Gen 19 2024

AVETE APPENA UCCISO LUDWIG VAN BEETHOVEN

Category: Musica e spettacoli,Persone e personaggigiorgio @ 17:58

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Se conoscete una donna in stato interessante, che ha già otto figli, tre dei quali sono sordi, due ciechi, uno ritardato mentale e lei stessa ha la sifilide, le consigliereste di abortire? 

Se avete risposto … SI……….avete appena ucciso Ludwig van Beethoven

Beethoven aveva 8 fratelli tre dei quali sordi, due ciechi ed uno ritardato. A completare il quadro quando fu concepito la madre aveva la sifilide…chiunque avrebbe consigliato l’aborto ma, lei portò avanti la gravidanza dandoci uno dei più grandi pianisti e compositori di tutti i tempi. 


Dic 31 2023

TOTILA, IL GENERALE OSTROGOTO CHE LASCIO’ ROMA CON 500 ABITANTI

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Nell’anno 546 d.C, la città eterna di Roma giacque in rovina, vittima della furia e dell’ambizione di Totila, fiero capo dei Goti. La storia, tramandataci dalle voci del passato, in particolare quelle di Procopio, storico romano d’Oriente, narra di un’epoca oscura e disperata.

Roma, una volta magnifica e imperiosa, si trovò assediata. Le sue maestose mura, che avevano resistito al tempo e alle guerre, ora piangevano sotto l’assedio degli Ostrogoti. 

Gli abitanti, intrappolati come uccelli in gabbia, soffrivano la fame più nera. Le loro bocche, un tempo saziate da vino e cibi prelibati, ora masticavano in disperazione carne di cavallo, cani, gatti e persino topi. 

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Dic 26 2023

SEI DI PESCANTINA SE ….

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Dalle memorie di padre Leone de’ Minori nato a Pescantina prima dell’unità d’Italia:

<<< A proposito poi di una sua permanenza nella città di Bologna, il frate descrive il seguente fatterello: 

” Una volta nel nostro convento di S. Antonio, in via Guido Guinizelli n.3, m’incontrai con l’insigne pittore Giacomo conte Gianni, il quale , come seppe che ero di Pescantina, così scherzando disse, davanti a una corona di frati:

– Oh! il Padre Leone è dunque di Pescantina? Quei de Pescantina, soggiunse, sono tremendi:

Domandano una pipa di tabacco, poi danno un colpo di coltello e mettono le budella nelle mani…. il primo galantuomo di Pescantina ha fatto 25 anni di galera…. e il Padre Leoncino, se non avesse la grazia della vocazione, a quest’ora sarebbe in prigione….-. 

Ma il nobile uomo trovò in me un estremo difensore della sua patria, e gli dimostrai come i Pescantinati non sono un popolo di briganti o di asassini; ma un popolo evoluto, civile e degno dell’altezza dei tempi…. Tutti i presenti risero saporitamente ….. >>>>

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Fonte: Tratto da ” Pescantina tra ‘800 e ‘900 ” scritto da Giannantonio Conati ………


Nov 02 2023

MENACHEM BEGIN

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Uomo politico israeliano (Brest-Litovsk 1913 – Tel Aviv 1992).

Dirigente del movimento giovanile sionista in Polonia, deportato in Siberia nel 1940-41, si trasferì in Palestina nel 1942, assumendo il comando dell’organizzazione terroristica Irgùn Zwaì Leumì, autrice di numerosi attentati antiarabi e antiinglesi negli anni immediatamente precedenti alla nascita dello stato di Israele (1948). 

Deputato alla knesset dal 1948, ministro senza portafoglio dal 1967 al 1970, nel 1973 assunse la leadership di una coalizione di partiti di destra (Likud) – tra i quali l’Herut, da lui fondato nel 1948 – che vinse le elezioni del 1977. 

Divenuto primo ministro, avviò trattative con il presidente egiziano Sādāt (con il quale condivise nel 1978 il premio Nobel per la pace), che portarono alla pace separata con l’Egitto del marzo 1979, accentuando contemporaneamente la lotta contro la resistenza palestinese e l’intransigenza nei confronti degli altri stati arabi vicini (ripetuti interventi in Libano fino all’invasione del 1982, annessione del Golan nel 1981, ecc.). 

Riconfermato primo ministro dopo le elezioni del 1981, si dimise nel 1983 per motivi di salute.

Fonte: Treccani

Link: https://www.treccani.it/enciclopedia/menahem-begin/

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FRASI DI  MENACHEM BEGIN

Frasi di Menachem Begin Data di nascita: 16.  Agosto 1913 Data di morte: 9. Marzo 1992 Menachem Wolfovitch Begin e stato un politico israeliano, Primo ministro di Israele dal 1977 al 1983 

“La nostra razza e la Razza dei maestri. Siamo dei divini su questo pianeta. Noi siamo tanto diversi dagli esseri umani inferiori che restano degli insetti. Infatti, rispetto alla nostra razza, le altre razze sono bestie, animali, bovini al massimo. Le altre razze sono escrementi umani. Il nostro destino e quello di governare queste razze inferiori. Il nostro regno terreno sarà  governato dal nostro leader con una verga di ferro. Le masse leccheranno i nostri piedi e ci serviranno come schiavi.” (Menachem Begin, Premio Nobel per la Pace 1978)

Fonte: Paolo D’Arpini

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Questa è la mentalità che governa “l’unica democrazia del Medio Oriente”. 

Hanno cercato di dire che questa citazione non è autentica ma fu Amnon Kapeliouk, un giornalista franco-israeliano a riportarla su The New Statesman il 25 giugno del 1982. 

Queste parole furono pronunciate da Begin davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano.

Questa è la vera natura dello stato ebraico.


Set 11 2023

LA CORRUZIONE DEI GIUDICI È VECCHIA COME IL MONDO

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Un dipinto del pittore fiammingo Gerard David (1460 circa-1523), mostra lo scuoiamento da vivo del  giudice corrotto Sisamnes nell’anno 500 a.C.   La storia della fine del magistrato infedele ci giunge dallo storico greco Erodoto.

Sisamnes fu un giudice reale corrotto al tempo  di Cambise II in Persia. 

Si scoprì che prese una tangente in tribunale ed emesse una sentenza ingiusta. Di conseguenza, il re ordinò che fosse arrestato per la sua corruzione, e ordinò che fosse scuoiato vivo. 

Prima di emettere giudizio, il re chiese a Sisamnes chi volesse nominare suo successore; Sisamnes nella sua avidità, scelse suo figlio Otanes, il re acconsentì e nominò Otanes per sostituire suo padre. Successivamente emesse la sentenza, ordinando che a Sisamnes gli fosse rimossa la pelle per rivestire il sedile su cui il nuovo giudice si sarebbe seduto in tribunale, per ricordargli le potenziali conseguenze della corruzione. 

Otanes, nelle sue deliberazioni, fu costretto a ricordare sempre che era seduto sulla pelle del padre giustiziato, Ciò contribuì a garantire l’equità in tutte le sue udienze, deliberazioni e sentenze.

Un buon monito per i giorni nostri.


Apr 26 2023

JESSE OWENS  CURIOSITÀ STORICHE  

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Tutti sanno come Hitler abbia ignorato Jesse Owens durante le Olimpiadi di Berlino perché era negro.

Bella favoletta, peccato che non sia vera e sia sempre stata smentita anche dallo stesso Owens, che racconta di aver scambiato un cortese saluto con Hitler dopo aver vinto il suo primo oro.

Fu invece il presidente USA ad ignorarlo completamente, ed anzi invitando alla Casa Bianca solo atleti bianchi.

Hitler non mi snobbò, fu Roosevelt a snobbarmi. Il Presidente non mi mandò nemmeno un telegramma” furono le parole di Owens.

Ma se ripeti una bugia un numero sufficiente di volte, (quasi) tutti ci crederanno.


Feb 09 2023

RICCARDO BERTANI PARLA 112 LINGUE, HA SOLO LA LICENZA ELEMENTARE

Category: Cultura e dintorni,Persone e personaggigiorgio @ 01:22

RICCARDO BERTANI PARLA 112 LINGUE, HA SOLO LA LICENZA ELEMENTARE, 93 ANNI E VIVE IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA, COLTIVANDO LA TERRA ED ALLEVANDO ANIMALI.

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Riccardo Bertani, dopo le elementari ha studiato da autodidatta idiomi dimenticati: dal mongolo alle lingue siberiane, pubblicando oltre 1000 volumi. La sua casa è diventata un Fondo e lui invita gli appassionati di lingue scomparse ad andarlo a trovare.

Ribelle fino in fondo, il contadino poliglotta si prepara col sorriso ad andare “verso l’infinito”. 

A Caprara, piccola frazione di Reggio Emilia fra campi brinati e torpido silenzio, la porta della prima casa di via della Rimondella è sempre aperta. Fuori c’è un cartello: “Fondo librario documentario Riccardo Bertani”. Porta il nome di chi in quella cascina ha sempre vissuto, chiuso in una stanza piena di libri e agende delle banche. Lì, Bertani, in 70 anni di studi e traduzioni ha scritto e realizzato più di 1000 volumi, arrivando a conoscere da autodidatta oltre 100 lingue.

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Ago 31 2022

L’INTUIZIONE E’ QUALCOSA CHE PRECEDE LA CONOSCENZA ACCURATA

NIKOLA TESLA


Mag 28 2022

SI TRATTERÀ DI TROVARE UN MODO PER RIDURRE LA POPOLAZIONE.

Jacques Attali

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«In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione. Inizieremo dal vecchio, perché non appena supera i 60-65 anni, l’uomo vive più a lungo di quanto produce e costa caro alla società. 

Poi i deboli e poi gli inutili che non portano nulla alla società perché ce ne   di più, e soprattutto finalmente gli stupidi. 

Ce ne sbarazzeremo facendo credere loro che sia per il loro bene. 

Non saremo in grado di fare i test di intelligenza su milioni e milioni di persone, puoi immaginare!

Troveremo qualcosa o lo causeremo, una pandemia che colpisce certe persone, una vera crisi economica o meno, un virus che colpirà il vecchio o l’adulto, non importa, i deboli soccomberanno, i timorosi e gli stupidi ci crederanno e chiederanno di essere curati.

Avremo avuto cura di pianificare il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione. 

La selezione degli idioti sarà cosi fatta da sola: andranno al macello da soli».

[Jacques Attali, Il futuro della vita, 1981]

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DA ALTRE FONTI…

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La bufala sulla profezia di Jacques Attali in “Il futuro della vita” del 1981

La conferma ci arriva anche da Bufale.net. Quella associata a Jacques Attali in “Il futuro della vita” del 1981 è una serie di concetti buttati lì così, senza un senso logico. E, soprattutto, senza che l’autore li abbia mai citati. Si tratta del post virale che riporta più o meno quanto segue:

“In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione. Partiremo dagli anziani, perché non appena supererà i 60-65 anni l’uomo vive più a lungo di quanto produce e costa caro all’azienda”. Inizia così una lunga citazione, che questo post di Facebook , condiviso quasi 400 volte dall’8 aprile 2021, attribuisce a Jacques Attali, ex consigliere del presidente François Mitterrand. Questa pubblicazione menziona anche “i più deboli” e “i più stupidi”, di cui bisogna “sbarazzarsi”, “facendo credere loro che è per il loro bene”.

Al di là di quanto riportato da altre fonti, come accennato prima, anche noi abbiamo fatto ricerche, senza trovare nulla. Non c’è traccia di questa citazione nelle pagine consultate. Il libro non è più disponibile presso l’editore, ma Jacques Attali ha inviato una copia delle pagine che trattano di eutanasia. Ciò corrisponde alle pagine caricate dagli utenti di Internet, e anche alla ricerca dei nostri colleghi di Checknews che avevano già esaminato i commenti allora decontestualizzati sull’allungamento della vita e sull’eutanasia nel 2018.

La citazione è apparsa intorno alla stessa data su diversi forum, prima che lo stesso Jacques Attali si sbilanciasse in prima persona con alcuni media francesi, per alcune frasi a lui attribuite in queste ore in “Il futuro della vita” del 1981:

“Questo testo è totalmente inventato. È ancora più lontano dalla realtà rispetto al precedente testo diffamatorio. Non è affatto vicino al testo iniziale. È come dire che abbia scritto Mein Kampf”.

Testo virale rielaborato, dunque, ed una bufala che in queste ore coinvolge Jacques Attali in “Il futuro della vita” del 1981.

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ATTALI: PROFETA O COSPIRATORE?

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Jacques Attali,

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Quello che viviamo da un anno è un crimine contro l’umanità, nessuno ne dubita. Questa operazione è stata pianificata dalle “élite” per anni. E se, nonostante tutte le prove che noi giornalisti indipendenti e whistleblower portiamo ogni giorno, c’è ancora un dubbio nella mente di certo, voglio fornirvene un altro indiscutibile visto che compare per intero in un libro di Michel Salomon pubblicato su 1981.

Giudica da solo…

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Jacques Attali, 1981, allora consigliere di François Mitterrand, in un libro di interviste di Michel Salomon, disse:

“In futuro si tratterà di trovare un modo per ridurre la popolazione”. Inizieremo con i vecchi, perché una volta superati i 60-65 anni, le persone vivono più a lungo di quanto producono e costano caro alla società.

Poi i deboli, poi gli inutili che non portano nulla alla società perché ce ne saranno sempre di più, e soprattutto infine i più stupidi. Eutanasia che prende di mira questi gruppi; L’eutanasia dovrà essere uno strumento essenziale delle nostre società future, in ogni caso.

Ovviamente non saremo in grado di giustiziare persone o allestire campi. Ce ne libereremo facendogli pensare che sia per il loro bene.

La popolazione troppo numerosa, e per la maggior parte inutile, è qualcosa che ha scelto di essere economicamente troppo costoso. Dal punto di vista sociale, è anche molto preferibile che la macchina umana si arresti bruscamente piuttosto che deteriorarsi gradualmente.

Né saremo in grado di superare i test di intelligenza a milioni e milioni di persone, puoi immaginare!

Troveremo qualcosa che abbiamo scelto dove lo causeremo, una pandemia che prende di mira determinate persone, una vera crisi economica o meno, un virus che colpirà i vecchi o i grassi, poco importa, i deboli soccomberanno, i paurosi e gli stupidi ci crederanno per essere attratti. Avremo cura di aver programmato il trattamento, un trattamento che sarà la soluzione.

La selezione degli idioti si farà così da soli: andranno al macello di propria iniziativa. »

[ Il futuro della vita – Jacques Attali, 1981 ]

Interviste a Michel Salomon, collezione The Faces of the Future, edizioni Seghers.

NB: Per informazione e in risposta a chi se lo chiede, c’era una seconda edizione del libro di Michel Salomon, epurato degli elementi più inquietanti. Le parole citate in questo post e attribuite al benefattore dell’umanità Attali, non compaiono più nella nuova edizione del libro, divenuta stranamente “irrintracciabile”.

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Fonte:  Professione GENDARME   del 14  aprile 2022

Link: https://www.profession-gendarme.com/attali-prophete-ou-conspirateur/

Link: https://www-profession–gendarme-com.translate.goog/attali-prophete-ou-conspirateur/?_x_tr_sl=ru&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=wapp


Mag 27 2022

KLAUS SCHWAB … I MANGIATORI INUTILI

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Dalla pagina  105 del libro di Klaus Schwab fondatore del World Economic Forum DAVOS,  pubblicato nel 1993 (John Coleman):

«Almeno 4 miliardi di “mangiatori inutili” saranno eliminati entro l’anno 2050 per mezzo di guerre limitate, epidemie organizzate di malattie mortali ad azione rapida e fame.

L’energia, il cibo e l’acqua saranno mantenuti a livelli di sussistenza per la non-élite, iniziando con le popolazioni bianche dell’Europa occidentale e del Nord America e poi diffondendosi ad altre razze.

La popolazione del Canada, dell’Europa occidentale e degli Stati Uniti sarà decimata più rapidamente che negli altri continenti, fino a quando la popolazione mondiale raggiungerà un livello gestibile di 1 miliardo, di cui 500 milioni  saranno costituiti da razze cinesi e giapponesi, selezionate perché sono persone che sono state irreggimentate per secoli e che sono abituate ad obbedire all’autorità senza domande.» (pagina n. 105)


Mag 23 2022

ORIGINI DELLE CARAMPANE

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Nel 1319 morì a Venezia l’ultimo discendente della ricca famiglia dei Rampani; poiché era senza eredi e non aveva fatto testamento, come in uso nella Serenissima, tutti i suoi beni mobili e immobili passarono alla Repubblica che ne fece buon uso.

In contrada di San Cassian, a cavallo tra i sestieri di Santa Crose e San Polo, essendo parte di questi immobili concentrati in questa zona, e per evitare il vedere vecchie prostitute aggirarsi per le calli in cerca di clienti, decisero di confinare tali prostitute in una zona ristretta della città, creando, forse, il primo quartiere a “luci rosse”della storia, dove anche le vecchie prostitute potessero esercitare la loro professione, naturalmente pagando alla Repubblica le relative tasse, la denominazione da ca’ Rampani a Carampane, visti i soggetti a cui vennero assegnate le case, il passo fu breve,

Nella morigerata Serenissima che di certo non era in linea con le attuali teorie “gender” veniva incoraggiato l’esibizionismo delle Carampane per combattere l’omosessualità assai diffusa a Venezia tra il XV e il XVI sec., va detto che i tribunali dell’epoca lavoravano indefessamente per punire le violenze nate da “atti contro natura”, decapitando e bruciando i malcapitati colpevoli.

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Va anche detto che nel Settecento i veneziani volendo incrementare il turismo (anche sessuale) nella città, le prostitute giovani e belle poterono esercitare nel cuore di Venezia mentre a Ca’ Rampani rimasero solo le più anziane, che vivevano relegate come in ospizio continuando, se potevano, il loro antico mestiere a modicissimi prezzi imposti dal Governo, però con l’assoluta proibizione di mettere il naso per strada perché sgradevoli alla vista.


Apr 24 2022

IL MEDICO DELLA PESTE, LA PIÙ INQUIETANTE DELLE MASCHERE VENEZIANE

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l Medico della Peste è sicuramente la più inquietante delle maschere di carnevale veneziane

Negli ultimi anni, la maschera del Medico della Peste è diventata molto conosciuta, quasi pop, grazie soprattutto a videogiochi di successo come Assasin’s Creed e diversi film. Nell’universo Steampunk, se ne trovano molte versioni. Grazie a questa popolarità, il Medico della Peste, un tempo simbolo terribile di morte e disperazione, viene oggi scelto come costumecosplay o vestito di Halloween.

 Ma com’era e a cosa serviva davvero la maschera del Medico della Peste?

Sappiamo poco sulle origini, ma è noto che la figura del Medico della Peste era diffuso in tutta Europa già nel medioevo. Nel XVII secolo, un famoso medico francese, Charles de Lorme, perfezionò la maschera del Medico della Peste, conferendole l’aspetto che conosciamo.

Questa era una maschera pratica, cioè veniva usata effettivamente dai dottori e chirurghi come uniforme medica per proteggersi dal morbo quando andavano a visitare i malati di peste. 

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Apr 13 2022

POI CI SONO LORO … I FOLLI.

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Dedicato ai folli, a chi ha lasciato la comoda sedia della sicurezza, a chi ha abbandonato il vialetto di casa, a chi non è stato compreso.

“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido”.
Albert Einstein

Molti imprenditori, rivoluzionari, ora miliardari, considerati geni innovatori, hanno abbandonato gli studi. Hanno preso la porta prima che fosse ora di prenderla. Hanno sfondato la porta quando la porta era chiusa a chiave.

Chi li conosceva mentre uscivano sgommando dal loro vialetto?

Chi li conosceva quando abbandonavano il college fra gli improperi dei padri e le delusioni sempiterne delle madri?

E ora forse li conosciamo? Li conosciamo davvero?

I loro genitori li conosceranno, ora, li riconosceranno?

Ci sono tante persone fortunate là fuori, tutto per bene, in orario, persone perfettamente cronologiche, una scalata di sì ai voti e ai sentimenti.

POI CI SONO LORO. I FOLLI. QUELLI CHE ORA AMMIRIAMO, PROPRIO QUELLI.

La follia, la rivoluzione dentro, l’innovazione magistrale: se la sono meritata. Se la sono sudata.

Ci sono due tipi di esclamazioni sul folle, la prima è: quello è un folle! La seconda è: quello è un folle!

Sembrano identiche eppure non sono mai state così diverse.

Perché è facile dirlo dopo. È facile essere ammirati dopo. Essere perdonati dopo. Rivoluti in casa dopo. Voluti bene, dopo. Sentire quelli che ti hanno conosciuto che si vantano di averlo fatto quando eri niente (o ricordano l’esclamazione del primo tipo: quello è un folle!).

Ebbene. I fatti. I fatti dimostrano che la follia si deve meritare, il talento deve essere lasciato libero o deve evadere, che l’ammirazione e tutti gli appellativi che sentono ora se li sono sudati fra le lacrime e la follia, che il loro futuro a cui nemmeno i genitori credevano se lo sono costruiti senza manuale di istruzioni, senza la scalata sulla scalinata del successo, ma solo con la scalata alle idee e alla loro integrità.

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Apr 01 2022

MONEY, IL PEDOFILO CHE HA INVENTATO L’IDENTITA’ DI GENERE… E ROVINATO MOLTE PERSONE

Category: Natura e scienza,Persone e personaggigiorgio @ 00:42

John William Money

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Lo psicologo neozelandese fece un esperimento che doveva dimostrare che cambiare sesso porta a una vita felice: fu un disastro che portò al suicidio le sue vittime

L’altro gigante cui dobbiamo la nostra idea di sessualità, essendo il primo l’entomologo stupratore Kinsey, è il pedofilo Money, che ha distrutto un bambino e la sua famiglia, che ha fatto castrare un bambino sano, ha abusato di lui e del fratello ancora bambini, li ha spinti entrambi al suicidio.

Memorizzate questo nome, non è difficile, basta pensare a denaro, perché Money è presentato come un eroe del pensiero e della libertà umana sui testi attualmente usati in molte facoltà di sociologia, antropologia, psicologia e pedagogia, o forse tutte.

John William Money (1921-2006) è stato uno psicologo e sessuologo neozelandese, specializzato nella ricerca nell’ambito dell’identità di genere, in effetti l’ambito dell’identità di genere lo ha inventato lui, quindi, forse specializzato è un termine riduttivo.

Money era il sessuologo, o meglio un fuckologists, per usare il suo memorabile termine, che ha rivoluzionato la sessuologia, rivoluzionandone anche i termini, insieme a Kinsey ne è il padre fondatore. Ne ha rifondato anche il linguaggio, come è ovvio che sia, perché dove non esistono le parole, non possono esistere i concetti. I concetti assurdi non hanno parole che li indichino, quindi chiunque stravolga la realtà deve creare un linguaggio: quello che Orwell definisce neolingua. I termini “orientamento sessuale”, “identità di genere”, e da quando questi termini esistono si è creata un’ideologia che li giustifica, “parafilia” (termine neutro che sostituisce “perversione”) sono i più noti. […] Sempre suo è fuckology, la scienza dello scopare, per indicare la sessuologia, termine che purtroppo non ha avuto successo ed è un peccato: la sessuologia non ha mai studiato il sesso, che è il più grande dono di Dio, crescete e moltiplicatevi, grazie al quale la vita nasce e dalla passione nasce la tenerezza. La cosiddetta sessuologia è fuckology, come affermato dal suo stesso fondatore, osannato come un eroe del pensiero in tutte le facoltà di sessuologia del mondo. […]

Money vivacchiò in ambiente accademico, giocherellando con le sue strampalate idee, che il concetto di “sesso” si riferisca esclusivamente alle caratteristiche biologiche che differenziano gli uomini e le donne, mentre il “genere” si riferisce a una costruzione sociale slegata dal sesso. La bizzarra teoria secondo la quale che l’identità di una persona non si basa sul sesso biologico, ma sugli influssi dell’ambiente in cui cresce, compare già nel saggio di Simone de Beauvoir “Il Secondo Sesso”, con l’affermazione che “non si nasce femmina, lo si diventa”, e degli studi antropologici di Margaret Mead.

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Feb 24 2022

E’ MORTO L’EX GIUDICE FRANCESCO ROSE, IL “PROFESSORE”  DI MORENA SUD

Category: Persone e personaggigiorgio @ 20:00

Rose Francesco

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Mercoledì 23 Febbraio 2022 

Aveva 91 anni. Lottò per l’urbanizzazione della borgata sorta abusivamente negli anni ’60 a ridosso della via Anagnina. Grazie a Petroselli riuscì ad ottenere i servizi per il quartiere. E’ stato magistrato tributario fino al 2005.

Roma – 23 feb 2022 (Prima Pagina News)

Aveva 91 anni. Lottò per l’urbanizzazione della borgata sorta abusivamente negli anni ’60 a ridosso della via Anagnina. Grazie a Petroselli riuscì ad ottenere i servizi per il quartiere. E’ stato magistrato tributario fino al 2005. 

E’ morto nell’ospedale di Frascati, a seguito di una emorragia cerebrale, l’ex giudice tributario Francesco Rose. Aveva 91 anni. Il giudice Rose è stato anche coordinatore del Massimario della Commissione Regionale Tributaria del Lazio e, in precedenza, presidente di due Unità sanitarie locali: l’ex Usl Roma 10 e l’ex Usl Roma 15. Nato il 2 agosto del 1930 a Grimaldi, il dottor Rose ha vissuto l’infanzia a Cosenza, nella centralissima via Giuseppe Campagna, di fronte alla Cattedrale. 

Poi, all’età di 19 anni, con due diplomi in tasca, si trasferì per ragioni di studio prima a Milano e poi a Roma, dove nei primi anni ’50 si laureò ed entrò all’Istat. Divenne membro della direzione nazionale Cgil-pubblico impiego e poi segretario della sezione comunista del Rione Monti. Dal ’73 al 2005 svolse attività di magistrato tributario. Al fianco sempre dei più deboli, insieme alla moglie Rita Piras, si è battuto dalla fine degli anni ’60 in poi per ottenere l’urbanizzazione del quartiere Morena, coinvolgendo anche il suo amico Luigi Petroselli, il sindaco che portò i servizi nelle borgate della capitale. 

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