Mag 23 2016

AGNELLINO PANE E VINO

Category: Società e politicagiorgio @ 02:10

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Per una volta tanto non voglio parlare di economia, ma di una tematica alimentare di cui mi faccio portavoce durante il mio ultimo show “Funny Money”.

Non posso fare a meno di intervenire a seguito del recente allontanamento di Beppe Bigazzi dai palinsesti RAI: questo dovuto per aver raccontato uno spaccato di vita e storia italiana dei primi decenni del secolo scorso, quando la preoccupazione principale non era la perdita del posto di lavoro o la solvibilità di un prestito obbligazionario, quanto piuttosto che cosa si sarebbe dato da mangiare ai propri figli. Per chi non avesse ancora capito a che cosa mi sto riferendo, Bigazzi durante una puntata della “Prova del Cuoco” ha descritto sommariamente che cosa avveniva, in epoca di guerra e non solo, quando si mangiavano i gatti per necessità o povertà.

 

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Apr 23 2016

ONETO: BIANCHI, ROSSI E VERDI, I CONDOMINI DI BANDIERA

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:01

 

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di GILBERTO ONETO

 

– I Verdi vivevano nelle loro case, lavoravano sodo, stavano bene ma avrebbero potuto stare meglio se non avessero dovuto pagare i dazi e le gabelle che imponevano loro i vicini Bruni, che si erano organizzati in strutture più efficienti. I Verdi non vedevano l’ora di liberarsi da queste tutele per godersi in libertà il frutto del loro lavoro.

I Bianchi stavano poco più in là nei loro villaggi, erano rilassati, si godevano la vita con calma e facevano il minimo indispensabile per vivere bene. Si davano meno da fare dei Verdi ma si contentavano di poco e mettevano da parte tutti i loro guadagni: nel tempo sotto le mattonelle dei pavimenti avevano accumulato dei discreti gruzzoli.

 

I Rossi erano dei furbacchioni che non avevano voglia di lavorare, però avevano girato il mondo e imparato tutte le più abili tecniche per fregare il prossimo. Inoltre erano abilissimi nel raccontare balle e nel convincere la gente che il bianco è nero e viceversa. Arrivati in zona, si erano subito accorti che i Verdi sgomitavano per diventare più ricchi e liberi dei loro vicini Bruni, e che i Bianchi avevano dei bei mucchietti di monete nascosti da qualche parte. Hanno subito capito che avrebbero potuto trarre grassi vantaggi dalla situazione e si sono inventati una bella storiella secondo la quale tutti e tre i gruppi familiari, i Bianchi, i Rossi e i Verdi, discendevano da antenati comuni, che costituivano una grande famiglia che – unita – sarebbe stata più grande, forte e ricca non solo dei Bruni, ma anche di tutti i Grigi, Viola, Celeste, eccetera della terra.

 

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Apr 10 2016

ONETO, O LA SECESSIONE O LA SECESSIONE…

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:08

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di GILBERTO ONETO

 

L’attacco alle libertà da parte dello Stato-Mafia avviene su tre fronti: contro le ricchezze dei cittadini, contro le autonomie e contro la rappresentatività democratica.

 

1 – Gli espropri fiscali sono evidenti e quotidiani.

 

2 –  Renzi vuole abolire la modifica del Titolo V fatta dai suoi compagni tredici anni fa. Berlusconi si rimangia tutte le finte concessioni della devolution e del federalismo fiscale. Le Province sono smantellate. È pesantemente cominciato anche l’attacco alle Regioni, considerate causa di ogni spreco e nequizia e ci si mettono tutti assieme: destra, sinistra, giornali e televisioni, aggrappandosi a scandali e piccole e grandi schifezze. Ma è piuttosto evidente che l’obiettivo è l’indebolimento delle istituzioni e delle autonomie locali.  Sotto attacco sono anche le Regioni a statuto speciale ma neppure i Comuni possono stare tranquilli: si è cominciato nel delegittimare  quelli più  piccoli ma piano piano si erode l’idea stessa delle libertà municipali.

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Mar 28 2016

TREMONTI E LEGA, LA MENTE E IL BRACCIO CHE HAN PARTORITO BEFERA

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Attilio Befera

 

 

C’era una volta, il Circo padano. Oggi ci sono gli alieni extrapadani.

Il primo, qualcuno di voi se lo ricorda certamente, lo volle Bossi in persona per mostrare al mondo che nelle terre del Po c’era tutto quel che serviva, nani e ballerine comprese. L’iniziativa, come tutte quelle volute dal “capo”, fallì miseramente, con somma gioia delle famiglie Togni ed Orfei. Inoltre, la gente si accorse che bastava un pagliaccio a Gemonio per far ridere tutti. Oggi, per non dimenticare i tempi perduti, ci sono i marziani che imperversano e i marxisti che comandano, al punto che dopo esser diventati ministri dell’Interno (ruolo d’ordine per il mantenimento dell’unità’Italia), adesso sono assurti a segretari 2.0.

 

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Mar 26 2016

EQUITALIA GLI CHIEDE 63.000 EURO, MA LUI RISPONDE COSì..

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Equitalia ha chiesto ad un cittadino, Simone Casti, ben 63.000€ con un bollettino. Un debito che è aumentato in pochi mesi di 18.000€. Ma lui non ci sta: non vuole suicidarsi, vuole lottare e dare lavoro, per lui “Equitalia non vale niente”. Riportiamo di seguito, il post pubblicato sulla sua pagina Facebook:

 

Questa è la cifra che mi chiede Equitalia! Così, tranquillamente, con un semplice bolletino! Come quelli che si usano per pagare una contravvenzione, la luce o il gas ! Mi è arrivata ieri, e secondo loro in una quindicina di giorni dovrei trovare 63 mila euro..

E faccio presente che fino a qualche mese fa secondo loro ne dovevo 45 mila, quindi gli strozzini mi chiedono il pizzo con degli interessi che in pochi mesi sono aumentati di 18 mila euro.

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Mar 25 2016

EVADERE IL FISCO E’ UN ATTO MORALMENTE LODEVOLE DI LEGITTIMA DIFESA!

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Claudio Bizzozero ( sindaco di Cantù)

 

di CLAUDIO BIZZOZERO

 

Il mio post di ieri ha suscitato clamori e fraintendimenti, come sempre accade quando si tratta di tasse.

 

Credo che il clamore sia dovuto innanzitutto al fatto che io faccio il sindaco e un sindaco certe cose normalmente non le dice. Ma io, come noto, non sono un sindaco normale, perchè sono COMPLETAMENTE LIBERO da qualsiasi gabbia ideologica e clientelare di partito e dunque dico liberamente quello che penso, fregandomene delle conseguenze.

In materia fiscale quel che penso è più che noto, ma voglio qui ribadirlo in modo che non lasci più spazio ad alcun fraintendimento, ben sapendo che dopo aver letto questo post si scateneranno i soliti falsi moralisti benpensanti (spesso MOOOOOOLTO INTERESSATI a dividersi la ghiotta torta partitocratica).

 

I “partitocrati magna magna” sono ovviamente in malafede quando esprimono i loro giudizi e dunque non val la pena considerarli.
Chi invece fraintende in buona fede appartiene in genere alla categoria dei lavoratori dipendenti, i quali sostengono che “loro” non possono evadere un solo euro perchè l’imposta a loro viene trattenuta all’origine. A chi fa questo tipo di considerazioni suggerisco di considerare quanto segue:

 

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Mar 24 2016

MA QUALE EVASIONE? PERSECUZIONE DELLE PMI E GIGANTESCA ESTORSIONE

 

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di LUCIANO DISSEGNA

 

La lotta “all’evasione fiscale”, ricetta per coprire tutte le magagne governative, nonché per addossare la colpa a qualche capro espiatorio del tutto inventato, merita qualche considerazione. Vediamo di seguito:

 

1) I crediti inesigibili Equitalia (organo di riscossione dell’Agenzia Entrate) sono passati dai 545 miliardi dei primi mesi 2014[1] ai 601,5 degli ultimi mesi 2015[2].  Da notare che la stampa (da noi citata in quanto apparentemente – e rispettivamente – contro e pro il Governo) che ha pubblicato tale (sconvolgente) notizia si è ben guardata (per i motivi illustrati al successivo punto 6?) dal rivelarne le vere cause;

 

2) L’enorme cifra (poco meno di 1/3 dell’intero debito pubblico!), di cui trattasi, è in gran parte frutto di liquidazioni e di accertamenti dell’Agenzia Entrate[3]. Questi ultimi vengono notificati nel 90% dei casi[4] ai piccoli imprenditori (pilastro dell’economia e dell’occupazione) e alle loro famiglie;

 

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Mar 23 2016

NON PUÒ ESSERCI FIDUCIA TRA CHI PAGA LE TASSE E CHI LE RISCUOTE

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di MATTEO CORSINI

 

“Una buona lotta all’evasione si realizza con molti strumenti, con una diversificata intensità settoriale, economica e geografica, con tempi e modalità che riescano ad abbattere nei contribuenti il muro della sfiducia e li convincano che pagare le imposte non solo è un dovere civico, ma è anche conveniente sul piano economico e sociale”.

Angelo Cremonese, dottore commercialista e docente universitario, è uno dei tanti esempi di “tecnici” della materia fiscale che mettono in discussione il metodo con il quale lo Stato esercita l’imposizione fiscale, e non l’imposizione fiscale in quanto tale.

 

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Mar 22 2016

LA GUARDIA DI FINANZA: SCORTICHEREMO VIVE LE PICCOLE MEDIE IMPRESE

 

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di REDAZIONE

 

Il Comando Generale della Guardia di Finanza ha diffuso il documento di prassi contenente le direttive linee guida per la lotta all’evasione fiscale. Le nuove direttive hanno lo scopo di adeguare l’azione ispettiva alla strada delineata dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2014 per il contrasto all’evasione fiscale e l’elusione.

 

Più controlli nelle PMI

 

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Mar 21 2016

IL POTERE DI TASSARE È DISTRUTTIVO

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Il principio di fondo è questo. Non bisogna riporre alcuna speranza di miglioramento nel cambiare partito o i leader che ne stanno alla guida, poiché fintanto che i governanti disporranno del potere di tassazione, essi potranno avvalersi di un meccanismo diabolico a discapito dei governati. Il potere di tassare dà impulso al serpente dello Stato che può avvinghiare le sue vittime, ovvero noi. Le tasse nutrono il mostro la cui crescita sparge veleno ovunque. Le tassazione, non importa se con o senza rappresentanza, costituisce il male, in quanto produce invariabilmente danni e distruzione. Se fossimo saggi, affameremmo la bestia assestando un colpo letale al suo potere di imposta.

 

Poiché costoro seminano vento, e mieteranno tempesta. Osea 8: 7

 

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Mar 20 2016

VENETI EVASORI E CRIMINALI SOCIALI CHE TOLGONO ALLA GENTE ONESTA

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di LEONARDO FACCO

 

Gibran, diceva che “le parole sono senza tempo”. Tutti sappiamo che “le parole sono pietre” e che Orwell, sul significato delle stesse, ci metteva in guardia, soprattutto quando a manipolarle è chi tiene salde in mano le briglie del potere.

 

Il vocabolario della “lingua franca italiana”, il mitico Treccani, dà questa definizione di parassita:

In origine, denominazione in uso nell’antica Atene per designare funzionari cultuali di alcune divinità, con attribuzioni non ben chiare, che avevano come caratteristica di partecipare alla divisione della vittima sacrificata alle divinità stesse; più tardi (almeno dal sec. 4° a. C.) il termine assunse il significato di scroccone sfrontato, amante della buona cucina, spesso incaricato di allietare con buffonerie gli invitati a un banchetto”.

 Nell’uso più odierno, e aggiornato, il parassita è colui che “mangia e vive alle spalle altrui”.

 

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Mar 19 2016

VOLETE SAPERE COSA FU MANI PULITE? LEGGETE LA LETTERA DEL SUICIDA GABRIELE CAGLIARI

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Gabriele Cagliari

 

Ripubblichiamo la lettera ai familiari che l’allora presidente Eni inviò dal carcere poco prima di togliersi la vita. Cagliari venne arrestato dai pm de Pasquale e Di Pietro. Dopo 4 mesi di carcerazione preventiva, scrisse: «Ci trattano come cani ricacciati ogni volta al canile»

 

Gabriele Cagliari fu nominato presidente dell’Eni il 3 novembre 1989. Nel 1993 fu arrestato dai pm milanesi Fabio de Pasquale ed Antonio Di Pietro, accusato di aver versato ai partiti una maxi tangente. Dopo quattro mesi nel carcere di San Vittore a Milano si suicidò il 20 luglio del 1993.

 

Lettera di Gabriele Cagliari alla sua famiglia del 10 luglio 1993

 

Miei carissimi Bruna, Stefano, Silvano, Francesco, Ghiti: sto per darvi un nuovo, grandissimo dolore. Ho riflettuto intensamente e ho deciso che non posso sopportare più a lungo questa vergogna.

La criminalizzazione di comportamenti che sono stati di tutti, degli stessi magistrati, anche a Milano, ha messo fuori gioco soltanto alcuni di noi, abbandonandoci alla gogna e al rancore dell’opinione pubblica. La mano pesante, squilibrata e ingiusta dei giudici ha fatto il resto.

Ci trattano veramente come non-persone, come cani ricacciati ogni volta al canile.

Sono qui da oltre quattro mesi, illegittimamente trattenuto.

 

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Mar 14 2016

GLI STATALISTI FANNO I “BUONI SAMARITANI” SOLO COI SOLDI DEGLI ALTRI

Category: Società e politicagiorgio @ 00:01

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Di MATTEO CORSINI

 

“Potrei ricorrere alla difesa dell’immigrazione dicendo che abbiamo bisogno degli immigrati per pagare le pensioni dei nostri figli. Ma, di fronte alle immagini di coloro che fuggono la guerra e la morte, preferisco appellarmi alla buona e vecchia solidarietà del Buon Samaritano. Lei dice: deve essere un fatto spontaneo e del tutto privatistico. Non sono d’accordo. Come penso, del pari, che quando Papa Francesco si augura che ogni parrocchia accolga un rifugiato, dice cosa nobile e giusta, ma che rimane al livello privatistico. Quando il numero di rifugiati tocca i milioni, c’è bisogno di creare lavoro e dare accesso ai servizi pubblici. L’approccio non può più essere spontaneo, ma deve coinvolgere lo Stato e i fondi pubblici; che un giorno saranno rimpolpati – è già successo – dai contributi e dalle tasse pagate dagli immigrati”.

Rispondendo a un lettore in merito al tema dell’immigrazione, Fabrizio Galimberti ha usato le argomentazioni che ho riportato per difendere l’apertura delle frontiere.

Non condivido praticamente nulla di quello che sostiene.

 

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Mar 13 2016

Le 5 MOSSE CONTRO NUOVI SBARCHI

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:05

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di GILBERTO ONETO

 

Sono cinque i principali gruppi dimotivazioni che vengono solitamente fuori per giustificare l’immigrazione:

 

1) che pone rimedio alla nostra denatalità,

2) che i nuovi cittadini pagheranno le nostre pensioni,

3) che gli immigrati fanno i lavori che gli Italiani non vogliono più fare,

4) che abbiamo il dovere della solidarietà, e

5) che la società multirazziale è l’ineluttabile futuro di tutti.

 

Vediamo di esaminare ogni singolo punto.


 

1 – Da noi c’è troppa gente, in Padania ci sono 230 abitanti per chilometro quadrato ma le aree abitabili di pianura e di collina sono meno
di due terzi del totale, e qui la densità è largamente superiore a quella di tutti gli altri Paesi europei: in provincia di Venezia ci sono 341 abitanti per chilometro, a Como 375, a Genova 570 e in quella di Milano 1.455, come a Hong Kong o Singapore.

 

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Feb 28 2016

IDA MAGLI: “UNA VOLTA UCCISI GLI EUROPEI, NON CI SARÀ PIÙ NIENTE”. IL SUICIDIO DELL’EUROPA.

 

IDA MAGLI

Ida Magli

 

Roma, 22 febbraio 2016 – In seguito alla scomparsa dell’antropologa Ida Magli, pubblichiamo qui quella che con buona probabilità è stata la sua ultima intervista, rilasciata a Francesco Borgonovo di Libero poco tempo fa.

 

IL SUICIDIO DELL’EUROPA.

 

Che forza ha questa donnina. Che nerbo in quelle braccia esili, e che coraggio innerva la sua voce sottile, capace d’infiammare pur senza infiammarsi. A novant’anni compiuti quest’anno, il pensiero di Ida Magli arde ancora potente.

Antropologa nota a livello internazionale, è stata la prima, negli anni Novanta, a denunciare le storture e le follie dell’Unione europea. Si è opposta alla corrente impetuosa del politicamente corretto e ha denunciato l’immigrazione senza regole, il tentativo di distruggere i popoli dell’Europa, la cancellazione della cultura in Italia e nel Vecchio Continente.

Prosegue a farlo anche oggi: fra pochi giorni uscirà il suo nuovo saggio Figli dell’uomo (Rizzoli) e tornerà in libreria, con una nuova edizione, il fiammeggiante pamphlet La dittatura europea. Insieme con Dopo l’Occidente e Difendere l’Italia, quel volume racchiude la sua visione del mondo, lucidissima e affilata.

 

Anche quando dipinge un futuro nero. 

 

«Hanno fatto di tutto per uccidere gli europei», dice Ida, e quasi sussurra, accomodata sul divano della sua casa luminosa in un bell’angolo verde di Roma.

«Ma nessuno può sostituirli. Una volta morti… C’è stata una volontà precisa: questa immigrazione sregolata è stata utilizzata per uccidere gli europei. Ma, dico, perché ci dobbiamo lasciare uccidere senza un tentativo di reazione? Ripristiniamo i confini! Altri mettono le reti? Facciamo anche noi una rete col filo spinato! Se non avessimo dei governanti che odiano gli italiani… Questa è la verità: non so perché, ma i nostri governanti ci odiano».

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