Mag 26 2015

STORIA VENETA – 32: 1204 – COSTANTINOPOLI CHIEDE PIETA’ AI CROCIATI. LA SECONDA CONQUISTA DELLA CAPITALE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:20

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Al romper dell’alba fu uno spettacolo commoventissimo quello di vedere il Greco popolo uscire dalla città in processione col clero, colle croci e colle immagini sante, ad implorar la clemenza dei vincitori. Questo fu il segnale della lor sommessione. E cotale soggetto fu effigiato nella tavola unita per varietà di composizione, volendosi qui ricordare questa seconda conquista di Costantinopoli, come quella che recò fama immortale alla Repubblica Veneziana … ” (testo di Francesco Zanotto – immagini di Giuseppe Gatteri)

 

ANNO 1204

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

La guerra civile che fu la prima causa della rovina di Costantinopoli nonostante la caduta della città non accenna a placarsi. Perciò l’armata crociata, rivelatisi nulli gli accordi stabiliti con il nuovo imperatore, riprende le ostilità contro i Greci e la città subisce un nuovo assedio ed una nuova espugnazione. Ma il popolo stanco di tanto sangue esce dalle mura e chiede pietà …

 

32 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 25 2015

STORIA VENETA – 31: 1203 – DANDOLO CONQUISTA COSTANTINOPOLI. DOPO ZARA ANCHE L’IMPERO D’ORIENTE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:19

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Nel fervor della pugna il doge venerando, armato di tutto punto stava sul ponte della sua galea, con in pugno il vessillo di San Marco, e da colà eccitava i suoi alla vittoria, ed or pregava ed or minacciava i remiganti, volendo che il portassero a terra. Ed essi se lo presero in collo recandolo in sulla spiaggia. In quel punto tutte le navi, come fossero una sola, si avvicinano al lido, gettano i loro ponti sui ripari della città; i combattenti si contendono l’aria, più che il terreno, petto a petto, colle lancie e colle spade … ”

 

ANNO 1203

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

 

Per Venezia la Quarta Crociata si rivela una vera manna: dopo la riconquista della città dalmata è la volta della capitale di quello che resta di un grande impero. Il Doge Dandolo segue con efficacia gli attacchi delle truppe di terra alleate e di quelle montate sui navigli della repubblica. Naturalmente l’esito è scontato, troppo impari il rapporto di forze …

 

LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 30: 1201 – DANDOLO ASSUME IL COMANDO. PER LA IV CROCIATA BANDITA DAL PAPA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“… Il Dandolo in San Marco ascese improvvisamente la tribuna, e con maschia voce ed animo risoluto all’adunata moltitudine diceva: Supplicare la Repubblica di acconsentire che prendesse egli la Croce, essere suo desiderio capitanare in persona la patria milizia, dopo la espugnazione di Zara ribelle, sentirsi da tanto per seguire la generosa oste crociata, affine o di divider con essa la gloria nella liberazione del sepolcro di Cristo, ovveramente morire con essa in quella santa impresa … ”

 

ANNO 1201

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri.

  

Ai Veneziani, l’impegno politico e militare stuzzica l’appetito in quanto il trasporto delle truppe può diventare un affare. I principi cristiani ed il papa si accordano infatti con Venezia per una cifra consistente e raccolgono le truppe. Ma al momento dell’imbarco se ne presentano la metà. Il doge allora propone agli imbarazzati debitori di espugnare Zara per conto di Venezia… ‘

 

30 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 29: 1127 – PACE FATTA TRA Il PAPA E FEDERICO I. CONCLUSA IN VENEZIA GRAZIE AL DOGE ZIANI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Stava ad attenderlo in sulla porta della Basilica Marciana Alessandro III, assiso sopra magnifico trono, e adorno delle vesti pontificali, circondato da’ cardinali e da’ prelati, in mezzo al gremito popolo spettatore. Tosto che Federico si fu accostato al pontefice, depose il manto imperiale ed ogni altro ornamento di sua maestà, ed inoltrato si sino al soglio del Vicario di Cristo, si prostese umiliato a baciargli i piedi. Il papa tosto lo alzò di terra, e gli die’ in sulla fronte il bacio di pace … ”

  

ANNO 1127

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri. 

 

Una importante iniziativa diplomatica veneziana porta i due più importanti principi della cristianità ad incontrarsi per suggellare la pace. Il Papa Alessandro III accoglie il Barbarossa con grande pompa sulla porta della basilica Marciana e lo invita poi all’interno per celebrare la messa in segno di riconciliazione …

 

29 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 24 2015

STORIA VENETA – 28: 1162 – SCONFITTO IL PATRIARCA DI AQUILEIA. ULRICO AVEVA TENTATO DI OCCUPARE GRADO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:27

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“L’ingresso quindi che fece il Doge in Venezia, fu splendido quanto la conseguita vittoria; e dopo di averlo tenuto per lungo tempo avvilito, svergognato ed incerto del suo destino, finalmente fu resa la libertà a quel Patriarca, a condizione di pagare ogni anno alla repubblica il tributo di un toro o di dodici porci, i quali dovevano essere spediti a Venezia pel giorno del Giovedì grasso, anniversario dell’ottenuta vittoria … ”

 

ANNO 1162

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il Doge Vitale Michieli II è costretto ad accettare la sfida lanciata dal potente patriarca di Aquileia che unitosi ad altri feudatari friulani cerca di togliere Grado a Venezia. Immediata la reazione dei Veneziani che, sconfitto il Patriarca, celebrano il trionfo con una festa che presto diventa tradizione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’ingresso del toro e dei maiali a Venezia)

 

28 – LA SCHEDA STORICA

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Mag 21 2015

STORIA VENETA – 27: 1124 – MICHIEL All’ ASSEDIO DI TIRO. UN NOBILE GESTO DEL DOGE VENEZIANO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:08

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Non appena seppe il Doge Michieli queste tumultuanti ed ingiuriose proteste, chiamossene offeso, arse di sdegno; e siccome uomo ch’era franco, leale, generoso, impuntabile nella data fede, incapace della viltà la più lieve, deliberò, con atto magnanimo, di far tacere la maldicenza di quel venturieri. Pertanto ordinò a’ suoi che spogliassero di tutti gli attrezzi le navi, e quindi li adducessero in sul lido. Caricateli poscia sugli omeri de’ marinai, con essi si avviò al campo de’ crociati … ”  

 

ANNO 1124

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri 

 

Offeso per i sospetti che nel campo crociato si avevano sul conto della flotta veneta il Doge in persona ordina ai suoi marinai di disarmare le navi e di trasportare tutto il materiale davanti ai principi crociati come atto di suprema dignità e buona fede provocando stupore e grande ammirazione …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri l’episodio leggendario dello stupore dei capi crociati davanti alla decisione del doge di togliere dalle navi timoni e remi per dimostrare la buona fede di Venezia)

 

27 – LA SCHEDA STORICA

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Mag 20 2015

STORIA VENETA – 26: 1116 – MORTE DI ORDELAFO FALIERO. DURANTE UNA BATTAGLIA NEI PRESSI DI ZARA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:29

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tre anni dopo però venuti nuovamente gli Ungheri con maggior nerbo di truppe, tornava il Doge medesimo in Zara a difenderla. Accampatosi egli fuor delle mura, ed affrontato il nemico, cosiffatta battaglia impegnossi, nella quale combattendo il Doge a guisa di semplice soldato, cadde vittima gloriosa sul campo, e la sua morte, unita a quella de’ più strenui guerrieri, fu cagione che i Veneziani, rotti da ogni parte, costretti fossero a cercare salute colla fuga sulle navi. Nella qual fuga non dimenticarono di recar seco la morta salma .. ”

  

ANNO 1116

 

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Alla guida di un forte contingente di soldati veneziani il Doge Faliero trova la morte sotto le mura di Zara nel tentativo di recuperare la città sottraendola al dominio degli Ungheri. Nonostante l’armata venga costretta alla ritirata la salma viene pietosamente trasportata fino alle navi e poi a Venezia per gli onori pubblici …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i soldati veneziani trasportano la salma del loro comandante verso le navi alla fonda)

  

26 – LA SCHEDA STORICA
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Mag 19 2015

STORIA VENETA – 25: 1085 – LA VITTORIA DI VENEZIA A BUTRINTO. CONTRO LA FLOTTA DI ROBERTO GUISCARDO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:38

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Laonde allestita in breve una flotta più delle prime poderosa, nella primavera del medesimo anno 1085 si mossero in cerca di quella del nemico Roberto. La incontrarono infatti tra Corfù e Butrintò, e tostamente assalitala, dopo lunga ed ostinata battaglia la sgominarono, la dispersero, la vinsero così, che poco mancò che la stessa moglie di Roberto, Singelgasta, donna di maschio coraggio, non cadesse cattiva. Moltissimi furono i prigionieri che e’ fecero, copioso il bottino … “

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Pochi mesi dopo l’orribile sconfitta sulle coste albanesi i Veneziani sono in grado di attaccare nuovamente la flotta normanna che viene sorpresa nei pressi di Butrinto. La stessa moglie di Guiscardo rischia di essere fatta prigioniera. Comunque la vittoria è totale e Venezia si risolleva dopo gli smacchi patiti …

 

25 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 18 2015

STORIA VENETA – 24: 1085 – Il RIFIUTO DEI PRIGIONIERI VENEZIANI. DOPO UNA GRAVE SCONFITTA SULLE COSTE ALBANESI

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:04

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Tremila de’ nostri perirono, altrettanti cadder prigioni. L’infame Guiscardo non contento della vittoria, esercitò sopra i miseri cattivi la crudeltà più esecranda. Cavar fece a molti gli occhi, ad altri troncar le mani o il naso od un piede; ed a coloro che ebbero ventura di uscir salvi, fe dire per un araldo, che se avessero voluto prender servigio nelle sue milizie, sarebbero rimasti soddisfi. Ma essi a rincontro fieramente risposero: volere piuttosto essere tagliati a pezzi, che militare contro la patria ed i Greci loro antichi alleati … ”

 

ANNO 1085

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

 Roberto il Guiscardo, re dei Normanni, riesce grazie al tradimento a sorprendere le navi veneziane di grosso tonnellaggio all’ancora sulla costa albanese. La sconfitta è terribile e le perdite sono molto alte. I superstiti posti di fronte all’invito a militare nell’esercito avversario rifiutano preferendo la morte …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri i marinai veneziani rifiutano di prestare servizio presso i Normanni accettando di essere condannati a morte)  

 

24 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 17 2015

STORIA VENETTA – 23: 1047 – MARTIRIO DI SAN GHERARDO SAGREDO. IL 24 SETTEMBRE DEL 1047 NEI PRESSI DI PEST

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:13

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

“Avviavasi quindi il dì appresso il santo vescovo verso Pest sopra un carro, non potendo, grave d’anni ch’egli era ed estenuato dalla penitenza, procedere a piedi. Ma appena giunto co’ suoi al porto del Danubio, cinque infedeli guidati da Vata capitano, uno de’ più fanatici persecutori de’ cristiani, cominciarono a scagliar sassi contro Gherardo e de’ suoi compagni, e non riuscendo con questo ad ucciderlo, lo gittarono a terra, e mentre pregava in ginocchio, per li suoi stessi carnefici, essi lo presero e … lo gettarono .. giù … ”

 

ANNO 1047

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Vittima delle guerre civili che affliggono l’Ungheria nel periodo, Gherardo viene ucciso in una imboscata tesagli mentre si apprestava a recarsi a Pest, nonostante il potere fosse stato assunto dalla parte politica che propugnava l’estinzione del cristianesimo dal regno e il ritorno della vecchia religione …

 

23 – LA SCHEDA STORICA

 

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Mag 16 2015

STORIA VENETA – 22: 1004 – ORSEOLO II SOCCORRE BARI ASSEDIATA. ACCOLTO CON GIOIA DALLA POPOLAZIONE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:59

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Quindi assunto il comando supremo da Pietro Orseolo, divise egli in due corpi le milizie tutte: uno per combattere sul mare, l’altro a presidio nei sobborghi della città, e tutto in un punto dato l’assalto sia per mar che per terra, sì orrida lotta incagliossi da durare tre giorni consecutivi; ne’ quali morte girava in mille modi a fare strage tremenda. Dopo il terzo giorno ebbero i nostri piena vittoria, e la città rimase libera per ogni lato. Ciò accadè il dì 18 ottobre del riferito anno 1004 … ”

 

ANNO 1004

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

  

Invasa la Puglia i Saraceni, dominatori della Sicilia, stringono d’assedio Bari, guidata da un catapano (governatore) greco-bizantino. Richiesto dall’Impero d’Oriente di un intervento militare il Doge arriva con la flotta e rompe con decisione l’assedio. Il 18 ottobre del 1004 la vittoria completa arride alle armi veneziane …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il doge Pietro Orseolo II viene accolto dai maggiorenti della città di Bari e dal popolo in festa per il fallimento dell’assedio saraceno)

 

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Mag 15 2015

STORIA VENETA – 21: 997 – ORSEOLO II SOTTOMETTE LA DALMAZIA. VITALE PER GLI INTERESSI ECONOMICI DI VENEZIA

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:15

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Alla vista della veneta flotta, impaurì Murcimiro re dei Croati, e cercò invano la pace; chè il Doge affrontava l’oste avversa per sì fatto modo che tutto il navile di lei cadeva in sue mani. Per la qual cosa spontanee si diedero a lui le isole di Lunga, di Coronata, di Levigrad, di Belgrado, ed altre molte di cui è sparso quel mare. In Traù venne ossequiato da Suringa, fratello del re Murcimiro, il quale implorò dall’Orseolo, assistenza e protezione contro il feroce parente, che espulso lo aveva dal regno … ”

 

ANNO 997

  

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il figlio di Orseolo I, finito in convento, si dimostra abile uomo di Stato e conquista a Venezia tutto il litorale dalmata ponendo fine nell’anno 997 alle incursioni dei Croati e assoggettando quelle terre dall’lstria fino a Ragusa, per questo motivo fu denominato Doge di Venezia e della Dalmazia …  

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri, Suringa, il fratello del re croato Murcimiro, che lo aveva espulso dal regno, chiede protezione al doge)

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Mag 14 2015

STORIA VENETA – 20: 978 – ORSEOLO I SCEGLIE IL CONVENTO. VOLUTO DA TUTTI QUALE DOGE DI PACE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:30

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Nell’alto adunque della notte 5 settembre dell’anno 978, partirono da Rialto sur un piccolo legno, travestiti in modo da non essere da alcun conosciuti ed approdarono al borgo di S. Ilario presso a Fusina. lvi stavano già preparati sei cavalli; e montato in sella ciascuno al suo, attraversarono le provincie Lombarde e le Piemontesi, valicarono le Alpi, e in brevi dì giunsero nel Rossiglione e finalmente a Cussano; ove l’Orseolo, il Morosini e il Gradenigo assunsero le desiderate lane monastiche … ”

 

ANNO 978

 

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Giuseppe Gatteri

 

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Da sempre fortemente religioso, eletto dal popolo alla somma carica proprio per le sue virtù, dopo aver governato facendo molte buone opere sceglie di ritirarsi in convento per essere coerente con lo spirito di carità che aveva sempre informato la sua vita. Una scelta la sua che verrà poi celebrata da Papa Clemente XII quale segno di santità …

(Nell’illustrazione di Giuseppe Gatteri il momento della fuga da Venezia del doge Pietro I Orseolo)

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Mag 13 2015

STORIA VENETA – 19: 976 – L’ORRENDO ECCIDIO DI CANDIANO IV. DOGE VOLUTO DAI VENEZIANI FU POI TRUCIDATO

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:33

 

Dal testo di Francesco Zanotto

  

” … Laonde il Doge in quella stretta cercò scampo da un uscio inosservato, che riescìa nell’atrio della Chiesa Marciana, anche questa però investita dal fuoco. Se non che gli tornò impossibile la fuga eziandio da quel lato, a cagione che i congiurati circondato

aveano anche quelluogo. Disperato il principe allora, girò lo sguardo infra quella arrabbiata moltitudine, e vedendo far parte di essa alquanti suoi congiunti, a quella vista commosso, gittossi a’ lor piedi, pregò supplichevole implorando la vita sotto sacramento di mutare costume … ”

 

ANNO 976

  

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Giuseppe Gatteri

  

Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Il popolo dimentico di aver giurato di non valerlo come Doge lo richiama in patria dall’esilio di Ravenna. Ma poi il suo governo si dimostra tirannico e la smania di potere getta una macchia sul suo operato. Scatta allora la congiura e dopo l’assalto al palazzo ducale i rivoltosi infieriscono con inaudita ferocia sul Doge ormai inerme e disperato e anche sul figlio …

 

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Mag 12 2015

STORIA VENETA -18: 958 – CANDIANO III PREGA GRAZIA PER Il FIGLIO. PIETRO AVEVA TENTATO DI DEPORRE IL PADRE

Category: Storia di Venezia e del Venetogiorgio @ 00:21

 

Dal testo di Francesco Zanotto

 

“Era Pietro di carattere torbido ed inquieto, e … non appena si vide salito a tal dignità, diedesi, sotto mano e coll’opera di alcuni suoi fidi, a commuovere il popolo a rivolta contro il genitore suo medesimo. Perlocchè, nuovo Assalone, adunato numeroso stuolo di tristi, mosse verso il palazzo ducale per assalirlo. Ma presa di subita ira la maggior parte del popolo, nè potendo sofferire la inguiria fatta alla stessa natura, accorse armato alla difesa del vecchio Doge; e venuto alle mani coi congiurati ben preso la vittoria spiegossi … ”

 

ANNO 958

 

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Cosa ci racconta il disegno di Gatteri

 

Un tentativo di assalire il palazzo ducale e di deporre il vecchio e amato doge Candiana III viene stroncato dalla reazione del popolo. Il figlio, Pietro Candiana, viene arrestato e condannato a morte. Ma la pietà del padre e il suo carisma gli concedono la vita e l’esilio perpetuo, una soluzione che però non risolse il problema visto che …

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