Feb 13 2015

I PARTIGIANI ALLEATI DEI NAZISTI, UN’ALTRA STORIA ITALIANA RIMOSSA

Category: Libri e fonti,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:06

Copertina I Partigiani svastica_Bordiga_cope_483x210.qxp

 

 

E’ da poco uscito il nuovo libro di Roberto Gremmo “I partigiani alleati dei nazisti – Il “Battaglione Davide” dalla Resistenza astigiana alla Risiera di Trieste”.

Dalla sintesi che riportiamo qui sotto, si tratta di uno studio veramente importante che documenta una vicenda finora dimenticata o rimossa: la storia drammatica di centinaia di contadini del Monferrato e delle Langhe che avevano disertato i bandi di Mussolini per diventare poi ‘kapo’ per i nazisti al Lager della Risiera di Trieste al seguito d’uno spericolato avventuriero.

 

Continua a leggere”I PARTIGIANI ALLEATI DEI NAZISTI, UN’ALTRA STORIA ITALIANA RIMOSSA”


Gen 12 2015

ADDIO NEVIO BOTAZZI, FU IL “PERLASCA” BERICO:
SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE

2015-01-09_nevio-bottazzi

Nevio Bottazzi

 

Nevio Bottazzi, eletto cittadino illustre, aveva raccontato il suo “segreto” solo qualche anno fa. Aveva cestinato o cambiato indirizzo alle cartoline-precetto

 

 

VICENZA – E’ scomparso ieri a Vicenza, all’età di 96 anni, Nevio Bottazzi, uno dei cittadini illustri della città berica. La morte è avvenuta all’ospedale San Bortolo, dove era stato ricoverato da qualche giorno per l’aggravarsi di alcune patologie.

 

Era considerato il “Perlasca vicentino” in quanto salvò 11 mila persone dai campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale: lo fece con un’idea ingegnosa, buttando via le cartoline-precetto destinate ai vicentini da arrestare e deportare in Germania oppure cambiando gli indirizzi, in modo che il pacco con le cartoline destinate non arrivasse mai a destinazione. La particolarità sta nel fatto che mantenne questo segreto per oltre 60 anni, raccontando pubblicamente questa vicenda solo pochi anni fa.

 

Dopo questa sua testimonianza, l’attuale sindaco di Vicenza, Achille Variati, lo insignì del titolo di cittadino illustre. I funerali di Bottazzi si terranno domani mattina in città.

 

 

 

Fonte: visto su il gazzettino del 9 gennaio 2014

Link: http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VICENZA/vicenza_morto_nevio_bottazzi_campi_di_concentramento/notizie/1110399.shtml

 

Continua a leggere”ADDIO NEVIO BOTAZZI, FU IL “PERLASCA” BERICO:
SALVÒ DAI LAGER 11MILA PERSONE”


Dic 31 2014

PADRE PIO DISSE DI MUSSOLINI

Category: Chiesa Cattolica,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:23

padre pio-mussolini

 

Mussolini e’ uno dei più grandi politici che io abbia mai visto, le sue idee rispecchiano il bene di cio’ che è scritto sulla sacra bibbia, è il perfetto guidatore dell’umanità.(Padre Pio)

 

 

RACHELE LA MOGLIE DI MUSSOLINI… INCONTRÒ PADRE PIO.. CHE GLI DISSE: L’ANIMA DI SUO MARITO POTRÀ ?

 

rachele-mussolini.1200

 

L’anima di suo marito potrà andare in Paradiso.. in quanto si è pentito di alcuni suoi sbagli…

Mentre in un’altra occasione Padre Pio disse: Stalin e Hitler andranno all’inferno.

 

 

 

EDVIGE MUSSOLINI SI SOGNÒ IL DUCE VARIE VOLTE DOPO LA SUA MORTE

 

Edvige_Mussolini

 

La prima volta lo sognò malconcio, coi vestiti rovinati e col cappotto forato, e “stanco” come lo definì lei;

La seconda volta lo sognò che la consolava e che gli diceva che stava bene, che era in un bel posto, lo sognava fisicamente rifiorito.

Per avere conferma del sogno si presentò da Padre Pio e gli chiese “l’anima del Duce è salva?” e padre Pio gli rispose “lo sai già, te lo ha già detto lui”.

 

 

 

NELLA VITA DELLA SERVA DI DIO EDVIGE CARBONI ( 1880 – 1952 ), SI LEGGE QUANTO SEGUE:

 

carboni_immagine_santo 

 

 

Edvige pregava molto per la salvezza eterna dell’anima di Benito Mussolini e, quando seppe che l’avevano ammazzato, intensificò le preghiere e fece celebrare moltissime messe per liberarlo dal Purgatorio.

Gesù le rivelò un giorno che però il duce era stato condannato al Purgatorio, per espiare lunghi anni di pene.

La serva di Dio continuò a pregare per quell’anima e, finalmente, dopo qualche anno, Gesù la liberò dai patimenti del Purgatorio.

Ed Edvige ripeteva sempre che la bontà del Signore è veramente grande.


Dic 10 2014

MUSSOLINI, LO STORICO PETACCO SUL BLOG DI GRILLO: “NON FECE UCCIDERE MATTEOTTI, FU UN COMPLOTTO CONTRO BENITO”

Category: Società e politica,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:40

 

mussolini-matteotti

Mussolini – Matteotti 

 

 

 

Mussolini è estraneo al delitto Matteotti“: a novant’anni dal delitto dello statista socialista, lo storico Arrigo Petacco, sul blog di Beppe Grillo, lancia nuove teorie sull’omicidio avvenuto nel 1924, che portò alla famosa “secessione sull’Aventino” e di cui Mussolini si professò responsabile il 3 gennaio dell’anno successivo, con un famoso discorso in Parlamento.

 

La ricostruzione dei fatti

“Il fatto è questo”, spiega Petacco: “Quel 10 giugno, Matteotti passeggia sul lungo Tevere, e all’improvviso arriva una macchina, una Lancia con tanto di targa che il portiere si affretta anche a registrare. Scendono giù 4 manigoldi, squadristi e lo caricano in macchina, non gli sparano, non lo ammazzano, lo caricano in macchina. Evidentemente è solo un rapimento, solo che durante il tragitto in macchina, il Matteotti cacciato addirittura a forza sotto il seggiolino posteriore della macchina, scalcia: era un uomo forte robusto e coraggioso, scalcia, smadonna, addirittura morde i polpacci di quelli che gli stanno seduti sopra, e alla fine uno dei quattro, con una mano, trova sotto il lunotto posteriore una lima arrugginita e con quella colpisce alla testa Matteotti e lo uccide“. Questa la ricostruzione del delitto: e Mussolini? “Il Duce, in quel periodo, voleva agganciare la parte morbida del socialismo, in molti erano già d’accordo con lui a entrare nel governo, solo che la lotta era tra gli estremisti fascisti e gli estremisti socialisti“.

 

Continua a leggere”MUSSOLINI, LO STORICO PETACCO SUL BLOG DI GRILLO: “NON FECE UCCIDERE MATTEOTTI, FU UN COMPLOTTO CONTRO BENITO””


Dic 07 2014

SLOGAN FASCISTI

pieve-colognola-scritta-fascista.1200

“Il popolo italiano ha creato col suo sangue l’Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.”

Citato  su una abitazione presso la Pieve di Cadellara di Colognola ai Colli, Verona. Tratto dal discorso pronunciato da Benito Mussolini il 9 maggio 1936 dal balcone di Palazzo Venezia a Roma in occasione della proclamazione dell’Impero in Africa Orientale.

 

 

 

Gli slogan fascisti sono uno strumento di propaganda usato dal Fascismo, attribuiti o coniati da Benito Mussolini e scritti sulle facciate delle abitazioni per iniziativa di Achille Starace.

 

 

Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo.[1]

 

Alle sanzioni militari risponderemo con misure militari.[2]

 

Anche con l’opera quotidiana, minuta ed oscura si fa grande la Patria.[3]

 

Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la strada.[4]

 

A noi![5][6]

 

Ardisco ad ogni impresa. (da Ludovico Ariosto, Orlando furioso, canto XX, ottava LXXI, verso 2)

 

Audace e cauto è di pattuglia. Saldo nella difesa, rapido all’attacco. Tornerai vittorioso alla tua dolce casa.[7]

 

Continua a leggere”SLOGAN FASCISTI”


Dic 05 2014

OLOCAUSTO RUSSO ORTODOSSO

UkrCampoTalerhof_image001

 

 

“Il passato non è mai morto. Non è nemmeno passato “.

William Faulkner, Requiem per una monaca

 

Sono passati un centinaio di anni da quando è stato creato il primo campo di concentramento in Europa (1): in Galizia, destinato ai russi e ai credenti ortodossi.

 

 

Il 4 Settembre 2014 ha segnato il centenario della tragedia dei campi di concentramento di Talerhof [Thalerhof] e Terezin [Theresienstadt], dove decine di migliaia di vittime hanno trovato una morte violenta, martirizzati per la loro fede ortodossa, per il rifiuto di tradire le proprie convinzioni, per il rifiuto di chiamarsi ucraini.

 

L’Anno 2014 – carico di presentimenti e di violenza – coincide in modo molto simbolico con due anniversari tragici della nostra storia; cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale, e cento anni da quando il sangue dei martiri è stato versato nei campi di concentramento di Terezin e Talerhof. Sì, il 4 settembre 1914, quando cancelli dell’inferno di Talerhof si sono spalancati, è diventato un giorno di dolore, non solo per i russi ortodossi della Transcarpazia, vittime di una tirannia orribile per mano dei servi del Vaticano, ma per l’intero universo russo nel suo complesso. Non è un puro caso che la prima mega-guerra e il primo campo di concentramento abbiano contaminato contemporaneamente la nostra esistenza, come due corna di Satana: l’improvviso attacco infido che ha portato allo sterminio di creature di Dio su scala inimmaginabile. La guerra e il campo – creati nella stessa fabbrica, con sede negli inferi, sono divenuti i principali strumenti di annientamento della razza umana nell’era industriale.

 

Nel 1914-1917 il governo dell’Austria-Ungheria, con il sostegno esplicito della Germania e con la partecipazione diretta della Polonia, si è impegnato nello sterminio sistematico delle popolazioni ortodosse di Transcarpazia, Galizia e Bucovina.

 

Continua a leggere”OLOCAUSTO RUSSO ORTODOSSO”


Dic 04 2014

THE MUSLIM BROTHERHOOD, NAZIS & AL-QAEDA CONNECTIO: DAI FRATELLI MUSSULMANI A AL-QAEDA

muslim-brother-06

 

 

Wednesday, October 11, 2006

http://www.canadafreepress.com/2006/loftus101106.htm

 

 

Quando lavoravo per il procuratore generale, mi è stata assegnata la ricerca classificata sull’Olocausto, così andai in una piccola città chiamata Suitland, Maryland, appena fuori Washington, ed è lì che il governo degli Stati Uniti seppellisce tutti i suoi segreti – – letteralmente. Ci sono venti piani sottoterra e ogni piano è grande un acro.

 

Avete visto il film “I predatori dell’arca perduta”? I sotterranei mostrati nell’ultima scena di quel film, sono molto simili a quelli di Suitland, solo che non sono organizzati come nel film. In quei sotterranei ho scoperto qualcosa di orribile.

 

 

Ho imparato che molti dei nazisti che perseguivo erano sul libro paga della CIA, ma la CIA non sapeva fossero nazisti, in quanto l’Intelligence Britannica gli aveva mentito. Quello che però l’Intelligence Britannica non sapeva era che, il loro bugiardo, era un certo Kim Philby, un doppio agente comunista – un piccolo scandalo della Guerra Fredda. Ma il nostro Dipartimento di Stato ha spazzato tutto sotto il tappeto e ha permesso ai nazisti di rimanere in America fino a quando non sono stato abbastanza stupido da andare in pubblico con esso.

 

Che cosa si fa quando si vuole andare pubblico con una storia come questa? Si chiama “60 Minutes”. È stato un grande periodo di tempo. Mike Wallace mi diede 30 minuti del suo show. Per molto tempo, è stato il segmento più lungo che “60 Minutes” abbia mai fatto. Quando l’episodio sui nazisti in America andò in onda, nel 1982, causò un piccolo tumulto nazionale. Il Congresso chiese udienze, Mike Wallace prese l’Emmy, e la mia famiglia, invece, ottenne solo minacce di morte. È stato un viaggio “fantastico”.

 

Continua a leggere”THE MUSLIM BROTHERHOOD, NAZIS & AL-QAEDA CONNECTIO: DAI FRATELLI MUSSULMANI A AL-QAEDA”


Dic 01 2014

NAMIBIA 1914: IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEL POPOLO HERERO

herero-executions

 

di Francesco Lamendola

 

  1. CHE COS’È UN GENOCIDIO.

 

Genocidio è il tentativo di sterminare, con metodi organizzati, in gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso (dal greco génos, stirpe, donde il latino gens: gente, stirpe, razza). Le odierne leggi internazionali lo puniscono quale “crimine contro l’umanità” (accordo di Londra, 8 agosto 1945), sia nel caso venga commesso nel corso delle operazioni belliche, sia che abbia luogo in stato di pace (convenzione dell’Assemblea generale dell’O.N.U. del 9 dicembre 1948).

 

La storia antica è ricca di massacri e deportazioni di interi popoli. Nelle sue memorie sulla guerra di Gallia, ad esempio, Giulio Cesare narra senza batter ciglio come tentò di sterminare il popolo degli Eburoni che si era ribellato ai Romani, tentativo coronato da un notevole successo. (1) Tuttavia è nella storia moderna che noi troviamo gli esempi più massicci e sistematici di genocidio.

È noto che un grandissimo numero di popoli amerindiani venne letteralmente sterminato dai conquistatori europei, tanto nel Nord che nel Sud America. In certi casi, le condizioni di vita imposte dai conquistadores erano così intollerabili che interi gruppi tribali ricorsero al suicidio di massa: tale il caso degli Arawak dell’isola di Hispaniola (Haiti) durante il XVI secolo.

Più recentemente, nella Terra del Fuoco gli allevatori bianchi giunsero a iniettare stricnina nelle pecore di cui si cibavano gli indigeni e a sparare a vista contro qualunque Fuegino, anche pacifico, col risultato che già nel 1925 non si contavano più di 190 individui fra Yaghan e Alakaluf (2), mentre oggi sono del tutto estinti.

Gli abitanti della Tasmania, ai primi dell’800, vennero braccati dagli Inglesi come animali, rastrellati con una gigantesca operazione di polizia da una costa all’altra della grande isola, e deportati in un isolotto dove morirono quasi tutti. L’ultimo tasmaniano morì nel 1876, e il suo corpo, esumato su richiesta della Royal Society, rimase esposto fino al 1976 in una teca del Tasmanian Museum, come un raro pezzo da collezione. (3)

Continua a leggere”NAMIBIA 1914: IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEL POPOLO HERERO”


Nov 17 2014

IL LEONE DI VETRO DAL 13 NOVEMBRE AL CINEMA

 IL LEONE DI VETRO

 

A partire da Giovedi 13 novembre 2014 esce nel Veneto e in tutte le sale d’Italia

il film del regista napoletano Salvatore Chiosi

 

A-partire-da-GiovedI-13-novembre-2014-esce-nel-Veneto-e-in-Verona

A-partire-da-GiovedI-13-novembre-2014-esce-nel-Veneto-e-in2

 

 

 

BOICOTTATO IL LEONE DI VETRO: IL FILM ACCUSATO DI INDIPENDENTISMO

 

leone di vetro locandinax2

 

 

Salta la proiezione al Melies, caso politico da Vazzola a Conegliano

 

CONEGLIANO. Le major cinematrografiche boicottano “Il leone di vetro”, che è stato girato anche nel Coneglianese. Doveva uscire anche al Melies di Conegliano, ma non verrà proiettato. «Il motivo? Il ricatto delle multinazionali», è questa l’accusa fatta attraverso i social network dalla produzione del film, il caso è diventato anche politico.

«Il cinema Melies di Conegliano», è la comunicazione dello staff del film, «dopo averci richiesto la pellicola e dato l’ok per la proiezione in sala, mandando anche il trailer tra quelli prossimamente in cartellone, a tre giorni dall’uscita fa dietrofront e ci comunica che non proietterà più il film».

Il film storico narra le vicende di due famiglie venete nell’annessione del 1866. Ha visto molti ciak nella Marca, con protagonista lo storico Borgo Malanotte, di Tezze di Piave, e i suoi abitanti che hanno fatto da comparse. Per questo in molti attendevano l’uscita nelle sale. Invece a Conegliano il film è saltato.

L’Associazione Borgo Malanotte ha commentato con un «Senza parole». Si è sollevato anche un polverone politico, con voci di una “censura” per i contenuti vicini all’indipendentismo.

 

 


Nov 17 2014

VERONA VINITALY: PRESENTATO IL FILM “IL LEONE DI VETRO”

leone-di-vetro-foto.1024

 

 

Verona – Presentazione (martedì 8 aprile 2014 ) nello stand del Consorzio Vini Venezia all’interno del Vinitaly, del lungometraggio storico – culturale “Il Leone di vetro” prodotto dalla padovana Venicefilm con Cultour Active e Running Tv International, che uscirà nelle sale in autunno.

 

Il film, diretto da Salvatore Chiosi, racconta le vicende della famiglia Biasin, produttori di Raboso del Piave, che commerciano in tutta Europa. “Siamo agli albori della Regione del Veneto e dell’Italia, nel 1866, nei giorni del referendum – ricorda Giorgio Piazza, il Presidente del Consorzio Vini Venezia – e i nostri prodotti sono stati inseriti in questa cornice storica, per parlare in modo intelligente del nostro territorio. Basti pensare al Malanotte vino simbolo di grande qualità e spessore che ne Il Leone di Vetro viene raccontato anche attraverso il suo splendido Borgo, Borgo Malanotte”.

Nel film ambientato appunto nel periodo storico dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia, ripercorre, attraverso un flashback, anche le vicende delle Pasque Veronesi del 1797, dell’insurrezione della città di Verona contro l’impero napoleonico.

Continua a leggere”VERONA VINITALY: PRESENTATO IL FILM “IL LEONE DI VETRO””


Nov 11 2014

BRUNO VESPA SMASCHERA I COMPAGNI SEGUACI DEL DUCE

Scrittori, giornalisti e artisti: erano molti quelli che volevano collaborare alla rivista fondata nel 1940 da Giuseppe Bottai, gerarca illuminato ma anche il più feroce sostenitore delle leggi razziali

 

 

italiani-volta-gabbana.1024

 

 

In quegli anni, Bottai poté contare sulla fervida collaborazione del meglio della cultura italiana: Giorgio Vecchietti (condirettore), Nicola Abbagnano, Mario Alicata, Corrado Alvaro, Cesare Angelini, Giulio Carlo Argan, Riccardo Bacchelli, Piero Bargellini, Arrigo Benedetti, Carlo Betocchi, Romano Bilenchi, Walter Binni, Alessandro Bonsanti, Vitaliano Brancati, Dino Buzzati, Enzo Carli, Emilio Cecchi, Luigi Chiarini, Giovanni Comisso, Gianfranco Contini, Galvano Della Volpe, Giuseppe Dessì, Enrico Emanuelli, Enrico Falqui, Francesco Flora, Carlo Emilio Gadda, Alfonso Gatto, Mario Luzi, Bruno Migliorini, Paolo Monelli, Eugenio Montale, Carlo Muscetta, Piermaria Pasinetti, Cesare Pavese, Giaime Pintor, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Vittorio G. Rossi, Luigi Russo, Luigi Salvatorelli, Sergio Solmi, Ugo Spirito, Bonaventura Tecchi, Giovanni Titta Rosa, Giuseppe Ungaretti, Nino Valeri, Manara Valgimigli, Giorgio Vigolo, Cesare Zavattini. Musicisti come Luigi Dallapiccola e Gianandrea Gavazzeni. Artisti come Amerigo Bartoli, Domenico Cantatore, Pericle Fazzini, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai, Camillo Pellizzi, Aligi Sassu, Orfeo Tamburi.

 

Continua a leggere”BRUNO VESPA SMASCHERA I COMPAGNI SEGUACI DEL DUCE”


Ott 24 2014

COMUNISTA A OBBEDIR TACENDO

napolitano_3

 

Napolitano, comunista uso a obbedir tacendo. Un ritratto irriverente

 

 

di Romano Bracalini

 

 

Già prima di diventare capo dello Stato, unico esempio in campo occidentale di un comunista assurto ai più alti fastigi, a Napoli, la sua città, lo chiamavano O’ Re per l’impressionante rassomiglianza con il principe Umberto di Savoia di cui si mormorava fosse il figlio spurio.

Una certa alterigia, che gli viene dalla milizia comunista, sia pure raffazzonata dal Bottegone romano, l’ha sempre avuta e si direbbe un portato della scuola autoritaria, ma nei fatti l’uomo si è sempre barcamenato guardandosi bene dal mettersi in urto con chi comandava nel partito.

 

Continua a leggere”COMUNISTA A OBBEDIR TACENDO”


Ago 18 2014

LA CORRISPONDENZA MAZZINI-PIKE DEL 1870

Pike

 

Tratto da “Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia

 

Albert Pike (1809-1891), massone del 33° grado, Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. (Rito Scozzese Antico e Accettato) della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti. 
Membro onorario di quasi tutti i concilii supremi del mondo, e membro del K.K.K, Ku Klux Klan. 
Amico del frammassone Giuseppe Mazzini

 

Mazzini tratteneva una fitta corrispondenza col Pike: ai fini del nostro studio sono ben significative due lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzino datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma off limits cioè di consultazione vietata; pur tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta alla British Museum Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato Pawns in the Game.

 

Il documento è curiosamente profetico e precorritore della sinistra triade “crisi-guerra-rivoluzione”, che ha tormentato il XX° secolo. Ecco in che forma lo presenta il Carr:

 

Continua a leggere”LA CORRISPONDENZA MAZZINI-PIKE DEL 1870″


Ago 17 2014

CONTROSTORIA DI SADDAM HUSSEIN E MUAMMAR GHEDDAFI

saddam-gheddafi-

 

 

Senza la minima volontà di “assolvere” o peggio “mitizzare” due dittatori, possiamo sicuramente affermare che l’immagine che hanno di loro i cittadini occidentali – costruita attraverso la propaganda mediatica – è senza dubbio peggiore di quella reale.

 

Premesso che per giudicare un governo è necessario ‘contestualizzare’, cioè tenere in considerazione la situazione socio-politica, culturale ed economica del posto, possiamo affermare con tranquillità che le condizioni di vita in Iraq e in Libia, quando i paesi erano gestiti dai due dittatori erano molto migliori di quanto comunemente ed erroneamente creduto. In entrambi i paesi c’era un certo grado di benessere ed era presente un discreto welfare; infatti erano benvoluti dalla maggioranza dei cittadini.

 

Proprio per questo motivo Bush “senior”, durante la prima guerra del golfo, rinunciò a far cadere il regime; le truppe americane arrivarono alle porte di Baghdad, ma gli fu ordinato di non entrare nella Capitale. L’intelligence USA fermò il presidente, in quanto se avesse destituito Saddam, la situazione sarebbe diventata ingestibile; l’ostilità del popolo iracheno gli avrebbe impedito di coltivare i propri interessi e di imporre un “governo fantoccio”. Decisero pertanto di “sfiancare” la popolazione irachena con un lungo embargo, che bloccò l’economia irachena e isolò il paese, dove erano introvabili persino specialità medicinali di prima necessità. Pur di far perdere consensi a Saddam gli USA non hanno avuto remore nell’imporre un embargo che è costato la vita a moltissimi cittadini, tra cui bambini. 

 

Continua a leggere”CONTROSTORIA DI SADDAM HUSSEIN E MUAMMAR GHEDDAFI”


Ago 14 2014

CRISTOFORO COLOMBO, IL GRANDE CRIMINALE

cristoforo-colombo-criminale

 

 

Il Regno del Terrore di Colombo, come documentato da noti storici, fu così sanguinoso, il suo lascito così indicibilmente crudele.

Perché tutt’oggi continuiamo ad onorare questo criminale?

Perché a scuola e nei libri di storia viene presentato come un eroe?

 

 

STERMINI VOLUTAMENTE DIMENTICATI

 

Ma se ci pensate, l’intero concetto della scoperta dell’America è, beh, arrogante. Dopo tutto, i nativi americani scoprirono il Nord America circa 14.000 anni prima che Colombo fu nato!

 

Sorprendentemente, la prova del DNA suggerisce ora che i coraggiosi avventurieri Polinesiani navigarono con delle piroghe attraverso il Pacifico e si stabilirono in America del Sud molto prima dei Vichinghi. In secondo luogo, Colombo non era un eroe. Quando mise piede sulla sabbia della spiaggia alle Bahamas il 12 Ottobre 1492, Cristoforo Colombo scoprì che le isole erano abitate da gente amichevole e pacifica che si chiamavano Lucayans, Taino e Arawak.

 

Scrivendo il suo diario, Colombo disse che erano un popolo affascinante, intelligente e gentile. Egli osservò che i gentili Arawak furono eccezionali nella loro ospitalità.

 

Continua a leggere”CRISTOFORO COLOMBO, IL GRANDE CRIMINALE”


« Pagina precedentePagina successiva »