Nov 25 2014

DEMOCRAZIA? IL MONDO NON NE HA BISOGNO, SERVE PIÚ LIBERTÁ

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Published by leonardofaccoeditore

 

Proponiamo in ANTEPRIMA la traduzione integrale in italiano dell’articolo, Making the World Democratic scritto nell’Agosto 2002 da Joseph Sobran, saggista ed opinionista politico americano per varie testate giornalistiche. (Traduzione di Luca Fusari)

 

Durante periodi turbolenti come quelli attuali, gli americani fanno appelli ferventi alla “democrazia” intesa come sinonimo di libertà. Il presidente Bush è desideroso di imporre la democrazia in Iraq e in altri Paesi i cui governi sono da lui disapprovati.

 

Woodrow Wilson voleva solamente «rendere il mondo sicuro per la democrazia», Bush vuole addirittura rendere tutto il mondo democratico. Tutti sembrano dare per scontato che la democrazia è la forma ideale di governo.

 

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Nov 25 2014

CON LE PROSSIME PRESIDENZIALI U.S.A. LA GUERRA SARA’ PIU’ VICINA

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DI PAUL CRAIG ROBERTS

 

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Glenn Greenwald ha rivelato che Hillary Clinton è il candidato presidenziale dei banksters e dei guerrafondai.  Pam e Russ Martens registrano che Elizabeth Warren è la sua concorrente populista. Dubito però che un politico che rappresenti il popolo possa raccogliere abbastanza fondi per poter competere in una campagna presidenziale. Se comunque la Warren dovesse diventare una minaccia, tutto l’ Establishment si muoverebbe per costruirle intorno una cornice nella quale la potrebbero dipingere in qualsiasi modo pur di farla fuori.

 

Hillary Clinton come presidente significherebbe guerra alla Russia. Con neocon-nazisti come Robert Kagan e Max Boot a gestire la politica militare e con una Hillary che fa confronti  tra il Presidente della Russia Putin e Adolf Hitler, la guerra dovrebbe essere una certezza. E, come hanno scritto Michel Chossudovsky e Noam Chomsky, la guerra, stavolta, sarebbe nucleare.

 

Se Hillary fosse eletta presidente, i gangsters finanziari e tutti quei criminali che traggono vantaggio dalle guerre riuscirebbero a completare il loro impossessamento del paese. E questo sarebbe per sempre o almeno fino all’arrivo del armageddon – alla resa dei conti finale.

 

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Nov 24 2014

LA FEDERAL RISERVE È UNA PROPRIETÀ PRIVATA: STORIA DEL GRANDE INGANNO.

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(di Thomas D. Schauf)

 

 

Riferimento originale: http://www.apfn.org/apfn/fed_reserve.htm

 

1992 Cari Americani

 

A seguito della vostra richiesta tenterò di far luce sulle vostre istanze relative alla Federal Riserve Bank (FED). Ho passato molto tempo a fare ricerche sulla FED e queste sono le scioccanti, eloquenti conclusioni.

 

LA FEDERAL RESERVE BANK E’ UNA PROPRIETA’ PRIVATA.

 

L’articolo 1, Sezione 8 della Costituzione stabilisce che il Congresso deve avere il potere di coniare moneta (creare) e di stabilirne il valore. Tuttavia, attualmente, la FED, che è una società privata, controlla e trae profitto dal produrre moneta attraverso il Tesoro, e controllandone il valore.

 

La FED ebbe inizio con circa 300 persone o banche, che diventarono proprietari (azionisti che hanno comprato il capitale azionario a $ 100 per azione – il capitale azionario non è commercializzato pubblicamente) del Sistema Bancario della Federal Riserve. Essi formarono un cartello bancario internazionale di ricchezza senza confronto (Riferimento 1, 14) Il sistema bancario della FED raccoglie miliardi di dollari (riferimento 8, 17) di interessi annui e distribuisce i profitti ai suoi azionisti. Illegalmente, il Congresso ha dato alla FED il diritto di stampare moneta (attraverso il Tesoro) senza alcun onere per la FED. La FED ha creato denaro dal nulla, e lo presta a noi attraverso le banche, e carica gli interessi sulla nostra moneta. La FED compra anche i debiti del Governo (ndr: obbligazioni) con il denaro stampato con una semplice pressa tipografica e carica gli interessi  sui contribuenti degli Stati Uniti.

 

Molti deputati e presidenti dicono che questa è una frode (riferimento 1,2,3,5,17)

 

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Nov 24 2014

IL BILDERBERG STA DISTRUGGENDO L’ UMANITA’

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Mistificazione della realtà, distruzione e smantellamento del valore della famiglia, creazione di modelli falsi e sbagliati, sostituzione etnica ed infine svuotamento della sovranità monetaria e politica. Ecco le cinque mosse con cui questo gruppo di criminali, sta provvedendo alla distruzione del genere umano!

 

Il mondo nel quale ci troviamo non è per niente quello che ciascuno di noi, probabilmente,  sognava da piccolo. Una realtà fatta di ingiustizie, logiche criminali e perverse, valori che qualcuno si sta ostinando a distruggere, ed ipocrisia e falsità che scorrono a fiumi.

 

Un colpevole in tutto questo c’è ed e’ identificabile in chi appartiene a certe spregevoli lobby che tramano da dietro le quinte, alla stregua dei peggiori vigliacchi.

 

C’è chi la chiama “massoneria”, chi “illuminati” e chi ancora “Bilderberg’s Group” in onore di una riunione riservata, che si tiene annualmente in Svizzera, cui prendono parte i potenti del pianeta.

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Nov 23 2014

MAGALDI: «I MASSONI NON SI FIDANO DI RENZI»

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Il  Gran Maestro Gioele Magaldi 

 

 

La versione del Gran Maestro democratico: «Ma anche il fondatore degli scout aveva il grembiulino»

 

Alessandro Da Rold

 

Da anni il Gran Maestro Gioele Magaldi e «i suoi fraterni collaboratori» (così li definisce ndr) di Grande Oriente Democratico raccontano sul loro sito le relazioni invisibili della massoneria italiana e internazionale. Magaldi è massone dichiarato, non lo nasconde, e sottolinea le appartenenze massoniche di diversi esponenti del mondo economico e politico italiano. Per Chiarelettere è imminente l’uscita di diversi libri che rischiano di fare molto rumore. Il primo è «Massoni, società a responsabilità illimitata in uscita il 20 novembre».  «Li ho scritti in collaborazione con altri confratelli dell’establishment massonico progressista sovranazionale» spiega in un linguaggio tecnico sconosciuto alla maggioranza degli italiani «Prima verranno pubblicati i tre volumi di “Massoni S.r.ill. Società a responsabilità illimitata, poi i due volumi de Il Potere Globale e i suoi Venerabili Maestri».

 

Domanda. “Stantio odore di massoneria”, Magaldi, ma lei sul Corriere della Sera aveva mai letto un editoriale come quello di Ferruccio De Bortoli di mercoledì 24 settembre? Stiamo parlando del Corriere, dove negli anni ’70 governava Bruno Tassan Din…

Risposta. L’editoriale di De Bortoli è stato qualcosa di effettivamente inedito e inusuale. Nessuno, però, ha notato la coincidenza tra la sua pubblicazione e la contemporanea presenza di Matteo Renzi alla sede newyorkese del Council on Foreign Relations, solidissimo sodalizio paramassonico istituito nel 1921, mentre nel 1920 era stato fondato il suo omologo britannico, il Royal Institute of International Affairs o Chatham House. Entrambe queste associazioni paramassoniche furono create su iniziativa della Ur-Lodge (termine che indica una superloggia sovranazionale) “Leviathan”. Ed entrambe, sia il Cfr che il Riia, continuano ad essere controllate e gestite da massoni, con la presenza ancillare e subalterna di paramassoni servizievoli, ossia di membri “profani” del jet-set politico, economico-finanziario, mediatico, diplomatico, militare e culturale internazionale, i quali ancora non hanno avuto un’iniziazione massonica presso il circuito elitario ed ambitissmo delle Ur-Lodges, ma aspirano ad averla.

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Nov 22 2014

SHLOMO ZAND STORICO ISRAELIANO AFFERMA: IL POPOLO EBRAICO E’ UN’INVENZIONE

Gli antisionisti lo hanno sempre sostenuto. Gli ebrei non sono un popolo ma una religione. Gli ebrei che sono ‘tornati’ in Israele non discendono dagli ebrei di Palestina ma dai Kazari. I palestinesi discendono dagli ebrei di Palestina. Ora anche un libro dello storico ebraico Shlomo Zand sostiene e documento queste posizioni.

La recensione è di un altro storico ebraico, Tom Segev.

( Mauro Manno)

 

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Una invenzione chiamata “il popolo ebraico”

Di Tom Segev

The Slate Magazine, the Fray Kausfiles, 29/02/2008

http://fray.slate.com/discuss/forums/thread/914934.aspx

 

La Dichiarazione di Indipendenza di Israele afferma che il popolo ebraico proviene dalla Terra di Israele e che fu esiliato dalla sua patria. Ad ogni scolaro israeliano si insegna che ciò accadde durante il dominio romano, nell’anno 70 d.C.

 

La nazione rimase fedele alla sua terra, alla quale iniziò a tornare dopo 2 millenni di esilio. Tutto sbagliato, dice lo storico Shlomo Zand, in uno dei libri più affascinanti e stimolanti pubblicati qui (in Israele) da molto tempo a questa parte.

Non c’è mai stato un popolo ebraico, solo una religione ebraica, e l’esilio non è mai avvenuto – per cui non si è trattato di un ritorno.

Zand rigetta la maggior parte dei racconti biblici riguardanti la formazione di una identità nazionale, incluso il racconto dell’esodo dall’Egitto e, in modo molto convincente, i racconti degli orrori della conquista da parte di Giosué. È tutta invenzione e mito che è servita come scusa per la fondazione dello Stato di Israele, egli assicura.

 

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Nov 19 2014

A VOI LA VERA STORIA ITALIANA: CIA, BR, MATTEI, CIAMPI, ANDREOTTI, BILDERBERG, BRIRRANIA,RENZI, TUTTE PAGINE DI STORIA NON SCRITTE SU COME È STATA SVENDUTA L’ITALIA

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Beniamino Andreatta

 

 

Riprendo questo bel post per  tutte quelle persone lobotomizzate dalle  ideologie politiche e che fanno della stupidità malgrado una elevata intelligenza la loro ragione di vita.

 

 

di Nino Galloni

Fonte: http://fuorisubito.blogspot.it/2014/11/cia-bilderberg-br-britannia-ecco-voi-la.html

 

 

Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia. E’ il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese.

Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per riconquistare l’Est i tedeschi accettano di rinunciare al marco e aderire all’euro, a patto che il nuovo assetto europeo elimini dalla scena il loro concorrente più pericoloso: noi, l’Italia.

 

A Roma non mancano complici: pur di togliere il potere sovrano dalle mani della “casta” corrotta della Prima Repubblica, c’è chi è pronto a sacrificare l’Italia all’Europa “tedesca”, naturalmente all’insaputa degli italiani.

 

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Nov 17 2014

ECCO SPIEGATO PERCHE’ MARX ERA PEGGIO DI STALIN

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di GUGLIELMO PIOMBINI*

 

Negli anni Novanta i liberali si aspettavano che il crollo dei regimi comunisti trascinasse definitivamente nella polvere le dottrine di Karl Marx, ma per uno strano e inspiegabile paradosso della storia è avvenuto il contrario: mai come in questi tempi si innalzano tante lodi alla sua opera.

 

Esattamente venticinque anni dopo la caduta del Muro di Berlino, gli intellettuali considerati più chic nel dibattito intellettuale sono quelli che ricordano quanto sia “attuale” il pensiero di Marx.

 

Il celebrato storico inglese Eric Hobsbawn, scomparso nel 2012, nel suo ultimo libro Come cambiare il mondo. Perché riscoprire l’eredità del marxismo, aveva sentenziato tra plausi di approvazione che «la crisi finanziaria rilancia la lezione di Marx, il quale aveva previsto con largo anticipo la crisi del capitalismo globalizzato».

 

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Nov 10 2014

SINISTRA? NO, GRAZIE: HA FALLITO, E NON VEDE LA CATASTROFE

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La tradizione comunista e socialista, dopo la disfatta dell’esperimento sovietico, non è stata capace di produrre nulla di alternativo in grado di contrastare il pensiero unico, che infatti ha vinto. Gli epigoni di quell’esperienza sono ormai – come scriveva acutamente Alexadr Herzen, pur riferendosi alla generazione del 1848 – «stranieri del tempo loro» e non capiscono di essersi lasciati «sfuggire il presente e il futuro», mentre continuano a «lottare contro il loro stesso passato». Non è questione di “tradimenti”; questi ci sono stati, ma sono stati piuttosto l’effetto che la causa. Il fatto è c’era un buco nella teoria, anzi una voragine. Marx non poteva averla vista, perché quella voragine si aprì dopo di lui, sebbene qualche importante intuizione lui e Friedrich Engels la ebbero. I loro epigoni, invece, ci cascarono dentro.

 

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Nov 09 2014

GERMANIA. LA RIVINCITA DEL CAPITALE: 40 ANNI DI RDT, 25 ANNI DOPO

 

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di Vladimiro Giacché (in esclusiva per Junge Welt e Marx21.it)

 

[articolo pubblicato su “Junge Welt” col titolo: “Zurück in die Knechtschaft” (trad. tedesca di Hermann Kopp)]

 

La leggenda di una economia tedesco-orientale al disastro nel 1989 – anzi: da sempre disastrosa – è ormai diventata senso comune, non solo in Germania. Ma è falsa. Non soltanto le difficoltà economiche della Repubblica Democratica Tedesca non ne facevano una “economia decotta” (“marode Wirtschaft”), ma i risultati raggiunti in 40 anni di storia vanno considerati tutt’altro che trascurabili. A dispetto di condizioni di partenza e di contesto estremamente sfavorevoli.

 

La storia della RDT inizia il 7 ottobre 1949 con un paese semidistrutto dalla guerra. A differenza della Germania Ovest, è privo di materie prime e per giunta deve sopportare quasi per intero il peso delle riparazioni di guerra decise dai vincitori e dovute all’Unione Sovietica. Siccome la RFT smise molto presto di onorare le sue obbligazioni, le riparazioni pagate dalla RDT finirono per ammontare a 99,1 miliardi (DM del 1953) contro i 2,1 miliardi pagati dalla RFT. Un rapporto di 98 a 2. Calcolata per abitante, la sproporzione è ancora maggiore: 130 a 1. Nel 1989 il prof. Arno Peters calcolò quanto avrebbe dovuto pagare la RFT alla RDT per pareggiare il conto, computando gli interessi: 727,1 miliardi DM del 1989.

 

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Nov 08 2014

WASHINGTON FA IL PREZZO E L’ITALIA VENDE. LA FOLLIA ECONOMICA DEL NEOLIBERALISMO ITALIANO

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Articolo a  cura di Johannes Balzano dell’Associazione culturale Zenit

 

Il consenso e la fiducia verso le Istituzioni della Repubblica Italiana sono al minimo storico, e  i sondaggi commissionati dal Partito Democratico e dalle sue stampelle in Parlamento, non possono nascondere una realtà visibile a chiunque si interessa, anche solo marginalmente, della vita politica.

Da ogni lato le amministrazioni fanno acqua e il Governo centrale si paralizza nei corridoi di Palazzo Madama, “singhiozzando” manovre a breve termine che sono definite correttive, ma che possiamo a tutti gli effetti considerare di emergenza e probabilmente disastrose per il lungo periodo.

La criminalità organizzata inoltre si espande sui banchi di consigli comunali e regionali, confondendosi tra uomini di partito e imprenditori, controllando sempre più la microcriminalità, che attinge dal serbatoio dei giovani dal futuro oscuro e dei nuovi schiavi importati con Mare Nostrum.

 

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Nov 08 2014

COME INIZIARE UNA GUERRA E PERDERE UN IMPERO

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DI DMITRY ORLOV

 

Un anno e mezzo fa scrissi un saggio  su come gli Stati Uniti vorrebbero vedere la Russia, intitolato L’immagine del nemico. Vivevo in Russia, al momento, e, dopo aver osservato la retorica anti-russa americana e la reazione russa, ho fatto qualche considerazione che, allora, mi sembrava importante. Si scopre adesso che ero riuscito a individuare una tendenza importante, ma dato le cose hanno cominciato a correre ad un ritmo vertiginoso, quelle considerazioni sono ormai tristemente già fuori moda, ma ecco un aggiornamento.

 

A quel tempo, la posta in gioco non era ancora molto alta, ma c’era molto rumore intorno a un tizio che si chiamava Magnitsky, un avvocato chi si occupava di truffe alle aziende, fu incarcerato e morì in attesa di giudizio. Quest’uomo aveva lavorato per alcuni dei maggiori truffatori occidentali che, naturalmente, non sono mai stati arrestati. Gli americani scelsero di trattare questa storia come una violazione dei diritti umani e infatti approvarono il cosiddetto “Magnitsky Act” che puniva certi individui russi, etichettandoli come violatori dei diritti umani. Allora i russi risposero con una loro legge la “Dima Yakovlev Bill“, dal nome di un orfano russo che era stato adottato da una coppia di americani, che lo lasciarono morire chiuso in una macchina per nove ore. Questo disegno di legge vietava a quei demoni di americani-che-ammazzavano-gli-orfani di adottare altri orfani russi.

Tutto sembrava ridursi ad un melodramma piuttosto scialbo.

 

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Nov 07 2014

IL PENTAGONO CI SPIA TEME IL DISSENSO IN TUTTO IL PIANETA

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Glen Ford

 

 

«Fin dal 2008 le università americane hanno collaborato con il Pentagono per studiare le dinamiche dei movimenti sociali nel mondo», spiega Glen Ford, commentatore radiofonico americano, fondatore di “Black Agenda Report” e autore di “The Big Lie: An Analysis of U.S. Media Coverage of the Grenada Invasion”.

Gli ultimi avvenimenti, il quadro internazionale, le scelte politiche e militari degli anni recenti lo hanno spinto ad un’analisi provocatoria e molto dura.

«L’obiettivo degli studi sul terrorismo sta nell’individuare possibili vettori di resistenza, che vengono identificati e eradicati, come una malattia. Il cosiddetto “Minerva Initiative” considera l’intero pianeta come un territorio nemico».

Ford spiega come il Dipartimento della Difesa americano consideri «sostenitore della violenza politica» chiunque «si opponga alla politica militare americana nel mondo, alle politiche repressive degli alleati americani, al sistema giudiziario americano improntato alla repressione razziale».

 

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Nov 07 2014

RIFLESSIONI SULLA SOCIETÀ ODIERNA: POTERI FORTI, OPPRESSIONE E CITTADINI

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Di Alessandro Raffa – nocensura.com

 

Se oggi milioni di persone scappano dal terzo mondo, e centinaia di milioni vorrebbero farlo ma non ne hanno la possibilità, è grazie al ricco occidente… che ha colonizzato, sfruttato, relegato a discarica buona parte del pianeta.

 

Il “colonialismo“, così come lo “schiavismo“, continuano anche oggi, seppure in forma più “evoluta”; per colonizzare una nazione non c’è più bisogno di occuparla militarmente, così come per schiavizzare non c’è più necessità di mettere in catene le persone. E’ sufficiente far salire al potere un burattino, che in cambio di ricchezza personale svende il suo popolo e il suo territorio, così come per rendere schiava una persona basta indebitarla, o comunque costringerla a lavorare 12, 14 ore al giorno per sopravvivere. La casa, un diritto inalienabile, è diventata un lusso; c’è chi realizza profitti milionari con un terreno che da “agricolo” diviene edificabile, e chi deve lavorare 20 anni per comprare un buco di casa…

 

Fino a qualche decennio fa, in occidente c’era benessere: negli anni ’60-’70-’80 moltissime famiglie italiane hanno acquistato la casa al mare, si concedevano un mese intero di vacanze, un padre che lavorava poteva mantenere agevolmente la famiglia vivendo dignitosamente, mentre quando lavoravano entrambi i coniugi era possibile risparmiare, acquistare una bella casa o la “seconda casa”, concedersi le vacanze due volte all’anno e vivere bene.

 

Questo non fu concesso per generosità, per senso della giustizia, per democrazia, ma per uno scopo ben preciso.

 

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Nov 05 2014

GLI STATI UNITI D’EUROPA, IL MITO DELLA SINISTRA CHE HA DEVASTATO L’OPINIONE PUBBLICA ITALIANA

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Paolo dal Pozzo Toscanelli (Firenze, 1397–1482) è stato un matematico, astronomo e cartografo italiano. Grazie alle sue competenze in materia si prese un giorno la briga di inviare una lettera a Cristoforo Colombo, con la quale lo esortava vivacemente a mettersi in viaggio per raggiungere le Indie tramite la traversata dell’oceano Atlantico. Le sue carte geografiche non erano certo impeccabili, perché includevano molti degli errori di calcolo e di misura caratteristici dell’impostazione tolemaica e geocentrica del mondo, ma erano quanto di meglio si poteva trovare all’epoca. Lo stesso fratello di Cristoforo, Bartolomeo Colombo, era un abile cartografo e diede diverse dritte al fratello in vista del suo primo memorabile viaggio nelle sconosciute Americhe del 1492. Pochi anni dopo questa incredibile e rivoluzionaria scoperta, in Italia si sviluppò una vera e propria scuola di cartografia, che vide come massimi esponenti Giacomo Gastaldi, Ignazio Danti e Mercatore.

 

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