Set 18 2013

AMERICA UN PAESE CHE PRETENDE DI CONTROLLARE I DESTINI DEL MONDO

liberta-guerra-usa

 

 

di Gianfredo Ruggiero

 

 

L’America è comunemente conosciuta come la patria della libertà, come la nazione che più di ogni altra ha contribuito all’affermazione della democrazia nel mondo.

 

Il suo modello di società è considerato dai suoi estimatori come l’unico in grado di assicurare a tutti pace e benessere e di stabilire un nuovo ordine mondiale basato sugli ideali di concordia e fratellanza.

 

Ma è proprio così? Siamo proprio sicuri che questa immagine sia  reale e non un quadro dipinto ad arte?

 

Partiamo dalle origini. Nel nuovo mondo venivano spediti direttamente dalle carceri europee i delinquenti di ogni risma, gli ergastolani, gli emarginati e gli avventurieri pronti a tutto. Puritani fanatici e vogliosi di rinverdire i fasti della Santa Inquisizione, cattolici perseguitati dai protestanti, ebrei vittime dei pogrom, affamati, asociali e spostati di ogni sorta. Da tutto ciò nasce la “civiltà” americana.

 

Ha mosso i primi passi massacrando i pellerossa per sottrarre loro la terra, lasciandoli morire di fame, di inedia e di alcolismo dopo averli ristretti in riserve sempre più piccole e prive di pascoli, la loro unica fonte di nutrimento.

 

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Set 17 2013

L’ OLOCAUSTO AMERICANO – MILIONI DI CITTADINI USA MORTI PREMATURAMENTE E UN COSTO DI $40MILA MILIARDI A CAUSA DI ISRAELE

reduci senza scarpe

 

DI GIDEON POLYA

Countercurrents

 

Il tremendo costo finanziario israeliano imposto agli americani ha raggiunto l’enorme quota di 40mila miliardi di dollari odierni. Ma il prezzo umano da pagare riguarda le morti evitabili di milioni di americani, omicidio di massa passivo di americani in un olocausto americano inflitto dalla perversione fiscale di sleali neo-conservatori americani (Neocon) e di imperialisti sionisti “OnePercenters” impiegando $8mila-10mila miliardi nella pulizia etnica e in omicidi di massa attivi e passivi di musulmani all’estero a favore dell’apartheid israeliano invece di tenere gli americani al sicuro a casa.

 

Il sostegno all’apartheid israeliano da parte del governo USA corrotto dal sionismo ha raggiunto, intorno al 2008, $40mila miliardi, suddivisi in (1) $3mila miliardi tra il 1948 e il 2003, (2) $4-6mila miliardi (guerre dell’Iraq e dell’Afghanistan favorite dai sionisti), (3) $700 miliardi (valore statistico di vita basato sul costo di 88mila veterani statunitensi suicidi dal settembre del 2001) e (4) circa $30mila miliardi (un quarto del costo del valore statistico di vita dovuto 15,6 milioni di morti evitabili di americani dal 2001). Questa è una sottostima, perché non considera i milioni di morti evitabili antecedenti all’11 settembre, associati alle corruzioni e perversioni sioniste americane.

 

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Set 16 2013

PERCHÉ USA, INGHILTERRA, UNIONE EUROPEA E ISRAELE VOGLIONO DISTRUGGERE LA SIRIA ?

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Nella foto: La banca centrale della Siria in Sabaa Bahrat Square a Damasco

 

 

DI ADRIAN SALBUCHI

informationclearinghouse.info

 

Una giovane dalla voce delicata che vive la crisi siriana la descrive con molto più buon senso, verità e onestà dei potenti governi occidentali e dei loro mass media controllati dal denaro come burattini.

 

Identificandosi semplicemente come “siriana, patriota, anti-neocon, anti-nuovo-ordine-mondiale, anti-sionista”, lo scorso anno ha aperto un suo canale YouTube (YouTube/User/SyrianGirlpartisan).

 

 

Why The NWO Hates Syria

 

In un breve video (nove minuti) spiega “otto ragioni per cui il Nuovo Ordine Mondiale odia la Siria”. Faremmo tutti bene ad ascoltarlo …

 

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Set 15 2013

IL MISTERO DELL’INFORMATIVA UFFICIALE CENSURATA: VIOLENZA SULLE DONNE ALLARME SOCIALE GONFIATO, INCENTIVI PER FALSE DENUNCE

CES

 

Pubblicato il 30 dicembre 2012 da Luis

 

C’è qualcosa da salvare nel femminismo, l’ideologia che si è appropriata dei centri antiviolenza? Questa vicenda suggerisce di no.

Più di 30 associazioni femministe spagnole hanno ottenuto la censura di una informativa ufficiale firmata dalla dott.ssa Tatiana Torrejón Cuéllar per il Consejo Económico y Social (CES) de la Comunidad de Madrid, un organo consultivo. Il titolo del documento ufficiale era “Tratamiento de la violencia de género en España y en la Comunidad de Madrid”.

 

Il contenuto viene così descritto nel corso di un dibattito televisivo sulle false denunce: “esponeva i meccanismi di frode stabiliti per incentivare le denuncie false”. Siamo riusciti ad averne una copia che pubblichiamo su questo link e ne traduciamo alcune frasi:

 

le cifre non sono tanto allarmanti come si pensava inizialmente. […]

 

In questi ultimi anni le norme processuali sono state interpretate in un percorso favorevole alle vittime di violenza domestica, fra cui il riconoscere efficacia probatoria in giudizio ad una chiamata al 911. […]

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Set 13 2013

PUTIN A USA: NON SIETE PIÙ MODELLO DI DEMOCRAZIA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 13:36

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In Siria “armi chimiche utilizzate da ribelli”. Cia li arma. Basta con gli slogan: “O con noi o contro di noi.  Assad accetta proposta russa. 

 

E’ un vero e proprio appello al popolo americano, ma questa volta non è il presidente Barack Obama a lanciarlo, ma il suo omologo russo Vladimir Putin, attraverso un editoriale firmato sul New York Times.

 

Intanto arriva la notizia sulla decisione del regime di Assad di acconsentire a cedere il controllo delle armi chimiche, accettando quindi la proposta russa e non a causa della minaccia di un intervento militare da parte degli Stati Uniti.

Lo dice lo stesso Assad, in una intervista alla televisione russa Rossia 24.

 

Un appello alla ragionevolezza, potrebbe essere definito. In questa nuova Guerra Fredda che si sta combattendo tra Usa e Russia, Putin risulta fino a questo momento il “vincitore” nello scacchiere diplomatico internazionale, dopo aver convinto la Siria a consegnare il suo arsenale di armi chimiche. Ma la situazione non è ancora ben definita, e Obama è chiaramente pronto a intervenire, nel caso in cui la diplomazia fallisse.

 

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Set 13 2013

APPELLO ALLA PRUDENZA LANCIATO DA PUTIN

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 13:13

putin appello

 

Eccezionale lezione di Putin sul New York Times! Non difendiamo Assad, difendiamo il diritto internazionale. Se l’America distrugge il diritto internazionale, i piccoli Paesi penseranno che per difendersi devono farsi la bomba… unica difesa in un mondo senza legge… Con chiusa religiosa: Dio ci ha creati eguali

 

MOSCA – I recenti avvenimenti che riguardano la Siria mi hanno spinto a parlare direttamente al popolo americano e ai loro leader politici . È importante farlo dato il momento di insufficiente comunicazione tra le nostre società.
I rapporti tra di noi sono passati attraverso varie fasi. Siamo stati avversari durante la guerra fredda. Ma anche alleati ed insieme abbiamo sconfitto i nazisti. È stata poi istituita ONU – le Nazioni Unite – per impedire al passato di ripetersi.

 

I fondatori delle Nazioni Unite capirono che le decisioni che riguardano guerra e pace devono avvenire solo con il consenso, e con il beneplacito degli Stati Uniti al diritto di veto dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, come sancito nella Carta delle Nazioni Unite. La profonda saggezza di questa Carta ha sostenuto la stabilità delle relazioni internazionali per decenni.
Nessuno si augura che le Nazioni Unite subiscano il destino della Società delle Nazioni, crollata perché mancava di un vero impulso. Ma questo può accadere, nel caso in cui i Paesi influenti del Consiglio scavalchino le Nazioni Unite ed intraprendano un’azione militare senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza.

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Set 13 2013

CONGO RDC: LA “GUERRA DIMENTICATA” CONTINUA E PUÒ ALLARGARSI…

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 07:25

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Il ministro Kyenge, la nostra ministra congolese dell’integrazione.

 

2 settembre 2013   NOTIZIE DAL MONDO EVANGELICO

 

Ritorniamo sulla situazione del nord Kivu attraverso la testimonianza di Pietro Gavioli che alla fine del maggio scorso aveva delineato una realtà difficilissima segnata dalla violenza dei gruppi para militari. In luglio e agosto la regione è ancora squassata da gravi episodi a cui il contingente ONU non riesce a fare fronte. Rimangono segni di speranza nella presenza di ONG e di missioni ma pure nella forza di un popolo che non vuole darsi per vinto.  Il rapporto di Human Rights Watch, pubblicato il 22 luglio 2013 parla soprattutto degli atti criminali dei ribelli dell’M23: da marzo 2013 hanno ucciso con esecuzione sommaria almeno 44 persone, hanno stuprato almeno 61 donne e ragazze (il loro numero è probabilmente molto più alto, dice il rapporto di HRW, ma molte vittime preferiscono non parlarne), hanno continuato a reclutare in maniera forzata uomini e ragazzi anche minorenni, hanno praticato varie forme di tortura (soprattutto bastonate che qualche volta hanno provocato la morte delle vittime).

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Set 12 2013

IO IMMIGRATO REGOLARE, VI RACCONTO LA VERA INTEGRAZIONE

egitto-italia

 

Le Interviste di Ne Parlano a Cuneo

 

“Io Cristiano fuggito dall’Egitto, in Italia per dare un futuro alla mia Famiglia. Tra solidarietà e pregiudizi vi racconto la mia esperienza”

 

Dopo l’inaspettato successo delle ultime interviste Esclusive di Ne Parlano a Cuneo, dopo i tanti commenti, le critiche, gli insulti, gli attacchi gratuiti ma anche i tanti complimenti e  le attestazioni di stima e vicinanza, abbiamo deciso di pubblicare questo nuovo documento esclusivo, realizzato nei giorni scorsi.

Il nostro ospite, si chiama Jimmy, vive e lavora come pizzaiolo in una delle sette sorelle della Granda da ormai 13 anni, è originario dell’Egitto, terra da cui con la moglie ed il primo figlio è dovuto fuggire a causa della sua fede, ormai si sente italiano a tutti gli effetti ma non sempre il suo percorso nella nuova terra che lo ha ospitato è stato facile…

 

“Iniziamo subito con una domanda secca: gli italiani sono Razzisti?”

 

(…sorride) Non lo sono più dei Francesi o dei Tedeschi o degli stessi Egiziani. Nella mia vita, l’unico vero atto Razzista nei confronti della mia Famiglia, l’ho vissuto quando ancora vivevo ad El Arish, quando a causa della mia fede, i mussulmani mi hanno praticamente costretto a lasciare la casa in cui vivevo che apparteneva alla mia gente da più di cento anni…

 

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Set 12 2013

STUPRO, UN CRIMINE A PREVALENZA MUSULMANA. IN SVEZIA, 164 AL GIORNO

violenza su donne

 

29 agosto 2013   NOTIZIE DAL MONDO EVANGELICO

 

Svezia, Göteborg – Il Consiglio svedese per la prevenzione del crimine (Brottsförebyggande rådet o BRA) ha rilevato che solo il 5 e il 10% degli stupri sono stati segnalati alla polizia, per paura di rappresaglie. La Svezia ha registrato 60.000 stupri l’anno, o circa 5.000 stupri al mese, cioè significa 164 stupri al giorno. Questo è 20 volte più che in altri paesi europei. Il numero degli stupri è aumentato del 12% tra il 2009 e il 2010.

Il Servizio Diritto Umano rivela che lo stupro di gruppo (in genere le buone maniere non europee) è aumentato del 377% tra il 1995 e il 2006. I casi di  stupro all’aperto  sono saliti del 300% tra il 1975 e il 2007.

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Set 09 2013

IO AHMAD, DOTTORE NERO.

dott

 

Oggi ho letto un articolo nel quotidiano online Libero che parlava della Ministro Kienge, dove si lamentava che in ospedale la chiamano infermiera, anziché dottore. Accusa gli italiani: “Io colpevole perché donna, nera, medico e straniera“.

Colpevole di che?

 Io mi chiamo Ahmad sono stato adottato da una famiglia sarda e ho studiato a Roma. Durante l’università i miei compagni di studio non avevano la benché minima traccia di xenofobia, e mi trattavano al pari loro, compreso gli scherzi anche pesantucci.

Nel mio praticantato in ospedale sono stato chiamato anche portantino, ma anche dottore, nonostante il cartellino appeso alla divisa. Una volta presa la specializzazione avevo il cartellino con su scritto il mio nome e il prefisso “Dott” quindi nessuno si poteva sbagliare, alcuni mi chiamavano anche professore, come alcuni prima di avere il passi mi chiamavano già dottore.  

Mentre alcuni colleghi, bianchi, si sono sentiti discriminati nei confronti di qualche figlio di papà arrivato per ultimo e già in lista per ruoli importanti.

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Set 08 2013

CHI COMANDA IN AMERICA

aipac

 

 

“OGNI VOLTA CHE FACCIAMO QUALCOSA

TU MI DICI CHE L’AMERICA FARA’ QUESTO O QUELLO…

DEVO DIRTI QUALCOSA MOLTO CHIARAMENTE:

NON PREOCCUPARTI DELLA PRESSIONE AMERICANA SU ISRAELE.

NOI, IL POPOLO EBRAICO, CONTROLLIAMO L’AMERICA 

E GLI AMERICANI LO SANNO”.

 

Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 31 ottobre 2001, risposta a Shimon Peres,

come riportato in un programma della radio Kol Yisrael.

 

 

Fonte: Facebook

 


Set 08 2013

IL PRESSING DELLA LOBBY PRO ISRAELE SUL CONGRESSO, IN 250 A WASHINGTON LA PROSSIMA SETTIMANA

US Syria

 

Duecentocinquanta membri dell’Aipac, la potente lobby americana pro Israele, saranno a Washington la prossima settimana per fare pressing sul Congresso e spingerlo a votare la risoluzione che Obama sottoporrà per chiedere l’autorizzazione ad un intervento militare in Siria.

Lo scrive Politico.com spiegando che “l’obiettivo sarà convincere ogni membro del Parlamento, dal momento che la ‘barbarie’ del regime di Assad non può essere tollerata e rinunciare ad agire vorrebbe dire ‘mandare un messaggio’ a Teheran che gli Stati Uniti non si opporrebbero alle azioni di paesi ostili impegnate nello sviluppo di armi di distruzione di massa. “La storia – ha detto al sito una fonte che ha chiesto di restare anonima – dimostra che l’ambiguità (nelle mosse degli Stati Uniti) spingono all’aggressione”.

Intanto i sondaggi mettono in allarme Barack Obama. Il sostegno del congresso non è scontato, come dimostrano queste rilevazioni condotte quotdianamente sui singoli membri dell’assemblea.

 

Fonte: visto su HUFFINGTONPOST.IT del 6 settembre 2013

Link: http://www.huffingtonpost.it/2013/09/06/pressing-lobby-israele_n_3882071.html?utm_hp_ref=italy

 


Set 08 2013

SIRIA: SMASCHERATO OBAMA! NESSUN CIVILE SA NULLA NELLA CITTA’ “VITTIMA” DELL’ATTACCO CHIMICO . NESSUNA TRACCIA DI MORTI E DI GAS. IL REPORTAGE DI UN GIORNALISTA ITALIANO GIUNTO A GHOUTA

vittime guerra siria

 

L’unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas, scrive di non aver trovato traccia dell’uso di gas né persone informate dei fatti…

di Gianandrea Gaiani.

 

Il gas sarin attribuito agli arsenali di Bashar Assad (che contano, a seconda delle stime, tra le mille e le 5 mila tonnellate armi chimiche) quante persone ha ucciso nei sobborghi di Damasco? Oltre 1.400 secondo l’intelligence statunitense e quanto riferito dal Segretario di Stato John Kerry, circa 350 secondo Medici senza frontiere che denunciano però 3.500 persone colpite, solo 280 secondo l’intelligence francese.

 

Gian Micalessin, reporter del Giornale e finora unico giornalista italiano a raggiungere i dintorni dell’area colpita dai gas a Ghouta, scrive oggi dal villaggio di Jobar di non aver trovato traccia dell’uso di gas  né persone informate dei fatti accaduti proprio in quella zona. 

Sui media di tutto il mondo quasi non si parla d’altro eppure pochi hanno diffuso una notizia che dovrebbe risultare invece di grande interesse per cercare di dipanare la matassa intorno all’impiego del gas nervino il 21 agosto nei sobborghi di Damasco.

 

Se il reportage di Micalessin è realizzato sul lato del fronte controllato dai lealisti il reportage firmato da Dale Gavlak (che da Amman collabora da anni con l’agenzia Associated Press) e Yahya Ababnehdel 29 agosto è stato effettuato dalla parte opposta, intervistando alcuni ribelli siriani appartenenti a gruppi islamisti attivi nel settore diGhouta che hanno ammesso le loro responsabilità nel massacro di civili del 21 agosto che Washington e parte della comunità internazionale attribuiscono ad Assad.

 

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Set 08 2013

A DAMASCO TRA MACERIE E PAURA. “MA QUI DEI GAS NON C’È OMBRA”

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 08:06

 

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Le testimonianze raccolte dal nostro cronista, unico reporter italiano nell’area del presunto attacco chimico: “Le bombe sono un incubo. Eppure la storia del sarin…”

 

Ottocento metri più in là, oltre il fiume Barada, c’è Jobar, il villaggio punta di lancia dello schieramento ribelle che attraversa la piana di Ghouta, la foresta («ghouta» in arabo ndr) degli orrori dove a dar retta a Obama le armi chimiche avrebbero ucciso più di mille e cinquecento persone.

 

Qui, a meno di 800 metri, si stende uno dei quartieri più eleganti di Damasco, il preferito dalla borghesia cristiana della capitale. Ma anche qui eleganza e lusso hanno lasciato il posto a guerra e distruzioni. Il «Caffè di Roma» ne porta tutti i segni.

 

Una settimana fa, pochi giorni dopo la strage chimica destinata a far scattare l’intervento statunitense, le granate provenienti da Jobar sono esplose sul marciapiede qui davanti, hanno colpito in pieno Padre Amer, un prete siro cattolico sedutosi per un caffè pomeridiano. «Urlava, era in un lago di sangue, aveva la faccia distrutta, il fianco completamente aperto – ricorda Rania una ragazza cristiana – ora è ancora in ospedale preghiamo ogni giorno per lui».

 

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Set 08 2013

LA CNN FABBRICA LE NOTIZIE SULLA SIRIA

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Anderson Cooper della CNN è stato scoperto fabbricare false notizie sulla Siria per giustificare l’intervento militare

 

JG Vibes,  Intellihub, 30 agosto 2013

 

Il principale “testimone” che i media mainstream usano come fonte sulla Siria è stato colto a fabbricare notizie false. I recenti video dimostrano che “Danny il siriano”, il presunto attivista che accattona l’intervento militare sulla CNN, è in realtà solo un attore e un bugiardo a pagamento.  Mentre Assad è sicuramente un capo di Stato tirannico, l’invasione statunitense del Paese è lo scenario peggiore per il suo popolo. Facendo notare che i media mainstream orchestrano la loro copertura di questi eventi, non neghiamo che ci siano stragi e violenze in Siria in questo momento. Tuttavia, dimostriamo che la versione corrente dei media principali sugli eventi, viene scritta e inscenata in modo propagandistico. Il video seguente mostra le contraddizioni durante la trasmissione, dove si chiede ai membri della troupe di “tenere pronti i suoni della sparatoria”, per la videoconferenza con Anderson Cooper, sulla CNN.

 

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