Feb 24 2016

CARPENEA, LA MISTERIOSA CITTÀ SCOMPARSA.

 

Carpanea

 

LA LEGGENDA DEL BOSCO DELLA CARPENEA

 

Una grande città, circondata da sette ordini di mura merlate e difesa da cento torri altissime, tutta premuta dalle acque disordinate che i fiumi non ancora arginati riversavano intorno, sorgeva sopra una bassa ed appiattita collina. Maestosa ed opulenta la metropoli viveva indipendentemente, commerciando coi popoli vicini.

Fu tramandato che l’ultimo re di tale città, avendo oltraggiato il dio Appo, venne detronizzato dai sacerdoti e costretto a vivere in una bassa cantina, in solitaria prigionia.

Il dio Appo rappresentava l’onda incatenata a ricordo della titanica opera degli uomini i quali, costruito un grande bacino, erano riusciti a raccogliere le acque sovrabbondanti dei fiumi che, senza argini e impetuose, minacciavano di sgretolare la collina sulla quale sorgeva la città.

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Feb 23 2016

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Category: Pensieri e parolegiorgio @ 00:01

Bertold_Brecht

 

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati

 

Berthold Brecht

 


Feb 22 2016

SEMPRE PIU’ TONTI: PROVE SCIENTIFICHE CHE LA GENTE STA DIVENTANDO “PIU’ STUPIDA”

Category: Scuola e universitàgiorgio @ 00:04

 

Brain-Public-Domain

Di Michael Snyder

 

La gente è più stupida di una volta? Le generazioni precedenti erano più acute di noi? Forse è da un po’ che sospettate che la gente stia diventando più stupida, ma ora in effetti abbiamo prove scientifiche che dimostrano che è proprio così.

 

Come leggerete di seguito, i quozienti intellettivi medi stanno diminuendo in tutto il mondo, i punteggi dei test scolastici statunitensi sono in declino da decenni, e gli scienziati hanno perfino scoperto che i nostri cervelli nel tempo sono diventati più piccoli.

Perciò se in alcuni giorni vi sembra di svegliarvi nel bel mezzo del film “Idiocrazia”, forse non siete molto lontani dalla realtà.

Molti ingredienti del nostro cibo-spazzatura non beneficiano lo sviluppo celebrale, il nostro sistema educativo è una barzelletta totale, e la maggioranza degli americani sono assolutamente dipendenti da fatui intrattenimenti.

 

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Feb 21 2016

JAMES DEWEY WATSON, PREMIO NOBEL DA SHOCK «I NERI AFRICANI SONO MENO INTELLIGENTI»

Category: Monolandia,Società e politica internazionalegiorgio @ 00:35

 

Watson

James Dewey Watson

 

James Dewey Watson scandalizza con l’affermazione che il sottosviluppo economico dipende dal patrimonio genetico. «Le persone di colore africane sono meno intelligenti dei bianchi» ha dichiarato senza mezzi termini il premio Nobel per la medicina James Watson durante un ciclo di visite nel Regno Unito per la presentazione del suo ultimo libro. L’aspirazione ad attribuire eguali capacità razionali a tutti è irrealistica

 

Ottenendo in pieno il proposito indicato nel titolo (“Avoid boring people: lessons from a life in science”, “Evita le persone noiose: lezioni da una vita passata a contatto con la scienza”), arroventando il clima di quella che sarebbe dovuta essere la placida comparsata al Museo della Scienza londinese di uno studioso ultrasettantenne che discetta sulle capacità combinatorie delle basi azotate davanti a una platea di appassionati di biologia.

 

JIMMY IL GUASTATORE

 

La noia è stata scongiurata con frasi a effetto come «la teoria secondo cui la capacità di ragionamento è uguale per tutti gli uomini è falsa», e provocatorie scivolate sul terreno minato del rapporto tra scienza e “razze”.

 

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Feb 20 2016

RAZZA CHE RAMAZZA: ADESSO MI È TUTTO PIÙ CHIARO, L’ECONOMIA AMERICANA È COLLASSATA PER MOTIVAZIONI RAZZIALI.

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Happy  days

 

 

di Eugenio Benetazzo

 

Adesso mi è tutto più chiaro. Al momento in cui sto scrivendo mi trovo allo Space Needle di Seattle, ormai saranno più di trenta giorni che sto girovagando per gli States con l’intento di realizzare un videodocumetario sulla crisi finanziaria e quella immobiliare: Boston, New York, Miami, Atlanta, Phoenix, Las Vegas, Los Angeles, Seattle e Chicago.

 

L’economia americana è collassata per motivazioni razziali: il suo destino sembra ormai segnato da un lento ed inesorabile declino economico e sociale. Chi confidava in un miglioramento con l’avvento di Obama, mitizzandolo come il nuovo Kennedy, ha iniziato a  ripensarci.

 

L’America di Obama non è l’America di Kennedy: alla metà degli anni sessanta, la popolazione americana era costituita per circa l’80% da bianchi caucasici (europei ed anglosassoni) e per il il 20% da svariate minoranze etniche (afroamericani, ispanici, orientali).

 

Oggi è tutto cambiato: il 30% sono bianchi caucasici, il 30% sono ispanici, il 30% sono afroamericani ed infine il 10 % sono orientali. L’America come vista nei serial televisivi con i quali siamo cresciuti, da Happy Days a Melrose Place, non esiste più.

 

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Feb 19 2016

LE ORIGINI NEOLITICHE DELLE BEVANDE ALCOLICHE

Category: Alimentazione e gastronomiagiorgio @ 00:04

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I vostri etilometri   non fermeranno la nostra sete

 

 

Il primo incontro dell’uomo con l’alcool, ricavato da frutti fermentati, probabilmente si è verificato solo in modo accidentale. Ma una volta che ebbe acquisito familiarità con i suoi effetti, l’archeologo Patrick McGovern crede che l’uomo non si fermò davanti a nulla nella ricerca di intossicazioni sempre più frequenti.

 

Un approvvigionamento sicuro di alcool sembra aver fatto parte delle ricerche di base della comunità umana molto prima di quanto è stato a lungo creduto. Almeno 9.000 anni fa, gli abitanti del villaggio neolitico di Jiahu in Cina facevano una birra simile all’idromele, con un contenuto alcoolico del 10 per cento, come McGovern ha scoperto di recente.

 

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Feb 18 2016

LA DIETA CAMBIA L’EREDITARIETÀ. ALLA FACCIA DEL DNA!

Category: Natura e scienzagiorgio @ 00:34

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Topolini agouti

 

 

Nel lontano (e preistorico per la ricerca) 2000, Randy Jirtle e Robert Waterland della Duke University, hanno messo in piedi un esperimento genetico tanto semplice quanto rivoluzionario.

 

L’idea fu quella di far accoppiare coppie di topolini affetti dal gene chiamato “agouti”, il quale causa lo sviluppo di peluria gialla e obesità insieme a tutti i pericoli associati al peso, come i disturbi cardiovascolari, il diabete, il cancro.

Normalmente la progenie di questi topolini eredita lo stesso gene e, di conseguenza, gli stessi tratti.

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Feb 17 2016

SAN GIOVANNI ILARIONE DI VERONA. LUCIANO VANZO SCOPRE UN GIACIMENTO DI CROSTACEI FOSSILI

Category: Natura e scienza,Verona cultura variagiorgio @ 00:06

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Il paleontologo Luciano Vanzo: alle spalle alcuni dei reperti che ha portato alla luce

 

 

Ufficializzata la nuova, sorprendente scoperta fatta dal paleontologo dilettante Luciano Vanzo sul monte Serea.

Crostacei fossili nella laguna di pietra. I reperti risalgono a 60 milioni di anni fa, quando la Val d’Alpone era coperta dalle acque calde, poco profonde e agitate del mare

 

Ha dato il suo nome alla più antica forma di «Homola», un crostaceo vissuto 60 milioni di anni fa: lui si chiama Luciano Vanzo, e in suo onore il fossile dell’Eocene inferiore ritrovato sul monte Serea, a San Giovanni Ilarione, è stato chiamato «Homola vanzoi». La scoperta di un nuovo «giacimento» di crostacei fossili è dell’estate 2008, ma solo ora il mondo scientifico, alla fine di un complesso studio, l’ha certificato. Ed è eccezionale: si tratta infatti di una nuova «laguna pietrificata», che promette nuove emozionanti scoperte.

 

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Feb 16 2016

LA PIÙ ANTICA ISCRIZIONE EBRAICA

tavoletta ceramica

L’iscrizione è scritta con inchiostro su argilla (AFP-University of Haifa)

 

È stata decifrata un’iscrizione datata al 1000 a.C. e scoperta nel 2008 a Khirbet Qeiyafa (conosciuta come fortezza di Elah), vicino a Emek Ha’ela (Israele), nella valle di Elah – dove secondo la Bibbia Davide sconfisse Golia.

Sarebbero le prime scritte in lingua ebraica finora conosciute nonché una prova dell’esistenza del regno di Israele.

 

Il frammento di ceramica presenta cinque linee di testo in lingua proto-cananea, usata da ebrei, filistei e altri popolazioni della regione.

 

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Feb 15 2016

CAPRINO DI VERONESE LOCALITÀ PESINA: EMERGE UNA PAVIMENTAZIONE IN PIETRA DELL’ETÀ DEL BRONZO.

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:13

scavo a pesina

Gli scavi durante una delle campagne archeologiche a Pesina

 

Archeo sorpresa. Emerge una pavimentazione in pietra forse dell’Età del bronzo e così ripartono gli scavi. Salzani: «Se ci fosse la conferma sarebbe un evento eccezionale». La campagna ha avuto anche un consistente finanziamento da parte della Regione

 

Una scommessa vinta. È un rarissimo e raffinato esempio di dimora di pietra, forse della media e recente Età del Bronzo (1600-1100 a.C.), quella emersa dallo scavo di Castel di Pesina, a Caprino, che Comune e Regione hanno nuovamente finanziato visti gli incredibili risultati dell’anno scorso, quando il ritrovamento colse di sorpresa gli archeologi intenti a lavorare sulle testimonianze di un villaggio del IX secolo a.C., quindi meno antico.

 

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Feb 14 2016

VERONA: IL 19 FEBBRAIO 2008 MORIVA FRANCESCO TAGLIENTE, IL «PAPÀ» DEL RIPARO PREISTORICO DI STALLAVENA

 Francesco Tagliente

Francesco Zorzi, Franco Mezzena e Francesco Tagliente

 

VERONA: MORTO FRANCESCO TAGLIENTE, IL «PAPÀ» DEL RIPARO PREISTORICO DI STALLAVENA

  

LUTTO. È morto ieri (19 febbraio 2008) a 90 anni il professor Francesco TAGLIENTE, il cui nome è legato all’omonimo Riparo da lui scoperto a Stallavena di Grezzana nel 1958. Insegnò all’Università della terza età

 

Quella scoperta nacque da una grande passione per l’archeologia che TAGLIENTE condivise con Francesco Zorzi di cui fu entusiasta discepolo.

Proprio in occasione del centenario della nascita di Zorzi, celebrata al Museo di Storia naturale nel 2001, TAGLIENTE ricordava l’incontro con il grande naturalista veronese: «Lo incontrai per consegnargli ossa e cocci rinvenuti nella campagna romana dove mi ero recato con mio padre per una battuta di caccia alle allodole. Lui guardava il volo degli uccelli e io tenevo sempre gli occhi per terra alla ricerca dei fossili».

 

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Feb 13 2016

GREZZANA DI VERONA. DAL RIPARO TAGLIENTE SPUNTA
LA «VENERE DELLA VALPANTENA»

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:52

renato fasolo venere della valpantena

Renato Fasolo mostra la tavoletta di argilla ritrovata. (foto Amato)|

 

VERONA 9 gennaio 2010

 

Una figura femminile abbozzata sull’argilla Scultura antichissima o scherzo di natura?

Il reperto misura pochi centimetri, lo ha trovato un bambino tra gli scarti degli scavi: ora la Soprintendenza ne valuterà l’autenticità

 

Una figura di donna, realizzata con impasto argilloso su una piastrina calcarea, potrebbe essere la più antica scultura finora rinvenuta nel Veronese, databile tra i 13 mila e i 10 anni fa.

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LA «VENERE DELLA VALPANTENA»”


Feb 12 2016

OPPEANO DI VERONA: ARCHEOLOGI UN PO’ DISTRATTI

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:00

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Oppeano cimitero

 

Oppeano di Verona: domenica 17 giugno 2007

 

Sto transitando in quel di Oppeano, quando l’abbaio incalzante del mio quattro zampe mi dà l’ordine perentorio di “Fermate il mondo, devo scendere”.

Parcheggiata l’auto nei pressi del cimitero, osservo quei cinque chili del mio quattro zampe correre felici nel campo adiacente, terreno ideale per le sue urgenze, fino a quando le orecchie dritte, lo sguardo fisso e la coda scodinzolante, mi fanno capire che possiamo ritornare in auto.

 

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Feb 11 2016

OPPEANO DI VERONA: I RESTI DI UN’ESECUZIONE DI 2600 ANNI FA

Category: Verona archeologia e paleontologiagiorgio @ 00:03

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Lo scheletro risalente al VI secolo a.C. ritrovato nell’area dell’ex fornace di Oppeano

 

Lo scheletro di un uomo a faccia in giù: fu gettato in una fossa per punizione o giustiziato. La Bassa è un paradiso archeologico. Gli scavi nell’area dell’ex fornace di Oppeano restituiscono reperti di valore assoluto

 

Oppeano. Un’esecuzione avvenuta forse sei secoli prima della nascita di Cristo.

A «raccontarla» c’è oggi lo scheletro della vittima, ritrovato in una grande fossa di scarico durante la campagna di scavi nell’area dell’ex Fornace condotta dall’equipe di Alessandro Guidi, dell’università di Verona.

Si tratta di un uomo di non più di trent’anni, alto 1,60 circa. «È un caso del tutto eccezionale trovare resti di un morto a faccia in giù», spiega Guidi. L’ipotesi, quindi, è che le cause della sua morte vadano ricercate in una vendetta od un’esecuzione: il poveretto ha dovuto pagare con la vita per aver commesso qualcosa e, perciò, è stato buttato nella grande fossa dei rifiuti ricavata da quella che un secolo prima era una cisterna per raccogliere l’acqua.

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Feb 10 2016

NOGARA DI VERONA: IL SITO ARCHEOLOGICO MEDIEVALE DEL TARTARO

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L’area interessata alle ricerche

 

Delimitati con certezza i confini del castello e del centro medioevale

 

Nogara 2006.

 

Il sito archeologico medievale nella zona del Tartaro a ridosso di villa Betti continua a destare grande interesse tra gli studiosi. Per il quarto anno consecutivo la ricerca dei resti dell’antico castello, che fino al 1200 costituiva il fulcro delle attività commerciali della Nogara antica, ha dato risultati positivi.

 

Il gruppo di studiosi del dipartimento di archeologia medievale dell’università di Padova coordinato da Fabio Saggioro, con il contributo dell’amministrazione comunale, è riuscito a delineare con certezza la superficie che era occupata dal castello e dal centro abitato.

 

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