Mag 23 2014

SPARITA DAL SITO DELL’ONU 
LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI IN VENETO

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IL CASO. Da una decina di giorni non ce n’è traccia. Una delegazione è pronta ad andare a Ginevra a chiedere spiegazioni. Insorge il mondo dell’indipendentismo: «Siamo in una situazione preoccupante se nemmeno chi esiste per tutelare i diritti dell’uomo li garantisce»

 

 

L’Onu fa sparire la dichiarazione dei diritti dell’uomo in Veneto.

 

L’Onu ci ripensa: prima pubblica e poi fa sparire dal proprio sito la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo in lingua veneta. E il mondo dell’indipendentismo veneto insorge: «Allucinante, se nemmeno chi esiste per tutelare i diritti dell’uomo li garantisce siamo davvero in una situazione preoccupante».

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LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI IN VENETO”


Mag 15 2014

I VENETI NON SONO NE’ SOCIALISTI, NE’ LIBERISTI, E DI SICURO NON AMANO L’ANARCHIA.

Category: Società e politica,Veneto e dintornigiorgio @ 21:06

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Dal sito del movimento libertario Leonardo Facco fa alcune considerazioni sull’indipendentismo, e come ha sempre fatto se la prende con la Lega (per altro in passato ha dimostrato che il simbolo della Lega era proprietà di Silvio Berlusconi), ma involontariamente mette in luce che il pensiero libertario non ha nulla a che vedere con l’indipendentismo veneto. La cosa mi da lo spunto per una analisi culturale della faccenda, sperando che non si passi dalla discussione culturale all’insulto di qualche suo seguace.

 

Scrive Facco “Un indipendentista è consapevole che “il governo non è la soluzione, è il problema” e che – come sosteneva Sheldon Richman – “l’imprenditore non può comprare favori da un burocrate che non ha favori da vendere”. Un indipendentista – insomma – serve a nulla (anzi finirà col fare danni, come dimostrano gli ultimi 4 lustri di leghismo) se la sua preoccupazione è di partecipare alle elezioni per amministrare un Comune o una Regione per aggiustare tombini o per elargire prebende arbitrariamente. Anche in vista del prossimo 25 maggio, viceversa, assisteremo alle solite promesse, di cui evito l’elenco perché sarebbe troppo lungo.” Ancora aggiunge “Un movimento indipendentista se proprio puntasse ad essere credibile, eviterebbe di sbrodolare programmi articolatissimi finalizzati al fantomatico “bene comune” della sua città o della sua regione. Nel suo programma avrebbe un solo punto: dichiarare unilateralmente l’indipendenza dell’ente in cui è candidato, con conseguenze (anche non piacevoli) annesse e connesse. Tutto il resto è solo italian-style. Meglio i Liberi Comuni d’Italia.”

 

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Mag 12 2014

PASQUE VERONESI 2014…I NUOVI VENETI

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 15:20

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Alla  rievocazione   delle  PASQUE VERONESI  con  corteo storico in costume della SERENISSIMA REPUBBLICA e alzabandiera con il VESSILLO MARCIANO.

 

 

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si sono visti  gli INDIPENDENTISTI  per un “VENETO LIBARO

 

 

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e.. i  NUOVI  VENETI


Mag 03 2014

L’ONU RICONOSCE LA LINGUA VENETA

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L’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha dato un primo importante riconoscimento internazionale alla lingua veneta.

 

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Mappa delle varianti della lingua veneta nel Veneto e l’Istria (Fonti :  http://www.linguaveneta.it)

 

E’ stata infatti inserita sul sito internet dell’Onu la versione in veneto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Nella pagina illustrativa di questa nuova versione si afferma che il veneto è parlato da 2 milioni e 180mila persone in Italia e complessivamente nel mondo da 6 milioni e 230mila individui.
Vengono anche indicati i territori dove questa lingua è maggiormente usata. Si parla della Venezia Euganea, ma anche del Trentino, del Friuli orientale, di Trieste e della provincia di Gorizia, poi si citano Slovenia, Croazia e Brasile come Paesi dove esistono significative presenze di persone che si esprimono in veneto.
L’inserimento della versione veneta della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo rappresenta un importante tassello nello sforzo del Governo Nasionae Veneto, presieduto da Gabriele de Pieri, di ottenere per il Popolo Veneto una rappresentanza ufficiale all’Onu.

 

Il sito dell’Alto Commissario nel quale si può consultare il Pdf con la traduzione in veneto del documento Onu è il seguente:

 

http://www.ohchr.org/EN/UDHR/Pages/Language.aspx?LangID=vec

 

 

Fonte: visto su 24 TREVISO del 2 maggio 2014-04-28

Link: http://treviso24.tv/news/clamoroso-lonu-riconosce-la-lingua-veneta/

 

 

 

 


Mag 02 2014

IL PATRIARCA MORAGLIA FRA L’INCUDINE DELL’INDIPENDENZA E IL MARTELLO DELL’ITALIA

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di MILLO BOZZOLAN

Pubblichiamo questa lettera aperta dello studioso veneto Millo Bozzolan al Patriarca di Venezia

 

 

A Sua Eminenza  il Patriarca dei Veneti FRANCESCO MORAGLIA

 

Eminenza, ieri ho appreso che, in una dichiarazione pubblica, Ella disapprova la volontà, ormai maggioritaria, dei Veneti a tornare ad autogovernarsi, cosa che hanno fatto per tanti secoli e con ottimi risultati, memori anche dell’antica e particolare autonomia di cui essi godettero prima e fin dall’epoca romana. Fu un periodo quello dello Stato veneto, rimasto alla storia; anche nel secolo del suo cosiddetto tramonto, la civiltà veneta brillò di una luce propria e la Chiesa veneta seppe tenere il popolo attaccato ai valori cristiani della famiglia, del lavoro, della carità. Caratteristiche che, anche grazie ai parroci di tante parrocchie, non abbiamo perso del tutto e di questo i Veneti vi sono grati. Essi col loro lavoro e il loro sudore, han «tirato la carretta» fin che han potuto, ma ora è l’Italia che ha rotto ogni patto con la nostra Nazione, sperperando e rubando a man bassa, pretendendo ormai il nostro sangue, e credo di non esagerare se dico che il suo dominio è del tutto simile a quello del tanto odiato Napoleone, che mise fine alla nostra libertà.

 

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Apr 29 2014

FESTA DEI VENETI: CRONACA DI UNA FESTA SPIATA

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Primi insidias icore – (“Per primi scopriamo le insidie” motto della DIGOS, la polizia politica italiana)

 

Quando ad un popolo appartengono uomini e donne disposti a provare l’umiliazione del carcere pur di difendere le proprie idee quel popolo ha già vinto. Venerdì 25 aprile 2014 in piazza San Marco erano presenti anche questi uomini e queste donne ed intorno a loro vi era un popolo che nonostante le intimidazioni da parte di chi si professa servitore dello stato ma che di fatto sta servendo lo “status quo” di chi ci ha già rubato il futuro e non contento vuole mortificare la nostra dignità.

Queste intimidazioni sono cominciate prima dei festeggiamenti alimentando lo spauracchio con la dichiarazione della presenza di oltre 100 agenti in tenuta antisommossa, e  sono continuate dopo la festa fornendo fantomatiche dichiarazioni di valutazione di reato per aver portato la bandiera di San Marco in Piazza San Marco nei confronti di qualche migliaio di Veneti che con i loro figli hanno rivendicato pubblicamente la propria identità, senza bisogno di mettersi caschi neri bardature protezioni o scudi di plexiglass come fanno di solito dei civilissimi italiani quando manifestano nella loro capitale….non una carta di caramella era rimasta per terra dopo il passaggio di questi “barbari veneti”!

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Apr 29 2014

LA FESTA DEI VENETI, UN POPOLO CHE SI RIPRENDERÀ LA LIBERTÀ

Category: Autonomie Indipendenze,Veneto e dintornigiorgio @ 11:12

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di DON FLORIANO PELLEGRINI

 

Da un lato un 2.500 o più persone, per lo più uomini e donne nel pieno della maturità fisica e umana, e famigliole con bambini, in un respiro profondo e condiviso di primavera e di vita. Si percepisce la consapevolezza d’una causa giusta, sembra persino una fraternità e la piazza di San Marco diventa accogliente, una casa. Fra tutti si propaga una scarica elettrica che rincuora e suggerisce che si può farcela, che si deve farcela; basterà non cedere. E, se braccio di ferro deve essere, sia!

 

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Apr 29 2014

VIVA IL VENETO LIBERO

Category: Veneto e dintornigiorgio @ 08:56

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Fonte: Facebook

 

 


Apr 29 2014

IL VENETO NEL 1866 NON È MAI STATO CEDUTO ALL’ITALIA (PRIMA PARTE)

Category: Italia storia e dintorni,Veneto e dintornigiorgio @ 00:14

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E’ diventato ormai noto presso i Veneti,  ma non solo, che la nostra terra è stata annessa al Regno d’Italia con un plebiscito farsesco, organizzato domenica 21 e lunedì 22 ottobre dell’anno 1866.
Ricorre in questi giorni il 145esimo anniversario di quegli eventi, giusto per ricordare che le istituzioni italiane festeggiano i 150 anni dell’Italia Unita, senza il Veneto, ovviamente.

 

Ritengo, però, che si sia finora travisato il vero valore di questa procedura referendaria. Molti studiosi ed esperti della materia hanno descritto le operazioni di voto come “cosmetiche”, portando alla luce le violazioni compiute (pressioni, intimidazioni, voto palese) come offensive principalmente sul piano morale e storico, come una ciliegina amara su una torta pasticciata.

 

L’idea diffusa è che il voto del plebiscito sia stato solo una formalità, stante che, come da più parti si dice, la cessione del Veneto era avvenuta addirittura prima del voto!

Recitava infatti un trafiletto sulla “Gazzetta di Venezia” di sabato 20 ottobre 1866:

Questa mattina [cioè venerdì 19] in una camera dell’albergo d’Europa si è fatta la cessione del Veneto”.

Occorre fare attenzione, però, a non saltare a conclusioni affrettate: è infatti scientificamente scorretto interpretare una fonte storica alla luce di ciò che avverrà, cioè sapendo già come andrà a finire. Non è scritto da nessuna parte, infatti, che quel giorno, in quell’albergo, il Veneto sia stato ceduto all’Italia.

 

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Apr 27 2014

PARTIGIANI … VENETISTI!!!

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Oggi ospitiamo una considerazione apparsa su diversi luoghi del web, di Ettore Beggiato, profondo conoscitore delle dinamiche delle istanze Venete che oggi hanno trovato finalmente un po’ di ribalta.

Quello che ci spinge ad offrirvi questa lettura – e le nostre piccole note – è il fatto, conclamato, che le richieste di Autonomia, Federalismo e Indipendenza, in Veneto, non sono l’ultima ondata di una reminescenza dell’altro ieri, al contrario, sono il frutto di una continua ricerca della Libertà … il che le pone, completamente, su un altro piano … prima o poi ve ne dovrete far una ragione 🙂

 

La Questione Veneta è ritornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane: prima il referendum digitale, poi l’inchiesta della procura di Brescia con ben 24 arrestati, hanno riportato l’attenzione dei mass-media italiani e internazionali sul Veneto; e, secondo diversi commentatori, la crisi economica è stata la molla, il fattore scatenante di quanto è successo.

Non condivido affatto questa lettura. Da sempre il popolo veneto lotta per accrescere il proprio livello di autogoverno, e, a seconda dei momenti storici, l’obiettivo è diverso: indipendenza, autonomia, federalismo, autodeterminazione.

 

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Apr 26 2014

VENETO 1945. …VIVA SAN MARCO!… SAN MARCO PAR FORZA!: MANIFESTO ASSOCIAZIONE “S.MARCO PER FORZA”. UNIONE AUTONOMISTA DELLE TRE VENEZIE.

Category: Autonomie Indipendenze,Veneto e dintornigiorgio @ 00:24

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MANIFESTO:UNIONE AUTONOMISTA DELLE TRE VENEZIE. “ASSOCIAZIONE “S.MARCO PER FORZA”

 

 

Cosa vogliamo:

 

1) Autonomia e indipendenza di tutte le terre di San Marco. Ricollegarsi con le tradizioni e i costumi della nostra gloriosa “Serenissima” e riesumare la sua sapiente forma di governo, riformandola e adattandola ai tempi moderni.

 

2) Niente separatismi. L’Italia è, e deve rimanere unita, però ci facciamo promotori affinché si organizzi politicamente in una “Confederazione di Repubbliche o Regioni” come la Svizzera;

 

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Apr 25 2014

RELIBERASION (RILIBERAZIONE)

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DAL SANTO DO BATUDE LONGHE, FONDE, ROMPE LA NOTE CARGA DE PAURA, E DA PALASSO GIUSTI GHE RISPONDE UN SIGO SPASIMADO DE CREATURA. AL FREDO, DRIO DEI SCURI, I PADOVANI I SCOLTA L’AGONIA DEI PARTIGIANI.

(Egidio Meneghetti)

 

 

Accadeva a Palazzo Giusti di Padova, nell’inverno tra il 1944 e il 1945, che la «Banda Carità» talvolta costringesse le partigiane più coraggiose a denudarsi tra scherni e insulti come racconta la bellissima poesia del partigiano Egidio Meneghetti. Nonostante ciò, la Resistenza Veneta, nota per il coraggio delle sue azioni in tutta Europa, contribuisce di li a poco alla sconfitta di nazisti e fascisti il cui esercito capitola il 25 aprile 1945.

 

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Apr 25 2014

25 APRILE, FESTA DI SAN MARCO E DEL BÒCOLO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:15

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Per i veneti il 25 Aprile è una ricorrenza assai antica: si festeggia infatti San Marco Evangelista, Patrono di Venezia e la Festa del Bòcolo (bocciolo di rosa).

 

Le origini della Festa del Bocolo risalgono ai tempi del Doge Orso I Partecipazio (864-829), la cui figlia Maria divenne la protagonista femminile di una vicenda che diventò leggenda.

Maria, soprannominata Vulcana per i suoi occhi splendenti, si innamorò di un trovatore, Tancredi, le cui umili origini non permettevano di coronare il loro sogno d’amore.

Vulcana allora suggerì a Tancredi di partire per combattere contro i turchi, con la speranza che tornasse vincitore e famoso.

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Apr 21 2014

RIFLESSIONI DI UN ALPINO !

Category: Pensieri e parole,Veneto e dintornigiorgio @ 12:19

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di Andrea Arman

Nella mia vita ho fatto parecchie cose ed una di quelle di cui vado maggiormente orgoglioso è stata fare Alpino come Alpiere del Battaglione Alpini Feltre.

 

Un’esperienza davvero speciale, fatta assieme a ragazzi straordinari, comandati da un uomo burbero, all’apparenza quasi demoniaco, che ha lasciato in noi Esploratori un indelebile positivo ricordo. Eravamo fieri di essere Alpieri del 7° e quando incontravamo gli altri militari delle differenti specialità capivamo che essere Alpini era una cosa diversa.

 

Io allora ero un po’ più grande dei miei commilitoni, ed anche un poco presuntuoso, cercavo di capire cosa ci fosse di particolare che ci distingueva da fanti, genieri etc.. Volevo darmi e dare una spiegazione che fosse logica, trovare una ragione o causa alla nostra diversità; non ci sono riuscito, allora.

 

Poi, un giorno, assieme ai delegati della Repubblica Veneta, sono stato in visita al comune di Sappada – Plodn e le parole del Sindaco mi hanno aperto un nuovo occhio; il Sindaco esordiva dicendo: “a me non piace pensare difficile”. Subito non davo peso a quell’espressione, poi ha cominciato a riemergere nella mia mente, assieme ai fantastici monti pallidi ed a tante altre montagne che ho visto e camminato.

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Apr 17 2014

VENETISMO, PADANISMO, INDIPENDENTISMO: O SI COGLIE L’ATTIMO O MEGLIO CHIUDERLA LÌ

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Alcuni recentissimi sondaggi Swg dicono che il 47% degli abitanti del NordOvest è favorevole all’indipendenza, che la percentuale raggiunge il 50%  nel NordEst. Non è una novità.

 

Nel gennaio del 1996 la rivista Limes aveva pubblicato un’inchiesta di Ilvo Diamanti sulla percezione e gradimento dell’idea di indipendenza padana. Ne risultava che per il 36,5% dei padani l’indipendenza era “un’ipotesi inaccettabile”, per l’8,5% “una via che porterebbe al disastro”, per il 30,7%  “una prospettiva vantaggiosa sul piano concreto, ma inaccettabile” e per il 24,4% “una prospettiva vantaggiosa ed auspicabile”.

 

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