Lug 15 2013

LA STORIA TACIUTA

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A poco più di due anni dall’uscita della prima edizione, desideriamo ringraziare nuovamente il direttore Blondet per averci dato quest’opera fondamentale. Grazie ad un impegno indefesso che prosegue ormai da decenni, nessuno meglio di Blondet avrebbe potuto incarnare l’icona dell’investigatore par excellence di cui, tanto ironicamente, si è prestato a vestire i panni per la grafica di copertina. Di seguito la presentazione di Blondet, scritta al lancio del libro.

 

EFFEDIEFFE edizioni

 

Ho ritenuto necessario ripubblicare in questa nuova veste, titolata Tutti i complotti, la serie completa dei miei libri dal titolo Complotti (I, II e III), più il saggio Il Collasso, che ne è il seguito, più l’appendice Divagazioni, di 84 pagine, che aggiorna le tematiche all’inizio del 2002, perché le vecchie edizioni sono ormai esaurite, ma continuano ad essere richieste. Il che è consolante per l’autore, dato che i saggi, pur concepiti e pubblicati qualche anno fa, evidentemente vengono ritenuti ancora attuali da un numero crescente di lettori; ma non è questo che conta. Conta il fatto che questi saggi e inchieste restano anzi diventano sempre più necessari per chi vuol capire a fondo la catastrofe terminale del sistema chiamato Occidente, in cui siamo tutti coinvolti, e vittime.

 

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Giu 27 2013

I SEGRETI INDICIBILI DELLA GUERRA A BERLUSCONI

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VEN’ANNI DI TRAME, DAGLI USA A MOSCA QUEI PATTI SEGRETI PER FAR  FUORI IL CAVALIERE (1)

 

L’amicizia con Putin è stata un boomerang per Silvio: Gorbaciov ha tessuto una rete per indebolirlo. Una vasta operazione che non dipende certo dai presunti sexy-gate

 

Non credo ai complotti internazionali, che andavano molto di moda fra noi giornalisti negli anni Sessanta e Settanta (vedevamo «piste» nere, rosse e bianche in ogni pertugio della politica) ma alle influenze internazionali e alle loro conseguenze sì. Molti di noi hanno pensato che il processo per mafia contro Giulio Andreotti e l’operazione Mani Pulite avessero anche a che fare con dei circoli americani dalla memoria lunga che non dimenticavano Sigonella.

 

Non lo sapremo mai. Certo, fa impressione che nessun editore italiano se la sia sentita di pubblicare un libro uscito solo in inglese, The Italian Guillotine (La ghigliottina italiana), firmato da Stanton H. Burnett e Luca Mantovani.  Il libro è del 1998 e nella premessa a pagina 9 vi si legge: «Un gruppo di magistrati altamente politicizzati, in larga maggioranza orientati a sinistra, agendo come pubblici ministeri, hanno usato una legittima inchiesta giudiziaria per perseguire, selettivamente, i loro nemici politici, ignorando o minimizzando misfatti simili dei loro alleati politici. L’investigazione di fondo è stata un’inchiesta su pratiche che erano andate avanti per decenni… I magistrati sono stati abbondantemente appoggiati da un gruppo di quotidiani e settimanali, tutti di proprietà di alcuni pochi grandi industriali che avevano una chiara posta in gioco nel successo del colpo di Stato».

 

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Giu 25 2013

DECALOGO DI ASSAGO CHE MIGLIO RPEFERIVA CHIAMARE “BREVIARIO”

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Gianfranco Miglio 

Con il consenso della gente si può fare di tutto: cambiare il governo, sostituire la bandiera, unirsi a un altro paese, formarne uno nuovo”.

 

Il Decalogo di Assago è stato redatto da Gianfranco Miglio, con contributi dei collaboratori della Fondazione Salvadori. È stato presentato ad Assago, il 12 dicembre 1993, al Secondo Congresso della Lega Lombarda. Altri tempi e altra storia: parliamo infatti di vent’anni fa. Quel lavoro e la stessa figura di Miglio furono poco dopo seppelliti dalle scelte di Umberto Bossi e dalla conseguente uscita dello stesso Miglio dalla Lega Nord.

Lo riproponiamo perché i nostri lettori possano giudicare, e commentare, cosa vi sia in esso ancora di attuale ed eventualmente di emendabile, o addirittura di non condivisibile, all’interno del dibattito su un eventuale movimento separatista avviato su L’Indipendenza.

 

In coda riproponiamo poi l’intervento che Miglio pronunciò pochi mesi, dopo in Senato, 17 maggio 1994,   nel dibattito sulla fiducia al primo governo Berlusconi, quando aveva già lasciato alla Lega.

Le previsioni su quanto sarebbe accaduto negli anni a venire sono di una drammatica lucidità, con la sola variante che il bicchiere di olio di ricino lo stiamo bevendo adesso, ma con davanti nessuna prospettiva…

 

 

IL DECALOGO DI ASSAGO

 

Il “Decalogo di Assago” è stato redatto da Gianfranco Miglio, con contributi dei collaboratori della Fondazione Salvatori ed è stato presentato ad Assago, il 12 dicembre 1993, al secondo Congresso della Lega Lombarda.

 

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Giu 24 2013

RIFORMA FEDERALE: LE TRE REPUBBLICHE DI MIGLIO

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di GABRIELE COLTORTI

 

Il modello di Costituzione federale elaborato da Gianfranco Miglio prevede una riscrittura della Costituzione che riguarderebbe non solo la seconda parte, ma anche numerosi articoli contenuti nella prima parte e nei principi fondamentali. La stragrande maggioranza dei costituzionalisti ritiene che i primi articoli della Costituzione italiana siano intoccabili. Il professore comasco non era per nulla d’accordo: ho ascoltato tempo fa la registrazione di un’intervista del 1994 in cui sosteneva che la Carta del ’48 era rivoltabile come un calzino. A suo giudizio, l’unico articolo che non poteva essere modificato era il 139, ove è scritto esplicitamente che “la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. Naturale quindi che per Miglio fosse del tutto insensata una riforma limitata alla seconda parte della Carta, come invece ci propongono tutti i partiti italiani, dal centrodestra al centrosinistra compreso il Presidente della Repubblica. No, direbbe oggi il professore: “Le vere Costituzioni federali o sono tali o non lo sono”.

Ma veniamo al modello costituzionale elaborato da Miglio. Presentato al Congresso della Lega Lombarda tenuto Assago nel 1993, venne perfezionato e parzialmente modificato nelle pubblicazioni apparse negli anni successivi: il Modello di Costituzione federale per gli italiani uscito nel 1995, la prima edizione dell’Asino di Buridano (1999) e la seconda edizione del 2000.

 

I Principi fondamentali della Costituzione federale proposta da Miglio

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Giu 23 2013

CHIUDETE EQUITALIA, HA I BILANCI IN ROSSO

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Il sole 24 ore del 18 giugno  http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-06-17/ecco-conti-equitalia-perdite-220034.shtml  ha pubblicato una notizia che già da qualche tempo circolava negli ambienti ben informati:  Equitalia ha i bilanci in rosso. La società che dà lavoro a 8100 dipendenti ha speso nel 2012 in sole paghe, 506 milioni di euro per un costo medio  per ogni addetto di 62.500 euro/anno,  altri  450 milioni se ne sono andati per i servizi. Quindi per far funzionare Equitalia ci sono voluti nel 2.012. 956 milioni di euro.

Dal 2010 a tutto il 2012 Equitalia ha accumulato perdite per 40 milioni di euro; solo nel 2012 ha chiuso con un lieve avanzo di 8 milioni.

Al di là della ricerca dei motivi che hanno portato l’ente esattore in perdita c’è da chiedersi quale sia il vantaggio per lo Stato italiano tenere in vita simile carrozzone.

Il comune cittadino potrebbe pensare che quanto recuperato da Equitalia venga immesso in circolo per la gestione della cosa pubblica e abbassare così il livello delle esigenze di cassa: ma non è così perché abbiamo visto che l’incassato non copre nemmeno le spese.  In pratica lo Stato, creditore nei confronti dei cittadini, da lavoro a 8100 dipendenti per recuperare quei crediti che vengono però assorbiti oltre misura dalla stessa struttura esattoriale.

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Giu 22 2013

I FONDAMENTI DEL VERO FEDERALISMO DI GIANFRANCO MIGLIO

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Quali sono per Gianfranco Miglio i fondamenti di un vero regime federale? Nell’introduzione al volume Federalismi falsi e degenerati (Milano, Sperling&Kupfer 1997), Miglio elencava con grande chiarezza i pilastri su cui deve poggiare un regime fondato su un patto costituzionale in grado di salvaguardare e conciliare l’irriducibile diversità dei territori. Le vere Costituzioni federali sono quelle in cui:

 

a) il federalismo è interno al sistema politico e ne costituisce l’asse portante.

 

In tutti i sedicenti sistemi “federali” (Germania, Stati Uniti) o quasi “federali” è la prima Camera a rivestire un ruolo politico decisivo nella legislazione e – nei regimi parlamentari – a controllare il governo dandogli o togliendogli la fiducia. La Camera dei rappresentanti statunitense, il Bundestag tedesco sono collegi in cui dominano i grandi partiti “nazionali”, in cui i parlamentari sono eletti direttamente dal “popolo sovrano”. Quelli per Miglio erano falsi sistemi federali perché il federalismo tende ad essere confinato in una seconda camera (Bundesrat in Germania, Senato negli Stati Uniti) che ha uno scarso potere di controllo nei confronti del governo centrale. Se il federalismo deve essere l’asse portante del sistema, questo significa che per Miglio la Camera politica, quella in grado di controllare il governo federale deve essere l’assemblea in cui siedono i rappresentanti delle maggiori Comunità territoriali in cui si articola la Federazione. Nel modello costituzionale di Miglio l’Assemblea federale sarebbe formata dalla riunione periodica delle Diete (Parlamenti) delle tre Repubbliche i cui membri verrebbero eletti dalle rispettive popolazioni: 100 deputati dalla Padania, 100 dal Centro Italia, 100 dal Mezzogiorno. A questi 300 deputati si aggiungono i delegati dei Consigli delle 5 Regioni a Statuto speciale: 15 deputati siciliani, 10 sardi, 10 friulani, 6 dal Trentino Alto Adige/Sud Tirolo, 5 dalla Valle d’Aosta. In tutto 346 deputati con un taglio di 284 parlamentari rispetto ai 630 del nostro ordinamento.

 

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Giu 20 2013

LA CINA SOTTOCASA. MA GLI ISPETTORI ITALIANI HANNO ALTRO DA FARE

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Il prezzo dei prodotti fabbricati in Cina non trova concorrenza con quello dei prodotti fabbricati in Europa. Il grande Prodi diceva che la nostra salvezza sarebbe stata la qualità, la tecnologia, ma anche in questo la Cina sta facendo passi da gigante potendo contare sulle multinazionali che non hanno alcuna remora a trasferire lì, tecnologie e know how.

 

Ma la Cina non si limita a produrre a casa sua per farci una concorrenza spietata  perché è arrivata qui da noi e, sotto casa nostra, formichine cinesi producono dalle 8 alle 23 di ogni giorno e di qualsiasi Festa Comandata, manufatti che fino a qualche anno fa impegnavano manodopera locale.

 

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Giu 13 2013

ITALIA, POTENZA SCOMODA: DOVEVAMO MORIRE, ECCO COME

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Le privatizzazioni degli anni 90

 

2 maggio 2013

 

Il primo colpo storico contro l’Italia lo mette a segno Carlo Azeglio Ciampi, futuro presidente della Repubblica, incalzato dall’allora ministro Beniamino Andreatta, maestro di Enrico Letta e “nonno” della Grande Privatizzazione che ha smantellato l’industria statale italiana, temutissima da Germania e Francia. E’ il 1981: Andreatta propone di sganciare la Banca d’Italia dal Tesoro, e Ciampi esegue. Obiettivo: impedire alla banca centrale di continuare a finanziare lo Stato, come fanno le altre banche centrali sovrane del mondo, a cominciare da quella inglese. Il secondo colpo, quello del ko, arriva otto anno dopo, quando crolla il Muro di Berlino. La Germania si gioca la riunificazione, a spese della sopravvivenza dell’Italia come potenza industriale: ricattati dai francesi, per riconquistare l’Est i tedeschi accettano di rinunciare al marco e aderire all’euro, a patto che il nuovo assetto europeo elimini dalla scena il loro concorrente più pericoloso: noi – l’Italia.  A Roma non mancano complici: pur di togliere il potere sovrano dalle mani della “casta” corrotta della Prima Repubblica, c’è chi è pronto a sacrificare l’Italia all’Europa “tedesca”, naturalmente all’insaputa degli italiani.

 

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Giu 10 2013

COCA-SALASSO ITALIA: NOI CI METTIAMO L’ACQUA E LORO LE BOLLICINE

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:20

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Andrea Koveos per la Notizia

 

Coca Cola “light” sulle tasse. Così lo Stato si beve miliardi. La multinazionale paga l’acqua pochissimo.

Nel 2011 la Coca-Cola Hbc Italia Srl ha prelevato 2 miliardi e 400 milioni di litri d’acqua a un costo irrisorio: qualche decina di migliaia di euro – Il fatturato italiano è di 1 miliardo di euro – Se venissero applicati canoni equi, Coke dovrebbe pagare   allo stato più di 100 milioni…

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Giu 08 2013

MARIO MONTI SFANCULEGGIATO ANCHE DAI SUOI EX MINISTRI

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Andrea Riccardi  e Mario Monti

 

1. “SCIOLTA CIVICA”! SE MARIO MAURO MOLLA MONTI, ANDREA RICCARDI LO SFANCULEGGIA! –

2. IL PIO UOMO DI S. EGIDIO, IN CENE E INCONTRI PRIVATI, PARLA APERTAMENTE MALISSIMO DEL SUO EX PRESUNTUOSO LEADER E RACCONTA PARTICOLARI INEDITI DEL GOVERNO MONTI –

3. LA CHICCA PIÙ IMPORTANTE E’ QUESTA: PIÙ MONTI ASSUMEVA PROVVEDIMENTI LACRIME E SANGUE, PIÙ ESODATI LA FORNERO CREAVA, PIÙ SALIVA LA PROTESTA E LA SOFFERENZA DELLE CLASSI PIÙ DEBOLI, PIÙ A PALAZZO CHIGI ERANO SODDISFATTI PERCHÉ PROPRIO QUELLA ERA LA DIMOSTRAZIONE LAMPANTE DI CREDIBILITÀ VERSO LA SIGNORA MERKEL. CIOÈ, PIÙ LEGNATE RIUSCIVANO A DARE AL PAESE PIÙ PENSAVANO DI ESSERE FORTI IN EUROPA –

 

Scelta Civica, come una clessidra che lentamente ma inesorabilmente fa scorrere la sabbia del tempo sul profilo gia’ merkeliano di Monti Mario, si avvia davvero a diventare “Sciolta Civica”. Gli ultimi segnali sono due. Il primo: Mauro Mario, ministro della Difesa e ciellino si appresta a dire addio al suo capo partito poiché sta già dando vita ad una iniziativa propria nelle regioni, nel solco tradizionale del Partito Popolare Europeo.

Il secondo: Incredibile a dirsi, Riccardi Andrea, l’uomo di S.Egidio, il ministro della cooperazione, l’uomo che aveva in mano le chiavi del partitino, ormai parla apertamente malissimo del suo ex presuntuoso leader in tutte le sedi e racconta particolari inediti di quanto il governo di cui ha fatto parte sia stato all’insegna di un sadismo politico servile alla Merkel e alla Germania come nessuno mai prima aveva fatto in Italia

Mauro Mario nei prossimi giorni dirà chiaro e tondo all’ex Mose’ Monti che l’esperienza politica comune e’ finita, accodandosi in questo a Montezemolo Luca, a Casini Pierferdinando e allo stesso Riccardi. Quanto a quest’ultimo, vale la pena (visto che del governo Monti gli italiani hanno sopportato per un anno non soltanto molte decisioni sballate ma anche i fiumi di bava sui grandi giornali e le televisioni) di riportare alcune altre cose che egli racconta a chiunque gli capita di incontrare.

La più importante e’ questa: più Monti assumeva provvedimenti lacrime e sangue, più esodati la Fornero creava, più saliva la protesta e la sofferenza delle classi più deboli, più a Palazzo Chigi erano soddisfatti perché proprio quella era la dimostrazione lampante di credibilità verso la signora Merkel Angela. Cioè, più legnate riuscivano a dare al Paese più pensavano di essere forti in Europa.

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Giu 07 2013

LA VIA EUROPEA AL TOTALITARISMO NATURALE

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I popoli dell’Occidente stanno accettando pacificamente e senza pubblico dibattito la soppressione graduale dei principi ritenuti fondamentali per il diritto e la legittimità, come fino a pochi anni fa erano intesi.

 

Se, negli anni ’80, avessimo proposto di trasferire le leve macroeconomiche monetarie a una banca internazionale totalmente autonoma e irresponsabile, saremmo stati presi per matti; e se avessimo proposto una forza militare internazionale per reprimere le proteste sociali dovute a una grave depressione economica, saremmo stati isolati e accusati di nazismo.

 

La finanziarizzazione dell’economia ha sottoposto alla guida di interessi speculativi di cerchie ristrette la produzione di beni e servizi per la collettività, la distribuzione delle risorse, i livelli e le condizioni occupazionali, la facoltà di concentrare i redditi, regolare moneta e credito, demolire lo stato sociale e redistributivo, far competere i lavoratori dei paesi avanzati con quelli pagati un ventesimo e senza diritti sindacali.

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Giu 06 2013

DIVERSAMENTE BIANCHI

Category: Società e politicagiorgio @ 01:11

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I  risultati dei violenti scontri di questi giorni degli immigrati  in Svezia

 

Se il nuovo primo ministro, nuovo si fa per dire, Enrico Letta voleva veramente trasmettere un segnale di cambiamento e di rinnovamento a tutta la popolazione italiana, facendo presagire che il suo sarebbe stato finalmente un governo di rottura con il passato, al posto del nuovo e contestato ministero per l’integrazione avrebbe dovuto proporre la costituzione della Immigration & Checkpoint Authority, copiando letteralmente il modus operandi di altri stati che hanno posto il monitoraggio ed il controllo dell’immigrazione quasi come fosse una priorità nazionale. La strada che invece ha intrapreso l’attuale governo purtroppo appare sin dall’inizio decisamente infelice oltre che insensata sul piano economico. Tralasciando i pietosi commenti sullo jus soli (diritto al suolo)  e sulla sua effettiva necessità per questo paese in costante declino sociale, sembra vano ricordare a questi nuovi interlocutori dello stato come si comportano invece altre nazioni che hanno vissuto con molti decenni di anticipo rispetto a noi il fenomeno dell’immigrazione sia controllata che clandestina. Ne ha fatto menzione anche in più occasioni persino il primo ministro inglese, David Cameron, sottolineando come ormai il multiculturalismo sia un fenomeno sociale con strascichi economici completamente fallimentare.

 

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Mag 20 2013

IL PAPA FRANCESCO LANCIA UN MESSAGGIO CONTRO IL CAPITALE FINANZIARIO

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di Luciano Lago

“Questa e’ una crisi dell’uomo, che distrugge l’uomo. Nella vita pubblica, politica se non c’e’ l’etica tutto e’ possibile, tutto si puo’ fare.  Allora vediamo, leggiamo i giornali come la mancanza di etica nella vita pubblica fa tanto male all’umanita’  intera”. Lo ha detto papa Francesco durante la veglia con i movimenti. ‘Banche più importanti di famiglie? Chiesa è contro

 

Il 18 Maggio 2013 è stata una giornate particolare: il Papa ha lanciato ieri un suo messaggio al mondo :

Se cadono gli investimenti, le banche, questa e’ una tragedia, se le famiglie stanno male, non hanno da mangiare allora non fa niente: questa e’ la nostra crisi di oggi. La Chiesa povera per i poveri va contro questa mentalità. Questa è una crisi dell’uomo che distrugge l’uomo”‘,  ha detto ancora Papa Francesco durante la veglia in S.Pietro.

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Mag 16 2013

ALLA RICERCA DELLA LIQUIDITÀ PERDUTA

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:08

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DI MARCO DELLA LUNA

 

Il sistema-paese soffre di arretratezza tecnologica e infrastrutturale, di inefficienza e dispendiosità della macchina amministrativa, di lentezza e corruzione di quella giudiziaria, di costi elevati di una politica e di una burocrazia ampiamente parassitarie, per non parlare dell’influenza istituzionale della criminalità organizzata e, ovviamente, della insostenibile pressione fiscale. 
Il male di fondo, che toglie i mezzi anche per affrontare gli altri mali, e da cui direttamente dipendono insolvenze, fallimenti, licenziamenti, crollo di speranza, investimenti e consumi, è però un altro, ossia la carenza di mezzi monetari, il costo eccessivo (rispetto ai paesi competitori) del denaro, le difficoltà ad ottenere credito.

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Mag 15 2013

L’INUTILITÀ DI VIVERE ONESTAMENTE

Category: Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:08

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Come possiamo imporre regole certe al mercato quando, lo stesso, per definizione, è l’atto costitutivo dell’illegalità e del profitto ad ogni costo e con ogni mezzo?

Come possiamo appellarci alla politica quando, la stessa, che avrebbe il compito e l’onere di ridurre le disparità fra le classi sociali, diversamente le acuisce?

Come possiamo credere in un Sistema, che guarda al risparmio dei cittadini e all’applicazione delle regole civili come ad una calamità?

Come possiamo sperare nell’intervento misericordioso della Chiesa cattolica che, proprio in virtù dei principi fondanti idi equità, giustizia e libertà, caratterizza la sua vocazione e missione, quando la stessa, spartisce con il potere, vizi, perversioni, privilegi e impunità?

Come possiamo, in fine, minimamente immaginare una rivolta di popolo che restituisca dignità e decoro a questo paese quando, gli stessi individui non sono in grado di rinunciare alla più effimera dipendenza e insulso privilegio,
disertando, così, ogni più remoto barlume di solidarietà?

Per tutti questi motivi, “la disperazione più grande che possa impadronirsi di una società, è il dubbio che vivere onestamente sia inutile.  Una tale disperazione, avvolge questo paese da molto tempo.” (C.A.)

 

Fonte: visto su  STAMPA LIBERA del  7 maggio 2013

Link: http://www.stampalibera.com/?p=62756

 


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