Mar 14 2013

GLI HUNZA, LA POPOLAZIONE PIÙ LONGEVA AL MONDO

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Il popolo degli   Hunza

Con questo articolo completo la tematica iniziata tramite l’articolo “Digiuno terapeutico, nutrimento per l’anima”

Tempo fa iniziai una ricerca sul popolo più longevo al mondo e scoprii dati molto interessanti.
 E’ il popolo degli Hunza: questa popolazione non solo vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc…

Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra.
La nostra élite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le nostre novantenni.
 Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno, l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.

 

DIGIUNO E PRODOTTI VEGETALI

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Gli Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati definiscono “digiuno terapeutico”.   L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno.
 Coltivano orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni.  Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.

Il bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione straordinarie capacità di vigore.
Ralph Bircher evidenzia che, se necessario, un Hunza in 24 ore può arrivare a marciare per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi per mangiare o dormire.
Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto che nelle spedizioni Himalayane, erano assoldati come portatori.

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Feb 06 2013

DIETA ALCALINA: 6 ALIMENTI DA MANGIARE PER UNA SALUTE DI FERRO

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:06

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 Verdura con radice, le carote,

 

La dieta alcalina privilegia l’assunzione di alimenti alcalini – come vegetali, frutta fresca, tuberi, noci e legumi – limitando gli alimenti acidi, come cereali, carni e formaggi. Per mantenere un buon equilibrio bisognerebbe assumere l’80% di alimenti alcalini ed il 20% di alimenti che fanno acidità.

Il nostro corpo deve bilanciare i livelli di pH del sangue a un livello leggermente alcalino di 7,365 per essere in salute. Ecco un elenco di cibi alcalini che possono essere inseriti in una dieta quotidiana.

1. Verdure con radice

Sono ricche di minerali. Fra queste consigliamo i ravanelli, le barbabietole, le carote, le rape ed il rafano. Pronte da mangiare dopo una cottura a vapore di soli 15-20 minuti.

2. Verdure “a croce”

Sono verdure che tutti conosciamo e amiamo. Fra queste i broccoli, i cavoli, i cavolfiori, i cavolini di Bruxelles e simili.

3. Verdure a foglia verde

Questi includono bietole, cime di rapa e spinaci. Conosciute soprattutto per la ricchezza di vitamina K, gli spinaci sono ricchi anche di vitamine, minerali, sostanze fitochimiche, antiossidanti e fibre, che aiutano a migliorare la digestione.

4. Aglio

L’aglio migliora la salute cardiovascolare e rafforza il sistema immunitario, riduce la pressione sanguigna, pulisce il fegato.

5. Peperoncino di Caienna

E’ tra i cibi più alcalinizzanti. E’ noto per le sue proprietà antibatteriche ed è ricco di vitamina A, che lo rende un agente utile per combattere i radicali liberi nocivi.

6. Limoni

Un disinfettante naturale, può guarire le ferite ma anche fornire sollievo per iperacidità e sintomi come la tosse, il raffreddore, l’influenza ed il bruciore di stomaco.

 

Fonte: da Cado in Piedi

Link: http://www.cadoinpiedi.it/2013/01/04/6_alimenti_da_mangiare_per_una_salute_di_ferro.html

 


Nov 22 2012

IL GRANO MODERNO È VELENOSO, PER TUTTI. PAROLA DEL DOTT. DAVIS

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 00:10

 

In una intervista alla CBS il dott. William Davis ha definito il grano moderno un  “veleno cronico perfetto” . Il  cardiologo americano ha pubblicato un libro su tutte le varianti di questo cereale dal titolo Wheat Belly (Pancia da grano), un best seller secondo il New York Times.

 

Davis ha affermato che il grano che mangiamo nei nostri giorni non è il grano che mangiava la nonna

 

E ‘una pianta alta 18 pollici creata da una ricerca genetica negli anni ’60 e ’70

ha detto al programma “CBS This Morning“, ed ancora

 

ha molte particolarità di cui nessuno ti ha parlato, ad esempio c’è una nuova proteina  chiamata gliadina. Non è glutine. Non mi sto riferendo alle  persone con sensibilità al glutine e celiachia. Sto parlando di tutti gli altri, perché tutti sono sensibili  alla proteina della gliadina, che è un oppiaceo. Questa interagisce con i recettori oppiacei nel cervello e nella maggior parte delle persone stimola l’appetito, in modo tale da farci consumare 440 calorie in più al giorno, 365 giorni all’anno.

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Nov 11 2012

LA CAUSA PRIMARIA DEL CANCRO SCOPERTA NEL 1931

Otto Heinrich Warburg

Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio Nobel per la medicina nel 1931.

E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come ad esempio l’italiana AIRC. Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.

 

Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.

Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro.

Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.

Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.

Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).

L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.

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Nov 10 2012

L’ISTITUTO DI VERONESI (IEO) “RIABILITA” IL PROFESSORE: AVEVA RAGIONE DI BELLA, LA SOMATOSTATINA EFFICACE CONTRO IL CANCRO.

 

Esce la biografia di Luigi di Bella

 

Di Salvatore Stano

 

Lo IEO ha certificato la riduzione di un tumore. E l’ateneo di Firenze pubblica uno studio incoraggiante 

 

Nato a Linguaglossa in provincia di Catania nel luglio del 1912, il Professor Luigi di Bella è stato un grande medico tanto elogiato, da essere candidato al Nobel, quanto dileggiato per il suo metodo contro il cancro, la terapia Di Bella.

A raccontare tutto questo in un’opera voluminosa intitolata  “Il poeta della scienza” è stato il figlio Adolfo che a voluto ricordare, in questa biografia, lo scomparso scienziato a cent’anni dalla sua nascita.
Ecco come l’autore ci presenta la biografia:

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Nov 04 2012

VACCINI, IL GIORNALISTA GIANNI LANNES: “IN ITALIA ESPERIMENTI SEGRETI”

Category: Monolandia,Salute e benesseregiorgio @ 00:21

 

di Gianni Lannes

 

I vaccini non servono alla salute dei bambini, ma esclusivamente ad alimentare i profitti delle multinazionali farmaceutiche. Un’altra prova di questo genocidio silenzioso, coperto da gran parte della classe medica italiota? Ecco il caso di una sperimentazione ignota all’opinione pubblica, realizzata usando bimbi in piena salute come cavie. Non ci credete?

Allora correva l’anno 2006 e regnava il secondo governo di Romano Prodi nel corso della quindicesima legislatura. Vice presidenti del consiglio dei ministri erano il guerrafondaio Massimo D’Alema ed il voltagabbana Francesco Rutelli. Ministro della salute era a quel tempo Livia Turco. C’è un atto parlamentare che inchioda le massime autorità. Ora vediamo se a qualcuno torna la memoria perché la vicenda è stata insabbiata dalle istituzioni di controllo, si fa per dire. Certe cose il potere politico – condizionato da quello economico (alla voce corruzione) – non ci tiene a farle sapere in giro. Dopo la vivisezione sugli animali da almeno un lustro queste bestie senza scrupoli testano i pargoli.

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Ott 29 2012

GRUPPO SANGUIGNO: SE IL TUO GRUPPO SANGUIGNO È… PUOI DARE O RICEVERE DA…

Category: Salute e benesseregiorgio @ 07:15


Set 28 2012

DOTT. IVO BIANCHI: «ECCO PERCHÉ PREFERISCO LE PIANTE AI FARMACI»

Category: Salute e benesseregiorgio @ 00:00

 

Il dottor Ivo Bianchi, specialista in Omeopatia FOTO MARCHIORI

 

Dalle ricerche ospedaliere sul metabolismo del calcio osseo alle cure con agopuntura e omeopatia: la metamorfosi di un medico.

Ivo Bianchi: «La svolta negli anni ´70 a Borgo Roma quando due malati morirono per un test clinico»

 

LA STORIA.  Un evento che ti cambia la vita. Capita, a volte. E se si hanno la capacità e la lucidità di trarre il positivo dal dramma interiore o professionale vissuto, le soddisfazioni arrivano.
Per Ivo Bianchi, classe 1948, laurea in Medicina e specializzazione in Medicina interna all´Università di Padova con il massimo dei voti e la lode, la svolta umana e professionale, la sliding door che apre nuovi scenari, risale alla fine degli anni Settanta.

 

I TEST DEI FARMACI. «Ero un giovane medico del Policlinico di Borgo Roma», racconta, «nel reparto diretto dal compianto professor Scuro, Patologia medica. Mi occupavo in particolare di ricerche sul metabolismo del calcio e sulla patologia polmonare. Era estate, in reparto arrivò un nuovo farmaco antiartrosico da sperimentare su sei pazienti. Mi assentai per una breve vacanza di studio. Al rientro, due pazienti non c´erano più. Morti. Per gli effetti collaterali di quel farmaco, che ancor oggi viene usato».
Quell´evento scosse il giovane medico, le sue convinzioni scientifiche. «Pur continuando a lavorare nella sanità pubblica, cominciai a guardarmi attorno, a seguire corsi di agopuntura, omeopatia, medicina tradizionale cinese e fitoterapia. La mia ricerca venne ovviamente osteggiata dai colleghi, che allora come oggi non tollerano ingerenze nella cosiddetta allopatia, ma tenni duro, continuai a studiare e a perfezionarmi nei migliori centri del mondo».

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Ago 30 2012

LA GRANDE TRUFFA DEI VACCINI: PRIMA DI PRENDERE QUALSIASI DECISIONE, VI INVITIAMO DI INFORMARVI BENE SUI DANNI E SUI PERICOLI DELLE VACCINAZIONI.

Category: Monolandia,Salute e benesseregiorgio @ 00:24

 

Premi ai pediatri per le vaccinazioni (da il Corriere, Cronaca di Rimini,  del 19 giugno 2012)

LA VERA STORIA RACCONTATA IN DIRETTA DAI MEDICI

 

Grazie alla gentilezza ed alla solerzia dei miei lettori mi arrivano documenti di notevole caratura, a volte eccezionali ed esplosivi, come quello che sto qui traducendo per il pubblico italiano. Non è documento di scuola igienista. 
Giunge direttamente dall’ambiente medico statunitense, ed esattamente dall’ International Medical Council on Vaccination, ed ha per titolo “Vaccines: Get the full story” (Vi raccontiamo la vera storia suoi vaccini). Ne sono coinvolti medici, scienziati ed assistenti, dichiaratamente interessati a proteggere i bambini e i loro genitori, e a niente altro che quello. 
L’elenco è lungo, e si limita ai soli firmatari medici, con qualifiche MD, DO, MB, MBBCH, che contraddistinguono per l’appunto terapeuti attivi e dotati di laurea in medicina.

 

 Ottanta medici che rischiano la radiazione dall’albo per questo loro scottante documento:

Nicola Antonucci, David Ayoub, Nancy Turner Banks, Timur Baruti, Danny Beard, rancoise Berthoud, Russell Blaylock, Fred Bloem, Laura Bridgman, Kelly Brogan, Sarah Buckley, Rashid Buttar, Harold Buttram, Lisa Cantrell, Lua Català Ferrer, Jeniffer Craig, Robert Davidson, Ana de Leo, Carlos de Quero Kops, Carolyn Dean, Mayer Eisenstein, Todd M. Elsner, Jorge Esteves, Edward Ted Fogarty, Jack Forbush, Gabrieli Milani, Sheila Gibson, Mike Godfrey, Isaac Golden, Gary Goldman, Gary Gordon, Doug Graham, Boyd Haley, Gayl Hamilton, Linda Hegstrand, James Howenstine, Suzanne Humphries, Belèn Igual Diaz, Philip Incao, Joyce Johnson, A. Majid Katme, Tedd Koren, Alexander Kotok, Eneko Landaburu, Luc Lemaire, Janet Levatin, Thomas Levy, Stephen L’Hommedieu, Paul Maher, Andrew Maniotis, Steve Marini, Juan Manuel Martinez Méndez, Sue McIntosh, Richard Moskowitz, Sheri Nakken, Christiane Northrup, Amber Passini, Ronald Peters, Jean Pilette, Pat Rattigan, Zoltan Rona, Chaim Rosenthal, Robert Rowen, Màximo Sandin, Len Saputo, Michael Sclachter, Viera Sheibner, Penelope Shar, Bruce Shelton, Debbi Silverman, Kenneth KP Stoller, Terri Su, Didier Tarte, Leigh Ann Tatnall, Adiel Tel-Oren, Sherri Tenpenny, Renee Tocco, Demetra Vagias, Franco Verzella, Julian Whitaker, Ronald Whitmont, Betty Wood, Eduardo Angel Yahbes.

Trattasi di una selezione di medici e non di un raggruppamento casuale e quantitativo. 

 I firmatari non sono una somma casuale e indistinta di medici dissidenti, ma rappresentano una selezione di pediatri, medici di famiglia, chirurghi cerebrali, professori di patologia, chimica, biologia ed immunologia. Tutti caratterizzati da massima indipendenza dalle multinazionali del farmaco e da rispetto rigoroso della scienza vera e trasparente.

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Lug 30 2012

MEDITARE FA BENE

Category: Salute e benesseregiorgio @ 13:02

Rafforza il sistema immunitario, previene le malattie, combatte la depressione e attiva il cervello. Non lo dice qualche guru New Age, ma una ricerca dell’università di San Francisco sul cromosoma

Forse non ci salverà l’anima, ma promette di allungarci la vita e modificare i geni responsabili di molte malattie. La new age non c’entra. A essere sotto esame oggi sono i benefici molto terreni che si possono ottenere con l’antica pratica della meditazione. Lo dimostra, innanzitutto, uno studio realizzato dall’Università di San Francisco. Che mette d’accordo scienza e tradizione, visto che può contare sull’endorsement del Dalai Lama e di Elisabeth Blackburn, premio Nobel per la medicina nel 2009 per i suoi studi sui telomeri, i cappucci di materiale genetico posti in cima ai cromosomi la cui lunghezza è collegata all’invecchiamento.

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Nov 26 2009

In coma per 23 anni, ma sentiva tutto

Category: Salute e benesseregiorgio @ 09:12

Ron Houben

Belgio. Ron Houben “urlavo ma non mi sentivano

E’ stato considerato in coma per ventitre anni, ma in realtà era vigile.

E’ l’incredibile storia del belga Ron Houben, rimasto paralizzato in un incidente stradale quando aveva 23 anni, non riusciva a dire che capiva ogni cosa di di ciò che gli accadeva attorno. “Sognavo di alzarmi”, ha raccontato Houben, oggi 46enne e che secondo i medici era in un persistente stato vegetativo. “Urlavo ma non riuscivo a sentire la mia voce”.

Come da prassi, dopo l’incidente, i medici di Zolder, in Belgio, utilizzarono i test in uso nella comunità scientifica prima di concludere che la sua coscienza era “estinta”.

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Giu 09 2009

Il vero motivo per cui l’influenza colpisce in inverno e come prevenirla naturalmente

Category: Salute e benesseregiorgio @ 08:09

Di Dr. Robert J. Rowen, MD – Second Opinion Health Alert 

Per decenni abbiamo aderito alla credenza che l’influenza arrivava in inverno a causa del clima più rigido. Ma numerosi studi hanno completamente falsificato una tale teoria, indicando come l’influenza si presenti ai tropici nel loro “inverno, quando è ancora abbastanza caldo (solitamente durante la stagione delle piogge). No, la ragione per cui l’influenza colpisce d’inverno è un’altra. E suggerisce una facile maniera per prevenirla. E non si tratta di farsi vaccinare. Lo sappiamo già che i nostri corpi producono molta meno vitamina D durante l’inverno. Ma è mai possibile che i livelli ridotti di vitamina D in inverno contribuiscano all’influenza?

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Giu 02 2009

Ecco la ricetta della felicità

Category: Salute e benesseregiorgio @ 01:28

Volete essere felici? Questa è la ricetta: molti amici, niente invidia, godere le piccole attività quotidiane, saper perdonare.  E’  molto importante, non dare importanza ai soldi. Il  gruppo di studiosi americani che ha varato la «psicologia positiva» consiglia: immergetevi totalmente in ciò che fate

 

Sembra uscito da un film di Frank Capra l’identikit della persona felice. A proporlo sono invece un gruppo di studiosi americani specializzati in «psicologia positiva» un nuovo campo di ricerca che mira ad analizzare le forze, e non le debolezze, degli esseri umani.  E la ricerca della formula segreta per trovare la felicità ha portato gli studiosi anche a un’altra conclusione: felici si nasce.

 

Il segreto della felicità, secondo gli scienziati, è nel saper apprezzare le gioie della famiglia e nel circondarsi di amici. Nel non misurarsi con i vicini, stabilendo invece da soli parametri personali di successo. 

«Le persone più soddisfatte sono quelle che riescono ad immergersi in modo totale in quello che stanno facendo – suonare uno strumento musicale, completare un puzzle con i figli – dimenticando il passare del tempo, loro stessi e i problemi della vita», sostiene lo psicologo Mihaly Csikszent della Claremont University che ha coniato un nuovo termine  «flusso»  per il fenomeno.  Una vita trascorsa più tempo possibile in stato di «flusso» è quella in grado di procurare la maggiore felicità.

I ricercatori hanno ricevuto nei loro studi la conferma dell’ adagio «i soldi non danno la felicita». 

«Il materialismo è il veleno della felicità», sostiene lo psicologo Ed Diener della Università dell’Illinois. Anche chi è pieno di soldi e può quindi inseguire con successo il sogno materialistico si accorge di non essere poi così felice come chi dimostra invece scarso interesse per i beni concreti. 

 

Nella ricetta della felicità, secondo i ricercatori, un ingrediente molto importante è la capacità di saper perdonare. 

«La dote del perdono è il tratto più strettamente legato alla felicità»  sottolinea lo psicologo Christopher Peterson (Università del Michigan). 

 

E i ricercatori, smentendo un altro adagio popolare, hanno scoperto invece che «la salute non dà la felicità». 

Chi è in perfetta salute molto spesso non riesce ad apprezzare questa situazione, mentre allo stesso tempo chi è malato, a meno che non sia gravissimo, riesce a non lasciarsi rovinare gli altri piaceri della vita. 

Gli studiosi ritengono infine che esista un «livello genetico» di felicità: gli eventi della vita causano una fascia di oscillazione centrata su questo livello.

 

Fonte: N.R.


Mag 10 2009

Sla: un altro caso nel veronese

Category: Salute e benesseregiorgio @ 10:06

 

Fabrizio Comper: Impotente di fronte al dolore di mio padre

 

Lui la tragedia di una malattia progressiva e incurabile l’ha vissuta nella duplice veste di ricercatore scientifico e di familiare di un condannato dalla Sindrome laterale amiotrofica (Sla). 

Cervello in fuga, aveva trovato un ottimo posto in un laboratorio negli Stati Uniti. Ma l’ha lasciato per tornare a casa, a San Massimo, e aiutare i congiunti ad assistere suo padre fino alla morte. 

Gli strascichi, però, non sono finiti. Gli restano la stanchezza, il tormento, la prostrazione e il ricordo di avversità burocratiche e negligenze amministrative. 

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Mag 10 2009

Flavio Bellamoli: La mia battaglia contro la Sla

Category: Salute e benesseregiorgio @ 09:39

Flavio Bellamoli con la moglie Giusy, il suo sostegno

 

Di Bartolo Fracaroli

 

 Dopo la diagnosi l’ex guardiacaccia di Cerro Veronese partì per un trekking sui Pirenei. Ora si sta sottoponendo a una terapia sperimentale

«La vita porta cose belle e brutte. Vanno accettate tutte»

Cerro Veronese: Flavio Bellamoli è malato dal 2007.

Lo abbiamo visto per anni in Lessinia e sul Baldo, instancabile guardiacaccia della Provincia, stimato dai cacciatori seri e dagli ambientalisti, odiato dai bracconieri. Lo abbiamo visto correre all’alba per bloccare, dopo uno sparo secco, tre cacciatori di frodo: li aspettava dalla sera prima, all’addiaccio. Si finsero escursionisti, dissero di non avere armi. Lui trovò i fucili e la loro preda: una camoscia gravida. 

 

Lo abbiamo visto anche stare fermo per ore nella neve, al buio, durante il censimento dei galli cedroni e forcelli ai passi Campione e Cerbiolo all’arrivo della primavera. Oppure, temerario, sporgersi nel canale Camuzzoni a Verona per salvare un daino che vi era balzato dentro.

 

Per Flavio Bellamoli, 50 anni, di Cerro, questo lavoro era la sua vita. Le cose cambiarono nell’agosto 2000, quando le squadre antibracconaggio vennero disperse.  Lui accettò con dignità, in silenzio. Un logorio interiore che, forse, ha contribuito a minare la sua salute. 

Oggi Flavio Bellamoli si sottopone ogni due mesi a una terapia sperimentale a Torino, che lo aiuta a combattere il male che lo ha colpito: la sclerosi laterale amiotrofica, la famigerata Sla, meglio noto come «il male degli sportivi».

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