Ott 25 2016

POIANO DI VERONA – CHIESA DELL’ALTAROL

Category: Chiesa veronese,Verona storia e artegiorgio @ 00:02

poiano-chiesa-altarol-2012

La chiesa dell’altarol

 

Di un edificio lungo gli argini del progno si trova segnalazione nella carta del 1440 detta dell’Almagià, conservata  in originale a Venezia e in copia alla Biblioteca Civica di Verona.

Alcuni autori parlano di un arco con edicola; la carta dell’Almagià ci restituisce invece la chiara immagine di un piccolo edificio.

 

Il toponimo  Altarol è attestato nel 1589. Di una immagine dipinta sul muro soprastante  un altare, parla il rapporto del Vescovo Pisani, che attesta la presenza di una cappella o oratorio. Accanto alla chiesa si trovava un cimitero recintato.

 

Continua a leggere”POIANO DI VERONA – CHIESA DELL’ALTAROL”


Ott 24 2016

GIAMPAOLO GIULIANI: VI RACCONTO LA MIA VERITÀ SULL’AQUILA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 00:01

aquila-2009-la-mia-verita-sul-terremoto

 

 

ASCOLI PICENO. Alla libreria “La Rinascita” si è svolto un incontro con il tecnico inventore di un sistema che prevedrebbe i terremoti. Nell’evento organizzato dall’associazione culturale Criveo ha presentato il suo nuovo libro

 

«Un terremoto non arriva mai all’improvviso, ma bussa più volte alla porta per avvisarci, prima di arrivare». A quasi un anno dal terribile sisma che ha sconvolto l’Aquila il 6 aprile scorso, Giampaolo Giuliani torna a raccontare la sua versione riguardo ai giorni che hanno preceduto la forte scossa.

 

Una tragedia che a suo avviso si sarebbe potuta evitare, come recita il titolo del suo libro, scritto a quattro mani con Alfredo Fiorani, “L’Aquila 2009. La Mia Verità sul Terremoto. La storia mai raccontata di un disastro annunciato, dell’uomo che avrebbe potuto salvare 300 vite umane e delle istituzioni che non gli hanno creduto”. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Criveo (Centro Ricerche Verità Occultate), ha richiamato molte persone, che hanno gremito la sala della libreria “La Rinascita”.

 

Continua a leggere”GIAMPAOLO GIULIANI: VI RACCONTO LA MIA VERITÀ SULL’AQUILA”


Ott 23 2016

ISRAELE, UNA TERRA MOLTO, MOLTO SISMICA

Category: Geografia e ambiente,Natura e scienzagiorgio @ 06:07

terremoto-in-palestina

Terremoto in Palestina

 

 

Israele,
i sismologi non sono in grado di prevedere quando si verificherà il prossimo terremoto di grandi proporzioni in Medio Oriente.

 

Un geologo dell’università di Tel Aviv, tuttavia, ha fatto notare che, rispetto ai dati registrati in alcuni documenti storici, la data dell’evento è in sensibile ritardo.

 

Se il futuro sisma dovesse sprigionare una magnitudo superiore a sette gradi della scala Richter, ha affermato il geologo Dr. Shmulik Marco, si potrebbero avere conseguenze molto gravi per i luoghi santi e per la stessa pace.

 

Servendosi della traduzione di centinaia di documenti, lo studioso ha potuto accertare che negli ultimi duemila anni la Terra Santa è stata colpita da una serie di terremoti devastanti.

 

Continua a leggere”ISRAELE, UNA TERRA MOLTO, MOLTO SISMICA”


Ott 22 2016

LOCALISMO E POTERE GLOBALE

european-map-300x224

 

 

Con la fine dell’apparente dicotomia USA-URSS, il mondo ha assunto una struttura multipolare. Al trust dei Paesi dominanti si affiancano Paesi emergenti, termine usato per indicare le aree in via d’integrazione in un unico grande mercato che, nelle intenzioni delle oligarchie beneficiarie, dovrebbe assumere sempre più una dimensione planetaria.

 

L’attuazione del progetto non è pacifica, sia per la conflittualità interna al gruppo delle nazioni industrialmente avanzate, sia per i fattori di instabilità impliciti nella progressiva estensione dell’universo capitalista. Al tempo stesso, la molteplicità del locale sembra resistere, e talvolta contrapporsi, all’avanzata del globale, facendo ragionevolmente dubitare della ineluttabilità di certi processi così come descritti dalla propaganda mondialista.

 

Continua a leggere”LOCALISMO E POTERE GLOBALE”


Ott 21 2016

MONDIALISMO E GLOBALIZZAZIONE

mondialismo

 

 

Da quando la parola globalizzazione è entrata nel linguaggio comune, è sorto anche un movimento variegato che ne contesta gli aspetti più drammatici. Inizialmente fu definito popolo di Seattle, dal nome della città canadese dove, alla fine del 1999, si è svolta la prima imponente manifestazione di piazza conto la World Trade Organization (WTO). Da subito fu ridefinito no global, dal momento che indirizzava i suoi attacchi contro le principali istituzioni della global governance, comprese World Bank e International Monetary Fund.

Prima di essere cooptati dal potere mondialista, alcuni suoi promotori amavano definirlo il movimento oppure il movimento dei movimenti. Una volta intruppati nelle schiere dei riformisti, si sono ribattezzati new global o altermondialisti per sottolineare che, non sono contro la globalizzazione, ma ne sognano una diversa.

 

Continua a leggere”MONDIALISMO E GLOBALIZZAZIONE”


Ott 20 2016

I BERSAGLIERI DERUBARONO I TERREMOTATI A MESSINA: LA SCOMODA VERITÀ DEL TERREMOTO DI MESSINA E REGGIO DEL 1908 CONSERVATA NEGLI ARCHIVI RUSSI

terremotomessina

Immagine di Messina a due giorni dal rovinoso sisma del 1908

 

 

In Giù al Sud, di Pino Aprile, da libri e corrispondenze giornalistiche dell’epoca, si riferiva dei saccheggi e delle fucilazioni dei superstiti “supposti sciacalli”, nonostante le proteste anche di parlamentari.

Ora i documenti desegretati da Putin confermano come andarono le cose. Una vergogna nascosta. Un’altra.

 

LA SCOMODA VERITÀ DEL TERREMOTO DI MESSINA E REGGIO DEL 1908 CONSERVATA NEGLI ARCHIVI RUSSI

 

Antonio Petrone  11-7-2016  

 

Fin da ragazzo sono stato pervaso da un profondo desiderio di conoscenza , per la storia del passato e per le mancate verità, che spesso la “ragion di stato” o  il più bieco affarismo politico hanno teso occultare. Proprio in questi giorni ho terminato un libro di Pino AprileGiù al Sud” in un capitolo si fa menzione dei tragici fatti di Messina, seguiti  a vere e proprie ruberie territoriali effettuate da truppe governative nei confronti di inermi cittadini gia provati dal terribile sisma.

Ciò, che all’epoca fu accuratamente occultato per difendere una assurda ragione di stato riemerge dopo 100 anni, grazie alla caduta del segreto di stato voluta dal presidente Putin su documenti dell’ex Polizia segreta la NKVD.

Contemporaneamente all’arrivo del monumento a loro dedicato, giungono nuovi documenti direttamente dall’Archivio governativo di Mosca tutti dedicati alle vicende dei soccorsi prestati dai marinai russi. Un patrimonio di notevole interesse non solo per lo studioso ma anche per tutti i messinesi che vogliono saperne di più su quelle vicende ormai leggendarie.

 

Il materiale è stato messo a disposizione dell’ “Associazione culturale Messina-Russia” dal console generale della Federazione Russa a Palermo, Vladimir Korotkov.

Si tratta della corrispondenza diplomatica intercorsa tra i rappresentanti del governo russo in Italia e i loro referenti in patria: rapporti, relazioni, resoconti fin nei minimi dettagli di quanto fatto dai marinai, da ogni singola squadra di soccorso.

 

Continua a leggere”I BERSAGLIERI DERUBARONO I TERREMOTATI A MESSINA: LA SCOMODA VERITÀ DEL TERREMOTO DI MESSINA E REGGIO DEL 1908 CONSERVATA NEGLI ARCHIVI RUSSI”


Ott 19 2016

IO SONO PROPRIO UN VECCHIO RIBELLE – I’M GOOD OLD REBEL

Category: Musica e spettacoli,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 05:19

ribelle

 

 

I’M GOOD OLD REBEL

 

Questo canto sudista risale all’immediato dopoguerra. Esprime  il rifiuto dell’ordine “democratico” e mercantile del Nord.

 

 

Beh. io sono proprio un vecchio ribelle

Adesso, è tutto quello che sono

E della loro bella “terra di libertà”

Non so che farmene.

Sono contento di averla combattuta,

Avrei soltanto voluto vincere

E non voglio perdono

Per tutto quello che ho fatto.

 

Continua a leggere”IO SONO PROPRIO UN VECCHIO RIBELLE – I’M GOOD OLD REBEL”


Ott 18 2016

L’ ASSASSINIO DI UN ALTRO SUD: RIFLESSIONI SULLA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA

Category: Regno delle Due Sicilie,Storia e dintornigiorgio @ 00:28

bandiere-due-sud-629

Le bandiere dei due Sud

 

 

Il 12 marzo 1861 cade l’ultima fortezza borbonica: Civitella del Tronto.

Esattamente un mese dopo, a Charleston, nella lontana Carolina del Sud, un colpo di mortaio contro la guarnigione unionista di Fort Sumter segna l’inizio della Guerra di Secessione americana.

A difesa dell’indipendenza nazionale, nell’Italia del Sud il popolo insorge, negli stati nordamericani del Sud il popolo corre alle armi.

Nel 1865 ha fine la lotta sanguinosa dei confederati sudisti ed appare irrimediabilmente sconfitta la guerriglia delle Due Sicilie, che pure continuerà, senza speranza, fino al 1870; anno in cui, a Lexington in Virginia, si spegne Robert Edward Lee, l’impareggiabile condottiero degli Stati del Sud.

La conoscenza di ognuno dei due eventi è capace di gettare luce sulla natura dell’altro. E questo non certo per la semplice concomitanza cronologica, e tantomeno per l’analoga contrapposizione a un “Nord” invasore, bensì per il fatto che su entrambi i fronti si combatte per la difesa della civiltà contro la barbarie del materialismo.

 

Che ciò sia vero per il nostro antico Regno molti hanno portato solidi argomenti per dimostrarlo, e questa rivista da cinquant’anni. Quanto alla Confederazione d’oltre oceano, pochissimo studiata dalle  nostre parti, alla mente dei più affiorerà immediatamente un’ obiezione, condensata in un’unica, terribile parola: schiavitù.

 

Continua a leggere”L’ ASSASSINIO DI UN ALTRO SUD: RIFLESSIONI SULLA GUERRA DI SECESSIONE AMERICANA”


Ott 17 2016

I BORBONICI E I GARIBALDINI SI COMBATTERONO ANCHE IN AMERICA

manifesto-garibaldi-guard

 

 

Come spiegato nel n. 50 de L’Alfiere, soldati delle Due Sicilie, non pochi dei quali fatti prigionieri in occasione della battaglia del  Volturno, furono arruolati in diverse unità dell’esercito confederato americano.

Una di queste era il 10° reggimento fanteria della Louisiana, organizzato a Camp Moore in Louisiana dal colonnello Mandeville De Marigny. Questa unità fu immediatamente inviata in Virginia al fronte, ed ebbe un ruolo primario nella vittoria confederata di Manassas (21 luglio 1861), ove i Nordisti furono messi in rotta.

 

68 fuoriusciti mazziniani si arruolarono, invece, oltre a ungheresi, russi ed altri stranieri, nella Garibaldi Guard nordista (39° reggimento), la cui compagnia A  portava la camicia rossa.

 

Questo reggimento, per intero, fu compreso fra gli 11.000 prigionieri fatti il 15 settembre 1862 dal generale sudista “Stonewall” Jackson dopo l’assalto alla piazzaforte nordista di Harpers Ferry nella Virginia Occidentale.

 

Continua a leggere”I BORBONICI E I GARIBALDINI SI COMBATTERONO ANCHE IN AMERICA”


Ott 16 2016

SI STAVA MEGLIO COI BORBONE? IL DIVARIO TRA SUD E NORD E LE COLPE DEI CALABRESI

ferriera-mongiana-disegno

 

 

Sembra che inizi a farsi strada e, addirittura, a prevalere un sentimento auto-consolatorio, speculare alle rivendicazioni leghiste, che asseconda e rafforza l’idea che i colpevoli sono gli altri, che sono altrove, che sono al Nord

 

Battista Sangineto Quotidiano del Sud. A PROPOSITO della discussione innescatasi a seguito dell’apertura del Museo della Ferriera di Mongiana, in provincia di Vibo Valentia, avvenuta sabato 24 settembre della quale questo giornale ha,  opportunamente, dato notizia. Mi sembra utile tornare su questo argomento per precisare alcune cose riguardo al divario sociale, economico e politico fra il Sud ed il Nord al momento dell’Unità d’Italia.

Mi pare utile, anche, ricordare che non solo non vi è traccia dello sciocchezzaio anti-unitario e filo-borbonico negli scritti di studiosi seri quali V. Castronovo, G. Candeloro, R.  Villari, P. Ginsborg, A. Placanica, R. Romeo, P. Bevilacqua e A. Capone, ma non se ne trova, traccia, neanche nei più recenti scritti accademici di A. Lepore, D. Malanima, A. Brunetti, E. Felice e G. Vecchi.

 

Volendo riassumere, e necessariamente un po’ semplificare, le tesi di questi ultimi studiosi, si può affermare che la somma degli squilibri socio-economici esistenti tra il Nord e  il Sud, al momento dell’Unificazione, è stata stimata in una differenza del 20- 25% circa nel reddito pro-capite a favore del   Nord.

Un divario, da un punto di vista economico e sociale, consistente: il 90% circa degli abitanti del Sud era analfabeta contro una media del 70%; alla vigilia dell’Unità, nel 1859, la rete ferroviaria piemontese si estendeva per 819 chilometri, quella del Lombardo-Veneto per 522, quella della Toscana per 101, quella dello Stato Pontificio per 257 e quella del Regno delle Due Sicilie per appena 99 chilometri (irrilevante il tratto ferrato Napoli-Portici, praticamente un giocattolo privato del re).

 

Continua a leggere”SI STAVA MEGLIO COI BORBONE? IL DIVARIO TRA SUD E NORD E LE COLPE DEI CALABRESI”


Ott 15 2016

IL PESCE IN LAGUNA VENETA: PICCOLO DIZIONARIO PER I FORESTIERI

Category: Alimentazione e gastronomia,Veneto e dintornigiorgio @ 00:12

 

Pescheria di Cortellazzo

 

 

Il mercato veneziano su pesci, crostacei e molluschi è certo il riferimento più celebrativo e rappresentativo del pesce veneto, appena seguito da quello di Chioggia che per altro ha sue espressioni tipiche.

 

Qui di seguito elenchiamo alcuni nomi in gran parte ripresi da una  pubblicazione degli anni ’20 e, per quanto tempo sia passato, ancora oggi attualissima rispetto a nomi e riferimenti rimasti intatti soprattutto tra i pescatori della Laguna veneta.

 

Espressioni, specie:

 

Anguela, il latterino, quel piccolo pesciolino comunissimo in Laguna che si mangia fritto con la polenta.

 

Astese, l’astice che, un tempo, si ritrovava lungo i murazzi e le dighe del porto.

 

Continua a leggere”IL PESCE IN LAGUNA VENETA: PICCOLO DIZIONARIO PER I FORESTIERI”


Ott 14 2016

SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE POPULISTA ED ANTI-STATALISTA

Category: Società e politicagiorgio @ 08:04

tiunin_populism

 

 

di PAOLO BONACCHI

 

Da qualche giorno i ladri di democrazia, i criminali sociali ed i corrotti privilegiati della grande burocrazia parassitaria europea tartassano gli italiani accusando chi non la pensa come loro, oppure chi non è favorevole al sistema che essi stessi hanno creato, di essere un POPULISTA e di appartenere ai POPULISTI, quasi fosse un delitto di lesa maestà nei loro confronti.

 

Gli statalisti ed i parassiti sociali in genere, abituati da sempre a vivere a spese dei lavoratori e degli imprenditori sani, accusano me e tutti quelli che la pensano come me a proposito della Sovranità popolare e del diritto prevalente dei cittadini nei confronti dei loro rappresentanti, di essere un “populista”, ovvero un “demagogo” o di volere un sistema basato sulla “demagogia”.

 

In proposito Noam Chomsky, grande linguista, filosofo e teorico della comunicazione, professore emerito al Massachusetts Institute of tecnology, ci dà un’ottima definizione della parola POPULISMO: “Populismo significa appellarsi alla popolazione” e vorrebbe che “la popolazione fosse partecipe e non spettatrice” del processo di organizzazione dell’ordine sociale.

 

Continua a leggere”SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE POPULISTA ED ANTI-STATALISTA”


Ott 13 2016

EUGENIO SCALFARI, QUELLA VUOTA «PIENEZZA DI SÉ»

Category: Media e informazione,Persone e personaggigiorgio @ 00:31

senatore-a-vita-eugenio-scalfari

Il senatore a vita Eugenio Scalfari

 

 

Una volta chiesi a Montanelli un giudizio su Eugenio Scalfari. «Non è dei nostri», rispose senza esitazione il grande Indro, intendendo dire che non è un giornalista. Il suo stile è orripilante: ciceroniano, ore rotundo, privo di capacità di sintesi, involuto, avvocaticchio, retorico, pomposo, magniloquente, sussiegoso, oracolare. E corrisponde perfettamente all’uomo.

 

In un libro senile, Incontro con io, con ambizioni penosamente filosofiche, ha scritto: «Ho finalmente raggiunto la pienezza di me». Non osiamo immaginare, perché pieno di sé Scalfari lo è sempre stato. Parlando, come suole, ex cathedra, non ha mai rinunciato a impartire lezioni, soprattutto di morale; in particolare ai colleghi. Del suo giornale ha scritto: «La qualità culturale e morale di Repubblica non ha riscontro con nessun fenomeno analogo nel giornalismo italiano (…) i suoi lettori rappresentano il meglio della società».

 

Questa boria incontrollata lo ha esposto anche a figuracce incresciose. Nel 1969, quando era deputato socialista, un vigile osò fargli una multa alla Stazione centrale di Milano perché aveva parcheggiato la macchina in sosta vietata. Lui esplose nel più classico e italico: «Lei non sa chi sono io!» e gli scagliò contro l’Espresso, dove il vigile figurava come l’emblema del potere arrogante e protervo e lui, Scalfari, come il cittadino inerme.

 

Continua a leggere”EUGENIO SCALFARI, QUELLA VUOTA «PIENEZZA DI SÉ»”


Ott 12 2016

LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE L’ARENA DELL’AVV. LUIGI BELLAZZI

Category: Media e informazione,Verona società e politicagiorgio @ 08:41

 

luigi-bellazzi

Avv.  Luigi Bellazzi

 

 

Verona, 05/10/16

 

Egregio Signor

Dr. MAURIZIO CATTANEO

Direttore De L’Arena

 

Distinto Direttore,

da più di mezzo secolo, ogni mattina, acquisto L’ Arena. La considero un po’ cosa mia.

Mi rammaricano le voci di un crollo delle vendite, dalle vette delle 70 mila copie al tempo di Beppino Brugnoli alle odierne 25 mila.

 

E’ vero c’è la crisi, c’è la rete, ci sono sempre più radio e tivù, ma alla fine c’è il motivo fondante nel crollo delle vendite: manca l’interesse del lettore per spendere un Euro e passa.

 

La sfida dei quotidiani sta nel saper coniugare notizia (il pretesto) ed informazione (l’interesse).

 

Oggi per Verona, la crisi economica può dirsi “peggio di ieri e meno peggio di domani”.

 

Termometro ignorato, che dà la misura del disastro, è la quotazione delle azioni del Banco Popolare (dal 1867 il salvadanaio dei veronesi): otto anni fa, valevano 38.7 Euri, da tempo poco meno, poco  più di 20 centesimi. Eh sì, i fuorvianti 2 Euri riportati ufficialmente vanno divisi per dieci, perché, nel 2013, dieci azioni venivano accorpate in una.

 

Con le cronache sulle sciagurate vicende del “Potere marcio “ del Banco, l’ Arena avrebbe potuto campar di rendita, facendo girare le rotative giorno e notti e il giornale sarebbe andato a ruba.

 

Continua a leggere”LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE L’ARENA DELL’AVV. LUIGI BELLAZZI”


Ott 11 2016

IL SECONDO TRATTATO DEL GRANDE SETH

cristo-749

 

 

Il Secondo trattato del grande Set è uno scritto apocrifo di matrice gnostica ritrovato nel settimo dei codici di Nag Hammâdi. È noto in particolare per contenere la teoria secondo la quale non fu crocifisso Gesù ma Simone di Cirene, ripresa poi dall’Islam.

 

L’ORIGINE ED IL CRISTO

 

La grandezza perfetta riposa nell’ineffabile luce, nella verità della madre del tutto.

 

Io sono colui che è perfetto; poiché sono unito a tutta la grandezza dello spirito – che è nostro compagno, e un compagno simile a lui non esiste – dopo ch’io pronunciai una discorso a gloria del Padre nostro.

 

E voi tutti siete giunti a me a motivo di questo discorso. A causa della sua bontà, la parola che è in lui ci ha dotato di un pensiero intramontabile. La sua bontà è schiavitù, poiché «noi moriremo con Cristo», dotati di un intramontabile e incontaminato pensiero. Il segno dell’acqua é un miracolo incomprensibile: di esso non si può parlare. Questa parola deve essere pronunciata da noi. Io sono colui che è in voi, e voi siete in me come il Padre è in me e in voi.

 

Col cuore puro dissi agli altri esseri celesti preesistenti: Convochiamo una chiesa! Visitiamo la Sua creazione! Mandiamo in essa qualcuno, così come Dio visitò le ennoiai che si trovano nelle regioni inferiori. Allorché pronunciai queste parole davanti all’intera folla della numerosa chiesa della esultante grandezza, tutta la casa del Padre della verità se ne rallegrò. È poiché sono uno di loro, della loro sfera, che diedi consiglio in merito alle ennoiai emanate dallo spirito incontaminato, cioè in relazione alla discesa sull’acqua, nelle regioni inferiori. Tutti ebbero un’unica ennoiai quella che procede dall’Uno. Designarono me, perché io ero pronto.

 

Continua a leggere”IL SECONDO TRATTATO DEL GRANDE SETH”


« Pagina precedentePagina successiva »