Mag 31 2014

I CEREALI SONO UN PROBLEMA PER LA NOSTRA SALUTE: LE VERITÀ CHE NESSUNO VUOLE RACCONTARTI

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Dal Libro “VIVERE 120 ANNI Le verità che nessuno vuole raccontarti

 

di Adriano Panzironi

 

Ognuno di noi è consapevole che la fonte dei nostri guai di salute dipende da ciò che mangiamo, beviamo o respiriamo.

È spontaneo pensare che i cibi non sono più genuini come una volta, così ricchi di fertilizzanti, coloranti e conservanti. Lo stesso problema è riscontrabile nelle polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo o nell’arsenico sospeso nell’acqua. Potremmo pensare, che le malattie moderne dipendano da tutto questo. Ahinoi, la verità non è mai stata così lontana. Anche se tali elementi hanno una qualche influenza sul nostro stato di salute, sono ben poca cosa a confronto del cataclisma alimentare che si è abbattuto sulle nostre teste, qualche millennio fa. Voltiamo lo sguardo indietro, risalendo alla notte dei tempi.

 

L’evoluzione dell’uomo ha origine diversi milioni di anni fa, da quando il mondo animale iniziò a differenziarsi ed una di queste linee evolutive, ha rappresentato l’inizio del percorso che ha portato ai primi ominidi. Si può incominciare a parlare di uomini (sapiens) a partire da due/tre milioni di anni fa e grazie alla loro evoluzione (con la crescita della dimensione del cervello) ci ha condotto fino ad oggi. Fino a circa 10.000 anni fa, la dieta alimentare (per i mammiferi onnivori) era rappresentata da carne, uova, pesce, frutta e verdura, ovvero da tutto ciò che era reperibile in natura. L’uomo formò tribù di nomadi, dediti alla caccia ed alla raccolta.

 

10.000 anni fa qualcosa iniziò a cambiare. Alcuni clan incominciarono a praticare l’agricoltura, piantando i primi cereali. Indubbiamente tale scelta, ha permesso alla nostra civiltà di evolversi, difatti la semplicità di trasporto ed il mantenimento dei cereali, hanno consentito la costruzione delle prime città (immaginate infatti se al giorno di oggi dovessimo lasciare in massa la città per andare a caccia per assicurarci il pranzo).

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Mag 07 2014

SEI MODI PER INIZIARE AD AVERE CURA DI TE STESSO

Category: Monade satira e rattatuje,Salute e benesseregiorgio @ 00:02

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Fai parte anche tu di quel numero cospicuo di persone inclini all’abnegazione per il prossimo, e contemporaneamente incapaci ad esprimere quei NO necessari a preservare l’equilibrio del proprio benessere psico-fisico?

 

A tal proposito è interessante considerare proprio uno dei dieci comandamenti, nello specifico: Ama il prossimo tuo come te stesso.

 

Come te stesso, non a caso.

 

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Apr 20 2014

LE RUGHE: UNA CARTINA PSICOSOMATICA DELL’ANIMA E NON SOLO, VANNO INTERPRETATE E POSSONO ESSERE UNA SPIA DI DISFUNZIONI ORGANICHE.

Category: Salute e benesseregiorgio @ 00:19

 

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Le cerchiamo ogni mattina allo specchio e le troviamo inesorabili sentinelle dell’età ma attenzione! Le rughe vanno interpretate e possono essere una spia di disfunzioni organiche.

Secondo la medicina cinese le rughe del viso indicano il nostro stato di salute psicofisico e compaiono in punti precisi, indicati dall’agopuntura.

 

Imparare a conoscere le rughe, quindi, significa conoscere un po’ meglio noi stessi per giungere alla radice del problema e risolverlo interiormente, oltre che esteriormente.

 

Per lo Huangdi Neijing, antico testo di medicina cinese, i segni del viso sono espressioni Yin (quelli verticali) e Yang (gli orizzontali). Le rughe, inoltre, si sviluppano lungo le linee dei meridiani attraverso cui circola il Qi, l’energia vitale.

 

Rughe e irregolarità della superficie del viso come risultato di uno squilibrio, principalmente dei meridiani Yang (visceri), di un deficit di sangue o di una presenza di calore che porta secchezza. Di conseguenza, si crea un problema legato al trasporto dei liquidi, il tutto riconducibile a stress fisico ed emotivo che affiora in superficie offuscando la bellezza della pelle.

 

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Dic 08 2013

L’EQUILIBRIO ACIDO-BASE, E L’ORIGINE DI TUTTE LE MALATTIE…

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 22:19

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L’equilibrio acido-base è uno degli equilibri più importanti per la vita dell’uomo. Regola, praticamente tutto: respirazione, circolazione, digestione, escrezione, difese immunitarie, produzione ormonale.

 

I processi biologici e biochimici che avvengono nell’organismo umano, sono processi elettrochimici che necessitano di un determinato pH.

 

Nelle 100.000 miliardi di cellule che costituiscono l’uomo, il ricambio degli acidi e delle basi è costantemente in atto: ognuna di queste cellule produce energia, e il risultato la produzione anche di acido carbonico, al quale si aggiungono altri acidi che assumiamo con il cibo o che si formano dopo la loro metabolizzazione.

 

Il corpo, in ogni istante produce in maniera endogena ed esogena acidi.

 

Quando gli acidi generati iniziano ad essere troppi, questi possono avvelenare e danneggiare tessuti, organi, ghiandole e funzioni.

 

I risultati sono tutte le malattie conosciute oggi dalla nostra società: diabete mellito, gastrite, colite, artrite e artrosi, reumatismi, morbo di Parkinson e Alzheimer, infarto, ictus, ischemia, apoplessia, trombosi, embolie, dermatite, eczema, psoriasi, allergie, tumore, ecc.

 

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Nov 28 2013

DIABETE: BATOSTA STORICA PER L’INSULINISMO MONDIALE

Category: Salute e benesseregiorgio @ 00:33

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LETTERA

 

RISULTATI RIVOLUZIONARI E SORPENDENTI A FAVORE DI FRUTTA E CEREALI

 

Ciao Valdo, forse sto aspirando a diventare un tuo collaboratore, forse sarò spinto troppo dalla ricerca, e allora eccomi ancora una volta qui , a scriverti. Si tratta di un nuovo indice per il diabete,  non più l’ormai obsoleto indice glicemico, o il “preciso” carico glicemico, non stiamo più qui a misurare gli zuccheri, ma a misurare la risposta insulinica, stiamo parlando dell’indice insulinico o carico insulinico.
Non ci sono molte fonti in rete, ho provato a cercare fonti anche in lingua, ma dato il mio inglese alla fine ho preferito linkarti un sito tutto italiano, che ne parla in maniera molto chiara.
http://www.nutrientdataconf.org/PastConf/NDBC35/4-2_Sampson.pdf

 

LA CARNE CAUSA INSULINEMIA E DIABETE PIÙ DI QUALSIASI ALTRO CIBO AL MONDO

 

Da questo link , si evince chiaramente che questo indice ha come scopo ben preciso. Quello di valutare se non solo i carboidrati, ma se anche proteine e i grassi causino una risposta insulinica. I risultati sono sorprendenti, (anche, se c’era da aspettarselo). Le proteine causano una risposta insulinica non prevista e spropositata. Per di più, questo indice mette a confronto i cibi in maniera molto più equa. Non più a parità di carboidrati o a parità di peso, ma a parità di calorie. E, dato che notoriamente frutta e verdura hanno bisogno di maggiori quantitativi per raggiungere le calorie di cereali e carne, ne deriva che frutta e verdura possono essere mangiati in quantitativi superiori, ottenendo un carico insulinico comunque inferiore.
 Salvatore

 

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Nov 25 2013

ASPARTAME: BREVETTO CONFERMA CHE È L’ESCREMENTO DEI BATTERI GENETICAMENTE MODIFICATI

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 13:40

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Se come me avete un debole per i dolci e avete bisogno di un dolcificante, fate attenzione all’aspartame: è una merda. Tutti i dolcificanti artificiali sono dannosissimi per il corpo umano, ed in più e molti modi. Gli alimenti destinati ai diabetici stanno, molto probabilmente, uccidendo della gente.

 

Dopo aver letto questo articolo, probabilmente non toccherete mai più un prodotto con dolcificanti artificiali. Quando consumiamo gli alimenti trasformati, di solito, non abbiamo la minima idea di ciò che accade nel nostro corpo.

 

Dobbiamo prendere l’abitudine di leggere le etichette di tutto ciò che mangiamo perché gli ingredienti cattivi, o si nascondono dietro un ingannevole terminologia, o non sono tenuti ad essere elencati.

 

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Nov 07 2013

LA MEDICINA IN QUESTO SECOLO, HA FATTO ENORMI PROGRESSI. PENSATE A QUANTE NUOVE MALATTIE HA SAPUTO INVENTARE. ENZO JANNACCI

Category: Monade satira e rattatuje,Salute e benesseregiorgio @ 08:48

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Set 06 2013

UMBERTO VERONESI, IL CONSUMO DI CARNE E’ CAUSA DI QUASI TUTTE LE MALATTIE DEGENERATIVE

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LA CARNE È CANCEROGENA…..ED È ANCHE CAUSA DI QUASI TUTTE LE MALATTIE DEGENERATIVE, ELIMINATELA O LIMITATENE IL CONSUMO.

 

Molti mi chiedono il  motivo per cui le popolazioni non sono informate su questo, perchè i medici non ne parlino e perchè l’opinione comune è di tutt’altra realtà.

La base è che viene fatta un informazione errata, dalle università alle riviste medico scientifiche. I professori nelle università insegnano cose errate sull’argomento alimentazione, gli studenti a loro volta insegneranno non in maniera corretta i loro futuri alunni o pazienti e così via.

Le riviste medico scientifiche più accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ciò che è consentito loro di pubblicare o ciò che è imposto loro dalle suddette multinazionali.

Molti medici e ricercatori, sulla base anche di numerose ricerche, per la maggior parte “insabbiate”, sono coscienti degli effetti dannosi del consumo di carne, ma hanno le mani legate.

Io, che sono uno scienziato di fama internazionale, posso prendermi il lusso di fare queste affermazioni, se lo facessero loro, probabilmente non lavorerebbero più.

L’industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo, l’una ha bisogno dell’altra e queste due entità insieme, generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme…potete quindi ben capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione.

Se tenete conto che ogni malato di cancro negli stati uniti fa guadagnare circa 250.000 dollari a suddette multinazionali, capirete che questa disinformazione è voluta ed è volta a farvi ammalare per poi tentare di curarvi”.

 

Tratto dal libro “Verso la scelta vegetariana – il tumore si previene anche a tavola” di Umberto Veronesi

 

Fonte: visto su Non Solo Animali  di giovedì 5 settembre 2013

Link: nonsoloanimali-franci.blogspot.it

 

 

Veja 5 settembre 2013

 


Set 06 2013

IL CANCRO È UNA MALATTIA PURAMENTE ARTIFICIALE?

Category: Natura e scienza,Salute e benesseregiorgio @ 00:03

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Evviva, ci sono arrivati perfino gli scienziati: il cancro è una malattia artificiale!

Meglio tardi che mai, possiamo dire.

 

Dopo innumerevoli tentativi – tuttora in corso – di farci credere che il cancro è un difetto genetico, un microbo errante o peggio ancora un virus, arriva, dagli stessi ambienti dell’establishment medico-scientifico, una notizia alquanto interessante. Una notizia che smentisce loro stessi.

 

In Inghilterra, per l’esattezza all’Università di Manchester, un gruppo di ricercatori, dopo una lunga ricerca che ha scandagliato e perlustrato migliaia di anni di storia, dalle mummie egiziane fino ad alcuni corpi del Sud America, hanno concluso che le patologie tumorali erano pressoché sconosciute dagli esseri umani dell’antichità.

 

Lo studio, capeggiato dal professor Michael Zimmerman e dalla collega Rosalie David, è stato pubblicato nella rivista scientifica Nature Reviews Cancer.

 

Zimmerman ha espressamente detto che “l’assenza di neoplasie nelle mummie deve essere interpretato come indicazione della loro rarità nell’antichità, indicando che i fattori che causano il cancro sono limitati alle società moderne industrializzate”. Hanno esaminato al microscopio innumerevoli reperti fossili di corpi mummificati, centinaia e centinaia di mummie egiziane, risultato: un solo caso di cancro confermato.

 

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Mag 19 2013

LA CONFESSIONE DI UN EX PRODUTTORE DI OGM

Thierry Vrain Courtenay

Dottor Thierry Vrain Courtenay

 

I DISCUSSI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

Notizia tratta da una “lettera al direttore” del media canadese Vancouversun 

http://www.vancouversun.com/health/Genetically+modified+food+rapped/8308415/story.html

Come preambolo alla pubblicazione di questa confessione leggiamo sul quotidiano on line:

una studio  sul cibo geneticamente modificato ha suscitato reazioni critiche, tra i quali quello di un ex scienziato dell’agricoltura canadese che ha cambiato i suoi punti di vista sulla sicurezza di questi prodotti”.

Traduzione a cura di https://www.facebook.com/LaNostraIgnoranzaELaLoroForza

 

“Sono andato in pensione 10 anni fa, dopo una lunga carriera come ricercatore per l’agricoltura del Canada. Quando ero sul libro paga, ero lo scienziato designato del mio istituto per affrontare i gruppi pubblici e rassicurarli che le colture e gli alimenti geneticamente modificati sono sicuri.

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Apr 16 2013

DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI: INTERVISTA INTEGRALE AL DOTTOR MOZZI – MEDICI DI NOI STESSI

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Le Mogliazze

 

La dieta dei gruppi sanguigni del dottor Mozzi è molto più di un semplice regime alimentare: è un invito a riappropriarsi della salute imparando ad ascoltare i messaggi del corpo. Ma in questa intervista Mozzi non ci parla solo di salute, ci racconta anche la sua esperienza di coltivatore biologico che da oltre trent’anni porta avanti con la cooperativa Le Mogliazze

Tutto sembra, fuori che un medico: il dottor Mozzi ha l’aspetto, la schiettezza e il modo di fare diretto degli uomini che lavorano la terra – non sarà un caso che abbia dato vita oltre trent’anni fa alla cooperativa agricola Mogliazze – e la voglia di condividere e divulgare il sapere in maniera gratuita delle menti illuminate dall’intelligenza del cuore.
Il suo libro ” La Dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari” ha scalato la classifica macrolibrarsi.it grazie all’efficacia dei contenuti, che mettono il lettore nella condizione non di seguire semplicemente una dieta, ma di imparare ad autogestire la propria salute attraverso un ascolto preciso e paziente dei segnali inviati dal corpo in seguito all’ingestione di determinati alimenti.
 Mozzi ci insegna a curarci da soli, a ritrovare il benessere e la vitalità perdute, ad aver fiducia nelle risorse del corpo e nelle nostre capacità di ascolto e analisi: una bella sferzata di empowerment che ci mette sulla buona strada per poter diventare i primi medici di noi stessi.
Sono stato nella sua azienda agricola, a Mogliazze, per incontrarlo: ecco un resoconto della nostra lunga chiacchierata!

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Apr 14 2013

COSA SUCCEDE IN UN BICCHIERE DI COCA COLA? CE LO RACCONTA IL SITO BLISSTREE

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:07

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23/06/2010    La compagnia di Atlanta ha rimosso quasi cento anni fa le ultime tracce di cocaina nella ricetta della più famosa bevanda bevanda. Ecco perchè.

The Coca-Cola company avrebbe rimosso già da lunghissimo tempo le tracce di cocaina nella ricetta della più famosa bevanda al mondo: perchè? Era inutile, “sovrabbondante”, rispetto all’effetto che la bevanda ha sull’organismo anche senza “l’aiutino” della sostanza stupefacente. Ce lo racconta Blisstree, sito di alimentazione e tendenze, che ci spiega passo passo quello che succede nel nostro organismo quando beviamo un bicchiere di Coca Cola.

PRIMI VENTI MINUTI – Bevuto un bel sorso della nostra fresca bevanda, “dieci cucchiaini di zucchero colpiscono il sistema (più o meno il 100% della vostra razione giornaliera consigliata)”. La troppa dolcezza viene neutralizzata dall’acido fosforico contenuto nella bevanda, che “sopprime” il sapore impedendoci di “vomitare all’istante”. Nei successivi dieci minuti tutto questo zucchero finisce nel sangue, causando “una bomba insulinica”; il fegato provvede “convertendo tutto lo zucchero che trova (e ne trova moltissimo) in grasso”.

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Apr 11 2013

A TAVOLA CON L’ASSASSINO

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:11

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Articolo di ripreso da “Internazionale“,  n° 993  del 29 marzo 2013,   l’originale su Der Spiegel

Grassi, sale e zucchero. Sono i tre ingredienti base che l’industria alimentare usa nelle merende e in altri prodotti di largo consumo, che creano dipendenza e danneggiano la salute. Un libro appena uscito negli Stati Uniti denuncia le responsabilità delle grandi multinazionali

Il sacchetto si apre con un fruscìo. L’aroma di carne affumicata sale nel naso. Ed eccole, le allettanti patatine: sottilissime, vaporose, spolverizzate di rosso. Appena la prima tocca la lingua, in bocca si diffonde un piacevole gusto salato, che però svanisce rapidamente. Cric, croc.  Si scioglie in bocca, e in un attimo è già finita. Resta solo un leggero retrogusto. E la voglia di mangiarne ancora. La mano corre di nuovo al sacchetto. Milioni e milioni di persone ogni giorno cedono alla tentazione degli snack a base di patate. Ma nessuna ha idea di quanti studi si nascondano dietro a questa semplice esperienza, a cui spesso non riesce a resistere neanche chi sa benissimo che le patatine fritte sono uno dei cibi ipercalorici più malsani. I tedeschi ne consumano quasi 400 milioni di confezioni all’anno. Perché perdiamo tanto facilmente il senso della misura quando ci mettono sotto il naso un sacchetto di patatine fritte? Non può dipendere dalle patate: finora nessuno ha mai sentito parlare di orge a base di patate sbucciate. E poi le patatine fritte confezionate hanno poco a che fare con le patate vere. Nel processo di produzione, quasi nulla è lasciato al caso: sono un prodotto artificiale raffinato che grazie a una serie di trucchi induce le persone a mangiarne il più possibile e il più spesso possibile.

Prendiamo per esempio il concetto scientifico di “punto di rottura”. Le industrie alimentari hanno scoperto che la maggioranza dei consumatori preferisce una patatina che si spezza sotto una pressione di 276 millibar.  È così che il croc dà il massimo del gusto e fa venir voglia di mangiare subito un’altra patatina. Anche il fatto che il boccone si disfi all’istante, dissolvendosi sotto i denti, è frutto di un calcolo. Tutti infatti tendiamo a credere che un cibo che si scioglie rapidamente sulla lingua contenga poche calorie. E così sgranocchiamo una patatina dopo l’altra fino a vuotare il sacchetto.

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Apr 09 2013

SALUTE: LA FREGATURA DELLE LAMPADINE A BASSO CONSUMO

Category: Ricerca e tecnologia,Salute e benesseregiorgio @ 00:36

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Ci siamo già occupati del tema su Terra Nuova di gennaio, seminando stupore e perplessità nel mondo ambientalista. Adesso l’argomento viene affrontato anche dall’Aduc…

La retorica della lampadina fluorescente continua. Da più di un decennio continuiamo ad attribuirle un ruolo salvifico nella lotta ai cambiamenti climatici, senza renderci conto delle innumerevoli problematiche sotto il profilo della salute e dello stesso ambiente.

Ci siamo già occupati del tema su Terra Nuova di gennaio, scatenando non poche perplessità. Adesso l’argomento viene affrontato anche da Aduc e riportato su Il Consapevole, attraverso la diffusione di ulteriori pubblicazioni scientifiche e di un appello lanciato da David Price, coordinatore della Spectrum Alliance, nell’ambito della più vasta campagna di sensibilizzazione in Europa sulle conseguenze sulla salute originate dall’uso di questo genere di illuminazione.

Entro settembre 2012 saranno messe al bando in tutta l’Unione Europea le lampadine a incandescenza per fare spazio a quelle a minor consumo energetico. Ma a quale costo?

Le lampadine fluorescenti compatte -LFC- (note come lampadine a basso consumo energetico) possono infatti provocare invece ulteriori gravi danni a fasce di popolazione affette da patologie quali il Lupus, forme di dermatite o eczema, elettrosensitività, autismo, epilessia, emicrania, alcuni tipi di porfiria, e molte altre ancora che possono soffrire gravi e dolorose reazioni all’illuminazione a basso consumo.

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Mar 16 2013

LA MELA: IL FRUTTO DAL VOLTO UMANO

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:05

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TRADIZIONI E LEGGENDE LEGATE ALLA MELA PER STIMOLARE LA CURIOSITÀ

 

 

Carlo Sirtori, medico e scienziato di fama internazionale ha definito la mela “il frutto dal volto umano“.
Dalle analisi comparate con altri frutti ipotizzò che fosse l’unico frutto con biochimica massimamente idonea al corpo umano.
La sua analisi confermerebbe il rapporto di specie-specificità che si instaura tra una specie animale e una specie vegetale.
Ultimamente sto approfondendo studi sulle proprietà della mela, sto portando avanti sperimentazioni e approfondendo simpatici racconti storici, leggendari e mitologici che ne parlano.
Mi sono reso conto che la simbologia che ha a che fare con la mela è interminabile.
Anche se i miti non sono paragonabili ad una pubblicazione scientifica, dietro la mitologia spesso si celano punti di vista che fanno parte di una saggezza popolare.

 

Probabilmente non è un caso che nelle favole, nelle leggende e in molti testi sacri da migliaia di anni venisse dato tutto questo interesse ad un frutto così umile.
Ma ora parliamo dei miti e delle tradizioni che la citano.

 

Il “pomo della discordia” o mela della discordia è l’oggetto lanciato da Eris, dea della discordia, sul tavolo dove si stava svolgendo il banchetto in onore del matrimonio di Peleo e Teti. La dea, per vendicarsi del mancato invito alla festa, incise sul pomo la frase “Alla più bella”, causando così una lite furibonda fra Era, Afrodite, e Atena.
Anche se nella Bibbia non viene mai citata la mela, essa è comunque divenuta popolarmente il frutto di Adamo ed Eva.
Alcune tradizioni ebraiche dicono che Adamo ed Eva vissero nell’Eden 900 anni e la transizione tra l’Eden e il mondo terreno avvenne tramite una mela. Solo dopo aver abbandonato il Paradiso terrestre Adamo ed Eva ebbero figli, infine morirono 50 anni dopo la loro cacciata.

 

Da una mia deduzione metaforica nasce l’ipotesi che rimanda anche al diverso tipo di contatto sessuale che poteva esserci tra i due: prima più tantrico e spirituale, poi più animalesco e legato all’energia del primo chackra.
A pensare a questo passo della Bibbia mi è venuta in mente un’altra transizione… i neonati mediamente vengono svezzati su consiglio di tutti i pediatri proprio con la mela. 

 

Newton ebbe un’illuminazione sulla legge di gravitazione universale quando gli cadde una mela in testa… chissà, quella mela potrebbe essere stata indirizzata non solo metaforicamente nella testa?

 

Alessandro Magno alla ricerca dell’”Acqua della Vita”, tra le tante scoperte che fece individuò in India delle mele che prolungavano la vita dei sacerdoti fino a 400 anni (così recitano alcuni testi che narrano dei suoi viaggi).
In uno di questi racconti si riporta che egli fosse solito mangiare la mela durante le sue campagne persiane, da qui l’appellativo: “mela persiana“.
Curiosando in alcuni siti internet ho trovato inoltre una simpatica notizia: per lui esistevano 2 tipi di mele, la mela della vita e della longevità e la mela che portava alla comune morte, che secondo lui era quella dorata.
Chissà perchè lungo la vallata del Nilo il faraone Ramsete II (XIII secolo a.C.) diede ordine di coltivare enormi distese di meleti? Il faraone a quel tempo era privilegiato nell’avere accesso ad insegnamenti e conoscenze scientifiche avanzatissime anche per i giorni nostri.

 

Pensiamo a Biancaneve; ne l’Iliade Paride diede in premio ad Afrodite una mela d’oro poiché ella era, secondo lui, la più bella dea dell’Olimpo; la mela che secondo la leggenda venne posta sulla testa del figlio di Guglielmo Tell affinché egli la colpisse con una freccia; New York viene chiamata la “grande mela”, per non parlare del famoso detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

 

Ma non finisce qui. Avalon, l’ “isola delle mele”, è l’isola mitica dove Artù fu curato da sua sorella Morgana, dopo la battaglia di Camlon.

 

Sapete che proprio sotto un melo insegnava Mago Merlino?

 

In una leggenda celtica, il dio Lug porta in dono al gran re Cormac un ramo dell’Altro Mondo: è un ramo adorno di tre mele ed è l’insegna della regalità.

 

Caratteristiche della mela e sperimentazioni personali
Ora vi parlerò della mia esperienza personale e di un gruppo di amici vicini a me, ma vi invito a confrontarvi con un medico o nutrizionista prima di modificare in qualunque modo l’alimentazione.Le diete fai da te non sono mai consigliabili!

 

Da sperimentazioni personali e di un gruppo di studio amicale tale frutto sembra essere capace di mantenere inalterato il pH urinario di un fruttariano a 7,4.
Tutto ciò è evidente dopo aver fatto una graduale transizione fruttariana.
Il pH del succo della mela rossa Stark inizialmente è 4.0; una volta entrato nel corpo, a seguito di innumerevoli reazioni biochimiche ed enzimatiche, in sinergia con l’acido malico, la buccia, la bassissima concentrazione di glucosio, l’altissima concentrazione di antiossidanti, sali minerali, vitamine, garantisce un pH urinario che tende ad avvicinarsi al valore di 7,4.

 

Normalmente ogni cibo che ingeriamo modifica il pH urinario (il pH del sangue subisce oscillazioni millesimali) in maniera più o meno evidente.
Sembra che la mela rossa Stark in particolar modo, (più ricca di antocianine) oltre a mantenere pressochè stabile il pH urinario offra enormi vantaggi di risparmio energetico e una riduzione dei fabbisogni indotti grazie ad una minimo rapporto Glucosio/Fruttosio.
Già solo questo elemento la potrebbe classificare come il cibo elettivo per l’uomo (il più biocompatibile tra tutti i frutti).
Le mele gialle e verdi, non a caso più aggressive nei confronti dei denti, non sono paragonabili perchè hanno diverse concentrazioni di acido citrico, glucosio, antiossidanti.
La mela rossa ha altre caratteristiche importanti: l’acido citrico è autodetergente per i denti e non è aggressivo per le gengive.

 

Altri dati interessanti: ha l’85% di acqua (la quantità di acqua contenuta nel corpo di un neonato), la massima concentrazione di polifenoli e pectine, alte quantità di carotene e retinolo ed è l’unico frutto che stimola la peristalsi attiva intestinale.

 

Dubbi e domande sul cibo più idoneo all’uomo: la frutta?

 

Può l’uomo considerarsi originariamente principalmente fruttivoro per costituzione anatomica?
Effettivamente pare siamo strutturati anatomo-fisiologicamente per mangiare principalmente frutta, ma riusciamo certamente ad adattarci a tutte le condizioni con chiare ripercussioni sulla nostra salute.

 

Studiando l’effetto che hanno certi cibi su denti, gengive, ossa, muscoli, intestino, stomaco… quale è il cibo più adatto a noi?
A questa domanda la scienza sembra aver già risposto tramite la fisiologia comparata e l’anatomia comparata: la frutta.
Dopotutto la nostra dentatura bunodonte (buno=collina, arrotondata) sembra essere idonea a masticare la frutta. La dentatura degli erbivori è seledonte (selenio=luna). La dentatura dei carnivori è secodonte (sega).

 

Dalla mia sperimentazione e dai racconti delle persone che ho a fianco  ho notato che la migliore disintossicazione (breve periodo disintossicante) avviene con la mela: i fastidiosi sintomi di disintossicazione sono minori e ludicità e forza sono maggiori rispetto alle altre disintossicazioni.

 

Ciò non vuol dire che l’uomo debba vivere di solo mele, ma dai miei approfondimenti e dalle mie sperimentazioni in una dieta tendente al fruttarismo i risultati sono stati migliori ponendo al centro dell’attenzione la mela rossa prima di altri frutti (mai in senso esclusivo).

 

Dopo aver sperimentato il fruttarismo e gradualmente diversi brevi periodi con abbondanza di mele, (continuando ad allenarmi e lavorare) posso dire la mia.
Effettivamente i risultati ottenuti non erano paragonabili: sintomi di disintossicazione ridotti enormemente, peso forma stabile, incrementata rapidità di cicatrizzazione, minore sudorazione, maggiore elasticità di tessuti e articolazioni, incrementata resistenza allo sforzo, solo per fare degli esempi.

 

Ho potuto notare che un buono stato mentale, fisico, emozionale e livelli di stress e gradualità sono fondamentali per un sano percorso di salute e benessere.
Ora possiamo porci una domanda in più, che ci può spronare a studiare l’uomo e il suo vero potenziale con maggiore passione.
Quale tipo di frutto non dovremmo farci mai mancare tra tutti? Quali sarebbero i potenziali e i vantaggi?
Queste sono domande lecite che ogni ricercatore della salute dotrebbe porsi.

 

Continuiamo a ricercare e sperimentare con la massima umiltà tenendo sempre a mente l’importanza della tolleranza e dell’amore nei confronti di chi abbiamo a fianco.

 

 

Fonte: da Salute e  Libertà si conquistano ogni  giorno. 23 marzo  2011

Link: http://contiandrea.wordpress.com/2011/03/23/la-mela-il-frutto-dal-volto-umano/

 

 

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Steve Jobs 

 

“A quel tempo in realtà ero un fruttariano. Mangiavo solo frutta. Ora sono un bidone della spazzatura come tutti gli altri. E siamo stati circa tre mesi in ritardo per depositare un nome di business di fantasia così ho minacciato di chiamare la società Apple Computer a meno che qualcuno non avesse suggerito un nome più interessante entro le cinque di quel giorno. Sperando di stimolare la creatività. E niente si è mosso. L’interesse mi è nato leggendo le opere di Arnold Ehret. Ed è per questo che ci chiamiamo Apple. ”

Steve Jobs

 

 

 


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