Ott 10 2016

LA BIBBIA E I SUMERI

Category: Bibbia ed Egitto,Religioni e rasiegiorgio @ 07:08

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La Bibbia della tradizione giudaico-cristiana, più che essere ispirata (o addirittura dettata) da Dio, ha molti debiti nei confronti della cultura sumerica. In particolare, buona parte del Genesi non è altro che una trasposizione di episodi narrati in alcuni poemi mitologici sumeri, ripresi dalle successive civiltà mesopotamiche. Il paradiso terrestre, ad esempio, ha il suo corrispettivo nel mito di Dilmun, del quale ricalca fedelmente la descrizione paesaggistica.

 

Nella narrazione sono presenti elementi molto eloquenti: la dea Nin-Ti fa riferimento nel suo nome alla vita e alla costola, laddove, nella Bibbia, Eva è la progenitrice creata da una costola dell’uomo; il dio Enki, dopo aver fatto sgorgare l’acqua dolce dalla terra, aiutando la sorella Ninhursag nella creazione delle piante originarie, se le divora, provocando l’ira della dea che decide di nascondersi; se nella Bibbia Dio punisce Eva con il parto doloroso, nel mito sumero si fa riferimento al parto indolore.

 

Ma nell’episodio del diluvio, analogie ed associazioni lasciano il posto a una vera e propria clonazione. Il Noè sumero, Ziusudra, in accadico Atrahasis e in babilonese Ut-Napishtim, avvisato dal dio Enki che Enlil aveva deciso di sterminare gli uomini per punizione, costruisce una nave, nella quale imbarca esemplari di tutte le specie viventi. Al termine del diluvio, manda, come Noè, degli uccelli in perlustrazione, alla ricerca di terre emerse. Una volta accertatosi del ritiro delle acque, Ziusudra costruisce un altare ed offre un sacrificio agli dei, i quali, placati, lo benedicono, esattamente lo stesso sviluppo del racconto biblico.

 

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Ott 08 2016

FUMANE DI VERONA – GROTTA SOLINAS: IL NOSTRO SCIAMANO È IL PRIMO EUROPEO

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Lo Sciamano di Fumane, grotta Solinas

 

 

Alberto Broglio, scopritore della figura antropomorfa tracciata con l’ocra, ricorda vent’anni di ricerche archeologiche e spiega i più recenti sviluppi

 

Nel 1988, grazie alla Soprintendenza archeologica del Veneto e al Museo civico di storia naturale di Verona, iniziavano le ricerche sistematiche alla grotta Solinas di Fumane.  Il sito, segnalato da Giovanni Solinas nel 1964, era stato oggetto di una prima indagine di Angelo Pasa e di Franco Mezzena, ma a più riprese era stato poi devastato da clandestini.

 

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Ott 07 2016

L’ORIENTAMENTO ASTRONOMICO DELLA CITTÀ ROMANA DI VERONA

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Al  solstizio d’inverno,  il sole filtra da Portoni Borsari  e illumina in asse tutta la via Postumia fino alla chiesa di Santa Anastasia

 

Lo storico veronese  Alberto Solinas fa notare che i cardi della città di Verona, sono orientati al tramonto del sole, nel solstizio d’inverno. Infatti, utilizzando una tavoletta IGM, si ricava che l’orientamento del cardo massimo è circa 55,89° ovest, partendo dal sud.

Tenuto conto che la latitudine del Foro romano, che corrisponde all’attuale piazza Erbe, è di 45,43°, si trova con il programma di “Ferrari” che l’azimut del tramonto al solstizio invernale è 55,46°, praticamente identico.

 


Ott 06 2016

L’ETIMOLOGIA DEL LATINO AMARE

Category: Cultura e dintornigiorgio @ 00:01

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Il latino amare, coi derivati amicus e amoenus, fu per lungo tempo ritenuto di origine indoeuropea: l’Indogermanisches etymologisches Wörterbuch del Pokorny, che riassume le ricerche dei migliori indoeuropeisti apparse fino alla metà del secolo appena trascorso, lo deriva dubitativamente dalla radice *am(m)a ~ *ami «madre», ma riporta al tempo stesso l’opinione di Paul Kretschmer che invece la voce possa essere etrusca. (1)

 

Ritengo che ormai difficilmente si possa sfuggire a quest’ultima ipotesi, sulla scorta dei fondamentali studi etruschi di Massimo Pittau. (2) Ai quali aggiungo qualche osservazione mia.

Innanzitutto, cerchiamo di accertare il significato originario delle voci latine, per quanto ci è possibile: Plauto, vissuto tra il 250 a.C. circa e il 184, ci dà tu mea amoena «tu, mia delizia» (= “tu, amore mio”), quod amas «la tua innamorata» (= “quella che ami”), amare corde inter se «amarsi di cuore (tra di loro)».(3) Il semantema originario dovette quindi, con ogni probabilità, essere proprio AMARE.

 

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Ott 05 2016

L’ESPOSIZIONE CORRETTA NELLA FOTOGRAFIA: IL TRIANGOLO CHE LA REGOLA

Category: Fotografie e immaginigiorgio @ 00:03

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Maschera di  Arlecchino

 

Una foto slavata, oppure, al contrario, buia – sempre che non sia stata realizzata così volutamente, con estro creativo – è un’immagine penalizzata da un difetto di esposizione.

Per esposizione si intende la quantità di luce che raggiunge il sensore digitale (o la pellicola nelle macchine fotografiche analogiche). Si misura in EV (Exposure Value).

 

Tre fattori influenzano la quantità di luce:

 

Apertura del diaframma

Tempo di scatto

Sensibilità ISO

 

Esposizione corretta

In fotografia regolare correttamente l’esposizione è importante quanto scegliere una buona inquadratura. Ci sono due sistemi per regolare l’esposizione: lasciar fare tutto alla macchina (modalità automatica), oppure intervenire manualmente regolando i settaggi. Entrambi hanno pregi e difetti.

 

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Ott 04 2016

L’INVASIONE DEL MERIDIONE DEL 1860, LA FAVOLA RISORGIMENTALE PRIMA E REPUBBLICANA POI, LA EPURAZIONE POLITICA DEL 1992, ANNESSIONE ALL’EUROPA

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L’INVASIONE DEL MERIDIONE DEL 1860, LA FAVOLA RISORGIMENTALE PRIMA E REPUBBLICANA POI, LA EPURAZIONE POLITICA DEL 1992, ANNESSIONE ALL’EUROPA: I QUATTRO CARCINOMI MALIGNI SU CUI E’ STATA COSTRUITA E POI DISTRUTTA CON L’INGANNO DEL “FAVORE POPOLARE”, L’ITALIA MASSONICA

 

Che l’Italia sia da sempre stata nel mirino straniero, quasi per una sorta di mai sopito fastidio per la storia dell’antico e primo impero europeo, quello romano, é cosa arcinota.

 

E’ anche arcinoto che l’Italia nasce come idea e processo massonico, ma per evitare di rendere troppo chiara questa idea, più che di massoneria ci é stato insegnato il nome “carboneria”.

 

Che la Carboneria ovvero la massoneria fossero propaggini delle logge inglesi, che hanno trovato in Inghilterra e poi America le loro sedi privilegiate, é fatto relativamente poco noto, ma assolutamente ovvio essendo, tutte le logge massoniche, propaggini delle logge cosiddette “Scozzesi” e organi che si formano e dipendono da centri di governo non residenti sul territorio delle singole nazioni delle logge aderenti.

 

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Ott 03 2016

IL DEBITO NASCE CON L’UNITA’ D’ITALIA

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Cambiale ai Rothschild

 

 

La campagna del 1859 contro l’Austria per la conquista del Lombardo Veneto, costò al Piemonte 50.000.000 di Lire finanziati dallo Stato più altri 40.000.000 di Lire ottenuti come prestito da banche inglesi e francesi e vide l’impiego di 60.000 uomini.

La Francia, alleata del Piemonte stanziò una somma di 500.000.000 franchi con cambio Lira-Franco paritario e l’arruolamento di 140.000 soldati.

Con l’armistizio di Villafranca tra la Francia, vera vincitrice della guerra e l’Austria sconfitta, parte della Lombardia fu ceduta da questa alla Francia che l’avrebbe girata al Piemonte il quale, in cambio dell’alleanza, cederà La Savoia e Nizza a Napoleone III.

 

Considerando lo scambio Savoia, Nizza – costo sostenuto dalla Francia, l’annessione parziale della Lombardia costò 590.000.000 di Lire che con coefficiente di attualizzazione di 0,0001175 indicato dall’ISTAT e cambio 1936,27 equivalgono a 2.593.272.940 di euro del 2008 (data ultimo coefficiente disponibile)

 

Niente male per uno Stato con appena 7.300.000 abitanti, ma è solo l’inizio perché di li a pochi mesi partirà la campagna chiamata, con eccesso di demagogia, l’impresa dei Mille.

 

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Ott 02 2016

JOSEPH STIGLITZ: LA DEMOCRAZIA È UNA DITTATURA, LA SEGRETEZZA È INACCETTABILE

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 00:57

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di MATTEO CORSINI

 

“Dobbiamo liberarci dei paradisi fiscali, non c’è alcuna ragione per la loro esistenza, esistono solo perché lo vuole l’1% delle aziende. La segretezza, come nel caso Apple, dovrebbe essere inaccettabile, per la nostra democrazia”. 

 

Joseph Stiglitz, uno degli economisti assegnatari del premio Nobel che vanno per la maggiore in Italia (assieme a Paul Krugman), si è scagliato contro i paradisi fiscali, sostenendo che ci si debba liberare di essi, quasi come se fossero un virus letale.

 

Quando afferma “non c’è alcuna ragione per la loro esistenza, esistono solo perché lo vuole l’1% delle aziende”, cade in una contraddizione da persona incapace di argomentare in modo logico.

Qui non mi interessa discutere sul fatto che i paradisi siano voluti dall’1% delle aziende o da molti più soggetti; mi interessa invece sottolineare che esistono proprio perché qualcuno li ritiene utili, e questo comporta che una ragione per la loro esistenza è evidente.

 

Trovo poi agghiacciante l’affermazione successiva, ossia che la segretezza “dovrebbe essere inaccettabile, per la nostra democrazia”.

Agghiacciante ancorché non mi stupisca che Stiglitz e tanti altri abbiano questo punto di vista. Confermano che la democrazia è una forma di totalitarismo da parte di governanti che, nella migliore delle ipotesi, sono stati eletti da una maggioranza degli aventi diritto al voto, anche se, sempre più spesso, si tratta di minoranze della popolazione.

 

Non potere avere segreti significa realizzare per intero la distopia di “1984” di Orwell, con la diretta conseguenza che la libertà e la proprietà di ogni individuo, ancorché formalmente riconosciute dal governo democratico, sarebbero sostanzialmente alla totale mercé dello stesso (il Grande Fratello).

Una prospettiva che al consumatore di tasse Stiglitz può apparire innocua, ma non lo è affatto.

 

Fonte: da Miglioverde, 29 settembre 2016

Link: http://www.miglioverde.eu/stiglitz-la-democrazia-e-una-dittatura-la-segretezza-e-inaccettabile/

 

 


Ott 01 2016

IL PATRIO FETICCIO. UN PO’ MASSONE, UN PO’ FASCISTA, UN PO’ DI SINISTRA

Category: Italia storia e dintornigiorgio @ 00:09

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di GILBERTO ONETO

 

Il più sacro gingillo del patriottismo italiano è il tricolore.

Se ne occupano trepidanti un articolo della Costituzione, due articoli del Codice Rocco e una mezza dozzina di leggi e regolamenti. Ci raccontano che è nato a Reggio Emilia il 7 gennaio del 1797 ma già almeno l’anno prima un accalorato giacobino bolognese lo aveva usato a mo’ di coccarda: in realtà il suo impiego ufficiale come simbolo di italianità risale solo al 1848.

 

È una mistificazione sostenere che prima di quella data fosse un segno riconosciuto da tutti i patrioti e che significasse qualcosa di somigliante all’idea di Italia, e anche dopo qualche piccolo problema ce l’ha avuto almeno per una dozzina di anni. Nella legge fondamentale dello Stato italiano è però entrato solo nel secondo dopoguerra.

 

Ma andiamo con ordine. Non è vero che fosse la bandiera dei giacobini italiani. Fra il 1797 e il 1814 è stata formata nella  penisola italiana una miriade di staterelli (fra Repubbliche, Principati e altro) che faceva riferimento alla Repubblica o all’Impero francese, e cioè al giacobinismo e al bonapartismo. Di almeno 24 di questi conosciamo la bandiera usata e, siccome alcuni di loro l’hanno modificata nel tempo o ne hanno usati più modelli contemporaneamente, si ha documentazione di 31 diverse bandiere. C’è di tutto un po’.

 

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Set 30 2016

IL DIGIUNO È LA PIÙ POTENTE TECNICA DI GUARIGIONE

Category: Alimentazione e gastronomia,Salute e benesseregiorgio @ 06:36

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La pratica del digiuno era conosciuta sin dai popoli primitivi, che la attuavano sia in senso fisiologico, per guarire dalle malattie, sia in senso religioso, per purificarsi ed entrare in contatto con il divino.

Si può ragionevolmente affermare che il corpo umano sia progettato apposta per far fronte a periodi anche notevolmente lunghi di astensione dal cibo: non si potrebbe, infatti, spiegare la sopravvivenza dell’uomo primitivo in un contesto ambientale in cui la disponibilità del cibo era assolutamente casuale e saltuaria.

 

Il digiuno è una pausa, un riposo, dall’attività nutritiva, ed è forse la più importante tecnica di guarigione che l’essere umano è progettato per usare. I principali effetti del digiuno sono:

 

  • riposo dell’intero tubo digerente
  • aumento di almeno il 200% dell’energia del sistema immunitario per ripulire il corpo dalle cellule malate, dai virus ed infezioni presenti
  • eliminazione dei residui metabolici e tossine accumulate
  • purificazione dell’intero essere

 

Persa nel tempo la valenza fisiologica e spirituale del digiuno, la società contemporanea ha instillato in noi l’idea che digiunare sia qualcosa di terribile, di punitivo, di improponibile e ogni giorno ci bombarda con messaggi che hanno fatto diventare quell’atto semplice e spontaneo della nostra esistenza, l’alimentarsi, un qualcosa di artificioso, complicato e spesso dannoso. Eppure sono numerose le testimonianze di persone che hanno digiunato anche per 40 giorni per guarire da malattie o per motivi spirituali.

 

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Set 29 2016

MANIFESTO DELL’ANTIMODERNITÀ – GIUGNO 2002

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 05:02

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Un Modello di sviluppo atroce, sfuggito dal controllo anche di chi pretende di governarlo, ci sta schiacciando tutti, uomini e donne di ogni mondo. Proiettandoci a una velocità sempre crescente, che la maggioranza non riesce più a sostenere, verso un futuro orgiastico che arretra costantemente davanti a noi – perchè  è lo stesso modello che lo rende irraggiungibile – crea angoscia, depressione, nevrosi, senso di vuoto e inutilità.

In occidente questo modello paranoico è riuscito nell’impresa di far star male anche chi sta bene (566 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci).

Esportato ovunque, per la violenza dei nostri interessi e quella, ancor più feroce, delle nostre buone intenzioni, il modello occidentale ha disgregato popolazioni, distrutto culture, identità, specificità, diversità, territori, tutto cercando di omologare a sè.

 

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Set 28 2016

L’ERUZIONE DI THERA (SANTORINI ), LE PIAGHE D’EGITTO E IL SACRIFICI DEI PRIMOGENITI

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 09:07

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La quinta piaga d’Egitto, (1800) di William Turner, (Indianapolis Museum of Art)

Nel diciassettesimo secolo a.C. (circa nel 1600 a.C.)  il  Mar Egeo è stato lo scenario di un evento catastrofico, forse una delle più grandi prove di forza che madre natura abbia fatto sperimentare, sul nostro pianeta, alla civiltà umana.

L’eruzione vulcanica dell’isola di Thera (Santorini).

Un’eruzione  che alla fine  portò alla disintegrazione  di metà dell’isola ed innescò un’onda di tsunami che non solo irruppe sulle isole più vicine (l’arcipelago delle Cicladi), ma fece sentire la sua pesante devastazione sulle  coste africane libiche, palestinesi e, naturalmente, sul delta del Nilo.

Non esistono documenti scritti che narrano l’evento, ma proprio questo silenzio collettivo su un avvenimento così straordinario, qual è stata l’esplosione di Thera, è esso stesso una prova schiacciante: come infatti non pensare che la mancanza assoluta di racconti sull’accaduto non sia essa stessa il muto racconto di uno sconvolgimento epocale, di un repentino e radicale ritorno a civiltà meno evolute, incapaci di raccontarsi  e di raccontare?

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Set 27 2016

NON HO MAI CAPITO LA FESTA DEL PRIMO MAGGIO, FESTA DEL LAVORO

Category: Economia e lavoro,Società e politicagiorgio @ 01:08

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Non ho mai capito la festa del Primo Maggio, festa del lavoro. Che cosa, in realtà, festeggiano in questo giorno i lavoratori?  La loro schiavitù. Non è una festa, gli “han fatto la festa”.

Il lavoro diventa un valore con la Rivoluzione industriale e i pensatori che cercano di razionalizzarla.

Per Marx è “l’essenza del valore”, per i liberal-liberisti è quel fattore che, combinandosi col capitale, dà il famoso “plusvalore”.

Prima il lavoro non era affatto un valore. Tanto è vero che è nobile chi non lavora e artigiani e contadini lavorano solo per quanto gli basta. Il resto è vita.

 

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Set 26 2016

LE ORIGINI EUROPEE DEI FARAONI D’EGITTO: IL DNA DI TUTANKHAMON

Category: Bibbia ed Egittogiorgio @ 09:02

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Quando la società svizzera iGENEA effettuò l’esame del DNA sulla mummia del faraone Tutankhamon e ne diffuse i risultati, forse in molti pensarono ad una bufala, o ad un errore. Tanto è radicato nella nostra mente l’immagine stereotipata della storia come l’abbiamo imparata dall’infanzia, ma questa scoperta scientifica di straordinario valore adesso mette in dubbio molte delle nostre certezze.

 

Tutankhamon nacque nel 1341 a.C., figlio del faraone Akhenaton e della sua consorte Nefertiti, Akhenaton precedentemente noto come Amenofi IV o Amenhotep IV è conosciuto anche come il faraone eretico in quanto abolì il culto politeistico istituendo il culto monoteistico del dio ATON, una divinità che contrariamente a tutte le altre non aveva una rappresentazione zoomorfa ma veniva rappresentata come un disco solare che emanava dei raggi che terminavano con delle mani.

Per dare più sostanza a questo profondo cambiamento il faraone della XVIII dinastia spostò la capitale dell’antico Egitto lontano da Tebe, costruendo sul medio corso del Nilo in una zona desertica una città nuova di zecca che fu chiamata Akhetaton che letteralmente significava “l’orizzonte di ATON” e che corrisponde all’odierna Al Amarnah. Dopo la caduta di Akhenaton, e la restaurazione del politeismo la città fu distrutta e la sua memoria cancellata dalla storia d’Egitto. Anche il nome di Tutankhamon in origine era differente, egli si chiamava infatti Tutankhaton, ma nelle convulse fasi successive alla caduta del monoteismo, ogni riferimento ad ATON doveva essere drasticamente rimosso, anche il nome del faraone doveva fare riferimento al più rassicurante dio Amon. Tutti i sacerdoti devoti ad ATON dovettero allora abbandonare il paese per stabilirsi ai confini più remoti del regno: la terra di Canaan. Questa è la storia che viene raccontata nella Bibbia e che noi conosciamo col nome di Esodo.

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Set 25 2016

LA PREGHIERA DEGLI ANTICHI VENETI

Category: Religioni e rasie,Veneto e dintornigiorgio @ 00:16

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La devota di Caldevigo

 

 

Statuina erroneamente chiamata la dea di Caldevigo in realtà raffigura una donna orante con le braccia aperte che invoca la divinità la possiamo definire anche: “la devota di Caldevigo”.

Il bronzetto e bellissimo colmo di patos e di grande religiosità: raffigura una sacerdotessa, vestita con grande accuratezza con una acconciatura speciale ed elaborata a forma conica che ricorda indubbiamente il famoso e raffinatissimo “Elmo di Oppeano”.

Questa sacerdotessa, traboccante di dolcezza, incarna il mondo venetico del IV secolo ante era volgare. Un mondo magico irrepetibile distrutto anche dal cristianesimo. Non conosciamo ormai più la trascendenza, e il vero potere della preghiera.

 

Fonte: srs di Luigi Pellini

Link: http://luigi-pellini.blogspot.it

 

 

 


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