Il Presidente siriano Bashar Al Assad (Credits: ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images)
Intervistato da Der Spiegel, il Presidente siriano racconta la “sua” guerra
di Claudia Astarita
Il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato un’interessantissima intervista rilasciata dal Presidente sirianoBashar Al Assad in persona, di cui Panorama.it ripropone i punti più interessanti.
L’intervista è molto lunga, e aiuta a capire quale sia il vero punto di vista del leader dittatore sulla guerra civile, sul suo futuro come guida del paese, sugli Stati Uniti, al-Qaeda e il terrorismo, e le armi chimiche.
Spiegel: Signor Presidente, lei ama il suo paese?
Assad: E’ una domanda semplice e scontata. Certo che lo amo. E’ umano amare la terra in cui si è nati. […] Quando si ricopre un incarico importante, bisogna anche riflettere su ciò che si può fare per il proprio paese. Lo si vede nei momenti di crisi. Oggi, in una fase in cui devo proteggere la nazione, mi rendo conto di quanto la ami.
S: Se fosse un vero patriota, farebbe forse un passo indietro per permettere a un governo ad interim di negoziare il cessate il fuoco con l’opposizione armata.
A: Sarà il popolo siriano a decidere il mio destino. Nessun partito può decidere su questo punto […]
S: Pensa di essere pronto per affrontare una consultazione elettorale?
A: Il mio secondo mandato si chiude ad agosto. Due mesi prima ci saranno le elezioni presidenziali. Non posso decidere adesso se mi candiderò oppure no. […] Se mi renderò conto che il popolo non è più dalla mia parte, non lo farò.
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