Nov 11 2013

LIBERTÀ DI PAROLA: CHE DIRITTO E’?

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Posso anche non condividere la tua idea, ma darei la vita affinché tu la possa esprimere.”

(Voltaire)

 

Per libertà di parola si intende il più ampio diritto di parlare, manifestare, scrivere, ed esprimersi come noi riteniamo  più opportuno, nella convinzione che l’atto di pronunciare un pensiero, una opinione, non sia mai un crimine.

 

Questo diritto non è un diritto naturale di per sé ma deriva anch’esso dal diritto di proprietà.

Noi abbiamo il diritto di fare ciò che vogliamo con il nostro corpo (incluse le corde vocali) dove vogliamo (se è nostra proprietà).

 

Parlare liberamente non significa quindi dire quello che vogliamo dove ci pare ma solamente dire quello che vogliamo dove ne abbiamo diritto (a casa nostra, in un posto affittato per l’occasione, a casa di un nostro amico compiacente, ecc…).

 

Allo stesso modo libertà di stampa non significa poter scrivere sui muri di proprietà di altri, ma sul muro di casa nostra, su volantini o spazi pubblicitari regolarmente pagati.

 

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Purtroppo nella realtà, questo bel principio presente in tutte le costituzioni occidentali, nella stessa costituzione europea e nella dichiarazione dei diritti universali dell’uomo, viene costantemente violato dagli stessi governi che lo hanno sottoscritto, emendandolo con una serie di leggi volte a limitare fortemente la libertà di espressione.

 

Oggi in realtà la libertà di parola viene limitata per mille motivi: il segreto di Stato, la mancata appartenenza all’ordine dei giornalisti, il ricatto, la diffamazione, il razzismo ed altre discriminazioni, l’apologia di reato, il procurato allarme, l’ingiuria, ecc…

A tutto questo dobbiamo aggiungere una limitazione della libertà di parola de facto a causa dell’imposizione mediatica del linguaggio politically correct   (di cui abbiamo accennato in precedenza).

 

Di alcune di queste limitazioni, come nel caso delle opinioni discriminatorie, abbiamo già parlato. Di seguito analizziamo i “reati di parola”.

 

Fonte:  visto su FRONTE PAGE  del 9 maggio 2012

Link: http://www.thefrontpage.it/2012/05/09/cos’e-il-diritto-alla-liberta-di-parola/

 

 

 


Nov 10 2013

COS’È IL POLITICALLY CORRECT?

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Fine della  Neolingua non era soltanto quello di offrire un mezzo di espressione per la concezione del mondo e per le abitudini mentali proprie ai seguaci del Socing (socialismo inglese, NDR), ma soprattutto quello di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero.  Era sottinteso come, una volta che la Neolingua fosse stata definitivamente adottata, e l’Archelingua, per contro, dimenticata, un pensiero eretico (e cioè un pensiero in contrasto con i principi del Socing) sarebbe stato letteralmente impensabile, per quanto almeno il pensiero dipende dalle parole con cui è suscettibile di essere espresso.(…) La parola libero esisteva ancora in Neolingua, ma poteva essere usata solo in frasi come “Questo cane è libero da pulci” oppure “Questo campo è libero da erbacce”.  Ma non poteva essere usata nell’antico significato di “politicamente libero” o “intellettualmente libero” dal momento che la libertà politica ed intellettuale non esisteva più, nemmeno come concetto, ed era quindi, di necessità, priva di una parola per esprimerla.

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(George Orwell)

 

E’ certamente un caso ma è interessante notare come dello stesso anno della Costituzione Italiana, il 1948, sia anche il romanzo Millenovecentoottantaquattro di George Orwell, nel quale, tra le altre cose, si ipotizzava un mondo in cui lo Stato avrebbe creato una nuova lingua che, a poco a poco, avrebbe sostituito quella vecchia. Termini dell’archeolingua (il vecchio inglese) come “libero” in neolingua si sarebbero potuti usare solo per “un campo libero da erbacce” ma mai in frasi come “libero pensiero”. Sarebbe stato assurdo dire “pensiero libero” quanto oggi dire “pensiero triangolare” o “pensiero azzurro”. La parola libero intesa come libertà individuale veniva invece semplicemente sostituita dalla parola psicoreato (reato del pensiero).

 

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Nov 08 2013

DELLA LUNA: MORTE LENTA PER L’ITALIA, LA NOSTRA FINE DECISA ALL’ESTERO

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«Italy is going the right way», dice l’umorista Obama al fido Enrico Letta. Solo che la “giusta via” ricorda la macellazione per dissanguamento: morte lenta.

Così funziona la politica economica italiana, da qualche decennio al servizio di interessi stranieri: il trucco, sostiene Marco Della Luna, sta nello svuotare il paese di tutta la sua linfa, ma lentamente, in modo che non “muoia” e che non soffra troppo, perché potrebbe ribellarsi. All’avvio dell’euro, è bastato qualche anno di bassi tassi per la finanza pubblica, per gonfiare fabbisogno strutturale e debito. «Poi, di colpo, austerità e tassi alti (spread), per creare l’emergenza, imporre il presidenzialismo de facto e la “sospensione della democrazia” a tempo indeterminato». Ma già con la riforma monetaria del 1981-83 poi col Trattato di Maastricht, era stata scardinata la Costituzione: sovranità nazionale e primato del lavoro. «Fatto questo, tutto il resto è stato in discesa»: svuotare il paese di industrie pregiate, capitali e cervelli, in favore della finanza apolide e del suo feudatario-kapò europeo, la Germania.

 

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Nov 08 2013

LE TASSE CHE PAGHIAMO, LE PIÙ “PESANTI” IRPEF E IVA

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Sono più di cento, queste le più importanti

 

La prima garantisce un gettito nelle casse dello Stato che sfiora i 164 miliardi di euro all’anno, la seconda poco più di 93 miliardi di euro

Alla fine, l’elenco delle tasse che gravano annualmente sugli italiani annovera un centinaio di voci tra addizionali, imposte, ritenute, tasse e tributi. Gli incassi assicurati dalle prime dieci imposte valgono quasi 413,3 miliardi di euro, a fronte di un ammontare complessivo di oltre 472 miliardi di euro di entrate tributarie. Le imposte che pesano maggiormente sulle tasche dei cittadini italiani sono Irpef e Iva.

La prima garantisce un gettito nelle casse dello Stato che sfiora i 164 miliardi di euro all’anno, la seconda poco più di 93 miliardi di euro. Messe assieme queste due imposte incidono per oltre il 54 per cento sul totale delle entrate tributarie.

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Nov 06 2013

IL DISASTRO EUROPEO PROVOCATO DALL’EURO E’ COSI’ GRAVE, CHE ADDIRITTURA PRODI SI SCAGLIA CONTRO LA MONETA UNICA EUROPEA!

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Italy’s Mr Euro urges Latin Front, warns Germany won’t sell another Mercedes in Europe”, ovvero il “Mister Euro italiano incita il fronte latino, avverte la Germania che non venderà in Europa più una sola Mercedes”.

 

Il Mister Euro citato nell’articolo pubblicato sul Telegraph e scritto da Ambrose Evans- Pritchard è Romani Prodi.

 

“Francia, Italia e Spagna dovrebbero battere i pugni sul tavolo, ma non lo stanno facendo perchè si illudono di poter andare avanti da soli”, ha detto Prodi. Ma se la Germania continuerà a imporre la rovina in Europa, “se l’euro dovesse spezzarsi, con un tasso di cambio nel Nord Europa e uno nel Sud Europa, la Germania raccoglierà quanto ha seminato”.

 

Ovvero, afferma Prodi, “il tasso di cambio raddoppierà e i tedeschi non riusciranno a vendere una sola Mercedes in Europa. Gli imprenditori tedeschi sono a conoscenza di tale situazione ma tutto quello che riescono a fare si traduce in cambiamenti modesti, che non bastano per porre fine alla crisi”.

 

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Nov 06 2013

DA QUANDO GIULIA LIGRESTI HA BENEFICIATO (CON LA CANCELLIERI) DEI DOMICILIARI, 30 DETENUTI MORTI (SENZA AIUTO) IN GALERA

Category: Giustizia Legula e Legulei,Società e politicagiorgio @ 14:45

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Sono intervenuta per una detenuta che rischiava di morire, non siamo tutti uguali davanti alla legge? Escludo che ci siano detenuti di serie A e di serie B. Rispondo sempre a chiunque mi telefoni per sollecitarmi un caso importante“. Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, 2 novembre 2013

 

Un morto suicida ogni settimana, un morto per malattia (vaga e indefinita) ogni dieci giorni. L’Unione Europea, dopo aver capito che l’Italia non soltanto non avrebbe mai risolto ma neppure risposto alle continue sollecitazioni per risolvere la cosiddetta “emergenza carceri” ha avviato regolare procedura di infrazione grave -con pene pecuniarie pesantissime e immediate- contro la Repubblica Italiana, nazione definita “totalmente negligente” nell’applicare i parametri base di rispetto umano di una società civile.

 

In Europa, l’Italia è considerata una nazione autoritaria che pratica la tortura. Vedi caserma Diaz, più di dieci anni fa. C’è chi, in Europa, vuole portare il caso al Consiglio Europeo, alla Commissione Europea e al Parlamento di Strasburgo per denunciare la Repubblica Italiana per “crimini contro l’umanità”.

 

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Nov 06 2013

SONO STATI CAPACI DI PARTORIRE UN MOSTRO POLITICO…

Category: Giustizia Legula e Legulei,Società e politicagiorgio @ 14:11

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Non ce ne stiamo accorgendo ma, nel giro  di poche settimane,l a repubblica di Napolitano e della Boldrini, del ministro Kyenge e dei volenterosi manovali  del parlamento, sta stravolgendo  lo stato  di diritto e il senso della giustizia  col plauso  dei media.

Viene introdotto  il  reato *omofobia*, nasce cioe’ un reato  dedicato  in esclusiva; viene introdotto  il *femminicidio*, cioe’  viene  stabilito  che c’e’ un omicidio piu’ omicidio degli altri; viene negato il reato di immigrazione clandestina e dunque la cittadinanza non ha piu’ valore; viene introdotto  il reato  di negazionismo valido solo per la shoah.

Vengono cosi’ stravolti i principi  su cui si fonda  ogni civilta’ giuridica: l’universita’  della norma  che deve valere  per tutti, il principio piu’ volte sbandierato  e poi di fatto  calpestato, della legge uguale per tutti, viene punito  col carcere  il reato *d’opinione* , e colpendo solo  certe  opinioni ; viene sancita la discriminazione  di genere, a tutela  di alcune minoranze; e’ vanificata  l’opera del giudice nell’individuare eventuali  aggravanti  nei reati giudicati   perche’ vengono  indicate  a priori  quelle  rilevanti e dunque  sono suggerite  pure quelle irrilevanti.

Usano l’eccezione  per colpire  la norma, piegano le leggi a  campagne  ideologicoemotive  e le rendono  variabili.

Sfasciano  la giustizia  col plauso  dei giustizialisti, uccidono  la liberta’ e l’uguaglianza, il diritto  e la tolleranza  nel nome della liberta’ e dell’uguaglianza, del diritto e della tolleranza.

UN MOSTRO. E SE PROVI A DIRLO, IL MOSTRO DA ABBATTERE SEI TU, A SUON DI LEGGE..

 

Fonte: visto su La  voce dei  senza voce del  27 ottobre 2013

Link: http://lavocedeisenzavoce.myblog.it/archive/2013/10/20/temp-f551f8fb1634b28dbb1b52f12b50413a-5735292.html

 


Nov 06 2013

LA GRANDE EURO TRUFFA PER L’ITALIA IN TRE RIGHE

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PERCHE ALL’ITALIA:  LIRE 1936.27 = € 1.00

 

ALLA GERMANIA; 1 MARCO =€ 1,00

 

QUANDO  PRIMA CHE L’EURO SOPPIANTASSE LA LIRA,  IL CAMBIO CON IL MARCO TEDESCO ERA IL SEGUENTE :  1 MARCO = 989,99 LIRE ITALIANE?

 

 

Fonte: Facebook


Nov 02 2013

SACCOMANNI: IL SACCHEGGIATORE DEI CAMPI DI BATTAGLIA

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 Durante il Medio Evo i “saccomanni” erano i saccheggiatori dei campi di battaglia,

 

 

Oggi voglio parlarvi di un tema che ci riguarda inevitabilmente tutti. Voglio parlarvi di soldi, dei “nostri” soldi. Ho usato di proposito le virgolette perché spesso ci scordiamo che il denaro che teniamo abitualmente nel portafogli e siamo abituati a considerare nostro, in realtà non ci appartiene. Appartiene ad una associazione a delinquere denominata Banca Centrale Europea, che, dopo averlo stampato a costo tipografico, lo presta allo Stato italiano e agli altri Stati vittime di questo raggiro a tassi da usura.

 

Voglio parlarvi di soldi, appunto, perché la notizia del giorno è che Fabrizio Saccomanni, Ministro dell’Economia e delle Finanze del Governo Letta, ha confermato al Senato l’intenzione di introdurre nuovi e ulteriori vincoli sull’uso del contante, attualmente stabilito per importi non superiori ai 1.000 Euro.

 

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Nov 01 2013

I NEMICI DEL POPOLO OGGI NON HANNO LA BANDIERA NERA, NE ROSSA MA IL COLLETTO BIANCO

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Ecco come l’organo di stampa dell’attuale “Partito Democratico” diede la notizia della morte di un SANGUINARIO DITTATORE, che ha sulla coscienza almeno 20 milioni di morti. Un macellaio che non ha niente a che invidiare a Hitler in quanto a disumanità. Ai tempi dell’URSS i dissidenti finivano nei gulag; bastava che un vicino di casa denunciasse di “aver sentito tizio criticare il governo” per finire ai lavori forzati in condizioni non dissimili da quelle dei lager nazisti.

 

Rimarrà alla storia il “non un passo indietro“,  motto mitizzato dai figli di papà a cui piace fare i rivoluzionari con la maglietta di Che Guevara e la bottiglia in mano. “Non un passo indietro” i sovietici lo dicevano ai giovani militari che mandavano al massacro al fronte; uno davanti con il fucile, un altro dietro pronto a raccogliere il fucile quando moriva il “compagno”; e se osavi tornare indietro, ti sparavano loro.

 

La storia la scrivono i vincitori: pertanto mentre i massacri nazisti sono stati enfatizzati, quelli sovietici sono stati nascosti; probabilmente conosciamo solo una minima parte delle angherie, dei crimini contro l’umanità, delle MOSTRUOSITA’ commesse sotto l’effige della “falce e martello”, simbolo di MORTE E SOFFERENZA non meno della svastica, alla quale qualcuno, incredibilmente, si ispira ancora oggi.

 

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Nov 01 2013

EUROGENDFOR LA POLIZIA EUROPEA CON LICENZA DI UCCIDERE

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Il corpo sovranazionale eurogendfor è stato istituito ormai da diversi anni, ma i mass media non ne hanno mai parlato. Comandata dalla NATO, quindi dagli Stati Uniti, nonostante operi in alcuni stati europei (non tutti hanno ratificato il trattato)  dispone di poteri illimitati che vengono descritti di seguito e potete leggerli nel testo del “Trattato di Velsen” che dispone la nascita del corpo.

 

Nonostante sul web i blog liberi abbiano parlato ampiamente di Eurogendfor, molte persone lo ignorano completamente, pertanto continuiamo a martellare, cerchiamo di svegliare i nostri connazionali dormienti!

 

Nota: Il Trattato di Velsen è stato ratificato da Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo; ma in seguito ha aderito anche la Romania.

 

Redazione Informati

 

 

EUROGENDFOR, LA NUOVA POLIZIA EUROPEA CON POTERI ILLIMITATI

 

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Praticamente non ne ha parlato nessuno. Praticamente la ratifica di Camera e Senato è avvenuta all’unanimità. Praticamente stiamo per finire nelle mani di una superpolizia dai poteri pressoché illimitati. Che sulla carta è europea, ma che nei fatti è sotto la supervisione statunitense. Tanto è vero che la sede centrale si trova a Vicenza, la stessa città dove c’è il famigerato Camp Ederle delle truppe USA

 

Alzi la mano chi sa cos’è il trattato di Velsen. Domanda retorica: nessuno. Eppure in questa piccola città olandese è stato posto in calce un tassello decisivo nel mosaico del nuovo ordine europeo e mondiale. Una tappa del processo di smantellamento della sovranità nazionale, portato avanti di nascosto, nel silenzio tipico dei ladri e delle canaglie.

 

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Nov 01 2013

LA DITTATURA EUROPEA ENTRA NEL VIVO: IN GRECIA DAL 24 OTTOBRE E’ REATO MANIFESTARE DISSENSO O CONTRARIETA’ VERSO LE SANZIONI I GOVERNI I RAPPRESENTATI DELL’UE

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Grecia, in carcere chi critica l’Unione Europea!

 

Un destino cupo attende le persone che non sono d’accordo con le strutture, le istituzioni, i rappresentanti, i provvedimenti o gli strumenti di questa Unione Europea. Come spiega George Delastik, noto giornalista, da giovedì 24 ottobre, il Codice Penale della Grecia ha inserito l’articolo 458 a, ossia il provvedimento relativo alle “Violazioni alla normativa UE”, con il quale si prevede la reclusione fino a due anni per chi agisce contro le strutture europee, protestando o manifestando dissenso o contrarietà verso le sanzioni, i governi, i rappresentanti dell’UE.

 

Il governo greco degli opposti (così simile al nostro governo PD-PDL) composto da Pasok e Neo Democrazia ha infatti approvato un emendamento-bavaglio per gli oppositori dell’Europa della grande finanza: chiunque osteggi la politica dell’UE rischia la galera! Dopo i 2 milioni di euro spesi dal Parlamento europeo per bloccare blog, siti e post degli euroscettici, ora in Grecia entra nel Codice Penale il reato di opposizione alla nuova dittatura, l’Europeismo.

 

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Ott 31 2013

ANCHE PER LA DECAPITAZIONE DI LUIGI XVI SI VOTÒ A SCRUTINIO SEGRETO

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Siccome anche dalle parti del Pd – al netto di amazzoni tirolesi e pitonesse – non è che brillino per intelligenza, hanno deciso di fare il gioco di Silvio Berlusconi. La gazzarra penosa in Senato di queste ore sta certificando ciò che il Cav va dicendo da vent’anni: è in atto una persecuzione. Vero o no, rimaniamo ai fatti: la Giunta per il regolamento di Palazzo Madama sta valutando se deliberare la votazione palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Tradotto, sta studiando e varando una norma contra personam. Un cambiamento fatto esclusivamente contro l’odiato nemico. Una specie di lodo concordato dai piddini famelici e dai circensi pentastellati. Con tanto di indecisi in mezzo e di italotedeschi che perdono l’aereo a poche ore dal voto.

 

Neanche il voto sulla decapitazione di Luigi XVI, nel 1792, avvenne a scrutinio palese. Dopo le dichiarazioni di voto, infatti, si passò a uno “scrutinio di controllo”. Qui, invece, immersi nel mefitico clima da piazzale Loreto perenne, da resa dei conti finale, ecco che si passa la cera sulla lama della ghigliottina. Si vuole lo spettacolo pubblico, il sangue che eccita, che dà quella scarica di adrenalina che anche i vecchi politicanti del Senato come Zanda riescono a sentire. Non si accorgono che l’esecuzione pubblica fatta rompendo le regole creerà un martire pronto per la salita all’onore degli altari, alla canonizzazione. Pronto per fare incetta di voti, per recuperare quei margini di manovra che ora neppure all’orizzonte si vedono. Contenti loro, contenti tutti. Non sarebbe altro che l’ennesimo capolavoro di limitatezza politica. Ma a questo sono ben abituati, la storia parla.

 

 

Fonte: visto su DAW del 30 ottobre 2013

Link: http://www.daw-blog.com/2013/10/30/anche-per-la-decapitazione-di-luigi-xvi-si-voto-a-scrutinio-segreto/

 

 


Ott 31 2013

L’ECCEZIONALE STUPIDITÀ DI QUEST’EPOCA BASTARDA

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:25

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Siamo individui senza radici, destinati a soccombere, travolti dalla furia e dalla collera di quel Dio che abbiamo voluto sfidare e ridicolizzare, profanando la sua Opera e violando i confini del suo imperscrutabile disegno celeste”.

 

Il valore supremo e vivificante della “diversità” (che è l’essenza stessa delle ragioni, della vita), è stato, di fatto, soppiantato e soppresso da un’opera di omologazione mentale che non trova precedenti nella storia dell’umanità. Non rendersi conto di questa realtà sostanziale e lapalissiana, (che ci uniforma in una sorta di appiattimento verso il basso, alle tendenze dominanti, propagandate e sdoganate, come opportune, dal Sistema Relativista), la dice lunga sullo stato di narcolessia prodotto negli individui.  Siamo, tutti quanti l’effetto di un diabolico esperimento di clonazione di massa e di lavaggio del cervello, risultato di una speciale e inedita forma di schiavitù che, per un assurdo contrasto logico, ci porta a ritenerci liberi. L’omologazione dei comportamenti e dei modi, in un unico pensiero dominante, tende a raggruppare tutte le identità in una sola, rendendo superflue, nulle e dissonanti, tutte le altre.
Un tempo, la diversità, era Regina di creatività, di tradizione, di storia, di cultura, di immaginazione e di sapere e, ogni essere umano rappresentava, per unicità, una delle infinite tessere che andavano a comporre l’immagine trascendente di quell’immenso e misterioso puzzle, icona del mistero infinito.

 

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Ott 30 2013

NON SAPPIAMO PIÙ COME DIRLO, NON SAPPIAMO PIÙ QUALI PAROLE USARE, MA LO RIPETEREMO FINO ALLA NOIA. QUI È SUICIDIO ASSISTITO DI MASSA

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L’euro è una truffa come lo è la comunità europea in questo stato di cose: ossia sotto la blindatura dei trattati Maastritch, Lisbona, Mes, Fiscal compact, Nato, WTO, ecc.

 

Non abbiamo più la sovranità di niente se non soltanto quella di decidere chi ci deve prendere per i fondelli per un altro turno (ed in parte nemmeno quella: leggasi porcellum).

 

Ora se uno è consapevole di essere vittima di una truffa cosa fa?

 

1) Aspetta perché non è ancora convinto della truffa?

2) Denuncia il truffatore e lo insegue?

3) Si lascia truffare perché in fondo si lasciano truffare tutti?

4) Fa di tutto per uscire dalla truffa e la fa conoscere agli altri?

 

Sono quattro ipotesi che potrebbero rappresentare uno scenario di gente normale. Già: ma cosa vuol dire normale, in un paese dove l’informazione è orribilmente manipolata?
Il popolo manipolato e stregato dalla politica asservita alla finanza internazionale non si muove. Meglio: è la maggioranza che non si muove.

 

Se diamo per buono il movimento di Grillo, almeno il 26% di quelli che sono andati a votare sembra si siano svegliati almeno per affermare che così, non si può più andare avanti. Non siamo convinti che siano consapevoli sulle fondamentali (multinazionali, moneta-debito, NWO) ma lo sono di certo sulla cattiva gestione dello Stato (sprechi, ruberie, nepotismo, corruzione, ecc).

 

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