Apr 25 2016

VERONA 25 APRILE 1886: PER IL RITORNO DEL LEONE DI S. MARCO IN PIAZZA ERBE.

Category: Veneto e dintorni,Verona storia e artegiorgio @ 00:21

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25 aprile 1886:  il  ritorno del Leone  di San Marco in Piazza Erbe

 

Per non dimenticare…

 

Per antichissima usanza – forse d’origine romana – sui luoghi di mercato, si solevano elevare colonne e capitelli,  cosi anche Venezia, volle nelle piazze delle città e paesi a lei sottomessi la fiera insegna del Leone di San Marco.

E questa colonna fu voluta dalla città nel 1523: sul capitello sono gli stemmi del doge Gritti, del podestà Marcello, del capitano Tron e della città di Verona.

Nel 1797 il leone venne abbattuto dai giacobini veronesi, nell’euforia rivoluzionaria dei tempi nuovi; l’attuale venne rimesso il 25 aprile, festa di San Marco, del 1886.

 

Ma ecco come tale ristabilimento venne ricordato dai giornalisti del tempo su « L’Illustrazione popolare» del 30 maggio 1886.

 

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Apr 24 2016

NAPOLEONE E IL PROCLAMA DI NIZZA DEL 31 MARZO DEL 1796

Category: Storia e dintorni,Storia moderna e revisionismogiorgio @ 00:20

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Napoleone Bonaparte

 

 

Ecco un proclama che si legge   poche volte sui libri di scuola italiani

 

Siete nudi e mal nutriti. Il governo ha con voi molti obblighi e nulla può fare per voi. La pazienza, il valore mostrato fra queste montagne sono mirabili, ma non vi procacciano gloria, né illustrano il vostro nome.

Io vi condurrò nelle più fertili pianure del mondo; città grandi, doviziose province, verranno colà, in vostra mano; colà troverete onore, gloria, ricchezze.”,

 

Rompe gli indugi e  invade l’Italia…

 

 

E non credete che fosse a capo di una armata di uomini “brancaleone”, erano sì di meschine condizioni esteriori, scarse le dotazione di materiali e di denaro, ma soldati valentissimi che Bonaparte potè arruolare da tutti gli eserciti della Francia, compresi quelli provenienti dal battaglione elvetico, ma soprattutto ricchi di valenti ufficiali.

 

Ma soprattutto non credete che Napoleone venne in Italia per portare i principi della rivoluzione francese.

Niente di più falso!

La sua Parigi è al tracollo economico, dissanguata dalla Rivoluzione, devastata dalla crisi economico-finanziaria, non c’è più ordine e pace sociale, l’economia è bloccata e servono soldi, soldi, soldi….e il generale corso, che discende da una famiglia di rivoluzionari che avevano lottato affinché la loro isola fosse liberata dalla dominazione di Genova, ha ben chiaro in quale modo recuperarli.

 

 


Apr 23 2016

ONETO: BIANCHI, ROSSI E VERDI, I CONDOMINI DI BANDIERA

Category: Padania e dintorni,Società e politicagiorgio @ 00:01

 

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di GILBERTO ONETO

 

– I Verdi vivevano nelle loro case, lavoravano sodo, stavano bene ma avrebbero potuto stare meglio se non avessero dovuto pagare i dazi e le gabelle che imponevano loro i vicini Bruni, che si erano organizzati in strutture più efficienti. I Verdi non vedevano l’ora di liberarsi da queste tutele per godersi in libertà il frutto del loro lavoro.

I Bianchi stavano poco più in là nei loro villaggi, erano rilassati, si godevano la vita con calma e facevano il minimo indispensabile per vivere bene. Si davano meno da fare dei Verdi ma si contentavano di poco e mettevano da parte tutti i loro guadagni: nel tempo sotto le mattonelle dei pavimenti avevano accumulato dei discreti gruzzoli.

 

I Rossi erano dei furbacchioni che non avevano voglia di lavorare, però avevano girato il mondo e imparato tutte le più abili tecniche per fregare il prossimo. Inoltre erano abilissimi nel raccontare balle e nel convincere la gente che il bianco è nero e viceversa. Arrivati in zona, si erano subito accorti che i Verdi sgomitavano per diventare più ricchi e liberi dei loro vicini Bruni, e che i Bianchi avevano dei bei mucchietti di monete nascosti da qualche parte. Hanno subito capito che avrebbero potuto trarre grassi vantaggi dalla situazione e si sono inventati una bella storiella secondo la quale tutti e tre i gruppi familiari, i Bianchi, i Rossi e i Verdi, discendevano da antenati comuni, che costituivano una grande famiglia che – unita – sarebbe stata più grande, forte e ricca non solo dei Bruni, ma anche di tutti i Grigi, Viola, Celeste, eccetera della terra.

 

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Apr 22 2016

DANZA LENTA

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 09:54

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Hai mai guardato i bambini in un girotondo?

O ascoltato il rumore della pioggia

quando cade a terra?

O seguito mai lo svolazzare

irregolare di una farfalla?

O osservato il sole allo

svanire della notte?

 

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Apr 21 2016

GLI UOMINI PERDONO LA SALUTE PER FARE SOLDI

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 00:02

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Gli uomini perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per tentare di recuperare la salute.

Pensano tanto ansiosamente al futuro dimenticando di vivere il presente.

Così facendo, non riescono a vivere né il presente né il futuro.

Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”

 

Dalai Lama

 


Apr 20 2016

UN UOMO E IL SUO GATTO IL PARADISO DEGLI ANGELI

Category: Monade satira e rattatuje,Mondo animalegiorgio @ 10:07

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Un uomo amava moltissimo il suo gatto. Quando il gatto morì, per l’uomo fu un colpo durissimo, che gli fece rendere conto che quel micio era l’unico essere vivente che l’avesse amato in modo davvero incondizionato.

Così quando anche l’uomo morì, il suo ultimo pensiero fu di gioia, perché avrebbe rivisto il suo gatto. E infatti, lui era lì ad aspettarlo, tutto ronfante e felice di rivederlo.

E così l’uomo e il suo gatto si trovarono su una lunga strada di campagna. L’uomo vede un cartello che dice “Paradiso” per di qui. E cammina e cammina. Dopo un po’ supera una fattoria. All’orizzonte vede il riflesso di un enorme cancello bianco e sente che finalmente è arrivato.

Arriva al cancello, stanchissimo. La luce che emana dalla città è abbagliante e lui completamente stupefatto. Anche il gatto è piuttosto entusiasta… finalmente appare un uomo vestito di bianco. “Benvenuto in Paradiso” gli dice. “Tutto quello che hai sempre voluto qui c’è, ogni tuo desiderio sarà esaudito. Che cosa desideri?” L’uomo sorride.

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Apr 19 2016

SIMMACO QUINTO AURELIO: CHE IMPORTA SE OGNUNO CERCA LA VERITÀ A SUO MODO?

Category: Pensieri e parole,Religioni e rasiegiorgio @ 09:31

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“Dobbiamo riconoscere che tutti i culti hanno un unico fondamento.

Tutti contemplano le stesse stelle,

un solo cielo ci è comune,

un solo universo ci circonda.

Che importa se ognuno cerca la verità a suo modo?

– domandò Simmaco –.

Non si può seguire una sola strada per raggiungere un mistero così grande.”

 

(Quinto Aurelio Simmaco, Relatio de ara Victoriae)

 


Apr 18 2016

E’ L’ITALIOTA LA VERA ROVINA DELL’ITALIA E DELLA GENTE PERBENE

Category: Monade satira e rattatujegiorgio @ 00:06

ITALIOTA


Apr 17 2016

VERONA – L’AREA DEL CAPITOLIUM: RICERCHE STORICHE E ARCHEOLOGICHE DEL CAMPIDOGLIO DI VERONA

Category: A. Hotel Verona Cittàgiorgio @ 12:00

 

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Di Almalinda Giacemmo

 

La storia di Verona città preromana e romana è piuttosto nota, mentre al grande pubblico  manca probabilmente una buona conoscenza dei suoi resti, se non per la notorietà di cui gode soprattutto l’Arena.

 

La dottoressa   Giuliana Cavalieri Manasse    è da diversi anni a capo del Nucleo di Verona della Soprintendenza Archeologica per i Beni Culturali ed ha completato la “cura di” un poderoso volume sulla topografia e l’archeologia del Capitolium, dal punto di vista religioso e politico, il monumento più significativo di tutta la città romana.

Si trattava del tempio più importante della città, ove si venerava la triade capitolina composta da Giove, Giunone e Minerva, e che soprattutto nel caso di Verona dominava il panorama con la sua mole, per diversi chilometri tutt’intorno.

 

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Apr 16 2016

VERONA: SOTTO PIAZZA CORRUBIO LE TOMBE DEI PRIMI CRISTIANI

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:08

E’ passato più di un lustro da quando iniziarono i lavoro del parcheggio di Piazza Corrubio, lavori che portarono alla distruzione della probabile prima chiesa di San Zeno. Riporterò qualche post di allora per non dimenticare la lotta che fecero i san zenati e molti veronesi in difesa della loro storia.

 

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Alberto Solinas e Giorgio Vandelli

 

DUE LIBERI RICERCATORI SFIDANO LA VERSIONE UFFICIALE: « NON SI SCAVI»

 

VERONA – Una vecchia leggenda raffigurata anche sulle fornelle della facciata della chiesa di San Zeno, narra di come Teodorico il Grande abbia un giorno incrociato gli occhi di brace di un cervo mentre era ammollo nelle acque dell’Adige. Gli scagliò contro i suoi cani, invano. Così, prese a rincorrerlo, finche riuscì a salirvi in groppa. Ma il cervo era un emissario del Diavolo, e lo condusse all’inferno attraverso la bocca dello Stromboli, come punizione per aver violato alcunetombe paleocristiane.

 

Dio non voglia che la stessa tremenda punizione inflitta al re barbaro tocchi in sorte a chi oggi scava in piazza Corrubbio per realizzare un garage sotterraneo.

 

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Apr 15 2016

SOPRA LA CROCE DI GESÙ NON ERA SCRITTO SOLO INRI. ECCO IL VERO SIGNIFICATO DELL’ISCRIZIONE EBRAICA

INRI

 

 

Non solo INRI, Gesù Nazareno re dei Giudei…

 

di Daniele Di Luciano

 

In Esodo 20,2 Dio rivela il suo nome a Mosè:

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto

 

La parola tradotta con “il Signore” è il famoso Tetragramma che gli ebrei non possono neanche pronunciare: “YHWH“, vocalizzato in diversi modi tra i quali “Yahweh“.

Le quattro lettere ebraiche che lo compongono sono queste: יהוה“, yod-he-waw-he.

Ricordiamo che l’ebraico si legge da destra verso sinistra.

 

Nel Vangelo di Giovanni, capitolo 19 versetti 16-22, leggiamo:

 

Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».

Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.

I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: «Il re dei Giudei», ma: «Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei»». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».

 

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Apr 14 2016

10 COSE DA SAPERE PRIMA DI USCIRE CON UN RAGAZZO VENETO

Category: Monade satira e rattatuje,Veneto e dintornigiorgio @ 00:11

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Carlo Cracco è il prototipo del veneto verace: originario della provincia di Vicenza, non fa nulla per nascondere il suo accento. Orgoglio “magnagatti” rulez!

 

 

Hai perso la testa per un ragazzo veneto? Il nostro maschio alfa ti spiega come conquistare il suo cuore… Spoiler: è romantico come una motozappa e una famiglia incasinata.

 

  1. Beve. Crederai di essere uscita con un alcolizzato, poi di essere finita in un locale di alcolizzati, poi capirai che tutta la regione è così. Con l’avvento dei controlli, sui muri del veneto è apparsa la scritta “i vostri etilometri non placheranno la nostra sete”. Qui gli animali domestici si chiamano Rum, Gin, Fernet, Spritz eccetera. Digli che sei astemia e hai la patente: ti inviterà a cena tutti i giorni.

 

  1. Non diventerà mai vegetariano. Ai bambini veneti danno omogeneizzati di soppressa, merendine al branzino e succo di fagiano, quindi una cena con lui è l’equivalente di un disastro ambientale. Non dirgli che mangi hamburger di soia o cibi senza glutine, in veneto quelle cose sono guardate con un misto di diffidenza e orrore. Da noi il progresso arriva lento. Quando arriva.

 

  1.  È romantico come una motozappa. Ci si impegna, ma il veneto è di indole pragmatica. Gli parli di stelle? Lui guarderà il cielo e imprecherà uso camionista, perché se piove non si può andare in camporella. È tipo un Urukai con l’anima di un Hobbit. Non sperare in serenate e sguardi languidi. Un veneto è diretto. Tieni collana sbriluccicosa. Tieni cibo. Togli mutande.

 

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Apr 13 2016

LA DECADENZA DI VENEZIA? TUTTA COLPA DELLA DONNA. NE È SICURO ANGELO MARIA LABIA

Category: Veneto e dintornigiorgio @ 00:04

 

donne veneziane

 

 

Se fusse ditator in sta città

una gran cossa mi vorria coreta;

levada questa, la sittà zè neta

come la giera sinquantanni fa.

 

La cossa che el paese ha rovinà

ch’el publico e ‘l privato ognora infeta

zè la dona, la dona assai scoreta

quanto zè un pelaton (puledro indomito) caldo e sbocà.

 

Onestà, patrie legi e religion,

sta dona s’ha petà su le culate,

par viver da Madama Scavezzon (alla scavezzacollo).

 

Par frenarla vuria che fusse fate

a San Servolo (manicomio) certe abitazion

e la mi mandarave le più mate.

 

O casete adorate,

o San Servolo, santo taumaturgo,

vu sol saressi de Venezia el purgo.

 

 

Angelo Maria Labia

 


Apr 12 2016

LA DEMOLIZIONE DEI TEMPLI – LE PERSECUZIONI DEI CRISTIANI CONTRO GLI ELLENICI –

Category: Dominio Potere e Violenza,Religioni e rasiegiorgio @ 00:14

asso tempio di atena

Asso,  tempio di Atena

 

O il messaggio di Gesu’ non fu capito, oppure dei…”valori cristiani” a nessuno importava piu’ di tanto.

 

314: Il concilio di Ancirra ( Ankara) denuncia il culto della DEA ARTEMIDE.

324: L’imperatore Costantino dichiara il cristianesimo religione ufficiale dell’impero romano. Nella città di Didima, in Asia minore, viene saccheggiato l’oracolo del DIO APOLLO e uccisi   i sacerdoti. Vengono occupati e distrutti i templi locali del Monte Athos .

326: Si distruggono i templi del DIO ASCLEPIO in Aigeai in Cilicia e molti templi della DEA AFRODITE in Gerusalemme, Aphaca, Mambre, Phoenice, Baalbek, ecc.

 

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Apr 11 2016

IL NIPOTE DI JOHN FITZGERALD KENNEDY RIVELA LA VERA RAGIONE DIETRO LA DISTRUZIONE DELLA SIRIA

Syrians look down at a poster of Syrian President Bashar al-Assad (L) and his late father and predecessor Hafez al-Assad in Damascus, as they watch the tourist train pass following the re-opening ceremony of the rail route between two neighbourhoods in the Syrian capital, Raboeh and Dumar, on May 1, 2015. AFP PHOTO / LOUAI BESHARA (Photo credit should read LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

Syrians look down at a poster of Syrian President Bashar al-Assad (L) and his late father and predecessor Hafez al-Assad in Damascus, as they watch the tourist train pass following the re-opening ceremony of the rail route between two neighbourhoods in the Syrian capital, Raboeh and Dumar, on May 1, 2015. AFP PHOTO / LOUAI BESHARA (Photo credit should read LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

 

ROBERT KENNEDY JUNIOR: “NON LA PRIMAVERA ARABA, MA IL GASDOTTO PROPOSTO DAL QATAR ALL’ORIGINE DELLA GUERRA IN SIRIA”

 

“In parte perché mio padre è stato ucciso da un arabo, mi sono impegnato molto nel capire l’impatto della politica statunitense in Medio Oriente e particolarmente i fattori che a volte motivano i bagni di sangue dal mondo arabo contro il nostro paese”.

Inizia così un lungo articolo di Robert Kennedy Jr, nipote dell’ex presidente statunitense, su Politico.

Invece di soffermarsi sulle tragedie di Parigi o San Bernardino, prosegue, dovremmo andare alla radice del problema: il petrolio.

Il record sgradevole dell’America di interventi violenti in Siria – poco conosciuti al popolo americano ma ben noti tra i siriani – hanno seminato un terreno fertile per il jihadismo islamico violento “che ora complica una risposta efficace dal nostro governo per affrontare la sfida di ISIL”.

La decisione degli Stati Uniti di organizzare una campagna per rovesciare il presidente siriano Bashar al Assad, in gran parte si è basata sul rifiuto del presidente di permettere il passaggio attraverso il paese di un gasdotto dal Qatar verso l’Europa. Lo scrive chiaramente Robert Kennedy Junior nel proseguo del suo articolo.

E ancora: “La nostra guerra contro Bashar al Assad non è iniziata con pacifiche proteste civili della primavera araba nel 2011”, ma “quando il Qatar ha offerto di costruire un gasdotto di 10.000 milioni di dollari che attraversano l’Arabia Saudita, Giordania, Siria e Turchia“.

 

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