Feb 15 2009

Riformare l’Islam, impossibile

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 17:05

 

Il motivo per cui tutti i tentativi di riformare l’Islam hanno fallito è perché l’Islam non può essere riformato. Riformare l’Islam è un’illusione e avrà l’unico effetto di frustrare chi vi tenta. E’ come se qualcuno volesse riformare il Nazismo rendendolo un’ideologia umanista e priva di razzismo. Questo sarebbe già di per se assurdo ma è comunque più semplice che cercare di riformare l’Islam. Dopotutto il Mein Kampf non viene considerato Parola Divina mentre il Corano si. Non si può cambiare il Corano. Non si può riformare una menzogna. Occorre abbandonarla.   

In secondo luogo i riformatori dell’Islam hanno fallito e continueranno a fallire perché hanno il Corano e la Sunna contro di loro. Da una parte affermano che Muhammad sia stato un messaggero di Dio e dall’altra dovrebbero invitare a non seguire il suo esempio. 

Questi due punti sono assolutamente inconciliabili. I riformatori cercano di inventare una nuova sintesi a partire da false premesse e ciò non è possibile. E’ per questo che una riforma dell’Islam non può riuscire.

 

Fonte: liberamente tratto da srs di Ali Sina, ex musulmano, apostata

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Feb 15 2009

Insegnamenti del Corano

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 16:39

 

 

Apostasia

 

“Coloro che rompono il patto con Allah dopo che è stato ratificato, e che spezzano ciò che Allah ha ordinato di unire, e spargono la corruzione sulla terra, costoro sono i perdenti.” (C.2:27)

 

“E i miscredenti che smentiscono i Nostri segni, sono i compagni del Fuoco, in cui rimarranno per sempre.” (C.2:39)

 

“In verità, a quelli che rinnegano dopo aver creduto e aumentano la loro miscredenza, non sarà accettato il pentimento. Essi sono coloro che si sono persi.
Quanto ai miscredenti che muoiono nella miscredenza, quand’anche offrissero come riscatto tutto l’oro della terra, non sarà accettato. Avranno un castigo doloroso e nessuno li soccorrerà.”(C.3:90-91)

 

“Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate.
Non sceglietevi tra loro né amici né alleati.” (C.4:89)

 

“Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo, poiché veramente sono stati empi!” (C.9:66)

 

“Giurano [in nome di Allah] che non hanno detto quello che in realtà hanno detto, un’espressione di miscredenza; hanno negato dopo [aver accettato] l’Islàm e hanno agognato quel che non hanno [potuto] ottenere . Non hanno altra recriminazione se non che Allah col Suo Messaggero, li ha arricchiti della Sua grazia.  Se si pentono sarà meglio per loro; se invece volgono le spalle, Allah li castigherà con doloroso castigo in questa vita e nell’altra; e sulla terra, non avranno né alleato né patrono.” (C.9:74)

 

“Coloro che volgono le spalle dopo che a loro è stata resa evidente la Guida, sono quelli che Satana ha sedotto e illuso. 
Perché hanno detto a coloro che hanno ripulsa di quello che Allah ha fatto scendere: « Vi obbediremo in una parte della questione» . Allah ben conosce i loro segreti.” (C.47:25-26)

 

Bukhari Volume 9, Book 83, Number 17:


Narrato da ‘Abdullah:
 L’Apostolo di Allah disse, “Il sangue di un Musulmano che confessa che nessuno ha il diritto di essere adorato se non Allah e che Io sono il suo Apostolo, non può essere sparso se non in tre casi: in Qisas per omicidio, una persona sposata che partecipa in un atto sessuale illegale e colui che abbandona l’Islam (apostata) e lascia i Musulmani.”

 

Bukhari Volume 4, Book 54, Number 445:


Narrato da Abu Dhar:
 Il Profeta disse, “Gabriele mi ha detto;  Chiunque fra voi seguaci muore senza aver adorato nessun altro se non Allah, entrerà nel Paradiso (o non entrerà nel Fuoco (dell’Inferno)).” Venne chiesto al Profeta: “Anche se avesse commesso atti sessuali illegali o latrocinio?”  Egli replicò “Anche in quel caso.”

 

Bukhari Volume 9, Book 84, Number 57:


Narrato da Ikrima:
 Ali bruciò alcune persone (ipocriti) e questa notizia raggiunse Ibn ‘Abbas, che disse, “Se fossi stato al suo posto non li avrei bruciati, perché il Profeta ha detto, ‘Non punite (nessuno) con la Punizione di Allah.’ Nessun dubbio comunque che li avrei uccisi, perché il Profeta ha detto, ‘Se qualcuno (un Musulmano) abbandona la sua religione, uccidetelo.’ “

 

Consultate anche questo sito islamico (in inglese):


http://thetruereligion.org/apostatepunish.htm

 

Terrore

 

“Ben presto getteremo il terrore nei cuori dei miscredenti, perché hanno associato ad Allah esseri ai quali Egli non ha dato autorità alcuna. Il Fuoco sarà il loro rifugio. Sarà atroce l’asilo degli empi.” (C.3:151)

 

“E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: « Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!” (C.8:12)

 

“Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati.” (C.8:60)

 

Infedeli

 

“Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.” (C.2:191)

 

“Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano.” (C.2:193)

 

“Vi è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece è un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa che invece vi è nociva? Allah sa e voi non sapete.” (C.2:216)

 

“I credenti non prendano amici tra i miscredenti, preferendoli ai fedeli. Chi fa ciò contraddice la religione di Allah, a meno che temiate qualche male da parte loro.” (C.3:28)

 

“In verità Allah non perdona che Gli si associ alcunché; ma, all’infuori di ciò, perdona chi vuole. Ma chi attribuisce consimili a Allah, commette un peccato immenso.” (C.4:48)

 

“Combatti dunque per la causa di Allah – sei responsabile solo di te stesso e incoraggia i credenti. Forse Allah fermerà l’acrimonia dei miscredenti. Allah è più temibile nella Sua acrimonia, è più temibile nel Suo castigo.” (C.4:84)

 

“Allah non concederà ai miscredenti [alcun] mezzo [di vittoria] sui credenti.” (C.4:141)

 

“La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” (C.5:33)

 

“Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!” (C.8:12)

 

“O voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle – eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo – incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l’Inferno. Qual triste rifugio!” (C.8:15-16)

 

“Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.” (C.8:17)

 

“Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati.” (C.8:60)

 

“O Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti e perseveranti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti. Ché in verità è gente che nulla comprende.” (C.8:65)

 

“Ecco, da parte di Allah e del Suo Messaggero, un proclama alle genti nel giorno del Pellegrinaggio: « Allah e il Suo Messaggero dissolvono gli accordi con i Pagani. Se vi pentite, sarà meglio per voi; se invece volgerete le spalle, sappiate che non potrete ridurre Allah all’impotenza. Annuncia, a coloro che rifiutano la Fede, un doloroso castigo.” (C.9:3)

 

“Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati.” (C.9:5)

 

“Combatteteli finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro, guarisca i petti dei credenti.” (C.9:14)

 

“O voi che credete! Non prendete come alleati i vostri padri e i vostri fratelli se preferiscono la miscredenza alla fede. Chi di voi li prenderà per alleati sarà tra gli ingiusti.” (C.9:23)

 

“O voi che credete! Invero i politeisti sono impurità: che non si avvicinino più alla Santa Moschea dopo quest’anno.” (C.9:28)

 

“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.” (C.9:29)

 

“Se non vi lancerete nella lotta, vi castigherà con doloroso castigo e vi sostituirà con un altro popolo, mentre voi non potrete nuocerGli in nessun modo.” (C.9:39)

 

“O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti, e sii severo con loro. Il loro rifugio sarà l’Inferno, qual triste rifugio!” (C.9:73)

 

“Allah ha comprato dai credenti le loro persone e i loro beni [dando] in cambio il Giardino [del Paradiso], [poiché] combattono sul sentiero di Allah, uccidono e sono uccisi. Promessa autentica per Lui vincolante, presente nella Torâh, nel Vangelo e nel Corano.” (C.9:111)

 

“O voi che credete! Combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con coloro che Lo temono.” (C.9:123)

 

“Gireranno il collo per sviare dal sentiero di Allah. Li attende abominio in questa vita e, nel Giorno della Resurrezione, il castigo dell’Incendio.” (C.22:9)

 

“Ecco due avversari che polemizzano a proposito del loro Signore. Ai miscredenti saranno tagliate vesti di fuoco e sulle loro teste verrà versata acqua bollente, che fonderà le loro viscere e la loro pelle. Subiranno mazze di ferro, e ogni volta che vorranno uscirne per la disperazione vi saranno ricacciati: “Gustate il supplizio della Fornace” “ (C.22:19-22)

 

“Non obbedire ai miscredenti; lotta invece con essi vigorosamente.” (C.25:52)

 

“Coloro che non invocano altra divinità assieme ad Allah; che non uccidono, se non per giustizia, un’anima che Allah ha reso sacra; e non si danno alla fornicazione. E chi compie tali azioni avrà una punizione, avrà castigo raddoppiato nel Giorno della Resurrezione e vi rimarrà in perpetuo coperto d’ignominia.” (C.25:68)

 

“Riunite gli ingiusti e le loro spose e quelli che adoravano all’infuori di Allah, e vengano condotti sulla via della Fornace.” (C.37:22-23)

 

“Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine.” (C.47:4)

 

“Abbiamo preparato la Fiamma per i miscredenti, per coloro che non credono in Allah e nel Suo Inviato.” (C.48:13)

 

“Muhammad è il Messaggero di Allah e quanti sono con lui sono duri con i miscredenti e compassionevoli fra loro.” (C.48:29)

 

“[Diranno:] Afferratelo e mettetelo nei ceppi quindi sia precipitato nella Fornace, e poi legatelo con una catena di settanta cubiti. Non credeva in Allah, il Supremo, e non esortava a nutrire il povero. Oggi non avrà qui nessun amico sincero, né altro cibo che sanie che solo i colpevoli mangeranno.” (C.69:30-37)

 

Bukhari, Volume 1, Book 3, Number 111:


Narrato da Ash-Sha’bi:
Abu Juhaifa ha detto “Ho chiesto ad Ali, ‘Hai qualunque libro (che sia stato rivelato al Profeta a parte il Corano)?’ ‘Ali replicò, ‘No, eccetto per il Libro di Allah o il potere di capire quello che è stato donato (da Allah) ai musulmani o ciò che  (scritto) in questo foglio di carta (con me).’ Abu Juhaifa disse, “Io chiesi, ‘Che cosa è (scritto) su questo pezzo di carta?’ Ali replicò, ha a che fare con la Diyya (compensazione (pegno di sangue) pagato dall’assassino ai parenti della vittima), il riscatto per il rilascio dei prigionieri dalle mani dei nemici, e la legge che nessun musulmano debba essere ucciso per Qisas (uguaglianza di punizione) per l’omicidio di (un infedele).

 

Sunan Abu-Dawud Book 38, Number 4348:


Narrato da Abdullah Ibn Abbas:
Un cieco aveva una madrina schiava che era solita abusare verbalmente il Profeta (pbuh) e deriderlo. Lui le proibì questo ma lei non si fermò. Lui la rimbeccava ma lei non abbandonò il suo costume. Una notte ella cominciò a parlar male del Profeta (pbuh) e abusare verbalmente di lui. Così lui prese un pugnale, lo pose sul suo stomaco, la incalzò e la uccise. Un bambino che passava tra le sue gambe fu contagiato dal sangue che era colà. Quando venne mattina, il Profeta (pbuh) fu informato di questo.
Assemblò le persone e disse: Io comando per Allah l’uomo che ha compiuto questa azione e gli comando per il mio diritto che debba alzarsi. Saltando sui colli della gente e tremando l’uomo si alzò.
Si sedette vicino al Profeta (pbuh) e disse: Apostolo di Allah! Io sono il suo padrone; lei era solita abusare verbalmente di te e deriderti. Io glielo proibii, ma lei non si è fermata, e la rimbeccai, ma lei non ha abbandonato il suo costume. Io ho avuto due figli come perle da lei, e lei era la mia compagna. Questa notte ha cominciato ad abusare verbalmente di te e a parlar male. Così ho preso un pugnale, l’ho posto sul suo stomaco e spinsi finché non la uccisi.
Quindi il Profeta (pbuh) disse: Siatene testimoni, nessuna vendetta è ammissibile per il suo sangue.

 

“Ali Ibn Abi Talib incontrò un uomo chiamato ‘Umru e gli disse, ‘Invero io ti invito all’Islam.’ ‘Umru disse, ‘Non ho bisogno di questo.’ ‘Ali disse, Allora ti chiamo a combattere.’ (questa era la stessa politica che Muhammad usava contro coloro che rifiutavano il suo invito.) ‘Umru gli rispose, ‘E che ne é di mio nipote? In nome di Dio, io non voglio ucciderti.’ ‘Ali disse, ‘Ma, in nome di Dio, io desidero di uccidere te.’” (ibn Hisma,.    “La biografia del Profetta”, parte 3, p. 113; vedi anche Al Road Al Anf part 3, p. 263)

 

Libertà di religione

 

“Se qualcuno desidera una religione diversa dall’Islam (sottomissione ad Allah), questo non sarà mai accettato da lui; and nell’Aldilà egli sarà tra le fila di coloro che hanno perso (ogni bene spirituale).” (C.3:85)

 

“E combattili fino a quando non ci sia più tumulto o oppressione, e prevalga la giustizia e la fede in Allah ovunque e dovunque.” (C.8:39)

 

Donne

 

“Le vostre donne sono come un campo per voi (da coltivare), quindi recatevi al vostro campo come volete, e predisponetevi con buone azioni, e temete Allah, e sappiate che (un giorno) Lo incontrerete. Predica la lieta novella ai credenti (O Muhammad)!” (C.2:223)

 

“E le donne avranno diritti simili ai loro doveri, in base a ciò che è equo (o alle consuetudini); ma gli uomini gli sono superiori.” (C.2:228)

 

“Quindi se un marito divorzia da sua moglie (irrevocabilmente), Lui non può, dopo di ciò, risposarla fin quando lei non abbia sposato un altro sposo e Lui abbia divorziato da lei.” (C.2:230)

 

“…e prendi due testimoni, fra gli uomini della tua gente, e se non ci sono due uomini, allora un uomo e due donne, come tu preferisci, per testimoni, così che se una delle due sbagli l’altra possa correggerla.” (C.2:282)

 

“Sposa donne di tua scelta, due o tre o quattro; ma se temi di non poterle mantenere secondo giustizia, allora una sola, o (una prigioniera) che la tua mano destra possiede, ciò è più atto ad evitare di essere ingiusti.” (C.4:3)

 

“O Profeta, ti abbiamo reso lecite le spose alle quali hai versato il dono nuziale, le schiave che la tua mano destra possiede che Allah ti ha dato dal bottino di guerra. Le figlie del tuo zio paterno e le figlie delle tue zie paterne, le figlie del tuo zio materno e le figlie delle tue zie materne che sono emigrate con te e ogni donna credente che si offre al Profeta, a condizione che il Profeta voglia sposarla. Questo è un privilegio che ti è riservato, che non riguarda gli altri credenti. Ben sappiamo quello che abbiamo imposto loro a proposito delle loro spose e delle schiave che possiedono, così che non ci sia imbarazzo alcuno per te. Allah è perdonatore, misericordioso.” (C.33:50)

 

“Invero quelli che non credono nell’aldilà danno agli angeli nomi femminili.” (C.53:27)

 

Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 31:


Narrato da Ibn ‘Umar:
Il profeta disse, “Il cattivo auspicio è nella casa, nella donna e nel cavallo.” 

 

Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 122:


Narrato da Abu Huraira:
Il profeta disse, “Se una donna passa la notte disertando il letto di suo marito (non dorme con lui), allora gli angeli mandano maledizioni su di lei fino a quando non ritorna (al suo marito).”

 

Bukhari Volume 7, Libro 62, Numero 460:


Narrato da Abu Huraira:
L’apostolo di Allah disse, “Se un marito chiama sua moglie a letto (per avere rapporti sessuali) e lei si rifiuta e lo fa dormire adirato, gli angeli la malediranno fino alla mattina.”

 

Bukhari Volume 2, Libro 18, Numero 161:


Narrato da Abdullah bin Abbas:
 Il sole si eclissò durante la vita del profeta. L’apostolo di Allah offrì la preghiera dell’eclisse e rimase in raccoglimento per un lungo periodo uguale al periodo in cui un uomo può recitare la Surat-al-Baqara [la 2° sura]. Quindi si inchinò per molto tempo e si alzò per lungo tempo ma più breve della prima alzata, quindi si inchinò ancora per un lungo tempo ma più breve del primo inchino; quindi si prostrò due volte e quindi si alzò per un lungo periodo che era più brevedi quello della prima alzata; quindi si inchinò per molto tempo che era inferiore al tempo precedente, quindi alzò la testa e rimase in raccoglimento per un lungo periodo che era più breve della prima alzata, quindi si inchinò per un lungo tempo che era inferiore al primo inchino, e si prostrò (due volte) e finì la preghiera. Per allora, l’eclissi era terminata. Il profeta allora disse, “Il sole e la luna sono due dei segni di Allah. Si eclissano né per la morte di qualcuno e né per la vita (nascita) di qualcuno. Quindi, quando li vedete ricordatevi di Allah.” Gli dissero, “O apostolo di Allah! Ti abbiamo visto prendere qualcosa dal tuo posto e quindi ti abbiamo visto ritirarti.” Il profeta rispose, “Ho visto il Paradiso e ho allungato le mie mani verso i suoi frutti, e se ne avessi presi, avreste potuto mangiare da essi fin quanto rimane il mondo. Ho anche visto l’Inferno e non ho mai avuto una visione più terribile. Ho visto che la maggior parte dei suoi abitanti erano donne.” Gli chiesero, “O apostolo di Allah! Perché questo?” Il profeta rispose, “A causa della loro ingratitudine.” Gli venne chiesto se erano ingrate ad Allah. Il profeta disse, “Esse sono ingrate ai loro compagni della vita (mariti) e ingrate ai buoni gesti. Se siete benevolenti ad una di loro per tutta la vita e lei vede qualsiasi cosa (di indesiderabile) in voi, lei dirà ‘Non ho mai avuto nulla di buono da te.’”.

 

Bukhari Volume 1, Libro 6, Numero 301:


Narrato da Abu Said Al-Khudri:
Un giorno l’apostolo di Allah si recò a Musalla (per offrire la preghiera) o ‘ld-al-Adha o la preghiera di Al-Fitr. Quindi passò vicino a delle donne e disse, “O donne! Fate elemosina, perché io ho visto che la maggior parte degli abitanti del Fuoco eravate voi (donne).” Gli chiesero, “Perché questo, o apostolo di Allah?” Egli rispose, “Voi maledite frequentemente e siate ingrate ai vostri mariti. Non ho visto nessuno più mancante nell’intelligenza e nella religione di voi. Un uomo cauto e sensibile potrebbe essere sviato da una di voi.” Le donne chiesero, “O apostolo di Allah! Qual è la nostra mancanza nell’intelligenza e nella religione?” Egli disse, “Non è forse la testimonianza di due donne equivalente a quella di un uomo?” Loro risposero affermativamente. Egli disse, “Questa è la deficienza nella sua intelligenza. Non è forse vero che una donna non può pregare né digiunare durante il suo ciclo mensile?” Le donne replicarono affermativamente. Egli disse, “Questa è la sua mancanza nella sua religione.”

 

Adulterio

 

L’adulterio nell’Islam è un peccato capitale punibile con la lapidazione. Ma un musulmano può commettere adulterio con la sua governante o un’altra donna sposata se questi invade la sua città e la cattura in guerra.

 

“E tutte le donne sposate (vi sono proibite) tranne quelle (prigioniere) che la vostra mano destra possiede.” (C.4:24)“In vero prospereranno i credenti, quelli che sono umili nell’orazione, che evitano il vaniloquio, che sono attivi in atti di carità; e che si mantengono casti, eccetto con le loro spose e con le schiave che la loro mano destra possiede – e in questo non sono biasimevoli, mentre coloro che desiderano altro sono i trasgressori.” (C.23:1-7)

 

Varie

 

“O voi che credete! Non prendete gli Ebrei o i Cristiani come vostri amici; sono amici gli uni degli altri; e chi fra voi li prende per amici è uno di loro; certamente Allah non guida la gente ingiusta.” (C.5:51)

 

“E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: « Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!” (C.8:13)

 

“Combatteteli finchè non ci sia più politeismo, e la religione sia tutta per Allah. Ma se desistono, ebbene, Allah li osserva attentamente.” (C.8:40)

 

“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.” (C.9:29)

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Feb 15 2009

Chi sono i palestinesi? Probabilmente discendono da ebrei convertiti all’Islam

Category: Popoli e nazioni,Religioni e rasiegiorgio @ 14:42

 

da “TRIESTE Oggi” Sabato, 5 ottobre 2002 LE INTERVISTE di ANTENNA 3

di Paolo Zeriali

 

PARLA IL RABBINO GOLDSTEIN, PRESIDENTE DELLA SCUOLA TALMUDICA DI TRIESTE 


 

 Siamo in compagnia del rabbino Marcello Goldstein, presidente della Scuola talmudica dl Trieste. 

Proprio in questi giorni alla Risiera si tiene un convegno (con annessa mostra) sul Talmud, che  è un testo importante della tradizione ebraica, ma certamente poco conosciuto al grande pubblico. 

Tanto che in vari interventi, soprattutto ad opera di correnti di pensiero antisemite, questo libro viene pesantemente attaccato. In particolare, lo si considera un testo “razzista”, nel quale si afferma la superiorità degli ebrei rispetto agli altri popoli. Quasi una manifestazlone di odio nei confronti degll altri. 

 

Che c’è di vero? 
 

 

Il Talmud, per quelli che lo conoscono, rivela una faccia completamente diversa.  

Il Talmud in sintesi è il contratto di lavoro fra Dio e il popolo ebraico per dare un servizio all’umanità. 

Anzi, l’ebreo viene visto come sacerdote e servo dell’umanità in questo culto cosmico al Creatore. Quindi non è assolutamenle legato ad alcun tipo di razzismo.

 

 La superiorità degli ebrei? 
E’ soltanto nel servizio

 

 Nelle traduzioni di certi passi, riportate su alcuni siti Internet. si afferma che l’ebreo è un uomo e il non ebreo  un animale dalle sembianze umane. 

Queste cose sono effettivamente contenute nel Talmud?

 

 Se si trae una frase isolata da un testo antico come questo, di una civiltà diversa dalla nostra, è facile tirare qualsiasi tipo di conclusione. 

Molto spesso il Talmud cita fonti ancora precedenti. 

Si sa che il gioco di estrarre da un testo antico una citazione, poi costruirci sopra un altro significato è facile. 

Come ho detto prima, se si parla di una superiorità dell’ebreo questa è solo nel servizio. 

Assomiglia in qualche modo alla superiorità del clero. 

Anche il clero viene odiato in qualche modo per questa sua distinzione e superiorità, ma il clero ci tiene a dire che è una superiorità di servizio. Quindi è molto simile a quella del popolo ebraico. 
 

 

Un’altra accusa che viene spesso mossa agli Ebrei è quella di essere una sorta di società chiusa. 

Si dice che uno può diventare cristiano, musulmano o marxista, ma non può diventare ebreo se non è nato in tale comunità. 
 

 

Anche questa idea non è assolutamente presente nell’ebraismo. 

L’ebraismo è un’etnia generata da questo servizio. 

Il servizio divino che l’ebreo si assume, anche chi è di origine non ebraica e prende su di sé questi precetti, poi è portatore di questo. 

Ha degli impegni che si trasformano in una specie di appartenenza etnica. Di fatti, se si può paragonare l’ebraismo a qualcosa, assomiglia molto di più ad un partito. 

I figli dei comunisti sono comunisti anche se non lo hanno scelto. 

Però i comunisti tipici sono quelli che hanno scelto di esserlo. 

Così anche nell’ebraismo è la stessa cosa. 

Chi ha scelto di essere ebreo è l’ebreo. 

Si è visto nelle generazioni che l’ebraismo è suggellato sempre da una scelta ad un certo punto della vita. 

Si potrebbe dire che l’ebreo è chi vuole esserlo.

 

 Non è necessario nascere ebrei, si può diventarlo

 

 Quindi se un palestinese volesse convertirsi all’ebraismo, potrebbe farlo? 
 

 

Ci sono vari palestinesi che si convertono. 

Il fatto non viene molto divulgato, ma ci sono continuamente palestinesi che si convertono”. 

 


 Possono diventare ebrei a tutti gli effetti? 


 

Hanno tutte le caratteristiche degli ebrei e sono completamente alla pari. 

Certo, chi è ebreo di vecchia data se ne vanta ed in qualche modo tende a farne un blasone di nobiltà, ma ciò non perché l’ebraismo non conceda al proselita una parità totale. 


 

Ma ci sono tentazioni di tipo razzista nel mondo ebraico? 


 

Come in tutti i gruppi. Ovunque ci sono le buone famiglie, le antiche famiglie, anche in America dove tutti sono lì da poche generazioni. 

Ma il proselita che entra ha veramente tutti i diritti degli altri ebrei. 


 

Se l’ebraismo non è un’etnia, allora perché non è possibile annettere i territori occupati di Gaza e Cisgiordania dando a tutti i palestinesi la cittadinanza israeliana,  per metterli sullo stesso piano dei loro vicini ? 

 

Qui bisogna distinguere. Se davvero tutti i palestinesi diventassero ebrei a tutti gli effetti, non ci sarebbe nessun problema. 

Se c’è invece un ostacolo oggi ad annettere i Territori e quindi la popolazione araba che vi abita, questo è la paura che Israele non sia più uno Stato a maggioranza ebraica. 


 

Quindi c’è un timore di perdere l’identità. 
 

 

Ovviamente ci sarebbe la paura che Israele diventi un altro paese musulmano. Di paesi musulmani ce ne sono tanti, di ebraico ce n’é uno solo. 

Se fossero arrivati 10 milioni di ebrei della diaspora sicuramente le cose sarebbero andate diversamente: i Territori sarebbero stati annessi e tutti avrebbero ottenuto la cittadinanza israeliana. 

Di questo non ho nessun dubbio”.

 

 Come per i musulmani, anche per noi la base della società è la coppia, non l’individuo

 

 Si dice che per quanto riguarda la concezione del rapporto uomo-donna ci sono delle similitudini tra ebrei e musulmani. 

Può sembrare una cosa strana, visto che oggi siamo portati a considerare Israele come un paese totalmente occidentalizzato e proprio per questo molto diverso dalla  realtà araba. 
 

 

C’è una similitudine di fondo molto forte per il fatto che la cellula fondamentale della società non è considerata l’individuo, ma la coppia e la famiglia. 

La coppia feconda nell’ebraismo e nell’Islam sono considerati il mattone della società. 

Questo crea una grossa diversità con la concezione occidentale che invece è basata sull’individuo. 
 

 

E quindi chi attenta alla solidità della coppia . . . 
 

 

L’elemento singolo che può attentare alla coppia, viene visto con nessuna simpatia. 

Questo è identico nel mondo islamico e nel mondo ebraico ortodosso”. 


 

 E si dice anche che gli ebrei possono pregare in una moschea. 


 

 Questo è un altro segno della nostra grande vicinanza. 

La moschea non viene considerata una sede di culto estraneo per gli ebrei, mentre pregare in una chiesa dove ci sono delle statue ed altre cose viene considerato un problema.

 

In una moschea possiamo pregare, in una chiesa no

 

Questo per l’assenza di immagini? 
 

 

Per tutta una serie di cose, anche per lo stesso tipo di culto sacerdotale. 

C’è l’Eucarestia, ci sono certi tipi di cose che impediscono ad un’ebreo di pregare in una chiesa. 

In una moschea non c’è assolutamente problema”. 

 

Il Talmud ha avuto pochissime traduzioni. La prima mi sembra sia stata in lingua tedesca, poi in inglese e adesso si sta facendo in italiano. Se uno vuole conoscere questo testo senza studiare l’ebraico, che può fare? 


 

 Non è l’ebraico la lingua del Talmud. 

E’ stato scritto in dialetti aramaici e babilonesi dell’epoca, quindi è ancora più difficile. 

Ci sono state moltissime traduzioni parziali, ma la traduzione completa è stata fatta in Germania all’inizio del Novecento. 

E’ stata tradotta da un grande conoscitore del Talmud che aveva studiato nelle accademie lituane. 

Successivamente, la seconda per importanza, a cavallo della seconda guerra mondiale, è stata l’edizione in inglese.

 

Cinque secoli fa il Talmud si pubblicava in Italia, poi vennero i roghi . . . 

 

 E in italiano? 
 

 

Ci sono state traduzioni di varie parti, però non si è andati neanche vicino alla traduzione completa. 

Nel nostro sito (www.chavruta.net), cerchiamo di dare delle pagine intere con un certo ritmo. 

E’ molto difficile, ma abbiamo tradotto buoni pezzi di Talmud, speriamo di arrivare a finirlo”. 


 

 Il ruolo del Talmud nella cultura mitteleuropea è il titolo del convegno che si svolge alla Risiera. 

Qual è stato questo ruolo e quale potrebbe essere nell’Europa che si sta ricomponendo? 


 

Il  ruolo de1 Talmud nella cultura europea è stato grandissimo, ma è come il nostro fiume Timavo: ha un ruolo sotterraneo, in quanto non bisogna dimenticare che il Talmud è stato perseguitato pesantemente, messo all’indice e bruciato. In ltalia neI’1553 ci sono stati i roghi del Talmud. 


 

 Perché? 

 


 All’inizio della Controriforma, in effetti, tutte le cose che potevano dare adito ad uno studio indipendente ed autonomo di testi sacri venivano colpite. 

Gli ebrei che studiavano in modo autonomo testi sacri erano nel mirino. 

Fino alla metà del 1500 il Talmud viene stampato in Italia, che è la patria dei suoi studiosi. 

Dopo i roghi, il Talmud non viene più edito in Italia e la “corona” del Talmud passa nel centro Europa. 

La troviamo particolarmente nella Polonia, in Lituania, nella Bielorussia. Lì ci sono proprio le cattedrali del Talmud.

 

Le analisi del Dna dimostrano che abbiamo gli stessi cromosomi dei palestinesi

 

 Tornando al rapporto tra arabi ed ebrei, sembra che siano state fatte delle analisi del Dna dalle quali risulta che tra israeliani e palestinesi ci sia poca differenza. E’ vero? 
 

 

Il cromosoma Y, che è tipico del maschio, dalle analisi risulta essere molto simile tra gli ebrei di varie provenienze: quelli biondi della Polonia, gli yemeniti dalla carnagione scura, quelli del Marocco, ecc. 

E i palestinesi risultano avere lo stesso cromosoma Y. 

 

Questo cosa significa? 
 

 

Potrebbe significare quello che da tanti è stato detto: il nucleo centrale della popolazione palestinese sarebbe la popolazione rurale che i romani non erano andati a cacciare dai singoli villaggi e che con l’avvento dell’Islam fu islamizzata. 


 

 Quindi una popolazione . . . 


 

 Una popolazione dal punto di vista razziale di origine ebraica più pura degli stessi ebrei, di origine totalmente abramica. 

I cromosomi di Abramo si trovano nei palestinesi. 
 

 

Arafat potrebbe avere un’origine ebraica? 
 

 

Senz’altro.

 

 Ogni giorno che passa Israele si avvicina sempre più al mondo arabo

 

 Nel Terzo Mondo si accusano gli ebrei di essere alleati di ferro dell’occidente. 


 

 Se uno riesce ad ascoltare la radio israeliana e a leggere la letteratura israeliana moderna si accorge che avviene esattamente l’opposto. 

C’è un avvicinamento continuo ai popoli circostanti dell’Oriente. 

Ogni giorno che passa Israele diventa sempre più orientale”. 


 

 Nonostante gli autobus che esplodono e tutte le tragedie? 


 

 E’ una tendenza inarrestabile e naturale. 

C’è una naturale simpatia, un normale avvicinamento tra i popoli, senza contare che anche i rapporti in realtà fra la popolazione araba e quella ebraica sono cordiali. 

Sorprendono i veri rapporti rispetto a quelle che sono invece le posizioni delle varie organizzazioni, del governo israeliano. 

La gente è molto più vicina di quello che si immagina soprattutto per il fatto, che non bisogna dimenticare, che una grossa parte della popolazione israeliana viene dai paesi islamici e quindi è di cultura islamica. 

Tutti gli ebrei che sono venuti dal Marocco dallo Yemen, dalla Libia e dalla Tunisia 
sono ebrei di ambiente e cultura musulmana.

 

 L’Islam non rifiuta la presenza del popolo ebraico

 

 Qualcuno dice addirittura che gli Israelani potrebbero convertirsi all’Islam e in un futuro più lontano entrare nella Lega araba. 


 

 Anche senza convertirsi all’Islam. L’Islam contempla la presenza del popolo ebraico e non lo rifiuta. 

Ci sono molte invettive nel Corano contro il popolo ebraico, però il Popolo del Libro è anche rispettato”. 

 


Proprio queste invettive del Corano (che peraltro non sono mai razziste, perché non sono rivolte all’intero popolo) possono aver ingenerato negli ebrei una paura per la diffusione dell’Islam e per la sua presenza in Occidente? 


 

 Io escluderei assolutamente che gli ebrei abbiano paura dell’Islam. Forse sono gli unici a non averne paura. Sono gli unici ad essersi misurati da sempre con questa realtà. 

Penso che se l’Islam è un problema per qualcuno, questo sia per l’Occidente e non certo per gli ebrei. 

Gran parte della crisi che attualmente viviamo è determinata anche da tante scelte politiche, soprattutto da parte dei leader dei paesi islamici. Penso al problema della Siria, che è grossissimo. 

L’Egitto e la Giordania sono riusciti a trovare una via per regolare i rapporti con Israele. 

Si vede che la Siria non ci riesce. 

Però si sa che la Siria ha un regime molto duro al proprio interno, con una limitazione feroce delle libertà personali, quindi è un problema a livello di leadership. 

Quando viene trasmesso con un’opera di fanatizzazione della popolazione si hanno fenomeni veramente gravi.

 

 

Fonte: srs di Paolo Zeriali, da “TRIESTE Oggi” Sabato, 5 ottobre 2002 LE INTERVISTE di ANTENNA 3

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Feb 15 2009

Raccomandazioni dal Talmud

Category: Popoli e nazioni,Religioni e rasiegiorgio @ 09:26

 

Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo, poiché sta scritto (Levitico XDC, 13) “Non deruberai il tuo vicino”. 

Ma queste parole, dette da Jahvé, non si applicano a un Goy che non è tuo fratello.

 (BabaMezia, 6 la)

 

Un ebreo può mentire e spergiurare per condannare un cristiano. 

Il nome di Dio non è profanato quando si mente ai cristiani.

(BabaKama, 113a, 113b)

 

E’ un grave peccato fare un regalo ad un Gentile. 

Ma è permesso dare l’elemosina al povero dei Gentili, 

visitare i loro malati  e dare gli ultimi onori ai loro defunti e consolare i loro parenti per mostrare pace, 

cosi che il Gentile possa pensare che gli ebrei sono loro buoni amici nel mostrare loro consolazione.

(Aboda Zarah, pag. 20)

 

Una cosa perduta da un Goy può non solo essere tenuta dall’uomo che l’ha trovata, ma è anche proibito ridargliela indietro.

 (Schuican Aruch, Choschen Hamischpath, 266, I)

 

Gli ebrei devono sempre cercare di imbrogliare i cristiani.

(Zohar I 160a)

 

Quelli che fanno del bene ai cristiani non risorgeranno mai dai morti.

(Zohar I 25b)

 

Al tempo del Cholhamoed il disbrigo di ogni tipo di affare è proibito. 

Ma è permesso praticare l’usura sui Gentili,  perché la pratica dell’usura su un Gentile in ogni momento piace al Signore.

(Schuican Amch, Orach Chailìi, 539)

 

Quando un non ebreo deruba un ebreo, deve restituirgli tutto,  ma se avviene il contrario, l’ebreo non deve restituire nulla. 

Inoltre, se un non ebreo uccide un ebreo, deve essere ucciso anche lui, ma non il contrario. 

(Talmud, Sanhedrin, 57a).

 

E¹ giusto per una bambina di tre anni avere rapporti sessuali.

(Talmud, Abodah Zarah, 37a, Kethuboth, 11b, 39a, Sanhedrin, 55b, 69a,b, Yebamoth,

12a, 57b, 58a, 60b).

 

I rapporti sessuali con un bambino al di sotto degli 8 anni d’età sono leciti. 

(Talmud, Sanhedrin, 69b)

 

Quando un uomo compie rapporti omosessuali con un bambino al di sotto dei 9 anni d’età,  non è da condannare. 

(Talmud, Sanhedrin, 54b, 55a)

 

Gesù nacque bastardo.

(Talmud, Yebamoth, 49b)

 

Maria era una prostituta. 

(Talmud, Sanhedrin, 106a,b)

 

Gesù fu punito e mandato all¹inferno dove fu gettato in escrementi ribollenti. 

(Talmud, Gittin, 56b, 57a).

 

Tutti i Gentili sono solo degli animali,  quindi tutti i loro bambini sono bastardi. 

(Talmud, Yebamoth, 98a)

 

E¹ giusto divorziare dalla propria moglie se rovina il cibo,  o se si trova una donna più bella.

(Talmud, Gittin, 91a)

 

Dalla nascita, l’israelita deve cercare di svellere gli sterpi della vigna, cioè sradicare ed estirpare i goyim dalla terra, 

poiché non può essere data a Dio Benedetto  maggior letizia che quella di adoprarci a sterminare gli empi  e i cristiani del mondo.

(Talmud, Sefer Israel, 180)

 

Quando un ebreo ha un Gentile nelle sue mani,  un altro ebreo può andare dallo stesso Gentile, 

prestargli denaro e truffarlo in sua vece,  così da rovinare il Gentile. 

Poiché la proprietà di un Gentile,  secondo la nostra legge, non appartiene a nessuno,  e il primo ebreo che passa ha pieno diritto di prendersela.

 (Talmud, Schuican Amen, Choschem Hamischpath, 156)

 

Il rabbino Jochanan dice: 

Un goi che ficca il naso nella Legge è colpevole di morte.

(Talmud, Sanhedrin, 59a)

 

Se un ebreo compra da un Akum un recipiente per usarlo a tavola,  sia che sia fatto di metallo,  di vetro o di piombo, anche se è nuovo, 

lo dovrà lavare in un Mikvah [grande catino],  o in una cisterna che tenga quaranta quarti d’acqua.

(Talmud, Dea, 120,1)

 

Se si può dimostrare che qualcuno ha tradito Israele tre volte,  o che ha dato il denaro di israeliti agli Akum [Cristiani], 

si dovrà trovare il modo, dopo prudente considerazione,  di eliminarlo dalla faccia della terra. 

(Talmud, Choshen Hamm, 388,15)

 

Il nome di Dio non è profanato quando,  per esempio, un ebreo mente ad un goi dicendo: 

Io ho dato qualcosa a tuo padre, ma egli è morto;  tu me lo devi restituire, purchè il goi non sappia che tu stai mentendo.

(Talmud, Babha Kama, 113b)

 

Il rabbino Jehuda gli ha detto [al rabbino Chezkia]: 

E’ degno di lode colui che è capace di liberarsi dai nemici di Israele,  e sono molto degni di lode i giusti che si liberano da essi e li combattono.

Il rabbino Chezkia chiese, Come dobbiamo combatterli?

Il rabbino Jehuda disse, Con saggi consigli farai guerra contro di loro. (Proverbi, cap. 24,6). 

Con che tipo di guerra? 

Il tipo di guerra che ogni figlio d’uomo deve combattere contro i suoi nemici,  e che Giacobbe usò contro Esaù  quando possibile, con l’inganno e la frode. 

Essi devono essere combattuti senza posa,  fino a che il giusto ordine non sia ristabilito. 

E’ perciò con soddisfazione che dico che noi ci dobbiamo liberare da loro e regnare su di loro.

(Talmud, Zohar, I,160a)

 

Al tempo del Cholhamoed il disbrigo di ogni tipo di affare è proibito. 

Ma è permesso praticare l’usura sui Gentili, 

perché la pratica dell’usura su un Gentile in ogni momento piace al Signore.

(Talmud, Schuican Amch, Orach Chailìi, 539 )

 

Anche il migliore dei Goyim dovrebbe essere ucciso.

(Talmud, Abhodah Zarah, 26b, Tosephoth)

 

Il rabbino Eliezer disse: 

E’ permesso tagliare la testa di un ‘idiota’ [uno degli abitanti della terra]  nella festa della Riconciliazione quando cade in giorno di Sabato. 

I suoi discepoli gli dissero:  rabbino, dovresti piuttosto dire sacrificare. 

Ma egli rispose: Niente affatto, è infatti necessario pregare mentre si sacrifica, e non c’è bisogno di pregare quando si decapita qualcuno. 

(Talmud, Pesachim, 49b)

 

Gli Akum che non sono nostri nemici non devono essere uccisi direttamente,  ciò non ostante essi non dovranno essere salvati dal pericolo di morte. 

Per esempio, se vedete uno di essi cadere in mare, non tiratelo su a meno che egli non vi prometta del denaro.

(Talmud, Iore Dea, 158,1)

 

Se vedete un eretico che non crede nalla Torah cadere in un pozzo con una scala,  affrettatevi immediatamente e portatela via dicendogli 

Devo andare a prendere mio figlio giù da un tetto.  Ti riporterò la scala immediatamente o qualcosa del genere. 

I Kuthaei, comunque, che non sono nostri nemici  e che si prendono cura delle pecore degli israeliti, non devono essere uccisi direttamente,  ma non devono essere salvati dalla morte.

(Talmud, Choshen Hammischpat, 425,5)

 

Una cosa perduta da un Goy può non solo può essere tenuta dall’uomo che l’ha trovata,  ma è anche proibito ridargliela indietro. 

(Talmud, Schuican Aruch, Choschen Hamischpath, 266, I)

 

Nota:   “non ebreo-gentile”. 

Un non ebreo, che non è figlio del patto, e che è soggetto solo alle sette leggi noachidi è detto gentile. 

Il matrimonio misto con un gentile conduce all’assimilazione ed è considerato come l’abbandono della religione d’Israele. 

La famiglia di una persona che ha contratto un matrimonio misto usava osservare una settimana di lutto per lei, come se fosse morta. 

Molte leggi relative ai cibi furono inserite per mantenere le distanze.

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Feb 14 2009

Talmud

Category: Popoli e nazioni,Religioni e rasiegiorgio @ 22:59

Il Talmud (תלמוד) (che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica LMD) è uno dei testi sacri dell’Ebraismo: diversamente dalla Torah infatti, il Talmud è riconosciuto solo dall’Ebraismo, che lo considera come la Torah orale, rivelata sul Sinai a Mosè e trasmessa a voce, di generazione in generazione, fino alla conquista romana. 

Il Talmud fu fissato per iscritto solo quando, con la distruzione del Secondo Tempio, gli ebrei temettero che le basi religiose di Israele potessero sparire.

Il Talmud consiste in una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (hakhamim) e i maestri (rabbi) circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah scritta, e si articola in due livelli:

la Mishnah (o ripetizione) raccoglie le discussioni dei maestri più antichi (giungendo fino al II secolo);

la Ghemarah (o completamento), stilata tra il II e il V secolo, fornisce un commento analitico della Mishnah.

Il Talmud è anche conosciuto con il nome di Shas, acronimo di Shisha Sedarim, i sei ordini (Zeraim, Moed, Nashim, Nezikin, Kodashin, Tahorot) in cui è divisa la Mishnà. La suddivisione del Talmud è identica a quella della Mishnà: i Shisha Sedarim si suddividono in Massechtot – trattati, i quali a loro volta sono composti da capitoli.


Secondo la tradizione ebraica la Torah scritta non può essere applicata senza la Torah orale.

 

La trasmissione della Torah orale

 

Nel 587 a.C., il tempio di Salomone viene distrutto e il popolo ebraico deportato in Babilonia. Allora fu necessario precisare in che modo mantenere una vita ebraica in terra d’esilio e in mancanza del santuario di Gerusalemme. 

Questa è stata l’opera degli scribi (Sopherim), fondatori della sinagoga, interpreti della Torah scritta e maestri della Torah orale.

Dopo il ritorno da Babilonia, i tre ultimi profeti (Aggeo, Zaccaria e Malachia), lo scriba Esdra, poi gli uomini della Grande Sinagoga assicurarono la trasmissione della tradizione orale, che passa successivamente attraverso i farisei e le loro grandi scuole (Yeshivoth).

 

La formazione del Talmud

 

Presto, di fronte a situazioni nuove e a divergenze di scuola, fu necessario ricavare dalla Torah, scritta e orale, le decisioni pratiche. 

Questa fu opera dei rabbini e specialmente dei 71 membri del Sinedrio.

Più tardi le persecuzioni e la necessità di tener conto della distruzione del secondo Tempio (70 d.C.) e della diaspora ebraica, indussero Rabbi Akiva e poi Rabbi Meir a raccogliere e a classificare gli appunti dei loro allievi. 

All’inizio del III secolo, Rabbi Yehudah Hanassì, soprannominato il Santo, li ordinò in 60 trattati, raggruppati in sei ordini, il cui insieme costituisce la Mishnah (Insegnamento da ripetere), compendio della Torah orale e destinato a essere imparato a memoria. 

La Mishnah è scritta in ebraico, benché l’aramaico già a quell’epoca fosse la lingua corrente anche in Palestina.

Col passare degli anni e con l’insaprirsi della situazione degli Ebrei, divenne evidente che il testo della Mishnah era troppo conciso per poter essere usato correntemente come guida di Halachah. Si venne quindi alla redazione del Talmud.

 

I Maestri del Talmud ed il loro insegnamento

 

Maestri della Mishnah sono chiamati Tannaim (Insegnanti). Quelli della Ghemarà accettarono soltanto il titolo di Amoraim (Interpreti). 

Quanto a coloro che redassero il testo definitivo, essi si considerarono modestamente come Saboraim (Opinanti). Molti di questi illustri rabbini esercitavano il mestiere di artigiano.

Il messaggio del Talmud si presenta in due forme: quella della Halakhah (Via da seguire) che riguarda le prescrizioni legali, e quella della Haggadah (Racconto), consistente in racconti di episodi, alcuni dei quali possono parere immaginosi e in parabole che spesso ricordano i Vangeli.

L’insieme costituisce una vera enciclopedia delle conoscenze dell’epoca (matematica, medicina, astronomia ecc.).

 

Il Talmud ha autorità per tutte le generazioni, tant’è che oggi vi è un vero risveglio di studi talmudici.

 

In ogni epoca i quesiti posti al Talmud hanno permesso di applicarlo tenendo conto dei nuovi dati scientifici, economici, sociali. 

Così viene garantita la continuità della tradizione vivente, da Mosè ai giorni nostri.

 

La tradizione orale, messa per iscritto, continuò a essere materia di discussione e approfondimento in Palestina e a Babilonia: la Ghemar‡ (complemento) è il commentario prodotto dagli Amoraim (i Maestri della Ghemarà III-V secolo).

 

Mishnah e Ghemara = Talmud (insegnamento; abbreviazione di Talmud Torah). Ne esistono due redazioni diverse per contenuto, metodo e lingua: il Talmud Palestinese (Talmud Yerushalmi, TY), terminato verso la fine del IV secolo, e il Talmud Babilonese (Talmud Bavli, TB), di un secolo più tardi. 

Ambedue commentano la metà circa dei trattati della Mishnah, quello di Babilonia in modo assai più esteso. 

Le circostanze storiche spiegano come il TB abbia presto eclissato il suo corrispondente palestinese e sia stato considerato come il solo canonico e normativo. 

Il testo della Mishnah ha numerose varianti nei due Talmudim (plurale di Talmud), al punto che si è persino pensato a due recensioni.

 

Il TB contiene il doppio di haggadot (insieme delle tradizioni non giuridiche) rispetto al TY, ove aveva posto tra i midrashim. 

Il Talmud si presenta come il verbale conciso e appena ritoccato delle dispute accademiche (coi nomi dei protagonisti): e ciò spiega la ricchezza esuberante del suo contenuto, come pure la difficoltà della sua interpretazione. 

La redazione del Talmud Bavli risale al periodo compreso tra Rav e Shmuel, ossia la prima metà del terzo secolo e la fine dell’attività di Ravina (499). 

Le accademie talmudiche più importanti avevano sede a Sura, Pumbedita, Nehardea, Machoza, Mata Mechasya e Naresh.

 

Opera di virtuosi consumati nell’esegesi e nel diritto, che attingono alle risorse della dialettica per cavare tutti i significati possibili da un testo e motivare i propri punti di vista, la Ghemara affronta, spesso senza ordine e continuità, ogni specie di argomenti (casistica, filosofia, morale geografia, zoologia, botanica, superstizioni e credenze popolari), esprime le opinioni più diverse e contraddittorie, ma senza imporle; per questo J. Neusner mette in risalto giustamente questa «undogmatic quality of Talmudic discourse» (Invitation to the Talmud 241). 

Anzi, una delle caratteristiche più sorprendenti delle discussioni talmudiche è l’appassionata ricerca della verità da parte dei Maestri, ognuno dei quali difende la propria opinione fino a quando non capisce che la ragione è dalla parte dell’avversario. 

Questa illimitata onestà intellettuale in un dibattito religioso è forse una delle caratteristiche più affascinanti dello studio talmudico.

 

Il Talmud ci è giunto quindi in due versioni diverse: il Talmud di Gerusalemme (Talmud Yerushalmì) (redatto tra il IV e il VI secolo nella Terra d'[[Israele) e il Talmud di Babilonia (Talmud Bavlì) (redatto tra il V e il VII secolo in Babilonia). 

 

Il Talmud Babilonese, la cui Ghemarà è scritta in aramaico e che fu compilato inizialmente da rav Ashi e terminato da Ravina, ambedue capi della famosa Yeshivah di Sura, è molto più lungo di quello di Gerusalemme. 

Quest’ultimo viene impropriamente chiamato Talmud Yerushalmi (Talmud di Gerusalemme), poiché in realtà non fu redatto nella città del Santuario bensì a Tiberiade. Il Talmud Yerushalmi differisce dal primo per il linguaggio, lo stile e la terminologia. 

Oggi, di quest’ultimo possediamo solo quattro dei sei ordini: Zeraim, Moed, Nashim e Nezikin (in cui mancano però ‘Eduyot e Avot), oltre alle prime tre sezioni di Nidda. 

Secondo il Rambam fu Rabbi Yochanan, aiutato dai suoi discepoli, a compilare il Talmud Yerushalmi durante l’ultimo quarto del terzo secolo e.v.

 

Durante il VIII secolo nacque il movimento dei Qaraiti, che respingono l’autorità del Talmud e accettano la Scrittura (Aiqra’) come unica norma. Le edizioni del TB riproducono l’editio princeps di Venezia (1520-1524). Molte contengono anche i 12 «Piccoli Trattati» considerati non canonici.

 

Il Talmud ricchezza sconosciuta

 

Nel Medioevo le comunità ebraiche erano esposte a vessazioni, persecuzioni e sfruttamento economico.

 

Mal conosciuto negli ambienti cristiani, il Talmud divenne ben presto il bersaglio preferito. 

A Parigi, nel 1240 fu istruita una parodia di processo, cui seguì il rogo solenne di 24 carri di copie del Talmud sequestrate agli ebrei. 

Da quel momento, e per secoli, il Talmud fu vietato in molti luoghi; presso la Chiesa cattolica fu inserito nell’Indice dei libri proibiti e ritenuto un testo che un cristiano poteva leggere solo previo consenso del proprio vescovo.

 

Nell’opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il Talmud contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», cose che gli ebrei utilizzavano per trarne «malefici». 

Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del XVI secolo, che pure reclamavano l’emancipazione degli ebrei, consideravano il Talmud una raccolta di «leggi ridicole». 

Certe diffidenze dovute all’ignoranza del contenuto del testo, tendono a permanere ancora adesso.

 

L’emancipazione dai vincoli religiosi più stretti rende, d’altra parte, possibile la lettura del testo attraverso l’uso di categorie ermeneutiche scevre da significati aggiuntivi: il Talmud è un libro poetico, tuttavia non è possibile ridurne la portata con una interpretazione laterale. 

Come sostiene il mistico Friedrich Christoph Oetinger nei pensieri, «La sacra scrittura non conosce una morte eterna».

 

 

Fonte: Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

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Feb 14 2009

Francia, le musulmane nelle scuole cattoliche per indossare il velo

Category: Religioni e rasie,Scuola e universitàgiorgio @ 22:27

MARSIGLIA  (Francia)

Migliaia i giovani di fede islamica che frequentano istituti cattolici per aggirare le legge sulla laicità

Frequentare una scuola cattolica per indossare il velo islamico.

In Francia sono ormai decine di migliaia le ragazze musulmane che studiano in istituti cattolici privati per aggirare la legge sulla laicità dello Stato che vieta di ostentare simboli religiosi nelle scuole pubbliche francesi.

 Il New York Times dedica un ampio reportage a questo crescente fenomeno e sottolinea che le giovani musulmane scelgono gli istituti cattolici proprio perché qui sono tollerati tutti i simboli religiosi, anche quelli appartenenti a religioni diverse da quella cattolica romana.

CIFRE 

La maggior parte degli studenti, in alcuni istituti privati cattolici, è di religione musulmana. 

Addirittura nel collegio di St. Mauront, a Marsiglia, la presenza di alunni di fede islamica raggiunge la percentuale record dell’80%. 

Gli istituti musulmani in Francia sono solo quattro e per questo le 8.847 scuole cattoliche sono diventate l’ultimo rifugio per quei tanti musulmani che considerano la legge sulla laicità dello Stato qualcosa di ingiusto e liberticida. 

Secondo le statistiche diffuse dagli insegnanti francesi oggi le scuole cattoliche transalpine sono frequentate da circa due milioni di ragazzi: oltre il 10% degli studenti sono di religione musulmana.

TOLLERANZA 

Gli alunni di origine musulmana che frequentano la scuola cattolica di St. Mauront si dichiarano felici di non studiare in un istituto pubblico: 

«Qui almeno c’è rispetto per la nostra religione» taglia corto Nadia, studentessa di 14 anni di origine algerina. 

«Nelle scuole pubbliche non potrei mai indossare il velo». 

Anche gli esponenti del mondo religioso musulmano fanno notare le contraddizioni insite nella scuola francese. 

«La laicità è diventata la religione di Stato e la scuola repubblicana il suo tempio» afferma Imam Soheib Bencheikh, ex Gran Muftì di Marsiglia e oggi fondatore dell’Istituto di Alti Studi Islamici.

 «È ironico, ma oggi la Chiesa Cattolica è molto più tollerante dello Stato francese quando si parla di Islam» conclude Bencheikh che ha una figlia che frequenta una scuola cattolica. 

Gli istituti cattolici in Francia hanno un costo relativamente basso rispetto ai collegi privati delle altre nazioni: in media i genitori spendono 1400 euro per le scuole medie inferiori e 1800 euro per quelle superiori.

LIBERTÀ RELIGIOSA 

Jean Chamoux, direttore dell’istituto di St. Mauront, lavora in questa scuola da circa 20 anni: 

«A differenza della scuola pubblica noi crediamo nella libertà religiosa» afferma il preside. 

«Se proibissi alle ragazze di portare il velo, la metà degli studenti che oggi sono in queste classi non andrebbe a scuola. Preferisco averli qui, parlare con loro e spiegare che esse sono ragazze fortunate perché possono scegliere». 

Naturalmente anche nel collegio di St. Mauront non regna sempre l’armonia. 

È lo stesso preside Chamoux a confessare che probabilmente una minoranza delle studentesse è costretta dai genitori a portare il velo. 

Inoltre quando vi sono le lezioni di nuoto, tanti familiari fanno rimanere a casa le proprie figlie per evitare che mostrino parti del corpo o che nuotino in piscina con dei ragazzi. 

Infine Chamoux sottolinea che anche le libertà religiose hanno un limite: quando gli studenti musulmani gli hanno chiesto di togliere dalla classe il crocifisso per poter pregare «liberamente» durante i giorni del Ramadan, egli non ha voluto sentire ragioni e non ha mosso dalla parete il simbolo cristiano.

 

CRITICHE

 

Le considerazioni dei fautori del secolarismo sono totalmente diverse da quelle del preside Chamoux. 

Secondo costoro bisognerebbe rafforzare ulteriormente lo spirito laico dello Stato affinché alcuni dei valori occidentali quali il rispetto della donna e le libertà personali continuino ad essere principi inviolabili: «Il velo è un simbolo sessista e attesta la sottomissione della donna all’uomo» afferma Xavier Darcos, ministro dell’educazione francese. 

«Nella nostra scuola repubblicana non vi può essere posto per la discriminazione sessuale».

 

 

 

Fonte: srs di Francesco Tortora /da www.corriere.it/30 settembre 2008


Feb 14 2009

Oh Allah, uccidi gli ebrei, annienta l’America e Israele

Category: Popoli e nazioni,Religioni e rasiegiorgio @ 12:47

 

Brani da un sermone tenuto dal presidente ad interim del Consiglio Legislativo dell’Autorità Palestinese Ahmad Bahr (membro di Hamas), trasmesso dalla tv sudanese il 13 aprile 2007

 

Ahmad Bahr : “Voi sarete vittoriosi su tutta la faccia della Terra. Voi siete i padroni del mondo, su tutta la faccia della Terra. Sì, il Corano dice: Voi sarete vittoriosi, ma solo se sarete credenti. Ad Allah piacendo, voi sarete vittoriosi, mentre America e Israele saranno annientate.

Io vi garantisco che la potenza del credo e della fede è più grande della forza di America e Israele. Loro sono codardi, come è scritto nel libro di Allah: Voi troverete in loro i popoli più ansiosi di proteggere la propria vita. Sono dei codardi ansiosi di vivere, mentre noi desideriamo morire nel nome di Allah. Ecco perché l’America si trova col naso nel fango in Iraq, in Afghanistan, in Somalia e dappertutto.

 

 L’America sarà annientata, mentre l’islam rimarrà. La volontà dei musulmani vincerà, se sarete credenti.  Oh musulmani, io vi garantisco che la potenza di Allah è più grande della forza dell’America, dalla quale tanti sono oggi accecati. Alcuni sono accecati dalla potenza dell’America. A costoro noi diciamo che, con la forza di Allah, con la forza del Suo Messaggero, noi siamo più forti dell’America e di Israele. 

 

Io vi dico che noi proteggeremo la resistenza, giacché il nemico sionista capisce solo il linguaggio della forza. Esso non riconosce né la pace, né gli accordi. Non riconosce nulla, e capisce solo il linguaggio della forza.  

Il nostro popolo palestinese che combatte la jihad saluta il fratello Sudan.

 

La donna palestinese dice addio a suo figlio e gli dice: Figlio, va’ e non essere codardo. Va’ e combatti gli ebrei. Lui le dice addio e compie un’azione di martirio. Cosa dice questa donna, quando viene chiesta la sua opinione, dopo il martirio di suo figlio? Lei dice: Mio figlio è carne della mia carne, sangue del mio sangue. Amo mio figlio, ma il mio amore per Allah e il Suo Messaggero è più grande del mio amore per mio figlio.

Sì, questo è il messaggio della donna palestinese, che aveva più di 70 anni: Fatima Al-Najjar. Aveva più di 70 anni, ma si fece esplodere lei stessa per Allah, abbattendo molti criminali sionisti.

 

Oh Allah, sconfiggi gli ebrei e i loro sostenitori. Oh Allah, sconfiggi gli americani e i loro sostenitori. Oh Allah, contali e uccidili tutti, fino all’ultimo. Oh Allah, dà loro una giornata di tenebre. Oh Allah che inviasti il Libro, motore dei cieli vincitore dei nemici del Profeta, sconfiggi gli ebrei e gli americani, e donaci la vittoria su di loro”.

 

Fonte: da MEMRI, http://memri.org/bin/latestnews.cgi?ID=SD155307

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Feb 14 2009

Non esitiamo a dichiarare che l’Islam è pronto a dominare il mondo…

Category: Popoli e nazioni,Religioni e rasiegiorgio @ 12:03

 

“Non esitiamo a dichiarare che l’Islam è pronto a dominare il mondo… 

Dobbiamo credere che l’Islam non sia affatto delimitato dai confini geografici, da gruppi etnici o dalle nazioni…  Dobbiamo prepararci a dominare il mondo”

 

Mahmud Ahmadinejad, Presidente della
Repubblica  Islamica dell’Iran, 5 gennaio 2006


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Feb 01 2009

La felicita’ dell’uomo

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 00:14

 

L’uomo ha bisogno della certezza della sua sopravvivenza dopo la morte per poter essere davvero felice in questa vita.

Per questo i misteri di tutte le religioni e scuole di sapienza si sono dedicati a questa domanda come al loro piu’ alto e nobile compito


Gen 28 2009

Cattolicesimo

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 13:46

CATTOLICESIMO = FILOSOSIA GRECA + RITUALITA’ ROMANA + MORALE EBRAICA


Gen 26 2009

L’ideologia è la religione di chi non ha religione.

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 22:22

L’ideologia è la religione di chi non ha religione.


Gen 26 2009

L’uomo si crea un Dio a propria immagine e somiglianza

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 22:16

L’uomo si crea un Dio a propria immagine e somiglianza, e ogni Dio invecchia insieme con gli uomini che lo hanno creato 


Gen 26 2009

Per gli antichi Egiziani, le cerimonie professate ai loro Dei

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 22:06

Per gli antichi  Egiziani, le cerimonie professate ai loro Dei, erano onori resi non ad animali effimeri, come i più credono, ma ad eterne idee.


Gen 26 2009

Tutte le religioni sono: ODIO MASCHERATO DI AMORE

Category: Religioni e rasiegiorgio @ 21:55

Io sono Dio! Sono il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe! Voi siete il mio popolo eletto! Andate nella terra promessa. Sarà vostra se saprete sterminare tutti i suoi abitanti, i Cannanei, bambini compresi!….


[12]Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un’eredità ai vostri figli per sempre. 

Esdra 09,12


Dic 10 2008

Akhetaton e l’inno ad Aton

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 14:57

Rappresenta una delle massime espressioni della lirica di ogni tempo. Il testo venne rinvenuto sulla parete rocciosa della tomba del  dignitario “Eje”,  a Tell el Amarna (zona dell’antica Akhetaton). Questo scritto rappresenta la manifestazione di fede del faraone Amenophi IV (Akhenaton), figlio di Amenophi III, della. XVIII  din.   al  dio  Aton.  Durante il suo breve periodo,  questo sovrano  regnò poco più di un decennio, all’incirca nel mezzo del XIV sec. a.C. Abolì il politeismo, unica forma di religione allora praticata nel mondo, introducendo un nuovo culto religioso che concepiva un unico dio, rappresentato dal  disco solare Aton.

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