Ott 25 2013

CHIARIMENTI SU “MES” ED I “PRESTITI SALVASTATO” (SPIEGATI IN MODO SEMPLICE)

italia divorata

 

Una nota circa i prestiti concessi alle nazioni europee in difficoltà dalle altre nazioni europee, e circa il “Meccanismo Europeo di stabilità”; cerco di illustrare la situazione in modo semplice e chiaro, visto che in molto non hanno ben capito certi meccanismi.

 

Negli ultimi anni le nazioni dell’eurozona sono state chiamate a sborsare miliardi per diverse operazioni di “salvataggio” dei paesi membri in difficoltà; o meglio, delle loro banche.  Ultimo caso in ordine cronologico, quello della Spagna, che ha ricevuto 100 miliardi, di cui 20 dall’Italia. In totale l’Italia ha sborsato fin’ora poco meno d 50 miliardi.

 

(vedi: L’Italia è nella me**a ma continua a sborsare soldi per salvare gli altri )

 

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Ott 23 2013

COMPLIMENTI SIGNOR LETTA!!! QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

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QUESTA E’ L’ULTIMA VOLTA DI UN PREMIER ITALIANO AL G8. 

L’ITALIA E’ STATA ESPULSA…

COMPLIMENTI  SIGNOR LETTA!!!  


Ott 22 2013

ITALIA STATO RAZZISTA E XENOFOBO? SULL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA GERMANIA SPAGNA INGHILTERRA E FRANCIA MOLTO PIU’ SEVERE!

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IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: COSA FANNO GLI ALTRI PAESI  EUROPEI ?

 

Il governo Italiano usa il pugno di ferro con gli immigrati? L’Italia è terra d’intolleranza?  Diamo un’occhiata oltre i nostri confini e forse avremo più di una sorpresa; a dispetto delle dichiarazioni di  tolleranza di gran parte dei governanti del Vecchio Continente, proprio là da dove spesso rimbalzano critiche  alla nostra politica dell’immigrazione, sul terreno la linea è più dura che in Italia.

 

Spagna Dopo un’imponente sanatoria messa in atto dal governo Zapatero nel 2005 (su 700mila domande, ne sono state accolte 600mila), nell’autunno dello stesso anno la “grande paura” per gli assalti degli irregolari  a Ceuta e Melilla ha imposto una brusca retromarcia. Le due enclavi sono state circondate da muraglie  sempre più alte di filo spinato, e le coste maghrebine e sahariane “impermeabilizzate” attraverso l’estensione  dei sistemi di vigilanza radar in tutti i punti sensibili della costa spagnola e la richiesta di un più stringente pattugliamento navale congiunto tra le Canarie e l’Africa (con l’appoggio anche di unità italiane). Il risultato è che l’immigrazione clandestina si è più che dimezzata. Questo non ha impedito che i campi d’accoglienza andassero al collasso. Inchieste giornalistiche di pochi mesi fa riferivano di 550 “sin papeles” rinchiusi a Gibilterra, e altri 239 che ad Algesiras si dividevano i posti disponibili per 190. Gli episodi d’insofferenza da parte della popolazione si sono moltiplicati, come il cartello esposto in un negozio di Maiorca: “Vietato l’ingresso a cani e romeni”. In febbraio, il ministro dell’Interno spagnolo ha dichiarato che “non si può essere lassisti con l’immigrazione illegale, altrimenti non c’è modo di fermarla”, e il suo collega del Lavoro, Corbacho: “Occorre che gli immigrati arrivino con un contratto di lavoro e facciano uno sforzo per integrarsi perché non si può funzionare con la norma dell’ultimo che si registra”.  Nei quattro anni della prima legislatura Zapatero, i clandestini espulsi sono stati 370mila, il 43.4% in più di  quanti ne aveva mandati via Aznar.

 

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Ott 22 2013

LA TRISTE PARABOLA DEL MASSONE REAZIONARIO MONTI, AGUZZINO PER BENE

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La parabola di Mario Monti finisce in farsa. Arrivato al potere in Italia per grazia ricevuta, tra gli squilli di tromba di una stampa servile e senza un briciolo di dignità, il professorino di Varese ha collezionato in poco tempo una serie di autogol da far impallidire Niccolai.

 

Nonostante i disastri combinati, Monti continuerà a fare la bella vita passeggiando tra i corridoi di Palazzo Madama a spese dei contribuenti per sempre. Grazie alla indiscussa lungimiranza di Giorgio Napolitano, (“il piccolo padre”) infatti, l’esimio bocconiano ha acquisito lo status di senatore a vita per meriti futuribili.

L’ennesimo scempio commesso da un Presidente della Repubblica che in meno di dieci anni è riuscito a dilapidare secoli di conquiste civili e democratiche.

 

Come ebbi modo di dirvi fin dall’inizio, Monti fu imposto al potere in Italia dal primo cerchio della massoneria reazionaria che governa l’Ue per accelerare il processo di dolosa de-industrializzazione in corso da anni (clicca per leggere). Un compito che Monti ha assolto con scrupolo e fredda cattiveria. Insensibile al dramma degli esodati, dei disoccupati e dei sottosalariati, a Monti va comunque riconosciuta una dose di coerenza che lo rende in fin dei conti un demone rispettabile.

 

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Ott 21 2013

E’ COERENTE ESECRARE IL RICORDO DI PRIEBKE E LODARE CONTESTUALMENTE L’OPERATO DI DRAGHI?

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E’ stupefacente l’ipocrisia del nostro sistema mediatico.

Proprio mentre l’Europa è preda di un rigurgito nazista che riattualizza le pulsioni eugenetiche del fuhrer autentico, la grande stampa esorcizza le nefandezze del presente infierendo sui fantasmi del passato. In questi giorni, come saprete, è morto il boia Priebke. Carnefice miserabile e sanguinario macchiatosi di crimini efferati e vigliacchi.  E’ dura provare perfino un sentimento di umana pietas per la fine di un essere tanto spregevole e infame.

 

Ma, amici miei, mi spiegate con quale faccia i media europei condannano i crimini del nazismo passato continuando a sostenere impunemente le malefatte del tecno-nazismo odierno?

 

Valgono meno i morti spinti al suicidio dalla Troika di quelli finiti con un colpo alla nuca dai macellai alla Pribke?

La tanto decantata purezza del bilancio, quella per capirci che “obbliga” i nostri governanti a decimare la classi povere e disperate, non rappresenta forse la più brillante evoluzione di quell’ossessiva ricerca della purezza della razza, posta a fondamento dell’assassinio su larga scala di neri, zingari e slavi?

 

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Ott 21 2013

L’ ULTIMA INTERVISTA A BASHAR AL ASSAD: IL PRESIDENTE SIRIANO RACCONTA LA “SUA” GUERRA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 00:05

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Il Presidente siriano Bashar Al Assad (Credits: ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images)

 

 

Intervistato da Der Spiegel, il Presidente siriano racconta la “sua” guerra

 

 

di Claudia Astarita

 

Il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato un’interessantissima intervista rilasciata dal Presidente sirianoBashar Al Assad in persona, di cui Panorama.it ripropone i punti più interessanti.

L’intervista è molto lunga, e aiuta a capire quale sia il vero punto di vista del leader dittatore sulla guerra civile, sul suo futuro come guida del paese, sugli Stati Uniti, al-Qaeda e il terrorismo, e le armi chimiche.

 

 

Spiegel: Signor Presidente, lei ama il suo paese?

 

Assad: E’ una domanda semplice e scontata. Certo che lo amo. E’ umano amare la terra in cui si è nati. […] Quando si ricopre un incarico importante, bisogna anche riflettere su ciò che si può fare per il proprio paese. Lo si vede nei momenti di crisi. Oggi, in una fase in cui devo proteggere la nazione, mi rendo conto di quanto la ami.

 

S: Se fosse un vero patriota, farebbe forse un passo indietro per permettere a un governo ad interim di negoziare il cessate il fuoco con l’opposizione armata.

 

A: Sarà il popolo siriano a decidere il mio destino. Nessun partito può decidere su questo punto […]

 

S: Pensa di essere pronto per affrontare una consultazione elettorale?

 

A: Il mio secondo mandato si chiude ad agosto. Due mesi prima ci saranno le elezioni presidenziali. Non posso decidere adesso se mi candiderò oppure no. […] Se mi renderò conto che il popolo non è più dalla mia parte, non lo farò.

 

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Ott 20 2013

LA FRANCIA ERA PRONTA A COLPIRE LA SIRIA IL 31 AGOSTO SCORSO

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03 Ottobre 2013

 

Secondo la ricostruzione dell’autorevole periodico francese Le Nouvel Observateur, all’alba di sabato 31 agosto scorso, la Francia era pronta a lanciare il primo bombardamento sulla Siria.

 

Il presidente Hollande è stato avvisato di una telefonata in arrivo da parte del presidente Usa Barack Obama e, sicuro dell’inizio dell’offensiva, riunisce il ministro della difesa, dell’interno, degli esteri, il capo di stato maggiore delle forze armate, il capo dei servizi segreti civili e militari all’Eliseo.

 

Si tratta di un vero e proprio consiglio di guerra, nel quale deve essere approvato il piano già predisposto dai militari francesi, che prevedeva un bombardamento notturno con inizio alle tre di notte, quando la popolazione civile dorme, per colpire le batterie antimissile, i centri di comando della quarta armata siriana e i depositi di armi chimiche, come già anticipato da clarissa.it.

 

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Ott 20 2013

CATENA UMANA DI MUSULMANI PROTEGGE I CRISTIANI A MESSA

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PAKISTAN 09/10/2013

 

di Gabriella Meroni

 

Nel paese dilaniato dagli attacchi contro le minoranze religiose, un’associazione musulmana ha “protetto” una chiesa di Lahore contro possibili attacchi terroristici. “Siamo pakistani, abbiamo lo stesso sangue”, dicono i promotori, che hanno già organizzato un’altra catena umana per il 13 ottobre. E il sacerdote si unisce al corteo

 

L’immagine è di quelle che potrebbero fare epoca, e in Pakistan hanno segnato davvero una svolta: domenica 6 ottobre a Lahore una catena di “scudi umani ” formata da circa 300 musulmani ha protetto una chiesa cristiana in cui era in corso la Messa per evitare possibili attacchi terroristici. L’iniziativa, portata avanti dal gruppo Pakistan For All, favorevole al dialogo interreligioso, ha visto la paetecipazione di un Mufti che ha letto alcuni brani del Corano sulla tolleranza e la pace, ed è stata applaudita dal sacerdote che stava celebrando la funzione, padre Nasir Gulfam. I due religiosi si sono stretti la mano mentre i partecipanti al raduno innalzavano cartelli con scritto “One Nation, One Blood” (una sola nazione, un solo sangue).

 

La manifestazione è avvenuta, spiega il quotidiano pakistano The Express Tribune, in seguito all’ennesima strage di cristiani compiuta da terroristi islamisti a Peshawar lo scorso 22 settembre, che ha provocato oltre 100 vittime.

 

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Ott 20 2013

GIUDAISMO, MARXISMO E BOLSCEVISMO

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(dal sito http://dagobertobellucci.wordpress.com – 28 marzo 2012)

 

di Dagoberto Bellucci

 

“Il bolscevismo non è né più né meno che la realizzazione del programma internazionale contenuto nei Protocolli sionisti, così come secondo gli stessi Protocolli dovrebbe realizzarsi in tutti gli altri paesi ad opera di una minoranza rivoluzionaria”

(Henry Ford – “La U.R.S.S. è un prodotto del pangiudaismo” – da “L’Ebreo Internazionale” Ediz. di “Ar” – Padova 1971).

 

“Circonderemo il nostro governo di economisti. Questo è il motivo per cui agli Ebrei si insegna principalmente la scienza dell’economia. Saremo circondati da migliaia di banchieri, di commercianti e, cosa ancora più importanti, di milionari, perché in realtà ogni cosa sarà decisa dal denaro”

 (“L’Internazionale Ebraica – I Protocolli dei Savi Anziani di Sion” – Protocollo nr. 8).

 

Il marxismo fin dalla sua nascita come concezione filosofica e progressivamente nella sua prassi criminale  rappresenterà il più virulento attacco contro tutte quelle forze che avevano rappresentato la Tradizione.

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Ott 20 2013

L’ALTRA FACCIA DI CARLO MARX

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Comunismo

 

Marxismo, Bolscevismo, Comunismo: tre nomi diversi, ma una matrice unica. Una matrice in nome della quale, nel corso della storia, si sono compiute tragedie efferate. Basti ricordare i Lager di Tito, il regime di Pol-Pot, i milioni di uomini morti a causa della dittatura cinese; passando attraverso i vari Lenin, Stalin, Mao-Tze-Tung, e scusate se al momento non li ricordo tutti…! Ed il tutto in nome degli ideali di Carlo Marx, ma soprattutto in nome di ciò che c’era davvero, dietro e dentro Carlo Marx…!

(15 aprile 2013)

 

Non avrei mai creduto che il personaggio “Carlo Marx” nascondesse un animo tanto oscuro ed inquietante. Purtroppo ho dovuto ricredermi leggendo questo sconcertante documento, tratto dal libro “L’altra faccia di Carlo Marx”, di Richard Wumbrand. Non ho bisogno di capire se ciò che è riportato nel libro sia vero o falso, perchè ho sempre creduto che l’allontanamento da Dio (o peggio, il denigrare e condannare Dio) porti a simili deformazioni mentali sataniste. Analoghe degenerazioni si riscontrano anche in altri famosissimi personaggi della storia comunista, come Stalin, Andropov, Beria, Ceausescu, Mao Tze-Tung e tanti altri: esiste più che un sospetto che siano tutti così…! (Postato l’8 aprile 2013)

 

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Ott 15 2013

RUSSIA, SIRIA E IL DECLINO DELL’EGEMONIA AMERICANA

marina militare russa

 

 

DI ISRAEL SHAMIR
 counterpunch.org

 

Un colloquio al Rhodes Forum, 5 Ottobre 2013

 

Prima le buone notizie. L’egemonia Americana è al termine. Il bullo prepotente è stato soggiogato. Abbiamo raggiunto il Capo di Buona Speranza, simbolicamente parlando, nel Settembre del 2013. Con la crisi in Siria, il mondo ha preso una svolta storica nell’era moderna. E’ stata un’azione rapida, rischiosa tanto quanto la crisi dei missili a Cuba nel 1962. Le probabilità di un conflitto mondiale erano alte, con America e Eurasia che tentavano di avere la meglio nel Mediterraneo orientale. Ci vorrà del tempo prima di poterci rendere davvero conto di quello che abbiamo passato: è normale, quando avvengono fatti così importanti.

 

I disordini negli Stati Uniti, dall’inseguimento della macchina impazzita nel D.C. fino alla chiusura del governo federale e alla probabile e conseguente crisi d’indebitamento, sono le dirette conseguenze di quell’evento.

 

Ricordate il Muro di Berlino? Quando è crollato, io ero a Mosca, scrivevo per Haaretz.  Andai ad una conferenza stampa con dei membri del Politburo al President Hotel, e chiesi loro se fossero d’accordo con me sul fatto che eravamo vicini alla fine dell’URSS e dei sistemi socialisti. Mi risero in faccia. Fu un momento piuttosto imbarazzante. “Oh no” dissero. “Dopo la caduta del Muro il socialismo rifiorirà”. Due anni dopo, crolla l’URSS. Ora la nostra memoria ha compattato quegli anni in una breve sequenza temporale, ma in realtà ci volle del tempo.

 

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Ott 14 2013

GLI STATI UNITI SONO LA PIÙ GRANDE PIAGA DEL MONDO

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 16:40

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Lasciateci stare per un momento almeno !

 

Gli Stati Uniti sono la più grande piaga del mondo. Non importa dove vivi o cosa fai, gli Stati Uniti troveranno sempre qualche scusa per ficcare il naso negli affari tuoi e per renderti la vita infelice.

Ecco perché gli Stati Uniti hanno tanti nemici, perché si mettono sempre in mezzo, in qualsiasi impiccio che capiti, in qualsiasi parte del mondo. Quelli di Washington proprio non riescono a sopportare …

 

L’idea che ci sia qualcuno, non importa dove, che potrebbe vivere una vita normale e felice senza doversi aspettare di essere bombardato per un attacco di “drone” o di essere sbattuto dentro qualche buco nero, dove la CIA può strapparti le unghie o farti diventare nero e blu. Questo è tutto quello che ha prodotto questa guerra globale al terrorismo – SOLO QUESTO.

 

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Ott 14 2013

MARRA: OBAMA MINACCIA LA MORTE DELL’ECONOMIA PURCHÉ NON SI TOCCHI IL SIGNORAGGIO…

obama-signoraggio

 

Marra: Obama minaccia la morte dell’economia purché non si tocchi il signoraggio, e nemmeno i repubblicani accennano che si può risolvere tutto semplicemente decidendo che gli USA quei soldi, anziché comprarli dalla Federal Reserve, li producano da sé..

 

È una situazione veramente surreale quella che vive ormai il mondo: tutti, cioè, sanno ormai che il problema è il signoraggio, ma nessun osa dire che si può risolvere ogni dramma semplicemente consentendo che gli Stati producano i soldi da sé, ovvero senza doverli follemente comprare dalle banche centrali..

 

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Ott 14 2013

JACQUES SAPIR: BISOGNA UNIRE LE FORZE A SINISTRA E DESTRA CHE HANNO CAPITO IL PERICOLO EURO

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Jacques Sapir.

 

L’Intervista esclusiva all’economista francese Jacques Sapir

di Alessandro Bianchi

 

Jacques Sapir. Economista, direttore del Centre d’Etude des Modes d’Industrialisation (CEMI-EHESS).  Autore di “Bisogna uscire dall’euro?” e “La demondialisation“.

 

 

– Professore, Lei è stato tra i primi economisti europei ed evidenziare i danni provocati dall’euro ed a chiedere la sua fine. In una delle ultime analisi ha scritto che si tratta di una sorte inevitabile. Secondo Lei, quanto tempo ancora ci vorrà e da quale paese potrà partire l’iniziativa? 

 

A questo punto bisogna distinguere due problematiche. La prima riguarda l’analisi della situazione economica che l’euro ha creato e delle sue conseguenze. Da ormai quasi tredici anni osserviamo che l’euro non solo non ha prodotto le convergenze macroeconomiche sperate, ma ha invece accentuato le divergenze. L’ho detto a più riprese, e ormai questa mia posizione riscuote consenso tra gli economisti. Constatiamo anche che l’euro rappresenta un enorme freno per la crescita nella maggior parte dei paesi che l’hanno adottato, ad eccezione, ovviamente, della Germania. Per finire, si osserva che l’euro fa aumentare i deficit, tanto interni quanto esteri, e che porta verso un debito sempre più grande dei paesi che sono entrati nell’Unione economica e monetaria. Tutto questo è abbondantemente documentato da numerosi autori. Siccome l’euro può funzionare solo in una spirale di impoverimento per la maggior parte dei paesi, ne deduco che è destinato a fallire.

Ma, qui, abbiamo una seconda problematica: le condizioni che determineranno la fine dell’euro. Tali condizioni possono creare una crisi catastrofica generata sul mercato obbligazionario. Al momento, la situazione resta stabile grazie alla Banca Centrale Europea. Ma la credibilità di quest’ultima sta nel fatto che non è stata messa alla prova. Prima o poi i mercati testeranno la risoluzione della Bce, e allora Mario Draghi si ritroverà fortemente in difficoltà. Queste condizioni potranno anche provenire dalle tensioni politiche crescenti che l’Euro genera sia tra i paesi membri dell’UME, sia all’interno degli stessi, dove le forze anti-europeiste prendono sempre più peso. Queste tensioni potranno ad un certo punto mettere gli attori politici di fronte alla necessità di dissolvere la zona euro o di uscire dalla moneta unica.

Per quanto mi riguarda, ho sovrastimato la rapidità delle evoluzioni finanziarie, sulla base di quello che avevamo conosciuto nel 2008-2009. Ma questo non cambia niente all’analisi di fondo.

 

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Ott 11 2013

ASSENTEISMO ED EVASIONE FISCALE: LEGITTIMA DIFESA, ECCO PERCHÉ

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Assenteismo ed evasione fiscale: legittima difesa, ecco perché

 (Terza guerra mondiale parte VI)

 

di Alessandro De Angelis

 

Immaginate che un ladro a fine mese venga a rubarvi il vostro stipendio per intero e, non contento, vi applichi anche degli interessi sullo stipendio che vi ha rubato che non potrete ovviamente ripagargli. Un bel giorno verrà poi a chiedervi la vostra casa in quanto gli siete debitori degli interessi che non gli avete dato.

A questo punto andate da un giudice per cercare di risolvere la faccenda ma questo vi dà torto e vi fa notare che ci sono leggi che il ladro ha fatto emanare dai politici affinché sia legalizzato il suo furto nei vostri confronti condannandovi inoltre a pagare le spese processuali. Il ladro, oltre che i politici, ha corrotto anche i mezzi d’informazione che non parlano della vicenda e per quanti sforzi facciate non vi resta altro da fare che nascondere parte dello stipendio che mensilmente vi ruba per poter almeno sopravvivere. Ma il ladro è furbo e vi manda controlli da parte della Guardia di Finanza per accertamenti.

 

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