Nov 18 2024

UN VALIDO MOTIVO DEL POTERE ACULTO PER ALLONTANARE JOSEPH RATZINGER

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L’unificazione dell’umanità non è un compito politico ma una speranza escatologica,  e pretendere di prescindere dalle identità dei  popoli per fonderli in un meticciato globale  è un peccato d’orgoglio simile a quello biblico della torre di Babele.

Joseph Ratzinger


Ott 12 2024

LA QUESTIONE EBRAICA

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Eguaglianza politica ed emancipazione  umana  negli scritti giovanili di Karl Marx  presentati da FAUSTO CODINO.

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In questo saggio sono raccolti alcuni scritti del giovane Marx. Marx in questi scritti poneva delle questioni che risultano al giorno d’oggi più attuali che mai.

Analizzando le questioni poste dal giovane Marx si può tranquillamente affermare che tutte le discriminazioni che gli ebrei subirono nel corso del ventesimo secolo furono diretta conseguenza dell’atteggiamento del popolo ebraico stesso, il quale, perciò, è essenzialmente il solo ed unico vero responsabile della diffusa antipatia che le popolazioni europee provano ed hanno provato nei suoi confronti.

Gli ebrei da sempre pretendono privilegi, differenziazione e leggi ad hoc che valgono solo per loro; da sempre gli ebrei chiedono di essere trattati in modo diverso dagli altri; da sempre gli ebrei si rendono estranei ed alieni rispetto ai luoghi in cui vivono; da sempre gli ebrei si oppongono a qualsiasi tipo di integrazione nel tessuto sociale delle nazioni; da sempre gli ebrei rivendicano la loro esclusività; da sempre gli ebrei pretendono privilegi. Per tutte queste ragioni nel passato gli ebrei si sono attirati le antipatie del resto dei cittadini europei.

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Set 15 2024

DIMISSIONI DI RATZINGER  IL  DIAVOLO È SEMPRE NEI DETTAGLI

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Il sito belga Media-Presse (lo SWIFT è basato in Belgio)  nel commentare   la notizia dello SWIFT alternativo lanciato da Pechino e Mosca,  raccontava come esempio:

“Quando una banca o un territorio è escluso dal Sistema, come lo fu nel caso del Vaticano nei giorni che precedettero le dimissioni di Benedetto XVI nel febbraio 2013, tutte le transazioni sono  bloccate”…. 

Dunque

“C’è stato un ricatto venuto da non si sa dove, per il tramite di Swift, esercitato su Benedetto XVI. 

Le ragioni profonde di questa storia non sono state chiarite, ma è chiaro che SWIFT è intervenuto direttamente nella direzione degli affari della Chiesa. 

Ciò spiega e giustifica dimissioni di Ratzinger, che tanti di noi hanno potuto scambiare per un atto di viltà; la Chiesa era trattata come uno stato “terrorista”, anzi peggio –   si noti, ..per esempio,  che la dozzina di banche cadute nelle mani dello Stato Islamico in Irak e Siria “non sono state escluse da SWIFT” e continuano a poter fare transazioni internazionali – ma la finanza vaticana non poteva più pagare le nunziature, far giungere mezzi alle missioni – anzi, gli stessi bancomat di Città del Vaticano erano di fatto stati bloccati.

La Chiesa di Benedetto non poteva più “né vendere né comprare”, la sua vita economica aveva le ore contate.

 “I grandi poteri mondialisti avevano  fretta e Ratzinger era un intralcio palese, un rallentamento sulla loro traiettoria”.

Subito dopo la sua “dipartita, ecco che SWIFT sblocca le transazioni vaticane, riapre i bancomat, riporta all’onore del mondo finanziario lo Ior. 

Non hanno aspettato che venisse eletto Bergoglio; gli è bastata “l’espulsione” del “terrorista bianco”.

E una buona parte dei preti e religiosi non sa nulla di queste vicende


Set 07 2024

LOTTA DI CLASSE

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Adesione allo SME, divorzio Banca d’ltalia/Tesoro, abolizione della scala mobile, abolizione della legge bancaria del ’36 (divisione tra banche d’affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci e lavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato. 

La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioe il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività. 

Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. Da quandoè iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto. 

Un trasferimento di ricchezza dal 90% della popolazione al 10% più ricco. E ancora di più all’1%. E molto, molto di più allo 0,1%. 

Si chiama lotta di classe. L’indipendenza della Banca Centrale, I’Unione Europea e I’euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni la lotta di classe.

Gilberto Trombetta


Set 06 2024

SINISTRI

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Quando parliamo di “sinistri” non intendiamo dei soggetti politicamente “di sinistra” ma dei tipi umani con determinate peculiarità.

I “sinistri” di questi tempi hanno una caratteristica ben precisa : si ritengono “di sinistra” ma guardano al popolo con disprezzo. 

Un tempo a “sinistra” il popolo era semmai da educare, non certo da schernire. Erano consapevoli che il popolo era materia su cui esercitare un’opera formatrice, in assenza della quale esso rimaneva amorfo. Erano consapevoli anche che poteva divenire malvagio, se lasciato a se stesso. 

I “sinistri” invece oggi vorrebbero togliere il diritto al popolo di non essere null’altro che popolo. Lo umiliano quando non si esprime con un linguaggio adeguato, quando non è educato o sufficientemente scolarizzato, quando ragiona con il ventre.

Essi non vogliono redimere o salvare, bensì condannare, epurare, censurare e minacciare. 

Non sono altro che i figli della borghesia che prova vergogna di sé, la voce di una cattiva coscienza viziata che vorrebbe mostrarsi virtuosa, e che si tradisce costantemente nel suo disprezzo.

Sul web il fenomeno è ancora più visibile, pensate a tutte quelle pagine social stile “abolizione del suffragio universale”.

Il “sinistro” attuale ha un nemico ben preciso: il “sovranista”. Termine diventato dispregiativo da quando i media hanno deciso così.

Sono quelli che vedono nelle finte destre al governo dei potenziali “fascisti” e che gridano “gombloddoh” a prescindere, convinti di vivere in un mondo semplice e senza dinamiche elitarie.

Gente che ripete slogan a casaccio, che non riesce ad elaborare un concetto. 

Si spalleggiano tra loro ironizzando sui politici “fascisti”, sui “novax”, sugli “omofobi” e tutto ciò che, in un determinato momento storico, i media psichiatrizzano.

In essi non vi è traccia né di capacità cognitive minime né di cultura base. 

Sono “sinistri”, proprio in senso sinistro, non “di sinistra”.

Dal Web 


Giu 17 2024

L’UNIONE EUROPEA È UN “MOSTRO” CHE DEVE ESSERE DISTRUTTO AL PIÙ PRESTO PRIMA CHE DIVENTI A TUTTI GLI EFFETTI UNO STATO TOTALITARIO

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Leggetela attentamente questa intervista, sappiate che è stata fatta nel 2006 e non abbiamo cambiato una virgola su quanto avrete modo di leggere, che questo sia di monito a tutti coloro che ancora oggi dubitano ancora sulle reali intenzioni di chi sta devastando intere nazioni sotto lo slogan che dice….

…ce lo chiede l’Europa.

Giugno 14, 2024

L’UNIONE EUROPEA È UN “MOSTRO” CHE DEVE ESSERE DISTRUTTO AL PIÙ PRESTO PRIMA CHE DIVENTI A TUTTI GLI EFFETTI UNO STATO TOTALITARIO

Leggetela attentamente questa intervista, sappiate che è stata fatta nel 2006 e non abbiamo cambiato una virgola su quanto avrete modo di leggere, che questo sia di monito a tutti coloro che ancora oggi dubitano ancora sulle reali intenzioni di chi sta devastando intere nazioni sotto lo slogan che dice….

...ce lo chiede l’Europa.

L’ex dissidente sovietico Vladimir Bukovsky mette in guardia da una dittatura nell’Unione europea. Prima si pone fine all’UE, meglio è.

Articolo pubblicato nel 2006.

Vladimir Bukovksy, ex dissidente sovietico di 63 anni, teme che l’Unione Europea si stia avviando a diventare un’altra Unione Sovietica. 

In un discorso tenuto a Bruxelles la scorsa settimana, Bukovsky ha definito l’UE un “mostro” che deve essere distrutto, prima lo si fa meglio è, prima che diventi un vero e proprio Stato totalitario.

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Giu 09 2024

NINO GALLONI…IL VIDEO SCOMPARSO DELLA DEMOLIZIONE DELL’ITALIA

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Riprendiamo questo post dal blog “Il Jester”. Il post linka a una lezione tenuta dall’economista Nino Galloni che però – nella sua lunghezza – non si limita a trattare dell’episodio evidenziato dal Jester. Merita in ogni caso di essere ascoltata tutta. (SiR)

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Riprendiamo questo post dal blog “Il Jester” del 10 giugno 2012 

Se si potesse  ascoltate questa intervista in video,      http://youtu.be/t_ssGy0LXo0[/youtube]  ma che purtroppo   non si trova più su Yotube

 ci si   renderete conto della mostruosità del progetto che ha demolito l’Italia (industriale, e non solo) a partire dalla fine degli anni ’80.

In sintesi l’Italia voleva cambiare la sua economia in meglio, affinché fosse più competitiva e meno dipendente dall’Europa. 

Poi …poi….la Germania si è riunita, e Kohl fece un accordo con Mitterand. 

La Francia avrebbe appoggiato l’unificazione tedesca, ma in cambio la Germania avrebbe dovuto rinunciare al marco. 

La Germania accettò, ma come contropartita chiese alla Francia e non solo, un progetto di deindustrializzazione dell’Italia, poiché se l’Italia si fosse mantenuta forte dal punto di vista produttivo-industriale, l’accordo tra Kohl e Mitterrand sarebbe rimasto lettera morta….E  la Germania avrebbe pagato pesantemente sia la rinuncia al marco che la sua riunificazione. 

Da qui la “vendita”….la svendita dei nostri gioielli economici alla fine degli anni ’80,  anni 90 ..sotto una duplice pressione: esterna   ed  interna….di tutti quegli “affaristi”  che con la privatizzazione a prezzi di saldo avrebbero fatto un bel po’ di grassi affari alle spalle dell’italia..

Beh, che dire? ..Fu perfino confermato da    Visco, e dal Prodi che era presenta alla proposta…

Ci hanno letteralmente fottuto e continuano a fotterci. 

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Il video:

http://youtu.be/t_ssGy0LXo0[/youtube]

… che non esiste più 


Apr 29 2024

LE NAZIONEI DOVE SI  DIVORZIA DI PIU’ 

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 13:33

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Apr 13 2024

LOTTA DI CLASSE.

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Adesione allo SME, divorzio Banca d’ltalia/Tesoro, abolizione della scala mobile, abolizione della legge bancaria del ’36 (divisione tra banche d’affari e banche commerciali), privatizzazione e svendita di asset statali strategici, riforme regressive del mercato del lavoro (eliminazione della scala mobile, pacchetto Treu, DL368/2001, legge Biagi, decreto Sacconi, riforma Fornero, Jobs Act, Decreto Poletti, DL Lavoro), libera circolazione di capitali, merci elavoratori, deflazione salariale, taglio della spesa pubblica, tasso di cambio sopravvalutato.

 La maggior parte di queste cose sono avvenute negli anni 90. Quando cioè il PIL italiano comincia a crollare. E, con esso, la produttività. Da quando cioè abbiamo ammazzato la domanda aggregata. 

Da quando è iniziato uno dei più grandi trasferimenti di ricchezza che la storia abbia mai visto. Un trasferimento di ricchezza dal 90% della popolazione al 10% più ricco. E ancora di più all’1%. E molto, molto di più allo 0,1%. SI CHIAMA LOTTA DI CLASSE. 

L’indipendenza della Banca Centrale, I’Unione Europea e I’euro sono alcuni degli strumenti più potenti attraverso i quali i parassiti della società stanno vincendo da una quarantina di anni  LA LOTTA DI CLASSE.

Gilberto Trombetta @Gitro77 


Apr 09 2024

MADELEINE ALBRIGHT.  LA MORTE DI 500.000 BAMBINI? NE VALE LA PENA.

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Il 12 maggio del 1996 la Albright in un’intervista con Lesley Stahl, alla domanda della giornalista sulla la morte di mezzo milione di bambini iracheni causati dalle “politiche” USA, lei giustificò queste misure in coercitive con una frase celebre: 

ne valeva la pena” pur di rovesciare l’allora Presidente iracheno Saddam Hussein.

 Una volta ogni tanto vale la pena ricordarla questa “persona”, specialmente in periodi in cui si santificano gli americani.

Guardatela come posa fiera davanti al fotografo. Senza vergogna.


Apr 01 2024

GLOBALISMO = COMUNISMO GLOBALE

 Klaus Schwab

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E per le persone che nutrono ancora dubbi porto ancora una citazione del papa massone dell’alta finanza Otto Kahn che già nel 1919, in una conferenza a Budapest, disse letteralment, (cito): “Voi dite che il marxismo è il più acerrimo nemico del capitalismo, il quale per noi è sacro. Ma sono solo poli opposti che ci permettono di essere l’asse dei poli. Entrambi i poli, tuttavia, hanno lo stesso obiettivo: il rinnovamento del mondo dall’alto attraverso il controllo della ricchezza e dal basso attraverso la rivoluzione”. (fine della citazione) 

Il massone di alto grado e finanziario Blumenthal lo disse in modo ancora più inequivocabile nel 1929 nel giornale svedese “Judisk Tidskrift”, n. 57 (cito): “Ultimamente la nostra razza ha dato al mondo un nuovo profeta. Ma questo ha due facce e porta due nomi: da un lato si chiama Rothschild, dall’altro Karl Marx”. (fine della citazione)


Mar 17 2024

IL COLONIALISMO INFINITO DELLA FRANCIA

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Sapevate che molti paesi africani continuano a pagare una tassa coloniale alla Francia dalla loro indipendenza fino ad oggi?

Quando Sékou Touré della Guinea decise nel 1958 di uscire dall’impero coloniale francese, e optò per l’indipendenza del paese, l’elite coloniale francese a Parigi andò su tutte le furie e, con uno storico gesto, l’amministrazione francese della Guinea distrusse qualsiasi cosa che nel paese rappresentasse quelli che definivano i vantaggi della colonizzazione francese.

Tremila francesi lasciarono il paese, prendendo tutte le proprietà e distruggendo qualsiasi cosa che non si muovesse: scuole, ambulatori, immobili dell’amministrazione pubblica furono distrutti; macchine, libri, strumenti degli istituti di ricerca, trattori furono sabotati; i cavalli e le mucche nelle fattorie furono uccisi, e le derrate alimentari nei magazzini furono bruciate o avvelenate.

L’obiettivo di questo gesto indegno era quello di mandare un messaggio chiaro a tutte le altre colonie che il costo di rigettare la Francia sarebbe stato molto alto.

Lentamente la paura serpeggiò tra le elite africane e nessuno dopo gli eventi della Guinea trovò mai il coraggio di seguire l’esempio di Sékou Touré, il cui slogan fu “Preferiamo la libertà in povertà all’opulenza nella schiavitù.”

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Mar 16 2024

GRANDE ISRAELE: IL PIANO SIONISTA PER IL MEDIO ORIENTE

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 Maurizio Blondet  18 Agosto 2020 

Il famigerato “Piano Oded Yinon”. Introduzione di Michel Chossudovskys
di Israel Shahak e Prof Michel Chossudovsky

Ripubblichiamo questo articolo alla luce dei recenti sviluppi in Libano segnati dalla tragica esplosione di Beirut del 4 agosto 2020

Il Libano fa parte del progetto “Grande Israele” come delineato in questo importante articolo:
“Il Grande Israele creerebbe una serie di stati proxy. Includerebbe parti del Libano, Giordania, Siria, Sinai, nonché parti dell’Iraq e dell’Arabia Saudita “.

“La Palestina è andata! Andato! راحت فلسطين. La difficile situazione palestinese è selvaggiamente dolorosa e il dolore è aggravato dallo sconcertante licenziamento e cancellazione da parte delle potenze occidentali di quel dolore, Rima Najjar, Global Research, 7 giugno 2020

Introduzione

Il seguente documento relativo alla formazione del “Grande Israele” costituisce la pietra angolare di potenti fazioni sioniste all’interno dell’attuale governo Netanyahu, il partito Likud, nonché all’interno dell’establishment militare e dell’intelligence israeliana.

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Mar 14 2024

COME FURONO INVENTATI I PALESTINESI

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Nel 1948, il nascente Stato di Israele sconfisse gli eserciti di Egitto, Iraq, Siria, Transgiordania, Libano, Arabia Saudita e Yemen che volevano distruggerlo completamente. Il jihad contro Israele proseguì, ma lo Stato ebraico tenne duro, sconfiggendo ancora Egitto, Iraq, Siria, Giordania e Libano nella guerra dei Sei Giorni nel 1967 e l’Egitto e la Siria ancora una volta nella guerra dello Yom Kippur del 1973. Nell’ottenere queste vittorie contro enormi difficoltà, Israele riscosse l’ammirazione del mondo libero, vittorie che comportarono l’attuazione più audace e su più ampia scala nella storia islamica del detto di Maometto: “La guerra è inganno”.

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Gen 06 2024

LA LETTERA DI ALBERT EINSTEIN E HANNAH ARENDT SULLA DERIVA FASCISTA DI ISRAELE

Giulio Chinappi 02/04/2020

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Il 2 dicembre 1948, ventotto intellettuali ebrei, tra i quali Albert Einstein ed Hannah Arendt, inviarono una lettera alla redazione del New York Times per denunciare la deriva fascista imposta dal futuro primo ministro Menachem Begin alla natura dello Stato israeliano, fondato nel maggio dello stesso anno.

Agli editori del New York Times

Fra i fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi emerge quello relativo alla fondazione, nel nuovo stato di Israele, del Partito della Libertà (Tnuat Haherut), un partito politico che nell’organizzazione, nei metodi, nella filosofia politica e nell’azione sociale appare strettamente affine ai partiti Nazista e Fascista. È stato fondato fuori dall’assemblea e come evoluzione del precedente Irgun Zvai Leumi, una organizzazione terroristica, sciovinista, di destra della Palestina.

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