Nov 16 2013

DENARO CONTANTE E LIBERTA: L’INDECENZA DELLE BANCHE

contante

 

La “Libertà”, non riguarda solamente il pensare, scrivere e spostarsi dove si preferisce, per esempio.

La Libertà riguarda anche e sopratutto il “vivere senza imposizioni”.

Ogni uomo ha una “sfera” di liberta’,  che si ferma sempre e comunque prima di invadere quella del prossimo.

Riprendiamoci questo “principio inviolabile”.

 

MLR

 

 

L’INDECENZA DELLE BANCHE

 

Di: Beppe Scienza

 

“Comprare qualcosa, pagando con banconote o monete è una delle cose più normali di questo mondo. Eppure in Italia c’è chi vuole farlo passare per un comportamento addirittura incivile. Si veda Giovanni Sabatini, direttore dell’associazione delle banche italiane (ABI), con la ridicola tesi che “la lotta al contante è una vera e propria battaglia di civiltà”. Chiaramente straparla, per nascondere una verità ben diversa: le banche guadagnano su tutti i pagamenti, salvo quelli in contanti. Per questo vogliono colpevolizzare chi li usa. Con le carte di credito, bancomat ecc. lucrano le provvigioni addebitate ai negozianti, le commissioni sui movimenti di conto corrente, gli interessi (fino al 24,9% annuo) sulle carte di revolving ecc. Inoltre costringono la gente a tenere i soldi sul conto, senza corrispondergli praticamente nessun interesse.

 

Le banche italiane si sono addirittura inventate la campagna della guerra al contante. Hanno costruito e finanziato “War on cash” che diffonde falsità del tipo: “Il cash è superato, costoso, pericoloso, inquinante e scomodo”.

 

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Nov 15 2013

UN TROLL PENTITO SPIEGA COME LA CASTA PAGA I PROVOCATORI ONLINE

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Vivi sempre connesso?

Purtroppo sì. Abbiamo un software che ci consente di monitorare le discussioni a cui partecipiamo e quando c’è una notifica abbiamo poco tempo per rispondere. Se lasciamo “andare” o ritardiamo, ci viene scalato dal compenso.

 

Quanto guadagni per fare questa attività?

Beh, dipende. Se sono efficiente anche 4-5mila euro al mese.

Sono un sacco di soldi.

Sì, ma è una vita tremenda. Devi leggere decine di blog, forum, account facebook, tweet. Giorno e notte. Alcuni di noi non reggono, dopo un po’ i loro nick “spariscono”, non c’è modo di sapere che fine abbiano fatto.

 

Chi vi paga?

Un grosso gruppo economico legato trasversalmente a tutti i partiti. Ma non posso dire altro.

 

Ce ne sono molti come te?

Siamo un centinaio in tutta Italia, ma siamo divisi per competenze.

 

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Nov 14 2013

SENZA PUDORE!

Category: Società e politicagiorgio @ 18:57

CASINI SENZA PUDORI

 

Guardo ai contorsionismi intellettuali della maggior parte dei nostri politici con un misto di stupore, meraviglia e incredulità.

Resto sempre basito, attonito di fronte a quell’arte del dire e del non dire, quella capacità da autentici paraculi di sostenere una tesi facendo finta di perorare il suo esatto opposto.

E la mia cinica disillusione aumenta, al punto che non me ne cruccio più, ogni volta che mi rendo conto che la disonestà intellettuale è una vera e propria arte: quella di saper trovare il modo di dare ragione a qualcuno, essendone costretti, facendo in modo che sembri che in realtà ha invece torto. Chapeau!, sul serio. Clap clap! Se mamma mi avesse fatto altrettanto insensibile al comune senso del pudore, ora sarei già presidente del Consiglio.

 

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Nov 11 2013

LA PERCEZIONE PLANETARIA PRODOTTE NEL CONSUMATORE INTERNAZIONALE VERSO L’ ITALIA

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Tempo fa in una importante riunione internazionale a New York del WTO (World Trade Organization) il consorzio di nazioni che gestisce lo scambio commerciale planetario ha diffuso le classifiche sulla “percezione planetaria” dei singoli stati.

 

La classifica che ci riguarda e che segnala le prime tre “pulsioni automatiche” prodotte nel consumatore internazionale.

 

Ai primi tre posti il SISTEMA ITALIA

aveva,

e  così ci vedevano,

così ci vivevano,

questo venivano a cercare:

 

1993

1) Cibo,

2) Eleganza,

3) Arte.

 

Nel 2003, ai primi tre posti avevamo:

1) Terme naturali,

2) Spiagge,

3) Moda.

 

Nel 2013, ai primi tre posti abbiamo:

1) Adulazione e ipocrisia,

2) Wellness,

3) Insulto gratuito.

 

 


Nov 11 2013

ECOMAFIE: INCROCI, PARALLELISMI E SUBORDINE

golfonapoli

 

 

Autore Nicoletta Forcheri

 

E mo’ me lo voglio togliere un sassolino.

 

All’epoca avevo fatto un’indagine, mai scritta né pubblicata, in seguito a un report della Gabanelli sullo scandalo dei rifiuti nei campi flegrei e litorale domizio attorno a Napoli.

 

Avevo già scoperto da tempo che funziona così: una ditta riceve la commessa e poi da in subappalto alla mafia, la quale viene incriminata di tutti i mali.

 

In realtà succedette così: la Jacorossi Imprese SpA riceve la commessa dalla Regione Campania (nel 2001) con tanto di finanziamento, 117 di milioni di euro, e un capitolato: assumere 380 lavoratori socialmente utili per bonificare i terreni dei campi flegrei e litorale domizio, e per organizzarne la raccolta (http://www.caleno24ore.it/wordpress/1503/la-controversa-storia-della-jacorossi-la-societa-proprietaria-dellilside.html).

 

La Jacorossi che fa? Assume i 380 lavoratori costringendoli a incrociarsi le braccia e dopo cinque anni li licenzia, in barba alla convenzione. Non organizza la raccolta e non bonifica i terreni, anzi subappalta a ditte più o meno mafiose per inquinare ancora di più i terreni.

 

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Nov 11 2013

LIBERTÀ DI PAROLA: CHE DIRITTO E’?

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Posso anche non condividere la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere.”

(Voltaire)

 

Per libertà di parola si intende il più ampio diritto di parlare, manifestare, scrivere, ed esprimersi come noi riteniamo  più opportuno, nella convinzione che l’atto di pronunciare un pensiero, una opinione, non sia mai un crimine.

 

Questo diritto non è un diritto naturale di per sé ma deriva anch’esso dal diritto di proprietà.

Noi abbiamo il diritto di fare ciò che vogliamo con il nostro corpo (incluse le corde vocali) dove vogliamo (se è nostra proprietà).

 

Parlare liberamente non significa quindi dire quello che vogliamo dove ci pare ma solamente dire quello che vogliamo dove ne abbiamo diritto (a casa nostra, in un posto affittato per l’occasione, a casa di un nostro amico compiacente, ecc…).

 

Allo stesso modo libertà di stampa non significa poter scrivere sui muri di proprietà di altri, ma sul muro di casa nostra, su volantini o spazi pubblicitari regolarmente pagati.

 

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Purtroppo nella realtà, questo bel principio presente in tutte le costituzioni occidentali, nella stessa costituzione europea e nella dichiarazione dei diritti universali dell’uomo, viene costantemente violato dagli stessi governi che lo hanno sottoscritto, emendandolo con una serie di leggi volte a limitare fortemente la libertà di espressione.

 

Oggi in realtà la libertà di parola viene limitata per mille motivi: il segreto di Stato, la mancata appartenenza all’ordine dei giornalisti, il ricatto, la diffamazione, il razzismo ed altre discriminazioni, l’apologia di reato, il procurato allarme, l’ingiuria, ecc…

A tutto questo dobbiamo aggiungere una limitazione della libertà di parola de facto a causa dell’imposizione mediatica del linguaggio politically correct   (di cui abbiamo accennato in precedenza).

 

Di alcune di queste limitazioni, come nel caso delle opinioni discriminatorie, abbiamo già parlato. Di seguito analizziamo i “reati di parola”.

 

Fonte:  visto su FRONTE PAGE  del 9 maggio 2012

Link: http://www.thefrontpage.it/2012/05/09/cos’e-il-diritto-alla-liberta-di-parola/

 

 

 


Nov 10 2013

COS’È IL POLITICALLY CORRECT?

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Fine della  Neolingua non era soltanto quello di offrire un mezzo di espressione per la concezione del mondo e per le abitudini mentali proprie ai seguaci del Socing (socialismo inglese, NDR), ma soprattutto quello di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero.  Era sottinteso come, una volta che la Neolingua fosse stata definitivamente adottata, e l’Archelingua, per contro, dimenticata, un pensiero eretico (e cioè un pensiero in contrasto con i principi del Socing) sarebbe stato letteralmente impensabile, per quanto almeno il pensiero dipende dalle parole con cui è suscettibile di essere espresso.(…) La parola libero esisteva ancora in Neolingua, ma poteva essere usata solo in frasi come “Questo cane è libero da pulci” oppure “Questo campo è libero da erbacce”.  Ma non poteva essere usata nell’antico significato di “politicamente libero” o “intellettualmente libero” dal momento che la libertà politica ed intellettuale non esisteva più, nemmeno come concetto, ed era quindi, di necessità, priva di una parola per esprimerla.

1984

(George Orwell)

 

E’ certamente un caso ma è interessante notare come dello stesso anno della Costituzione Italiana, il 1948, sia anche il romanzo Millenovecentoottantaquattro di George Orwell, nel quale, tra le altre cose, si ipotizzava un mondo in cui lo Stato avrebbe creato una nuova lingua che, a poco a poco, avrebbe sostituito quella vecchia. Termini dell’archeolingua (il vecchio inglese) come “libero” in neolingua si sarebbero potuti usare solo per “un campo libero da erbacce” ma mai in frasi come “libero pensiero”. Sarebbe stato assurdo dire “pensiero libero” quanto oggi dire “pensiero triangolare” o “pensiero azzurro”. La parola libero intesa come libertà individuale veniva invece semplicemente sostituita dalla parola psicoreato (reato del pensiero).

 

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Nov 08 2013

DELLA LUNA: MORTE LENTA PER L’ITALIA, LA NOSTRA FINE DECISA ALL’ESTERO

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«Italy is going the right way», dice l’umorista Obama al fido Enrico Letta. Solo che la “giusta via” ricorda la macellazione per dissanguamento: morte lenta.

Così funziona la politica economica italiana, da qualche decennio al servizio di interessi stranieri: il trucco, sostiene Marco Della Luna, sta nello svuotare il paese di tutta la sua linfa, ma lentamente, in modo che non “muoia” e che non soffra troppo, perché potrebbe ribellarsi. All’avvio dell’euro, è bastato qualche anno di bassi tassi per la finanza pubblica, per gonfiare fabbisogno strutturale e debito. «Poi, di colpo, austerità e tassi alti (spread), per creare l’emergenza, imporre il presidenzialismo de facto e la “sospensione della democrazia” a tempo indeterminato». Ma già con la riforma monetaria del 1981-83 poi col Trattato di Maastricht, era stata scardinata la Costituzione: sovranità nazionale e primato del lavoro. «Fatto questo, tutto il resto è stato in discesa»: svuotare il paese di industrie pregiate, capitali e cervelli, in favore della finanza apolide e del suo feudatario-kapò europeo, la Germania.

 

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Nov 08 2013

LE TASSE CHE PAGHIAMO, LE PIÙ “PESANTI” IRPEF E IVA

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Sono più di cento, queste le più importanti

 

La prima garantisce un gettito nelle casse dello Stato che sfiora i 164 miliardi di euro all’anno, la seconda poco più di 93 miliardi di euro

Alla fine, l’elenco delle tasse che gravano annualmente sugli italiani annovera un centinaio di voci tra addizionali, imposte, ritenute, tasse e tributi. Gli incassi assicurati dalle prime dieci imposte valgono quasi 413,3 miliardi di euro, a fronte di un ammontare complessivo di oltre 472 miliardi di euro di entrate tributarie. Le imposte che pesano maggiormente sulle tasche dei cittadini italiani sono Irpef e Iva.

La prima garantisce un gettito nelle casse dello Stato che sfiora i 164 miliardi di euro all’anno, la seconda poco più di 93 miliardi di euro. Messe assieme queste due imposte incidono per oltre il 54 per cento sul totale delle entrate tributarie.

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Nov 06 2013

IL DISASTRO EUROPEO PROVOCATO DALL’EURO E’ COSI’ GRAVE, CHE ADDIRITTURA PRODI SI SCAGLIA CONTRO LA MONETA UNICA EUROPEA!

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Italy’s Mr Euro urges Latin Front, warns Germany won’t sell another Mercedes in Europe”, ovvero il “Mister Euro italiano incita il fronte latino, avverte la Germania che non venderà in Europa più una sola Mercedes”.

 

Il Mister Euro citato nell’articolo pubblicato sul Telegraph e scritto da Ambrose Evans- Pritchard è Romani Prodi.

 

“Francia, Italia e Spagna dovrebbero battere i pugni sul tavolo, ma non lo stanno facendo perchè si illudono di poter andare avanti da soli”, ha detto Prodi. Ma se la Germania continuerà a imporre la rovina in Europa, “se l’euro dovesse spezzarsi, con un tasso di cambio nel Nord Europa e uno nel Sud Europa, la Germania raccoglierà quanto ha seminato”.

 

Ovvero, afferma Prodi, “il tasso di cambio raddoppierà e i tedeschi non riusciranno a vendere una sola Mercedes in Europa. Gli imprenditori tedeschi sono a conoscenza di tale situazione ma tutto quello che riescono a fare si traduce in cambiamenti modesti, che non bastano per porre fine alla crisi”.

 

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Nov 06 2013

DA QUANDO GIULIA LIGRESTI HA BENEFICIATO (CON LA CANCELLIERI) DEI DOMICILIARI, 30 DETENUTI MORTI (SENZA AIUTO) IN GALERA

Category: Giustizia Legula e Legulei,Società e politicagiorgio @ 14:45

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Sono intervenuta per una detenuta che rischiava di morire, non siamo tutti uguali davanti alla legge? Escludo che ci siano detenuti di serie A e di serie B. Rispondo sempre a chiunque mi telefoni per sollecitarmi un caso importante“. Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, 2 novembre 2013

 

Un morto suicida ogni settimana, un morto per malattia (vaga e indefinita) ogni dieci giorni. L’Unione Europea, dopo aver capito che l’Italia non soltanto non avrebbe mai risolto ma neppure risposto alle continue sollecitazioni per risolvere la cosiddetta “emergenza carceri” ha avviato regolare procedura di infrazione grave -con pene pecuniarie pesantissime e immediate- contro la Repubblica Italiana, nazione definita “totalmente negligente” nell’applicare i parametri base di rispetto umano di una società civile.

 

In Europa, l’Italia è considerata una nazione autoritaria che pratica la tortura. Vedi caserma Diaz, più di dieci anni fa. C’è chi, in Europa, vuole portare il caso al Consiglio Europeo, alla Commissione Europea e al Parlamento di Strasburgo per denunciare la Repubblica Italiana per “crimini contro l’umanità”.

 

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Nov 06 2013

SONO STATI CAPACI DI PARTORIRE UN MOSTRO POLITICO…

Category: Giustizia Legula e Legulei,Società e politicagiorgio @ 14:11

un mostro

 

Non ce ne stiamo accorgendo ma, nel giro  di poche settimane,l a repubblica di Napolitano e della Boldrini, del ministro Kyenge e dei volenterosi manovali  del parlamento, sta stravolgendo  lo stato  di diritto e il senso della giustizia  col plauso  dei media.

Viene introdotto  il  reato *omofobia*, nasce cioe’ un reato  dedicato  in esclusiva; viene introdotto  il *femminicidio*, cioe’  viene  stabilito  che c’e’ un omicidio piu’ omicidio degli altri; viene negato il reato di immigrazione clandestina e dunque la cittadinanza non ha piu’ valore; viene introdotto  il reato  di negazionismo valido solo per la shoah.

Vengono cosi’ stravolti i principi  su cui si fonda  ogni civilta’ giuridica: l’universita’  della norma  che deve valere  per tutti, il principio piu’ volte sbandierato  e poi di fatto  calpestato, della legge uguale per tutti, viene punito  col carcere  il reato *d’opinione* , e colpendo solo  certe  opinioni ; viene sancita la discriminazione  di genere, a tutela  di alcune minoranze; e’ vanificata  l’opera del giudice nell’individuare eventuali  aggravanti  nei reati giudicati   perche’ vengono  indicate  a priori  quelle  rilevanti e dunque  sono suggerite  pure quelle irrilevanti.

Usano l’eccezione  per colpire  la norma, piegano le leggi a  campagne  ideologicoemotive  e le rendono  variabili.

Sfasciano  la giustizia  col plauso  dei giustizialisti, uccidono  la liberta’ e l’uguaglianza, il diritto  e la tolleranza  nel nome della liberta’ e dell’uguaglianza, del diritto e della tolleranza.

UN MOSTRO. E SE PROVI A DIRLO, IL MOSTRO DA ABBATTERE SEI TU, A SUON DI LEGGE..

 

Fonte: visto su La  voce dei  senza voce del  27 ottobre 2013

Link: http://lavocedeisenzavoce.myblog.it/archive/2013/10/20/temp-f551f8fb1634b28dbb1b52f12b50413a-5735292.html

 


Nov 06 2013

LA GRANDE EURO TRUFFA PER L’ITALIA IN TRE RIGHE

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PERCHE ALL’ITALIA:  LIRE 1936.27 = € 1.00

 

ALLA GERMANIA; 1 MARCO =€ 1,00

 

QUANDO  PRIMA CHE L’EURO SOPPIANTASSE LA LIRA,  IL CAMBIO CON IL MARCO TEDESCO ERA IL SEGUENTE :  1 MARCO = 989,99 LIRE ITALIANE?

 

 

Fonte: Facebook


Nov 02 2013

SACCOMANNI: IL SACCHEGGIATORE DEI CAMPI DI BATTAGLIA

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 Durante il Medio Evo i “saccomanni” erano i saccheggiatori dei campi di battaglia,

 

 

Oggi voglio parlarvi di un tema che ci riguarda inevitabilmente tutti. Voglio parlarvi di soldi, dei “nostri” soldi. Ho usato di proposito le virgolette perché spesso ci scordiamo che il denaro che teniamo abitualmente nel portafogli e siamo abituati a considerare nostro, in realtà non ci appartiene. Appartiene ad una associazione a delinquere denominata Banca Centrale Europea, che, dopo averlo stampato a costo tipografico, lo presta allo Stato italiano e agli altri Stati vittime di questo raggiro a tassi da usura.

 

Voglio parlarvi di soldi, appunto, perché la notizia del giorno è che Fabrizio Saccomanni, Ministro dell’Economia e delle Finanze del Governo Letta, ha confermato al Senato l’intenzione di introdurre nuovi e ulteriori vincoli sull’uso del contante, attualmente stabilito per importi non superiori ai 1.000 Euro.

 

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Nov 01 2013

I NEMICI DEL POPOLO OGGI NON HANNO LA BANDIERA NERA, NE ROSSA MA IL COLLETTO BIANCO

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Ecco come l’organo di stampa dell’attuale “Partito Democratico” diede la notizia della morte di un SANGUINARIO DITTATORE, che ha sulla coscienza almeno 20 milioni di morti. Un macellaio che non ha niente a che invidiare a Hitler in quanto a disumanità. Ai tempi dell’URSS i dissidenti finivano nei gulag; bastava che un vicino di casa denunciasse di “aver sentito tizio criticare il governo” per finire ai lavori forzati in condizioni non dissimili da quelle dei lager nazisti.

 

Rimarrà alla storia il “non un passo indietro“,  motto mitizzato dai figli di papà a cui piace fare i rivoluzionari con la maglietta di Che Guevara e la bottiglia in mano. “Non un passo indietro” i sovietici lo dicevano ai giovani militari che mandavano al massacro al fronte; uno davanti con il fucile, un altro dietro pronto a raccogliere il fucile quando moriva il “compagno”; e se osavi tornare indietro, ti sparavano loro.

 

La storia la scrivono i vincitori: pertanto mentre i massacri nazisti sono stati enfatizzati, quelli sovietici sono stati nascosti; probabilmente conosciamo solo una minima parte delle angherie, dei crimini contro l’umanità, delle MOSTRUOSITA’ commesse sotto l’effige della “falce e martello”, simbolo di MORTE E SOFFERENZA non meno della svastica, alla quale qualcuno, incredibilmente, si ispira ancora oggi.

 

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