Nov 30 2013

LA TIRANNIA DEMOCRATICA

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di: Alessandro Scipionidirettore@rinascita.net

 

Non può un uomo essere libero in una nazione schiava. La libertà individuale è connessa e dipende molto dal contesto  che la circonda. Non è libertà, l’iperlibertinaggio che viene offerto oggi dal nuovo ordine mondiale.

 

Non si contesta le singole scelte, e non ci si rende maestri di alcuna morale. Ma riflettiamo esattamente su cosa sia questa libertà che ci viene offerta in un mondo che viene etichettato come il più libero.  Cosa possiamo realmente fare? Avere una vita privata piena di ogni tipo di avventure, potremmo in futuro liberamente drogarci, verranno consentiti i matrimoni omosessuali, potremmo adottare bambini da singles, potremmo spostarci come vogliamo per il mondo, potremmo credere o non credere in tutto.

Ma i nostri paesi dovranno comunque adottare la politica monetaria imposta da altri, non potremmo avere la libertà di codificare comportamenti che urtano la sensibilità dei nostri Popoli, la nostra sovranità in campo legislativo sarà subordinata a scelte fatte da stranieri, chi votiamo conterà di meno del capitale apolide.

E per guardare solo al presente abbiamo la libertà di far morire milioni di persone di fame per avere le rate che divorano il potere d’acquisto dei nostri stipendi, possiamo “sballarci” in cambio di non guardare alla distruzione della nostra millenaria civiltà.
E saremo gli uomini liberi del più libero dei mondi?

 

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Nov 30 2013

ECCO COME NEL 2011 UE E FMI FECERO FUORI BERLUSCONI

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Di Eugenio Cipolla,

 

Berlusconi ha affermato di essere stato una spina nel fianco di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy molti hanno storto il naso. “E’ la solita boutade elettorale di un uomo disperato che prova a raccogliere consensi, gettandosi sulla demagogia antieuropeista”,  hanno pensato. Eppure, stavolta, sembra non essere così. E ci sono diversi elementi che lo confermano.

 

Molti, infatti, sono i personaggi che negli ultimi mesi, seppur indirettamente, hanno “aiutato“ Berlusconi, smontando la favola della mancanza di credibilità internazionale  del suo ultimo governo e del presunto rischio default corso dall’Italia nel novembre 2011.

 

Primo fra tutti Lorenzo Bini Smaghi, ex membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea. Per capire chi è davvero l’economista fiorentino, è sufficiente ricordare che, nel giugno 2011, il governo Berlusconi dovette chiedergli pubblicamente le dimissioni dal board della Bce.

 

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Nov 30 2013

TRATTATO DI LISBONA. DITTATURA EXTRA EUROPEA

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di Gianni Lannes

 

Altro che elezioni. Si perde tempo con Bersani, Vendola, Berlusconi, Monti & Grillo, Ingroia e Di Pietro. Centro, destra & sinistra: il risultato non cambia, perché sono marionette nella mani di un sistema di potere implacabile.

 

«Le nazioni dell’Europa dovrebbero essere guidate verso il superstato senza che i loro popoli sappiano cosa sta accadendo. Ciò si può ottenere tramite passi successivi, ognuno mascherato da uno scopo economico, ma che porterà alla fine e irreversibilmente alla federazione» parola di  Jean Monnet, padre fondatore dell’Unione Europea.

 

Il Trattato di Lisbona è un crimine contro l’umanità: tra l’altro, sommato al trattato di Prum ed al trattato di Velsen, ha reintrodotto sotto mentite spoglie la pena di morte nel vecchio continente (alla voce NATO, ossia USA). Noto anche come Trattato di riforma, firmato per l’Italia da Romano Prodi e Massimo D’Alema (designati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) il 13 dicembre 2007 (entrato in vigore il primo dicembre 2009), ha apportato ampie modifiche al Trattato sull’Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea, ribattezzato Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di Amsterdam, esso abolisce i “pilastri” della democrazia popolare, provvede a togliere la sovranità del Popolo di tutti gli Stati membri e dà potere assoluto a banchieri ladri, criminali ed assassini. Capitolo finale: Eurogendfor, sotto il diretto controllo della NATO.

 

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Nov 29 2013

IL PENTITO MUTOLO È FIUME IN PIENA: SU NAPOLITANO “CELA LA VERITÀ SULLA TRATTATIVA CON LA MAFIA” E SU BERLUSCONI “VINSE GRAZIE A COSA NOSTRA” …E ALTRO ANCORA. LEGGETE UN PO’ QUESTO !!

PENTITO MUTOLO

 

Il pentito Mutolo parla della trattativa, di Napolitano, di Paolo Borsellino e dei contatti che Silvio Berlusconi ebbe con Cosa Nostra.

 

La trattativa tra Stato e mafia è innegabile. Questa l’opinione di Gaspare Mutolo, il pentito che fu braccio destro di Totò Riina.

 

Intervistato da “La Zanzara”, su radio 24, l’uomo offre la sua ricostruzione di quegli anni, soffermandosi anche sulla citazione come teste del presidente Napolitano, nell’ambito del processo palermitano che dovrebbe far luce sui patti che intercorsero tra istituzioni e criminalità organizzata. “La trattativa fra Stato e mafia esiste da sempre, c’è stata di sicuro”, ha spiegato Mutolo. “Il presidente Napolitano, detto con grande rispetto, si è voluto immischiare nei processi,vuole coprire qualcosa che non era giusto e nascondere la verità“. Poi conferma le ipotesi che in molti hanno tentato di abbattere, sulla strage di via D’Amelio, ovvero che “Paolo Borsellino fu ucciso perché era contrario alla trattativa, al cento per cento.” Di fatto, Mutolo ammette che vi fu un’accelerazione, con l’eccidio del giudice, dopo la strage di Capaci: bisognava fermare chi ostacolava gli interessi istituzionali e mafiosi, quelli dei criminali e dei politici collusi.

 

Proprio sui politici collusi, il collaboratore di giustizia, non appare affatto clemente: secondo lui dovrebbero “subire le stesse sorti del mafiosi, anzi peggio. Peggio del 41 bis, dovrebbero essere castrati”. “La vera mafia è a Roma”, aggiunge, “Invece i trattamenti sono diversi”.

 

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Nov 28 2013

ZAPATERO RIVELA: IL CAVALLIERE OBIETTIVO DI UN ATTACCO DEI LEADER EUROPEI

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Vorremmo dire «clamoroso», ma non è così perché sapevamo da tempo, e lo abbiamo più volte scritto, che non solo in Italia ma anche dall’estero arrivavano pesanti pressioni per far fuori Silvio Berlusconi. L’ultima prova, che conferma la volontà di rovesciare un governo democraticamente eletto, la rivela l’ex premier spagnolo Luis Zapatero, che nel libro El dilema (Il dilemma), presentato martedì a Madrid, porta alla luce inediti retroscena sulla crisi che minacciò di spaccare l’Eurozona.

 

Il 3 e 4 novembre 2011 sono i giorni ad altissima tensione del vertice del G-20 a Cannes, sulla Costa Azzurra. Tutti gli occhi sono puntati su Italia e Spagna che, dopo la Grecia, sono diventate l’anello debole per la tenuta dell’euro. Il presidente americano Barack Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel mettono alle corde Berlusconi e Zapatero, cercando di imporre all’Italia e alla Spagna gli aiuti del Fondo monetario internazionale.  I due premier resistono, consapevoli che il salvataggio da parte del Fmi avrebbe significato accettare condizioni capestro e cedere di fatto la sovranità a Bruxelles, com’era già accaduto con Grecia, Portogallo e Cipro. Ma la Germania con gli altri Paesi nordici, impauriti dagli attacchi speculativi dei mercati, considerano il vertice di Cannes decisivo e vogliono risultati a qualsiasi costo. Le pressioni sono altissime.

 

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Nov 28 2013

L’EUROPA E’ ORMAI UN SISTEMA TOTALITARIO, PER QUESTO E’ DESTINATA A COLLASSARE SU SE STESSA

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MASSIMO FINI:”L’EUROPA E’ UN SISTEMA TOTALITARIO DESTINATO A COLLASSARE. ALL’ITALIA ED ALL’EUROPA SERVIREBBE MAGGIORMENTE UN ALLEANZA CON LA RUSSIA, PER CONTROBATTERE L’EGEMONIA USA”

 

Intervista allo scrittore e giornalista Massimo Fini, che spara a zero contro Bruxelles e “promuove” l’alleanza con la Russia: «Sono loro i nostri partner naturali, non gli Usa»

 

«Se io fossi un abitante di un Paese ancora fuori dalla “zona euro” e mi chiedessero di votare sì o no per entrarvi, voterei sicuramente no». Massimo Fini, giornalista e scrittore da sempre controcorrente, assiste al dibattito che ormai sta diventando centrale negli stati europei sulla continuazione dell’attuale sistema monetario continentale o sulla sua rivisitazione (o addirittura abolizione) e ne ha già chiaro l’esito finale: «Il sistema occidentale è diventato un totalitarismo – dichiara Fini a la Padania – e come tutti i totalitarismi è destinato a collassare su se stesso». In questa intervista il giornalista parla anche dell’importante visita di Vladimir Putin in Italia, vedendo la Russia come «alleato naturale» non solo per noi, ma per tutta l’Europa.

 

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Nov 28 2013

IO NON CREDO NELLA SUA INNOCENZA, IO NON CREDO NELLA MAGISTRATURA

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Nov 27 2013

FINE DELLA LIBERTA’

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Nov 25 2013

NAPOLITANO BLINDA IL GOVERNO E NASCONDE I CONTI DELLO STATO SOTTO IL TAPPETO.

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 17:16

M5S - corteo di protesta per l'elezione Presidente della Repubblica Napolitano

 

 

Alessandro Di Battista ha diffuso i dati dello Stato

 

Il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha scritto uno sconvolgente messaggio su Facebook. Invitando tutti a condividerlo. 
Sono numeri tragici quelli messi nero su bianco dal deputato. Ecco di seguito il messaggio:

 

Facciamo diventare VIRALE questo post ragazzi. Condividiamo come non mai, lo stiamo facendo tutti quanti!
Napolitano blinda il governo e nasconde i conti sotto il tappeto. Per la prima volta nel suo mandato, il presidente della Repubblica ha incontrato il ragioniere generale dello Stato.

Perché?

Ve lo diciamo noi:

 

 

– Debito pubblico: record a 2.074 miliardi, veleggiamo verso il 130% del Pil;

 

– Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;

 

– Pil: atteso un altro -2% quest’anno. Si aggiunge al -2,4 del 2012;

 

– Rapporto deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%;

 

– Prestiti delle banche alle imprese: -5% su base annua nei mesi da marzo a maggio. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

 

– Sofferenze bancarie: a maggio sono salite del 22,4% annuo a 135,5 miliardi;

 

– Base produttiva: eroso circa il 20% dall’inizio della crisi;

 

– Ricchezza: bruciati circa 12 punti di Pil dall’inizio della crisi. 200 miliardi circa;

 

– Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

 

– Gettito Iva: -6,8% nei primi 5 mesi del 2013, un vero disastro;

 

– Potere d’acquisto delle famiglie: -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

 

– Disoccupazione: sfondata quota 12,2%, dato peggiore dal 1977;

 

– Disoccupazione giovanile: oltre il 38%;

 

– Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

 

– Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

 

– Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione

 

Fonte: http://il-controinformatore.webnode.it

 

 

Fonte: visto su DISINFORMAZIONE.IL

Link: http://www.disinformazione.it/di_battista.htm

 


Nov 25 2013

NAPOLITANO RICATTA

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Il presidente Napolitano passa alle minacce. Chi scenderà in piazza mercoledì e magari nei giorni successivi che cosa rischia? La galera, il fermo di polizia, la schedatura come sovversivo?

 

E fin qui, nulla di nuovo. Il salto di qualità arriva subito dopo. Se qualcuno vorrà manifestare contro la decadenza di Berlusconi – aggiunge l’inquilino del Quirinale – stia ben attento ai modi e alle parole.  Siamo all’avvertimento, all’intimidazione. Perché, presidente, a che cosa dovremo stare attenti? Chi scenderà in piazza mercoledì e magari nei giorni successivi che cosa rischia? La galera, il fermo di polizia, la schedatura come sovversivo?

 

Ecco, allora si accomodi fin da subito perché le dico già ora che lei è il capo di una cospirazione che sta cercando di sovvertire la volontà popolare.

Lei è un vecchio inacidito e in malafede indegno di occupare la più alta carica dello Stato.

Lei vuole zittire milioni di italiani come ha zittito la Procura di Palermo che aveva trovato le prove delle sue malefatte.

Lei ha il pallino di zittire i cittadini che manifestano per la libertà (le ricordo che ha sulla coscienza migliaia di ungheresi trucidati dai russi con il suo consenso morale e politico).

Lei per scalzare Berlusconi ha comperato prima Mario Monti con la carica di senatore a vita, facendolo pagare a noi fin che campa.

Fallita la missione ci ha riprovato comperando un pezzo della dirigenza Pdl, quello più debole, compromesso e ricattabile.

Ha taciuto sulle nefandezze della magistratura, ha venduto il Paese a Stati esteri, Germania in primis.

Noi non ci faremo intimidire dalle sue minacce.

Lei è un golpista, perché usa il suo potere al servizio della vecchia causa comunista oggi rivista e corretta in salsa lettiana.

 

Noi scenderemo in piazza, contro la magistratura, contro la sinistra e contro di lei che rappresenta il peggio di questo Paese. Che le piaccia o no dovrà ascoltare. Come ai tempi dell’ascesa di Grillo, dirà che non ha sentito. E allora urleremo più forte.

Perché noi, a differenza sua e dei suoi tristi cortigiani, siamo uomini liberi.

 

 

Fonte: srs di Alessandro Sallustida, Il Gioenale.it,  di Lunedì 25 novembre 2013

Link: http://www.ilgiornale.it/news/interni/970513.html

 


Nov 25 2013

SOS AGRICOLTURA

Category: Geografia e ambiente,Società e politicagiorgio @ 15:05

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Terrazzamenti a secco abbandonati

 

ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.

Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose, per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,.

 

CHIEDIAMO CHE

 

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Nov 24 2013

TABELLA INDICATIVA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALIMENTI NELLA DIETA DEL BAMBINO*

Category: Alimentazione e gastronomia,Società e politicagiorgio @ 20:02

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da Giulia Fulghesu, Alimentazione naturale dallo svezzamento all’adolescenza, Milano, Tecniche Nuove, 2001

 

 

Alimento Età
Cereali e derivati
Avena crema 8 mesi
Avena fiocchiAvena integrale chicchi 10 mesi36 mesi
Frumento fiocchi 10 mesi
Frumento glutine o seitan 10 mesi
Frumento pastina 8 mesi
Frumento semolino 8 mesi
Grano saraceno cremaGrano saraceno decorticato chicchi 7 mesi12 mesi
Grano saraceno fiocchi 9 mesi
Grano saraceno pasta 12 mesi
Mais chicchi 24 mesi
Mais cremaMais fiocchi 6 mesi9 mesi
Miglio chicchi 12 mesi
Miglio crema 6 mesi
Miglio fiocchi 9 mesi
Orzo crema 8 mesi
Orzo decorticato 18 mesi
Orzo fiocchi 10 mesi
Orzo mondo 36 mesi
Orzo perlato 12 mesi
Riso crema 6 mesi
Riso fiocchi 9 mesi
Riso graffiato (o sbiancato) chicchi 12 mesi
Riso integrale chicchi 36 mesi
Riso semintegraie chicchi 18 mesi
Segale crema 8 mesi
Segale fiocchi 9 mesi
Segale pasta 12 mesi
 Frutta
Albicocca frutto maturoAlbicocca succo naturale 12 mesi10 mesi
Arancia succo naturale 7
Arancia succo 8 mesi
Banana purea 7 mesi
Mandarino succo naturale 7 mesi
Mela pureaMela succo naturale 6 mesi6 mesi
Mela tagliata a fettine 12 mesi
Pera purea 6 mesi
Pera succo naturale 8 mesi
Pera tagliata a fettine 12 mesi
Prugna polpa 18 mesi
Prugna purea 12 mesi
Prugna succo naturale 12 mesi
Frutta intera 18 mesi
Tutte le varietà di frutta 18-24 mesi
Verdura
Carciofo 12 mesi
Cardo 12 mesi
Carota 6 mesi
Cavolo 12 mesi
Cetriolo 18 mesi
Cicoria 24 mesi
Cipolle 9 mesi
Coste 8 mesi
Erbe aromatiche 12 mesi
Erbette 8 mesi
Fagiolini verdi 10 mesi
Finocchio 10 mesi
Funghi 36 mesi
Lattuga 7 mesi
Melanzane 24 mesi
Patate 6 mesi
Peperoni 36 mesi
Piselli freschi 24 mesi
Pomodori interi 30 mesi
Pomodori privati di semi e buccia 18 mesi
Porri 8 mesi
Sedano 8 mesi
Spinaci 9 mesi
Zucca 7 mesi
Zucchine 6 mesi
Tutte le varietà di verdura 18-24 mesi
Legumi  
Borlotti interi 24 mesi
Borlotti purea 9 mesi
Borlotti schiacciati con la forchetta 18 mesi
Ceci interi 24 mesi
Ceci purea 12 mesi
Ceci schiacciati 18 mesi
Fagioli altri tipi come i borlotti
Fagioli dall’occhio come i borlotti
Lenticchie decorticate (in purea aggiunta alla pappa) 7 mesi
Lenticchie decorticate intere 9 mesi
Lenticchie di Rodi (o rosse) decorticate (solo nei brodo) 6-7 mesi
Lenticchie di Rodi intere (solo nel brodo) 8 mesi
Lenticchie di Rodi intere 18-24 mesi
Lenticchie di Rodi intere in purea 9 mesi
Lenticchie verdi intere come lenticchie di Rodi
Piselli decorticati 30 mesi
Piselli interi 36 mesi
Soia fiocchi 9 mesi
Soia formaggio (tofu) 7 mesi
Soia gialla fagioli interi 24 mesi
Soia latte 4 mesi
Soia tempeh 12 mesi
Latte e latticini
Formaggi grassi stagionati 36 mesi
Formaggi magri freschi dopo i 7 mesi
Formaggi semigrassi freschi dopo i 7 mesi
Formaggi semigrassi stagionati 12 mesi
Latte caprino dopo i 10 mesi
Latte vaccino dopo i 12 mesi
Parmigiano reggiano dopo i 6 mesi
Ricotta caprina dopo i 7 mesi
Ricotta vaccina dopo i 7 mesi
Yogurt naturale intero dopo gli 8 mesi
Yogurt naturale magro dopo i 7 mesi
Pesce
Acciuga fresca 12 mesi
Aragosta 48 mesi
Calamaro 48 mesi
Carpa 12 mesi
Cefalo 18 mesi
Dentice 12 mesi
Merluzzo 9 mesi
Nasello 9 mesi
Orata 10 mesi
Palombo 12 mesi
Pesce spada 48 mesi
Sardina (pesce azzurro) 12 mesi
Seppia 48 mesi
Sogliola 9 mesi
Spigola 10 mesi
Tonno 36 mesi
Triglia 12 mesi
Trota 9 mesi
Uovo
Intero fine degli 8 mesi
Tuorlo fine dei 7 mesi
Carne e derivati
Carne bianca 12 mesi
Carne rossa 36 mesi
Bresaola 24 mesi
Prosciutto cotto 18 mesi
Prosciutto crudo 24 mesi
Salumi altri tipi 5 anni
Condimenti e integratori alimentari  
Aceto di mele o di vino 3 anni
Burro 8 mesi
Burro di sesamo (tahin) 12 mesi
Cioccolata 4 anni
Germe di grano polvere e fiocchi 12 mesi
Lecitina di soia fiocchi e granuli 36 mesi
Lievito di birra polvere e fiocchi 12 mesi
Miele d’acacia 7 mesi
Olio extravergine d’oliva 5 mesi
Olio di semi di girasole di prima spremitura a freddo 6 mesi
Altri tipi di olio di semi di prima spremitura a freddo 6 mesi
Salsa di soia (tamari) 12 mesi
Sesamo al sale (gomasio) 18 mesi
Zucchero di canna integrale 7 mesi

 

* Il libro di Giulia Fulghesu è molto ben fatto e si presenta come uno strumento validissimo per lo svezzamento vegetariano (con consigli, approfondimenti sugli alimenti e i nutrienti, ricette, ecc.); pur non essendo, infatti, in modo specifico un libro di alimentazione vegetariana, in esso si caldeggia la svezzamento e la nutrizione vegetariana nell’infanzia. Come risulta evidente dai miei interventi sullo svezzamento, non concordo completamente con l’età di introduzione di alcuni cibi. Combinando le indicazioni di medici come il dr. Proietti con la mia esperienza personale, mi pare più corretto introdurre come prima fonte di proteine legumi quali lenticchie rosse, piselli spezzati, azuki e miso, piuttosto che il seitan (glutine del frumento); inoltre posticiperei l’introduzione del grano in tutte le sue forme, ma soprattutto dei latticini (anche del parmigiano) che rendono più difficoltoso l’assorbimento del ferro e contengono proteine di difficile digestione per il neonato (consiglio per entrambi l’introduzione al compimento dell’anno, per i latticini è meglio cominciare comunque con ricotte o ancora meglio cagliate fresche fatte in casa -vedi ricette-, piuttosto che con il parmigiano, formaggio troppo saporito e stagionato). [n.d.c.]

 

 

 

Fonte:  da Giulia Fulghesu, Alimentazione naturale dallo svezzamento all’adolescenza, Milano, Tecniche Nuove, 2001


Nov 24 2013

HANNO ABBATTUTO BERLUSCONI PER LASCIARE L’ITALIA INCATENATA ALL’EURO. ORA, NESSUNO PIANGA. SARANNO I GIORNI DELL’IRA.

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C’è una notizia – che non per caso abbiamo pubblicato – capace di riscrivere di botto gli ultimi due anni della politica italiana. Berlusconi nell’ottobre del 2011, da presidente del Consiglio in carica perchè legittimamente eletto dagli italiani in regolarissime e democraticissime elezioni politiche nazionali, andò in Europa, e precisamente a Bruxelles, a incontrare i vertici dell’Unione Europea, e quindi Barroso e i suoi sodali, per “trattare” l’uscita dell’italia dalla zona euro. 

 

La notizia non trapelò, e questo la rende – se fosse necessaria una conferma, ma non serve – assolutamente veritiera. Dico non serve, perchè la fonte che oggi l’ha resa pubblica è tedesca, non italiana. Un altissimo funzionario di una prestigiosa istituzione germanica l’ha comunicata alla platea di un convegno economico svoltosi a Berlino e organizzato da un autorevole quotidiano tedesco, il Sueddeutsche Zeitung. I tedeschi c’erano a quell’incontro. E capirono.

 

Capirono che bisognava in ogni modo e con qualsiasi mezzo abbattere Berlusconi e il suo governo, anche a costo di rimetterci dei soldi. Anche tantissimi soldi. Era un prezzo accettabile, se in cambio fossero riusciti a fermare l’italia in fuga dalla disastrosa valuta unica europea. Disastrosa per il Bel Paese, ovviamente, ma ottima, meravigliosa, eccezionale per l’economia della Germania.

 

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Nov 24 2013

BANCOCRAZIA: DALLA REPUBBLICA DI VENEZIA A MARIO DRAGHI E GOLDMAN SACHS

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Dal dodicesimo secolo fino all’inizio del quattordicesimo secolo, l’Ordine dei Templari, presente in gran parte d’Europa, diventò il banchiere dei potenti. Contribuì a finanziare varie crociate. All’inizio del quattordicesimo secolo, era diventato il principale creditore del re di Francia Filippo il Bello. Di fronte al debito che gravava sulle sue risorse, Filippo il Bello si liberò dei suoi creditori e del suo debito, demonizzando l’Ordine dei Templari accusandolo di molteplici crimini (1). L’Ordine fu proibito, i suoi capi giustiziati e i suoi beni confiscati. All’Ordine dei Templari mancava uno stato e un territorio per affrontare il re di Francia. Il suo esercito, (15000 uomini di cui 1500 cavalieri), il suo patrimonio e i suoi crediti con i dirigenti non lo protessero dalla potenza di uno stato deciso ad eliminare i suoi creditori.

 

Nella stessa epoca (XV e XVI secolo), i banchieri veneziani finanziavano anche loro le crociate e prestavano soldi ai potenti d’Europa, però si mossero molto più abilmente rispetto all’Ordine dei Templari.

 

A Venezia, si appropriarono della testa dello Stato, dandogli forma di una repubblica. Finanziarono la trasformazione di Venezia, città-stato, in un vero impero che comprendeva Cipro, Eubea (Negroponte) e Creta. Adottarono una strategia inarrestabile per arricchirsi in maniera duratura e assicurare il rimborso dei loro crediti: furono loro a decidere di far indebitare lo stato veneziano con le banche che possedevano. I termini dei contratti di prestito furono definiti da loro stessi dato che erano allo stesso tempo proprietari delle banche e dirigenti dello Stato.

 

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Nov 24 2013

QUELLI DELLA LETTERA…..(QUELLI DELLA FAMOSA LETTERA DEL 2011 A FIRMA DI JEAN CLAUDE TRICHET E MARIO DRAGHI)

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Sembra notizia di oggi la proposta di un piano di privatizzazioni parziali per la generazione di nuove risorse da destinare all’abbattimento del debito e al contenimento del deficit di bilancio: si parla di cessioni di quote non rilevanti in aziende strategiche, quel tanto che basta per non perdere il controllo sulle rispettive società. Abbiamo nomi eccellenti:  Sace, Enav, Fincantieri, Grandi Stazioni e per finire ENI. Il Governo Letta si appresta a svendere per battere cassa nella speranza di realizzare almeno 10 miliardi. Ormai ci siamo: si tratta a farla grande di aspettare ancora 18 mesi, dopo il destino di contribuenti, pensionati, e risparmiatori italiani sarà presto delineato. Questa volta non ci saranno mezze misure o mezze interpretazioni, il declino del paese si trasformerà nella dipartita della nazione. Quelli che sospirano confidando nell’avvento del Regno di Renzi tra qualche mese sono dei poveri illusi: il Sindaco di Firenze ha come punti chiave all’interno del suo programma una massiva ed imponente opere di alienazioni e dismissioni di patrimonio pubblico e partecipazioni strategiche.

La svendita del paese ricordate che è sempre stata una prerogative dei governi di sinistra (Amato, D’Alema e Prodi): si vende come si suol dire l’argenteria per pagare i debiti contratti per giocare alle slot machine.

 

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