Sui vaccini hanno sempre mentito e continuano a mentire
Mag 25 2022
OLIO DEI 4 LADRI DI MARSIGLIA
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Nel 1413, quando la peste bubbonica decimò la Francia, quattro ladri furono accusati di aver derubato morti e moribondi di appestati, un crimine punibile con il rogo vivo.
Il giudice ha offerto clemenza ai ladri se avessero condiviso il segreto che consentiva loro di essere esposti alla peste senza contrarla. Gli accusati hanno spiegato che si trattava di mercanti di spezie e profumieri, disoccupati a causa della chiusura dei porti marittimi francesi. Hanno ideato una potente infusione di erbe – professando che questo li aveva protetti dalle infezioni. Come promesso, il giudice non ha bruciato vivi gli uomini, con clemenza; li ha impiccati. Poco dopo, i medici della peste iniziarono a indossare maschere riempite con la miscela di oli essenziali.
Per centinaia di anni e innumerevoli piaghe dalla sua formulazione, questa miscela essenziale è stata presente come prima linea di difesa per becchini, medici della peste e ladri di tombe allo stesso modo.
Mag 24 2022
VI SIETE MAI CHIESTI COS’È ESATTAMENTE LA COCA-COLA?
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La Coca Cola è il marchio più prezioso della storia e ′′ Coca-Cola ′′ è la seconda parola più conosciuta al mondo dopo ′′ciao”, però, la bevanda in sé è un veleno assoluto per il metabolismo umano. Molto acido, il valore del pH è un punto superiore all’acido della batteria. Di conseguenza, è adatto per pulire le superfici (e spesso meglio) per le quali abbiamo usato prodotti tossici per la pulizia della casa.
Più economico e più facile da comprare in alcuni paesi del terzo mondo rispetto all’acqua pulita. La Coca-Cola sta utilizzando la ′′ propaganda PR ′′ per convincere i consumatori e intere nazioni che si tratta di una ′′ società eco-friendly “, quando le sue attività sono effettivamente legate all’inquinamento, alla carenza d’acqua e alla malattia.
Con chi beve bevande morbide come Coca-Cola, il rischio di infarto e ictus è superiore del 48 % rispetto a chi non beve affatto tali bevande o almeno le beve ogni giorno. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Respirology, bere soft drink può essere accompagnato anche da disturbi polmonari e respiratori, tra cui asma e malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO).
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Apr 26 2022
“IL DEPLOREVOLE INGANNO DELLE “MASCHERINE”
Dott. Massimo Coppolino, biologo.
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“Usarle così non ha senso, creano solo danni!”
Parliamoci subito chiaro: portare le mascherine, siano esse chirurgiche, FFP2 o FFP3 non importa, all’esterno, in ambiente non sterile e per ore, non è salubre e provoca a lungo termine gravi allergie e infezioni delle alte e basse vie respiratorie. E non ha senso il paragone fatto con i medici o i chirurghi che indossano la mascherina, “tutto il giorno”.
Innanzitutto, il medico indossa, in corsia la mascherina solo quando necessario, cioè, se ritiene di poter essere influenzato o se è in presenza di un paziente immunodepresso; il chirurgo la indossa in sala operatoria. Ora, non so quanti siano medici specialisti, anestesisti, chirurghi o ferristi, ma credo che pochi conoscano l’ambiente di cui parlano, soprattutto, evidentemente, quei pseudomedici (il dubbio è lecito) che usano questo esempio come propaganda.
La sala operatoria è una stanza isolata dall’ambiente esterno, la cui aria viene filtrata da 6 ad 8 volte ogni ora con filtri antibatterici ed antimicrobici, che viene svuotata e sterilizzata subito dopo ogni intervento e che, durante la chiusura, è sterilizzata continuamente attraverso l’uso di lampade a raggi UV. Non contiene patogeni, altrimenti andrebbero ad infettare il paziente sottoposto ad intervento.
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Apr 24 2022
IL MEDICO DELLA PESTE, LA PIÙ INQUIETANTE DELLE MASCHERE VENEZIANE
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l Medico della Peste è sicuramente la più inquietante delle maschere di carnevale veneziane
Negli ultimi anni, la maschera del Medico della Peste è diventata molto conosciuta, quasi pop, grazie soprattutto a videogiochi di successo come Assasin’s Creed e diversi film. Nell’universo Steampunk, se ne trovano molte versioni. Grazie a questa popolarità, il Medico della Peste, un tempo simbolo terribile di morte e disperazione, viene oggi scelto come costumecosplay o vestito di Halloween.
Ma com’era e a cosa serviva davvero la maschera del Medico della Peste?
Sappiamo poco sulle origini, ma è noto che la figura del Medico della Peste era diffuso in tutta Europa già nel medioevo. Nel XVII secolo, un famoso medico francese, Charles de Lorme, perfezionò la maschera del Medico della Peste, conferendole l’aspetto che conosciamo.
Questa era una maschera pratica, cioè veniva usata effettivamente dai dottori e chirurghi come uniforme medica per proteggersi dal morbo quando andavano a visitare i malati di peste.
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Apr 23 2022
LA PESTE, LE EPIDEMIE DEL PASSATO A VENEZIA E I LAZZARETTI COME EFFICIENTE SOLUZIONE DI PREVENZIONE.
Scritta in turco ottomano che si trova all’interno del Teson alle Merci (l’Hospitale) del Lazzaretto Vecchio. — (Archivio Venipedia/Bazzmann)
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La morte nera, così veniva chiamata, è stata causa di numerose vittime e di grandi epidemie, nel passato. Un viaggio alla scoperta della malattia e di come ha influito a Venezia nel terribile periodo delle pestilenze, i rimedi, le prevenzioni e i Lazzaretti: un modello di efficienza ed efficacia esportato poi in tutto il mediterraneo fino ai nostri giorni.
Durante il medioevo di peste “ci si ammalava senza una ragione e ugualmente si guariva in maniera casuale“.
CHE COS’È LA PESTE?
Il vocabolo “peste” ha origini dalla parola indoeuropea pes, soffio mortale, che non nasce per caso dato che la diffusione della malattia è rapidissima, così come l’esito della stessa. La persona contagiata muore nel giro di due, massimo sei giorni e la sua diffusione è altrettanto fulminea. In brevissimo tempo, tutta la popolazione viene, o può venir colpita con una mortalità che raggiunge addirittura il 70% dei contagiati.
Apr 21 2022
L’APPELLO DELL’EX SENIOR DELLA BILL GATES FOUNDATION GEERT VANDEN BOSSCHE: “FERMATE LA VACCINAZIONE O SARÀ CATASTROFE”…..
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Luglio 2021
“Sta diventando sempre più difficile immaginare come le conseguenze dell’ampio ed errato intervento umano in questa pandemia non stiano per spazzare via gran parte della nostra popolazione umana. Si potrebbe pensare solo a pochissime altre strategie per raggiungere lo stesso livello di efficienza nel trasformare un virus relativamente innocuo in un’arma biologica di distruzione di massa”. A sostenerlo è Geert Vanden Bossche, ex responsabile del programma senior della Bill and Melinda Gates Foundation in Vaccine Discovery, ex capo dell’Ufficio per lo sviluppo dei vaccini per l’equivalente tedesco del CDC e professore universitario, il quale ha pubblicato una lettera aperta alla comunità scientifica e al mondo avvertendo che il presente programma di vaccinazione di massa potrebbe “spazzare via gran parte della nostra popolazione umana”.
Apr 07 2022
PUBBLICATI SU THE LANCET I RISULTATI DELLE AUTOPSIE ESEGUITE SU PAZIENTI COVID ITALIA
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.Sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet i risultati delle autopsie eseguite all’Ospedale di Bergamo e al “Luigi Sacco” di Milano su pazienti deceduti per Coronavirus. Per il Papa Giovanni hanno contribuito il direttore del Dipartimento di medicina di laboratorio Andrea Gianatti e i suoi colleghi anatomopatologi Aurelio Sonzogni e Ahmed Nasr.
I ricercatori hanno analizzato campioni di tessuto polmonare da 38 pazienti, 33 uomini e cinque donne, con un’età media di 69 anni, deceduti per COVID-19 nei due ospedali lombardi tra il 29 febbraio e il 24 marzo 2020. Al momento del ricovero, tutti i pazienti presentavano caratteristiche cliniche e radiologiche di polmonite interstiziale.
Tutti i casi hanno mostrato un danno alveolare diffuso, come congestione capillare, necrosi, edema e trombi.
“Le autopsie hanno mostrato che l’organo maggiormente colpito dal virus è il polmone e la causa della morte l’insufficienza respiratoria acuta – ha spiegato Gianatti -.
Come causa di morte abbiamo trovato anche trombi estesi anche a livello della sezione destra del cuore e tutti i pazienti presentavano grosse ostruzioni dell’arteria polmonare e piccole occlusioni disseminate in vene e arterie periferiche. La nostra esperienza, le cui conclusioni sono riassunte in questa pubblicazione, ha dato un contributo importante alla cura dei pazienti con Coronavirus, in particolare rispetto alla necessità di intervenire sulla coagulazione con eparina e di usare il cortisone per ridurre l’infiammazione a livello vascolare”.
Data di pubblicazione:
09 giugno 2020 Federica Belli – Ufficio comunicazione
comunicazione@asst-pg23.it
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Link: https://www.units.it/sites/default/files/media/documenti/notizie/articolo_ebiom_103104.pdf
Mar 31 2022
ECCO PERCHÉ IL LOCKDOWN A FINI VIROLOGICI NON PUÒ FUNZIONARE.
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DOTT. PIER LUIGI GARAVELLI, INFETTIVOLOGO: “LO SANNO ANCHE GLI STUDENTI DI MEDICINA”
Una virus di fortissima trasmissibilità come Covid diventa “clinicamente morto” solo se si attenua la sua contagiosità, il clima di trasmissibilità, o cambiano le condizioni ambientali, si trova una cura, o la popolazione si immunizza spontaneamente efficacemente ed a lungo… oppure trovano un vaccino efficace e sicuro..
Altrimenti continua a persistere, diventa di fatto endemico, ripresentando periodicamente delle riaccensioni..
Se la popolazione viene segregata, cioè non esposta al virus, chiaramente questa non si infetta, fino a quando finita la segregazione viene nuovamente esposta e quindi contagiata….e in parte si ammala e muore. Anche perché il virus un po’ come l’influenza o il raffreddore cugini molti stretti… del Covid è in serbatoi numericamente rilevanti come i portatori sani.
Ecco perché il lockdown a fini virologici non può funzionare.
Attenua solo l’ impatto del numero degli infetti nel breve periodo e quindi il solo possibile collasso del Sistema Sanitario, a prezzo però di un enorme danno economico, sociale e psichico.
Anche in precedenti e gravi pandemie, dal medioevo ai giorni nostri, quando le infezioni sono ben conosciute, il lockdown , ha trovato pochissimi estimatori
Lo sanno gli Studenti di Medicina, non mi pare l’ OMS, certi Tecnici e Politici.
SOSTANZIALMENTE IL LOCKDOWN SERVE SOLO A MASCHERARE UNA SANITÀ CHE A FURIA DI TAGLI NON E’ PIÙ IN GRADO DI REGGERE.
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Fonte: da Alessandria 24, del 22 Ottobre 2020
Mag 16 2021
KEFIR MANUALE MANUALE D’USO
Kefiring
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COSA SONO I GRANI DI KEFIR DA LATTE E I GRANI DI KEFIR D’ACQUA
– I Grani di Kefir sono fermenti vivi che permettono di ottenere bevande fermentate con un processo del tutto naturale.
– Ad ogni fermentazione, della durata di circa 24 ore, i Grani di Kefir crescono e si moltiplicano garantendo una produzione continua ed in costante crescita.
– I Grani di Kefir da latte permettono di ottenere un latte fermentato simile allo yogurt (Latte di Kefir), i Grani di Kefir d’acqua trasformano l’acqua zuccherata in una bevanda leggermente frizzante e dal sapore fruttato (Acqua di Kefir).
Apr 26 2021
SINCITINA-1
La syncytin-1, nota anche come enverina, è una proteina presente nell’uomo e in altri primati codificata dal gene ERVW-1 (gruppo 1 endogeno del retrovirus endogeno). Syncytin-1 è una proteina di fusione cellula-cellula la cui funzione è meglio caratterizzata nello sviluppo placentare. La placenta a sua volta aiuta l’attaccamento dell’embrione all’utero e la creazione di un apporto di nutrienti.
Il gene che codifica per questa proteina è un elemento retrovirale endogeno che è il residuo di un’antica infezione retrovirale integrata nella linea germinale dei primati. Nel caso della syncytin-1 (che si trova negli umani, nelle scimmie e nel Vecchio mondo ma non nelle scimmie del Nuovo Mondo), questa integrazione è probabilmente avvenuta più di 25 milioni di anni fa. Syncytin-1 è una delle due proteine note di synytytin espresse nei primati di catarrhini (l’altra è syncytin-2) e una delle molte syncytins catturate e addomesticate in più occasioni nel tempo evolutivo in diverse specie di mammiferi. Ciò è analogo all’incorporazione di alcune specie batteriche nelle cellule eucariotiche nel corso dell’evoluzione che alla fine si sono sviluppate in mitocondri.
ERVW-1 si trova all’interno di ERVWE1, un provirus a lunghezza intera sul cromosoma 7 nel locus 7q21.2 affiancato da lunghe ripetizioni terminali (LTR) ed è preceduto dal bavaglio ERVW1 (gruppo AntiGen) e pol (POLmerase) all’interno del provirus, entrambi i quali contiene mutazioni senza senso che le rendono non codificanti.
La sincitina-1 è anche implicata in una serie di patologie neurologiche, in particolare la sclerosi multipla, come immunogeno.
Apr 09 2021
LA TEORIA DELL’ORIGINE VIRALE DELLE MALATTIE
La teoria dell’origine virale delle malattie
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Arthur M. Baker
In origine la parola “virus” significava veleno e il termine “virulento” voleva dire velenoso. Oggi intendiamo per virus una entità submicroscopica e “virulento”, in generale, significa contagioso.
La medicina moderna utilizza il termine “virus” per indicare una microscopica forma di vita capace di infettare le cellule e a cui viene pertanto attribuita la responsabilità di molte delle nostre malattie.
Nell’immaginario popolare, il virus è una forma di vita in grado di parassitare ogni altra forma di vita, inclusi gli animali, le piante e i saprofiti (funghi e batteri).
Nella descrizione delle infezioni virali, ai virus vengono attribuiti comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”, “invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”, “mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e “mortali”.
La teoria medica convenzionale sostiene che i virus nascono da cellule morte che essi stessi hanno infettato. Il virus “si inietta” nella cellula e le “ordina” di riprodurlo, fino al momento in cui la cellula esplode per lo sforzo. I virus sono a questo punto liberi di cercare altre cellule in cui ripetere il processo, infettando così l’intero organismo.
Tuttavia i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere replicati in laboratorio, non possiedono alcuna caratteristica degli esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi!!
I “virus vivi” sono sempre morti …
Il termine “virus vivo” indica semplicemente quei virus creati dalla coltura di tessuti viventi in vitro (cioè in laboratorio), dai quali si possono ottenere trilioni di virus.
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Mar 13 2021
QUANDO TI DIRANNO : LEI SI DEVE “VACCINARE PER COVID
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QUANDO TI DIRANNO : LEI SI DEVE “VACCINARE PER COVID
La Risposta sarà questa :
Stavo “morendo” dalla voglia di vaccinarmi, però non possiamo violare :
– L’Art. 32 della COSTITUZIONE della Repubblica Italiana,
– L’Art. 5 del Trattato Internazionale di OVIEDO,
– L’Art. 1 del Codice di NORIMBERGA,
– L’Art. 3 della Dichiarazione Universale dei DIRITTI UMANI.
Quindi, dovrebbe essere così gentile, da darmi il foglietto illustrativo del “vaccino” che vorrebbe somministrarmi, e una copia del “Consenso informato”.
Io mi identifico, visto che Lei è un Pubblico Ufficiale, nell’esercizio delle sue funzioni, e la invito a fare altrettanto.
Mi leggo con attenzione tutto il foglietto illustrativo, e anche il modulo del consenso informato, perché è un mio pieno diritto, oltre che un dovere. Domani torno, e le comunico cosa intendo fare, e perché.
Arriva domani, e mi presento nel centro vaccinale (o in qualsiasi altro ufficio, o centro che sia), e chiedo del Pubblico Ufficiale di ieri.
Guardi, ho esaminato con estrema attenzione la scheda tecnica del “vaccino” che mi ha fornito, e non è stato nemmeno necessario visionare il modulo del consenso informato.
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Gen 15 2021
MEDICI E FARMACI UCCIDONO PIÙ DELLE GUERRE!
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di Marcello Pamio
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«Qual è la differenza tra attraversare la strada bendato ed entrare in ospedale? Nessuna, in entrambi i casi rischi la vita». M.P.
Lo scrittore latino Publiliu Syrus nato nell’85 a.C. era convinto che «dagli errori degli altri, un uomo saggio corregge i suoi». In teoria dovrebbe essere così, ma oggi soprattutto in ambito medico le cose sono un po’ diverse…
Mortalità in Italia
In Italia ogni anno a causa di una qualche malattia muoiono circa 600.000 persone.
Secondo l’Istat nel 2014 i decessi sono stati quasi 598.670 e nel 2015 hanno superato quota 646.000.
Le principali cause in ordine decrescente sono: malattie ischemiche del cuore (69.653), malattie cerebrovascolari (57.230) e altre malattie del cuore (49.554). Poi i tumori maligni (33.386), malattie ipertensive (30.690), demenza e Alzheimer (26.600), malattie respiratorie (20.234), diabete mellito (20.183), tumori di colon/retto (18.671), tumore seno (12.330), tumori al pancreas (11.186) e via via fino al suicidio (4.147) all’ultimo posto.
Raggruppando le prime tre voci sotto “malattie cardiovascolari”, visto che tutte interessano lo stesso apparato, si raggiunge la cifra di 184.737 morti all’anno, mentre i tumori uccidono all’circa 125.000 persone.
Da qui l’arcinota classificazione che vuole al primo posto per mortalità le malattie cardiovascolari, poi i tumori. Ma è proprio così?
Dall’elenco dell’immarcescibile Istat non esisterebbero infatti per esempio le «morti iatrogene», cioè tutte quelle morti dovute a errori medici o date dagli effetti collaterali dei farmaci.
Come mai? Mancanza alquanto anomala visto che si tratta di una delle prime cause di morte al mondo!
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Set 20 2020
SPAGNOLA: ALLA RICERCA DI UN VIRUS MORTALE
29 maggio 1919, Massachusetts.
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Vaccini statunitensi causano “influenza spagnola”
“Era un’espressione comune durante la guerra che” più soldati furono uccisi dai colpi di vaccino che dai colpi di pistole nemiche. “- E. McBean
Marcello Pamio – tratto dal mensile “Biolcalenda” nr.47
La “Spagnola” scoppiò a settembre del 1918, in un momento storico ben preciso e cioè quando l’umanità era esausta dalla Grande Guerra; imperversò ovunque, e dopo aver ucciso nel giro di pochi mesi più persone di qualsiasi altro morbo che la storia umana ricordi, finì assieme alla guerra, scomparendo nello stesso misterioso modo in cui era apparsa.
E’ stata un’apparizione così strana, che i medici esitarono a definirla influenza proprio perché credevano fosse un nuovo morbo. E forse non era così sbagliato…
Il numero esatto di morti non lo sapremo mai: le stime ufficiali oscillano tra i 20 e i 60 milioni di individui, ma qualcuno azzarda addirittura 100 milioni!
I libri di storia vengono scritti dai vincitori, per cui andiamo per ordine, cercando di capire cosa realmente è successo agli inizi del secolo scorso.
I sintomi
Le persone cominciarono ad ammalarsi lievemente nella primavera del 1918, accusando brividi e febbre per tre/quattro giorni, ma poi guarivano. Dopo una calma estate, a settembre-ottobre si scatenò, con la potenza di una macchina bellica, l’epidemia.
I medici erano impotenti: morivano loro stessi, e quelli che sopravvivevano vedevano i pazienti, parenti e amici, morire come mosche. Provarono di tutto: farmaci, sieri e arrivando ad inoculare composti da secrezioni corporee degli ammalati e batteri che presumevano essere all’origine della malattia.
Iniettarono – scrive un medico – “una broda composta di sangue e muco degli influenzati, filtrata per eliminare le cellule più grandi e i detriti”, ovviamente senza alcun risultato, anzi scatenando vere e proprie patologie, come vedremo tra poco.
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