Lug 18 2014

PATTO DEL NAZARENO E SENATO DEI NOMINATI: PIDUISTI A LORO INSAPUTA.

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LE RIFORME DI RENZI LE SCRISSE LICIO GELLI NEL 1978. NON CI CREDI? LEGGI QUI E TROVA LE DIFFERENZE

 

di Marco Travaglio | 15 luglio 2014

“Nei confronti del mondo politico occorre… usare gli strumenti finanziari… per l’immediata nascita di due movimenti: l’uno sulla sinistra… e l’altro sulla destra… fondati da altrettanti clubs promotori composti da uomini politici ed esponenti della società civile. Tutti i promotori debbono essere inattaccabili per rigore morale, capacità, onestà e tendenzialmente disponibili per un’azione politica pragmatistica, con rinuncia alle consuete e fruste chiavi ideologiche”.

 

Così scriveva Licio Gelli nel Piano di Rinascita Democratica, elaborato intorno al 1976 con l’aiuto di alcuni “saggi” e sequestrato nell’82 a Fiumicino nel doppiofondo della valigia della figlia Maria Grazia.

 

Ora, se andrà in porto la controriforma elettorale e costituzionale, sarà accontentato: a parte il rigore morale, la capacità e l’onestà, ormai fuori moda, avremo finalmente due partiti generalisti e “pragmatisti” – il Pd fa la sinistra e FI la destra – con programmi simili e molto “disponibili” (infatti governano e “riformano” insieme da tre anni; peccato per l’imprevisto dei 5Stelle).

 

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Lug 17 2014

EVASIONE FISCALE, LEGALITA’ OPPURE TOTALITARISMO?

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di MATTEO CORSINI

 

In occasione del 240 anniversario della istituzione della Guardia di Finanza, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha pronunciato le parole

“L’evasione fiscale ha effetti distorsivi sull’allocazione delle risorse e interferisce con il normale funzionamento della concorrenza nel mercato.”

Parole che suonano come un copia e incolla di quello che tutti i suoi predecessori hanno detto in occasioni simili.

 

La narrazione di quelli che credono (o vogliono far credere) che il problema dei problemi dell’Italia sia l’evasione fiscale si basa su alcuni punti fissi, uno dei quali è proprio la presunta distorsione sull’allocazione delle risorse e sulla concorrenza nel mercato.

 

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Lug 15 2014

THE ITALIAN DISASTER

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Perry Anderson

Europe is ill. How seriously, and why, are matters not always easy to judge. But among the symptoms three are conspicuous, and inter-related. The first, and most familiar, is the degenerative drift of democracy across the continent, of which the structure of the EU is at once cause and consequence. The oligarchic cast of its constitutional arrangements, once conceived as provisional scaffolding for a popular sovereignty of supranational scale to come, has over time steadily hardened. Referendums are regularly overturned, if they cross the will of rulers. Voters whose views are scorned by elites shun the assembly that nominally represents them, turnout falling with each successive election. Bureaucrats who have never been elected police the budgets of national parliaments dispossessed even of spending powers. But the Union is not an excrescence on member states that might otherwise be healthy enough. It reflects, as much as it deepens, long-term trends within them. At national level, virtually everywhere, executives domesticate or manipulate legislatures with greater ease; parties lose members; voters lose belief that they count, as political choices narrow and promises of difference on the hustings dwindle or vanish in office.

 

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Lug 15 2014

ZAIA: SOLO IN ITALIA VENGONO TASSATI I RIMBORSI DEI VOLONTARI

Category: Monolandia,Roba da Italia,Società e politicagiorgio @ 10:41

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“Lo Stato italiano deve essere l’unico al mondo ad aver tassato anche chi dona il suo tempo per salvare delle vite. Non ci sono più parole sufficienti per esprimere il nostro sdegno”. 

 

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’introduzione di una nuova tassa di 32 euro che i volontari del Soccorso Alpino dovranno versare ogniqualvolta richiederanno il rimborso per una giornata di lavoro dedicata ad una richiesta d’aiuto.

 

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“In 142 giorni di annunci roboanti – incalza Zaia – da Renzi e i suoi Ministri abbiamo visto ben poco di concreto per la ripresa e per la gente, ma un diluvio di tasse: Tasi, Tares, tasse sui risparmi messi da parte dalla gente per bene e tanti altri balzelli odiosi, ma come questo non se n’erano ancora visti. 32 euro che gridano vendetta e meritano una battaglia senza quartiere”.

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Lug 15 2014

L’ITALIA E’ FINITA

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 09:45

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di Fabrizio Fiorini

 

Con tutto il rispetto dovuto alla figura del Presidente della Repubblica, per imprescindibile senso civico nonché ai sensi dell’art. 278 del codice penale, nonché per la riverenza dovuta alla sua carica istituzionale e costituzionale che – dice la stessa Carta – dovrebbe avere come caratteristica primaria quella di “rappresentare l’unità nazionale”, quindi tutte le componenti sociali, anche i proscritti, gli esclusi, i diseredati, è tuttavia d’obbligo contestare all’ottuagenario Capo dello Stato una qualche lentezza nelle sue constatazioni, una vagamente scarsa avvedutezza nella rilevazione dei fenomeni sociali, politici ed economici che riguardano non già l’ovattato mondo dei mercati finanziari, bensì la vita e spesso, purtroppo, la mera sopravvivenza di milioni di connazionali.

 

Nel corso della recente visita nella Venezia Giulia, il presidente ha affermato, lapidario: “se i giovani non trovano lavoro, l’Italia è finita”.

E se ne accorge ora, signor Presidente?

Lei è nella politica e nelle istituzioni da oltre sessant’anni e se ne accorge ora?

Non potrà dire anche lei: “eh, ma è la crisi”; non è stato un fenomeno istantaneo, che uno si sveglia la mattina e “c’è la crisi”.

Non c’è stata una guerra lampo, non hanno bombardato le fabbriche, non hanno chiuso le università e le scuole, non hanno spruzzato il diserbante sui campi e avvelenato i pozzi da un giorno all’altro.

L’Italia, signor Presidente, è finita da un bel po’.

Non è facendo assumere un migliaio di giovani al call-center o all’Ikea che si risolve tutto.

 

A voler essere pignoli, Eccellenza, l’Italia è già “finita” centinaia di volte

da quando Lei abita le stanze del potere.

 

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Lug 15 2014

LONDON REVIEW OF BOOKS: “L’EX FASCISTA GIORGIO NAPOLITANO È UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA”

Category: Dominio Potere e Violenza,Società e politicagiorgio @ 00:09

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Napolitano è un pericolo per la democrazia in Italia“: parole e musica non di un Beppe Grillo qualsiasi ma della prestigiosa London Review of Books, dove storici e ricercatori britannici hanno condannato l’operato di re Giorgio. A cui stanno già fischiando le orecchie: avviso di sfratto in corso.

 

L’avviso di sfratto a Giorgio Napolitano arriva da Londra, regno dell’alta finanza europea, per mezzo della prestigiosa rivista London Review of Books.

 

Gli storici e i ricercatori inglesi, accademici di statura internazionale, che compongono il board della rivista hanno ospitato e recensito il nuovo saggio di Perry Anderson, storico di fama mondiale, la cui conclusione è inequivocabile: “Giorgio Napolitano è la vera minaccia per la democrazia italiana”.

 

Altro che il salvatore della patria, altro che “roccia su cui fondare la Terza Repubblica”, come scrivono i pennivendoli di fiducia. Secondo Anderson, “Napolitano è una vera pericolosa anomalia, un politico che ha costruito tutta la carriera su un principio: stare sempre dalla parte del vincitore“.

 

Il saggio, intitolato “The Italian Disaster”, racconta – con stile british, asciutto e senza fronzoli – la vera storia di Re Giorgio.

A cominciare da un fatto incontrovertibile, che pochi conoscono e che potrebbe scatenare un putiferio: da studente Napolitano ha aderito al GUF, il Gruppo Universitario Fascista. Lo ha frequentato il tempo necessario per capire che l’aria stava cambiando e bisognava prendere le contromisure: salto della quaglia et voilà, Napolitano diventa comunista sfegatato, plaudendo all’intervento sovietico in Ungheria e asserendo che “solo i folli e i faziosi possono davvero credere allo spettro dello stalinismo“.

 

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Lug 14 2014

LADRI SPOLPANO IL PAESE E GLI ITALIANI CREDONO A UN BUGIARDO

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:02

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Il Mose di Venezia, la ricostruzione dell’Aquila, l’Expo di Milano, il villaggio della Maddalena, il sistema Sesto (San Giovanni), gli scandali della protezione civile, le mangerie sulla sanità e sui rifiuti nel meridione e nel Lazio, le ruberie sulla Tav e le porcate nei consigli regionali di mezza Italia (tutti quelli su cui si indaga), gli sprechi nei palazzi siciliani: «Tutto questo mostra che gli apparati dei partiti politici e della burocrazia sono strutturalmente dediti a queste cose, che la politica e l’amministrazione vivono di questo».

Accusa Marco Della Luna: «La partitocrazia equivale alla mafia: controllo del territorio, lavoro, istituzioni, spesa pubblica».

Grazie all’apparato dei partiti, è inevitabile che da noi le opere pubbliche costino il doppio o il triplo. Ed è infantile sperare in qualche politico salvatore della patria: «Qualsiasi premier, qualsiasi statista politico poggia per il potere e per la fiducia in Parlamento su quegli apparati di partito e di burocrazia, che non lo appoggerebbero se egli impedisse i loro traffici».

 

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Lug 08 2014

OCCIDENTE DEVE SVEGLIARSI: IL CALIFFO MINACCIA IL MONDO

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(Il Giornale) – La conquista di Roma e la sua sottomissione all’islam sono una certezza e un dovere islamico sulla base del “Hadith Fath al Rum” (Detto attribuito a Maometto sulla conquista di Roma) che recita: “Al Profeta fu chiesto: quale città verrà conquistata per prima, Costantinopoli o Roma? Ed egli rispose: La città di Eraclio’’. Eraclio (575-641) era l’imperatore bizantino. Tutti gli ulema, i giureconsulti islamici, concordano sia sul fatto che si tratta di un hadith “sahih”, un detto “autentico” di Maometto, sia sul fatto che Roma diventerà islamica.

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Lug 07 2014

MAGDI ALLAM: L’INVASIONE DEI CLANDESTINI E’ VOLUTA! C’E’ UNA REGIA DIETRO AGLI SBARCHI DEI DISPERATI

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di Magdi Cristiano Allam

 

Se finora solo un miracolo ha fatto sì che in Italia non ci sia stata una rivoluzione considerando i circa 7 milioni di disoccupati e inoccupati, tra cui 4 milioni e 100 mila che fanno la fame, ebbene la rivolta sociale potrebbe presto esplodere per la crescente insofferenza degli italiani nei confronti dell’invasione dei clandestini favorita dallo Stato, benedetta dalla Chiesa, accettata dall’Unione Europea e valutata con estremo favore dalle Nazioni Unite.

 

Solo nelle ultime 48 ore sono sbarcati in Sicilia circa 5 mila clandestini, che hanno innalzato il totale dall’inizio dell’anno a oltre 50 mila, più di quanti arrivarono in tutto il 2013 (43 mila). Queste cifre non potranno che aumentare in modo esponenziale perché si tratta di un’invasione voluta e finanziata dallo Stato. Per pervenire a questo risultato abbiamo conseguito diversi “primati mondiali”. Siamo l’unico Stato al mondo che: non considera reato penale l’ingresso illegale nelle proprie frontiere; ha messo ufficialmente al bando la stessa definizione di “clandestino” sostituendola con il generico “migrante”; impegna la Marina Militare per farsi auto-invadere prestando soccorso ai clandestini ai limiti delle acque territoriali straniere; collabora e si rende complice della criminalità organizzata che gestisce il traffico dei clandestini realizzando profitti superiori a quelli dello spaccio della droga; attribuisce la priorità assoluta al soccorso e all’accoglienza dei clandestini anche contro la volontà della comunità locale e a discapito della sicurezza e dell’attività produttiva degli autoctoni; non bada a spese per prevenire che possano verificarsi delle sciagure in mare e per accogliere nel migliore dei modi i clandestini, i cui costi lievitano considerando che tra loro aumenta la quota delle donne incinte e dei minori non accompagnati.

 

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Lug 07 2014

ITALIA – LA FARSA DEI COSIDDETTI PROFUGHI, ESODO INDOTTO E LUOGHI COMUNI

Esodo indotto e luoghi comuni dei falsi buonisti: è in corso da anni, un attacco alla vicaria di Cristo da parte dei nemici di Gesù. Ecco perchè!

di Arrigo Muscio – Genitori Cattolici

 

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(Roma, Brescia – di Arrigo Muscio )

 

– Le nostre coste sono invase (ogni giorno di più) da migliaia di immigrati che, proclamandosi rifugiati politici o profughi, vengono accolti (anche mediante le nostre navi da guerra) con ogni considerazione. I mass media ci fanno “una capa così” ogni giorno parlando di minori non accompagnati (il perché non ci viene detto) di donne incinte ecc.. Il solito ritornello! La nostra repubblica delle banane viene comunque stigmatizzata in quanto ancora “cattivella” nei confronti dei profughi. In questa riflessione mi preme sottolineare un paio di concetti, puntualizzando quanto segue:

 

 Profughi da che cosa?      

 

1) Dopo le primavere arabe con le quali sono stati rovesciati i “tiranni” degli stati africani confinanti, a cui sono seguite “libere elezioni” da parte degli stessi cittadini, sono aumentati i cosiddetti profughi. Profughi da che cosa? (ma non c’era stata – aggiungiamo – l’esportazione della democrazia occidentale, planata sulle ali robuste e fiere delle “Primavere Arabe”?);

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Lug 03 2014

IL FEMMINICIDIO RACCONTATO DUEMILA ANNI FA. IN QUELLE LAPIDI I DELITTI NELL’ANTICA ROMA

Category: Società e politica,Storia e dintornigiorgio @ 00:46

 

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Uno studio sulle iscrizioni funerarie ha ricostruito le storie di alcune donne assassinate dai mariti. A conferma di un retaggio culturale che affonda le radici nei secoli davvero difficile da estirpare

Quando la scorsa primavera fu uccisa dall’ex fidanzato, che dopo averla accoltellata le diede fuoco mentre era ancora in vita, Fabiana Luzzi non aveva ancora 17 anni. Proprio come Prima Florenzia, gettata nel Tevere da suo marito Orfeo. Un tragico destino che accomuna due adolescenti che si erano appena affacciate alla vita ma separate fra loro da quasi duemila anni.

 

Di Prima Florenzia, vissuta al tempo della Roma imperiale, non si sa praticamente nulla. Non c’è modo di capire cosa possa aver spinto il consorte a ucciderla e se fu poi condannato per l’orrendo delitto. L’unica cosa rimasta della sua triste sorte sono le poche righe fatte incidere dalla famiglia in una iscrizione funeraria ritrovata nella necropoli di Isola Sacra, a Fiumicino, dove abitava: “Restuto Piscinese e Prima Restuta posero a Prima Florenzia, figlia carissima, che fu gettata nel Tevere dal marito Orfeo. Il cognato Dicembre pose. Ella visse sedici anni e mezzo”.

 

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Giu 30 2014

SCORIE NUCLEARI: L’EUROPA DECIDE PER L’ITALIA: AVREMO 7 DEPOSITI DI SCORIE NUCLEARI. SIAMO CARNE DA MACELLO

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Gli euroburocrati che decidono il destino del popolo italiano pensano che italiane ed italiani siano soltanto carne da macello, al massimo cavie per esperimenti non autorizzati dalla gente, ma che comunque vanno in onda sulla nostra pelle di esseri socialmente disuniti.

 

Dopo aver affondato impunemente per decenni centinaia di navi dei veleni e migliaia di container zeppi di scarti pericolosi delle industrie tedesche, francesi, elvetiche, olandesi  eccetera – sempre a Bruxelles si sono detti: perché scontentare Piemonte, Lazio, Campania e Basilicata, che si terranno per sempre le scorie. E non fare una sorpresa alla Sardegna?

 

«Il Deposito Nazionale sarà costituito da una struttura di superficie, progettata sulla base degli standard IAEA e delle prassi internazionali, destinata allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività».

 

Dunque, la prima menzogna del Governo italiano è che non ci sarà un unico deposito nazionale. Infatti, per i rifiuti nucleari più pericolosi, ad alta attività o se preferite di terza categoria, è previsto un deposito di smaltimento geologico, vale a dire, nelle profondità delle terra.

 

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Giu 30 2014

COME MUORE UN PAESE

Category: Società e politicagiorgio @ 00:01

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I segnali che caratterizzano l’inizio del declino

 

Coloro che hanno vissuto durante il declino di Roma, si legge su Economicnoise.com, si renderebbero probabilmente conto di quello che sta succedendo oggi.

Il declino è un fenomeno lento ma costante, che nel caso di Roma è durato qualche centinaio di anni. Chiunque vive durante il declino ha esperienza solo di una piccola parte del fenomeno e, nella maggioranza dei casi, non nota nulla di diverso dall’ordinario.

 

I paesi non hanno una durata di vita geneticamente determinata. Né muoiono rapidamente, a meno che non intervenga il cataclisma di qualche grande guerra. Anche in questi casi estremi, ci sono di solito dei segnali di avvertimento, sebbene questi siano più evidenti col senno di poi rispetto al momento.

 

Pochi cittadini di una nazione morente ne sanno riconoscere i segni. La maggior parte di loro sono troppo impegnati a cercare di vivere la loro vita. Se la morte occupa la mente, è rispetto a se stessi, ad un parente o ad un amico. La maggior parte delle persone non concepisce la morte di una nazione.

 

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Giu 29 2014

IL PD E’ PASSATO DA ”L’ARTICOLO 18 NON SI TOCCA!” (2002 CONTRO BERLUSCONI) A ”L’ARTICOLO 18 VA CANCELLATO” (OGGI RENZI)

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 13:13

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Lavoratori! Vi  abbiamo preso in giro!

 

 

domenica 29 giugno 2014

 

ROMA – ”Definire lo Statuto dei lavoratori come un documento datato mi pare un eufemismo. Il mondo cambia e non si commette peccato mortale se si sottopone a una manutenzione una legge del 1970. C’e’ bisogno di maggiore flessibilita’ in uscita e in entrata nel mondo del lavoro, ovviamente con tutte le necessarie garanzie. Ma non ritengo che oggi l’articolo 18 sia una questione strategica per le imprese come forse lo e’ stata dieci anni fa”.

 

Cosi’ Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, in un’intervista a Repubblica. Dopo le riforme gia’ avviate per sostenere la ripresa, ”nelle prossime settimane sara’ definito un piano per il Made in Italy.

 

L’obiettivo – spiega Guidi – e’ quello di supportare l’internazionalizzazione delle nostre imprese facendo leva anche su una diversa organizzazione della distribuzione dei nostri prodotti all’estero e sul sistema fieristico. C’e’ un grande interesse degli investitori verso l’Italia. Cio’ che chiedono e’ meno burocrazia, piu’ semplificazioni anche nell’avvio delle societa’. Sono riforme sostanzialmente a costo zero”. In merito alla riduzione del costo dell’energia, ”il beneficio andra’ a larghissima parte delle Pmi e degli esercizi commerciali”, afferma il ministro.

 

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Giu 27 2014

“LA NUOVA LEGGE ELETTORALE CI PORTERÀ ALLA DITTATURA”: IMPOSIMATO ATTACCA L’INCIUCIO TRA RENZI E BERLUSCONI.

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Sono giorni caldi, questi, in cui si discute di riforma elettorale. La trattativa tra Renzi, Berlusconi e Calderoli ha partorito qualcosa di aberrante, che Ferdinando Imposimato non esita a mettere nel mirino: “Così ci porteranno alla dittatura”, attacca l’ex magistrato. E spiega perché l’inciucio tra Pd, Forza Italia e Lega sarà deleterio per l’Italia.

 

Ferdinando Imposimato è uno che la sa lunga sull’Italia, sui suoi misteri e sugli intrighi che si nascondono dietro ogni piega legislativa.

 

Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo: è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro (1978), l’attentato al papa Giovanni Paolo II (1981), l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet, e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Si occupa anche della difesa dei diritti umani.

 

È il primo a parlare delle connessioni del terrorismo italiano con i servizi segreti israeliani e della presenza nel caso Moro del KGB (tesi ribadita, vent’anni più tardi, all’interno del dossier Mitrokhin). Si occupa di processi contro mafia e camorra. Tra gli altri istruisce il caso di Michele Sindona, il banchiere siciliano legato a Cosa Nostra, accusato di bancarotta fraudolenta per il fallimento di banche italiane e straniere (la Franklin Bank di New York). Nel 1981 istruisce il processo alla Banda della Magliana, una agenzia criminale legata a Cosa Nostra, al terrorismo, ad alti prelati, a finanzieri, a usurai, costruttori, a politici ed amministratori.

 

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