Dic 21 2016

IL PROGRAMMA DI GEERT WILDERS PER LA LIBERAZIONE DELL’OLANDA

Category: Società e politica internazionalegiorgio @ 04:31

Il discorso del politico cosiddetto “populista” di “estrema destra” (strani termini per indicare un baluardo della democrazia contro il fascismo globalista e il nazismo islamico) chiarisce le priorità politiche e sociali del suo partito, il PVV, in vista delle elezioni 2017.

 

 

geert-wilders-gatto

Geert Wilders

 

 

Pim Fortuyn, l’eroe di Rotterdam, l’uomo che ha dato una sveglia al nostro Paese, una volta disse: “Non puntare a ciò che è possibile, ma a ciò che è immaginabile”. Egli intendeva dire che per noi, gli olandesi, nulla è impossibile.

 

Pim Fortuyn aveva ragione. Niente è impossibile per noi. Siamo olandesi.

 

Guardate il nostro Paese. Abbiamo creato da soli questa terra bella e unica. Siamo le sole persone al mondo che vivono in un Paese in gran parte creato dai suoi abitanti. Un grande risultato.

 

Non solo abbiamo creato questo Paese, ma abbiamo anche esplorato il mondo. Abbiamo solcato tutti i mari. Abbiamo fondato New York e scoperto l’Australia. Ma, a volte, si direbbe che abbiamo dimenticato tutto. Dimenticato di cosa siamo capaci. Di cosa siamo capaci quando uniamo i nostri sforzi. E forse questo è il nostro problema. Dobbiamo avere il coraggio di tornare a pensare in grande. Perché volere è potere.

 

Continua a leggere”IL PROGRAMMA DI GEERT WILDERS PER LA LIBERAZIONE DELL’OLANDA”


Dic 20 2016

L’ARRINGA FINALE DI GEERT WILDERS DAVANTI ALL’INQUISIZIONE

 

geert-wilders

 

 

Incriminato per le sue opinioni, per la sua incrollabile determinazione a difendere l’Olanda dal nazismo islamico, Wilders ha pronunciato un discorso memorabile davanti alla corte che lo deve giudicare.

 

 

 

Signor Presidente, Signori della Corte,

 

quando ho deciso di rivolgermi a voi qui, oggi, facendo una dichiarazione finale in questo processo contro la libertà di parola, molte persone hanno reagito dicendomi che è inutile. Che voi giudici avete già scritto il verdetto di condanna qualche tempo fa. Che tutto indica che mi avete già condannato. E forse è vero. Tuttavia io sono qui. Perché io non mollo mai. E ho un messaggio per voi e l’Olanda.

 

Da secoli l’Olanda è simbolo di libertà.

 

Quando si dice Olanda, si dice libertà. E questo è vero anche, forse soprattutto, per coloro che hanno un parere diverso da quello dell’establishment, l’opposizione. E la nostra libertà più importante è la libertà di parola.

 

Noi olandesi diciamo tutto ciò che è sentiamo nei nostri cuori. E questo è esattamente ciò che rende grande il nostro Paese. La libertà di parola è il nostro orgoglio.

 

E questo, proprio questo, è in gioco qui, oggi.

 

Continua a leggere”L’ARRINGA FINALE DI GEERT WILDERS DAVANTI ALL’INQUISIZIONE”


Dic 19 2016

ADDIO LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, NELL’UNIONE EUROPEA SI STA IMPONENDO IL NAZI-FASCISMO 2.0

Category: Dominio Potere e Violenza,Media e informazionegiorgio @ 08:14

gestapo_europa

 

 

By Judith Bergman

 

In Europa, i governi stanno diventando il nemico numero uno della cittadinanza.

È sempre più evidente che esprimere anche una blanda opinione che sia in contrasto con la politica ufficiale di governo può mandare in prigione o almeno assicurare una visita amichevole da parte della kafkiana polizia locale. L’Europa è diventata davvero uno Stato di polizia?

 

Diversi governi europei fanno capire chiaramente ai loro cittadini che è vietato criticare i migranti o le politiche europee in materia di immigrazione. Le persone che “oltrepassano i limiti“, secondo le autorità, vengono arrestate, processate e a volte condannate.

 

In Olanda, la polizia si è presentata al domicilio di persone che ingenuamente avevano espresso commenti sui centri di accoglienza per migranti, pubblicandoli su Twitter nell’ottobre 2015. Nella città di Sliedrech, la polizia si è recata nell’ufficio di Mark Jongeneel e gli ha detto che aveva twittato “troppo” e che avrebbe dovuto “moderare i toni” perché i suoi tweet “potrebbero sembrare sediziosi”. Ma che reato ha commesso? Era stata organizzata un’assemblea cittadina sull’apertura di un centro profughi nella regione e Jongeneel aveva postato alcuni tweet. Uno dei suoi messaggi diceva: “Il college di #Sliedrecht ha proposto di accogliere 250 profughi nei prossimi due anni. Che cattiva idea”. In precedenza, aveva twittato: “Dovremmo lasciare che questo accada?!”

 

Continua a leggere”ADDIO LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, NELL’UNIONE EUROPEA SI STA IMPONENDO IL NAZI-FASCISMO 2.0″


Dic 18 2016

L’ELMO DI SCIPIO? SOTTO IL CEMENTO ARMATO

Liternum, in totale abbandono e minacciato dagli abusi il parco corrispondente alla tomba dell’«Africano»

 

scavi-di-liternum-1

Gli scavi di Liternum (Lago Patria, Napoli). Una parte, corrispondente all’antica dimora di Scipione l’Africano, è finita sotto una costruzione situata a ridosso della zona tutelata dalla Soprintendenza

 

 

NAPOLI – «Ingrata patria non avrai le mie ossa».

La leggenda narra che queste siano le parole scolpite sull’epigrafe voluta da Scipione l’Africano sulla tomba, sepolta nel territorio di Giugliano, in provincia di Napoli. A causa di un diverbio con i tribuni della plebe in seguito al quale fu accusato di «peculato» per aver sottratto alle casse dello Stato ben 500 talenti ricevuti dal re di Siria Antioco III, il generale romano fu costretto a vivere i suoi ultimi giorni nella città di Liternum. Scipione, famoso per la celebre sconfitta inferta ad Annibale nella battaglia di Zama, lega da allora inesorabilmente la sua memoria a questi luoghi.

Ebbene, oggi, quegli stessi luoghi sono stati dimenticati e abbandonati: vi insiste un parco archeologico decisamente poco valorizzato e minacciato di tanto in tanto dagli abusi: la costa del giuglianese e quella di Castel Volturno, nel Casertano, sono tra le più disastrate d’Italia dal punto di vista del cemento selvaggio.

Continua a leggere”L’ELMO DI SCIPIO? SOTTO IL CEMENTO ARMATO”


Dic 16 2016

SEBASTIAO SALGADO: FOTOGRAFIA IN VIA DI ESTINZIONE, RESTERÀ SOLO L’IMMAGINE

Category: Fotografie e immagini,Persone e personaggigiorgio @ 00:05

 

salgado

Sebastião Salgado è un fotografo brasiliano che, attualmente, vive a Parigi. È considerato il più grande fotografo a livello mondiale dei nostri tempi.

 

 

La fotografia è in via di estinzione: le restano al massimo 20 o 30 anni di vita. A sostenerlo è il fotografo brasiliano Sebastiao Salgado, tra i più premiati e apprezzati al mondo.

 

Per il 72enne Salgado, che per quattro decenni ha viaggiato per dare un volto alle popolazioni degli angoli più remoti del mondo e per immortalare le bellezze nascoste dei cinque continenti, in futuro la fotografia sarà sostituita dalla “immagine”, linguaggio a suo avviso estraneo alla qualità , all’arte e alla memoria. “La fotografia sta soccombendo perché ciò che si vede su Instagam o sui telefoni cellulari non è fotografia. La fotografia è un oggetto materializzato che si stampa, si ha, si guarda”, ha dichiarato Salgado in un confronto con un gruppo di giornalisti, durante una cerimonia in suo omaggio a Rio de Janeiro.

 

“La fotografia – ha proseguito Salgado – è ciò che i tuoi genitori hanno fatto quando tu eri bambino. E’ qualcosa di intrinseco, che si tocca. Oggi esistono solo immagini e le immagini non sono fotografia”, ha concluso l’artista. “Il processo di eliminazione della fotografia è in corso”.

 

Continua a leggere”SEBASTIAO SALGADO: FOTOGRAFIA IN VIA DI ESTINZIONE, RESTERÀ SOLO L’IMMAGINE”


Dic 15 2016

10 GIUGNO 1940: LA DICHIARAZIONE DI GUERRA DI BENITO MUSSOLINI

benito-mussolini-dichiarazione-guerra-720

Benito Mussolini, 10 giugno 1940

 

 

Riporto il testo integrale dell’annuncio della dichiarazione di guerra fatta da Benito Mussolini  il 10 giugno 1940.

 

Sempre assistiamo allo stralcio iniziale e finale di tale discorso.  Chi legge attentamente può capire anche le motivazioni date a questa decisione, che affrontano le grandi tematiche dello sfruttamento dei ricchi sui poveri. Spesso il  testo del discorso non è mai riportato integralmente, proprio per far in maniera che non si possa capire.

 

Benito Mussolini, annuncia al popolo acclamante di aver dichiarato guerra alla Gran Bretagna e alla Francia.  In mezzo alle promesse di futura vittoria, abbonda in Piazza Venezia l’esaltazione di una folla eccitata.   Questa decisione segnerà la fine del fascismo in una tragedia immane conclusa con una guerra fratricida: fra macerie e sangue.

Il fascismo fu in ogni  caso una vera rivoluzione,  ma come disse Giustino Fortunato,  anche una rivelazione, la rivelazione del carattere servile e ottuso del popolo italiano.

 

 

 

Combattenti di terra, di mare e dell’aria.

 

Camicie nere della rivoluzione e delle legioni.

 

Uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania.

 

Ascoltate! (Acclamazioni)

 

Continua a leggere”10 GIUGNO 1940: LA DICHIARAZIONE DI GUERRA DI BENITO MUSSOLINI”


Dic 14 2016

8 DICEMBRE 1816: 200 ANNI FA LA SICILIA PERSE L’INDIPENDENZA

Category: Popoli e nazioni,Storia e dintornigiorgio @ 06:37

8 DICEMBRE 1816 – 8 DICEMBRE 2016: LO STATO SICILIANO TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

 

ruggero-ii

 Ruggero II 

 

 

8 DICEMBRE 200 ANNI FA LA SICILIA PERSE L’INDIPENDENZA

 

Oggi, 8 Dicembre, in Sicilia sta passando quasi inosservata una ricorrenza storica che invece per noi Siciliani è importantissima.

Esattamente 200 anni fa, l’8 dicembre 1816, un decreto del suo ultimo re, Ferdinando III Borbone, poneva termine, almeno da un punto di vista formale, alla continuità di uno stato siciliano indipendente che datava almeno dal 948, da quando cioè l’Emiro Hasan I si era reso di fatto indipendente dal Califfo di Mahdìa, dando vita ad un Emirato di Sicilia indipendente ed ereditario.

 

Ma non è tanto dei fatti contingenti di quell’8 dicembre che oggi ci piace parlare. E’ tempo, piuttosto, di bilanci e di prospettive.

 

La Sicilia, allora, era quasi da mille anni abituata ad avere uno stato proprio. Da quel momento, e fino ad oggi, è stata inserita in formazioni politiche più grandi, comprendenti il Continente, e soprattutto con la capitale, la testa, il cuore dello stato, fuori dall’Isola. Vero è che non tutto era perduto ancora quell’8 dicembre 1816. L’ultimo atto formale dello “Stato di Sicilia” sarebbe stato compiuto più tardi, il 4 dicembre 1860, quando il Governo della Dittatura garibaldina (formalmente, ancora, quello di uno stato sovrano) fece il passaggio di consegne al Luogotenente Cordero di Montezemolo, al seguito di Vittorio Emanuele II che quel giorno stesso prendeva possesso delle nuove province “italiane” che si stavano così dissolvendo nello Stato italiano.

 

Ma è pur vero che, proprio da quel momento, lo “Stato di Sicilia”, anzi il “Regno di Sicilia” cominciò a diventare un’entità teorica, evanescente, più rivendicata che reale, dissolto com’era di fatto – se non pienamente di diritto – in quello stato “effimero” che fu il Regno delle Due Sicilie.

 

Continua a leggere”8 DICEMBRE 1816: 200 ANNI FA LA SICILIA PERSE L’INDIPENDENZA”


Dic 12 2016

FAR SANTA LUSSIA SU PAR I NOSTRI MONTI DE ‘NA OLTA

 

SANTA LUCIA, I VECCHI RICORDI  DI  UNA VOLTA 

 

santa-lucia-di-pol-di-pescantina

Santa Lucia di Pol di Pescantina

 

 

Secondo la tradizione popolare veronese, intorno al XIII° secolo, in città, in particolare tra i bimbi, era scoppiata una terribile ed incurabile epidemia di “male agli occhi”.

La popolazione decise allora di chiedere la grazia a santa Lucia, con un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana, posta dove oggi c’è la sede del Comune: Palazzo Barbieri.

Il freddo spaventava i bambini che non avevano nessuna intenzione di partecipare al pellegrinaggio. Allora i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la santa avrebbe fatto trovare, al loro ritorno, tanti doni. I bambini accettarono ed iniziarono il pellegrinaggio; poco tempo dopo l’epidemia si esaurì.

Da quel momento è rimasta la tradizione di portare in chiesa i bambini, per la benedizione degli occhi, il 13 dicembre e ancora oggi, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano l’arrivo di S. Lucia che porta loro gli attesi regali in sella ad un asinello accompagnata dal Castaldo, l’aiutante. Si lascia un piatto sul tavolo con del cibo con cui ristorare sia lei che l’asinello prima di andare a dormire. In quella sera i bambini vanno a letto presto e chiudono gli occhi, nel timore che la santa, trovandoli ancora svegli, li accechi con la cenere.

Continua a leggere”FAR SANTA LUSSIA SU PAR I NOSTRI MONTI DE ‘NA OLTA”


Dic 11 2016

DALLA SCUOLA ALLA BUONA SCUOLA: EVOLUZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO A PARTIRE DAL 1950

Category: Monade satira e rattatuje,Scuola e universitàgiorgio @ 12:49

la_buona_scuola-1000

 

 

 

Evoluzione del sistema scolastico a partire dal 1950.

 

TEST DI ARITMETICA (ELEMENTARE)

 

  1. Aritmetica elementare nel 1950

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100.000 lire.

Il costo di produzione è 4/5 del prezzo di vendita.

Quanto guadagna?

 

  1. Aritmetica elementare nel 1970

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100.000 lire.

Il costo di produzione è pari all’80% del prezzo di vendita.

Quanto guadagna?

 

  1. Aritmetica elementare nel 1980

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100.000 lire.

Il costo di produzione è di 80.000 lire.

Quanto guadagna?

 

  1. Aritmetica elementare nel 1990

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100.000 lire.

Il costo di produzione è di 80.000 lire.

Quanto guadagna? Scegli la risposta tra le seguenti:

 

[ ] 20.000    [ ] 40.000    [ ] 60.000    [ ] 80.000    [ ] 100.000

 

  1. Aritmetica elementare nel 2000

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100.000 lire.

Il costo di produzione è di 80.000 lire.

Il guadagno è di 20.000 lire. E’ giusto?

 

[ ] Sì    [ ] No

 

  1. Aritmetica elementare nel 2010

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100 euro.

Il costo di produzione è di 80 euro.

Se sapete leggere tracciate una X nella casella del 20 euro che rappresenta il guadagno.

 

[ ] 20    [ ] 40    [ ] 60    [ ] 80    [ ] 100

 

  1. Aritmetica elementare ed educazione alla competenza interdisciplinare nel 2015

 

Un boscaiolo vende un carro di legna per 100 euro. Il costo di produzione è di 80 euro. Formate un gruppo di lavoro di quattro persone ed indicate:

 

  1. a) Il nome del taglialegna (competenza linguistica)
  2. b) Disegnate il boscaiolo mentre taglia la legna (competenza artística)
  3. c) Eseguite la seguente operazione: 100 – 80 = 20 (competenza matematica)
  4. d) Aiutate il boscaiolo nel suo lavoro (competenza etica)

 

Se l’alunno/alunna non ha completato le attività di cui al punto precedente si valuti la sua partecipazione alle attività formative, la corretta pulizia di scarpe e uniforme, la sua pettinatura e la presenza della cartellina per gli appunti: non importa se la cartellina è vuota, non siate fiscali, in ogni caso si evitino discussioni con i genitori, si eviti ogni violazione dei diritti umani e non si concedano pretesti ai giornalisti per le loro polemiche…

 

Nel contempo e variata la disciplina scolastica per i test

 

 

1950:

Se facendo il test ti comporti da bullo, l’insegnate ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.

 

2015:

Se facendo il test ti comporti da bullo, l’insegnate ti domanda scusa, tuo padre ti compra un smartphone nuovo e va ad insultare l’educatore…poi i genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per il trauma emotivo. Vincono tutti i processi.

 

(Liberamente tratto dal testo Educacion por competencias di Veronica Fierro)

 

 


Dic 10 2016

IL POTERE

Category: Dominio Potere e Violenzagiorgio @ 08:27

potere-non-eletto

 

 

Non credere, come ha detto Bertrand Russell, che è il potere a corrompere.

Non è così.

Il potere fa si che emerga la corruzione che è già dentro di te.

E chi cerca il potere è colui che dentro di sé ha un profondo complesso di inferiorità.

Il solo modo di evitare di farsi prendere dal potere è cominciare da se stessi.

Comincia da te stesso.

Non fare niente per dominare, ma non permettere a nessuno di dominarti.

Non interferire nella vita di nessun altro e nello stesso tempo non lasciare che nessuno interferisca nella tua vita.

Prenditi la piena responsabilità del tuo essere un individuo.

 

 


Dic 09 2016

LA GIOIA DI VIVERE

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 00:05

diaspora-1

 

 

Dobbiamo imparare a vivere, a trovare la felicità delle piccole cose.

Così salveremo l’anima del mondo


Dic 07 2016

ALESSANDRO SALLUSTI: “UN GIORNO RENZI MI TELEFONÒ INSULTANDOMI”

Category: Media e informazione,Persone e personaggigiorgio @ 07:54

alessandro_sallusti

Alessandro Sallusti 

 

 

Il direttore de il Giornale si è “sbottonato”, svelando i lati più intimi della sua vita. L’ostinato difensore di un pensiero “altro”, controcorrente e contro le mode imperanti, notoriamente impassibile, si racconta.

 

Gli esordi, ovvero: un direttore già da bambino. «Il primo giornale penso di averlo disegnato per le vie di Como, a 9 o 10 anni. Faccio il mestiere che ho sempre sognato di fare, più per fortuna che per merito, questo è davvero un dono di Dio. Ero un bambino inquieto e insoddisfatto. Per questo ho preso tante di quelle botte da mio padre…».

 

Il passato ingombrante. «Mio nonno è stato un ufficiale dell’esercito, passato alla Repubblica Sociale, poi fucilato. Questa storia ha sempre gravato sulla mia famiglia, come un peso insormontabile».

 

Il Battaglione San Marco: il militare necessario. «Non sono mai stato uno studente modello. Ho fatto l’Istituto tecnico e in anni in cui tutti erano ammessi agli Esami di Stato, mi fermarono. Una vergogna. Immediatamente mi diressi allo sportello del distretto militare. Mi dissero che se firmavo come volontario per il Battaglione San Marco avrei potuto partire dopo due settimane. Firmai. Il militare ha cambiato la mia vita in modo determinante, per questo penso che sia necessario ripristinare la leva obbligatoria. E quando penso ai nostri marò, beh, penso che questo Paese ha ormai perso il senso dell’onore».

 

Continua a leggere”ALESSANDRO SALLUSTI: “UN GIORNO RENZI MI TELEFONÒ INSULTANDOMI””


Dic 06 2016

LA PASTINA DE BORTOLIN: L’ORIGENE DI TUTTE LE TORTE E PASTE DIPLOMATICHE ALL’ITALIANA

pasta-bortolin-1200 

Pastina de Bortolin

 

 

Quella che tutti conosciamo come ‘pasta diplomatica’ o ‘pasta italiana’ e che troviamo in tutte le pasticcerie d’Italia nasce, in realtà, a Villafranca di Verona alla fine dell’Ottocento e la sua denominazione originale è ‘pastina de Bortolin’, dal nome del gelataio che la inventò.

 

Tipico dolce da forno a base di pasta sfoglia, pan di Spagna e crema pasticcera, la ‘pastina de Bortolin’ fu inventata da Bortolo Dainese nella sua gelateria denominata ‘Bortolin’, e nel corso degli anni fu copiata da altri pasticceri, anche se con lievi differenze negli ingredienti rispetto alla ricetta originale, la quale si è tramandata di padre in figlio mantenendo gli stessi tradizionali sapori delle origini.

 

Ottima come dessert a fine pasto, ma anche come goloso spuntino accompagnata da un buon caffè, la ‘pastina de Bortolin’ deve essere consumata fresca. Per realizzarla, infatti, è necessario preparare settimanalmente pasta sfoglia e pan di Spagna e, giornalmente, la crema pasticcera.

 

Continua a leggere”LA PASTINA DE BORTOLIN: L’ORIGENE DI TUTTE LE TORTE E PASTE DIPLOMATICHE ALL’ITALIANA”


Dic 04 2016

VOTA NO ALLA COSTITUZIONE OSCURANTISTA!

Category: Veja migiorgio @ 13:51

per-me-e-no

 

 

GIU’ LE MANI DALLA COSTITUZIONE ITALIANA !

  

CHI VUOLE DISTRUGGERE LA COSTITUZIONE VUOLE DISTRUGGERE LA TUTELA DEL POPOLO ITALIANO CHE VI E’ SANCITA  E LO FA PERCHE’ I CAPITALISTI PIU’ RICCHI DEL MONDO ABBIANO GIOCO FACILE NELLO SFRUTTAMENTO DA GARA AL RIBASSO SOTTO IL COSTO REALE SENZA NESSUNA RESPONSABILITA‘ NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI, NE’ DELL’ AMBIENTE DOVE VIVIAMO.

 

DISTRUGGENDO LA COSTITUZIONE SI TORNA A GARANTIRE LA  LEGGE  DELLA  JUNGLA, IL  GROSSO CHE MANGIA IL PICCOLO, SI TORNA A GARANTIRE L’ ACCUMULO  CAPITALISTA  DOVE I RICCHI SONO SEMPRE PIU’ RICCHI E I POVERI SEMPRE PIU’ POVERI.

 

DISTRUGGERE LA COSTITUZIONE SPIANA LA STRADA AGLI “ACCORDI ECONOMICI” A SCATOLA CHIUSA CHE GLI USA, CANADA & C. VOGLIONO IMPORCI SENZA LA POSSIBILITA’ DI LEGGERE COSA LORO VI HANNO SCRITTO: SOLO DEI PAZZI O DEI COMPLICI POSSONO ACCETTARE.

 

CON QUESTA NUOVA ONDATA DI  TRUFFE CRIMINALI CHE CHIAMANO GLI “ACCORDI ECONOMICI” SI PRETENDE  CHE NEL CASO DI PROCESSO L’ ARBITRO-GIUDICE VENGA  SCELTO DALL’ AZIENDA USA, CANADA & C.

 

SIAMO COSTRETTI A FORZA A SUBIRE TUTTE LE LORO MENZOGNE SUI TUTTI I MEDIA, CHE PAGHIAMO NOI, E NON POSSIAMO LEGGERE LE REGOLE CON LE QUALI  VOGLIONO MINARE ULTERIORMENTE  LA NOSTRA STESSA SOPRAVVIVENZA ?

 

E’ UN COLPO DI STATO ?  SI !

 

I CAPITALISTI PIU’ RICCHI DEL MONDO LO SONO PERCHE’ SONO I PIU’ IMBROGLIONI E CRIMINALI PER ESSERE I PIU’ LADRI .

DIRE CHE QUESTO E’ POPULISMO SIGNIFICA SPUTARE SUL SANGUE DEI  MORTI CHE FANNO TUTTI I GIORNI IN GUERRA COME IN ECONOMIA.

 

 


Dic 03 2016

ZAHI HAWASS, L’ULTIMO FARAONE D’EGITTO

hawass

Zahi Hawass

 

 

Per conto dello Spiegel, Matthias Schulz traccia un interessante quadro sulla personalità di Zahi Hawass, il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie.

 

Sono le 5 di mattina e Zahi Hawass entra nel suo SUV, diretto a una conferenza stampa nell’Oasi di Bahariya.  Le strade del Cairo sono ancora vuote e bisogna affrettarsi per evitare il traffico mattutino.  Hawass ha già avuto un infarto e da allora fuma solo pipe ad acqua. Riferendosi all’autista, dice: “Se rallenta, lo licenzio”.

 

Gli piace chiamare i suoi oppositori “stronzi”, ma nessuno ha problemi col suo carattere. In realtà egli gode di una sorta di licenza che gli permette di essere volgare e arrabbiato e le regole le definisce lui stesso. Lui è il protettore finale di tutti i monumenti del paese.

 

Con un abbigliamento che ricorda Indiana Jones,  Hawass è famoso nel mondo grazie alla presenza costante in TV. È lui stesso a spiegare senza esitazioni il suo narcisismo. Sull’incontro con Obama lo scorso giugno, Hawass rivela: “Gli dissi che George Lucas venne qui per scoprire perchè il mio capello è diventato più famoso di quello di Harrison Ford”. Oppure, quando gli venne mostrata l’impaginazione del suo ultimo libro, commentò: “Ok, ma dovete stampare il mio nome in caratteri più grandi”. E infine: “Non sono solo famoso negli Stati Uniti, ma anche in Giappone e, per la verità, ovunque”.

 

Continua a leggere”ZAHI HAWASS, L’ULTIMO FARAONE D’EGITTO”


« Pagina precedentePagina successiva »