Set 27 2013

TRAGEDIA CRISTIANA NEL MONDO MUSULMANO

Persecuzione cristiani

 

15 settembre 2013

 

Pochi si rendono conto che oggi stiamo vivendo la più grande persecuzione dei cristiani della storia, peggiore persino di quelle subite sotto gli antichi imperatori romani come Diocleziano e Nerone.  Le stime del numero dei cristiani perseguitati va dai 100 ai 200 milioni.  Secondo una stima, ogni cinque minuti un cristiano viene martirizzato. E la maggior parte di questa persecuzione avviene per mano di musulmani. Dei 50 paesi che perseguitano i cristiani, 42 sono di maggioranza musulmana o ad alta percentuale di popolazione musulmana.

 

L’entità di questo disastro, le sue origini e le ragioni per cui viene accolta dalla maggior parte dei media occidentali con una scrollata di spalle, sono i temi che Raymond Ibrahim tratta in “Crucified Again”. Conoscendo bene la lingua araba, egli ha tracciato quello che definisce “una delle storie più drammatiche” del nostro tempo nei reports e nelle testimonianze che compaiono nei giornali arabi, news di spettacoli, e siti web, ma che raramente vengono tradotti in inglese o rilevati dalla stampa occidentale.  Ciò che documenta in questo libro, frutto di meticolose e ben argomentate ricerche, è una catastrofe dei diritti umani di proporzioni monumentali.

 

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Set 27 2013

SIRIA, FATWA DEGLI ULEMA SUNNITI: «LECITO CONFISCARE PROPRIETÀ DEI CRISTIANI PER AIUTARE LA RIVOLUZIONE»

siria-islam-ulema-fatwa-cristiani

 

Settembre 26, 2013 Leone Grotti

 

Secondo 36 leader religiosi islamici, nemici degli sciiti e di Assad, è giusto requisire i beni delle minoranze per «comprare armi» e aiutare «le famiglie dei martiri»

 

«È lecito confiscare i beni dei cristiani per acquistare armi». Con questa fatwa 36 ulema siriani si sono rivolti ai loro fedeli musulmani sunniti, che combattono contro gli alawiti (sciiti) di Assad.

 

«REQUISIRE CASE DEI CRISTIANI». La notizia, riportata da Fides, specifica che i leader religiosi islamici sono di Douma, uno dei maggiori sobborghi di Damasco, e che la fatwa dà il diritto ai musulmani di «requisire e appropriarsi di beni, case, proprietà appartenenti a cristiani, drusi, alawiti e membri di altre minoranze religiose che non professano la religione sunnita del Profeta».

 

«ARMI PER LA RIVOLUZIONE». Secondo gli ulema, inoltre, bisogna «boicottare e rompere qualsiasi relazione con gli abitanti di Damasco che hanno tradito i rivoluzionari o li hanno abbandonati». Anche i soldi derivati dalla confisca delle proprietà cristiane devono essere usati per la rivoluzione, per «acquistare armi» e aiutare i poveri e le famiglie dei martiri caduti combattendo Assad.

 

VIOLENZA CONFESSIONALE. Conclude il testo: «Chiediamo al nostro popolo di aggrapparsi alle nostre tradizioni islamiche e a frequentare regolarmente la case di Dio al fine di salvaguardare la nostra anima e la società». La fatwa è stata accolta con preoccupazione dai cristiani, che temono l’aumento della violenza su base settaria e confessionale.

 

Fonte: visto su TEMPI di giovedì 26 settembre 2013

Link:  http://www.tempi.it/siria-ulema-islam-fatwa-confiscare-proprieta-cristiani-perseguitati-ribelli#.UkRwuRZH-gc

 


Set 27 2013

SIRIA. NINAR UCCISO PERCHÉ CRISTIANO DAI RIBELLI, CHE MINACCIANO: «VI TAGLIEREMO LA TESTA PER ESPORLA IN MOSCHEA»

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Un cristiano di 26 anni è stato ucciso lo scorso 21 settembre in Siria dai terroristi di al-Nusra. La notizia è stata riportata oggi dall’agenzia Aina.

 

UCCISO IN QUANTO CRISTIANO. Ninar Odisho, insieme a due amici musulmani, si trovava ancora nella città di al-Tabqah, da oltre un anno nelle mani dei ribelli, per controllare che la casa della sua famiglia non venisse distrutta. Nel pomeriggio di sabato, per strada, il cristiano e i suoi amici sono stati avvicinati da alcuni jihadisti, che dopo avergli puntato contro le armi hanno lasciato andare gli altri due uomini, perché musulmani, mentre hanno pestato fino a ucciderlo Ninar, dopo aver appreso che era un cristiano.

 

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CHIESA DEMOLITA. La città di al-Tabqah, che si trova a oltre 300 chilometri da Damasco, è stata presa dai ribelli nel 2012 ed è finita sotto il controllo dei terroristi di al-Nusra, gli stessi che occupano anche Maloula. La maggior parte dei cristiani è già scappata da mesi perché vittima di angherie da parte dei ribelli, che hanno confiscato le loro proprietà. La chiesa dei Santi Sergio e Bacco (nella foto prima della distruzione), una delle due presenti in città, è stata bruciata e demolita dai ribelli, come racconta ad Aina uno dei cristiani fuggiti dalla città.

 

«TI TAGLIEREMO LA TESTA». La violenza dei jihadisti è stata confermata da un altro cristiano costretto a scappare: «Io sono fuggito ma i ribelli continuano a scrivermi sul cellulare che se tornerò ad al-Tabqah mi taglieranno la testa e la esporranno in moschea, così che tutti i musulmani la vedano e ne siano orgogliosi. Ora non accendo più il cellulare se non quando ne ho strettamente bisogno, per paura di ricevere telefonate da loro». I ribelli hanno anche imposto ai cristiani rimasti di convertirsi all’islam, se non volevano essere cacciati dai posti di lavoro o, peggio, uccisi.

 

 

 

Fonte: visto su TEMPI.it  di sabato 34 settembre 2013

Link: http://www.tempi.it/siria-cristiano-ucciso-ribelli-conversione-forzata-islam#.UkQdVRZH-gc

 

 

 


Set 26 2013

DALLA DISINFORMAZIONE ALLA PROSTITUZIONE ISLAMICA (PASSANDO PER LE STRAGI)

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(nella foto, jihadisti)

 

 

Siria, giugno 2013 – L’ultima novità, sul fronte siriano, è la jihad sessuale. Si reclutano donne maggiori di 14 anni per consentire ai “ribelli” rapporti sessuali. Una fatwa consente di contrarre un matrimonio della durata di un’ora, cui segue il ripudio, un altro matrimonio regolare e così di seguito…

Nicola Quatrano

 

La rubrica “crisi siriana” del sito www.ossin.org  raccoglie oramai un bel numero di articoli che punteggiano, mede dopo mese, gli sviluppi della guerra civile in Siria da quasi due anni. Scorrendoli, si resta impressionati dallo sforzo di manipolazione posto in essere dai principali media, la cui unica fonte di informazione in tutto questo tempo è stata, non a caso, il fantomatico Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (OSDH), vera e propria officina di disinformazione legata ai servizi inglesi e impersonantesi nel solo Rami Abdel Rahmane, un esiliato siriano in Inghilterra che trasmette le informazioni (manipolate) che tutti i media mainstream dell’occidente divulgheranno, dal piccolo esercizio commerciale che gestisce con la moglie

 

500.000 manifestanti in una città di 370.000 abitanti

 

Così è potuto accadere che, agli inizi della crisi, Pierre Piccinin, l’unico osservatore straniero quel giorno presente ad Hama, abbia dovuto seccamente smentire l’Agenzia France Press. In quella storica (secondo l’AFP) giornata del 15 luglio 2011, un milione di persone (sempre secondo l’AFP) manifestarono in tutta la Siria contro il regime di Bachar el Assad, 500.000 solo nella città di Hama. Peccato che Piccinin, che era presente (a differenza dei corrispondenti dell’AFP) abbia testimoniato che non erano più di 10.000 e che, comunque, sarebbe stato impossibile che fossero 500.000 in una città che conta non più di 370.000 abitanti in tutto.

 

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Set 26 2013

AL QAEDA IN SIRIA

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Quando massacravamo  civili in Iraq,  eravamo terroristi, ora che lo facciamo in Siria, siamo patrioti


Set 26 2013

EMERGE IL VERO RUOLO DELLE “ORGANIZZAZIONI UMANITARIE” PILOTATE DAGLI USA

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di Luciano Lago

 

Un nostro corrispondente dal Medio Oriente ci ha trasmesso questa foto che ritrae uno dei leaders della rete terroristica di ISIS, affiliata ad al Quaeda, in Siria mentre utilizzano una tenda fornita da USAID, l’agenzia che si occuperebbe  di “sviluppo internazionale” ma che è stata denunciata innumerevoli volte in America Latina come agenzia di spionaggio USA che, dietro apparenti attività “umanitarie”, in realtà si occupa di intervento politico nei paesi del terzo mondo.

 

Il comandante Muhayirin Kavkaz wa Sham , nella foto, risulta il capo di questa formazione terroristica che proviene dall’Irak ed è una filiale di al Quaeda, attiva nella guerra scatenata dagli USA ed Arabia Saudita contro la Siria. La foto conferma quanto affermato da numerosi analisti che gli aiuti e le forniture militari fornite dagli USA ai ribelli arrivano direttamente nelle mani dei terroristi dei gruppi affiliati ad al Quaeda.

 

Fra l’altro questa organizzazione ultimamente ha proclamato una “campagna di pulizia” dal male contro i gruppi dell’opposizione che risultano troppo filo occidentali.

 

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Set 26 2013

IGNOBILE OCCIDENTE: USARE I BAMBINI PER UCCIDERE INNOCENTI

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I bambini, sempre loro: finirà mai la ignobile speculazione sui bambini, vittime di guerra, per giustificare nuove guerre? Indimenticabile, nel 1999, la frase dell’allora ministro della difesa, Piero Fassino: «Solo chi non ha guardato negli occhi un bambino kosovaro è contrario all’intervento militare». E l’Italia intervenne, sulla base di una potente campagna di disinformazione anche diplomatica e politica. E fu la guerra del Kosovo, o l’ultima guerra dei Balcani, dove la più grande coalizione militare mai vista nella storia (19 Stati) si scatenò contro quel che rimaneva della Repubblica Federale di Jugoslavia, che nella propaganda veniva chiamata (un po’ sprezzantemente) “la Serbia”, colpevole di essere l’ultimo Stato che orgogliosamente si dichiarava socialista nel cuore d’Europa; uno Stato grande come un paio di regioni italiane. Da allora, ricorda Angelo d’Orsi,  il copione della giustizia sommaria è stato ripetuto in modo spietato, anche sfruttando l’emozione dell’opinione pubblica, cui viene offerto lo spaventoso “trofeo” dei bambini uccisi.

 

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Set 26 2013

L’INDUSTRIA DELLA MENZOGNA QUALE PARTE INTEGRANTE DELLA MACCHINA DI GUERRA DELL’IMPERIALISMO


Domenico Losurdo

 

(nella foto, Domenico Losurdo)

 

Il blog di  http://domenicolosurdo.blogspot.it ,  4 settembre 2013

 

Nella storia dell’industria della menzogna quale parte integrante dell’apparato industriale-militare dell’imperialismo il 1989 è un anno di svolta. Nicolae Ceausescu è ancora al potere in Romania. Come rovesciarlo? I mass media occidentali diffondono in modo massiccio tra la popolazione romena le informazioni e le immagini del «genocidio» consumato a Timisoara dalla polizia per l’appunto di Ceausescu.

 


1. I cadaveri mutilati

 

Cos’era avvenuto in realtà? Avvalendosi dell’analisi di Debord relativa alla «società dello spettacolo», un illustre filosofo italiano (Giorgio Agamben) ha sintetizzato in modo magistrale la vicenda di cui qui si tratta:

«Per la prima volta nella storia dell’umanità, dei cadaveri appena sepolti o allineati sui tavoli delle morgues [degli obitori] sono stati dissepolti in fretta e torturati per simulare davanti alle telecamere il genocidio che doveva legittimare il nuovo regime. Ciò che tutto il mondo vedeva in diretta come la verità vera sugli schermi televisivi, era l’assoluta non-verità; e, benché la falsificazione fosse a tratti evidente, essa era tuttavia autentificata come vera dal sistema mondiale dei media, perché fosse chiaro che il vero non era ormai che un momento del movimento necessario del falso. Così verità e falsità diventavano indiscernibili e lo spettacolo si legittimava unicamente mediante lo spettacolo.

Timisoara è, in questo senso, l’Auschwitz della società dello spettacolo: e come è stato detto che, dopo Auschwitz, è impossibile scrivere e pensare come prima, così, dopo Timisoara, non sarà più possibile guardare uno schermo televisivo nello stesso modo» (Agamben 1996, p. 67).

 

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Set 25 2013

UN TRIBUNALE DI ISRAELE STABILISCE CHE È L’EBRAISMO, E NON IL LUOGO DI NASCITA, CHE DETERMINA LA NAZIONALITÀ ISRAELIANA


Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 11:35

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Revital Hovel – Ha’aretz

 

Il tribunale distrettuale di Haifa ha respinto martedì l’azione intentata dal professore Uzzi Ornan contro il ministero dell’interno israeliano, diretta ad ottenere che la propria nazionalità gli fosse riconosciuta per il fatto di essere nato in Israele, e non perché ebreo.

 

Ornan, linguista e membro dell’Accademia della lingua ebraica, ed anche fondatore della Lega contro la costrizione religiosa in Israele, ha proposto un ricorso contro il ministero dell’interno nel 2010 perché la nazionalità gli venisse riconosciuta in quanto nato in Israele, e non perché ebreo.

 

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Set 25 2013

ISRAELE LO SCANDALO DELL’ANTICONCEZIONALE “RAZZISTA”

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 11:30

NEWS-razzismo

 

Il Ministero della Salute sospende la somministrazione dell’anticoncezionale Depo-Provera perché accusato di aver limitato le nascite tra gli ebrei giunti dall’Etiopia.

di Michele Giorgio – Il Manifesto

 

Gerusalemme, 30 gennaio 2013, Nena News – «Non siamo in grado di dire quanto le donne (ebree) etiopi fossero consapevoli degli effetti del Depo Provera ma per noi la lettera diffusa dal ministero della salute, volta a fermare la somministrazione di quel farmaco, è un importante riconoscimento di ciò che è accaduto». Misura le parole Marc Grey, portavoce dell’Associazione per i Diritti Civili in Israele (Acri), rispondendo al manifesto.

 

La vicenda è delicata ma è finalmente venuta alla luce. Anzi è riemersa perché in passato si era già parlato del drastico calo del tasso di natalità tra le falasha, le donne ebree giunte dall’Etiopia, a molte delle quali per anni è stato iniettato, forse a loro insaputa, il Depo Provera, un anticoncezionale molto efficace ma con gravi effetti collaterali, a cominciare dall’osteoporosi.

 

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Set 24 2013

SAPEVATE QUESTO DELLA SIRIA

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 10:44

sapevate questo della siria

Le donne siriane hanno gli stessi diritti che hanno gli uomini, nello studio, nella salute e nell’educazione.

In Siria le donne non hanno l’obbligo di portare il Burqa.

La Sharia (legge islamica) è incostituzionale.

La Siria è l’unico paese arabo con una Costituzione Laica e non tollera i movimenti estremisti islamici.

Circa il 10% della popolazione siriana appartiene ad una delle tante denominazioni cristiane presenti da sempre nella vita politica e sociale.

In altri paesi arabi la popolazione cristiana non arriva al 1% a causa delle discriminazioni subite.

La tolleranza religiosa siriana è unica nella zona.

 

siria moneta sovrana

 

La Siria è l’unico paese del Mediterraneo che è ancora proprietaria della sua impresa petrolifera, che non l’ha voluta privatizzare.

La Siria ha un’apertura alla società e cultura occidentale come nessuno degli altri paesi arabi.

Prima della guerra, la Siria era l’unico paese pacifico nella zona senza guerre ne conflitti interni.

La Siria è l’unico paese arabo che non ha debiti con il Fondo Monetario Internazionale.

La Siria è l’unico paese del mondo che ha ammesso rifugiati iracheni senza nessuna discriminazione sociale, politica o religiosa.

Bashar Al Assad ha un’approvazione estremamente popolare.

Lo sapevate che la Siria ha riserve di petrolio di 2.500 milioni di barili, il cui sfruttamento è riservato alle imprese statali?

FORSE ADESSO PUOI COMPRENDERE PERCHE’ GLI STATI UNITI HANNO TANTO INTERE$$E PER LA SIRIA.

 

Fonte: visto su Facebook,  Sapere è un Dovere.

Link: https://www.facebook.com/SapereEUnDovere?hc_location=timeline

 


Set 23 2013

BERLUSCONI FATTO FUORI PERCHÈ VOLEVA USCIRE DALL’EURO (E QUESTO CAMBIA MOLTE COSE)

Confindustria: Lorenzo Bini Smaghi

Lorenzo Bini Smaghi

 

 

Silvio Berlusconi “fatto fuori” perché voleva uscire dall’Euro. Il possibile complotto, questa volta, potrebbe essere più di una tesi o di un teorema considerata la fonte, l’ex membro della Bce, la Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi. Un cronista politico-economico del Telegraph, Ambrose Evans-Pritchard, ha sottolineato un estratto di un libro pubblicato nei mesi scorsi da Bini-Smaghi, intolato “Morire di Austerità” (editrice Il Mulino), in cui l’economista spiega come “la minaccia di uscita dall’Euro non sembra una strategia negoziale vantaggiosa (…). Non è un caso che le dimissioni (…) di Berlusconi siano avvenute dopo che l’ipotesi di uscita dall’Euro era stata ventilata in colloqui privati con i governi di altri paesi”.    Un altro tassello alla ricostruzione storica della drammatica estate del 2011, quella che portò la Banca Centrale Europea ad inviare la famosa lettera con “i compiti a casa” all’Italia.

 

Fonte Huffington Post

http://www.huffingtonpost.it/2013/09/13/bini-smaghi-berlusconi-euro_n_3920794.html?utm_hp_ref=italy

 

Visto su Informare del 15 settembre 2013
Link: http://informare.over-blog.it/article-berlusconi-fatto-fuori-perche-voleva-uscire-dall-euro-e-questo-cambia-molte-cose-120057583.html

 

 


Set 19 2013

IL NUOVO ORDINE MONDIALE EBRAICO SMASCHERATO DI ZANDER C. FUERZA – PRIMA PARTE

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Il ruolo dell’ebraismo talmudico nell’epoca moderna è quello di un monarca assoluto di una nazione. Gli ebrei han preso il pieno controllo dell’intero pianeta, come era previsto negli antichi testi religiosi Ebraici.

 

Conquistarono il mondo dominando la finanza mondiale, le banche, monopolizzando i mezzi di informazione degli USA, dell’UK, della Francia, del Canada e delle altre potenze occidentali. Influenzarono la società tramite il loro vastissimo network di lobbies sovversive, presero il controllo dei tribunali e delle professioni legali, senza dimenticare la loro infausta presenza ai livelli più alti dei governi delle nazioni più potenti.

 

Come spiegò l’ex premier Malese, il Dr Mahathir Mohamed: ” Gli ebrei governano questo pianeta per delega, facendo in modo che gli altri lottino e muoiano al posto loro. Ora han conquistato il controllo delle nazioni più importanti… Questa piccolissima comunità ha ora potere su tutto il mondo”. Dr. Mahathir diceva il vero e la veridicità delle sue parole è evidente; tutto ciò che ognuno deve fare è guardarsi intorno ed osservare il potere che hanno gli infidi ebrei. Il leader terrorista ebreo sionista Ze’ev Jabotinski(fondatore del gruppo terrorista ebraico Irgun Zevai Leumi) dichiarò con orgoglio: “Vi è un solo potere che è davvero importante: il potere di fare pressioni politiche. Noi ebrei siamo il popolo più potente del mondo perché abbiamo questo potere e sappiamo come esercitarlo. (Jewish Daily Bulletin, July 27, 1935) “.

 

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Set 19 2013

UNO SGUARDO SULLA POTENTE LOBBY EBRAICA

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Di Mark Weber

 

Mark Weber è il direttore del Institute for Historical Review.

Ha studiato storia all’università dell’Illinois (Chicago), all’Università di Monaco di Baviera, alla Università statale di Portland e all’Indiana University (M.A.,1977). Per nove anni è stato editore della prestigiosa rivista dell’ IHR il Journal of Historical Review.

 

Institute for Historical Review Http://www.ihr.org

 

 

Per decenni Israele ha violato i principi codificati del diritto internazionale e sfidato numerose risoluzioni delle Nazioni Unite a proposito dei territori palestinesi occupati, delle uccisioni extra giudiziarie e dei suoi  ripetuti atti d’aggressione militare. Gran parte del mondo considera la politica israeliana, e specialmente la sua oppressione dei Palestinesi, come vergognosa e criminale. Questa opinione comune internazionale è riflessa, per esempio, in numerose risoluzioni dell’ONU che condannano Israele e che sono state approvate da schiaccianti maggioranze.

 

“Il mondo intero” – ha recentemente affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan – “chiede che Israele si ritiri (dai territori palestinesi occupati). Ed io non credo che il mondo intero… possa essere in errore.” (1)

 

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Set 19 2013

UE, MONTI VA A PROSTRARSI E SI SCUSA CON REHN: “DA GASPARRI PAROLE INCIVILI”

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17 set. – Mario Monti ha telefonato questo pomeriggio a Olli Rehn, Vice Presidente della Commissione Europea, per esprimergli rispetto e solidarieta’, a nome di Scelta Civica e suo personale, per le “espressioni incivili di cui e’ stato oggetto da parte di alti esponenti del PdL in occasione della sua visita di lavoro a Roma”.

 

Gasparri contro Rhen e la UE: “Burocrati ottusi che uccidono i popoli”

Il senatore Monti ha manifestato al Vice Presidente Rehn particolare rammarico per le “parole inqualificabili, in se’ e in quanto pronunciate da un Vice Presidente del Senato, del senatore Maurizio Gasparri”.

 

Il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri ha duramente criticato il commissario europeo Olli Rehn che oggi ha criticato l’abolizione dell’Imu. “E’ ora di finirla con i caporali di giornata come questo Olli Rehn, un signor nessuno che viene in Italia a fare il supervisore.
Rifletta piuttosto sui disastri che gente come lui ha causato distruggendo l’Europa”, ha dichiarato.

 

“Burocrati ottusi che uccidono i popoli e fanno morire il Continente sotto la concorrenza sleale cinese e a causa di politiche economiche fallimentari”, ha chiesto. “Questo Rehn e’ persona sgradita. Prenda l’aereo e torni a casa e paghi tutte le tasse che vuole”, ha attaccato l’esponente del Pdl. “In Italia sulla prima casa l’Imu non c’e’ piu’ e non sara’ questo figuro a rimetterla”,  ha concluso.

 

Fonte: visto su STAMPA LIBERA  del 18 ottobre 2013

Link: http://www.stampalibera.com/?p=66626

 


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