all’estero. Sue fotografie fanno parte di collezioni pubbliche e private. E’ consulente del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri.

Sei fotografo, docente e curatore. In quale di questi ruoli ti riconosci di più?

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Mag 30 2012

“PENSO A UN GIORNALISMO NON SILENZIOSO MA NEPPURE AD ALTA VOCE”: TONI CAPUOZZO A 360° AL GIARDINO DELLE IDEE

Category: Media e informazione,Persone e personaggigiorgio @ 07:57

Toni Capuozzo  (secondo da destra)

“Ho cominciato a fare il giornalista di guerra non giovanissimo, avevo trent’anni, l’età nella quale ti senti infrangibile, credi di poter spaccare il mondo” ha esordito così il giornalista e volto noto televisivo Toni Capuozzo di fronte ad una sala delle Muse esaurita in ogni posto.

“Ben presto avvicinandomi alle guerre mi sono reso conto che troppo spesso non si tiene conto di che cosa significhi essere privati di ogni speranza” ha continuato ricordando i suoi reportage dai territori dell’ex Jugoslavia.

“Mi sono avvicinato a storie di dolore, di abbandono, ha conosciuto gli sguardi della paura, di bambini senza genitori, di vecchi lasciati ai margini” ha tenuto a precisare di fronte a un pubblico attento e silenzioso.

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Dic 20 2009

VITTORIO GIUNCIUGLIO : UNA VITA PER LA STORIA DI GENOVA

Category: Cultura e dintorni,Persone e personaggi,Veja migiorgio @ 18:59

Giornata triste oggi: ho preso il telefono per fare gli auguri di Natale ad un mio amico di ricerche, che era da più di un’ anno che non sentivo, Vittorio Giunciuglio, genovese, uomo piacevole e molto interessante, con una cultura impressionante.  Non ci conoscevamo personalmente, ma ogni tanto imbastivano  lunghe telefonate sulla storia locale  delle varie città. Non riuscivo a collegarmi   e il  messaggio registrato di  Telecom Italia che  “ il numero selezionato è inesistente” mi impensieriva molto,   poi una ricerca su internet mi  ha confermo la  triste realtà, Vittorio Giunciuglio: il grande appassionato della storia di Genova, ma soprattutto innamorato alla follia della sua città, alla quale aveva dedicato tutto il suo tempo,  se ne era  andato  il 2 agosto del 2008.

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Dic 14 2009

Ca di David di Verona: Il 4 luglio 2009 se ne è andato Dino Coltro

Category: Persone e personaggi,Verona cultura variagiorgio @ 22:23

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Dino Coltro nel suo studio  in una foto di qualche anno fa

LA SCOMPARSA DEL POETA E SCRITTORE CONTADINO.

Cordoglio in città e a San Giovanni Lupatoto

Addio a Dino Coltro, l’ultimo
cantore del mondo agricolo

Dino Coltro è morto a 79 anni nella sua casa di Cadidavid. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 2 novembre. Da un po’ non stava bene, e si era trasferito da qualche tempo  dal figlio Stefano,  negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate.  Nato a Strà di Coriano d Albaredo d’Adige il 2 novembre del 1929 è stato scrittore e poeta. Figlio di contadini, è riuscito con molti sacrifici a diventare maestro elementare, e dal 1970 al 1990 è stato direttore didattico a San Giovanni Lupatoto, dove ha vissuto gran parte della sua vita.

Verona. «Abbiamo perso il Berto Barbarani dei nostri tempi».

La notizia della scomparsa di Dino Coltro ha scosso città e provincia. L’assessore alla Cultura Erminia Perbellini ricorda il poeta e scrittore contadino con grande affetto: «Una perdita grave per la città e per la nostra cultura. Dino Coltro è stato in grado di tener vive le nostre radici e le nostre tradizioni, incarnando la cultura che per secoli è stata alla base del modo di lavorare nel nostro territorio. Con i lunari lui riusciva a tramandare una cultura fondamentale per il lavoro dei contadini».


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Nov 30 2009

Addio a Carlo Nordera, il cultore del cimbro scritto e parlato

Category: Lessinia,Persone e personaggi,Verona cultura variagiorgio @ 10:27

carlo nordera giazza

GIAZZA. Ogg,i lunedì 30 novembre,  il funerale del maestro che, per quarant’anni, si è dedicato all’insegnamento nei paesi di montagna

Per tenere in vita la lingua creò «Taucias Garëida» ed ebbe l’intuizione di aprire una libreria a Verona L’ultima fatica: il «Glossario dei Tredici Comuni»

Si è spento all’età di 80 anni, compiuti lo scorso agosto, il maestro Carlo Nordera, a cui devono moltissimo quanti studiano e ricercano la storia, la cultura, la lingua e l’identità cimbra. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio nella chiesa di Giazza alle 14.30, partendo alle 13.45 dall’ospedale di San Bonifacio.

Nordera si è dedicato per 40 anni all’insegnamento, sempre in paesi di montagna e con ultima destinazione Selva di Progno e ha continuato la trasmissione della cultura attraverso la casa editrice da lui fondata, Taucias Garëida (Lingua cimbra), la cui ultima grande fatica è stato il «Glossario del Taucias Garëida dei Tredici Comuni Veronesi», opera dello studioso monsignor Giuseppe Cappelletti.

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