Dic 17 2014

PIAZZA FONTANA, OMERTÀ DESTRA E SINISTRA

IL-SEGRETO-DI-PIAZZA-FONTANA.276

 

 

http://www.pierolaporta.it/piazza-fontana-omerta-destra-e-sinistra/

 

Piazza Fontana, 12 Dicembre 1962, attentato senza colpevoli dopo mezzo secolo. E’ davvero così?

 

A sentire le solite campane, la responsabilità è dei servizi segreti deviati, della massoneria, delle trame internazionali, del Grande Vecchio e chi ne ha più ne metta. Alla fine del giro si conclude “piazza Fontana è un mistero”, come d’altronde il caso Moro, piazza della Loggia, la stazione di Bologna, Ustica, Capaci, via D’Amelio e via seppellendo i morti e la nostra memoria con loro. Eppure basterebbe tirare un filo delle migliaia che s’intravvedono per avvicinarsi alla verità Anzi c’è uno che alla verità s’è avvicinato moltissimo, ma…

 

Nel 2009 e di nuovo nel 2012, Paolo Cucchiarelli pubblicò “Il Segreto di Piazza Fontana”, un libro che dovrebbero imporre fra i testi scolastici. I venerati maestri del giornalismo e della cultura un tanto al chilo finsero di non capire. Taluni fecero peggio, come vedremo. Pochi ricordano che molti di costoro cofirmarono la “lettera aperta”[1] che isolò il commissario Luigi Calabresi e lo additò ai killer di Lotta Continua. Sentiremo, sentimmo, sentiamo questi cofirmatari chiedere scusa? Le parole sono pietre, talvolta pallottole.

 

Continua a leggere”PIAZZA FONTANA, OMERTÀ DESTRA E SINISTRA”


Dic 15 2014

GLI STATI TOTALITARI ODIANO I “PARADISI FISCALI”

PARADISO-594

 

 

di ENRICO ANDRIAN

 

“Paradiso fiscale”, o meglio, “rifugio fiscale” (visto che il termine originale inglese è “tax haven”, non “tax heaven”, ma come è noto gli italiani e le lingue straniere non vanno d’accordo) è uno Stato che garantisce un prelievo fiscale basso in termini di imposta sul reddito, addirittura nullo sui depositi bancari.

 

In questi paesi si riscontra un regime di imposizione fiscale molto basso o assente, che rende conveniente stabilire in questi Paesi la sede di un’impresa, oppure regole particolarmente rigide sul segreto bancario, che consentono di compiere transazioni coperte, non controllabili dalle autorità di paesi stranieri.

 

Continua a leggere”GLI STATI TOTALITARI ODIANO I “PARADISI FISCALI””


Dic 14 2014

VOLANTINO SHOC DI MARE NOSTRUM DIFFUSO IN NORDAFRICA

LIBIA_VOLANTINO-MARE _NOSTRUM

 

 

Questa sconvolgente immagine ce l’ha inviata un nostro lettore che viaggia spesso in Nordafrica come dipendente di una nota società petrolifera.

 

Proviene da una città portuale libica. A detta del lettore, che ci ha inviato in passato altre interessanti informazioni, questo tipo di volantino viene distribuito da alcune ONG nei rifugi preparati dalle organizzazioni criminali  per i clandestini sub-sahariani in attesa di partire.

Questo è in Arabo. E’ sciupato dal sole e fotografato dal lettore con un cellulare, ma è abbastanza leggibile.

 

Le due linee di scrittura invitano i clandestini a ‘non rischiare’ e a ‘telefonare al numero’.

 

Continua a leggere”VOLANTINO SHOC DI MARE NOSTRUM DIFFUSO IN NORDAFRICA”


Dic 11 2014

STRAGE USTICA, IL SUPERTESTIMONE NELLA SALA OPERATIVA: “ECCO COSA SUCCESSE CON IL MIG LIBICO, I DUE MIRAGE E IL TOMCAT”

itavia-ustica.1200

 

 

“Fu all’inizio degli anni Ottanta. Una domenica in cui giocava l’Italia. Partii da Roma armato, con una scorta armata, e questo documento classificato segretissimo nella cartella. Una relazione completa sulla strage di Ustica che doveva essere controfirmata dal ministro della Difesa Giovanni Spadolini e trasmessa urgentemente al presidente del Consiglio Bettino Craxi. Arrivai alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze, da lì una gazzella dei carabinieri mi portò nella sua residenza a Pian dei Giullari. Spadolini mi ricevette in biblioteca, indossava una vestaglia da camera rossa. Mi conosceva bene, lavoravo già da qualche anno nella sua segretaria particolare, mi chiamava per nome. Gli consegnai il documento. Lui si sedette, cominciò a leggere. Erano sette o otto pagine: il resoconto dettagliato di ciò che era accaduto quella sera, con allegate alcune carte del Sismi, il servizio segreto militare. Si parlava di due Mirage, di un Tomcat, si parlava del Mig. Mi resi subito conto che quello che c’era scritto non gli piaceva, scuoteva la testa. Finché a un certo punto sbattè un pugno sulla scrivania. Era infuriato. Ricordati, Giuseppe – mi disse – non c’è cosa più schifosa di quando i generali si mettono a fare i politici. Ma alla fine, controvoglia, firmò”.

 

Il maresciallo Giuseppe Dioguardi oggi ha 53 anni, ha prestato servizio in Aeronautica fino al 2008. Alla scadenza del suo nullaosta di segretezza, il Cosmic, che è il livello più alto, è stato ascoltato da Maria Monteleone ed Erminio Amelio, i due magistrati della Procura di Roma che indagano sulla strage di Ustica. Parte dell’interrogatorio è ancora secretato, ma il maresciallo ha accettato lo stesso di raccontare quello che sa. E sa molto. Nei 33 anni che ha trascorso nell’arma azzurra e alla Difesa, in posizioni di estrema responsabilità e delicatezza, un filo rosso lo ha tenuto sempre agganciato, spesso da supertestimone, a questa storia. Fin da quella sera del 27 giugno 1980, quando si trovò nella sala operativa della Prima regione aerea a Milano. Esattamente negli istanti in cui il DC9 Itavia veniva abbattuto nel cielo di Ustica.

 

Continua a leggere”STRAGE USTICA, IL SUPERTESTIMONE NELLA SALA OPERATIVA: “ECCO COSA SUCCESSE CON IL MIG LIBICO, I DUE MIRAGE E IL TOMCAT””


Dic 06 2014

IMMIGRAZIONE ITALIA ASSEDIATA DAI NUOVI BARBARI

IMMIGRAZIONE ITALIA ASSEDIATA

 

 

La politica degli imperatori che ha fatto entrare promiscuamente chiunque entro i confini romani, buoni e cattivi, civilizzati e barbari, ha determinato la decadenza di Roma e ha creato le premesse perchè i barbari possano comandarci.

 

Il professor Giuseppe Valditara, Ordinario di Diritto Romano e Diritti dell’Antichità presso la Facoltà di Giurisprudenza di Torino, ha scelto le parole pronunciate da Sesto Aurelio Vittore, senatore romano del IV Secolo d.C e nordafricano di origine, come chiusa del suo ultimo libro “L’immigrazione nell’antica Roma: una questione attuale” (e-book, acquistabile su Amazon). Una frase capace di sintetizzare lo stato d’animo di una cospicua fetta di italiani, i quali osservano con preoccupazione la gestione delle politiche immigratorie da parte del Governo nazionale. In particolare nel momento attuale in cui il timore della diffusione dell’ebola fa guardare con sospetto alla mobilità degli extracomunitari verso l’Italia. La Voce della Russia ha deciso di sentire l’opinione del professor Valditara, divenuto recentemente presidente dell’associazione politico-culturale Crescita e Libertà.

 

– Professor Valditara, chi sono i nuovi barbari?

– Sono coloro che non accettano i valori alla base della civiltà occidentale. Penso alla libertà, all’uguaglianza, al rifiuto di ogni forma di discriminazione personale, al rispetto reciproco, particolarmente in termini di diritti.

Continua a leggere”IMMIGRAZIONE ITALIA ASSEDIATA DAI NUOVI BARBARI”


Dic 06 2014

DOSSIER DELLE NAZIONI UNITE: GLI IMMIGRATI SERVIRANNO PER SOSTITUIRE I LAVORATORI ITALIANI

immigrati21

 

 

L’INVASIONE

Così gli immigrati occuperanno il Paese

Dossier choc delle Nazioni Unite: serviranno a sostenere l’economia. Fino al 2050 l’Italia dovrà ospitarne 120 milioni. L’Unione Europea 700

 

Nel 2050 un terzo della popolazione italiana sarà composta da immigrati. Stranieri sbarcati nel Belpaese per lavorare e figli e nipoti dei migranti che in questi giorni il Mediterraneo sta rovesciando sulle nostre coste. Nello studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu vengono analizzati i movimenti migratori a partire dal 1995 e, attraverso modelli matematici, vengono prospettati diversi scenari che disegnano per l’Italia la “necessità” di far entrare tra i 35.088.000 e i 119.684.000 di immigrati per “rimpiazzare” i lavoratori italiani. Visto che tra 36 anni gli over 65 saranno il 35% della popolazione e presupposto che il tasso di natalità per donna resti fermo a 1,2 bambini (negli Anni Cinquanta la media era 2,3).

 

Continua a leggere”DOSSIER DELLE NAZIONI UNITE: GLI IMMIGRATI SERVIRANNO PER SOSTITUIRE I LAVORATORI ITALIANI”


Dic 05 2014

IL NUOVO ORDINE DELL’EUROPA: DISTRUGGERE OGNI DIFFERENZA

Ida-Magli-2

 

 

di Ida Magli

 

All’inizio degli anni Novanta le scienze umane sono state fatte sparire dall’orizzonte dell’informazione di massa, semplicemente con il silenzio, non parlandone più.

Dato l’enorme entusiasmo che avevano suscitato nel periodo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale fino agli anni Novanta, il fatto che nessuno abbia fatto rilevare questa sparizione sarebbe «strano» se non rappresentasse la conferma che la sparizione è stata voluta.

 

Le cattedre ovviamente sussistono, ma le loro scienze non fanno più notizia. Contemporaneamente sono state eliminate dalle scuole, per ordine dell’Ue, antiche, nobilissime e essenziali discipline come la geografia, la letteratura latina e greca con le lingue corrispondenti, riducendole tutte a fantasmi, innocui brandelli di un sapere inesistente.

 

Perfino la storia, privata di tutti i contributi metodologici di cui l’epoca moderna l’aveva arricchita, sembra diventata un residuo d’altri tempi, impotente a dare agli uomini quella consapevolezza di se stessi che ne è il frutto principale, conquista fondamentale della civiltà europea. Anche questo è stato deciso e messo in atto nel più completo silenzio.

 

Continua a leggere”IL NUOVO ORDINE DELL’EUROPA: DISTRUGGERE OGNI DIFFERENZA”


Dic 04 2014

THE MUSLIM BROTHERHOOD, NAZIS & AL-QAEDA CONNECTIO: DAI FRATELLI MUSSULMANI A AL-QAEDA

muslim-brother-06

 

 

Wednesday, October 11, 2006

http://www.canadafreepress.com/2006/loftus101106.htm

 

 

Quando lavoravo per il procuratore generale, mi è stata assegnata la ricerca classificata sull’Olocausto, così andai in una piccola città chiamata Suitland, Maryland, appena fuori Washington, ed è lì che il governo degli Stati Uniti seppellisce tutti i suoi segreti – – letteralmente. Ci sono venti piani sottoterra e ogni piano è grande un acro.

 

Avete visto il film “I predatori dell’arca perduta”? I sotterranei mostrati nell’ultima scena di quel film, sono molto simili a quelli di Suitland, solo che non sono organizzati come nel film. In quei sotterranei ho scoperto qualcosa di orribile.

 

 

Ho imparato che molti dei nazisti che perseguivo erano sul libro paga della CIA, ma la CIA non sapeva fossero nazisti, in quanto l’Intelligence Britannica gli aveva mentito. Quello che però l’Intelligence Britannica non sapeva era che, il loro bugiardo, era un certo Kim Philby, un doppio agente comunista – un piccolo scandalo della Guerra Fredda. Ma il nostro Dipartimento di Stato ha spazzato tutto sotto il tappeto e ha permesso ai nazisti di rimanere in America fino a quando non sono stato abbastanza stupido da andare in pubblico con esso.

 

Che cosa si fa quando si vuole andare pubblico con una storia come questa? Si chiama “60 Minutes”. È stato un grande periodo di tempo. Mike Wallace mi diede 30 minuti del suo show. Per molto tempo, è stato il segmento più lungo che “60 Minutes” abbia mai fatto. Quando l’episodio sui nazisti in America andò in onda, nel 1982, causò un piccolo tumulto nazionale. Il Congresso chiese udienze, Mike Wallace prese l’Emmy, e la mia famiglia, invece, ottenne solo minacce di morte. È stato un viaggio “fantastico”.

 

Continua a leggere”THE MUSLIM BROTHERHOOD, NAZIS & AL-QAEDA CONNECTIO: DAI FRATELLI MUSSULMANI A AL-QAEDA”


Dic 03 2014

ARUNDHATI ROY: IL GENOCIDIO CHE VERRÀ

Arundhati_Roy.800

Arundhati Roy

 

 

Arundhati Roy è conosciuta internazionalmente come scrittrice impegnata culturalmente sul fronte della critica alla globalizzazione – da ‘Il dio delle piccole cose’ ai suoi scritti ecologisti, come ‘La fine delle illusioni’, a quelli più dolenti, sulla guerra, ‘War Talks’.  Le riflessioni di Arundhati colpiscono per la sua prosa semplice ed incisiva, la sua passione letteraria e politica – che e’ anche la nostra.  Ma nella conferenza che ha tenuto ad Istambul nel gennaio 2008, Arundhati si e’ spinta più in là sul terreno dell’analisi storico-sociale, scegliendo come tema il genocidio, ovvero lo sterminio volontario di un popolo considerato nemico. Nel primo anniversario dell’uccisione di Hrant Dink, attivista armeno assassinato ad Istambul, Arundhati riporta alla nostra coscienza una storia dimenticata dal mondo dopo gli orrori della Shoa. Gli armeni rappresentavano una minoranza cristiana nell’impero ottomano; avevano vissuto in Anatolia fino alla primavera 1915, quando  un milione e mezzo di loro furono sistematicamente uccisi : ancora oggi l’accadimento di questo genocidio e’ negato dal governo turco. « Un milione e mezzo, più uno » avrebbe scritto Arundhati su un cartello, se avesse potuto essere presente ai funerali di Hrant Dink.  Mentre oggi ad Istambul si e’ diffuso un nuovo logo: il berretto bianco usato dall’assassino e’ di moda tra i giovani della capitale che intendono così manifestare la loro solidarietà personale con chi ha ucciso. Una carrellata di genocidi, racconta Arundhati, quelli del passato e quelli del presente, quelli della destra e quelli più scomodi per noi, fatti in nome della sinistra, quelli etnici, quelli religiosi. In questa traduzione/riduzione ho privilegiato gli elementi analitici rispetto a quelli di cronaca affinché emergesse chiaramente il punto teorico centrale dell’argomentazione di Arundhati: tutti i genocidi hanno una base socio-economica e sono messi in atto in nome del progresso e del benessere – variamente definiti. Questa “abitudine umana”, il genocidio, sarebbe in realtà un costrutto funzionale. Che incontri il silenzio o la celebrazione, la rimozione o la rivendicazione, il risultato non cambia poiché i presupposti sono simili. Il titolo originale della conferenza di Arundhati « Listening to the Grasshoppers » (Ascoltando le cavallette) prende spunto da un racconto che le aveva fatto la madre di un amico armeno, prima di morire vecchissima. Aveva dieci anni nel 1915 ma ricordava ancora il senso di allarme destato dall’arrivo di uno sciame di cavallette nel suo villaggio. Gli anziani sapevano che si trattava di un cattivo auspicio, e avevano ragione. Da li’ a pochi mesi, quando il grano era maturo, il villaggio non esisteva più, gli uomini erano stati uccisi e le donne deportate. Forse, si chiede Arundhati, oggi dovremmo imparare ad ascoltare le cavallette, i segni premonitori di qualcosa che sta per succedere. Ciò riguarda l’India « la più grande democrazia del mondo » che ha spalancato le porte al neoliberismo – ma riguarda anche il nostro mondo, quei rigurgiti autoritari e sciovinisti, viriloidi e fascisti, xenofobi e razzisti – così funzionali alle nuove forme di accumulazione e di difesa dei privilegi, così radicati nei sentimenti di paura e insicurezza sociale – che proprio il neoliberismo crea.  Arundhati ci suggerisce che abbiamo davanti agli occhi gli elementi per poter parlare del futuro, del genocidio che verrà. [Laura Corradi]

 

  1. Cosa è un genocidio

 

(…) Nello stato del Gujarat c’è stato un genocidio contro la comunità musulmana nel 2002. (…) Il genocidio e’ iniziato come punizione per un crimine rimasto irrisolto: l’incendio di un vagone ferroviario in cui 53 pellegrini induisti furono bruciati vivi. In una pianificata orgia di vendetta, 2000 musulmani sono stati macellati in pieno giorno da squadroni di killer armati ed organizzati da milizie fasciste, protetti dal governo del Gujarat. Donne musulmane hanno subito stupri di gruppo e sono state bruciate vive. Negozi, bancarelle, uffici e moschee sono stati sistematicamente distrutti. Circa 150.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case.

Ancora oggi molti di loro vivono in ghetti, alcuni costruiti su montagne di spazzatura, senza acqua ne’ fognature, senza illuminazione ne’ assistenza sanitaria. Vivono come cittadini di seconda classe, boicottati economicamente e socialmente. Nel frattempo i killer, sia poliziotti che civili, sono stati ricompensati e promossi. Tale stato di cose e’ considerato normale. Per suggellare la « normalità » nel 2004 sia Tata che Ambani, i leader industriali dell’India, hanno definito pubblicamente il Gujarat come una destinazione da sogno per il capitale finanziario.

 

Continua a leggere”ARUNDHATI ROY: IL GENOCIDIO CHE VERRÀ”


Dic 01 2014

NAMIBIA 1914: IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEL POPOLO HERERO

herero-executions

 

di Francesco Lamendola

 

  1. CHE COS’È UN GENOCIDIO.

 

Genocidio è il tentativo di sterminare, con metodi organizzati, in gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso (dal greco génos, stirpe, donde il latino gens: gente, stirpe, razza). Le odierne leggi internazionali lo puniscono quale “crimine contro l’umanità” (accordo di Londra, 8 agosto 1945), sia nel caso venga commesso nel corso delle operazioni belliche, sia che abbia luogo in stato di pace (convenzione dell’Assemblea generale dell’O.N.U. del 9 dicembre 1948).

 

La storia antica è ricca di massacri e deportazioni di interi popoli. Nelle sue memorie sulla guerra di Gallia, ad esempio, Giulio Cesare narra senza batter ciglio come tentò di sterminare il popolo degli Eburoni che si era ribellato ai Romani, tentativo coronato da un notevole successo. (1) Tuttavia è nella storia moderna che noi troviamo gli esempi più massicci e sistematici di genocidio.

È noto che un grandissimo numero di popoli amerindiani venne letteralmente sterminato dai conquistatori europei, tanto nel Nord che nel Sud America. In certi casi, le condizioni di vita imposte dai conquistadores erano così intollerabili che interi gruppi tribali ricorsero al suicidio di massa: tale il caso degli Arawak dell’isola di Hispaniola (Haiti) durante il XVI secolo.

Più recentemente, nella Terra del Fuoco gli allevatori bianchi giunsero a iniettare stricnina nelle pecore di cui si cibavano gli indigeni e a sparare a vista contro qualunque Fuegino, anche pacifico, col risultato che già nel 1925 non si contavano più di 190 individui fra Yaghan e Alakaluf (2), mentre oggi sono del tutto estinti.

Gli abitanti della Tasmania, ai primi dell’800, vennero braccati dagli Inglesi come animali, rastrellati con una gigantesca operazione di polizia da una costa all’altra della grande isola, e deportati in un isolotto dove morirono quasi tutti. L’ultimo tasmaniano morì nel 1876, e il suo corpo, esumato su richiesta della Royal Society, rimase esposto fino al 1976 in una teca del Tasmanian Museum, come un raro pezzo da collezione. (3)

Continua a leggere”NAMIBIA 1914: IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEL POPOLO HERERO”


Nov 30 2014

I GENOCIDI DEI MIGRANTI: GLI ORRORI DELL’UOMO BIANCO IN TASMANIA

 

abirigeni-tasmania

 

TASMANIA: GLI ORRORI DELL’UOMO BIANCO

 

C’era una volta un popolo che viveva felice e libero.

Non praticava l’agricoltura, non faceva ceramiche, indossava vestiti semplici ed era gentile e pacifico.

 

POI ARRIVÒ LA CIVILTÀ E LA DEMOCRAZIA

 

Nel giro di 70 anni tutti i popoli indigeni della Tasmania sono stati spazzati via.

E ‘stata chiama “LA GUERRA NERA DI TERRA DI VAN DIEMEN”, la campagna ufficiale di sterminio iniziata nel 1803 che decimò gli indigeni della Tasmania nel solito modo “civile” brutale.

 

I sopravvissuti allo sterminio dell’uomo bianco, in prevalenza inglese, sono stati imprigionati e convertiti al cristianesimo.

 

I bambini sono stati separati dai genitori per facilitare il lavoro di “civilizzazione“..

 

La dieta imposta in carcere ha causato loro grave malnutrizione che ha fatto presto ammalare gran parte dei sopravvissuti.

 

Nel 1869 solo due indigeni della Tasmania sono rimasti in vita!!

 

L’ultimo sopravvissuto si chiama Truganini.

 

Sua madre è stata accoltellata a morte da un europeo,

 

Sua sorella è stata rapita dagli europei, poi soffocata da altri due europei che l’hanno violentata ed assassinata in sua presenza.

 

MASSACRI, STUPRI E SCHIAVITU’

 

I bianchi rapivano i bambini tasmaniani per usarli come braccianti (schiavi) nelle fattorie, rapivano le donne da prendere come consorti, mutilavano o uccidevano gli uomini, violavano i loro territori di caccia e cercavano in ogni modo di scacciarli dalle loro terre.

 

Con la proclamazione della legge marziale del 1828, i soldati furono autorizzati ad uccidere a vista qualsiasi tasmaniano nell’area colonizzata.

 

Poi fu messa una taglia sui nativi: 5 sterline britanniche per ogni adulto e 2 sterline per ogni bambino, se catturati vivi. Hanno trasformato la “caccia ai neri”, come fu chiamata a causa della pelle scura dei tasmaniani fino alla sterminio totale avvenuto nel 1876, in un’attività redditizia sia per i privati cittadini che per le pattuglie ufficiali.

 

ESTINTO IL POPOLO DELLA TASMANIA. ERA ARRIVATA LA CIVILTA’ E LA DEMOCRAZIA.

 

 


Nov 29 2014

YAZIDI. IL GENOCIDIO DEGLI ANGELI

yezidi.940x627

Fanciulla yazidi

 

 

In Iraq è caccia agli yazidi, la religione più tollerante e antica del medio oriente.

Dopo i mongoli, è lo Stato islamico a passarli a fil di spada. Non credono all’inferno, gli islamisti ne stanno preparando uno per loro

 

Roma. Due giorni fa il Daily Telegraph ha titolato così: “Morte di una religione”. Perché lo yazidismo, che assieme all’ebraismo è la più antica religione del mondo, è sul punto di scomparire. Dopo i cristiani di Mosul, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante ha preso di mira gli yazidi, “i dualisti maledetti” come ebbe a definirli il Tamerlano, il turco convertito all’islam che ne passò a migliaia a fil di spada.

Un detto yazida oggi recita: “Eravamo 17 milioni. Oggi siamo 700 mila”. Molti sono fuggiti all’estero e in 40 mila sono adesso asserragliati nella montagna irachena di Sinjar. “Pensate a ‘Hotel Rwanda’ o al compound Onu di Srebrenica: questo è il monte Sinjar oggi”, scrive un laburista inglese, invocando un intervento umanitario occidentale a difesa degli yazidi. Gli yazidi (o yezidi) hanno due alternative: scendere dalla montagna per essere macellati dagli estremisti islamici che li hanno condannati a morte, o restare e morire di fame e sete. La montagna-rifugio di Sinjar sta già diventando un cimitero.

 

Continua a leggere”YAZIDI. IL GENOCIDIO DEGLI ANGELI”


Nov 28 2014

ISIS/ MICALESSIN DA ALEPPO: “C’È LA TURCHIA DIETRO IL MASSACRO DEI CRISTIANI”

Quello che rimane della chiesa di Kivork, il simbolo di quello che gli armeni cristiani di Midan considerano il loro nuovo martirio.

 

Aleppo chiesa kivorkest-1 

 

http://www.ilgiornale.it/video/mondo/aleppo-chiesa-simbolo-nuovo-martirio-1060711.html

“Dentro quello che rimane della chiesa di Kivork, il simbolo di quello che gli armeni cristiani di Midan considerano il loro nuovo martirio – Servizio di Gian Micalessin”: immagini tratte dal video-reportage de ilGiornale.it

 

Dietro lo sterminio dei cristiani e il nuovo genocidio degli armeni in Siria per mano dell’Isis c’è la mente della Turchia che vuole ricostruire l’impero ottomano. Il califfato sevizia, uccide e abbatte chiese millenarie con il supporto logistico del regime di Erdogan, il più potente Stato membro della Nato in Medio oriente. Un progetto cui con grandi dosi di ingenuità hanno contribuito gli stessi Stati Uniti, che si sono fidati ciecamente dell’alleato turco e hanno lavorato per abbattere Assad, l’unico argine all’estremismo in Siria. L’inviato di guerra Gian Micalessin si trova ad Aleppo, città nel Nord della Siria dove si combatte strada per strada, e ci documenta una versione dei fatti profondamente diversa da quella raccontata dai “media ufficiali”.

 

Micalessin-Kivork.1024

 

 

Intervista di Pietro Vernizzi a Gian Micalessin

 

Continua a leggere”ISIS/ MICALESSIN DA ALEPPO: “C’È LA TURCHIA DIETRO IL MASSACRO DEI CRISTIANI””


Nov 27 2014

L’ASSEDIO DI JULIAN ASSANGE È UNA FARSA. JOHN PILGER

_JULIAN-ASSANGE

 

 

“Il suo vero crimine è aver dato il via ad una ondata di verità in un’epoca di bugie, di cinismo e di guerra”

 

L’assedio intorno a Knightsbridge è una farsa, scrive John Pilger sul suo sito. Per due anni, una presenza esagerata e costosa della polizia intorno all’Ambasciata dell’Ecuador di Londra è servita al solo scopo di ostentare il potere dello stato. La preda è un australiano accusato di nessun crimine, un rifugiato che fugge dall’ingiustizia, la cui unica salvezza è una stanza concessagli da un paese sudamericano coraggioso. Il suo vero crimine è aver dato il via ad una ondata di verità in un’epoca di bugie, di cinismo e di guerra.

 

La persecuzione di Julian Assange deve finire. Anche il governo britannico ritiene che deve finire. Il 28 ottobre, il Vice Ministro degli Esteri, Hugo Swire, ha detto al Parlamento che avrebbe “accolto attivamente” il procuratore svedese a Londra e che “avrebbe fatto di tutto per facilitare il suo lavoro”. Il tono era quello di una persona impaziente.

 

Continua a leggere”L’ASSEDIO DI JULIAN ASSANGE È UNA FARSA. JOHN PILGER”


Nov 26 2014

LE RIVOLTE IN EGITTO E TUNISIA ORDITE DAI ROTHSCHILD

An employee of Bank Islam works at a branch in Putrajaya outside Kuala Lumpur

BANK ISLAM

 

 

Contesto: La Tunisia ha vissuto una progressiva liberalizzazione economica durante l’ultimo decennio. Nel Global Competitiveness Report del World Economic Forum 2010-2011, la Tunisia è stata catalogata come paese africano più competitivo, e a livello mondiale si trova al trentaduesimo posto tra i paesi più competitivi. L’enorme popolazione musulmana del Nord Africa è un’opportunità per gli affari delle banche islamiche e per altre imprese.

 

Contrariamente alla credenza popolare, le finanze mondiali sono controllate da “banche centrali” possedute da privati, mascherate da banche del governo federale in quasi tutti i paesi del mondo [La Corte d’Appello degli Stati Uniti d’America ha sentenziato che la Federal Reserve (Banca Centrale degli Stati Uniti) è privata, nel 680 F.2d 1239, LEWIS v. STATI UNITI D’AMERICA, n. 80-5905].

 

 

Continua a leggere”LE RIVOLTE IN EGITTO E TUNISIA ORDITE DAI ROTHSCHILD”


« Pagina precedentePagina successiva »