Lug 18 2015

STORIA VENETA – 62: 1381 – SI LIBERANO I PRIGIONIERI GENOVESI. LA GUERRA E’ FINITA E SI RITORNA IN PATRIA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 21:54

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Altri storici narrano ancora, che allorquando fu conchiusa la pace, il che fu l’anno appresso, e che furono liberati di conseguenza i prigioni stessi che sopravvissero, le Veneziane matrone, fatta raccolta di denaro fra loro, somministrarono ad essi di che vestirsi, e di che poter largamente condursi in patria. Il quale ultimo fatto abbiamo scelto a soggetto della unita incisione, affinchè si conosca quanto la virtù della pietà fosse viva nei veneti petti in quel secolo, nel quale pochi o nulli esempii si hanno presso ciascun popolo, anche italiano, di tanto delicato sentimento … ”

 

ANNO 1381

 

Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Con la fine delle operazioni militari si liberano le centinaia di prigionieri genovesi che languivano nelle prigioni, superstiti di un esercito superbo e coraggioso che aveva accarezzato per un giorno l’idea di sottomettere Venezia. Ma gli uomini restituiti sono larve umane aiutati solo dalle donne veneziane mosse a pietà …

 

LA SCHEDA STORICA – 62

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Lug 14 2015

STORIA VENETA – 61: 1380 – IL TRIONFO DEL DOGE E DI VENEZIA. RISTABILITI I RAPPORTI DI FORZA CON GENOVA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:31

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Lasciato Saracino Dandolo al comando della piazza riavuta, pensò il Senato di dare al ritorno del doge un aspetto trionfale. Quindi ordinava venisse il Bucentoro ad accoglierlo, armato di cento remi tolti a’ legni nemici; si portassero dodici nobili a salutarlo come padre della patria. Contarini partiva da Chioggia sulla sua galea il dì primo luglio, ed a Malamocco incontrava un naviglio leggero colà spedito dal Senato per accoglierlo e condurlo fino all’isola di S. Clemente. Presso a quest’isola s’abbatteva nel Bucentoro salito da’ padri; s’abbatteva in numero immenso di barche d’ogni maniera cariche di lieti cittadini, e coronate di verdi frondi … ‘”

 

ANNO 1380

  

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La fine del pericolo mortale corso da Venezia restituì al popolo tutto il suo ottimismo e la sua vitalità. Occorreva fare festa e a chi se non alla massima autorità dello Stato, il doge Contarini , dimostratosi oltremodo coraggioso e capace …

  

LA SCHEDA STORICA – 61

 

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Lug 13 2015

STORIA VENETA – 60: 1380 – FERITO CARLO ZENO SALVATORE DI VENEZIA. CON LE SUE NAVI AVEVA ROTTO IL BLOCCO GENOVESE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:20

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Imbarcatosi il doge Andrea Contarini per difendere la minacciata sua patria contro i Genovesi, che già tenevano Chioggia, ed unitosi a Vittore Pisani, contennero tosto i nemici che osavano assai spesso uscire baldanzosi dal forte di Brondolo. Se nonché le diuturne fatiche indussero stanchezza … (. .. ) Erano in tali agitazioni terribili i Veneziani, quando sul romper dell’alba del primo giorno dell’anno 1380, scopersero nell’alto mare venir verso Chioggia alquante vele, e tosto spedirono venti legni leggieri a riconoscerle, ritornando essi con la fausta novella, essere quella la sospirata flotta di Carlo Zeno … ”

 

ANNO 1380

  

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

 

Atteso da vari mesi l’ammiraglio Zeno proprio all’ultimo momento fece una bella sorpresa alla Repubblica: le sue vele portarono la speranza invano cercata per tanto tempo a causa dell’assedio dei genovesi… ma anche per lui valsero i rischi della guerra …

 

LA SCHEDA STORICA – 60

 

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Lug 12 2015

STORIA VENETA – 59: 1379 – IL DOGE CONTARINI INCORAGGIA I VENEZIANI. LA REPUBBLICA SI SALVA E CONTRATTACCA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 10:36

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“IL dì 14 settembre 1379 però, secondo narra il Sanuto, corse un grido nella piazza di S. Marco: i nemici si partono. E subitamente quella voce volando perveniva nel cortile del Palazzo Ducale, e sentitala il Doge disse: E’ forza ora che tutti montiamo in galea, poichè Dio sarà per noi, sendo la giustizia dal lato nostro. Ciò detto di buon animo, quantunque grave d’anni, scese il Contarini nella piazza col gonfalone ducale, a confortare il popolo abbattuto, ad eccitarlo in difesa della patria pericolante; nè guardando alla senile età, a proferirsi egli stesso siccome capitano; volendo dare solenne esempio a’ cittadini di seguirlo tutti … ”  

 

ANNO 1379

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

C’è qualcosa di grandioso nei momenti di pericolo, è lì che vengono messi a dura prova gli uomini e a Venezia, assediata dai genovesi, si ebbe la fortuna di trovarne molti che dettero prova di grande valore e dedizione alla repubblica …

  

LA SCHEDA STORICA – 59
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Lug 11 2015

STORIA VENETA – 58: 1379 – IL PISANI LIBERATO DAL CARCERE. VOLUTO DAL POPOLO PER RESPINGERE GLI INVASORI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:08

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“La fatal nuova sparse in Venezia desolazione e terrore; e diede argomento a’ nemici di Vittore di accagionarlo di colpa, accusandolo d’imprudenza e pusillo animo; per cui si richiamò a render conto, avvinto fra ceppi. (. .. ) Ciò non di manco mormorava il popolo e le milizie minacciavano non voler altro capitano. Il Senato però forte era nella sua risoluzione, nè porgea orecchio ai clamori, e pensava solo al riparo del sovrastante pericolo (. .. ). Allora ruppe la moltitudine in voci alte e terribili: si cavasse Vittor di prigione, si desse loro a capitano, con esso voller combattere. Turbaronsi i Padri, e dopo lungo consiglio decisero che si togliesse .. dai ceppi”

 

ANNO 1379

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

C’è sempre una gran ingiustizia nel comportamento dello Stato ma per il Pisani, valoroso comandante militare, l’oltraggio fu oltremodo pesante. Privato della carica e messo in carcere, di fronte alla necessità di un salvatore della patria, il senato con opportunismo lo ripescò riaffidandogli l’incarico …

 

LA SCHEDA STORICA – 58

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Lug 08 2015

STORIA VENETA – 57: 1379 – LE DONNE OFFRONO ORO ALLA PATRIA. PER REAGIRE ALL’OFFENSIVA GENOVESE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:45

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“I bisogni della guerra che ogni dì più si facevan sentire, essendo ridotta Venezia, come in altro luogo notammo, agli ultimi estremi, chè i Liguri, già impossessati di Malamocco, le toglievano ogni mezzo di aiuto, obbligarono il Senato a tener vivo più sempre l’ardore dei cittadini, stimolandoli a recare quanti aiuti potevano, sia colla borsa, che colla persona. Per ciò fare con risultamento felice, decretava il dì primo decembre 1379, che al finir della guerra medesima si avessero ad accettare nel Consiglio Maggiore, ed ascriversi quindi al patriziato, trenta famiglie fra quelle che più si fosser distinte nello aiutare la patria in tanta calamità … ”

 

ANNO 1379

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Quando la patria chiama … Le necessità dell’erario sono sempre un pozzo senza fondo ma di fronte alla possibilità di una catastrofe militare i sentimenti della popolazione si rivelano buoni e generosi. Si dà fondo alle ricchezze personali pur di consentire il riarmo della flotta …

 

LA SCHEDA STORICA – 57

 

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Lug 07 2015

STORIA VENETA – 56: 1376 – L’IMPERATORE RINUNCIA A FUGGIRE. GIOVANNI PALEOLOGO RIFIUTA L’AIUTO VENEZIANO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:00

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Sotto a questa recossi lo Zeno entro una barchetta, e col favor della notte, secondo l’ordine preso, calata una fune, per mezzo di questa salì Carlo entro la torre, e concertò col principe il modo di calarvisi e porsi in salvo. Ma sullo accingersi alla impresa fallì l’animo al prigioniero, rammentandosi degli altri due suoi figliuoli, con lui in stanze diverse incarcerati, ai quali non poteva procurare lo scampo, ed i quali gli parvero esposti, per la fuga di lui, alla rabbia del loro iniquo fratello; e, lacrimando, ricusò affidarsi alla preparata via di salute … ”

 

ANNO 1376

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Il gioco delle influenze incrociate sui resti dell’impero bizantino continua: Genova e Venezia tramano una alle spalle dell’altra per assicurarsi posizioni influenti alla corte di Costantinopoli. E la vicenda della famiglia dei Paleologhi si mischia agli interessi di Stato della Serenissima. Ma succede che alla fine trionfino i sentimenti …

 

LA SCHEDA STORICA – 56

 

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Lug 04 2015

STORIA VENETA – 55: 1353 – PETRARCA AMBASCIATORE DEI CARRARA. PER OTTENERE MIGLIORI CONDIZIONI DI PACE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:28

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Si deputò alla udienza il secondo giorno di ottobre, e doveva il Petrarca proferirvi un discorso, che rispondesse alla dignità dell’assemblea ed alla importanza dell’argomento. Ma quando fu nel cospetto del Senato, gli sembrò vedere, come dice egli medesimo, un consesso non di uomini, sì bene di Dei, e smarrì la favella. Solamente la dimane, rinfrancata la lena ed apparecchiato lo spirito, ruppe in parole che gli valsero gli applausi di quell’adunanza, da lui paventata. E sì all’animo del poeta filosofo dovea star presente quanto il Senato avesse debito di rigardarlo, come in fatto lo riguardava, quale uomo benemerito … ”

 

ANNO 1373

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Dopo la battaglia di Piove di Sacco i Da Carrara si scoprono più deboli di fronte a Venezia e le concessioni, soprattutto economiche, si susseguono. Per conservare il potere la signoria deve coltivare la pianta della pace e spedire come ambasciatore il Petrarca per intercedere presso il doge ed il senato veneziani …

 

LA SCHEDA STORICA – 55

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Lug 02 2015

STORIA VENETA – 54: 1372 – LA SCONFITTTA DEGLI UNGHERI A PIOVE DI SACCO. GRAZIE ALL’ESERCITO GUIDATO DAL CORREGGIO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:30

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

Il da Correggio invece dispose i suoi in due falangi; nella prima delle quali pose i cavalieri, e nell’altra i fanti, co’ quali ultimi mescolò eziandio mille balestrieri ed oltre quattromila arcieri ‘Turchi; e retro a questi fe’ seguire la gente d’armi coi vessilli. Il Vaivoda iratamente corse a percuotere quella gente, molti di loro stendendo sul campo; ma la moltitudine de’ Turchi feriva ne’ cavalli e negli uomini con numero immenso di dardi, attalchè, narra lo storico ricordato, l’aria ne fu oscurata. La battaglia era durissima, e il Vaivoda operò grandi prove di valore: ma da ultimo, non potendo gli Ungheri sostenere il saettamento de’ barbari, sgominaronsi … ”

 

ANNO 1372

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Forze padovane sostenute da un’armata ungherese inflissero pesanti sconfitte ai veneziani prima di essere affrontate e messe in fuga dagli eserciti della repubblica a Piove di Sacco, anche grazie all’apporto di arcieri turchi, assoldati per l’occasione …

 

 LA SCHEDA STORICA – 54

 

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Giu 30 2015

STORIA VENETA – 53: 1368 – CONTARINI RIFIUTA IL DOGATO. FATICOSA L’ELEZIONE DEL NUOVO E RESTIO DOGE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 07:57

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Fin da quando moriva il dì 12 luglio 1364 il doge Giovanni Dolfino, rapporta la cronaca Savina, che sendo nominato a surrogarlo Andrea Contarini, rifiutò; narrando aversi egli stesso opposto alla sua elezione, a motivo che trovandosi egli ancor giovanetto in levante, un moro maomettano gli predisse il suo avvenimento al trono, e che sotto il suo reggimento avrebbe corso pericolo di perdere la città e l’intero stato: per la qual cosa non volle accettar la ducea, per non incorrere nella profetata disgrazia … ”

 

ANNO 1368

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

C’è chi vuole il potere assoluto e chi nicchia e proprio non ne vuole sapere. Anche perchè il compito di doge non era dei più facili e il fardello era pesante assai. Contarini fu uomo molto restìo alle lusinghe del potere, ma dovette rassegnarsi alle minacce dei rappresentanti dello Stato che non potevano accettare defezioni …

  

LA SCHEDA STORICA – 53

 

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Giu 28 2015

STORIA VENETA 52: 1346 – LA GIOSTRA IN PIAZZA SAN MARCO. PER CELEBRARE LA VITTORIA SUI RIBELLI DI CANDIA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:31

 

Dal testo di Francesco Zanotto

   

“Eseguito infrattanto lo sbarco dal prode del Verme, una sola battaglia data per mare e per terra valse a’ Veneziani per disperdere e conquidere i rivoltosi, e a prendere i sobborghi della città. Per la qual cosa vedutisi alle strette, i ribelli spedirono, a’ vincitori, Andrea Cornaro e Michele Faliero; i quali con calda orazione scusarono i rei, ed ottennero speranza di venia. (… ) Indicibili furono le feste fatte da’ Veneziani per quella vittoria, e dopo rese grazie a Dio nella Basilica, fra le altre solennità si ordinarono splendide giostre in sulla piazza maggiore di S. Marco”.

 

ANNO 1346

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Risolto il problema di Candia lo stato veneziano potè tirare un sospiro di sollievo: era stata garantita la legittimità della repubblica e la gioia fu tale che fu indetta una gran giostra con torneo di cavalieri in piazza San Marco …

  

LA SCHEDA STORICA – 52

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Giu 27 2015

STORIA VENETA – 51: 1363 – LEONARDO DANDOLO AFFRONTA I RIVOLTOSI. LA RIVOLTA DEI VENEZIANI DI CANDIA.

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:01

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Quella sedizione gravissima nacque da leggiera cagione, imperocchè dovendosi, per interrimento fattosi dalle sabbie marine, escavare quel porto e ripararsi quel molo di Candia, fu per decreto pubblico posto un balzello agli isolani per sopperire alla spesa. I primarii Greci di Candia e molti fra i coloni Veneziani ebbero a sdegno quella disposizione, pretendendo essi, per le concedute franchigie, di andare immuni da quella gravezza. ( … ) Dandolo coraggiosamente a ricontro dice a loro: Essere sovrana dell’isola la Repubblica, e quindi poter ella ordinare gli aggravii, e più come questo, rivolto all’utilità loro …

 

ANNO 1363

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

Motivi economici produssero la più grave delle rivolte subite da Venezia nei suoi territori d’oltremare. A Candia si giocò una partita delicatissima, e la pazienza della Repubblica fu messa a dura prova dai rivoltosi veneti che alla fine però rimasero isolati anche dalla stessa popolazione indigena …

 

LA SCHEDA STORICA – 51

 

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Giu 26 2015

STORIA VENETA – 50: 1355 – LA MORTE DI MARINO FALIERO. CONDANNATO PER CONGIURA CONTRO LO STATO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:51

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Gli avvisati corsero tosto al Consiglio de’ X, e quel Consiglio tanto operò nella notte che precedeva il giorno tremendo, che furono arrestati i principali capi della congiura e tradotti in giudizio. Dai quali saputo l’ordine della trama, e come in essa v’entrava il Doge medesimo, dannati a morte, furono impesi. Quindi fu arrestato anche il Doge medesimo, e convinto e confesso del suo delitto, venne condannato da quattordici senatori alla pena di morte, il 17 aprile del citato anno 1355. Pria di soggiacere alla sentenza, gli fu conceduto di poter disporre di 2000 ducati del suo, e gli fu tolto il berretto ducale sulla scalea … ”

 

ANNO 1355

  

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

Fu l’odio per la classe degli aristocratici che non lo amava, o forse uno sgarbo e un’offesa all’onore. Sembra certo comunque che per Marin Falier la congiura doveva spianargli la strada per il potere assoluto. Il rischio di un cambiamento politico radicale fu grave per Venezia ma la delazione ebbe il suo peso e la congiura fallì …

 

LA SCHEDA STORICA – 50

 

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Giu 24 2015

STORIA VENETA – 49: 1346 – L’ASSEDIO E LA PRESA DI ZARA. STRAPPATA CON FATICA AL REGNO D’UNGHERIA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:56

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Con tutti questi mezzi di offesa il dì sedici maggio 1346 si mise il Civrano a combattere la città così ostinatamente e con tanto vigore, che la battaglia durò un intero giorno; e se le ombre sorvegnenti della notte non avessero dato fine al furore e all’incalzar sempre più aspro delle armi, cadute sarebbero a forza quelle mura. Ristettero però i nostri il dì appresso dalle opere di guerra, un poco perchè era voce fossero per sorvenire nuove armi ungariche in aiuto degli assediati e un poco perchè volevano i capitani avere decisa deliberazione dal Senato del modo in da contenersi in quello assedio … ”

 

ANNO 1346

 

giuseppe-gatteri-1346-presa-di-zara

Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

La città dalmata, importantissima per Venezia, viene conquistata a fatica dopo un aspro conflitto che vide affrontarsi due numerosi eserciti, l’ungherese ed il veneziano. Alla fine, la Repubblica riprende il controllo dell’abitato ed impone la tregua, ma non sarà per molto …

 

LA SCHEDA STORICA – 49

 

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Giu 21 2015

STORIA VENETA – 48: 1344 – PIETRO ZENO MUORE A SMIRNE. DURANTE UN IMPROVVISO ATTACCO DEI TURCHI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 01:49

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

” … pure scegliemmo a soggetto della rappresentazione qui’ unita quell’una che narra (. .. ) come nel mentre che seguì l’ingresso de’ Turchi nella città, sì Enrico patriarca di Costantinopoli, come Pietro Zeno, capitano dei Veneziani, stavano ascoltando la santa Messa; e che quantunque avvisati dello irrompere dell’armi infedeli, pure non vollero lasciare d’assistere al divin sacrificio, pria che non fosse compiuto. Per lo che entrati i Turchi ove essi erano, fuorno dai medesimi tagliati a pezzi, e i loro corpi, di poi portati a Negroponte, vennero tumulati in quell’episcopio … ”

  

ANNO 1344

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Nella continua guerra che oppose i Turchi ai Veneziani l’episodio di Smirne acquista un suo valore poiché giunge al culmine del conflitto e dopo numerosi successi della Repubblica. Una mossa sbagliata, cioè l’allontanamento di contingenti di armati, dette il destro ai Turchi di assalire la città

 

LA SCHEDA STORICA – 48

 

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