Mar 30 2013

CASALEGGIO E IL PENSIERO MASSONICO

 

GRILLO SUPERSTAR, AL PROSSIMO VOTO MAGGIORANZA ASSOLUTA/SPECIALE

di Roberto Dal Bosco

 

Chi è Casaleggio? In cosa crede? A cosa si ispirano le sue complicate teorie? Esistono dei legami con la massoneria? Nel giorno in cui Panorama lancia la sua inchiesta sul guru di M5S La Nuova Bussola dà la sua interpretazione.

 

Chi è davvero Gianroberto Casaleggio? Quali segreti nasconde nella sua vita trascorsa il «guru» informatico di Beppe Grillo? In che cosa crede? Un’approfondita inchiesta, cui il settimanale Panorama dedica la copertina del numero in edicola da domani, giovedì 28 marzo, rivela nei dettagli un Casaleggio del tutto inedito: le due mogli, i due figli, le case, l’auto… Particolarmente interessanti sono i rapporti di Casaleggio con Giuliano Di Bernardo, già gran maestro del Grande oriente d’Italia e fondatore della Gran loggia regolare, massima autorità sulla e nella massoneria italiana. Con Panorama Di Bernardo sottolinea il comune sentire che lo lega a Casaleggio: «La sua visione e la mia sono molto simili» dice Di Bernardo.

Continua a leggere”CASALEGGIO E IL PENSIERO MASSONICO”


Mar 30 2013

MARRA: POLITICI O GIORNALISTI DI ‘SUCCESSO’ SOLO SE MASSONI O BILDERBERGHINI O PRO-ILLICEITÀ BANCARIA…

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 00:01

massoneria bilderbderg bank

 

Pannella si è praticamente vantato di essere massone pochi giorni fa da Radio Radicale, raccontando, tra l’altro, di quando, già qualche decennio fa, incontrò Pietro Grasso che si recava a una riunione massonica.  Del resto quello svergognato di Pannella è vicino a quella gentildonna di campagna di Bonino che, di nuovo incredibilmente, fu eletta all’epoca Commissario Europeo dal Bilderberg perché ne è membro; tant’è che nessuno ha mai sentito dire né all’uno né all’altra una parola in tema di banche, e meno che mai contro le banche.

Continua a leggere”MARRA: POLITICI O GIORNALISTI DI ‘SUCCESSO’ SOLO SE MASSONI O BILDERBERGHINI O PRO-ILLICEITÀ BANCARIA…”


Mar 29 2013

LA ROTTAMAZIONE DELL’EUROPA

Dopo L’Occidente

di Ida Magli

(Tratto dal libro “Dopo l’Occidente”,  Ed. BUR. Maggio 2012)

 

….Quali caratteristiche presenterà quella parte geografica del mondo che corrisponde all’Europa, in particolare all’Europa d’Occidente , verso la metà del 2.000? SI può affermare con quasi assoluta certezza che la cultura che oggi siamo soliti indicare con il nome di “occidentale” e che la caratterizza, sarà quasi del tutto scomparsa.

Si può anche presumere che il processo di estinzione avverrà molto rapidamente. Il motivo è evidente: le culture vivono attraverso gli uomini che ne sono portatori.

Verso il 2050 l’Europa sarà abitata da un gran numero di Africani insieme a gruppi di media consistenza di Cinesi e di Mediorientali a causa della continua e massiccia immigrazione dall’africa e dall’Oriente e dall’altissima prolificità di queste popolazioni, superiore in genere di almeno 5 volte a quella degli Europei.

Il 1° Gennaio del 2012 tutti i giornalisti hanno gridato di esultanza perché i primi nati in Italia durante la notte di Capodanno erano stranieri: un dato di fatto sufficiente a far capire quale sia il destino dell’Italia e dell’Europa: la scomparsa dell’italianità e la fine degli Europei è già in atto.  Tanto più poi la fine è assicurata perché i governanti ed i loro sacerdoti -giornalisti ne godono. Come ho già rilevato più volte, è questo il segno più sicuro. Ci troviamo nella paradossale situazione in cui il medico è felice che i suoi pazienti muoiano e vi contribuisce attivamente esortandoli a fare presto.

La morte dell’Italia è già in atto soprattutto per questo: perché nessuno combatte per farla vivere; persino perché nessuno la piange. E’ contro natura, contro la realtà dei sentimenti umani, ma è così: stiamo morendo nel tripudio generale, con una specie di suicidio “felicemente assistito” dai nostri stessi leader, governanti e giornalisti.  Non per nulla l’idea del suicidio assistito è nata in Occidente.

Continua a leggere”LA ROTTAMAZIONE DELL’EUROPA”


Mar 28 2013

GLI INCAPACI AL GOVERNO CHE STANNO UCCIDENDO LA NAZIONE

Category: Monolandia,Roba da Italia,Società e politicagiorgio @ 21:22

Giuliano-Amato.1024

Giuliano Amato

 

di MARCO CHIERICI

 

Gli italiani si sono recati al voto oltre un mese fa, dopo oltre un anno di lacrime e sangue ad opera di un governo che ha dimostrato solo la banale capacità irritante di aumentare tutte le tasse possibili. E siamo ancora qui ad aspettare una soluzione che non arriva.

Fra tre mesi un altro aumento dell’IVA si mostrerà un ennesimo boomerang per le stupide e mal gestite casse del fisco. Sarà un boomerang molto simile all’applicazione del superbollo auto. Per questo dispettoso balzello, il mercato, con il suo enorme indotto che esisteva attorno alle auto di una certa cilindrata, considerata da ricchi, è crollato, causando un grave danno allo stesso Stato che decise di punire i proprietari di vetture di classe alta.  Hanno così subito una frenata tragica i passaggi di proprietà, gli acquisti di autovetture, i fatturati delle case automobilistiche, il commercio di pneumatici, i volumi d’affari di officine specializzate, di compagnie assicurative, ecc.

Continua a leggere”GLI INCAPACI AL GOVERNO CHE STANNO UCCIDENDO LA NAZIONE”


Mar 28 2013

PERCHÉ L’EUROPA È DESTINATA A NON SOPRAVVIVERE ALLE TENTAZIONI STATALISTE DEI SUOI TECNOCRATI

crisi_risorse_economia_povertà_decrescita-480x580

 

Crescita. Questa è la parola d’ordine che campeggia da anni nel dibattito pubblico. Eppure, più se ne parla e meno si propongono soluzioni coerenti a riguardo.

Da destra a sinistra si tuona contro l’austerity, ma solo per poter scialacquare quel po’ di denaro che lo stato italiano riesce a estorcere ai propri cittadini e indebitare ancor più Stato, famiglie e imprese. E chi predica il rigore (Monti), predica bene e razzola malissimo, perché si guarda bene dall’applicarlo al settore pubblico, salvo massacrare di tasse il privato. E per un paese che ha il suo maggior problema nell’eccesso di presenza pubblica nell’economia, non mi sembra la soluzione migliore per far ripartire le cose. Insomma, sia gli spendaccioni, sia i tecnocrati pro-austerity sono accomunati da un unico proposito: non diminuire il perimetro d’azione dello Stato e degli enti pubblici.

Come mai? Certo, per un politico è sempre più vantaggioso spendere a favore alcuni, piuttosto che diminuire le imposte per tutti, perché a lui interessa il voto del 50% più 1 degli elettori per vincere le elezioni. Infatti, lo strumento della spesa pubblica consente di spendere a favore di alcuni i denari di tutti, che sono tanti in assoluto e ancor di più se ripartiti tra pochi (il 50% più 1), che ne traggono perciò un vantaggio sufficientemente grande da spingerli a essere riconoscenti al momento del voto.

Ma a preservare lo Stato così com’è, oltre a queste motivazioni già da tempo note alla scienza politica, ce ne è un’altra legata al Trattato di Maastricht e ai famosi parametri basati sui rapporti deficit/pil e debito/pil.  Parametri che hanno il difetto di alterarsi fortemente non appena il Pil, posto al denominatore del rapporto, non cresce o diminuisce. Infatti, se il Pil cala, i rapporti deficit/pil e debito/Pil tendono ad aumentare, a meno che le voci presenti al numeratore non arrivino a zero, cosa possibile (e auspicabile), almeno in linea teorica, solo nel rapporto deficit/Pil.

Continua a leggere”PERCHÉ L’EUROPA È DESTINATA A NON SOPRAVVIVERE ALLE TENTAZIONI STATALISTE DEI SUOI TECNOCRATI”


Mar 28 2013

IL MINISTERO DEL SOTTOSVILUPPO. MENO AEROPORTI, MENO TASSE PER CHI VIAGGIA. UNA STRATEGIA DI RARA, ANZI DI NULLA INTELLIGENZA.

Category: Economia e lavoro,Monolandia,Società e politicagiorgio @ 18:51

volare-marzo-2013.750

 

Il quotidiano “Le Monde” recita il de profundis per il Prof.: “Monti per l’Europa è politicamente morto”.  Anche se ancora una volta si è  dovuto attendere il giudizio dall’estero per prendere atto di una  realtà che solo le ideologie e le caponaggini italiche riuscivano ad oscurare, ma il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: un fallimento senza se e senza su tutti i parametri economici.

Andiamo  a caso, ho acquistato il mensile Volare, editoriale di apertura:

 

IL MINISTERO  DEL SOTTOSVILUPPO. MENO AEROPORTI, MENO TASSE PER CHI VIAGGIA.  UNA STRATEGIA DI RARA,   ANZI DI NULLA INTELLIGENZA.

Ho qui davanti a me il “Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale” in Italia. Il Piano è stato presentato e sostenuto dal ministro dello Sviluppo dell’ ex Governo Monti.

Il ministro (ex) dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha annunciato per lo “Sviluppo” e per la soluzione dei gravi problemi dell’aviazione civile la chiusura di cinquanta dei centotre aeroporti italiani. Il ministro (ex) dello Sviluppo economico ha dichiarato che la chiusura è necessaria perché la gestione di queste “infrastrutture” è in passivo.

Non ci dice le ragioni di questi passivi e non ci dice se, nella sua veste di ministro, ha mai pensato o fatto qualcosa per “lo sviluppo” di queste infrastrutture. Del resto, in Italia è in passivo tutto il settore aeronautico, a cominciare da Alitalia, voluta e finanziata proprio dall’ ex ministro.

Il Presidente di Enac si è subito dichiarato pubblicamente contento della decisione del Governo perché, con la chiusura di questi cinquanta aeroporti, “si risparmieranno soldi che potranno consentire una riduzione delle tasse di atterraggio a beneficio dei cittadini viaggiatori”.

Come ognuno di noi legge sui giornali o sente e vede in televisione, per favorire “lo Sviluppo” del nostro Paese, chiudono per  fallimento più di mille (l.000) aziende al giorno. Immagino che  questi fallimenti rendano felici sia il ministro per lo Sviluppo sia  i dirigenti degli Enti statali che gestiscono amminìstrativamente i vari settori; più fallimenti, meno spese per lo Stato. Queste mille aziende che chiudono ogni giorno fanno risparmiare un sacco  di soldi di energia, di trasporto merci e di consumi vari, al nostro sistema produttivo e tengono a casa migliaia (milioni) di disoccupati … che stando fermi consumano poco, si riposano, respirano meno e hanno bisogno di cibo meno calorico.

Continua a leggere”IL MINISTERO DEL SOTTOSVILUPPO. MENO AEROPORTI, MENO TASSE PER CHI VIAGGIA. UNA STRATEGIA DI RARA, ANZI DI NULLA INTELLIGENZA.”


Mar 27 2013

EUROPA: STA NASCENDO UNA DITTATURA. FUGGITE, SCIOCCHI!

soldatogrecopiange

Soldato greco 

 

L’Europa è una dittatura, bisogna uscirne il prima possibile. Senza chiedersi cosa sarà della bolletta della luce o della rata del mutuo, perché non ci lasceranno né luce né casa. Siamo in mano a dei pazzi furiosi.

L’unica cosa amaramente buona di questa crisi è che ho capito come nascono le dittature, che SI, è proprio vero, più che da una violenza dei padroni derivano dalla tentazione dei servi, dall’ignoranza dalla mediocrità e dall’ignavia della gente (…); e a cosa dovrebbe servire la cultura umanistica: ad insegnarti con chi hai a che fare affinché tu possa fare/ripetere meno errori possibili. Infatti è per questo che l’hanno piano piano distrutta.

Evidentemente stiamo riflettendo un po’ tutti sulla stessa cosa: sta nascendo una dittatura, in Europa? A volte, mentre sento le notizie, ho dei flash di voci future  “Ma noi non sapevamo, ma noi non volevamo!”, chissà se è la sindrome di Cassandra, o soltanto memorie di un passato ancora recente.

Continua a leggere”EUROPA: STA NASCENDO UNA DITTATURA. FUGGITE, SCIOCCHI!”


Mar 26 2013

I MARÒ, CHE FARSA! TERZI SI DIMETTE E SCARICA TUTTE LE COLPE SU MONTI (CHE NON SI FA VEDERE IN AULA)

terzi

Giulio Maria Terzi signore di Sant’Agata,

 

Il marchese conte barone Giulio Maria Terzi signore di Sant’Agata, cavaliere del Sacro Romano Impero, Commendatore della Repubblica, Grande Ufficiale e cavaliere di Gran Croce al Sacro militare ordine costantiniano, si è dimesso da Ministro degli Esteri. Sul caso marò – dice Terzi – “sono solidale in modo completo con i nostri maro’ e con le loro famiglie”, e le dimissioni servono anche a “salvaguardia della onorabilita’ del nostro Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana”.

Però solo pochi giorni fa il Ministro assicurava di non avere alcuna intenzione di dimettersi. Oggi, invece, deve avere cambiato idea. Perché? Nel farlo ha, di fatto, scaricato tutte le colpe sul resto del governo e, in particolare, sul premier Mario Monti. Che non era presente in Aula.

Questa è solo l’ultima figuraccia di un governo tecnico, dei professori, delle eccellenze di questo Paese. Così ci dicevano.

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha annunciato le proprie dimissioni, un gesto che ha spiegato con la sua contrarieta’ alla decisione di far rientrare i maro’ in India e “a salvaguardia della onorabilita’ del nostro Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana”. “Mi dimetto perche’ solidale in modo completo con i nostri maro’ e con le loro famiglie”, ha aggiunto nel corso della sua relazione alla Camera sul caso dei fucilieri in attesa di giudizio a New Delhi. “Ho atteso fino a oggi per dimettermi”, ha spiegato, “perche’ volevo venire qui in Parlamento come sede della sovranita’” popolare.

 

Fonte: visto su DAW di martedì 26 marzo 2013

Link: http://www.daw-blog.com/2013/03/26/che-farsa-terzi-si-dimette-perche-ora-e-scarica-tutte-le-colpe-su-monti-che-non-si-fa-vedere-in-aula/

 


Mar 26 2013

CASO MARÒ, PROCESSATE MONTI PER MILLANTATA CREDIBILITÀ

monti-maro.1024

Massimiliano Latorre,  Mario monti e Salvatore Girone.

 

Il governo si è prima vantato di aver tenuto in Italia i marò, poi li ha scaricati. Alla faccia del prof stimato nel mondo. L’avesse fatto Berlusconi l’avrebbero crocifisso

Non c’è niente di più facile che prendere in giro i militari. Lo dimostra la vicenda surreale dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I quali furono imbarcati per difendere una nave italiana dai pirati. In acque internazionali, una notte, si avvicina al nostro bastimento un barcone non identificato. Cosa sia successo in quei momenti di concitazione, non si sa. È un fatto che i marò, allertati, sparano.

Chiunque avrebbe agito così. Peccato che un paio di uomini su quella barca rimangano fulminati. Pirati? Pescatori?  Il comandante della nave non profitta della circostanza di trovarsi in acque extraterritoriali per invertire la rotta, come chiunque avrebbe scelto di fare, ma abbocca a un invito subdolo degli indiani: «Venite in porto per espletare delle pratiche burocratiche».

Continua a leggere”CASO MARÒ, PROCESSATE MONTI PER MILLANTATA CREDIBILITÀ”


Mar 26 2013

LA PADANIA IN VENT’ANNI “RAPINATA” DI 1.100 MILIARDI DALLO STATO

nord-padania

 

di Gilberto Oneto.

 

Da un po’ di tempo si è ripreso – finalmente – a parlare di numeri e, in particolare, di residuo fiscale. Secondo la definizione di Ricolfi, esso è la “Differenza fra le entrate correnti della Pubblica amministrazione (tasse totali e vendite) e le uscite correnti al netto del servizio del debito”.

In altre parole è l’indicatore della quantità di denaro che  lo Stato italiano si porta via senza dare nulla in cambio, ovvero quello che le comunità versano in “solidarietà tricolore”, per il solo piacere di vedersi rappresentare da Napolitano e poter cantare l’Inno di Mameli. È  un numero che indica l’entità dello “scambio” (nel nostro caso della rapina) ma che non serve neppure a delineare la qualità dello stesso: si pagano “per buone” prestazioni che sono ignobili (servizi sociali, sicurezza, giustizia eccetera) e non spiega quanto di quello che ritorna sul territorio sia affettivamente a vantaggio delle comunità locali o non vada invece a finire in voci che di locale hanno solo il luogo di spesa (pubblici dipendenti meridionali, spese per immigrati eccetera).

In ogni caso si tratta di un interessante “marcatore” della strana perequazione italica, in grado di rivelare  con sufficiente  grado di accettabilità che ci guadagni e chi ci perda dall’unità e indivisibilità dell’Italia.

Il termine compare per la prima nel linguaggio comune con uno studio della Fondazione Agnelli nel 1992, riferito ai conti del 1989. Quella prima indicazione è ripresa dai Quaderni Padani n. 2 (Autunno 1995) e poi dal fascicolo  I numeri dell’oppressione, allegato a La Padania, nel novembre 1997. La stessa è ripresa nello stesso anno dal libro  L’invenzione della Padania.

Continua a leggere”LA PADANIA IN VENT’ANNI “RAPINATA” DI 1.100 MILIARDI DALLO STATO”


Mar 25 2013

DAL PARADISO ALL’INFERNO, SOLA ANDATA.

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 00:00

lottabenemale

 

L’amico Andrea Cavalleri ha scritto una interessante critica alla MMT  qui su stampalibera: Non è moderna, non è americana e non funziona: la MMT.

In particolare mi ha colpito un suo passaggio in cui mette in evidenza le due funzioni contrapposte della moneta:

“Lo Stato, nota Gesell, controllerebbe sì la totale massa monetaria, ma non avrebbe nessuno strumento per regolare la velocità di circolazione, perciò il sistema economico risentirebbe della contraddizione insita nella natura del denaro (il denaro usato abitualmente): di essere al tempo stesso mezzo di scambio e mezzo di risparmio. Il che significa che se circola (come mezzo di scambio) non viene risparmiato, ma se viene accumulato non circola, cosicché le sue due funzioni si fanno guerra, penalizzando inevitabilmente la vitale funzione di scambio, che è quella che sostiene ogni economia evoluta (che vive della divisione e specializzazione del lavoro).”

Interessante questa distinzione dei due ruoli per analizzare l’attuale situazione economica e prospettare qualche soluzione.

A ben pensarci, infatti, per quale motivo si accumula denaro? Forse che il denaro può sfamare, riparare, tenere caldo? No, il denaro presumibilmente ci permetterà di mangiare, scaldarci, ripararci, perché ci saranno presumibilmente persone disposte a darci, in cambio di quel denaro, cibo da mangiare, legna per scaldarci e vestiti per coprirci. Ma se dessimo per scontato che troveremo comunque, sempre, delle persone disposte ad aiutarci e a darci cibo e vestiti anche senza denaro? Che bisogno avremmo di accumulare denaro?

Continua a leggere”DAL PARADISO ALL’INFERNO, SOLA ANDATA.”


Mar 24 2013

PERCHÉ L’ETICA FRANCESCANA PREMIA IL MERCATO

san-francesco-chiostro-san-bernardino

Vita francescana.   Chiostro Chiesa di San Bernardino, Verona

 

Per la prima volta nella storia della Chiesa, un Papa ha scelto come nome pontificale quello di Francesco, in onore del santo di Assisi che scelse di spogliarsi dei suoi beni per condurre un’esistenza votata alla povertà.

Ma la figura di San Francesco, la sua concezione di vita e lo sviluppo della riflessione teologica francescana sono qualcosa di diverso e assai più complesso di quel che ci viene presentato da una pubblicistica spesso preconcetta e superficiale.  Francesco era figlio di mercanti e il pensiero francescano si sviluppò in territori di fiorenti commerci, come la Toscana medievale, grazie agli apporti di Bernardino da Siena e Antonino da Firenze, e la Linguadoca, regione del sud della Francia che aveva in Montpellier una città-mercato importantissima e nella cittadina di Narbonne il luogo di nascita di Jean Pierre d’Olivi (1248-1298), il più profondo pensatore economico francescano, la cui analisi giunge a conclusioni opposte a quelle di un pauperismo banale e conformista.

La povertà è il punto di partenza della riflessione teologica francescana sul problema del prezzo delle merci stabilito in base a regole che lo rendano moralmente accettabile.

Continua a leggere”PERCHÉ L’ETICA FRANCESCANA PREMIA IL MERCATO”


Mar 23 2013

A VOLTE FA MALE ESSERE ITALIANI

ministro giulio terzi di sant'agata

Il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata davanti ai due marò

 

di Toni Capuozzo

23 marzo 2013,

Un Paese non vive, e non muore, di solo spread. I due fucilieri di marina stanno viaggiando verso l’India. Il balletto del governo italiano ha messo insieme cedimenti, tradimenti della parola data, sussulti di orgoglio tardivo e ancora cedimenti. Non fosse una vicenda drammatica, si direbbe che siamo su Scherzi a parte.

Ma hanno scherzato con la memoria di due pescatori uccisi – i due marò ancora …negli ultimi interrogatori hanno ribadito la propria innocenza: hanno sparato in acqua e contro un’imbarcazione che non era il St Anthony – e con la vita, la dignità e l’equilibrio di due servitori dello Stato.

E’ inutile chiedersi cosa abbiano da dire i tanti giustizialisti italiani davanti alle violazioni del diritto internazionale.

Chedersi cosa abbiano da dire i tanti che alzavano il sopracciglio a ogni sorriso di Sarkozy, a ogni battuta di socialdemocratico tedesco, a ogni sortita di Berlusconi, a ogni articolo di Economist: dov’è il prestigio dell’Italia, adesso, che rating assegnarci ?

Serve sorridere amaro dei tanti sorrisi di compatimento davanti all’ignoranza dei neoparlamentari, adesso che siamo davanti allo spettacolo dell’incapacità di tecnici di lungo corso ?

Possiamo pensare allo stato d’animo di tanti connazionali in divisa, che stanno a Kabul o si preparano per il Mali : per quale Paese rischiano la vita ?

Siamo legittimati a preoccuparci per il fragilissimo governo che verrà, quando constatiamo che abbiamo un governo in carica tremebondo e balbettante, che smentisce se stesso ?

Fa male pensare ai due marò, convinti con cinque ore di discussione a ripartire, inghiottendo per disciplina mesi e giorni di illusione, un obbedisco senza stima per chi ordina. Fa male pensare alle famiglie, a come macerano in silenzio i ringraziamenti di appena pochi giorni fa.

Fa male essere italiani, qualche volta.

 

Fonte: visto su Fisto AN-ANALISI DIFESA del 23 marzo 2013

Link: http://www.analisidifesa.it/2013/03/a-volte-fa-male-essere-italiani/

 

 

SENZA VERGOGNA

i due marò

I due marò

 

di Gianandrea Gaiani

Doveva ripristinare la credibilità internazionale dell’Italia e invece il governo Monti è riuscito, quasi a tempo scaduto, a far sembrare un atto eroico anche l’8 settembre.

Il voltafaccia con il quale i “tecnici” dell’esecutivo italiano hanno deciso di consegnare nuovamente Salvatore Girone e Massimiliano Latorre agli indiani passerà alla Storia come l’atto più ignobile compiuto dall’Italia nei confronti dei suoi militari. Patetici i tentativi di giustificare la decisione con nuove garanzie offerte dall’India (delle quali Nuova Delhi non ha fatto menzione) quando a indurre il governo a rimangiarsi la decisione di far restare in Patria i due fucilieri sono state evidentemente le minacce di ritorsioni economiche da parte dell’India, peraltro ampiamente prevedibili. Le “nuove garanzie”, come ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, sono che ai marò in caso di condanna non sarà applicata la pena di morte e che potranno risiedere nell’ambasciata di Delhi con libertà di movimento. Condizioni che però esistevano già prima dell’11 marzo, quando la Farnesina notificò che i fucilieri non sarebbero rientrati a Delhi. E che fine ha fatto la pretesa di ottenere una sentenza circa la giurisdizione?

Con la supponenza che ha sempre contraddistinto i suoi rapporti con l’opinione pubblica, il governo Monti ci prende per fessi dal momento che l’accordo bilaterale ratificato nei mesi scorsi dai due parlamenti prevede già il rimpatrio degli indiani condannati in Italia e degli indiani condannati in Italia. Il governo ci informa che Girone e Latorre “hanno aderito” alla valutazione di riportarli a Nuova Delhi nonostante la Procura di Roma avesse iniziato l’indagine su quanto accaduto il 15 febbraio 2012: circostanza che giustificherebbe il fermo dei due militari da parte delle autorità giudiziarie italiane.

La madre di tutte le buffonate, che dimostra quale rispetto per gli italiani nutrano gli esponenti del governo tecnico, è rappresentata dal tentativo di De Mistura di “riscrivere” la decisione dell’11 marzo di negare il rientro in India ai due militari facendola apparire come un provvedimento temporaneo. Spavaldamente, sfidando il ridicolo, De Mistura ha detto che “la parola data da un italiano è sacra: noi avevamo solo sospeso” il rientro in India “in attesa che New Delhi garantisse alcune condizioni”.

La nota della Farnesina dell’11 marzo non parlava però di ”sospensione” ma comunicava che ”l’Italia ha informato il governo indiano che, stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati, i fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso.” Per ricomporre la crisi l’India pretendeva la restituzione dei due fucilieri di Marina, come aveva ribadito ieri il ministro della Giustizia indiano, Ashwani Kumar. Il governo Monti ha obbedito ponendo l’Italia sotto la giurisdizione di Nuova Delhi.

Grazie al professore e al suo esecutivo ci rammaricavamo che l’Italia fosse ormai il 17° lander della Germania ma a quanto pare ci è andata anche peggio diventando il 29° Stato della Federazione Indiana.

 

Fonte: visto su AD-ANALISI DIFESA del 22 marzo 2013

Link: http://www.analisidifesa.it/2013/03/senza-vergogna/

 

 

 


Mar 22 2013

IL NUMERO UNO DEGLI ESORCISTI: “MONTI (E NON SOLO) MASSONE”

padre.amorth-massimo.emilio.gobbi.1024

Padre Amonth con Massimo Emilio Gobbi

 

Padre Amorth: “Nel mondo comandano 7-8 persone. Hanno pestato i poveri e salvato i ricchi”. E sul nuovo pontefice: “Temo che faccia la fine di Papa Luciani”

 

Un giudizio senza appello sul capo dello Stato ormai a fine mandato e sul presidente del Consiglio in carica ancora per pochi giorni. Anzi, un anatema, considerato che a pronunciarlo è padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista del mondo, oltre 160.000 riti di liberazione compiuti su indemoniati.

Eccolo, trascritto alla lettera: «Chi comanda è chi ha i soldi. Il nostro mondo è gestito da 7-8 persone che hanno in mano i quattrini. Di Monti cosa vuole che dica? Non per niente è stato messo su da un massone! Perché Napolitano è massone. Non lo conosco personalmente (Monti, ndr), però per essere arrivato così, di colpo, al ruolo che ha… Solo con la potenza della massoneria poteva arrivarci».

È una videointervista che dura quasi due ore, raccolta l’11 marzo. Mi è stato concesso di visionarne un estratto di 24 minuti. Davanti alla telecamera l’anziano sacerdote della Società San Paolo denuncia come l’associazione segreta si sia infiltrata nel cuore stesso della Chiesa: «La massoneria ha i rami dappertutto. Anche in Vaticano, purtroppo. Esiste. Perché è basata sul denaro, sulla carriera. Si aiutano reciprocamente».

Continua a leggere”IL NUMERO UNO DEGLI ESORCISTI: “MONTI (E NON SOLO) MASSONE””


Mar 21 2013

DISOCCUPATO SI IMPICCA CON L’ART. 1 DELLA COSTITUZIONE A FIANCO

MI TOLO DALLO STATO DI DISSUCUPAZIONE

TRAPANI.  Giuseppe Burgarella, 61 anni, operaio di Guarrato, frazione di Trapani, ha deciso di suicidarsi, impiccandosi in una trave, come gesto estremo di protesta contro la mancanza di lavoro.

Nel suo messaggio di addio, in un pezzo di carta dentro una copia della Costituzione Italiana, ha inserito l’elenco di tutti i morti per disoccupazione degli ultimi due anni, che aveva letto nelle cronache dei giornali.  L’ultimo nome in fondo alla lista è il suo.  A fianco, vergate di suo pugno, due frasi secche.

Se non lavoro non ho dignità. Adesso mi tolgo dallo stato di disoccupazione“.

 

In termini sociologici questo si chiama istigazione al suicidio.

 

Fonte: visto su Signoraggio.it del  21 marzo 2013

Link: http://www.signoraggio.it/index.php/archivio-news/316-raimondorizzowordpresscom-trapani-chocdisoccupato-si-impicca-con-lart-1-della-costituzione-a-fianco.html

 


« Pagina precedentePagina successiva »