Ago 16 2016

ONETO: IL PARTITO DI SALVINI NON È PIÙ LA LEGA NORD

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:21

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Gilberto Oneto

 

La trasformazione della Lega Nord di Matteo Salvini da movimento federalista, autonomista e secessionista a formazione “ costituisce una metamorfosi politica?

Formiche.net ha rivolto l’interrogativo a Gilberto Oneto, architetto e scrittore supporter dell’indipendentismo della regione padano-alpina oltre che amico personale e collaboratore di Gianfranco Miglio, fondatore di MiglioVerde, oltre che editorialista in un recente passato del Giornale e di Libero.

 

Come giudica le evoluzioni del Carroccio?

Rientrano in un sostanziale tatticismo coerente con una tradizione di “cambiamenti” che non hanno fatto il bene del partito. Ma gli hanno permesso di sopravvivere in presenza di una leadership come quella di Umberto Bossi, che non accettava schemi né programmatici né ideologici in grado di limitare il suo strapotere personale. La principale preoccupazione del nuovo segretario delle “camicie verdi”, cui hanno lasciato in mano un cerino che si stava spegnendo, è stata di salvare la Lega Nord dall’estinzione. Lo ha fatto con coraggio e con qualche comprensibile compromesso ideologico.

 

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Ago 15 2016

FERRAGOSTO È UNA FESTA FASCISTA

Category: Società e politicagiorgio @ 00:45

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Ferragosto del Duce  a  Riccione  anni  30

 

Fu istituita dall’imperatore Augusto, cade nel giorno dell’assunzione della Madonna. Ma il modo in cui la festeggiamo oggi lo dobbiamo a Mussolini

 

Lo diciamo subito: nel titolo l’abbiamo sparata grossa. Fino a un certo punto, però. Perché è vero, le origini del Ferragosto sono di qualche millennio antecedenti la marcia su Roma. Ma se il 15 agosto facciamo gite fuori porta, mangiamo al sacco e, soprattutto, nessuno lavora, lo dobbiamo al regime fascista, che ha istituzionalizzato la festa estiva per eccellenza così come la conosciamo oggi.

 

Andiamo con ordine, però. Ferragosto, come termine, è di origine latina e deriva da feriae Augusti (riposo di Augusto) termine che indicava una festività istituita, per l’appunto, dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli. L’idea sottostante era quella di istituire una festa che collegasse le altre feste agostane come i Vinalia rustica o i Consualia. L’anello mancante, insomma, per consentire un lungo periodo di riposo dopo le fatiche del raccolto. Tutte assieme, queste ferie venivano chiamate augustali e se vi stavate chiedendo perché Agosto si chiama così, ora lo sapete.

 

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Ago 14 2016

HITLER E RENZI: ANALOGIE DI METODO

Category: Dominio Potere e Violenza,Società e politicagiorgio @ 00:43

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Nota: questo appunto intende descrivere oggettive analogie di metodo politico-giuridico nella scalata al potere compiuta dai due statisti e non affermare qualsivoglia equivalenza dei loro meriti o demeriti.

 

 

Hitler nel 1933 e Renzi nel 2016 sono ambedue impegnati con tutte le loro capacità per scalare il controllo dello Stato e per mutarne radicalmente la costituzione vigente, ma nel rispetto formale delle sue norme, ossia per rivoltarli dall’interno, servendosi dei poteri dello Stato, anziché attaccandoli materialmente dall’esterno.

 

Entrambi vengono terzi e ultimi di una serie di premier (il primo dopo Von Papen e Von Schleicher, il secondo dopo Monti e Letta) che sono “premier del Presidente” (rispettivamente, del vecchio presidente von Hindenburg e del vecchio presidente Napolitano), dove “premier del Presidente” significa “capo del governo scelto e sostenuto dal capo dello Stato” che gli firma i decreti legge anche al di fuori dei presupposti costituzionali per la loro emissione e che assicura loro il voto del parlamento (forzando i partiti a collaborare e minacciando i parlamentari di scioglierlo se gli vota la sfiducia, così da far loro perdere seggio e vitalizio).

 

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Lug 13 2016

SEI DI DESTRA O DI SINISTRA? LA DIFFERENZA È NEL CERVELLO

Category: Natura e scienza,Società e politicagiorgio @ 00:21

 

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L’amigdala di chi tende ad appoggiare un partito conservatore è più sviluppata da quello di chi invece la pensa più a sinistra

 

Le opinioni politiche potrebbero essere pre-codificate già nella forma del cervello. Gli scienziati hanno scoperto che il cervello dei conservatori è di forma diversa da quello di chi è più liberale e di sinistra.

 

Un gruppo di scienziati dell’University College di Londra ha infatti scoperto una “forte correlazione” tra lo spessore di due particolari aree della materia grigia e le opinioni politiche.

Chi è dichiaratamente di destra ha un’amigdala – la parte primitiva del cervello associata con le emozioni e la paura – più pronunciata; al contrario costoro hanno una corteccia cingolata anteriore, la parte del cervello associata con il coraggio e la capacità di guardare il lato positivo della vita, più piccola.

 

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Giu 27 2016

STUDIO: PIÙ UNA ZONA È MULTIETNICA, PIÙ I RESIDENTI SONO INFELICI

Category: Società e politicagiorgio @ 00:13

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Chiamatela l’infelicità dell’immigrazione.

Uno studio ha scoperto che un aumento della “diversità” rende i residenti di una zona più infelici e più socialmente isolati, mentre quelli che si trasferiscono in zone più omogenee popolate dal proprio gruppo etnico sono più felici.

 

Il che apre scenari inquietanti e descrive l’immigrazione come ennesimo fattore di diseguaglianza sociale: gli immigrati tendono a trasferirsi nei quartieri poveri o comunque non ricchi, il che significa che l’impatto dell’infelicità da loro portata colpisce solo i cittadini che già vivono nel disagio, così ampliando la forbice della diseguaglianza sociale.

 

Non è il primo e non sarà l’ultimo studio a scoprire l’acqua calda: più un quartiere si ‘diversifica’ etnicamente, più il tessuto sociale si disgrega.

 

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Giu 15 2016

PRIMA ANCORA CHE IL DIRITTO A EMIGRARE VA RIAFFERMATO IL DIRITTO A NON EMIGRARE

Category: Chiesa Cattolica,Società e politicagiorgio @ 00:12

PRIMA DEL DIRITTO DI EMIGRARE

 

 

Prima ancora

che il diritto a emigrare

va riaffermato

il diritto a non emigrare

cioè a essere in condizione

di rimanere nella propria terra

 

Papa Benedetto XVI

 


Giu 14 2016

INFANZIA E CRESCITA DEL FEMMINICIDA

Category: Società e politicagiorgio @ 00:02

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Femminicida per età mentale

 

Dopo che “tutta la città ne parla”,  e poi la società passa ad altro senza una diagnosi, aspettiamo il prossimo “femminicidio”: già il termine mette fuori strada, serve come falsa diagnosi ideologica (un “delitto di genere”, ho sentito persino dire) che assolve la “cultura” corrente, quella della  liberazione sessuale, e della società che si gloria di non essere “repressiva”.

 

A  costo di ripetersi, bisogna richiamare l’idea della “invasione verticale dei barbari”.

Ogni nuova generazione di neonati è una invasione di barbari  che invadono non dall’esterno, ma dall’interno e dal basso  la società; la società ha il compito di educarli,  disciplinarli, renderli civili prima che diventino adulti. Il che significa anche – soprattutto – fargli subire dei sacrifici e delle sconfitte esistenziali, in modo da far maturare i loro caratteri.

 

Come  sicuramente avete avuto modo di constatare, un  bambino fra i 3 e i 5  anni è  un mostro morale: strillante, imperioso, spaccatutto, pieno di rabbia, del tutto soggetto ai suoi impulsi immediati,  è  pronto ad uccidere, bruciare e distruggere  se non li soddisfa.   Il treenne mette a segno infatti numerosi tentativi di omicidio – di fratelli, di papà e mamme, di cani e gatti, di oggetti che lo ostacolano  in  qualunque modo  e non pochi atti di autolesionismo criminale (ingoiare automobiline…).

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Giu 13 2016

DA EBREO, SONO CONTRO IL REATO DI NEGAZIONISMO

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Di Roberto Della Seta

 

È giusto ed è utile introdurre una specifica sanzione penale per chi nega la Shoah? La questione, di cui si discute da anni, ritorna di attualità ora che il Senato ha approvato quasi all’unanimità (tra i pochissimi astenuti la senatrice a vita Elena Cattaneo) un disegno di legge che intervenendo su una legge del 1975 – la cosiddetta legge Reale nata per contrastare i fenomeni di terrorismo – dispone un aumento di pena di tre anni di carcere per i casi nei quali l’istigazione e l’incitamento a commettere atti di discriminazione razziale, reato già presente nel codice penale, si fondano “in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra”.

 

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Giu 04 2016

COSÌ I SIGNORI DELLA MODA AIUTANO I CLANDESTINI E FANNO FALLIRE GLI ITALIANI

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 00:14

Un omaggio ai martiri del miracolo italiano

 

GIANCARLO DE BORTOLI

Giancarlo De Bortoli 

 

 

Giancarlo De Bortoli costretto a chiudere l’azienda, svela i segreti dei grandi stilisti: “Mi davano 24 euro per una camicia e 40 per un abito. Venduti in boutique a 490 e 890”

 

Lo chiamano made in Italy, ma è più sfatto che fatto. Diciamo pure marcio. In cima alla scala ci sono i signori della moda. Venerati e intoccabili: ci mettono la faccia. Un gradino sotto stanno i terzisti. Carne da macello: ci mettono il sangue.

 

Giancarlo De Bortoli, 61 anni, titolare della Herry’s confezioni di Pramaggiore, dove il Veneto sfuma in Friuli, era un terzista. Lo hanno vampirizzato:

 

«Sto portando i libri in tribunale. Il mio mondo finisce qui. Avrei dovuto smettere prima. Ho resistito fino all’ultimo per le dipendenti, che erano la mia famiglia. È stato tutto inutile. Sia ben chiaro: non è colpa né del governo, né delle banche. Sono stati gli stilisti a strangolarmi, lentamente ma inesorabilmente. E allora mi sono detto: dichiara fallimento da solo, Giancarlo, cadi con onore, non farti mettere i sigilli di ceralacca dall’ufficiale giudiziario».

 

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Mag 30 2016

GIANGRANCO MIGLIO. IL CITTADINO HA IL DIRITTO DI RIBELLARSI

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Giangranco Miglio

 

Giangranco Miglio spiega i fondamenti teorici dello sciopero fiscale contro i detentori del potere.

 

La ripulsa degli obblighi fiscali costituisce abitualmente insieme lo scopo e la modalità della “disobbedienza civile”. E non per caso.

 

L’appartenenza consapevole ad una qualsiasi convivenza civile e politica genera abitual mente l’impegno ad una contribuzione finanziaria (o a prestazioni in natura) finalizzata a remunerare i servizi offerti dalla convivenza medesi ma ai suoi membri.

 

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Mag 23 2016

AGNELLINO PANE E VINO

Category: Società e politicagiorgio @ 02:10

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Per una volta tanto non voglio parlare di economia, ma di una tematica alimentare di cui mi faccio portavoce durante il mio ultimo show “Funny Money”.

Non posso fare a meno di intervenire a seguito del recente allontanamento di Beppe Bigazzi dai palinsesti RAI: questo dovuto per aver raccontato uno spaccato di vita e storia italiana dei primi decenni del secolo scorso, quando la preoccupazione principale non era la perdita del posto di lavoro o la solvibilità di un prestito obbligazionario, quanto piuttosto che cosa si sarebbe dato da mangiare ai propri figli. Per chi non avesse ancora capito a che cosa mi sto riferendo, Bigazzi durante una puntata della “Prova del Cuoco” ha descritto sommariamente che cosa avveniva, in epoca di guerra e non solo, quando si mangiavano i gatti per necessità o povertà.

 

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Apr 23 2016

ONETO: BIANCHI, ROSSI E VERDI, I CONDOMINI DI BANDIERA

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:01

 

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di GILBERTO ONETO

 

– I Verdi vivevano nelle loro case, lavoravano sodo, stavano bene ma avrebbero potuto stare meglio se non avessero dovuto pagare i dazi e le gabelle che imponevano loro i vicini Bruni, che si erano organizzati in strutture più efficienti. I Verdi non vedevano l’ora di liberarsi da queste tutele per godersi in libertà il frutto del loro lavoro.

I Bianchi stavano poco più in là nei loro villaggi, erano rilassati, si godevano la vita con calma e facevano il minimo indispensabile per vivere bene. Si davano meno da fare dei Verdi ma si contentavano di poco e mettevano da parte tutti i loro guadagni: nel tempo sotto le mattonelle dei pavimenti avevano accumulato dei discreti gruzzoli.

 

I Rossi erano dei furbacchioni che non avevano voglia di lavorare, però avevano girato il mondo e imparato tutte le più abili tecniche per fregare il prossimo. Inoltre erano abilissimi nel raccontare balle e nel convincere la gente che il bianco è nero e viceversa. Arrivati in zona, si erano subito accorti che i Verdi sgomitavano per diventare più ricchi e liberi dei loro vicini Bruni, e che i Bianchi avevano dei bei mucchietti di monete nascosti da qualche parte. Hanno subito capito che avrebbero potuto trarre grassi vantaggi dalla situazione e si sono inventati una bella storiella secondo la quale tutti e tre i gruppi familiari, i Bianchi, i Rossi e i Verdi, discendevano da antenati comuni, che costituivano una grande famiglia che – unita – sarebbe stata più grande, forte e ricca non solo dei Bruni, ma anche di tutti i Grigi, Viola, Celeste, eccetera della terra.

 

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Apr 10 2016

ONETO, O LA SECESSIONE O LA SECESSIONE…

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:08

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di GILBERTO ONETO

 

L’attacco alle libertà da parte dello Stato-Mafia avviene su tre fronti: contro le ricchezze dei cittadini, contro le autonomie e contro la rappresentatività democratica.

 

1 – Gli espropri fiscali sono evidenti e quotidiani.

 

2 –  Renzi vuole abolire la modifica del Titolo V fatta dai suoi compagni tredici anni fa. Berlusconi si rimangia tutte le finte concessioni della devolution e del federalismo fiscale. Le Province sono smantellate. È pesantemente cominciato anche l’attacco alle Regioni, considerate causa di ogni spreco e nequizia e ci si mettono tutti assieme: destra, sinistra, giornali e televisioni, aggrappandosi a scandali e piccole e grandi schifezze. Ma è piuttosto evidente che l’obiettivo è l’indebolimento delle istituzioni e delle autonomie locali.  Sotto attacco sono anche le Regioni a statuto speciale ma neppure i Comuni possono stare tranquilli: si è cominciato nel delegittimare  quelli più  piccoli ma piano piano si erode l’idea stessa delle libertà municipali.

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Mar 28 2016

TREMONTI E LEGA, LA MENTE E IL BRACCIO CHE HAN PARTORITO BEFERA

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Attilio Befera

 

 

C’era una volta, il Circo padano. Oggi ci sono gli alieni extrapadani.

Il primo, qualcuno di voi se lo ricorda certamente, lo volle Bossi in persona per mostrare al mondo che nelle terre del Po c’era tutto quel che serviva, nani e ballerine comprese. L’iniziativa, come tutte quelle volute dal “capo”, fallì miseramente, con somma gioia delle famiglie Togni ed Orfei. Inoltre, la gente si accorse che bastava un pagliaccio a Gemonio per far ridere tutti. Oggi, per non dimenticare i tempi perduti, ci sono i marziani che imperversano e i marxisti che comandano, al punto che dopo esser diventati ministri dell’Interno (ruolo d’ordine per il mantenimento dell’unità’Italia), adesso sono assurti a segretari 2.0.

 

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Mar 26 2016

EQUITALIA GLI CHIEDE 63.000 EURO, MA LUI RISPONDE COSì..

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Equitalia ha chiesto ad un cittadino, Simone Casti, ben 63.000€ con un bollettino. Un debito che è aumentato in pochi mesi di 18.000€. Ma lui non ci sta: non vuole suicidarsi, vuole lottare e dare lavoro, per lui “Equitalia non vale niente”. Riportiamo di seguito, il post pubblicato sulla sua pagina Facebook:

 

Questa è la cifra che mi chiede Equitalia! Così, tranquillamente, con un semplice bolletino! Come quelli che si usano per pagare una contravvenzione, la luce o il gas ! Mi è arrivata ieri, e secondo loro in una quindicina di giorni dovrei trovare 63 mila euro..

E faccio presente che fino a qualche mese fa secondo loro ne dovevo 45 mila, quindi gli strozzini mi chiedono il pizzo con degli interessi che in pochi mesi sono aumentati di 18 mila euro.

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